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Meditazioni personali sulla filosofia elementare. Testo tedesco a fronte
Le “Meditazioni personali sulla filosofia elementare” furono composte tra la fine del 1793 e l'inizio del 1794, e cadono perciò nel periodo in cui la critica demolitrice di Enesidemo-Schulze aveva messo in crisi non solo gli sviluppi conferiti da Reinhold alla filosofia kantiana, ma lo stesso sistema che Fichte aveva faticosamente elaborato, spingendolo a costruirne uno nuovo, che fosse al riparo dalle obiezioni dello scettico. Nell'opera, manifestamente non destinata alla pubblicazione, Fichte intendeva fare il punto circa la personale comprensione della filosofia allora in voga e saggiarne la possibilità di superamento. La “ElementarPhilosophie” di Reinhold viene assunta come filo conduttore, ma Fichte ne denuncia le lacune e prospetta soluzioni che presto lo condurranno alla realizzazione del suo sistema filosofico. Le “Meditazioni personali” rivestono un interesse e un rilievo particolari e svolgono una funzione insostituibile, perché presentano un sincero e serrato dialogo del pensatore con sé stesso, con esclusione dei filtri abitualmente utilizzati nelle opere rivolte al pubblico. Se la destinazione personale dell'opera spiega le frequenti ripetizioni e giustifica la presenza di alcune pagine che mettono a dura prova la capacità di comprensione del lettore, la medesima circostanza offre il vantaggio di rendere visibili le incertezze del giovane filosofo, i suoi dubbi e i suoi ripensamenti e consente di penetrare nel laboratorio in fervente attività da cui, dopo breve tempo, avrebbe preso inizio la stesura del “Fondamento dell'intera dottrina della scienza”. Per questa ragione gli autorevoli editori della “Gesamtausgabe”, R. Lauth e H. Jacob, definiscono le “Meditazioni personali sulla filosofia elementare” una “dottrina della scienza in statu nascendi”. -
Le conferenze di Parigi-Meditazioni cartesiane
Le «Meditazioni Cartesiane» riprendono il corso di quelle «Meditationes de Prima Philosophia» con cui René Descartes ha di fatto inaugurato la moderna filosofia della soggettività. Edmund Husserl adotta però il suo metodo fenomenologico, andando alla datità stessa delle cose per trovare un fondamento assoluto: l'io che fa esperienza delle cose che lo circondano e medita su questa esperienza, mettendone in luce le strutture essenziali. Le prime quattro «Meditazioni» offrono un'introduzione ai temi fondamentali della fenomenologia husserliana, dalla correlazione noetico-noematica dell'intenzionalità ai concetti dell'ego trascendentale, della monade e molti altri. Dopo l'analisi della soggettività Husserl affronta la questione del solipsismo: come può questo io meditante avere l'esperienza di un mondo in comune con altri soggetti, nel quale è possibile parlare di conoscenza oggettiva? A partire da qui si sviluppa il corso della quinta «Meditazione Cartesiana», a ragione considerata uno dei vertici della produzione filosofica di ogni tempo: il tentativo di rendere conto dell'estraneo a partire da noi stessi attraverso un'analisi del corpo proprio. La presente edizione offre, oltre al testo delle «Meditazioni», la possibilità di approfondirne i temi con «Le conferenze di Parigi» – il testo delle lezioni di cui le «Meditazioni» sono uno sviluppo sostanziale –, i «Sommari» approntati da Husserl per le sue lezioni, nonché i commenti critici di Roman Ingarden. -
False coscienze. Tre parabole degli anni zero
L'apparente inaugurazione di una casa, tra vecchi amici e intellettuali velleitari, mette alla prova un amore al capolinea che si sbriciola davanti a una piccola tragedia stradale, protagonisti due anziani inquilini, una macchina e un cane. L'inspiegabile ascesa di Lojacono, stolido e verboso studente trasformato di colpo in autore di best-seller, rivela ai suoi compagni le ambiguità del loro cenacolo letterario e del loro mentore Astolfo Bordiga. Il ritorno di Pietro dalla madre malata sfocia in un'ultima, fatale replica del consueto corpo a corpo astioso e ricattatorio. Sullo sfondo una Bologna sporca e scura, che non perdona alla giovinezza di svanire, e in primo piano i rapporti di coppia, le ambizioni culturali e le relazioni famigliari di chi è diventato adulto a cavallo tra i due secoli. -
