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Chiamati a essere comunità. Una guida per vivere una spiritualità di comunione
Una guida per imparare a mettere in pratica il Vangelo secondo la spiritualità di comunione. Ciascuno dei 12 punti, come per esempio ""Dio è Amore"""" o """"La volontà di Dio"""", è visto nella prospettiva della comunione. Per ogni punto sono poi presentate esperienze di Vangelo vissute da persone di ogni età e vocazione nel loro impegno di vivere una spiritualità di comunione."" -
Carismi fuoco vivo nella storia
Fedeltà alla tradizione significa tenere vivo il fuoco e non adorare le ceneri. Il testo nasce da un'iniziativa della P. Università della Santa Croce per la custodia e la cura dei carismi del XX secolo che hanno dato vita alle numerose realtà ecclesiali. -
Chiesa sinodale nell'oggi della storia. La via del discernimento comunitario
Una guida per approfondire il tema della sinodalità lanciato da Papa Francesco. La Chiesa Cattolica è oggi impegnata in un processo sinodale che coinvolge in ogni parte del mondo persone di fede cristiana, innanzitutto, ma anche tutti coloro che sono desiderosi di offrire un loro contributo. È la prima volta, in questa forma e con questa ampiezza, nella storia del cristianesimo. Ma che cosa significa - come ha detto Papa Francesco - che «la Chiesa è sinodo»? In quale senso l'esercizio del discernimento dei segni dei tempi, vissuto comunitariamente, è il metodo specifico di una Chiesa che cammina con stile sinodale, e come ci si educa a viverlo con profezia e insieme con realismo? Piero Coda, attuale Segretario Generale della Commissione Teologica Internazionale e membro della Commissione ad hoc del processo sinodale, da anni ha approfondito questo tema cruciale e si è speso nella sperimentazione di questo metodo. Il presente saggio - agile e leggibile nella scrittura, senza dismettere la necessaria precisione teologica - si offre come un vademecum per attrezzarsi a vivere da protagonisti questo prezioso momento. -
Un cuore in azione. Vol. 2: Opere di misericordia corporali.
Il volume offre a catechisti, animatori, insegnanti un'ampia scelta di proposte didattiche per approfondire con ragazzi tra i 10 e 14 anni le opere di misericordia corporali, aiutandoli a connettersi con il proprio vissuto e portandoli a scoprire l'amore misericordioso di Dio nella loro vita. -
Il Vangelo... in streaming. Otto serie tv al vaglio della teologia
Quando il divino attraversa la tv. Le otto serie qui raccolte (Dexter – Dexter: new blood; God friended me; In nome del cielo; Le fate ignoranti – la serie; Squid game; Strappare lungo i bordi; The silent sea, The boys presents: diabolical) parlano del senso della vita e della realtà della morte, di autodistruzione e solidarietà, di fondamentalismo e tolleranza, di menzogne e ricerca della verità. L’autore ha analizzato i dialoghi di ciascuna serie, scandagliando le molteplici bellezze dei loro messaggi umano-divini. -
D'improvviso. La via del «non», a partire da Platone
«Questa via comincia da Platone. Dal mito della caverna nell'esposizione di Martino che, seguendo il ""racconto"""" platonico, mostra la confluenza """"del non"""" nell'improvvisa attimalità dell'apertura al vero: liberato dalle catene che lo tenevano legato nel fondo della caverna, il prigioniero, nell'istante in cui vede le cose alla luce del sole, s'accorge che esse sono non così come le vedeva prima nel buio, mere immagini sulla parete della caverna. """"Non così"""", altra """"dictio"""" di cui Martino fa uso lungo l'intero saggio: altra, ma non terza, perché """"non così"""" spiega il """"no"""" integrandolo. Il senso e la """"necessità"""" di questa integrazione, che l'autore introduce commentando il mito platonico, ha un'importanza fondamentale per la """"logica"""", esponendone insieme con la ragione (tale Grund) il limite.» (Vincenzo Vitiello)"" -
Il grido dell'abbandono. Scrittura mistica teologia
