Sfoglia il Catalogo feltrinelli016
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 921-940 di 10000 Articoli:
-
Il privilegio di essere una star
Georges Frangin: fino a ieri un qualunque scialbo disoccupato. Ma stamattina qualcosa è cambiato. Si sveglia, esce di casa e inaspettatamente la gente lo guarda, lo riconosce, lo saluta; persino Naomi ""comesichiama"""", la super modella, si volta a sorridergli; i più indiscreti gli chiedono addirittura l'autografo. Di fatto è ormai una celebrità, ma il primo a stupirsene è lui, perché non c'è nessuna plausibile ragione per questo, non ha nessun talento, nessuna capacità fuori dal comune, non ha mai compiuto nessuna impresa: non ha mai scritto eppure gli dicono che il suo libro, di prossima uscita, sarà un bestseller. Semplicemente, il sistema ha bisogno di una star, e oggi quella star è Georges."" -
Le torri di Roma. Ediz. illustrata
Le torri, di cui la tecnica bellica si è impadronita fin dalla più remota antichità, possono costituire nell'ambito urbano un esempio della capacità organizzativa di una comunità o della sua disgregazione. Quando vengono erette per difendere la tranquillità dei cittadini avremo una comunità efficiente, quando invece il potere non è più omogeneo, la torre costituirà il simbolo più eclatante dei contrasti che dividono i cittadini: mancando una sicurezza comune, ogni famiglia si difenderà costruendo la propria torre. Roma, al pari del resto della penisola, visse lunga parte della sua storia in queste condizioni. La presenza del papa, espressione della potenza non già di una comunità religiosa ma di un clan, non poteva non accentuare quella disgregazione del potere. Inevitabile quindi che la città divenisse spesso un unico immenso campo di battaglia. E su questo brulichio di fazioni le torri si elevano a centinaia. Per lo più vuote, non facili da scalare, ma altrettanto difficili da difendere, le torri ""private"""" svolsero una funzione importante di sorveglianza e osservazione, o nel caso, di difesa. Finita l'epoca delle grandi turbolenze, le torri diverranno una parte dell'abitazione civile; nei casi in cui ciò non accadrà, saranno condannate a perire o ad essere inglobate nell'edificio che erano destinate a proteggere. In questo libro l'autore ricostruisce, rione per rione, la mappa delle torri di Roma, trasformando la loro traccia nel tempo in un romanzo storico della capitale."" -
Il libro nero del calcio italiano
Un faro puntato sulla storia del calcio italiano, sulla sua parte oscura, troppe volte nera. Un fascio di luce che riporta alla memoria le scazzottate dei pionieri e le dispute per il controllo della neonata Federcalcio, con un campionato assegnato al Milan per la protesta-rinuncia della Juventus e la stessa Juventus, finita ultima, ""ripescata"""" e riammessa nella massima divisione con astuzia tutta nostrana. Pagine che rivisitano i contrasti che portarono all'organizzazione di due campionati negli anni Venti e alla revoca per illecito dello scudetto assegnato al Torino; il periodo fascista e il campionato da giocarsi ad ogni costo, indifferente alla bestialità della guerra; la rinascita del paese e la tragedia del grande Torino, tra lo sgomento e tante illazioni. E ancora, nel caos degli anni Cinquanta, le partite """"vendute"""" da calciatori e arbitri corrotti e le invasioni di campo di tifosi inferociti. Il passare del tempo è testimone di un inarrestabile malcostume che si aggiorna alla modernità con la comparsa del doping negli anni Sessanta, del calcio-scommesse e dei gruppi ultras negli anni successivi. Di scandalo in scandalo, tra feriti e morti, girandole di miliardi e crac di società gloriose, si affaccia con arroganza il calcio-business del Duemila."" -
I castelli d'Abruzzo
