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Un cuoricino di nome Chiara. Una storia vera
In queste pagine, che sono quasi un diario, l'autrice racconta in prima persona l'esperienza della sua terza gravidanza, dal difficile inizio fino al momento della nascita e della morte della neonata, Chiara, qualche giorno dopo il parto. La gravidanza si presenta da subito molto problematica, più delle due gravidanze precedenti. La donna deve scegliere subito se interrompere la gravidanza o accettare con costi alti e senza certezze la nuova vita. Ma l'autrice decide di non abortire, nonostante le venga suggerito, e si sottopone a cure delicate e dolorose pur di salvaguardare la vita della sua piccola. Nel suo racconto analizza poi le relazioni oltre che con il marito e i due figli piccoli, anche quelle con i medici, gli infermieri e la burocrazia degli ospedali: perché chi si trova a che fare con una gestante in gravidanza problematica ha l'onere di un compito particolare e speciale nonché una grande responsabilità su di lei e sul suo bambino. La realtà della malattia e della morte della piccola Chiara viene vissuta con sofferenza, talvolta anche con ribellione, dall'autrice e dalla sua famiglia, ma sempre con fede nella vita e in Dio, il quale ha a cuore qualsiasi vita, anche la più breve. Soprattutto nei momenti in cui certezze e speranze le sono venute a mancare, l'autrice ha sperimentato il valore e l'importanza della fede. Un contributo al rispetto della vita umana e al diritto di nascere. Una forte testimonianza di vita: la drammaticità dell'esperienza vissuta in prima persona; la gioia di aver accolto da subito la vita e di aver fatto il possibile per accettarla e accompagnarla. -
Prendersi cura. Custodire la persona nel tempo della malattia
Da sempre la malattia, il dolore e la morte costituiscono una pietra d'inciampo, una provocazione a rileggere la persona umana nella sua integralità, fatta anche di debolezza, di malattia e di dolore. Il sottotitolo esprime l'obiettivo dell'opera: salvaguardare la persona nella sua integrità, proprio nel momento della debolezza. L'opera è suddivisa in due parti; una prima parte esamina la pastorale dei malati indicando alcune strade di rinnovamento a partire dai cambiamenti della medicina che interpellano la comunità cristiana. La seconda parte del volume affronta il tema del cambiamento culturale che pone nuovi quesiti etici: eutanasia, accanimento terapeutico, rapporto fede-malattia. Il volume è indirizzato in modo particolare agli operatori della pastorale sanitaria come sussidio alla riflessione sempre più urgente a fronte di domande nuove che chiedono nuovi orientamenti etici e filosofici. Si tratta di un testo scientifico, ma pensato per un pubblico vasto. Alcuni capitoli sono arricchiti da finestre di approfondimento che non intendono esaurire il tema ma offrire alcuni strumenti per ulteriori approfondimenti. A questo scopo, alla fine del volume, vengono offerti alcuni consigli di lettura: pochissimi titoli importanti, selezionati tra la vasta produzione editoriale, con lo scopo di indicare alcuni percorsi di approfondimento. -
L' intimità nel rapporto di coppia. Come trovare l'armonia
Sull'intimità nel rapporto di coppia ci sono parecchi equivoci. Molti pensano che l'intimità avvenga spontaneamente, ma non è così. In un certo senso è una «costruzione», un'arte, una ricerca, fisica, psicologica e spirituale, della sintonia e della compatibilità che va coltivata. In questa ricerca continua e infinita è fondamentale saper comunicare ciò che si sente man mano, condividere gioie e dolori, vivere e progettare un presente e un futuro sentimentalmente, sessualmente e spiritualmente veri e profondi. Il libro, concepito come una guida, offre preziosi consigli per tutti coloro che desiderano e vogliono costruire, con piacere, amore e responsabilità, il proprio rapporto di coppia. -