In quale senso l'evento dell'abbandono vissuto da Gesù in croce è uno ""sguardo verso il centro della Rivelazione""""? Come lo interpretano le Sacre Scritture, la teologia e la mistica cristiana? Frutto delle lezioni presso l'Istituto Universitario Sophia e opera a due mani di un riconosciuto esegeta e di un riconosciuto teologo, il saggio ambisce ad offrire un'introduzione nell'intelligenza del significato teoretico dell'abbandono di Gesù come profondità ultima e cuore irradiante della fede cristiana e delle implicazioni che ne discendono nell'esperienza del mistero di Dio e insieme a livello esistenziale, sociale e culturale. A questo scopo si articolano le tre parti del volume finalizzate, la prima, alla conoscenza con metodo storico-critico dell'attestazione nel Nuovo Testamento, in specie nel più antico dei Vangeli, quello di Marco, dell'evento espresso dal grido, tenendo conto della pre-comprensione offerta da alcuni testi-chiave del Primo Testamento e dell'interpretazione che ne offre l'apostolo Paolo; la seconda, alla ricostruzione della """"Wirkungsgeschichte"""" conosciuta nella formazione dell'identità della Chiesa apostolica e in alcuni Autori significativi nella storia della mistica e della teologia (in particolare: Agostino, Tommaso d'Aquino, Francesco d'Assisi e Bonaventura da Bagnoregio, Giovanni della Croce), sino al rinnovamento del Novecento; mentre la terza parte focalizza il contributo innovativo d'interpretazione performativa offerto dalla testimonianza mistica di Chiara Lubich."" -
Sul maschile e sul femminile. In dialogo con Klaus Hemmerle
Di fronte a una storia che anziché far fiorire la reciprocità tra maschile e femminile ha generato spesso squilibri e ingiustizie a scapito in primo luogo della donna, Klaus Hemmerle averte la necessità di recuperare in proposito uno sguardo clarificato: ""Nella creazione dell'uomo sono poste le basi della relazione reciproca dell'uomo e della donna e della loro apertura a una nuova generazione come la sintesi di quella immagine 'orizzontale' della Trinità cui la creazione nella sua totalità è chiamata"""". L'uomo e la donna, infatti, sono insieme attori dell'unico mondo e se il maschile si esprime nel """"farsi mondo dell'essere umano"""", il femminile si fa riconoscibile nell'""""umanizzarsi di tale mondo"""". Dalla ripresa del pensiero di Hemmerle si apre un cammino a più voci che, a partire dal contesto filosofico-teologico del Novecento, offre in queste pagine una particolare attenzione ad alcune figure-chiave che hanno dato un contributo ancora attuale: da Edith Stein a Karol Wojtyla, da Pavel Florenskij a Maurice Merleau-Ponty. Non manca una prospettiva di sapore mistico proveniente dll'esperienza di Chiara Lubich, ispiratrice tra l'altro dello stesso Hemmerle. Chiude un affondo sui tratti specifici dell'antropologia hemmerliana in relazione con i suoi risvolti ontologici, sociali, politici, etici e psicologici, ad esempio in confronto con Viktor Frankl."" -
«Entre». La relazione oltre il dualismo metafisico
Un ripensamento della modernità a partire dalle proposte della filosofia recente in Francia. L'""occasione"""", non casuale ma la teoreticamente significativa, è rappresentata dal volume di Emmanuel Gabellieri """"Le phénomène et l'entre-deux. Pour une métaxologie"""", attorno al quale i contributi che seguono, più o meno direttamente, intendono dialogare aprendo a nuove vie dell'ontologia, capaci di inaugurare uno spazio di confronto con altre discipline; uno spazio che ridefinisce anche categorie storiografiche, come emerge dalla conversazione tra Gabellieri e gli studenti e dottorandi di ambito filosofico dell'Università degli Studi di Perugia, riportata in appendice. La filosofia dell'Entre, o altrimenti indicata da Gabellieri come metaxologia, filosofia degli intermediari o filosofia della mediazione e del dono, pone l'accento sul """"tra"""": quella dimensione del legame e della relazione che definisce il """"luogo del pensare""""."" -
Sul principio e la libertà
