Sfoglia il Catalogo feltrinelli018
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 1741-1760 di 10000 Articoli:
-
Corporeità e natura in Leopardi
In Giacomo Leopardi poesia e filosofia convergono verso una visione tragica, intrisa di corporeità, di natura e del posto occupato in essa dagli uomini e dagli altri viventi. Il libro segue alcuni percorsi privilegiati della corporeità in Leopardi, nel rapporto tra corpo sano e corpo malato, nella dinamica della malinconia e delle illusioni, nella descrizione del “corpo delle nazioni”, nella messa in gioco del rapporto tra corporeità e orizzonte cosmico. La tensione tra bisogno di conoscenza e ricerca della felicità si apre all’illusione dell’infinito che scuote la corporeità umana dinanzi all’immensità della natura. Vengono trattati aspetti centrali del pensiero leopardiano desunti dall’intera produzione poetica, letteraria e filosofica di Leopardi: il rapporto con il (proprio) corpo, la riflessione sull’infinito e sull’indefinito, i nessi tra malinconia, conoscenza e rimembranza, le dinamiche del sogno e dell’immaginazione, il tema religioso, la lettura disincantata delle vicende moderne delle nazioni, il suo rapporto con Vico e il vichismo, la presenza della Luna, la visione cosmica e il viaggio sublime di Dedalo nei Paralipomeni. -
I furbi dell'apocalisse. Il nemico necessario e la guerra in Ucraina nella politica estera americana
Il volume raccoglie due saggi scritti in epoche differenti (2007 e 2022), finalizzati entrambi a mettere in discussione l’idea alla base della politica estera degli Stati Uniti d’America, ovvero che la nazione americana sia segnata da un destino “manifesto” voluto da Dio, che la rende per questo “indispensabile” e quindi al di sopra di ogni idea di realistico compromesso politico, proprio della diplomazia tradizionale. Tale modello di conduzione degli affari esteri spiega le scelte intraprese nelle fasi critiche della storia contemporanea, sempre orientate alla determinazione di un avversario quale figura necessaria. La guerra in Ucraina va quindi compresa non solo partendo dalle azioni della Russia, ma anche sullo sfondo di queste idee e di questi presupposti, che possono spiegare l’occultamento delle vere ragioni del conflitto e le cause della falsa rappresentazione del nemico, spacciato per “colui” che vuole strutturalmente il male della “nazione indispensabile” e così pure dei suoi alleati. Si tratta di un’ideologia che, fingendo di rifiutare la logica classica della geopolitica, di fatto punta a saldare l’interesse economico degli USA e le prospettive di alcuni suoi alleati strategici: nello specifico i paesi del blocco baltico (in primis la Polonia), da sempre nemico della Federazione russa e teso alla disgregazione di quest’ultima. -
Bramea (racconti persi nel tempo)
Durante tutta la sua vita Alessandro Tessari ha cercato di non farsi capottare dalle onde del destino o dalle onde che andava cercando infilandosi con cura nei labirinti dove è facile perdere il senno, costruendo così la propria perdizione. Voleva intitolare questi racconti Infernalia perché tanto hanno a che fare con i momenti bui della sua vita. Poi ha optato per Bramea, titolo del racconto che preferisce, dedicato a Marco, amico e compagno di tanta parte della sua vita. -
Atti e cronache dal 2060. Note di antropologia della tecnica
“Immaginiamo che nel 2060 qualcuno voglia conoscere qualcosa a proposito del mondo di oggi. L’enorme quantità di informazioni che nel presente nasce in forma digitale o viene registrata partendo da supporti analogici e resa disponibile in rete rappresenta una preziosa testimonianza della nostra epoca. Ma fra cinquant’anni, cosa resterà di tutto questo materiale digitale tanto ingente quanto evanescente, considerando anche la rapida obsolescenza delle tecnologie?” Così si poteva leggere sulla pagina web del Politecnico di Torino nel 2010. Questo libro non è una raccolta di racconti di fantascienza; la vera sfida di questi scritti meta-scientifici è stimolare i giovani ricercatori di oggi, frequentatori di un corso di Antropologia della tecnica, ad allargare gli orizzonti politecnici e a proiettare in avanti, verso i ricercatori del futuro, le proprie competenze specialistiche, azzardando ipotesi e immaginandone conseguenze. -
La filosofia di Indiana Jones. Nuova ediz.