Signore perché? Via crucis
Il testo nasce dalla meditazione dell'autore a La Verna, luogo dove san Francesco ricevette le stigmate e pertanto tradizionalmente legato alla Passione di Cristo. Strutturato in brevi capitoli che si articolano in passo della Scrittura, commento, preghiera, salmo, il libro propone interventi densi e veloci, squarci che scuotono il lettore, lo trascinano nelle emozioni, nelle sensazioni del Venerdì santo e spingono alla riflessione. Proprio questa immediatezza fa sì che il testo sia vicino e adatto alla sensibilità dei giovani. Il ricco apparato di riferimenti e citazioni fa del testo un utile strumento di lavoro per i catechisti. -
Richiami del deserto
Sembra paradossale, ma il deserto può aiutare a bagnare ciò che è arido. Camminare sulle sue sabbie, oltre che a pregare, soffrire e vivere in solitudine, aiuta a far silenzio dentro di sé, per ascoltare la voce di Dio. Una raccolta di pensieri suddivisi in tredici tematiche: carità, contemplazione, parola di Dio, Spirito Santo, gioia, consigli evangelici, abbandono alla Provvidenza, umiltà, povertà, vita liturgica, deserto, Maria, consigli di padre de Foucauld. Il volume è pensato per giovani, catechisti e educatori, ma soprattutto per chiunque voglia ritagliarsi, nel ritmo della vita di tutti i giorni, uno spazio per la propria formazione spirituale, per superare paure e luoghi comuni e ritrovare sé stessi. -
L' ascolto e la supplica. Meditazioni su Lodi e Vespri
Il libro presenta alcune meditazioni che accompagnano la Liturgia delle Ore delle quattro settimane del tempo ordinario. L'autore ha scelto di concentrare la riflessione sulla preghiera di Lodi e Vespro, riconosciuti dal Concilio come ""il duplice cardine dell'Ufficio quotidiano"""", che perciò """"devono essere ritenuti le Ore principali e come tali celebrate"""" (Sacrosanctum Concilium 89). Di ognuna delle due Ore, poi, sono prese in considerazione la lettura breve e l'orazione, che, pur essendo di grande rilevanza, sono forse anche i testi che maggiormente rischiano di non essere considerati come meritano, magari in ragione delle loro brevità o collocazione. Il testo riporta le letture bibliche nella recente versione della CEI, e le orazioni nuovamente tradotte dal latino. Un volume che si rivolge non solo a coloro che praticano quotidianamente la Liturgia delle Ore, ma anche a chi, pur non avendo questa possibilità, desidera entrare nello spirito di una preghiera adulta, di respiro universale e di grande ricchezza."" -
Fammi sentire la tua grazia. Pregare insieme?
In questo quarto e ultimo volume si approfondisce il fatto che pregare è un incontro della comunità con Gesù. La preghiera liturgica è un momento privilegiato di preghiera comunitaria, in cui l'assemblea incontra il Cristo nella Messa, nell'adorazione eucaristica, nella celebrazione della Riconciliazione. Molti adolescenti e giovani non hanno ricevuto una vera iniziazione alla preghiera liturgica: gesti, formule, simboli, riti sono stati assimilati con una ripetizione piuttosto meccanica. Si va a Messa per abitudine, per consuetudine familiare o culturale, specie nelle grandi feste dell'anno: motivazioni insufficienti a sostenere la pratica dei sacramenti, soprattutto per gli adolescenti e i giovani, che, a lungo andare, abbandonano la Messa e la Confessione. Prefazione di Marko I. Rupnik. -
Alpha per l'Italia. L'annuncio cristiano in dieci cene