«Nulla di più originario e universale e, a un tempo, nulla di più impegnativo e arrischiato dell'esperienza della libertà. Perché d'una cosa soltanto non si può esser liberi - scrive Luigi Pareyson -: del factum, appunto, che liberi lo si è. Quanto , però a un esercizio pertinente e soddisfacente della libertà cui si è di fatto appesi, che cosa si può dare di più interrogante, drammatico, mai una volta per tutte definito? Proprio perché della libertà sembra restare inaccessibile e inafferrabile - come tale - il principio. E difficile e persino ambigua la situazione d'esistenza ed espressione. L'esperienza, per sé in prima istanza e irriducibilmente indecisa, della libertà rimanda dunque al ritrovamento della genealogia da cui s'origina: in prospettiva storica, certo, ma insieme in prospettiva ontologica [...]. Questo il compito in cui, con ardimento e pacatezza, si cimentano i due saggi che compongono il presente volume di Tracce. Essi intrecciano infatti, nella ricerca intorno alla genealogia della quaestio che ruota attorno alla relazione tra ""principio"""" e """"libertà"""", il ???o? filosofico e il ???o????o?, teologico in un certo modo vero """"pneumatizzati"""" nel loro reciproco relazionarsi»."" -
La rotta atlantica. Storia di reciproche scoperte
Il tema della Rotta Atlantica rappresenta un orizzonte di studio che appassiona gli storici da più di settant’anni. Per il suo grado di complessità e di varietà, è stato uno dei fronti di ricerca più interessati ed arricchiti dall’emergere dei nuovi sguardi epistemologici e dei nuovi approcci metodologici legati alla Global History e alla World History, per loro natura portate ad interpretare la storia a partire da una maggior attenzione all’aspetto relazionale e alla presenza di interconnessioni tra i vari insiemi di riferimento (culture, popoli, ecosistemi, etc.). La creazione di sistemi integrati di studio, come si può percepire, offre non solo nuovi elementi di ricerca scientifica, ma probabilmente può dare adito ad opportune riletture su quanto è stato studiato precedentemente e che, attraverso l’utilizzo delle “nuove lenti”, può essere scrutato più a fondo e aperto verso comprensioni meno unilaterali, con una visione più dialogica e universale. -
Precauzione e relazionalità. Il caso della regolamentazione giuridica delle nanotecnologie
«Il volume offre una puntuale e scrupolosa disamina dei principali modelli che si contendono il campo su scala globale, e che riproducono nella loro dialettica la consueta dinamica di competizione regolatoria tra ordinamento statunitense ed europeo: il primo orientato al supporto dell'innovazione e confidente nelle virtù della auto-regolazione dei settori imprenditoriali coinvolti; il secondo più propenso ad una regolazione eteronoma e pronto ad apporre limiti incisivi alle prerogative del mercato in nome della tutela di valori superiori quali quelli di dignità e integrità della persona. Il principio che meglio riassume tale modello è quello di precauzione, al quale l'Autore dedica pagine penetranti e appassionate. Ma come emerge dalla trattazione, ciò che è in gioco nel governo delle nanotecnologie non è soltanto la tutela della salute, ma più in generale l'idea stessa di natura umana. La possibilità di impiantare chip e innesti subcutanei, di costruire meccanismi di rete interno-esterno, di rendere il corpo osservabile e modificabile, sono soltanto alcuni degli aspetti che delineano il potenziale passaggio a forme di trans e post-umanesimo. Ciò apre uno spazio decisivo per valutazioni di natura etica e giuridica, che trascendono il mero problema tecnico per proiettare il discorso delle nanotecnologie all'interno dell'orizzonte delle scelte di valore. Comprendere questo dato è indispensabile per disegnare regole adeguate ed è anche per questa ragione che la lettura del libro di Sergio Barbaro, un libro tecnicamente solido e culturalmente attrezzato, dovrebbe essere suggerita a qualsiasi giurista che abbia a cuore la complessità della propria disciplina». (Dalla Prefazione di Giorgio Resta) -
In comunicazione. Una prospettiva generativa