Lunedì o martedì. Tutti i racconti
Scritte fra il 1906 e i primi del '41, a poche settimane dal suicidio dell'autrice, queste pagine testimoniano l'inesorabile messa a fuoco di uno dei maggiori talenti letterari del XX secolo. -
L'isola dei pavoni
«Le isole sono come navi sempre all'ancora. Mettere piede su un'isola è come salire su una passerella d'imbarco: si è presi dallo stesso senso di magica sospensione, sembra che nulla di brutto e di volgare possa accadervi'' ha scritto Truman Capote molti anni dopo la storia narrata nell'''Isola dei Pavoni''.» Una storia forse vera o forse no, per come sembra uscita dalle pagine di una fiaba. Del resto questa isola non lontana da Berlino del luogo fiabesco ha tutte le caratteristiche: un grazioso castello bianco, fontane che brillano al sole, sentieri che serpeggiano ombrosi, il blu e il verde-oro delle ruote dei pavoni. In questo microcosmo dove non ci si stupisce di incontrare nani, mori e giganti la realtà allenta la propria presa. Al suo incanto non può sottrarsi Maria Dorothea Strakon, che vi giunge bambina all'inizio del XIX secolo. Vive alla corte del re, tra giardinieri e architetti, leoni e canguri, palme e alberi del Paradiso, e lei stessa è un raro tesoro dell'isola: la minuscola custode del castello. La felicità sembra a portata di mano. Ma tutto è una fiaba oppure non lo è niente, come scoprirà Maria. Nessun luogo - o meglio, nessuna vita - può considerarsi davvero al sicuro. I demoni della passione amorosa, la violenza della società, la malinconia del tempo che fugge sono in agguato anche là dove non sono previsti. La bellezza della natura accompagna le nostre vite impegnate a imitarla, addirittura a piegarla ai nostri desideri, nostalgiche del dolce giardino dell'Eden. -
Cosa loro. Mafie tra cronaca e riflessione
I primi articoli a stampa di Consolo sul fenomeno mafioso risalgono agli anni settanta e fino a poco prima di morire, nel 2010, lo scrittore siciliano non è mai venuto meno al suo impegno nella lotta contro la criminalità organizzata, in nome di una responsabilità morale contro le ingiustizie e le violenze della storia che lo ha sempre animato. Scriveva infatti: “La mia ideologia, o se volete la mia utopia, consiste nell'oppormi al potere, nel combattere con l'arma della scrittura - che è come la fionda di David, o meglio come la lancia di Don Chisciotte - i mali e gli orrori del nostro tempo”. Raffinato conoscitore della cultura siciliana cui apparteneva, allievo di Sciascia, con il suo stile inconfondibile teso sul filo della ricerca linguistica e della memoria storica, in questi sessantaquattro articoli racconta e analizza il fenomeno mafioso dalla strage di Portella della Ginestra ai giorni nostri. -
Asino caro o della denigrazione della fatica
Roberto Finzi, partendo dalla definizione che dell'animale dà l'Enciclopedia Illuminista, analizza la figura dell'asino nella cultura occidentale.rnrnPerché l'asino, tradizionale punto di forza delle economie povere, simbolo di umiltà e pazienza, è associato, nel linguaggio comune, alla testardaggine o all'ignoranza? Roberto Finzi, partendo dalla definizione che dell'animale dà l'Enciclopedia Illuminista, analizza la figura dell'asino nella cultura occidentale, dai testi letterari più antichi, come il romanzo di Apuleio, al ""Sogno di una notte di mezza estate"""" di Shakespeare, dalle novelle di Verga alla """"Fattoria degli animali"""" di Orwell, spaziando fino ai Vangeli e alle raffigurazioni dell'iconografia medievale e moderna."" -
L'elefante di Napoleone. Un animale che voleva essere libero
