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The early life of Dante Alighieri. Together with the original in parallel pages. Ediz. bilingue
Joseph Garrow è l'autore, 1846 è la data, Firenze è il luogo, Le Monnier è l'editore. È la prima traduzione completa della Vita Nuova in inglese, di cui esistono soltanto sei copie al mondo. ""The Vita Nuova is a thing apart"""", scriveva Giuseppe Mazzini nel 1844, su un prestigioso periodico inglese, e proseguiva con queste parole: """"contiene il profumo della giovane età di Dante, il sogno dell'amore che Dio concede alla sue creature privilegiate per insegnare loro a non disperare mai nella vita, a non dubitare dell'immortalità dell'anima. È un libretto inimitabile, carico di pensieri dolci, tristi, puri, nobili e delicati; una nota lieve come la voce della colomba, eterea come il profumo dei fiori"""". L'analisi filologica di """"The Early Life"""" ci indica in che misura le scelte lessicali e rimiche del traduttore abbiano permesso di far confluire il potenziale di senso e di suono del testo italiano nel testo inglese. Ma il merito è veramente di Joseph Garrow o qualcuno si nasconde dietro il suo nome?"""""" -
Giustizia e comunità. La rivoluzione penalistica nel Granducato di Toscana
Il Comune di Castel del Piano per celebrare la Festa della Toscana 2020 ha ideato la realizzazione di una pubblicazione che si caratterizzerà per una raccolta di approfondimenti di tipo storico e giuridico sul tema della rivoluzione penalistica adottata nel Granducato di Toscana nel 1786. La pubblicazione avrà lo scopo di valorizzare questa ricorrenza, non soltanto dal punto di vista storico rievocando l'importanza dell'abolizione della pena di morte nel 1786 ad opera del Granduca Leopoldo di Toscana, ma anche quello di evidenziare come questo evento storico ha influenzato l'evoluzione dell'ordinamento giuridico italiano e lo stesso tessuto sociale. -
Una preghiera mi portò lontano. Via dall'Argentario e ritorno
In questo romanzo avventuroso seguiamo le peripezie di Ridolfo, giovane contadino proveniente dall'entroterra toscano, alla conquista del proprio posto nel mondo. Dall'affetto per gli anziani e saggi nonni al primo amore per una fanciulla che ritroverà donna, sino alla passione prorompente per il mare, entità incontrollabile e piena di sorprese che gli cambierà il futuro più di quanto non immagini. Ridolfo sperimenta diverse vite: quella dello spensierato agricoltore, quella dell'abile artigiano del legno, quella del prigioniero di guerra e persino del gentiluomo turco. Siamo nel XVI secolo, in Maremma c'è la malaria, ma a Porto Santo Stefano, a Porto Ercole e lungo le coste dell'Argentario ci sono i turchi, che con le loro temibili galee portano scompiglio e distruzione. Una storia attenta alla vita degli umili e sensibile alla bellezza della natura selvaggia, in cui si mescolano coloriti aneddoti storici a vicende del protagonista, che lungo il suo percorso incontrerà capitani di ventura, misteriosi eremiti e sanguinari guerrieri di una fede diversa dalla sua, sullo sfondo delle meravigliose cale del monte Argentario. -
Diesguali opportunità. Storia di una piccola Luce e la legge 180
Sulla gradinata del Duomo di Siena, avvolta in un fagottino di stoffa marrone, inizia la storia di Lucilla. Il percorso della sua vita la condurrà fino in manicomio, dal quale uscirà soltanto dopo l'approvazione della legge 180. Nella Casa Famiglia di Bagnolo, potrà dare forma al sogno di ritrovare sua madre, con l'aiuto di uno scrittore famoso, incontrato per caso, nella piccola piazza del paese. Scoprirà che sua madre, accusata ingiustamente di omicidio, ha trascorso gran parte della propria vita in carcere... -
