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Come diventare un astronauta o fare altri lavori spaziali. Con adesivi
Pensi di avere la stoffa dell'astronauta? Possiedi le carte giuste per fare l'ingegnere spaziale? O forse ti vedi impegnato in un centro di controllo missione? Scoprilo tra le pagine di questo volume, insieme a tanti altri mestieri megagalattici, dallo chef stellato spaziale al designer di astronavi in cerca di nuovi pianeti. Con un approccio originale e creativo, questo volume svela un lato inesplorato del cosmo (e delle sue professioni) senza rinunciare al fascino di un illustrato a tema spazio. Età di lettura: da 8 anni. -
Sussurri nel buio
Strane voci, strani rumori... Nel cimitero c'è un mistero da risolvere. Se non hai paura, fatti avantirn«Uno di quei rari libri che ti fa mettere ogni pensiero da parte fino a che non hai finito di leggerlo» - The Indipendentrn«Suggestivo e... avvincente fino alla fine» - The GuardianrnSolomon non è come gli altri ragazzi. In classe non riesce a concentrarsi perché per lui lettere e numeri si confondono sulle pagine dei libri come gocce di pioggia. Ma nessuno capisce quanto sia doloroso sentirsi diversi. È per questo che Solomon si rifugia al cimitero, sotto le fronde di una pianta secolare che con le sue radici lo protegge dal mondo. Qui nessuno può fargli del male, o almeno è ciò che Solomon crede fino al giorno in cui l'albero non viene abbattuto. Da quel momento inizia a sentire strane voci. Sussurri. Qualcosa si è liberato. Un misterioso passato è tornato presente e una maledizione ora serpeggia per la città attirando le persone verso il cimitero. Verso la bocca del male. Solomon si ritrova così coinvolto in un mistero spaventoso che solo lui può risolvere. Lui, che ha assistito all'inizio di tutto. Lui, che non ha mai creduto in se stesso. Lui, che ha sempre pensato di essere solo. Adesso tutto dipende da lui. Età di lettura: da 9 anni. -
L' orripilante club dei difetti. Che paura! Con adesivi
Piccole storie per piccoli lettori, da leggere tutte d'un fiato tra le pagine di un libro illustrato! Essere presi in giro per l'aspetto è imbarazzante. Idris lo sa, ma non può mica sbarazzarsi delle orecchie a sventola! L'unica soluzione è nascondersi. Peccato che il suo rifugio sia già occupato da altri bambini ""imperfetti"""" come lui. Forse è ora di unirsi e fondare un club! Età di lettura: da 6 anni."" -
Il sentiero spaventoso. Che paura! Con adesivi
Piccole storie per piccoli lettori, da leggere tutte d'un fiato tra le pagine di un libro illustrato! Alice, Federica, Pietro e Silvia devono giocare una partita di pallavolo contro le temibili Cialde Calde. Ma raggiungere il campo sportivo si rivelerà più pauroso del previsto! Riusciranno i quattro amici ad arrivare in tempo sani e salvi? Età di lettura: da 6 anni. -
Suono in una rock band. Lettori in gamba. Ediz. a colori
Storie da leggere tutte d'un fiato, tra le righe di un libro illustrato e da un balloon all'altro!rnFilippo scopre che studiare musica non è solo solfeggio e teoria, ma anche una bella occasione per suonare al concerto della scuola! Età di lettura: da 7 anni. -
Due aiutanti per papà. Lettori in gamba. Ediz. a colori
Storie da leggere tutte d'un fiato, tra le righe di un libro illustrato e da un balloon all'altrornUn papà in vacanza alle prese con due figli e le faccende domestiche? Un disastro... almeno finché tutti si impegnano a fare squadra! Età di lettura: da 7 anni. -
Chi ha paura del buio. Lettori in gamba. Ediz. a colori
Storie da leggere tutte d'un fiato, tra le righe di un libro illustrato e da un balloon all'altrornGrazie a una favola e a mille lucine da accendere in camera, Andrea aiuterà il fratellino a vincere la paura del buio. Età di lettura: da 7 anni. -
Il formidabile Stecca e la vecchia mummia
Interrogazioni a sorpresa, mummie a piede libero e misteri da risolvere: con Stecca non ci si annoia mai!rnAll'Istituto Ernesto Granciporri ci sono i professori più terrificanti e severi di tutta la città. In classe nessuno fiata, nessuno ride, nessuno osa scherzare. Nessuno tranne il Formidabile Stecca, l'alunno più fantasioso e impreparato del mondo. Quando la prof Grinfiotti lo chiama alla lavagna, lui racconta le mirabolanti imprese della regina Cleopazza, dell'imperatore Gran-sète, e di altri Egizi inventati lì per lì. Ma che cosa succede quando all'ingresso del palazzo in cui vive, Stecca vede comparire... una vera mummia? Età di lettura: da 9 anni. -