Una femmina di elefante per avvicinare l'India alla Francia. In un'atmosfera di conflitti e intrighi fra potenze coloniali europee e signorotti locali, il pachiderma si imbarcò in un viaggio per mare e per terra che dalle coste del Bengala lo condusse a Versailles nell'agosto 1773. Nella splendida residenza della corte francese l'elefantessa diventò il gioiello della ménagerie, lo zoo privato della famiglia reale. Amata per il suo buon carattere, suscitò la meraviglia e la simpatia dei numerosi visitatori stappando bottiglie di acquavite e accettando prese di tabacco offerte in regalo. Tenuta quasi sempre imprigionata, una notte si liberò dalle catene e fuggì. Ma la sua ricerca della libertà era destinata a finire tragicamente. Grazie a Napoleone la sua sagoma tassidermizzata venne infine donata al Museo di storia naturale di Pavia fondato da Lazzaro Spallanzani. Intrecciata ad altre vicende, come quella dell'elefante regalato dal califfo Harun al-Rashid a Carlo Magno, e arricchita da excursus mitologici e letterari sull'elefante nel mondo antico e medievale, la storia di questo pachiderma si trasforma in un'avventura nella scienza naturalistica settecentesca e in una metafora del rapporto di sopraffazione - ma anche talvolta di amicizia - fra uomo e animali. -
I figli dei nazisti
Un saggio che racconta in otto storie esemplari la vita dei figli dei fedelissimi di Hitler, nati tra il 1927 e il 1944 e vissuti in un’infanzia dorata, garantita loro da padri pressoché onnipotenti. Molti hanno scoperto la verità sui propri genitori solo dopo la fine della guerra. Le reazioni sono state le più diverse: c’è chi, come la figlia di Himmler, ha dedicato la propria vita alla riabilitazione della figura paterna o chi, come il figlio di Höss, è diventato un fiero negazionista; ma anche chi, come Rolf Mengele, ha deciso di cambiare il proprio cognome per non tramandare ai figli la vergogna, o chi ha scelto la via della fede, diventando missionario o convertendosi all'ebraismo. -
La peste
Scritto da Albert Camus secondo una dimensione corale e con una scrittura che sfiora e supera la confessione, La peste è un romanzo attuale e vivo, una metafora in cui il presente continua a riconoscersi.rnrnIo ne ho abbastanza della gente che muore per un'idea. Non credo nell'eroismo, so che è fin troppo facile e ho scoperto che uccide. A me interessa che gli uomini vivano e muoiano per ciò che amano.rnrnOrano è colpita da un'epidemia inesorabile e tremenda. Isolata, affamata, incapace di fermare la pestilenza, la città diventa il palcoscenico e il vetrino da laboratorio per le passioni di un'umanità al limite tra disgregazione e solidarietà. La fede religiosa, l'edonismo di chi non crede alle astrazioni né è capace di «essere felice da solo», il semplice sentimento del proprio dovere sono i protagonisti della vicenda; l'indifferenza, il panico, lo spirito burocratico e l'egoismo gretto gli alleati del morbo. Scritto da Albert Camus secondo una dimensione corale e con una scrittura che sfiora e supera la confessione, «La peste» è un romanzo attuale e vivo, una metafora in cui il presente continua a riconoscersi. Oggi da leggere e rileggere in una nuova brillante traduzione. -
Sette zie
Marcello Marchesi, novello Marcel Proust, ambienta, da milanese, la sua personale recherche a Roma, città nella quale aveva abitato da bambino sotto la sorveglianza di sette zie a dir poco bizzarre, una delle quali è però scomparsa. Mettendosi sulle sue tracce, Amedeo, voce narrante del libro, non potrà fare a meno di ""romanizzarsi"""", in una città in cui """"le parolacce turbinano come rondini impazzite."""" Tra massaggiatrici molto disponibili e proverbi improbabili, la verità sulla zia smarrita non tarderà a riemergere, dando luogo a una satira intelligente e divertente, in perfetto stile Marchesi."" -
Un uomo molto cattivo