Il dottor Fabbri e il gioco del calcio
Questo, a dispetto del titolo, non è un romanzo sul gioco del calcio. È piuttosto un giallo ambientato nel mondo del calcio che è, a giudizio dell'autore, una straordinaria metafora della vita. Il dottor Fabbri, farmacista del paese arroccato su un ripido colle pistoiese, si ritrova coinvolto nelle indagini di un altro caso affidato all'amico maresciallo Massi. L'improvvisa morte di mister Morelli, allenatore della squadra locale, fa presagire una resa dei conti per una partita venduta. Ma gli indizi sono contrastanti, e il dottor Fabbri non è convinto che le cose siano davvero andate come sembra. Molti dubbi lo tormentano, lo assillano e lo spingeranno a indagare finché tutti i tasselli della storia non andrarnno al loro posto, svelando un quadro inatteso e sorprendente. -
Ti ritroverò
Robert e Silvia sono due giovani ragazzi. Si incontrano durante le loro vacanze estive a Zoagli e si innamorano perdutamente. La grande distanza tra loro li proietta però in una storia molto difficile, che riusciranno comunque a rinnovare di anno in anno in tutta la sua intensità. Un padre molto esigente per Robert e la scarsa salute dei genitori di Silvia proprio nel periodo in cui nasce sua sorella Letizia, porteranno tuttavia i ragazzi a non tornare più in riviera e a perdersi di vista per seguire, ognuno, la propria strada. Eppure, in un nuovo percorso che li trova ormai lontani l'uno dall'altra, il ricordo di quel lontano amore tornerà, ogni tanto, a bussare alla porta della loro memoria. Nel lungo viaggio di introspezione di una madre tanto provata, mille storie di vita vissuta si troveranno messe a confronto in un intreccio di ricordi che riemergeranno prepotenti e che, attraverso fortissimi segnali di presenza e di speranza, porteranno Letizia sulle strade di Zoagli alla ricerca di una verità che cambierà per sempre la loro vita. ""Ti ritroverò"""". La grande promessa di Robert all'unico, immenso amore della sua vita."" -
Sempre coraggio. Diario di Ottorino Guidi - Ex Carabiniere decorato di due Croci di Guerra e prigioniero dei Tedeschi. Matricola 242272 IV B - Lager Nord Kwlkwitz 10 Bei Leipzig - Uber - Markrans...
Ecco com'è la vita da prigioniero: lavorare dalla mattina alla sera con una lanterna, mangiando crauti e rape sott'aceto. Ci si raccomandava spesso al buon Gesù, che ci facesse morire, ma niente. non ne eravamo degni. -
Primo Conti. Le variabili del colore. Ediz. a colori
Enfant prodige della pittura, Primo Conti ha attraversato da protagonista le inquietudini del Novecento, dagli esordi, intorno al 1911, fino alla morte avvenuta nel 1988. Un'attività febbrile e unica, affidata a quelle «variabili del colore» che la mostra attuale intende ripercorrere e che conducono verso la contemporaneità. -
Io con i mostri non ci parlo
A dirci che certi nomi non capitano per caso è il filo rosso, che, correndo lungo il percorso delle vite delle due protagoniste, le definisce e le intreccia. Due donne nate a distanza di molti decenni l'una dall'altra, unite da una parentela lontana e del tutto accidentale, e che si chiamano nello stesso modo. Le due storie si intersecano e si sviluppano parallelamente. Un incastro di caratteri e episodi declinati secondo due prospettive. Due piani narrativi, e un flusso ininterrotto di alternanza fra il presente e il passato. Accanto alla storia di Caterina, nata agli inizi del '900, raccontata in terza persona, si dipana la storia dell'altra Caterina, soggetto narrante, ragazza di oggi. Un modo di stare al mondo in epoche diverse. Due modi di amare e di essere madri. Due vite agli antipodi o forse no. -
...Per Siena...