Dall’Arca dell’Alleanza al segreto dei teschi di cristallo, dall’America all’India passando per il Vecchio Continente, sfidando predatori, spie e militari, ora nazisti, ora sovietici: attraverso l’immaginario storico, geografico, ma soprattutto mitico a cui attinge la saga di Indiana Jones – film di immenso successo, ma anche telefilm, fumetti, videogiochi – il genio di Lucas e quello di Spielberg si cimentano in una sfida creativa che ha pochi analoghi nella cosiddetta cultura di massa. Una cultura rivolta all’entertainment, certo, ma non per questo ingenua o superficiale. Non stupisce dunque che nelle avventure di Indiana Jones sia presente una vera e propria visione del mondo, articolata e complessa. Un’immagine dell’uomo, un senso della vita, delle vicende terrene, del potere e della forza, che trovano espressione nella formazione e nelle avventure di un personaggio che affonda le sue radici sia nel mondo del mito e del simbolo sia in quello della cultura di un’epoca, ovvero di quel “secolo breve” in cui le società sono mutate radicalmente. Ecco allora che, se un grande filosofo come Heidegger sosteneva che le radici del pensiero genuino andassero cercate nel linguaggio poetico, altrettanto si potrebbe dire per il linguaggio filmico, perché anch’esso trae ispirazione da quel mondo immediato e inconscio da cui emergono le immagini primordiali, la trama subliminale che ispira ogni grande pensiero e ogni grande cultura. -
Tre lezioni sulla storia (Milano, Casa della cultura, 9, 16, 23 febbraio 2022)
Ripercorrendo l’esperienza della rivista “Primo Maggio” l’autore si sofferma sul concetto di “storia militante” anche attraverso la ricostruzione del percorso della Fondazione per la storia sociale del XX e del XXI secolo di Brema, con la quale collabora da più di trent’anni. L’idea originaria che ha portato alla fondazione di “Primo maggio” è stata quella di applicare al metodo storiografico alcuni dei fondamenti teorici del cosiddetto operaismo italiano, aprendo nel contempo fronti di ricerca che poi sarebbero diventati, ai giorni nostri, d’importanza fondamentale per capire la globalizzazione, come quello della logistica e della finanziarizzazione dell’economia. Alla luce di queste esperienze, che affondano le loro radici nella grande ondata di lotte operaie e studentesche degli anni ’60 e ’70, l’autore esamina con la lente della “storia militante” i diversi modi di fare storia, dalla storia orale alla public history, dalla microstoria alle grandi narrazioni, e i diversi modi di esercitare il mestiere dello storico nel rapporto tra passato e presente. Presentazione di Vittorio Morfino. -
Le nostre generose reciprocità. Tessere la trama di un mondo comune
Come resistere alla semplificazione della realtà a cui conducono la visione utilitaristica e neoliberale dell’individuo, ma anche la critica sistematica del dominio? Rendendo giustizia al lato luminoso del sociale, ciò che non richiede affatto di negare i suoi lati oscuri. Chanial esamina il legame amoroso, ma anche il desiderio come violenza. Dialogando con le teoriche del care, indaga la cura come un “potere dei deboli” che non è privo di lati oscuri. A fronte della crisi ecologica, egli propone un’“etica della Terra” e sottolinea l’urgenza di stabilire con la natura nuove forme di reciprocità. Infine, più che mai attuale è oggi la lezione di Marcel Mauss, che ci ricorda che solo riconoscendo le nostre generose relazioni di reciprocità è possibile (ri)tessere i fili di un mondo comune. -
Problematiche. Vol. 5: Il «baquet». Trascendenza del transfert