Questo libro intende presentare il metodo di evangelizzazione più diffuso nel mondo: i Corsi Alpha, che attualmente sono più di 40.000, diffusi in ogni Continente e presso ogni denominazione cristiana. ""È urgente il bisogno di una nuova evangelizzazione che, aperta ad accogliere la pienezza della verità e della vita cristiana, possa essere semplice ed essenziale? Guardo con particolare interesse e ammirazione il Corso Alpha. Mi sembra che risponda precisamente a questo nostro bisogno. Lo stesso nome lo dimostra. Non è chiamato Alpha e Omega (come Ap 1,8 potrebbe suggerire) ma semplicemente Corso Alpha, perché non vuol portare le persone dall'inizio alla fine della fede, solo aiutarli ad acquisire familiarità con essa, facilitare l'incontro con Gesù, lasciando poi ad altri settori della Chiesa, dare una mano a sviluppare la fede ritrovata."""" (dalla Prefazione di Padre Raniero Cantalamessa)"" -
Terza lettera ai Corinzi. La Risurrezione
Questi ci descrivono una polemica: ci parlano di posizioni dottrinali che convergono pienamente nella negazione della ""risurrezione della carne"""", che i due autori dimostrano invece essere verità di fede. La terza Lettera ai Corinzi, è composta da due brevi testi in forma di scambio epistolare. La prima lettera si presenta come inviata dai cristiani di Corinto a Paolo, per chiedergli di confutare alcune dottrine da loro giudicate molto perniciose. La seconda costituisce la risposta che Paolo avrebbe inviato ai Corinzi, per esaudire la loro richiesta. L'autorevolezza di questo testo, chiamato appunto Terza lettera ai Corinti è stata riconosciuta in modo tanto chiaro che fu sul punto di entrare stabilmente nel corpus degli scritti paolini. La risurrezione, dello Pseudo-Giustino, è un discorso apologetico, finalizzato cioè a difendere la fede nella risurrezione della carne. Agli albori del farsi della dottrina (siamo nel II sec.) vediamo come cristiani di elevato livello culturale elaboravano un principio teologico."" -
La carità di Paolo
Nessuno meglio di Paolo ha elogiato così bene la ""carità"""", facendone il vertice della letteratura religiosa. Il termine greco agapé ripreso dalla versione dei LXX dove è tradotto il linguaggio ebraico dell'amore, è scelto da Paolo per indicare l'amore. Esso: 1) ha la sua fonte in Dio; 2) viene rivelato da Gesù Cristo; 3) e da lui comunicato ai credenti per mezzo dello Spirito santo. Siamo al culmine della rivelazione trinitaria. Nella situazione attuale mondiale (tra perdita di valori, xenofobia e razzismo) vale la pena allargare ai più la riflessione teologica """"sulla carità secondo Paolo""""."" -
Scelti per essere santi. Lectio divina sulla Lettera agli Efesini
Nato come ritiro spirituale, questa lectio sulla Lettera agli Efesini si caratterizza innanzitutto per il suo continuo intreccio tra la dimensione personale e quella ecclesiale, per la sua apertura contemplativa e il suo slancio di universale empatia. Seguendo il testo biblico nel suo svolgersi, emergono i principali temi della vita spirituale che coinvolge ogni persona, proprio perché chiamata alla piena maturità. Una novità sorprende subito: il viaggio non inizia sulla terra, nella concretezza della vita con le sue angustie e le sue fatiche, ma parte dal cielo, dalla sorgente della Vita Dio Amore - e dalla pienezza della divina benedizione. Il cammino iniziato in cielo - nell'eterno disegno di Dio - prosegue allora sulla terra, nell'aspra lotta tra la luce e le tenebre, tra l'uomo vecchio e l'uomo nuovo, tra il Cristo e il diavolo. In tal modo, la lettera giunge alla conclusione assegnando al cristiano il compito di stare ben armato e vigilante sul campo del combattimento spirituale. Come tutti i commenti dell'autrice anche questo è arricchito da numerosi brani degli antichi Padri che riportano i lettori alle origini più fresche e genuine della vita cristiana. -
Yoga e preghiera cristiana. Percorsi di liberazione interiore