...Per Siena... di Rosalda Bologni è una dedica alla Città che invita il lettore a percorrerla soffermandosi nei luoghi dell'arte, della tradizione e della cultura, in un'amichevole passeggiata senza tempo... -
My Argentario. Riflessioni semiserie su una località turisticamente atipica
Immaginate di essere davanti a quei vecchi espositori di cartoline che giravano mostrando in pochi secondi i tanti panorami e scorci del luogo di vacanza. Girate, girate finché non trovate quella perfetta per far ""rodere"""" chi è rimasto a casa mentre voi ve la godete. Eccolo qua, My Argentario è questo: espositore di un territorio che lo racconta nel suo essere, con un sottile filo d'ironia, un pizzico di sarcasmo e qualche stoccata pungente, ma solo quanto basta. Le pagine si districano nel raccontare l'Argentario in post tra ieri, oggi e il domani; tra gli usi, i costumi, i vizi e le virtù di chi ha la fortuna di viverlo appieno. Due importanti tratti su carta e uno promettente accompagnano l'autore: la prefazione di Guido Maria Brera, che riesce, in poche righe, a realizzare i sogni un po' di tutti, gli scorci e i legami del cuore raffigurati dalla mano eccezionale del fumettista Carlo Rispoli e da quella giovanile ma già """"esperta"""" di Tommaso De Pirro."" -
Immagina un'isola
Ebbene sì, i muri parlano, se si ascolta con attenzione. Parlano attraverso i mille segni che il tempo, passando, ha lasciato dietro di sé. Raccontano vicende lontane, di isole misteriose, e forniscono indicazioni preziose, che consentono di individuarle con esattezza. Isole immaginarie, naturalmente. Dalle foto dei muri alle carte geografiche il passo è breve, e i racconti ambientati sulle isole sono la naturale conclusione del percorso. Isola dopo isola, il lettore viene trasportato in un mondo ricco di storie insolite, ma non troppo. Perché viaggiando con la fantasia, a volte, si incontra la realtà. -
Misteri di Maremma
"Tutti mi dicon Maremma, Maremma, ma a me mi pare una Maremma amara..."""" (canto popolare toscano, Anonimo). Sono sei i racconti che compongono il volume Misteri di Maremma, incentrati sulle leggende e i misteri che aleggiano intorno ai luoghi affascinanti della Maremma. Un omaggio al territorio, coordinato dallo scrittore Carlo Legaluppi, qui nella veste di curatore. Ogni racconto è impreziosito dalle illustrazioni di Carlo Rispoli e dalle fotografie di Giuseppe Guerrini. Storia e fantasia, avventura, mistero e nostalgia si intrecciano nel racconto di Carlotta Fruttero i cui protagonisti, il Nebbia, il cane e la bambina, si muovono tra Castiglione della Pescaia e la famosa Cala Violina, situata nei pressi di Scarlino. Roberta Pieraccioli ci porta a Castel di Pietra, nelle vicinanze di Gavorrano, Massa Marittima e Prata, seguendo le tracce della dantesca Pia, e trae ispirazione dalle sue vicende tragiche e sfortunate, trasposte al presente nella vita di una sua giovane omonima. Silvia Meconcelli ci offre una storia di case abbandonate nella città di Grosseto, di anime smarrite e di profonda analisi intima. Una narrazione di dolore, ricerca e liberazione. Il racconto di Francesca Lotti è ambientato a Manciano e nelle campagne circostanti. Il tema del tradimento è il filo conduttore, e ripercorre la storia di un ponte maledetto e di una collina, che secondo le leggende popolari furono teatro di battaglie senza tempo. Costanza Ghezzi ci conduce sulle coste dell'Argentario, nel 1600, e alle battaglie marinare contro i corsari saraceni, che alimentarono molte leggende, ancora vive nella memoria degli abitanti del Promontorio. Il racconto finale, di David Berti, ha per protagonista un uomo misterioso che, da umile barrocciaio, divenne leader carismatico, richiamando a sé, sulle pendici del Monte Amiata, folle di persone. Una storia, quella di David Lazzaretti, Il profeta dell'Amiata, che segnò l'esistenza di molti. L'intero ricavato dell'opera, libero dai costi di stampa e distribuzione, sarà devoluto all'Associazione Olympia De Gouges Aps." -
Misakemiama