Il formidabile Stecca e le invasioni barbariche
Interrogazioni a sorpresa, allergia da combattere e barbari inarrestabili: con Stecca non ci si annoia mai!rnNella scuola media Ernesto Granciporri non ci si diverte mai. I professori sono severi e intransigenti e pensano solo a spiegare, interrogare e insegnare! Per fortuna c'è il Formidabile Stecca: con lui in classe le lezioni si trasformano sempre in avventure incredibili. Come quando si mette a raccontare del terribile barbaro Frakassurdur o come quando narra le incredibili gesta dei Pongobardi. Ma che cosa succede quando in casa di Stecca si sentono rumori brutali provenire dall'appartamento di sopra? Che siano davvero arrivati i barbari? Età di lettura: da 9 anni. -
Qualcuno da amare e qualcosa da mangiare. Ricette, storie e incontri di pura felicità
9 racconti di viaggi per il mondo e 26 ricette da preparare a casarno semplicemente da leggere per viaggiare dal divano,rngustandosi la storia e ordinando un take-away.rn«Per la prima volta percepivo con chiarezza il dolce effetto domino di un piccolo e inaspettato gesto d'amore»rnQuante sono le cose che ci nutrono, nella vita? Potrebbe essere un incontro fortuito, su un marciapiedi di Londra, tra una bellissima ragazza coreana e un tipo che si è trasferito da Cremona per diventare una rockstar ma è stato appena licenziato in tronco da una caffetteria. O la frittata della nonna. O il momento in cui una mamma insegna per la prima volta come fare una cheesecake al suo bambino. O una chiacchierata, nell'ora più tranquilla, tra il cuoco kosovaro di un pub serbo e un barista italiano, mentre preparano una carbonara senza pecorino né guanciale chiedendosi se davvero la vita è rischio, come diceva Vittorio Gassman in Sleepers. O il volo traballante di una compagnia indiana, dove due innamorati si tengono per mano pregando di sopravvivere almeno fino al prossimo tandoori di pollo. O il curry preparato da un napoletano per festeggiare l'amicizia tra due padri separati, che diventa quasi una parentela. O i mac and cheese di una cena per soli uomini, uno dei quali ha dodici anni. O il primo kebab, lezione di vita e di apertura al mondo. Oppure il momento in cui quella cucina dove un giorno sei entrato per preparare dei gamberi diventa la cucina di casa tua. D'altra parte, non esistono a questo mondo altre ragioni per cui mettersi ai fornelli se non queste due: la sopravvivenza e l'amore. -
Le emozioni dei nostri figli. Come far emergere le emozioni nascoste e imparare a gestirle insieme
L'educazione emotiva è un'esigenza sempre più sentita, a tutte le età: finalmente un libro chiaro e semplice che offre esempi illuminanti e strumenti concretirnrn«Non sono le emozioni a produrre disagio, sofferenza, patologia. È l'impossibilità di esprimerle. Riconoscere le emozioni ci permette di affrontarle, anziché fuggire»rnTuo figlio piccolo pianta un capriccio, l'ennesimo della giornata. Tu perdi le staffe e lo sgridi, e lui fa peggio. Tua figlia adolescente ti risponde male e si chiude in camera. Tu le urli che non deve permettersi di risponderti così, e lei non ti parla per giorni. Che cosa è successo? Che sei andato a sbattere contro le emozioni dei tuoi figli, e contro le tue, senza nemmeno rendertene conto. Ma c'è un'alternativa? Per fortuna, sì. L'alternativa è ascoltare. Ascoltare le emozioni che si agitano in loro e in te, riconoscerle, accettarle, lasciarle uscire, prendere coscienza dei pensieri automatici che vi fanno reagire entrambi prima di pensare. E poi, con calma, trovare insieme una soluzione. Sarà un viaggio facile? Per niente. Ma sarà il più costruttivo che tu abbia mai fatto, quello che ti lascerà il regalo più bello: una relazione migliore con tuo figlio. Ricco di storie ed esempi tratti dalla pluridecennale esperienza del dottor Celi, ""Le emozioni dei nostri figli"""" fornisce chiavi di lettura alla portata di tutti e tanti consigli pratici, giochi e attività per scoprire e comprendere insieme il ricchissimo mondo delle emozioni."" -