Nei Paesi occidentali vanno sempre più diffondendosi esperienze di meditazione e di preghiera che mettono a confronto la tradizione cristiana con quelle orientali, soprattutto yogiche e buddiste, usufruendo anche delle grandi acquisizioni della psicologia del profondo. Da parte cristiana si assiste però molte volte o a condanne senza appello delle pratiche orientali, ritenute inassimilabili alla preghiera cristiana, oppure a troppo disinvolte identificazioni, che confondono esperienze spirituali diverse e che fanno perdere lo specifico dialogico della contemplazione cristiana. L'autore si interroga su come sia possibile integrare alcune pratiche orientali come strumenti di preparazione alla preghiera cristiana (possibilità contemplata dal Magistero della Chiesa nel documento Orationis formas, pubblicato nel 1989 e firmato dall'allora cardinale Ratzinger). L'autore non mette a confronto i «sistemi» di pensiero sottesi dallo yoga o dal cristianesimo, ma propone semplicemente un confronto tra due pratiche per come esse si possono integrare nell'esperienza di un credente cristiano, di un occidentale del XXI secolo: cioè la pratica yogica e la pratica di meditazione e preghiera cristiana. Entrambe possono offrire percorsi concreti di liberazione interiore. -
Santa Rita da Cascia. Ediz. illustrata
Intorno alla figura di santa Rita da Cascia è fiorita un’ enorme letteratura; a distanza di secoli la vicenda umana di questa giovane donna continua a interrogare e a esercitare un fascino notevole. Rita ha accettato un destino che non aveva scelto, non solo senza subirlo, ma vivendolo da protagonista; ha attraversato il dolore trovando nella fede e nell’amore per la sua famiglia la forza di trasformare l’odio in perdono, la discordia e la vendetta in strade di pacificazione all’interno della famiglia e nel tessuto cittadino della società del Trecento. Forse per questo è una santa così popolare, vicina a tutti quelli che soffrono come ha sofferto lei. Infatti, è considerata da sempre “la santa degli impossibili”. Dopo la sua morte, avvenuta nella metà del Quattrocento, furono attribuiti alla sua intercessione numerosi miracoli, ciò che alimenta ancora oggi la fede di tanti. Una biografia agile e semplice, adatta a chi ama questo genere letterario. Come tutti i libri della collana I Radar anche questo contiene appendici che informano sulle numerose opere ispirate alla santa e sui luoghi di devozione più importanti in Italia. -
Pensieri e parole di Giuseppe Lazzati
Una selezione di pensieri e parole per evidenziare alcuni tratti caratteristici di Lazzati. La ricerca è stata orientata per evidenziare: o la spiritualità profondamente cristiana del suo pensare e agire; o il suo essere un laico impegnato a tutto campo, nella Chiesa e nella politica: la sua pedagogia e la sua azione formativa erano estese all'intera società civile, affinché la collaborazione tra cristiani preparati e gli altri uomini di retta coscienza giungesse a realizzare la cosiddetta ""città dell'uomo""""; o il suo seguire Cristo nella via di un cristianesimo incarnato.""""Lazzati è sempre stato - ma in particolare negli ultimi anni della sua vita - un vigilante, una scolta, una sentinella: che anche nel buio della notte, quando sulla sua anima appassionata di grande amore per la comunità credente poteva calare l'angoscia, ne scrutava con speranza indefettibile la navigazione nel mare buio e livido della società italiana"""". (Giuseppe Dossetti)"" -
Cartoline dall'anima. Ediz. illustrata
Cartoline dall'anima è un percorso alla ricerca di valori, sentimenti, emozioni che sono in ciascuno di noi ma che spesso si ha paura a far emergere, quasi fossero diventati fuori luogo in una società che predilige l'apparenza alla sostanza. In questa raccolta di racconti, i protagonisti hanno scelto la solidarietà, l'amore, la stima di sé, il recupero di una dimensione umana, in contrapposizione all'egoismo, al successo ad ogni costo, al ritmo vorticoso che travolge lasciando il più delle volte un senso di vuoto.Il libro è corredato da belle illustrazioni di Alessandra Bagnoli. -
