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Mudra: lo yoga nelle mani dei bambini. Esprimere le emozioni con i gesti
Per i bambini è naturale giocare con le mani. Le mani, nella nostra tradizione, sono spesso presenti nei giochi più semplici e quotidiani, uno per tutti: ""Il pollice cade nell'acqua, l'indice lo tira su, il medio lo asciuga, l'anulare gli fa la pappa e il mignolo la mangia tutta!"""". Le mani dei bambini sono aperte al mondo. Curiose si appoggiano ovunque con delicatezza, anche quando rompono, lanciano, picchiano; lo fanno con la poesia del vento che scherza con i rami degli alberi. Anche quando sono sporche, sono sporche di vita e di gioco. Benvenuti, allora, nell'universo dei mudra. I mudra nascondono sempre gesti originari: i gesti dell'uomo e il ritmo fondante della vita. Lo stupore, la meraviglia della scoperta, l'""""eccitazione culturale"""" che gli educatori creano all'inizio di ogni nuova esperienza guidano l'interesse, l'esplorazione, la curiosità, la minuziosa costruzione della realtà da parte dei bambini. La filosofia tantrica sostiene che i bambini sono gli esseri più vicini alla Coscienza Suprema, alla Beatitudine e la loro comprensione dei mudra supera le barriere della mente razionale. Questo loro abitare in livelli di coscienza così incontaminati ne rende la compagnia un toccasana; mentre svolgiamo il nostro dovere di educatori abbiamo il privilegio di toccare l'anima dell'infinito così radiosamente espresso nei bambini. L'invito è ad esplorare, insieme ai vostri bimbi, questo mondo affascinante che vi stupirà per la sua semplicità e al tempo stesso per il mistero che lo protegge."" -
La speranza torna a parlare. Appunti per un tempo di crisi
La nuova immagine dell'essere umano: da centro del mondo alla integrazione cosmica, dall'arroganza del dominio sul mondo all'umiltà cosmica. Abbondano in circolazione i ""profeti di sventura"""" che raccontano come ineluttabile e irreversibile il declino dell'umanità, angosciata e paralizzata dalle paure, dal senso di distruzione che investe tutto il pianeta, così fragile e vulnerabile, dalla disperazione che prende milioni di donne e uomini di fronte ai pericoli invincibili della povertà, della fame, dell'ignoranza, delle guerre, delle malattie endemiche. Anche nell'Occidente opulento e civilizzato incombe la paura e l'incertezza, generati da un senso di sconfitta. È come se il destino sia sfuggito di mano e non ci sia più il luogo per acciuffarlo. Così si è radicata un'inerzia che impedisce di pensare il cambio di rotta, di immaginare inediti modelli e stili di vita che rendano giusti i rapporti tra le persone e sostenibile la relazione con Madre Terra e con tutte le creature. Si preferisce, perdendo ogni fede e, quindi, ogni fiducia ritrarsi in una solitudine cosmica, unica compagna della quotidianità. Eppure, se siamo stati creati a """"immagine di Dio"""" non è pensabile che Egli ci voglia lasciare infelici, smarriti e senza più mete. Se Egli ha scelto, nel suo unico Figlio, di condividere la nostra umanità è perché la ritiene intrisa di bellezza, di splendore: ci ha proposto di essere costruttori di un """"regno altro"""", rispetto alla mondanità di ogni altro potere civile o religioso."" -
Matematica senza numeri. Apprendere la matematica giocando con tutti i sensi. Manuale di giochi creativi e attività da scoprire
Dici matematica e pensi a numeri e operazioni algebriche, cose che non si toccano. Allora, rovesciamo l'approccio. Partiamo dalla realtà: cominciamo dall'osservazione, il confronto, le ipotesi e le valutazioni. Subito dopo avremo bisogno di quantità, di grandezze, di spazi. Ed ecco la matematica. Questo libro si rivolge ai genitori, agli insegnanti, agli operatori del settore educativo, ma perché no, si rivolge anche ai protagonisti delle azioni educative: gli alunni. La matematica può essere molto meno pesante di quanto ogni bambino riesca a immaginare; si può giocare con essa e per farlo, possiamo inventare e creare nelle nostre scuole una ludoteca matematica, dove i saperi vengono trasformati in giochi e ancor più in giocattoli che si possano smontare e collegare tra di loro. Matematica senza numeri propone giochi facilitati per integrare la classe, partendo, per una volta, dai bambini che hanno qualche difficoltà rispetto al classico adattamento che in genere la scuola applica. Questo manuale aiuterà in senso pratico a semplificare l'apprendimento, a trasformare un sapere teorico in un sapere concreto e visibile. Anche la matematica può avere la sua creatività e può essere giocata. Andiamola a scoprire! -