Lo spirito del libro è tutto nella dedica dell'autrice: L'amore è amore e basta in qualunque cuore palpiti. MISAKEMIAMA infatti racconta la vita sentimentale di Ilaria, una vivace ragazzina adolescente, disabile. Il racconto della sua disabilità avviene nel modo più normale possibile, raccontando con umorismo la sua vita di tutti i giorni, la bellezza, la semplicità del suo carattere sempre socievole e allegro. Ma senza dimenticare le difficoltà che la sua famiglia, come ogni famiglia di un ragazzo o ragazza disabile, si trova ad affrontare per una sua completa ""inclusione"""". Ci sono storie d'amore, ma anche momenti drammatici, come alcuni atti di bullismo di cui la ragazza rimane vittima. Sono tanti i personaggi che animano il racconto: i genitori, il fratello Matteo, la psicologa amica di famiglia, la sua amica del cuore (una vivace ragazza down), Tito, amico peloso molto amato, e tanti altri. La protagonista, Ilaria, crescerà attraverso le sue esperienze ed imparerà a relazionarsi meglio con i suoi possibili amori, senza però mai perdere la sua irresistibile voglia di vivere e di essere felice, come tutti le normali ragazze della sua età. Un ragazzo, in particolare, farà breccia nel suo cuore. Il romanzo è autobiografico, in larga parte ispirato alla figlia della scrittrice ed alla sua vita, esuberante e... movimentata."" -
Radici
8 racconti e 11 'cantate'. La vita parla. Racconta di quello che siamo, e siamo stati. Dei nostri desideri, delle nostre ansie, di quello che abbiamo cercato, di cosa saremo dopo la morte, quando tutto sembrerà perso. Stabilire un contatto con se stessi alla ricerca delle proprie radici, di quello che i millenni, scavando nell'eternità, hanno condotto intatto per ciascuno di noi, nelle nostre esistenze quotidiane. Cosa ci porta ad amare e chi? E perché odiamo? Cosa ci allontana dai luoghi, cosa ci trattiene, e dove tendiamo? ""Radici"""" è un viaggio attraverso una vita e le sue contraddizioni. Una, singolare, non replicabile. Che però dice. Mettendosi alla ricerca del cammino, e volgendo lo sguardo lungo la prospettiva dell'oblio per riscattarne il senso. Sedendosi sul bordo del precipizio per ascoltare le voci che risuonano dalle profondità e dai recessi dei vissuti propri ed altrui."" -
Maremma. Paesaggi 1870-2020. Ediz. a colori
Il paesaggio - che è prodotto dall'attività della natura e dell'uomo - in Maremma è protagonista più che altrove. Qui infatti la presenza umana assai rarefatta, dal Medioevo e fino al Novecento, ha favorito e diffuso l'immagine di luogo desolato e selvaggio, quale Dante delineò nell'Inferno (XIII, 2-8) e che è perdurata fino alle soglie del Novecento. Dalla fine del XIX secolo, anche grazie al contenimento della malaria, la Maremma ha nettamente addolcito il suo carattere aspro che pure aveva attirato i primi viaggiatori romantici alla ricerca degli antichi abitatori etruschi. Ora offre una varietà di paesaggi - dal mare ai fiumi e alla laguna, dalla costa alla pianura e alle colline - dove la mano dell'uomo si coglie, fortunatamente, più nelle opere agricole che nell'edilizia urbana, industriale o infrastrutturale. Colori e atmosfere di questa Maremma, non più selvatica e inospitale ma dolce e antropizzata come è divenuta dallo scorcio dell'Ottocento, sono rappresentati con accenti e tecniche differenti dagli artisti che vi sono nati e vissuti o che - oggi - la amano. A partire dagli studi dal vero anche inediti di Pietro Aldi - che, fedele all'insegnamento accademico fu essenzialmente pittore di storia, ma vi traspose l'amato paesaggio maremmano - si giunge ai maestri contemporanei, che rappresentano con altrettanta efficacia questa terra dolce e selvaggia, marina, montana e campestre. -
Maremma. Landscapes 1870-2020. Ediz. a colori
Il paesaggio - che è prodotto dall'attività della natura e dell'uomo - in Maremma è protagonista più che altrove. Qui infatti la presenza umana assai rarefatta, dal Medioevo e fino al Novecento, ha favorito e diffuso l'immagine di luogo desolato e selvaggio, quale Dante delineò nell'Inferno (XIII, 2-8) e che è perdurata fino alle soglie del Novecento. Dalla fine del XIX secolo, anche grazie al contenimento della malaria, la Maremma ha nettamente addolcito il suo carattere aspro che pure aveva attirato i primi viaggiatori romantici alla ricerca degli antichi abitatori etruschi. Ora offre una varietà di paesaggi - dal mare ai fiumi e alla laguna, dalla costa alla pianura e alle colline - dove la mano dell'uomo si coglie, fortunatamente, più nelle opere agricole che nell'edilizia urbana, industriale o infrastrutturale. Colori e atmosfere di questa Maremma, non più selvatica e inospitale ma dolce e antropizzata come è divenuta dallo scorcio dell'Ottocento, sono rappresentati con accenti e tecniche differenti dagli artisti che vi sono nati e vissuti o che - oggi - la amano. A partire dagli studi dal vero anche inediti di Pietro Aldi - che, fedele all'insegnamento accademico fu essenzialmente pittore di storia, ma vi traspose l'amato paesaggio maremmano - si giunge ai maestri contemporanei, che rappresentano con altrettanta efficacia questa terra dolce e selvaggia, marina, montana e campestre. -
