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L' inchiesta
Giunto in città per indagare su un'ondata di suicidi tra i dipendenti di una fantomatica Azienda, l'Inquirente si ritrova catapultato in una realtà surreale, ai limiti dell'assurdo, inizialmente grottesca ma poi sempre più inquietante e sinistra. E così, quella che in prima battuta sembrava una missione come tante compiute in passato, per il povero Inquirente si trasforma in un'impresa impossibile, dove l'ordine normale delle cose è sovvertito, i confini tra il bene e il male diventano labili e la possibilità di far luce su quelle morti ormai passate in secondo piano una speranza sempre più flebile. Attraverso pagine di fortissimo impatto emotivo, a fronte di uno stile essenziale, quasi lapidario, Philippe Claudel mette in scena un mondo non poi così distante dall'abominio di un certo nostro presente, dove l'individuo, a partire dal suo essere lavoratore, ha perso gran parte della dignità, è stato trasformato in una creatura robotomizzata, anello anonimo all'interno di un meccanismo imperscrutabile, che tutto controlla e tutto decide in maniera inappellabile. Traendo spunto dai drammatici fatti di cronaca che hanno sconvolto la Francia tra il 2008 e il 2009, Claudel tesse in questo romanzo una delicata e sapiente riflessione filosofica sull'odierna condizione umana. -
Una volta l'Argentina
Se in ogni vita si celano molti romanzi, quante vite si nascondono in questo! .Una volta l'Argentina. racconta la storia della famiglia di Andrés Neuman, una stirpe incantevole e variopinta, arrivata da ogni parte del mondo in un Paese letteralmente costruito dai milioni di immigrati. Capostipiti, il russo Jacobo, nato sotto gli zar, e René, scultore eretico che lasciò la Francia con la moglie Louise Bianche per un remoto villaggio dell'Argentina del nord. Metà creature di fantasia metà donne e uomini in carne e ossa, al cospetto dei suoi ascendenti la penna di Neuman mantiene assieme tenerezza e lucidità: ne risulta il racconto personale di un Paese che è un mondo intero, con le sue mille tragedie e resurrezioni, e di un secolo lunghissimo, il tremendo Novecento, corso via troppo veloce perché ci accorgessimo di quanto lontano ci stava portando. Con una delicatezza e un'intensità rare, combinando elegia, tragedia e umorismo, Neuman dispiega di fronte ai nostri occhi una genealogia reale e fantastica, in un romanzo storico e di formazione. -
Uscire dalla trappola. Abbuffarsi vomitare torturarsi: la terapia in tempi brevi
Abbuffarsi e vomitare, tagliarsi con una lametta o ustionarsi con una sigaretta, abusare di alcol e droghe: spesso dietro questi comportamenti, solo apparentemente autodistruttivi, si cela la trappola della compulsione, che da espediente sedativo e valvola di sfogo della sofferenza psichica si trasforma in piacere irrefrenabile. E da qui che è possibile dimostrare come bulimia e autolesionismo, oggi sempre più diffusi fra giovani e adolescenti, non siano categorie diagnostiche distinte, bensì due facce della stessa medaglia, e che come tali vadano trattate. Gli autori sostengono la possibilità di un intervento rapido e strategico, di un modello terapeutico costruito su misura per il paziente e in grado di ribaltare la logica perversa del disturbo. Secondo l'approccio ""tecnologico"""" discusso in queste pagine, sono le soluzioni più efficaci, elaborate """"sul campo"""", a definire e descrivere la patologia: in altre parole, la conoscenza deriva dal cambiamento concreto nella vita del paziente, e non da un quadro teorico o statistico che si presuppone infallibile e immutabile. Accanto all'esposizione di diversi casi clinici, viene presentato un vastissimo e fantasioso repertorio di stratagemmi terapeutici messi a punto da Matthew Selekman e Giorgio Nardone, accomunati da un percorso ventennale di ricerca e intervento che rispetta la singolarità sociale e familiare del paziente, facendo leva sui suoi talenti e sulle sue risorse, in una sintesi mai definitiva di rigore e creatività."" -
Stupori
La chiave dell'eterna fertilità: un segreto custodito dalla foresta amazzonica e che da anni la dottoressa Annick Swenson tenta di svelare studiando una tribù indigena per conto di un'azienda farmaceutica americana. Un segreto che potrebbe rivoluzionare la vita delle donne di tutto il mondo, ma che sembra destinato a restare tale, visto che la dottoressa Swenson si rifiuta caparbiamente di comunicare i risultati del proprio lavoro. E così, per far luce sull'attività dell'enigmatica ricercatrice e sulla misteriosa morte di un collega, l'azienda invia in Amazzonia un'altra dottoressa, Marina Singh... ""Stupori"""" narra la ricerca della verità da parte di una donna che, lontana dalle certezze della civiltà, prenderà coscienza della vulnerabilità e della fragilità dell'essere umano al cospetto di una natura rigogliosa e brulicante di insidie. Ma soprattutto il nuovo romanzo di Ann Patchett è l'invito a una riflessione sul delicato equilibrio tra etica e scienza, sulle responsabilità che quest'ultima dovrebbe assumersi nei confronti della vita, sotto ogni forma e specie, sui limiti di fronte a cui forse dovrebbe fermarsi per non trasformarsi in una macchina di morte."" -