Nei corsi universitari ininterrottamente tenuti dal 1962 al 1992 e riuniti col titolo generale di Problematiche, Jean Laplanche ha ripercorso mediante lo stesso metodo analitico il pensiero freudiano, per delinearne l’esigenza che lo muove, dettata dall’oggetto «inconscio» che ne orienta l’evoluzione. «Nell’approfondire e trasformare il modello del baquet (vasca o tinozza), tratto da L’interpretazione dei sogni di Freud, estendendolo alla cura psicoanalitica, il mio intento è mostrare che la frontiera che quest’ultima traccia non è, come si crede solitamente, quella tra fantasia e realtà, bensì un limite in cui si articolano due campi di eguale realtà: il campo sessuale e il campo adattivo. «Il baquet psicoanalitico, anziché essere il prototipo di una reclusione solipsistica (a due), comprende una doppia apertura. La sua apertura esterna è l’allacciamento tangenziale che stabilisce tra gli interessi della vita quotidiana e la produzione di energia sessuale. Di conseguenza, la seduta e la cura possono essere paragonate ad un vero e proprio acceleratore, ad un ciclotrone di libido. «L’apertura interna è la “trascendenza del transfert”. È la stessa situazione analitica che è transfert, riedizione ma anche rinnovamento della relazione originaria in cui il bambino riceve, dal mondo adulto, dei messaggi carichi di un senso sessuale inconscio. La trascendenza del transfert è innanzitutto la trascendenza del mondo sessuale adulto. Il suo solo destino è di essere a sua volta trasferita fuori della cura». -
Le forme della follia
Questo saggio, Die Erscheinungsformen des Irreseins, offre una visione molto precisa del pensiero dell’ultimo Kraepelin: una sistematizzazione finale lungamente meditata e largamente in contrasto con le posizioni da lui assunte nelle varie edizioni del suo Trattato di psichiatria, che sono principalmente psicopatologico-cliniche e dimensionali. Le diverse “entità cliniche” sono divenute “forme”, cioè quadri clinici relativamente tipici ma che non sono sostenuti da processi eziopatogenetici univoci. In questo testo è palese la presa di distanza dal mito positivistico delle unità di malattia in psichiatria. In questo testo Kraepelin anticipa sorprendentemente molti dei modelli psicopatologici e clinici delle psicosi che sono emersi molti decenni dopo. -
Storia della Russia nel Novecento. Dall’Impero russo alla Comunità degli Stati Indipendenti 1900-1999
L’apprezzato storico francese Nicolas Werth scrive una fondamentale opera dedicata alla storia del Novecento russo. Oltre al problema del “totalitarismo”, l’autore affronta i rapporti della società sovietica, cercando di liberare la sua analisi dai rigidi schemi delle ideologie, che spesso hanno “ingabbiato” molti studi sull’URSS, e quindi indaga anche quegli aspetti che vanno al di là del mero potere politico e dei suoi strumenti. Lungo un secolo drammatico e complesso, Werth colloca l’inizio della narrazione non alla Rivoluzione d’Ottobre, ma prima, agli albori del Novecento, al crepuscolo della dominazione zarista, guidando il lettore in un percorso che ha visto la grande potenza sovietica, poggiata apparentemente su una costruzione monolitica e fossilizzata, superare rivoluzioni, guerre mondiali, sviluppo sociale e carestie, per poi frantumarsi rapidamente dall’interno, con il collasso del suo sistema. -
Il mondo come progetto Manhattan. Dai laboratori nucleari alla guerra generalizzata alla vita
All’inizio dell’agosto 1945 il mondo rimase abbagliato dalla potenza del fuoco nucleare. Il bombardamento di Hiroshima e Nagasaki, due città scelte con l’obiettivo di “causare il massimo danno e la massima perdita di vite umane”, era stato l’inevitabile risultato del Progetto Manhattan. Avviato e portato avanti dagli Stati Uniti nella totale segretezza, il progetto aveva riunito per quattro anni le menti più brillanti della scienza internazionale, le industrie americane ad alta tecnologia (dalla Monsanto alla Westinghouse) e il potere dello Stato sostenuto dal suo esercito al fine di produrre l’“arma finale”. In un resoconto crudo ed estremamente documentato, Jean-Marc Royer narra la storia, segreta, di questa operazione e mostra come la ricerca di una “soluzione totale” abbia rapidamente prevalso nella mente delle persone coinvolte su qualsiasi altro tipo di considerazione umana. Secondo l’autore, Auschwitz e Hiroshima sono i “punti di svolta” di una storia inaugurata un secolo prima dall’alleanza tra sapere scientifico, capitalismo industriale e Stati nazionali, che ha portato alle prime leggi eugenetiche e ai massacri della Grande Guerra. Questi “segreti di famiglia” dell’Occidente sono l’origine rimossa della guerra generalizzata alla vita che la civiltà capitalista sta conducendo oggi, in un presente con sempre meno futuro davanti a sé. -