La misura dell'amore. Alcuni matrimoni finiscono bene. Altri durano tutta la vita
La misura dell’amore è un’iniezione di positività. Vi farà pensare in ogni pagina a quello che avete vissuto, a quello che state vivendo ora, a quello che potreste vivere in futuro. rnJack: Vuoi sposarmi?rnVale: Sì!rnJack: No, aspetta, non ho capito... Hai detto sì?rnVale: Sì!rnJack: Non ci credo...rnVale: Ma come ""non ci credo""""? Me lo hai chiesto per fare conversazione?rnJack: Cos... No, no... È che non mi aspettavo accettassi.rnVale: Sei un ottimista...rnLe strade di Jack e Vale s’incrociano per la prima volta negli anni Ottanta, davanti al cancello di una scuola elementare di Napoli. Però non sarà certo in queste brevi occasioni che scoccherà la scintilla, anche perché lui ha 8 anni e lei 3. Ma quando una ventina di anni più tardi il destino li fa incontrare di nuovo, è un evento folgorante. Lui si è appena laureato e sta per trasferirsi in un’altra città, ma l’amore – o la temporanea infermità mentale – travolge ogni ostacolo: nel giro di due mesi, Jack chiede a Vale di sposarlo. E lei, incredibilmente, accetta. Lieto fine? Eh no, è proprio qui che comincia l’avventura. La vita matrimoniale è come un percorso di sopravvivenza, e dopo ogni “livello” superato ce n’è subito un altro più impegnativo da affrontare. Partendo dalla loro esperienza sul campo, Jack e Vale vi accompagneranno in questo libro nelle numerose (e cruciali) tappe della vita a due: dal primo appuntamento al primo trasloco insieme, dalla gestione domestica (secondo Lei) all’importanza della moto (secondo Lui). E poi ancora il mix di parenti e amici, la programmazione delle vacanze, le uscite al ristorante e al cinema, ma anche le serate in casa davanti a una serie tv… Il tutto avendo gusti rigorosamente diversi, sennò che divertimento ci sarebbe? Utile come un manuale per la terapia di coppia (con tanto di consigli per disinnescare le situazioni potenzialmente esplosive) e divertente come la serie Il Matricomio, con cui Jack e Vale hanno conquistato la loro community sui social, La misura dell’amore è un’iniezione di positività. Vi farà pensare in ogni pagina a quello che avete vissuto, a quello che state vivendo ora, a quello che potreste vivere in futuro. Impossibile non immedesimarsi, impossibile non riderci sopra – preferibilmente insieme. Perché “l’amore conta”, ma è solo il punto di partenza."" -
Nel silenzio delle nostre parole
Il vincitore della prima edizione del Premio DeA Planeta, creato da DeA Planeta Libri e assegnato il 15 aprile 2019. rnrnNon c'è morte che non presupponga una rinascita. Imparare a decifrarla può dare un senso a tutto ciò che resta. Persino alla cenere.rn«Il romanzo è ben congeniato, ha una trama fitta ed è scritto con ritmo, a cuore aperto» - Luca Mastrantonio, Settern""È impensabile smettere di leggere questo libro"""" - Fabio Gedarn""""Il romanzo più maturo di un'autrice amatissima"""" - Michela MarzanornrnrnÈ quasi mezzanotte e una nebbia sottile avvolge la metropoli addormentata. In un palazzo di quattro piani, dentro un appartamento disabitato, un frigorifero va in cortocircuito. Le fiamme, lente e invisibili dall'esterno, iniziano a divorare ciò che trovano. Due piani più in alto, Alice scivola nel sonno mentre aspetta il ritorno di Matthias, il ragazzo che ama con una passione per lei nuova e del quale non è ancora riuscita a parlare a sua madre, che abita lontano e vorrebbe sapere tutto di lei. Anche Bastien, il figlio della signora che occupa un altro degli interni, da troppi mesi ormai avrebbe qualcosa di cruciale da rivelare alla madre, ma sa che potrebbe spezzarle il cuore e non trova il coraggio. È un altro tipo di coraggio quello che invece manca a Polina, ex ballerina classica, incapace di accettare il proprio corpo dopo la maternità, tantomeno il pianto incessante del suo bambino nella stanza accanto. Giù in strada, nel negozio di fronte, Hulya sta pensando proprio a lei, come capita sempre