I colori dei nostri ricordi. Diario cromatico lungo più di mezzo secolo
Qual è primo colore che ricordiamo? C'è un'immagine della nostra infanzia che ci è rimasta impressa per quella particolare sfumatura? Comincia rispondendo in prima persona a questa domanda il libro più personale e intimo di Michel Pastoureau, il maggiore esperto al mondo di storia dei colori. E continua ripercorrendo le tappe cromatiche fondamentali della sua vita ' la prima bicicletta, un'odiata giacca di un brutto blu, la divisa della squadra di calcio del liceo, gli «scandalosi» pantaloni rossi di due compagne di scuola. La sua narrazione, come sempre erudita e arguta, ricca di curiosità e di aneddoti supportati da anni di scrupolose e documentatissime ricerche storiche, bella da leggere come una raccolta di godibilissimi racconti, si apre gradualmente dalla dimensione individuale a quella collettiva, trasformandosi nel diario cromatico dei nostri ultimi cinquant'anni, tra moda e sport, arte e costume, linguaggio e letteratura, filosofia e scienza. E la scoperta più bella tra tutte quelle a cui ci guida questo studioso è che i colori sono l'ennesima conferma di quanto la nostra vita sia fatta sì di realtà concrete, misurabili, oggettive, evidenti, per così dire «o bianche o nere»; ciò che la rende davvero memorabile, però, sono le sfumature personali: quelle inafferrabili, indescrivibili e forse mai esistite che tingono i ricordi, le emozioni, i sogni. -
La cucina tex-mex. Storie vere e saporti forti dai confini sconfinati dell'America
Secondo John Steinbeck il Texas è uno stato mentale. Di certo, per chi lo conosce attraverso film, libri e musica, è una serie di immagini, di personaggi, di atmosfere e storie esemplari. Con la potenza delle sue suggestioni, è stato ed è una terra mitologica, e della sua mitologia fanno parte i cibi forti e simbolici dei suoi eroi. Sempre secondo John Steinbeck, il Texas si ama o si odia, senza mezze misure; ed è amore quello che trabocca dalle parole di Laurei Evans, la nostra qualificata, divertente e un po' nostalgica guida in questa serie di esperienze tex-mex. Dalla San Antonio Fiesta alla cena di tacos, dal gran party al ranch alla cucina nomade dei cowboy fino a un Texas più segreto, quello della cucina di mare e delle Texas Hills, scopriamo origini e segreti di ingredienti, ricette e abbinamenti che parlano di una cultura del buon cibo e della convivialità, del piacere di trovarsi, cucinare e gustare insieme. Incontriamo regine del chili, cuochi dei cowboy e pionieri-filosofi; impariamo il sistema per fare il vero barbecue texano anche senza Texas intorno. Tutto è talmente caldo, allegro e coinvolgente da far venire voglia di provare l'ultima esperienza, quella che chiude il libro: un'abbondante e sostanziosa prima colazione tex-mex... per dimostrare di essere davvero ""veri uomini""""."" -
Il nome giusto
Alla vigilia del suo quarantottesimo compleanno, un milanese giace in fin di vita sull'asfalto della circonvallazione Trionfale, a Roma. Come ci è arrivato? A narrare la storia è lui stesso o meglio il suo fantasma, dalla sede del suo limbo terreno: un negozio di libri usati al cui proprietario è stato venduto l'unico bene che aveva: la sua biblioteca. Ogni volta che le figure più disparate entrano nella bottega e comprano i volumi, il protagonista ne segue i passi: l'incontro fra i testi (di Borges o Kafka, Leopardi o Foster Wallace o Celine) e i nuovi proprietari presenta sempre una coincidenza bizzarra, che gli dà la sponda per raccontare un pezzo della sua vita di spirito solitario e inconcludente, di creatura dolcissima e spacciata, capace di umorismo nella tragedia e di riflessione nella farsa. Un uomo che vagando in morte, come ha vagato in vita, alla ricerca di un senso e un'identità, conserva ancora in sé la febbrile apprensione del naufrago. Un uomo qualunque e al contempo speciale, com'è speciale e qualunque la vita di ogni lettrice e lettore: segnata dall'amore per la letteratura come chiave profonda di comprensione dell'esistenza e del mondo, dalla convinzione riposta che non siamo noi a leggere i libri, ma i libri a leggere noi. -