L'Abruzzo è una regione caratterizzata da mille peculiarità che differenziano le varie aree e al tempo stesso segnano una forte identità regionale. Una regione che, con la sua natura aspra e selvaggia, fra le più accidentate dell'Italia peninsulare, offre al visitatore splendidi paesaggi. Sfondi panoramici che Andrea Delitio (il più importante pittore del Quattrocento abruzzese) raffigurò nel duomo di Atri (Te), nei quali su ogni dosso e su ogni altura è rappresentato un castello. Una rappresentazione veristica del paesaggio fortificato della regione in quanto altissimo è il numero dei castelli, in particolar modo nella provincia de L'Aquila, dove ogni ""castello"""", ogni """"rocca, ogni """"torre"""" è intimamente connessa con il territorio e la sua storia. Tutto è riassumibile in una frase di Italo Calvino: """"Il castello è un segno di sicurezza e rifugio in mezzo a una natura inospitale e ai pericoli d'un mondo di violenza e di sopraffazione, ed è insieme un segno di mistero, d'ingiunzione, di timore"""". Una guida ai fatti, ai misteri, ai personaggi, ai miti, alle curiosità che si celano dietro le pietre di luoghi arroccati sulle montagne appenniniche, tra le rovine di castelli che custodiscono inestimabili ricchezze difese da esseri soprannaturali o da spiriti malefici. Un itinerario fra arte e architettura, cavalieri e fantasmi, storie d'amore e soprusi di ogni genere come lo spregevole """"Jus primae noctis""""."" -
Feste e tradizioni popolari della Toscana
Dalla Lunigiana alla Maremma, dalla valle del Bisenzio a quella dell'Orcia, la Toscana pullula di feste, rievocazioni, palii, sfide, giostre. Questo libro nasce proprio con l'intento di dare spazio alla miriade di eventi che annualmente viene organizzata. -
Roma com'era nei dipinti degli artisti danesi dell'Ottocento. Ediz. illustrata
Non c'è da meravigliarsi che l'arte danese sia quasi sconosciuta in Italia: la Danimarca è un paese piccolo e lontano e la sua cultura ha avuto solo raramente risonanza fuori dall'ambiente scandinavo. Alcune mostre allestite a Roma hanno fatto conoscere la pittura danese della cosiddetta ""età d'oro"""", e dimostrato l'importanza che i soggiorni romani ebbero per i pittori danesi della prima metà dell'Ottocento. """"Ho l'intenzione di fare una collezione delle vedute più belle fra i numerosi punti pittoreschi di Roma e i suoi dintorni"""", scriveva Christoffer Wilhelm Eckersberg all'incisore danese Clemens, """"spero in quel modo di poter rendere a Lei e ai miei compatrioti una idea abbastanza chiara di questo bel paese, dove è quasi impossibile non occuparsi di paesaggistica, essendo troppo bella e pittoresca la natura"""". In queste parole si riassume l'impressione che i danesi ricevevano dall'impatto con la capitale. Quasi tutti hanno descritto la """"Roma sparita"""" da loro conosciuta, quella che va dai primi dell'Ottocento al Risorgimento, e di cui hanno immortalato non solo l'ambiente, ormai radicalmente mutato, ma le feste e i costumi dei tempi andati, i tempi del Pinelli e del Belli. I danesi, come gli artisti di tanti altri paesi, hanno così dato il loro contributo alla descrizione e alla perpetuazione della memoria di questi aspetti della Città Eterna."" -
Il bacio più bello del mondo
L'autore ritrae i personaggi di questo romanzo nel fatidico momento del passaggio all'età adulta, avvero alla soglia dei trent'anni, fotografando l'inquietudine e le delusioni che accompagnano questo momento. I protagonisti sono ragazzi innamorati, depressi, distratti o scombinati, eternamente in bilico tra l'ordine e il disordine, lo slancio vitale e dinamico e una latente tentazione di inerzia esistenziale. -
Thomas Paine. I diritti dell'uomo
Ispirato dallo sdegno per gli attacchi mossi da Edmund Burke alla rivoluzione francese, il testo di Paine è un'appassionata difesa degli inalienabili diritti dell'uomo. Paine si schiera contro la monarchia e tratteggia gli elementi di un sistema repubblicano efficiente, inclusi educazione pubblica, pensioni e sussidi a poveri e disoccupati, il tutto finanziato con le entrate delle tasse. -
Piccolo dizionario del Paradiso
Iside, Odino, Era, Shiva... La ragione forse più importante per la grande e costante popolarità della quale dèi e dee godono presso i comuni mortali probabilmente risiede nella singolare e unica combinazione di forza sovrumana e aspetti del carattere estremamente umani. In oltre 200 voci, questo volume presenta le divinità così come si sono manifestate agli umani, attraverso testi sacri, ispirazioni e contatti personali, vale a dire come entità ricche di contrasti, esseri benevoli e spietati, vanitosi, gelosi, servizievoli e generosi. -