Sari De Luca è un cinquantenne di successo, alla guida del più importante gruppo editoriale italiano. La sua vita privata è divisa tra una seconda moglie ormai in disparte e una giovane amante, Valeria, per cui ha perduto la testa. Ma il destino è in agguato: la ragazza, durante un viaggio di lavoro a Barcellona, viene rapita. Il sequestro è stato ordinato da un boss mafioso, Mommo Spadaro, che ha deciso in questo modo di mettere alla prova il manager, per capire se può fidarsi di lui e del suo sangue. Sari De Luca, nato e cresciuto a Milano, è infatti l'ultimo discendente di un'importante famiglia mafiosa palermitana, pressoché estinta, con la quale non ha mai avuto rapporti. Ma oggi quei fili sottili si riannodano nella sua vita, trasformandosi in un cappio. Accetterà Sari, per salvare Valeria, di stare al gioco della mafia? E se mai dovesse accettare, con quali conseguenze per la sua vita e per quella della ragazza? Le decisioni che prenderà avranno un prezzo altissimo, che Sari dovrà pagare in soli sette giorni. -
Solo per desiderio
Attraverso la vicenda di personaggi paladini della rispettabilità, della superiorità della ragione sulla passione, Flanagan dimostra che nessuno può tenere a bada i propri più brucianti desideri.Tasmania, 1841. La piccola aborigena Mathinna è stata adottata dal governatore dell'isola e dalla moglie, Lady Jane, per dimostrare che anche i selvaggi possono essere civilizzati. Ma l'esperimento si ribalta e Mathinna diventa la vittima innocente di un desiderio violento. Londra, 1854. Lady Jane chiede aiuto a Charles Dickens per riabilitare la memoria del marito, macchiata dal sospetto di cannibalismo. Ma dietro l'immagine pubblica del grande scrittore emerge la natura di uomo consumato dal desiderio. -
Hemingway
E' una biografia appassionata, basata su documenti di prima mano e lettere inedite, questa che Fernanda Pivano ha dedicato a Hemingway, lo scrittore-mito del Novecento, cui fu legata da un profondo sodalizio professionale.Dalle belle pagine, che non si succedono in ordine cronologico, ma sotto l'incalzare dei ricordi e delle emozioni, emerge in una luce nuova la figura di questo genio sfortunato che, con un sorriso triste fino alla disperazione, diceva di aver conquistato il Nobel solo perché nel libro ''Il vecchio e il mare'' non c'erano parolacce.rnDalle stesse pagine emerge un mondo dove il ritratto della realtà è intriso di tragedia e di amore per la vita. Come sanno quelli che, a sua somiglianza, cominciano, qualunque cosa accada, le giornate cantando. -
Beat hippie yippie
Questa raccolta di articoli, saggi, interventi costituisce uno dei testi fondamentali dell'amorosa ricerca americana di Fernanda Pivano.Sono di scena i movimenti di pensiero dell'Altra Cultura da quando presero forma negli anni cinquanta a quando vennero inghiottiti dall'attivismo politico. Immagini colte sul vivo, a poche ore dagli avvenimenti, con un deliberato rifiuto di meditazioni e di citazioni pedanti. Una saggio completo e chiaro che fa il punto della situazione su quello che fu il movimento giovanile negli Usa negli anni anteriori al mitico Sessantotto e al suo confluire in vero e proprio impegno politico. E' la storia di quel grande laboratorio americano in cui si preparavano e andavano maturando le teorie che di lì a poco avrebbero infiammato l'Europa. Il Beat e l'Underground, il teatro che passa dalla Contestazione alla Strumentalizzazione, la vecchia e nuova Sinistra, il problema razziale, il pacifismo e la non-violenza. -
La vita facile
"La vita facile"""" raccoglie in ordine alfabetico le impressioni di una vita. Dal manicomio alla sua proverbiale voglia di vivere, dalla passione amorosa all'invecchiamento, dagli elettroshock alla solitudine della sua casa di Milano, abbandonando la scrittura in versi che l'ha resa celebre per una prosa poetica sincera e spietata fatta di brevi e brillanti aforismi, Alda Merini ha consegnato a queste pagine più che un testamento una vera e propria resa dei conti con un'intera esistenza." -
Vita di Luigi Tenco. Nuova ediz.