La filosofia dei Rolling Stones
Da un lato i Beatles, dall’altro i Rolling Stones. Apollo e Dioniso. Il pop e il blues. È lo stesso Keith Richards ad affermarlo: “Eravamo contrari al pop e alle sale da ballo, la nostra unica ambizione era essere la migliore blues band di Londra e far vedere a quegli stronzi come stavano le cose, perché eravamo certi di esserne capaci… Eravamo promotori del blues di Chicago”. Gli Stones sono il vero e proprio simbolo del rock’n’roll, il principale punto di riferimento per chiunque intenda avvicinarsi a questo mondo musicale, fatto di chitarre distorte, batterie suonate a palla e voci graffiate. Una band che continua a trainare la musica del nostro tempo, incarnando e promuovendo un’autentica filosofia di vita, che si è inscritta nella cultura pop dominante negli anni Sessanta, ma che è stata capace di oltrepassarla, disegnando un personalissimo cammino lungo un terreno irrigato dal blues, la cosiddetta “musica del diavolo”. -
Il mondo nel piatto
Doris Dörrie affianca da sempre la carriera di regista all’attività di scrittrice. In Germania è apprezzata non solo per i suoi film, ma anche per i romanzi, divenuti best seller. Dörrie è un’instancabile viaggiatrice: Il mondo nel piatto rappresenta in qualche modo la quintessenza delle esperienze raccolte nella sua vita da nomade. In questi racconti, tutti incentrati attorno al tema del cibo e della cucina, i lettori fanno il giro del mondo assieme all’autrice: si va in Giappone, Cina, Vietnam, Messico, Bhutan, negli Stati Uniti, in Spagna, Svizzera e Canada. E noi ne approfittiamo, partecipando alle sue avventure, anche culinarie, in tutta tranquillità, sfogliando queste pagine. Doris Dörrie porta a casa nostra le tavole apparecchiate del mondo intero. Gustiamoci dunque i piatti e le storie qui raccolte. Buona lettura - o meglio, buon appetito! -
Onibaba. Il mostruoso femminile nell’immaginario giapponese
Orchesse che divorano esseri umani nel cuore delle foreste, spettri femminili che terrorizzano in case diroccate, vecchie minacciose dalle orride sembianze, giovani mogli che rivelano la loro natura ferina: se la “mostruosità” femminile è presente in ogni mito, a tutte le latitudini, nell’immaginario maschile giapponese di ogni epoca acquisisce una connotazione ambigua, che affascina e che respinge. Cosa spaventa della donna, cosa minaccia? Perché è così massiccia la presenza di mostri femminili nel folclore giapponese? Questo libro vuole essere un viaggio nel mondo dei miti, delle fiabe e delle tradizioni teatrali giapponesi alla ricerca di qualche risposta, ma soprattutto di personaggi femminili inquietanti, ribelli, marginali. Mostri come noi. -
Naikan. Gratitudine, grazia e l'arte giapponese dell'autoriflessione
Ispirato alle tradizioni spirituali e psicologiche orientali, il Naikan (letteralmente “sguardo interiore” o “introspezione”) è un metodo efficace di autoriflessione per coltivare la consapevolezza di sé, la gratitudine, l’empatia e per iniziare un percorso di miglioramento della propria vita. La sua pratica si basa su tre semplici domande da affrontare, quando possibile, in un ritiro meditativo: cosa ho ricevuto da una persona? Cosa ho dato a quella persona? Quali problemi o difficoltà ho causato a quella persona? L’autore, dopo oltre trent’anni di insegnamento del Naikan, condivide la profondità della propria esperienza con saggi, parabole, poesie, citazioni ed esercizi di riflessione. Questa edizione commemora il ventesimo anniversario della prima pubblicazione dell’opera, uscita negli Stati Uniti nel 2001 ma inedita in Italia, e include nuovo materiale sulle relazioni interpersonali, un programma di pratica settimanale e un’appendice aggiornata per i professionisti della salute mentale. -
Mindfulness in 21 giorni. La sfida per imparare a vivere qui e ora