più spesso, senza averglielo mai confessato, ma con una voglia matta di farlo. Per tutti loro non c'è più tempo: un mostro di fuoco sta per stravolgere ogni prospettiva, costringendoli a scelte estreme per colmare quei silenzi, o per dare loro un nuovo significato. Con una straordinaria sensibilità e una scrittura che diventa più intensa a ogni pagina, Simona Sparaco indaga i momenti terribili in cui la vita e la morte si sfiorano diventando quasi la stessa cosa, e in cui le distanze che ci separano dagli altri vengono abbattute dall'amore più assoluto, quello che non conosce condizioni.rnrnAlla prima edizione del Premio DeA Planeta hanno partecipato 1169 opere inedite, sia di autori già pubblicati sia di esordienti assoluti, provenienti dall'Italia e da molti paesi esteri, e le migliori cinque opere sono state sottoposte al giudizio di una giuria di qualità composta da importanti personalità della cultura. Il romanzo vincitore sarà pubblicato anche in Spagna, in America Latina, e tradotto in inglese e in francese, perché questo premio ha l'obiettivo di dare impulso alla lettura e di diffondere nel mondo romanzi italiani di qualità."" -
Il Resuscitatore. Il romanzo del Dr. Frankenstein italiano
Quale legge può permettere a un uomo di sostituirsi a Dio?rnCon teatrale lentezza, Aldini attacca i morsetti ai polsi del cadavere e li collega alla pila. La corrente si infila famelica nei cavi e raggiunge le membra del condannato.rnLa notte del 4 novembre 1803, mentre contempla le acque del Mare del Nord infrangersi contro i legni del Victoire, il veliero battente bandiera francese su cui si è imbarcato per approdare a Londra, il fisico Giovanni Aldini ignora la portata degli eventi in cui verrà coinvolto nella capitale del regno inglese, ma sa perfettamente cosa va cercando: un cadavere fresco e non mutilato. Con un'adeguata stimolazione elettrica, opportunamente distribuita fra le membra, è possibile restituire la vita a chi l'ha perduta: è questa la convinzione su cui lo scienziato bolognese ha fondato i suoi recenti studi e le spettacolari, quanto chiacchierate, dimostrazioni eseguite in Italia e in Francia sui corpi di animali. Ma l'Inghilterra, che non conosce la ghigliottina, significa altro. Significa pene capitali inflitte tramite impiccagione, la possibilità di avere a disposizione corpi integri di reietti appena deceduti. Sbarcato in una Londra sordida, traboccante di miseria e disperazione, che la penna di Beccati ricostruisce con la vividezza che solo i maestri del genere sanno regalare, Aldini si getta a capofitto nel suo progetto visionario. Ma l'ambizione folle e la cieca fede nel progresso lo porteranno presto a fare i conti con le paure e i dilemmi morali che da sempre si annidano nel cuore dell'essere umano. -
Il dono. Un'indagine del commissario Argenti
Dove finisce la vendetta e inizia la giustizia?rn«Delle volte non vediamo, non sentiamo, non vogliamo capire quello che gli occhi ci mostrano. È il desiderio di essere felici a fare di questi scherzi»rnDa quando ha perso la memoria, il commissario Zaccaria Argenti, una leggenda nella questura e per le strade di Torino, è quasi diventato un ex poliziotto. Al termine di una concitata irruzione in un covo di sequestratori, infatti, per schivare un proiettile è caduto dalle scale. O almeno questo è quello che ricorda lui, la sua versione dei fatti dopo che si è risvegliato dal coma. Il racconto però non quadra, e dato che nell'operazione ci è scappato il morto, i suoi superiori vogliono capire. Qualcuno teme che Zac, come lo chiamano, abbia una rotella fuori posto; altri sospettano che stia prendendo in giro tutti, chissà perché. Nel dubbio, la leggenda viene rimossa dal servizio attivo e messa sotto il poco tenero controllo dell'ispettrice Maya Bolla, che al primo giorno gli fa un occhio nero. L'occasione per rimettersi in piedi gli sarà donata da una scia di omicidi avvenuti secondo modalità molto difficili da spiegare, proprio come l'amnesia di Zac e i sogni che tormentano le sue notti. La verità sul caso e quella sul vuoto che gli ha ingoiato la memoria arriveranno quando il commissario imparerà a fare qualcosa di totalmente nuovo: ascoltare il proprio cuore. Anche se il cuore, a volte, dice cose terribili, commoventi, disastrose. Alternando la naturale ironia e il tormento che agitano il suo nuovo protagonista, De Filippis ha costruito un romanzo che è riduttivo definire giallo, poliziesco o thriller, e che piuttosto ricorda il maestro Stephen King. Un'indagine travolgente negli angoli oscuri di «un'umanità troppo arrabbiata per conviverci senza difese». -