Ho perso i chiodi. Parole pregate
"Mi vergogno per quello che ho scritto, eppure quello che ho scritto è vero, è mio. Ho fatto tanto per tornare a scrivere cose profonde, positive, serene, entusiaste. Invece, sono ancora un vecchio Zaccheo, un pubblicano seduto sui banchi invece che accucciato dietro la colonna del tempio; un Giuda che tradisce quel tanto che basta per baciare senza impiccarsi; un pastore che ha attraversato il mondo in mezzo alle sue pecore. Io non so ancora come sono fatto oppure se sono fatto così male da credere angelico, rustico, paradisiaco, quello che gli altri credono a fatica cristiano o forse addirittura peccaminoso. Per me Dio è fame, è corpo, arriva prima della Parola."""" Giovanni, nel suo cantico iniziale, dice: """"In principio era il Verbo"""" e non intendeva la parola ma la persona, il Cristo. Eppure dopo secoli, per noi il Verbo è parole, cerimonie, liturgie! Siamo fermi ai principi, ai precetti! Noi dovremmo essere quello che mangiamo, non quello che diciamo! Dio lo mangiamo! Il fratello se lo amiamo, lo mangiamo. Non voglio più essere predicatore, catechista, insegnante, prete. Cerco di essere un poeta. Le mie poesie non sono rivolte alla mente, sono rivolte al corpo. Parole da mangiare: Prendete, mangiate"""". Stavolta cambio registro. Sono da tempo, vergognosamente pessimista. E non so neanche perché. Tu me lo fai capire in tutti i modi, provo, tento, ma dopo rantolo. Beh! Stavolta ti prego.""""" -
Il Vangelo secondo lo sport. Atleti e vicende sportive alla luce di brani evangelici
Il testo è un appassionante recital che mette in relazione e fa dialogare in modo originale il messaggio evangelico con i valori, le tensioni e gli ideali sportivi. Il recital si compone di cinque moduli, associati ad altrettanti brani del Vangelo di Luca riletti secondo una coinvolgente ottica ""sportiva"""": il brano di Gesù nel deserto (Il dottor Doping), quello dei discepoli che mangiano spighe di grano il sabato (La legge e l'uomo), la parabola del Buon Samaritano (Peter il samaritano), quella del servo e il padrone (Capitano della sua anima) ed infine il dialogo tra Gesù e Ponzio Pilato (Pilato e i campi della neve). """"Il Vangelo secondo lo sport"""" è un'occasione ideale per un incontro/serata di formazione o riflessione, ed è di facile realizzazione, essendo basato sulla semplice lettura dialogata con accompagnamento di slide (disponibili insieme al testo) e musiche (dal vivo o mixate). Il recital può essere proposto sia in forma completa o selezionando alcuni dei moduli, a seconda delle esigenze."" -
Sport al femminile. Quando la mimosa fa la differenza
Nonostante lo sport rimanga un ambito dove gli stereotipi associati al genere maschile e femminile trovano maggiore, spazio anche a causa dei media, esso offre anche importanti oppartunità per il superamento di visioni tradizionali a favore delle emancipazione della donna. -
L'abbracciosofia del buonumore. Abbracci che guariscono in famiglia, a scuola e nella società
Ti piacciono gli abbracci? Sei disponibile a darli, riceverli, a coltivare un gruppo di persone che via via si possa ampliare per garantirci una dose costante di contatti umani nutrienti ed energizzanti? Ti piace fare le coccole agli animali? E a tua volta fruire delle loro attenzioni, del loro affetto incondizionato anche se ti sembra di non poter dialogare con loro mediante le parole come faresti con gli umani? Ti piace essere di buonumore? E vorresti diventare un diffusore naturale di gioia, gentilezza e gratitudine? Tutti, prima o poi, avremo goduto del piacere di averlo provato, gustato e inserito nella memoria cellulare, magari