Mindfulness in 21 giorni combina il metodo alternativo e stimolante del pensiero consapevole con un programma dettagliato di meditazione della durata di tre settimane. Lungo questo cammino, l’autrice ti accompagnerà alla scoperta di te stesso e del mondo che ti circonda, dimostrando come la mindfulness sia molto più di una forma di meditazione: è uno stato mentale, una modalità dell’essere, un atteggiamento positivo che ti aiuta a raggiungere la calma interiore, a cambiare prospettiva rispetto ai problemi che ti affliggono e a vincere piccole e grandi sfide quotidiane. Giorno dopo giorno, apprenderai nuove tecniche di respirazione ed esercizi di meditazione che ti guideranno verso un approccio pratico alla vita e uno sguardo più aperto al mondo. Al termine delle tre settimane non potrai più farne a meno. -
Terra. Da bene comune a proprietà privata, da luogo di dominio a spazio di lotta
A chi appartiene la terra? È possibile rivendicarne la proprietà? La questione è da sempre materia di uno scontro di carattere etico, politico e ideologico, ma nella maggior parte dei casi sono state le armi a risolvere la contesa.rnIn questo libro, il giornalista britannico Simon Winchester affronta il tema della gestione della terra da parte dell’uomo, i modi in cui viene spartita e passata di mano, le grandi controversie legate al cambiamento climatico e alla riparazione del colonialismo.rnUno studio globale che va dal grande furto ai danni dei nativi americani alla creazione di nuove province sottratte all’acqua in Olanda, passando per la confisca delle terre in India fino alle rivendicazioni della popolazione Maori in Nuova Zelanda.rnUn’affascinante esplorazione di ciò che la proprietà della terra potrebbe realmente significare, non in termini aridamente burocratici, ma per le persone che la abitano. -
Rivista internazionale di filosofia e psicologia (2022). Vol. 1
“Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia” è un periodico peer reviewed che pubblica i propri contenuti in full open access. Si propone come luogo di riflessione critica sui nessi che legano reciprocamente la ricerca filosofica e quella psicologica. -
La radice delle cose. Interviste (1995-2020)
Il segno e la voce sono le cifre che rendono identificabile un artista. Il segno e la voce di Prisco De Vivo sono entrati a pieno titolo nelle vite di coloro che l’arte la vivono quotidianamente in quanto “addetti ai lavori” o semplici fruitori. Questo libro definisce la figura eclettica di De Vivo attraverso una raccolta delle sue numerose interviste rilasciate dal 1995 al 2020. Tra gli intervistatori ritroviamo non solo numerosi giornalisti, ma anche esponenti della cultura, che rappresentano i linguaggi e i punti di vista attraverso cui la personalità complessa dell’artista e dell’uomo è messa a nudo. In queste conversazioni si parla di arte, di tecniche e materiali, di filosofia, di religione, di poesia e società: temi importanti che propongono spunti continui per nuove riflessioni. A supporto delle interviste il volume contiene una serie di fotografie, testimonianze di scambi epistolari con esponenti del mondo dell’arte contemporanea e immagini dell’artista nel suo studio e delle sue opere. In queste pagine il lettore potrà godere anche della lettura di alcune poesie di De Vivo, che sono in stretta connessione con le sue opere pittoriche e scultoree, in un percorso che esplora i vari linguaggi dell’arte, compreso il design, per ricondurre il tutto a un unico “sentire”. La radice delle cose è un testo peculiare nel suo essere a metà tra una raccolta di interviste e un catalogo d’arte; un testo utile per scoprire il pensiero profondo che genera ogni atto creativo. -
Expressio. Rivista di linguistica, letteratura e comunicazione (2022). Vol. 6
La rivista Expressio rappresenta il punto di incontro tra diverse componenti di studi linguistici e letterari operanti all’Università degli Studi dell’Insubria. Il progetto intende applicarsi agli ambiti specifici della Linguistica, della Letteratura e della Comunicazione, intersecando gli aspetti teorici al monitoraggio delle realtà esistenti, in prospettiva sincronica e diacronica. Saranno privilegiate le riflessioni su temi precisi e circoscritti, legati anche a valenze pragmatiche. Le intersezioni fra le tre componenti, considerate nella loro sfera d’azione più ampia, costituiscono un obiettivo prioritario del progetto.