Io sono dinamite. Vita di Friedrich Nietzsche
Io sono dinamite è il ritratto di un uomo che presentiva il proprio tramonto precoce ma proprio per questo era scosso da un intenso impulso vitale. E infatti i disturbi alla vista e le emicranie lancinanti, in parte all'origine del suo stile ellittico e oracolare, non gli impedirono di esordire come enfant prodige della filologia classica e conquistare presto il campo della filosofia. rnrn«La migliore biografia dell'anno» - The Timesrn«Così dovrebbe essere ogni biografia: avventurosa, acuta, commovente, spesso persino comica, piena di dettagli scelti con acume e veri e propri squarci sulla vita di un uomo straordinario. È davvero dinamite» - Sarah Bekewell, autrice di Montagne e al caffè degli esistenzialistirn«Una biografia esemplare» - The New York TimesQuando l'8 gennaio 1889 Franz Overbeck entra nella stanza di Friedrich Nietzsche, lo trova rannicchiato sul divano, impegnato in apparenza a correggere il suo ""Nietzsche contra Wagner"""". In realtà non è così: il filosofo ripete i gesti necessari per la lettura - la carta a una certa distanza dal naso, gli occhi che scorrono da sinistra a destra - ma non sembra più in grado di decodificare le sue stesse parole. Overbeck è un uomo silenzioso, solido, poco avvezzo alle manifestazioni emotive, ma quando vede in quello stato mentale il suo amico e collega dei tempi universitari a Basilea si sente mancare le gambe. Solo un anno prima in """"Ecce Homo"""", destinato a uscire postumo, Nietzsche si descriveva in tutt'altro tono: «Un giorno sarà legato al mio nome il ricordo di qualcosa di enorme - una crisi quale non si era mai vista sulla terra, la più profonda collisione della coscienza. Io non sono un uomo, sono dinamite». Sembrerebbe solo il passaggio oltre la linea d'ombra della follia, ma tutta la vita di Nietzsche si gioca su questa doppiezza: da un lato il filosofo iconoclasta, l'ordigno umano pronto a far saltare tutti i dogmi morali, religiosi e istituzionali di fine secolo; dall'altro l'anima vacillante attratta magneticamente dagli abissi dell'irrazionale in cui, per una tragica ironia, finirà per cadere. Ed è su questa antinomia che Sue Prideaux costruisce la biografia del primo maestro del sospetto, l'innesco intellettuale che contribuì a far esplodere in tutta la sua energia il Novecento."" -
Ma che cosa ho in testa. Viaggio di un ignorante tra i misteri della mente
Ma che cosa ho in testa racconta la avvincente, molto personale e sorprendentemente spassosa storia delle ricerche di Tim Parks per scoprire di più su questo argomento affascinante. rnrn«In questo candido e divertente memoir Tim Parks racconta i suoi sforzi per svelare il mistero della coscienza, riuscendo a rendere affascinante e accessibile un argomento intricato.» - David Lodgern«Un viaggio incredibile nel cervello umano. E Parks mostra bene che cosa ci sia dietro l'idea che la realtà esterna sia solo una rappresentazione soggettiva, un'immagine della nostra mente: è un pensiero consolante, che lusinga il nostro ego perché ci dice che ognuno di noi crea di fatto il suo personalissimo mondo.» - Will Selfrn«Mescolando crisi di mezza età, cartoni della Pixar e teorie neuroscientifiche, Tim Parks parte alla ricerca della coscienza, terreno di studi ponderosi tra filosofia e scienza. Eppure riesce a tracciare un sentiero di piacevoli conversazioni nella giungla dei paper accademici e dei seminari, scoprendo qualcosa in più su che cosa significa essere umani.» - The ObserverrnNon passa giorno che non si discuta se le macchine possano essere coscienti, se il nostro universo è una specie di simulazione, se la mente è una caratteristica unica degli esseri umani o sia