nel cassetto dedicato al piacere, alle emozioni e alla carica energetica di tipo affettivo. In questo libro si trovano testimonianze, notizie e curiosità, compreso il contributo delle neuroscienze che hanno finalmente certificato con evidenze scientifiche intuizioni e saggezze millenarie. Storicamente si spazia, con la macchina del tempo, dagli Amanti di Valdaro, scoperti ancora abbracciati da ben 6000 anni, fino alle più recenti manifestazioni di ""Abbracci gratis"""" che ormai hanno raggiunto anche l'Italia in modo epidemico, giungendo dall'Australia, continente lontano, ma allo stesso tempo vicino grazie a Google e YouTube e alla velocità delle news nel terzo millennio. Se almeno la tua curiosità è stimolata da queste domande, ti stai immergendo in una realtà nuova, da condividere con tutti coloro che si vorranno mettere in gioco..."" -
Costruire l'intelligenza emotiva. Come potenziare l'intelligenza emotiva nei bambini
“I buoni genitori sono come i buoni insegnanti. Fornendo una base stabile, gli adulti attenti possono creare nella vita dei bambini un ambiente che consenta al loro cervello di funzionare al meglio. Quella base diviene un porto sicuro, un riparo protetto che dà loro la forza di avventurarsi a esplorare, a sperimentare cose nuove, a osare. Quella base di sicurezza può essere introiettata quando a un bambino si insegna a gestire meglio l’ansia e quindi a focalizzare più accuratamente l’attenzione. Ciò accresce inoltre la sua capacità di acquisire una situazione ottimale per l’apprendimento. Una maniera per assicurare che ogni bambino riceva le migliori lezioni del cuore è renderlo partecipe della giornata scolastica così come anche della vita domestica. Aiutare i bambini a padroneggiare le emozioni e le relazioni li rende studenti migliori. Ci sono abilità di cui ogni bambino ha bisogno, non solo a scuola, ma per tutta la vita. Li possiamo aiutare fornendo loro lezioni sistematiche che rafforzino quelle capacità che stanno per sbocciare. Questo è ciò che Linda ha fatto, grazie al suo programma all’avanguardia, nelle scuole di New York, possibilità che viene qui offerta a tutte le famiglie e a tutte le scolaresche attraverso questo libro e il CD che lo correda.” (dall'Introduzione di Daniel Goleman) -
Due papà, due mamme. Sfatare i pregiudizi
Di genitorialità omosessuale si parla tantissimo, ma se ne parla molto spesso attraverso prospettive discorsive inquinate in partenza, da cui si fanno discendere o derivare concezioni che rinforzano o confermano visioni distorte. Se la genitorialità è una dimensione che implica il rimando a precise competenze, che in linea generale ineriscono la dimensione della cura, secondo quali criteri è possibile pensare che le persone omosessuali possano non avere o non abbiano tale competenza? Perché a livello sociale e culturale sembra persistere e resistere una visione di omogenitorialità come contesto disadattivo e deviante per la crescita dei bambini e delle bambine? Lo scopo di questo volume è quello di inaugurare nuovi saperi che diano adito ripercorrendo simbolicamente un noto paradigma foucaultiano - a nuove forme di potere. Un potere che non è quello negativo legato all'esercizio della forza, al predominio, al controllo, alla coercizione, ma potere positivo della relazione, dell'incontro, dell'apertura e dell'ampliamento degli orizzonti di senso; dell'integrazione dei diversi punti di vista attraverso cui si può guardare alla complessità del reale; potere come abbattimento di chiusure comunicative, confronto dialettico e costruttivo, condivisione di vissuti ed esperienze, destrutturazione del pregiudizio, della discriminazione, della stigmatizzazione, dell'esclusione. -
Leader della risata. Essere professionisti del ridere