A cinquant'anni dalla tragica e ancora misteriosa scomparsa del grande cantautore, la sua figura continua ad affascinare e a restare un punto di riferimento fondamentale nel panorama della canzone italiana. In questa biografia Aldo Colonna racconta la vita di un personaggio appassionante e scomodo, fiero e disperato, coerente fino in fondo e dalla forte personalità. Emerge non solo il ritratto del Tenco artista ma anche la storia della sua vicenda esistenziale, fino alle circostanze, analizzate nel dettaglio, della morte violenta. Questa nuova edizione, arricchita da un apparato iconografico contenente alcune foto inedite, getta inoltre luce sul significato di alcune celebri canzoni. -
Io lo so chi sei
Luciano insegna all'università di Milano. Compiuti i quarant'anni si ritrova ad affrontare le paure e i fantasmi di una vita. Quando riceve l'invito a una cena con i compagni delle elementari riaffiorano i ricordi di un amore giovanile a lungo rimosso, e scoprirà che ricordare è qualcosa di prezioso, essenziale per la vita stessa. Monica di giorno lavora al mercato rionale di Benedetto Marcello a Milano, di sera si esibisce in un night per puro divertimento. Si fa chiamare Pere, ha un aspetto volgare, ama i piaceri della vita ed è sboccata. Recita per essere se stessa e affronta tutto con gioia e apparente leggerezza. Due mondi opposti, raccontati in prima persona, destinati a scontrarsi quando il caso o il destino porteranno le due esistenze a incrociarsi o a ritrovarsi. -
Impallidisco le stelle e faccio giorno
Nella Locride, un territorio realistico e metafisico al tempo stesso, opera la Ndrina di don Nino Rodicato, vero stratega carismatico intorno a cui si muovono vecchi e nuovi ndranghitisti con i loro codici di comportamento, i loro riti, i crimini assunti come pratica corrente. È lo stesso humus di morte di cui era nutrito il commando della spietata strage di Duisburg del 2007. Le storie di Rocco e Gianni e le tormentate vicende di Carmelo compongono le tessere più vivide di un puzzle dalle tinte fosche. Un romanzo che è al tempo stesso un saggio sull'origine dei mali della società e un ritratto della delinquenza organizzata vista dall'interno, dove i personaggi non vengono descritti ma rappresentati attraverso i loro dialoghi. -
Giustizia, etica e politica nella città
Il volume raccoglie le lettere, i messaggi, gli articoli, gli interventi, le omelie, i colloqui del cardinale Carlo Maria Martini che hanno avuto per oggetto la città, i temi della convivenza sociale e della formazione politica, i problemi del lavoro, dell'assistenza, dell'amministrazione, della corruzione e della giustizia, interpretati sempre alla luce dell'etica comunitaria, con le sue problematiche trasformazioni. Le parole alla città del cardinale hanno sempre rappresentato un appuntamento cruciale a cui hanno guardato con attenzione non solo i cittadini ma anche e soprattutto il mondo del lavoro e della politica. Si tratta di un ricco patrimonio di riflessioni attraverso cui leggere l'evoluzione storica di una città, Milano, e di una nazione, l'Italia, e delle sfide epocali che hanno dovuto affrontare: dal terrorismo alla globalizzazione, dalle guerre internazionali alle tematiche bioetiche, passando per lo sfaldamento del sistema politico italiano, la fine del sistema bipolare della guerra fredda e la configurazione di una nuova aggregazione europea. Si è voluto organizzare questo copioso materiale - che copre gli anni dal 1980 al 2002 - in ordine cronologico, in modo da poterne valorizzare lo sviluppo, sottolineando al tempo stesso la coerenza della visione etica e teoretica e la sensibilità alle novità del processo storico.