La civiltà dell'antica Roma
La civiltà romana era diversa dalla nostra? Certamente noi ne siamo gli eredi, ma possiamo affermare di conoscerla davvero? E cosa significa ""civiltà""""? Forse un insieme complesso di costumi, di tecniche, di regole sociali esplicite o implicite, di gusti, di stili di vita, di aspirazioni spirituali e necessità materiali che si fronteggiano. In alcune civiltà, inoltre, il peso del passato paralizza le forze più vitali. A Roma invece, almeno per alcuni secoli, ciò non avviene. Tradizione e innovazione sembrano trovare un equilibrio e si assiste a un continuo fiorire di nuove idee che però non rinnegano il passato. L'effetto, e senza dubbio anche lo scopo, è quello di dare all'uomo i mezzi per vivere dignitosamente e liberamente. Per questo i problemi dell'antica Roma non sono mai troppo lontani da quelli del nostro tempo e il loro studio ci aiuta, se non a risolverli, almeno a prenderne coscienza. Con le sue luci e le sue ombre la civiltà romana rappresenta quindi uno dei grandi momenti della storia dell'umanità."" -
Le grandi donne di Roma antica
Storie di donne di Roma antica in diciannove ritratti, da Rea Silvia a Galla Placidia.. Una storia di passioni e letti, non di rado determinante nella lotta per il potere, al pari di battaglie e congiure o colpi di stato. Senza dimenticare l'intelligenza dell'inganno raffinatamente femminile. Il tappeto srotolato ai piedi di Cesare con dentro Cleopatra: il frutto succoso d'Egitto vale le battaglie al Faro di Alessandria e al Pelusio. Due figure dell'universo femminile di Roma antica hanno colpito soprattutto la memoria popolare: Cornelia, madre dei Gracchi, e Messalina, giovane moglie dell'imperatore Claudio, i due estremi. Esempio luminoso per le donne della sua epoca l'una; prototipo di lussuria, sregolatezza e specchio deformante di una società che toccava il limite della depravazione, l'altra. Fra le due corrono duecento anni. E il periodo prodigioso e irripetibile di Roma: dalla polis (città stato) dei sette colli alla esplosione come caput mundi. Dalla Repubblica all'Impero fino all'avvento del Cristianesimo, con la moralizzazione della vita pubblica e dei costumi. Tramontava l'epoca del mondo pagano: piuttosto che la morigeratezza, dilagò l'ipocrisia. Né migliore sorte ebbero le donne. Elena, madre di Costantino, era una stabularla, ragazza di taverna. E Fausta, la moglie di Costantino, fu soffocata nei bagni di palazzo dopo la scoperta che ""si prostituiva a ogni persona""""."" -
Miti e leggende dell'antica Roma
Le leggende e i miti raccolti in questo volume ci restituiscono, senza pesanti zavorre filologiche, l'immagine di un mondo perduto, eppure così vivo nella coscienza e consapevolezza dell'uomo contemporaneo, connotato da alti valori etici e civili che sembrano oggi esser venuti meno o, forse, non essere mai esistiti. Le ovvie difficoltà d'approccio incontrate sono da ricercarsi nella peculiare fisionomia della religione romana che, tacciala di eccessivo utilitarismo e, quindi, di aver ceduto angusti spazi al libero gioco della fantasia, è piuttosto carente nel corredo documentale, come attesta la propensione di alcuni autori - Varrone, Ovidio ecc. - a proporre rimaneggiamenti aulici secondo i modelli della più dotta Grecia. Al di là di una spiccata tendenza al sincretismo e della riscontrata assenza di una definitiva matrice generativa di valori, il patrimonio mitico dei Romani coincide con la loro stessa storia, con la fondazione della città. Anche se la leggenda delle origini troiane di Roma ripropone la fondamentale istanza di una sua fluidità massima negli scambi culturali. -
Giulio Cesare