Le teorie che spiegano perché si ride sono numerose e le discipline interessate in generale all'umorismo vanno dalla sociologia alla filosofia, dalla psicoanalisi alla psicologia e alla neurologia. Negli ultimi trent'anni è nata anche una nuova disciplina, la gelotologia (dal greco ghelos=riso), che studia e applica il riso come terapia per stimolare e attivare i complessi meccanismi coinvolti nel processo di guarigione. Su tali presupposti si è basato lo ""Yoga della Risata"""", che da vent'anni Madan Kataria e la moglie Madhuri stanno seminando nel mondo. Si tratta di una pratica semplice che, oltre a risultare al primo impatto curiosa, si è rivelata col tempo anche efficace per il benessere delle persone e la prevenzione della salute. Grazie a un paziente nutrimento della propria spiritualità, impegnati a scoprire e attivare il dono unico per cui si è presenti nel mondo, a partire dalla nostra risata interiore si può coltivare la bellezza della nostra essenza e contribuire alla bellezza delle persone che incontriamo e alla bellezza dell'Universo con cui siamo connessi. Questo libro testimonia l'enorme lavoro già realizzato con l'intento di promuovere un arricchimento reciproco tra i diversi praticanti e insegnanti. È bastato un cenno per scoperchiare un vulcano. La peculiarità di questa pubblicazione è la sua praticità, l'assenza di aspetti teorici non vissuti e testati e la presenza di indicazioni più calzanti per la realtà italiana..."" -
Le chiavi di casa. Appunti tra un sinodo e l'altro
Non smettere di sperare insieme che la Chiesa sappia lasciarsi interrogare e sia sempre più libera da se stessa, dalle proprie abitudini e consuetudini. La speranza è che nessuno si trovi fuori dalla porta senza le chiavi di casa senza riuscire a trovare il campanello per entrare. La Chiesa cattolica prende molto sul serio l'amore umano, rivendicando di poter dire parole di verità, decisive. Ma, oggi, queste parole hanno molto meno peso di un tempo, in alcuni casi sono anche contestate. In questo contesto la Chiesa cattolica ha vissuto la tentazione di rinserrarsi in una nicchia, magari riservando un giudizio severo a un mondo che sembra non capirla più. Papa Francesco, dopo la sua elezione, ha cominciato a sollecitare la Chiesa a invertire il cammino, uscendo fuori dai confini, perché ciò che ha da donare è prezioso. Indicando il percorso sinodale, papa Francesco non ha voluto dettare soluzioni dall'alto, ma coinvolgere tutta la Chiesa in un cammino di maturazione, attraverso consultazioni aperte a tutti i battezzati. È un esercizio di comunione che non ha precedenti nel cattolicesimo. La domanda cruciale è: come comunicare la famiglia nel contesto del nostro mondo e del nostro tempo? Ecco allora l'indicazione fondamentale di queste pagine. Serve con una teologia incardinata sulla categoria della relazione, che preceda e fondi sia la dottrina che la pastorale. La verità è una relazione, perché Dio stesso è relazione... -
Veduta di pianure con dame
Racconti liberamente ispirati alle vite di dieci donne partigiane che dal 1800 hanno contribuito alla storia del nostro Paese in qualità di attiviste (come Giuseppina Cattani, Maria Goia, Maria Luisa Minguzzi), staffette (come Ida Camanzi, Maria Margotti, Benilde Verlicchi), artiste che non declinarono al loro ruolo di fare la resistenza (come Cordula Poletti e Sonia Micela) o, ancora, maestre (come Maria Maltoni e Giovanna Righini Ricci). Vicende geograficamente collocate in Romagna. -
Francesco Marcone: colpevole di onestà
Il nostro è un Paese all'incontrario nel quale accade che essere onesto è una colpa. E in quanto colpa qualcuno decide legittimamente che devi pagare. Devi espiarla. 20 anni fa decisero che Francesco Marcone dovesse pagare con la vita la sua colpa di essere onesto e di esercitare questa onestà nel suo ruolo di Direttore dell'Ufficio del Registro di Foggia. Fu ammazzato la sera, mentre rincasava, nel portone di casa con due colpi alle spalle. Era il 31 marzo del 1995. La mafia ammazzava e ammazza così. Vittima del dovere in un Paese che ha bisogno di martiri e di eroi. Una graphic novel dove l'eroe non ha poteri speciali e nemmeno costumi colorati. Ha un volto, uno sguardo di marito, padre, cittadino onesto. Una graphic novel per riscattare l'onestà con la speranza che diventi un valore normale non eccezionale. -
Amare il mondo. Creare la pace. Papa Francesco e Tonino Bello