«L' Autrice ci accompagna in un cammino di ripensamento sul ruolo di una comunicazione fatta per generare relazioni. Alcuni passaggi mi hanno colpito soprattutto. Il primo riguarda il senso del limite in un tempo che presume la sua inesistenza; quasi che la tecnologia legittimi qualsiasi oltre. Una grande tentazione. Una falsa verità. Il secondo riguarda il falso dilemma tra identità e alterità. Come se dovessimo davvero, per essere noi stessi, negare gli altri, e non invece esattamente il contrario: riscoprire noi stessi specchiandoci nell'altro. Il terzo riguarda l'importanza delle parole, l'uso che facciamo delle parole storpiandone il significato e così trasformando la comunicazione in fraintendimento, la memoria in smemoratezza. Ma il vero centro di questo saggio sta nella confutazione del paradigma tecnocratico come formula della felicità, e nella critica della teoria economica che riduce ogni relazione ad una transazione, ogni incontro alla misurazione della reciproca capacità di consumo, ogni dialogo in un monologo, ogni silenzio in un vuoto invece che in un pieno, ogni tempo dedicato all'ascolto un tempo perso invece che guadagnato, ogni dialogo un rischio da evitare». (Paolo Rufini) -
Religioni in dialogo e carisma dell'unità. Una lettura sociologica
«Il Rinascimento inventò l'umanesimo. Noi esploriamo l'universalismo» (É. Poulat). L'ideale dell'universalismo, ossia il senso di una umanità che tende a formare una sola famiglia, oggi, nell'epoca dell'individualismo etico, non è così scontato, nonostante la maturazione di una coscienza sull'interdipendenza a livello planetario sempre più marcata e pervasiva. Questa ancora giovane coscienza universalista da dove riceve oggi la sua linfa? Quali sono le organizzazioni e le personalità che l'incarnano? Le religioni in tal senso tornano a giocare un ruolo specifico nella sfera pubblica mondiale? Si pensi al cammino fraterno tra papa Francesco e il grande imam AI-Tayyeb di AI-Azhar ad Abu Dhabi (2019). Ma le religioni riescono davvero a camminare insieme? Questo vuol dire che si va incontro a una loro progressiva perdita d'identità? Le pagine di questo libro si concentrano in particolare sull'analisi, in ambito interreligioso, dell'agire di due attori: la Chiesa cattolica nel suo più alto magistero e come sua espressione tra le altre la figura di Chiara Lubich e il movimento da lei fondato (i Focolari); protagonisti entrambi, a livello diverso, di questo impegno di dialogo nella logica - come si evince dalla ricerca - della minoranza creativa, impegnata a partire dalla proprio identità più propria, creativamente rivisitata, a costruire una coscienza al servizio di un universalismo con l'anima all'altezza delle ingenti sfide culturali, economiche e tecnologiche del presente. -
Sulle tracce della sapienza. Prospettive in dialogo
«La ricerca della Sapienza – quale premessa al proprio lavoro ma anche fine e obiettivo – scandisce non solo il ritmo di queste pagine, ma la vita dell’Istituto Universitario Sophia. Questo volume si snoda in un proficuo e fecondo dialogo tra teologia e filosofia. Non si tratta di modellare e sfoggiare una sapienza umana, mondana, dominatrice, ideologica, trionfalista, bensì di ricevere in dono dallo Spirito, che soffia come e dove vuole, una Sapienza divina, misteriosa, servizievole, dialogica, umile, che fa dire a Paolo: “noi abbiamo il pensiero di Cristo”, solo dopo aver affermato ”Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e questi crocifisso” (cfr. 1Cor1Cor 2). Una Sapienza divina e quindi profondamente umana, misteriosa e quindi mai definitivamente posseduta, servizievole e quindi non egocentrica, dialogica e quindi necessitante dell’altro, umile e quindi consapevole della sua origine, che stupisce quando si manifesta, inebria, eleva ma non esalta». Giuseppe Argiolas -
Fraternità e dialogo tra le religioni. Esperienze di Chiara Lubich
L'esperienza del dialogo interreligioso è progressivamente emersa come una delle profezie più stimolanti del carisma dell'unità di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, riconosciuta come ""donna del dialogo"""" perché capace di una lettura dei segni dei tempi quando certi fenomeni che oggi sono la quotidianità erano insospettati e tutt'altro che prevedibili. Prefazione di Miguel Ángel Ayuso Guixot."" -
«Una porta aperta in cielo». Una cattedra nel solco di Chiara Lubich e del Patriarca Athenagoras