La figura di Cesare come avventuriero è stata variamente abbozzata e accennata dagli studiosi che hanno scritto e narrato di lui. Napoleone, che se ne intendeva, ha attribuito a Cesare la passione per la guerra in quanto ""bella occupazione"""", cioè attività professionale divertente, esaltante e, spesso, meravigliosamente remunerativa per i generali. Ma questa coloritura personale è stata sopraffatta e messa in ombra, nella tradizione, dalle monumentali conseguenze storiche scaturite dalle azioni del politico e del soldato. E tuttavia essa sembra la sola capace di delimitare uno spazio in cui sia possibile, senza residui e senza vuoti, sistemare, come in un puzzle, le varie tessere che compongono il personaggio. Può darsi che questo sia riduttivo della valenza storica del soggetto, ma più di qualsiasi altro approccio avvicina all'uomo Cesare e fa conoscere le sue passioni, le speranze, la sua fatica quotidiana, gli errori, le crudeltà, i reati da codice penale, insomma la sua vita. L'autore pedina l'itinerario di questo avventuriero senza sottrargli meriti ma anche senza indulgenze complici e reverenziali, per concludere nel riconoscimento di una personalità straordinaria, carica di quel fascino proprio di quanti hanno il coraggio di vivere il limite estremo del loro destino senza timori o esitazioni."" -
Il gambero rozzo 2008. Guida alle osterie e trattorie d'Italia. Più che una questione d'etichetta è una questione di forchetta
Il pasto giusto nel posto giusto. Questo è ""Il Gambero Rozzo 2008"""", l'antiguida alle trattorie e osterie d'Italia. Il Gambero Rozzo si prefigge di fare cultura gastronomica riannodando i fili della tradizione e segnalando i locali dove il rapporto tra piatto e campo è salvaguardato. È il volume che non recensisce i locali alla moda ma quelli dove la cucina è dedizione, è cultura, è amore per il territorio. Nell'edizione 2008 gli indirizzi sono stati ulteriormente incrementati - sono oltre 1200 - per offrire al lettore un panorama completo della ristorazione di tradizione dove il pasto è gustoso e il conto leggero, dove la tavola ha ancora il sapore della convivialità, dove ai fornelli e in sala spesso opera un'intera famiglia che si racconta attraverso la cucina."" -
Le ricette e i vini del gambero rozzo 2008
Come Pellegrino Artusi oltre un secolo fa si fece dare dalle massaie italiane le ricette di famiglia per compilare il primo compendio della cucina italiana, così ""Le ricette e i vini del Gambero Rozzo"""", che nel 2008 giunge alla sua seconda edizione, ha raccolto le ricette di osti e trattori del """"Gambero Rozzo"""" nel primo atlante della vera cucina di tradizione. Nell'edizione 2008 le ricette sono state incrementate - vanno oltre il mezzo migliaio - e si è aggiunta anche una sezione dedicata ai liquori, ai rosoli, agli infusi preparati secondo la tradizione di famiglia. È un ricettario rigoroso che serve a preparare a casa il piatto del cuore, è un racconto composto dai profumi e dai sapori della cultura gastronomica italiana. Ma è anche un utile baedeker per andare nelle trattorie e osterie del """"Gambero Rozzo"""" e ordinare il piatto della casa e rendere così la cena al ristorante un'esperienza peculiare e ripetibile. Accanto alle ricette gli osti e ristoratori hanno suggerito anche l'abbinamento con il vino."" -
Le grandi donne di Milano
Questo libro intende gettare uno sguardo diverso sulla storia della città di Milano. Oltre a duchi, eroi, patrioti, artisti vi sono state anche duchesse, eroine, patriote e artiste, insomma donne che hanno condiviso il medesimo destino. Sono qui raccolte e raccontate storie di vita quotidiana, ma anche di esistenze straordinarie, in ogni epoca. Dalla Milano imperiale, con gli intrighi orditi dalla scaltra imperatrice Eusebia, o dalla Milano longobarda, in cui regine e aristocratiche hanno fondato alcuni dei più antichi monasteri della città, duemila anni di storia milanese hanno parlato anche al femminile. Nella Milano a tratti oscura e misteriosa del Medioevo, Guglielmina la Boema è stata creduta l'incarnazione dello Spirito Santo, venerata dai suoi adepti, condannata per eresia dalla Chiesa. Nella superba Milano dei Visconti e degli Sforza, donne come Valentina Visconti, Bianca di Savoia, Bianca Maria e Caterina Sforza hanno portato cultura e buon gusto, ma hanno anche saputo tenere le redini del potere, promuovere opere pubbliche o sacrificarsi, spose costrette, sull'altare della ragion di stato. Una galleria di personaggi femminili da conoscere o da riscoprire. -