De finibus terrae: dal Sud America argentino e dal Salento profondo. Jorge Bergoglio e Tonino Bello sono uomini di periferia, attenti alle periferie. Maestri perché testimoni locali e planetari. Il vescovo di Roma si fa chiamare Francesco per incarnare il volto di una Chiesa povera e dei poveri, amante della pace e del creato; il vescovo di Molfetta, nel 1962, entrava nell'ordine francescano secolare incontrando in Francesco d'Assisi i temi vitali della povertà, della minorità, dell'itineranza. Le meditazioni dell'uno rimandano a quelle dell'altro e viceversa. Vibrano sulla stessa lunghezza d'onda. Li unisce la costante meditazione o la ruminazione della Parola di Dio, l'attenzione ai problemi delle persone, la cura dei poveri, la propensione a privilegiare le esistenze (volti) rispetto alle essenze (dottrine), la fresca veracità della loro testimonianza, l'esigenza di annunciare il messaggio di pace in modo coinvolgente. Evidente è il comune linguaggio esistenziale o ""parabolico"""". L'itinerario nonviolento di Tonino Bello, proposto come una serie di tappe lungo il sentiero di Isaia, s'intreccia visibilmente con quello di Jorge Bergoglio. Vivono la pace come realismo profetico, dono e impegno, inquietudine creativa. Come cristiana """"via, verità e vita"""" o laico """"potere dei segni"""", moto delle differenze fecondatrici di comunione. Insomma come rivoluzione della tenerezza (Evangelii gaudium 88, 288) o come capacità di misericordia (così Tonino Bello definiva anche la politica)..."" -
Educare alla felicità. Nuovi paradigmi per una scuola più felice
Questa non è utopia. Smettiamola di non realizzare cose belle per paura di essere definiti sognatori. Cosa c'è di male nel desiderare una scuola migliore e nuovi paradigmi che la rendano più bella e più felice e anche più proficua? Proviamo, allora, a pensare alla scuola come un luogo di possibilità. Un grande ""parco giochi"""" nel quale le menti, i cuori e le anime possano giocare a sviluppare i propri talenti, allenare le proprie emozioni, fortificare le abilità e prepararsi per la seconda parte della vita: quella di adulti che dovranno portare il loro meglio nella società attraverso il loro lavoro. Certo, le difficoltà economiche non aiutano, il precariato e tanti altri innegabili problemi esistono. Ma crediamo di produrre effetti positivi pensando negativo e cercando sempre quello che non va? Non è giusto cedere a facili disfattismi. Questo lavoro è una proposta, un tentativo concreto di portare nelle scuole, attraverso un ampio e articolato supporto metodologico, pratiche di educazione alla felicità. Praticare la risata vuol dire spezzare gli schemi negativi. Quando pensiamo a una situazione in chiave positiva diventiamo capaci di prendere decisioni migliori e influenzare il nostro corpo e il nostro comportamento. Così non solo cambiamo noi stessi, ma in fondo trasmettiamo un'energia positiva che cambia il mondo. E non è queste la missione della scuola?"" -
Società sportiva e comunicazione. Spunti per restare in partita
Per una società sportiva la gestione della comunicazione è vitale: oggi, infatti, lo sport è comunicazione tanto quanto prestazione agonistica. Saper ben comunicare il messaggio sportivo è un compito che non riguarda solo i livelli sportivi superiori ma coinvolge direttamente la realtà e le aggregazioni sportive di base. Più infatti si è ""piccoli"""" e """"fragili"""" più è necessario sviluppare buone strategie di sopravvivenza, e più la comunicazione sportiva può fare la differenza. Si tratta di una sensibilità e obiettivo di tutta la realtà associativa, frutto di apprendimento ed esercizio. Questo Quaderno vuole rafforzare la sensibilità e le competenze comunicative nell'affrontare il delicato ma strategico compito di dirigere i messaggi sia sul versante esterno alla Società sportiva, per valorizzare la sua presenza sul territorio, sia sul versante interno, per rafforzare l'identità associativa e migliorare l'efficienza e qualità delle relazioni. Il testo intende essere strumento di stimolo e aiuto proponendo spunti e soprattutto materiale (schede di lavoro ed esercizi) perché tutti, dai dirigenti ai semplici collaboratori, sappiano ben giocare la partita della comunicazione sportiva e associativa."" -