diffusa in tutto l'universo. La maggior parte dei filosofi ritiene che la nostra esperienza risieda tutta nelle nostre teste, una rappresentazione inaffidabile di una realtà completamente diversa all'esterno. Colore, odore e suono, ci dicono, si verificano solo nella nostra mente. Tuttavia, quando i neuroscienziati guardano dentro il nostro cervello per vedere cosa accada, trovano solo miliardi di neuroni che scambiano impulsi elettrici e rilasciano sostanze chimiche.rnMa che cosa ho in testa racconta la avvincente, molto personale e sorprendentemente spassosa storia delle ricerche di Tim Parks per scoprire di più su questo argomento affascinante. Narra complesse considerazioni metafisiche ed esperimenti scientifici in termini comprensibili a tutti. Soprattutto, ci invita a vedere lo spazio, il tempo, il colore e l'odore, i suoni e le sensazioni in un modo completamente nuovo. -
Abbagnano, una vita per la filosofia. Opere, documenti, ricordi
Scriveva Norberto Bobbio che «per molti Abbagnano è soprattutto l'autore di questa storia che si trova in tutti gli scaffali, anche in quelli meno provveduti, degli studenti di filosofia». E in effetti la sua ""Storia della filosofia"""", strumento e rifugio per generazioni di ragazzi e insegnanti, a buon diritto si è guadagnata il titolo di classico, di manuale fondamentale per addentrarsi nel pensiero occidentale dalle origini ai giorni nostri. rn«Per parte mia sono sempre stato convinto, moralmente convinto, che mai la filosofia può estraniarsi dalla realtà, dalla vita, accettandone soprattutto le contraddizioni, il dolore e anche il male» - Nicola AbbagnanornPuò apparire singolare che uno dei testi che più ha inciso sulla divulgazione delle discipline filosofiche in Italia provenga da un autore su cui, per via forse della sua natura riservata e schiva, sappiamo così poco. Ma alla propria esposizione personale Abbagnano ha sempre anteposto un meticoloso e indefesso lavoro di ricerca e sistematizzazione delle conoscenze, nell'intento preciso di portare la filosofia «tra la gente». Tuttavia Abbagnano è stato anche molto altro: curatore, professore, mentore e maestro, direttore di riviste e animatore della vita culturale italiana del dopoguerra. Rosanna Panelli Marvulli, a lungo segretaria personale di Abbagnano, ci invita per la prima volta ad affacciarci allo studiolo del filosofo, grazie ai materiali accumulati in quarant'anni di vicinanza e collaborazione. Attraverso lettere, testimonianze e documenti, molti dei quali rimasti inediti fino a oggi, """"Abbagnano, una vita per la filosofia"""" ne ripercorre l'itinerario intellettuale - dagli studi a Napoli, all'insegna del rapporto conflittuale con l'idealismo imperante negli anni di Croce, alla formulazione di un esistenzialismo positivo e l'adesione al neoilluminismo torinese - e le fatiche editoriali, la vita privata e quella pubblica, senza dimenticare tante persone che ne hanno condiviso il lungo percorso intellettuale. Non solo Antonio Aliotta, Ludovico Geymonat, Norberto Bobbio, Pietro Chiodi, Pietro Rossi, Carlo Augusto Viano, Franco Ferrarotti, ma anche Umberto Eco, Cesare Pavese, Fernanda Pivano e Lalla Romano: sono in molti ad aver incrociato la via dello studioso e ad avervi riconosciuto quell'«umiltà del pensiero» necessaria a snidare la filosofia dal rifugio dei santuari accademici. Un'umiltà che è allo stesso tempo laico senso del nostro limite esistenziale e che, come rende noto Giovanni Fornero nel saggio introduttivo, negli ultimi anni ha condotto Abbagnano ad auspicare l'avvento di una morale planetaria, in grado di garantire la coesistenza fra popoli e culture diverse e di porsi come luogo d'incontro fra credenti e non credenti."" -
La notte del mondo. Marx, Heidegger e il tecnocapitalismo