I ponti di Torino. Curiosità, storie, eventi e personaggi sulle sponde dei fiumi che attraversano la città
Ricca di fiumi - il Po, il maggiore fiume d'Italia, la Dora opulenta, la Stura vigorosa, e il Sangone -, Torino è altrettanto ricca di ponti. Ognuno di essi racconta la propria storia, che ha origine talvolta ben prima dell'epoca romana e giunge a oggi dopo aver conosciuto inondazioni, distruzioni belliche, crolli e ricostruzioni. Accanto ai ponti una lunga teoria di personaggi, di eventi che sono parte del tessuto della città: le Società nautiche lungo le rive del Valentino, i barcaioli, i pescatori, i pittori che da un simile scenario trassero ispirazione. Ponti di legno, poi di ferro, di pietra, quindi di cemento armato: l'iniziativa di Napoleone per dotare Torino di un ponte solido, l'aiuto del Papa che contribuì alle spese, l'epopea dei Savoia, le feste sul fiume per accogliere visitatori illustri, le grandi Esposizioni allestite nel verde del Valentino in riva a Po. Ed ecco i ponti e i fiumi nel racconto di personaggi che, in differenti epoche, sostarono a Torino e ne lasciarono un giudizio, talvolta lusinghiero. -
C'era una volta una serial single
II rosa è il colore preferito di Anna, una bellissima single di successo. Poi, a colorarsi di rosa, è il test di gravidanza e allora apriti cielo! Ross non sarà stato un amante da urlo, ma a letto deve averle fatto quanto basta perché lei restasse incinta. D'accordo, la data di nozze con lui è fissata tra sei mesi e nei loro piani non c'era affatto l'idea di mettere su famiglia, ma ora lui si mostra orgoglioso del bimbo in arrivo. E poi ci sono i preparativi per il matrimonio, il corredo per il piccolo, il nome da scegliere tra quelli assurdi suggeriti dagli amici, una suocera già impazzita per il cucciolo di Ross e soltanto trentasei settimane di tempo per mettere la testa a posto! Con la nausea in agguato Anna dovrà dire addio ai momenti di gloria, agli aperitivi con le amiche, agli abitini mozzafiato... Cosa ne sarà di lei? -
Viaggio a Roma e nella sua campagna. Ediz. illustrata
Già nel Seicento il Grand Tour attraverso le principali città della vecchia Europa (e, in particolare, dell'Italia) era sentito dall'intellettuale come una ""necessità esistenziale""""; ma è nell'Ottocento che esso diventa addirittura un """"abito mentale"""" perché tale viaggio, confidava lo scrittore Samuel Rogers all'amico Byron, """"ci restituisce in sommo grado quello che noi abbiamo perduto""""; per tutto il secolo scorso, dunque, il """"Bel Paese"""" è stato tappa d'obbligo e meta prediletta di artisti e letterati provenienti da ogni parte d'Europa. Roma, """"una città di provincia mal tenuta"""", secondo l'ironica definizione di Taine, rappresentava per Henry Adams """"il vizio più violento del mondo"""" e chi veniva nella Città Eterna alla ricerca dei """"fondali"""" rappresentati dalle basiliche, dai palazzi, dalle piazze e dai suoi paesaggi rimaneva ben presto affascinato dal popolo che l'abitava, dai costumi, dalle tradizioni da immortalare con il pennello e, di lì a poco, con la carta emulsionata """"mercé la luce""""."" -
Scuola per canaglie
Wayne Banstead, teppistello quindicenne dedito al furto, viene espulso da scuola. Normale amministrazione per Wayne, che considera l'appellativo ""ladro nato"""" un complimento, ma questa volta i suoi esasperati genitori lo spediscono alla Gafin School, una """"scuola speciale per studenti speciali"""" che raccoglie una nutrita schiera di """"ragazzi difficili"""": ladri, bulli, piromani, esibizionisti. Il peggio del peggio insomma. Anche il corpo insegnante non è esattamente quello che ci si aspetterebbe di trovare in una scuola, e di certo non si può dire che alla Gafin si seguano i metodi didattici tradizionali: invece che tentare di riabilitare i giovani allievi, i professori preferiscono insegnare loro come farla franca. Il fatto è che nella nuova scuola niente è come sembra e ben presto Wayne e i suoi compagni si troveranno coinvolti in una pericolosa rapina. E quella che sembra un'avventura eccitante rischierà di trasformarsi in un incubo.""