Castiglione della Pescaia. La storia, l'urbanistica e l'architettura di un antico insediamento e del suo territorio
Il volume racconta la storia urbanistica del territorio del Comune di Castiglione della Pescaia con particolare attenzione alle vicende che si sono susseguite dopo il secondo dopoguerra. La prima parte del testo affronta, con un resoconto speditivo, le trasformazioni territoriali e urbane del capoluogo e delle frazioni, avvenute dal periodo etrusco fino alla costituzione della repubblica italiana. Lo studio nella seconda parte riporta in modo dettagliato e cronologico, attraverso gli atti amministrativi emanati del Consiglio Comunale, tutti gli strumenti urbanistici, sia di iniziativa pubblica che privata adottati ed approvati fin dai primi anni '50. Il resoconto sui piani, Piani Regolatori generali, Programmi di Fabbricazione, Piani Attuativi di lottizzazione, Regolamenti Edilizi, Piani Strutturali e Regolamenti Urbanistici, è caratterizzato da una dettagliata analisi tecnica e da valutazioni ""politiche"""" e culturali correlate alle condizioni dell'epoca e alle influenze sociali ed economiche provenienti dal contesto nazionale. Le politiche economiche, produttive, sociali e ambientali hanno influito profondamente sulle scelte locali più di quanto si possa pensare. Le schede che accompagnano il testo descrittivo riportano per ogni progetto di piano, oltre alle tavole grafiche degli strumenti urbanistici, tutte le indicazioni sugli atti amministrativi (delibere, progettisti, pareri, autorizzazioni, controlli, approvazioni e procedure attuate) arricchite da commenti sulle scelte edificatorie messe in atto. La terza parte del lavoro, a completamento della parte analitica e sistematica, vuole raccontare invece, attraverso interessanti interviste alle persone che hanno fatto la """"storia"""" urbanistica di Castiglione, gli eventi, i fatti, i comportamenti e le valutazioni che stanno """"dietro o sopra"""" agli atti ufficiali descritti nei documenti tecnico-amministrativi dell'Ente. Gli autori hanno corredato la loro indagine, oltre che da approfondite spiegazioni, valutazioni e commenti sulle scelte compiute dagli amministratori, anche da considerazioni sui comportamenti degli """"uomini dello stato"""" nell'ambito delle loro funzioni istituzionali che, in alcuni casi secondo un giudizio politico, li pongono al limite della """"legalità""""."" -
Ripartiamo da qui. Cara politica ti scrivo
In mix, di competenze ed esperienze manageriali, politiche e amministrative che hanno segnato il percorso di questo scrittore esordiente che le descrive in un racconto autobiografico che diventa narrazione socio-politica attraverso episodi e testimonianze. Un libro scritto togliendosi di dosso ""i panni stretti"""" rivolto ai giovani, perché se qualcuno deve andar via da questo Paese non sono i giovani ma quei politici che non riescono a cambiare le cose. La sua è un'analisi dei mali toscani e nazionali, accompagnata da diagnosi, prognosi e terapia con alcune ricette per curarli, anche se la prima medicina rimane il buonsenso che sembra aver abbandonato parte della classe politica. Da cittadino innamorato del suo Paese, l'autore presenta un manifesto civile per ridare all'Italia la speranza, la fiducia, l'orgoglio e la capacità operativa per restituirle quel posto che aveva occupato nel mondo."" -
Il supplente
L’improvvisa nonché tragica fine del noto critico letterario fiorentino Attilio Ciampi costringe il suo giovane assistente Marco Tullio Battaglini a impegnarsi in una complicata indagine che lo porterà a scoprire alcuni imbarazzanti segreti riguardo al passato del suo Maestro. La storia viene rievocata dal punto di vista di tre enigmatiche figure femminili che ricostruiscono sul filo della memoria quello che fu il loro ultimo anno di liceo. Attraverso le testimonianze di Isa, Toni e Tilde riemerge uno spaccato degli anni Settanta filtrato dalla sensibilità inquieta di tre adolescenti alle prese con un fascinoso supplente. Riuscirà il nostro Marco Tullio a dipanare l’intrigata matassa che lega fra loro i personaggi della storia?