Giona e la balena. Ediz. illustrata. Con gadget
Chi l'ha detto che non si possono portare i libri con sé quando si fa il bagnetto? Nella valigetta si trovano due morbidi libretti impermeabili per leggere e giocare anche in spiaggia, in piscina, o nella vasca da bagno. Due libri da mordicchiare, schiacciare, manipolare, pensati per sviluppare le capacità tattili del bambino; il primo racconta con parole semplici e immediate l'avventura del profeta Giona, il secondo permette al piccolo lettore di imparare nuove parole associandole alle immagini. Età di lettura: da 1 anno. -
Il codice di Tarso
Un medico si reca in Terra Santa. È un momento particolare della sua vita: 56 anni, crisi in famiglia (moglie e due figli), affermato in una professione di cui è però ormai difficile trovare il senso, rapporti sociali improntati a un sostanziale conformismo. L'incontro con Rut, guida ebrea, la conoscenza di altri partecipanti al viaggio, la capacità evocativa dei luoghi (dalla Galilea al deserto di Giuda) aiutano Giovanni Picapedra, il protagonista, a capire le ragioni delle sue difficoltà e le conseguenze per il futuro. Giunto a Gerusalemme, ultima tappa dell'itinerario, Giovanni gira per la città vecchia. Entra nella bottega di un antiquario arabo dove si imbatte in una sorpresa: un antico codice. È il manoscritto di due lettere di san Paolo: l'Epistula Beati Pauli Apostoli ad Romanos Secunda e l'Epistula ad Mediolanenses Prima. È incuriosito e turbato. Capisce che si tratta di opere sinora sconosciute. Non sa che fare, attratto e diffidente insieme. Prende tempo. Rivolge all'antiquario una vaga promessa di tornare il giorno successivo. È la via per liberarsi del venditore. La notte, invece, ha un lungo sogno-incubo, che lo lascia esterrefatto. Vede due protagonisti degli anni della sua formazione. Sono Paolo VI e Pier Paolo Pasolini che hanno un confronto-scontro sull'attualità di san Paolo. In nome di questi, il Papa sprona i cristiani «a fare di più», mentre l'artista contesta alla Chiesa l'incapacità di parlare al mondo contemporaneo, accusandola di non aver più «la furia paolina». Al risveglio cade ogni remora. Giovanni acquista il prezioso documento e in modo un po' misterioso riesce a portarlo fuori da Israele. I testi, tradotti, vengono riportati in appendice del libro. Sono «aprocrifi» finalmente ritrovati dopo una sofferta ricerca umana e spirituale. L'impresa del protagonista è, insomma, la metafora di un recupero dell'attualità di san Paolo oggi. -
Ali bruciate. I bambini di Scampia
Il libro, scritto a quattro mani, si inserisce nel prolifico filone della denuncia sociale del degrado che investe Napoli e i suoi dintorni. Ma non c'è solo accusa e puntare il dito: qui bene e male, riscatto e disperazione s'intrecciano. Davide Cerullo, un giovane di Scampia, con coraggio ha scelto di uscire dal tunnel della perdizione, prendere la parola a farsi testimone di un cambiamento possibile, dell'agire silenzioso ma pugnace dei tanti esempi di sacerdoti, consacrati e laici che lottano giorno dopo giorno per offrire ai ragazzi di Scampia la possibilità di scegliere per la vita. Don Pronzato tira le fila del discorso, tenendo insieme un materiale, delle memorie spesso volutamente confuse, quasi a volere che a prendere la parola sia il mondo caotico che è Scampia. Il libro si divide in due parti: la prima che vede susseguirsi squarci di vita e di morte nel contesto degradato di Scampia; una seconda in cui Davide e Ciro si affacciano idealmente su quella realtà, su quel dolore, ingiustizie e sofferenza, ma anche sulla speranza, la gioia e il bene, alla ricerca di «una ragione