La sindrome di Isacco. I genitori e le «colpe» dei figli
Il Signore chiese al suo fedele servitore Abramo di sacrificargli il suo diletto figlio, l'unico che gli era rimasto. Era uno strumento nelle mani di Dio per mettere alla prova la Santa Alleanza del popolo di Israele, la cieca e totale obbedienza di Abramo; ma quel bambino cosa c'entrava in questi disegni divini? Isacco rappresenta tutti quei bambini che subiscono ""le regole"""" degli adulti, di cui non comprendono né l'utilità, né il significato. Regole ineludibili, importanti, ma assurde e incomprensibili. La fedeltà, l'obbedienza, l'alleanza e la grazia divina possono avere un significato per noi adulti, ma hanno lo stesso significato per i bambini? Quanti bambini sono testimoni innocui e vittime di queste prove? Quanti di loro sono inseriti in giochi più grandi di loro, diventandone protagonisti senza volerlo? Quanti bambini si sentono contesi, divisi, lacerati dagli adulti, senza capire perché? La """"sindrome di Isacco"""" si riferisce a questo stato di sgomento e stupore di un bambino di fronte a certi accadimenti incomprensibili che hanno segnato la sua giovane vita. In questo libro sono raccolte storie che possono essere ricondotte alla condizione esistenziale di Isacco. I numerosi Isacco, incontrati nell'intensa vicenda clinica e professionale dell'autore, si trasformano in una guida per provare, chiudendo gli occhi, a immaginare come quella domanda che rimbalza continuamente, """"perché io?"""", può impattare nella vita di una bambino."" -
Non la picchiare così. Sola contro la mafia
Maria è una testimone di giustizia. Non una pentita. Non una collaboratrice. Non ha commesso reati, non è stata complice di niente, non ha sbagliato davanti alla legge. Ha solo visto l'impossibile, l'incredibile che non ha voluto accettare subito, l'impensabile per una ragazza innamorata. È fuggita e ha deciso di vivere di nuovo. E ha subito violenza, tanta, sino a quando ha detto basta. E ha deciso di vivere di nuovo. -
La lente focale. Gli zingari nell'olocausto
Nel 1936, durante i giochi olimpici di Berlino, Hitler dichiarò che ""la città va ripulita"""". Arrivarono subito anche per gli zingari, come per gli ebrei e gli omosessuali, i campi di concentramento. Otto Rosenberg era un sinto, unico sopravvissuto della sua famiglia. Dopo anni di silenzio, raccontò la sua storia e qualcuno la trascrisse. È l'unica testimonianza fino ad ora raccolta sullo sterminio degli zingari nei campi di concentramento."" -
La laicità del Vangelo
Il Vangelo è un libro di religione o la storia di un conflitto mortale con la religione? Lungo tutta la vita di Gesù, i conflitti con i sacerdoti, i dottori della legge e i farisei, il tempio, le osservanze e le norme religiose, sono stati sistematici. Dunque, può pensare seriamente a un cristianesimo ""non-religioso""""? Il Vangelo non è """"un libro di religione"""", è un insieme di racconti che spiegano come Gesù di Nazareth ci offra """"un progetto di vita"""". Tuttavia, Gesù è stato un uomo profondamente religioso, a causa della sua intensa relazione con Dio come Padre e del suo frequente ricorso alla preghiera. Ma la religiosità di Gesù non è stata legata al tempio, ai riti sacri, ai sacerdoti e alla sottomissione alla legge religiosa. Al contrario, Gesù è vissuto in maniera tale che, quando ha iniziato ad agire e a parlare in pubblico, è entrato in conflitto con i responsabili della religione (i sacerdoti, i teologi ed i più stretti osservanti). Il Vangelo è il grande racconto di questo conflitto, che è terminato drammaticamente nel processo, nella condanna e nella morte di Gesù. Per questo resta cruciale la domanda: come ha potuto fondare una religione un uomo la cui vita è finita in uno scontro mortale con la religione? L'aspetto centrale della vita di Gesù non è stato il religioso e la religiosità, ma l'umano e l'umanità. E poiché Gesù si è posto dalla parte della vita e della felicità degli esseri umani, il Vangelo incentra la sua attenzione sulla salute dei malati, sulla convivialità...""