«Ebbi una visione: una porta era aperta in Cielo…» (Ap 4,1): così il Metropolita Gennadios Zervos descrive l’incontro tra il Patriarca Athenagoras e Chiara Lubich. Dedicato alla sua memoria, il volume raccoglie gli Atti dell’inaugurazione (14.12.2017) della Cattedra Ecumenica Internazionale dell’Istituto Universitario Sophia, istituita in sinergia con il Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli: ne ricostruisce la genesi a partire dalla visita del Patriarca Bartolomeo a Loppiano (26.10.2015); riporta i messaggi pervenuti per l’occasione – in primis quello di Papa Francesco –, insieme alla lectio magistralis del Metropolita Gennadios e ai saluti del Patriarca Bartolomeo e del Metropolita Polykarpos, attuale Arcivescovo ortodosso d’Italia ed Esarca dell’Europa meridionale. -
Il pensare crocefisso. L'esperienza di Francesco a La Verna nell'Itinerarium di Bonaventura
L’Itinerarium mentis in Deum è un condensato del pensiero di Bonaventura da Bagnoregio. La novità dell’opera è la conseguenza speculativa dell’evento inedito dell’incontro tra Francesco e il Serafino crocifisso. Bonaventura, da una parte, ha lo straordinario merito di ripensare la creazione e le creature come vestigium della manifestazione del Divino. D’altra parte, forse troppo debitore della filosofia neoplatonica e dell’opera di Dionigi Areopagita, l’l’Itinerarium suscita un interrogativo: non vi è forse, nella teologia del Serafico e nell’esperienza di Francesco, per il pensare, una promessa ulteriore al silenzio mistico raggiunto nell’estasi con il Crocifisso? Vi è cioè la possibilità di compiere ancora un passo nel senso di una rivelazione, espressione e pensabilità della realtà di Dio in Dio e della realtà creaturale vista dal Seno del Padre in cui si è introdotti attraverso la crocifissione e risurrezione del pensare? Non è forse questo ciò che Francesco verga nel Cantico di frate Sole? -
Lessico di ontologia trinitaria. Ediz. ridotta
Un’edizione ridotta e fruibile del Manifesto di ontologia trinitaria “per una ri-forma del pensare” (2021), frutto dell’impegno di Raul Buffo con la sua competenza di filosofo attento all’istanza teologica e di Antonio Bergamo, con la sua competenza di teologo attento all’istanza filosofica. Non una semplice sintesi ma un creativo ripensamento. Un saggio, dunque, per vari aspetti originale e stimolante, arricchito di precisazioni e approfondimenti preziosi. Il Lessico si presenta strutturato in tre sezioni: la prima riproduce alcuni testi fondativi di Piero Coda e introduce all’orizzonte ermeneutico complessivo della proposta; la seconda approfondisce la prospettiva teologica e la prospettiva filosofica implicate e scaturenti da un’ontologia trinitaria; la terza mette a tema alcuni dei lemmi più importanti che la strutturano e la declinano. Esso intende offrirsi, nella sua essenzialità, come un compendio sintetico e prospettico per lo studio e l’approfondimento di un’ontologia trinitaria. Come un invito a un ulteriore tratto di cammino da percorrere creativamente in dialogo. -
La vita come totalità. Scritti sull'educazione religiosa
Edith Stein, carmelitana e vittima della barbarie nazista; discepola e assistente di Edmund Husserl; una delle più importanti pensatrici cristiane del XX secolo, capace di una nuova sintesi fra la tradizione classica e il pensiero moderno, è ben nota come teologa e mistica. Meno nota è invece la sua spiccata propensione verso l'educazione e la sua sensibilità per i problemi inerenti il campo pedagogico. Questo volume vuole appunto evidenziare questo aspetto importante della vita e della produzione della Stein. Si tratta di 17 saggi, in parte inediti, in genere testi di conferenze tenute tra il 1926 ed il 1938, il periodo della vita di Edith Stein precedente e successivo alla sua entrata al Carmelo. Le tematiche sono tutte attinenti l'educazione religiosa e la formazione dei giovani, secondo una concezione dell'esistenza che ha di mira la persona umana nella sua totalità e integralità. L'ampio respiro pedagogico, il completamento tra dati scientifici e indicazioni didattico-pratiche, mettono in luce la sensibilità della Stein nei confronti degli uditori. La struttura dei saggi ha permesso di raccoglierli secondo un criterio contenutistico che privilegia la visuale in cui l'autrice si pone: 1. Fondamenti teorici del lavoro educativo; 2. I problemi legati alla professione dell'insegnante; 3. La vocazione della donna; 4. L'arte di educare; 5. Formazione della gioventù cattolica.