Diego Fusaro ha deciso di ripartire dai testi di Marx e di Heidegger per guidare il lettore all'interpretazione diretta del loro pensiero.rn«I filosofi hanno solo interpretato il mondo in modi diversi; si tratta però di trasformarlo» - Karl Marxrn«Troppo facilmente dimentichiamo che un pensatore ha un influsso più essenziale proprio quando viene combattuto, che non quando lo si approva» - Martin HeiddeggerrnIl rosso e il nero, Karl Marx e Martin Heidegger: due filosofi fondamentali per la storia del pensiero d'Occidente, accusati però entrambi di essere, in qualche modo, parte in causa nelle tragedie peggiori del Novecento, di aver contribuito ideologicamente alle colpe del nazismo e del comunismo. È inevitabile, dunque, che siano pensatori destinati a essere costantemente interpretati, reinterpretati o male interpretati. A seconda del punto di vista, infatti, la critica delle loro opere ha portato a schierarsi con l'uno e contro l'altro, o – peggio – ad assimilarne le riflessioni alle categorie del ""precorrimento"""" o della """"filiazione"""": Marx precursore di Heidegger, Heidegger interprete di Marx. In entrambi i casi, il rischio è di incorrere in un'intollerabile reductio ad unum, in cui si perde la specificità dei rispettivi approcci, e il profilo dell'uno viene sacrificato in favore di quello dell'altro, letto alla sua luce e attraverso categorie che non gli appartengono. Invece, se ci liberiamo da giudizi precostituiti, questirndue grandi intellettuali possono dirci ancora tanto, e il loro contributo si rivela imprescindibile per leggere la realtà in cui siamo immersi. «Per mezzo della critica heideggeriana di Marx e della critica marxiana di Heidegger, è possibile non solo comprendere meglio il codice teorico di entrambi i filosofi, ma anche tentare di prendere posizione rispetto allo spirito del nostro tempo, l'epoca della tecnica planetaria e del capitalismo mondializzato.» Ecco perché Diego Fusaro, studioso e critico severo di questo presente tecnocapitalistico, ha deciso di ripartire dai loro testi, guidando il lettore all'interpretazione diretta del pensiero di Marx e Heidegger. Solo superando l'intricata selva degli approcci critici precedenti, infatti, si può ripensare il lascito di questi due fecondi sistemi di pensiero per far emergere, tramite il loro confronto, l'impensato e il non-detto di ciascuno, e per capire fino in fondo le radici della letale inversione tra Soggetto e Oggetto cui siamo di fronte: quando cala La notte del mondo, possiamo sempre interrompere la catena in cui ci ritroviamo «signoreggiati dai prodotti della nostra mano, dalle merci e dagli apparati tecnici» e ritrovare finalmente la nostra vera dimensione di uomini."" -
Quel giorno. Racconti dell'attimo che ha cambiato tutto
La storia di tutti, e anche la Storia con la S maiuscola, spesso gira intorno a un istante, un incontro, un giorno preciso. Come sfogliando un album di Polaroid, Valentina Farinaccio ci racconta le storie di quei giorni speciali.rnrn«Questa è la storia di Paul e John, che quel giorno d’estate si guardano dall’alto in basso senza sapere di essere quasi i Beatles. Questa è la storia di Marilyn, quel giorno che scommette sulla voce di Ella Fitzgerald, e di Ingrid Bergman, quel giorno che scrive un biglietto a Rossellini. Questa è la storia di certi giorni straordinari, che si credevano normali.»rnrnUna sera di marzo a Princeton, un fotografo insistente, un ultimo scatto prima di andare – e la foto di Albert Einstein che fa la linguaccia diventa un’icona del Novecento, a ricordare a tutti che si può essere geni senza perdere l’impertinenza. Un freddo giorno islandese, una stretta di mano tra due uomini in paltò davanti al mondo intero – Ronald Reagan e Michail Gorbačëv avevano messo la parola fine alla Guerra fredda. Una festa parrocchiale, una chitarra da 15 sterline e quel momento di coraggio che permette a John di presentarsi a Paul – se non ci fosse stato quell’attimo, yesterday sarebbe rimasto un giorno come un altro.rnLa storia di tutti, e anche la Storia con la S maiuscola, spesso gira intorno a un istante, un incontro, un giorno preciso. Come sfogliando un album di Polaroid, Valentina Farinaccio ci racconta le storie di quei giorni speciali: da Marilyn Monroe a Greta Thunberg, da Battisti e Mogol a Steve Jobs, da Raymond Carver a Massimo Troisi, ritroviamo in ogni racconto la magia e l’emozione di quando tutto è cambiato e nessuno lo sapeva ancora, di quegli attimi straordinari che appartenevano a un giorno qualunque. Quel giorno.