valida perché si possa e si debba cambiar vita». ""Un libro piacevole e avvincente, dalla agevole lettura, che ti prende, ti coinvolge, ti fa soffrire e ti appassiona, ti inquieta e ti interroga, ti pone problemi che, quasi sempre sfuggono a coloro che non li vivono direttamente, ma che pesano - e come! - sulle coscienze dei singoli e di tutti, condizionando e offuscando l'appartenenza, l'identità, il sentirsi e dirsi napoletano"""". (dalla presentazione del card. Crescenzio Sepe) Il libro è corredato da un intenso ed eloquente inserto fotografico di Davide Cerullo."" -
Amare. Storie di madri coraggiose
Il libro ripercorre duemila anni di storia alla luce della presenza delle donne, meglio delle madri. L'intento di queste pagine è quello di documentare il coraggio, spesso sorprendente, di madri che hanno accompagnato, in molti casi pubblicamente, in altri in maniera molto discreta, il cammino dei figli. In nome dell'amore incondizionato e della dedizione più radicale, queste donne hanno lasciato un'impronta nella storia.Con uno stile narrativo piano e con grande attenzione ai documenti storici, l'autrice presenta una lunga serie di donne: dalle donne dei primi secoli alle eroiche madri del Medioevo, del secolo della rivoluzione francese, del risorgimento italiano fino alle donne dell'olocausto e alle donne (madri e nonne) di Plaza de Mayo in Argentina.Viene riportata anche la storia di Betty Mahamody autrice di Mai senza mia figlia, come simbolo di mamme che, sposando uomini provenienti da Paesi islamici, affrontano molte traversie per poter educare liberamente i loro figli.Il filo rosso che le accomuna è la forza del dono senza riserve. Attraverso queste donne è possibile leggere la storia, non a partire da equilibri di potere e di dominio, ma a partire dall'amore che rimane la forza positiva più grande. -
Omelie e istruzioni pasquali 1975-1978
Questo testo, il quarto della serie «Omelie», si colloca sia dal punto di vista cronologico sia dal punto di vista tematico in continuità diretta con il volume Omelie e istruzioni pasquali. 1968-1974, pubblicato nel 2005, in quanto propone la riflessione di don Giuseppe condotta nei giorni di giovedì, venerdì e sabato santo di Pasqua negli anni 1975-1978. Raccoglie sei omelie pronunciate durante la liturgia eucaristica e undici istruzioni, forme particolari di omelie che don Giuseppe rivolgeva nel triduo pasquale alla comunità in occasione della recita di mattutino. Le istruzioni sono, rispetto alle omelie, assai più ampie, più complesse e più elaborate concettualmente. Il lettore potrà quindi cogliere un pensiero che si snoda, si articola e si arricchisce di testo in testo, e che illumina, sotto la guida egemonica della Sacra Scrittura, aspetti diversi e complementari del mistero pasquale di Cristo. Tra i temi dominanti si segnalano: il mistero dei giorni dell'amarezza e della passione; l'adorazione della croce che è insieme, in modo inscindibile, adorazione dell'incarnazione e adorazione dell'eucaristia; Gesù che si rivela Maestro, Signore e Servo; il senso e l'importanza del sepolcro; la presenza del Padre nella passione, morte e sepoltura del Figlio; l'adorazione del Risorto e l'adorazione del Padre in spirito e verità. Sono testi di grande spessore teologico, ispirati da una costante frequentazione della parola di Dio e dall'ascolto attento e partecipe del dolore e delle speranze delle donne e degli uomini del suo tempo. Per questo le omelie di Dossetti sono di grande attualità benché pronunciate più di trent'anni fa. Gli stessi riferimenti al suo tempo sono talmente illuminati dalla parola di Dio e dalla forza profetica del Vaticano II da superare i confini un po' stretti del tempo cronologico per diventare parole illuminanti al di là delle circostanze che le hanno suggerite.