L' ultima notte di quiete
La visuale è quella che si può avere da una torre nel cuore di Sesto San Giovanni: periferie, aree industriali dismesse, costruzioni postmoderne. I personaggi sono il riflesso delle solitudini metropolitane: il cassintegrato Marzio, l'addetta alla ristorazione automatica Giada, la disegnatrice di fumetti erotici Valeria, il neo assunto Mirko. Le azioni incarnano la voglia di riscatto, e sono istintive come piantare una tenda in cima a un tetto, polemiche come organizzare una performance di protesta, fantastiche come inventarsi un personaggio, Rosaria Pene, capace di scompaginare le carte della flessibilità. E il collante è la forza dell'immagine, fotografie accese di call center e tragedie d'attualità, veggenti e sindacalisti, lotte presenti e passate. Istantanee che Ivan Guerrerio prende dall'asfalto, dal grigio delle città e delle nostre vite, o da quell'azzurro del cielo che talvolta sembra rendere tutto possibile. Fino a che l'ultima notte di quiete lascia il passo al mattino. Un'immagine si inserisce nella storia, e ne stravolge il senso. Perché è un'immagine sbagliata, e nessuno potrà più grattarla via, nemmeno il lettore, catturato come tutti dall'obiettivo di questo romanzo viscerale e spurio, che mette il dito nelle piaghe del nostro tempo. Non resta che rimetterla al suo posto, costi quel che costi. -
Verso la montagna sacra. Il monte Kailash. Un pellegrinaggio in Tibet
Il monte Kailash è la montagna più sacra del mondo, venerata da un quinto dell'umanità. Isolato alle spalle dell'Himalaya centrale, secondo il mito sarebbe la fonte dell'universo scaturito dalle acque cosmiche e dalla mente di Brahma. La sua vetta non è mai stata espugnata, ma per secoli pellegrini indù e buddhisti ci hanno camminato ritualmente attorno. Colin Thubron si unisce a questi pellegrini, dopo un'estenuante camminata dal Nepal, attraverso gli alti passi del Tibet, fino ai magici laghi che riposano alle pendici del Kailash. Un bellissimo diario di viaggio che coniuga la forza e la poesia della scrittura di Thubron con la sua capacità di mettersi in sintonia con le persone che incontra. Parla con contadini isolati e con monaci rinchiusi in monasteri decadenti; racconta storie di esilio e di eccentrici esploratori occidentali. Ma Verso la montagna sacra custodisce un'ulteriore dimensione: l'autore ha di recente perso la madre. Sta compiendo un pellegrinaggio anche lui. Il suo cammino risveglia un paesaggio interiore di solitudine, amore e dolore, ridando vita a preziosi frammenti delle sue stesse origini. -
Cosa rimane della vita
Una foto. Tutto ha inizio da una foto descritta all'interno di un romanzo: una signora ormai ottantenne, Hedwig, ritiratasi a vivere in Spagna, riceve in dono il libro e crede di potersi riconoscere in quell'immagine sbiadita, che ritrae un'anonima famiglia svedese, in un'epoca ormai lontana. È il principio di una fitta corrispondenza con l'altra protagonista del romanzo, la scrittrice Sigrid Combüchen che, desiderosa di trovare materiale per il prossimo libro, lascia credere all'anziana donna di abitare nella sua casa d'infanzia, proprio quella della foto. Un inganno ben riuscito, che si protrarrà per un decennio e che, in una raffinata operazione metaletteraria, apre una finestra sulla vita anticonformista della giovane Hedwig, vista attraverso gli occhi della protagonista ormai al tramonto dell'esistenza. Con l'eleganza di una grande narratrice, in ""Cosa rimane della vita"""" Sigrid Combüchen lancia una vera e propria sfida al lettore: sin dalla prima pagina lo tiene in bilicò sul sottile filo che separa la realtà dalla finzione e lo disorienta lasciandolo spiare - talvolta senza riuscire a comprendere fino in fondo - l'intimo ed esclusivo dialogo tra le due protagoniste; ma al tempo stesso, gli apre le porte della propria officina artistica, mostrandogli in presa diretta la potenza manipolatrice della letteratura nei confronti della realtà."" -
Guida al consumo critico 2012. Tutto quello che serve sapere per una spesa giusta e responsabile
Dal 1985 il Centro Nuovo Modello di Sviluppo lavora per mostrare che vendere e comprare non sono atti così innocui come può sembrare. Hanno un fortissimo impatto, non solo economico. Dietro a questo semplice gesto quotidiano si nascondono problemi di portata planetaria, di natura sociale, politica ed ambientale. Chi sono i gruppi italiani ed esteri che forniscono le nostre botteghe? Cosa fanno? Chi rappresentano? Quali le loro priorità? Hanno responsabilità nei confronti dell'ambiente? Quali rapporti hanno con i paesi poveri? Con il mondo delle armi? Con i paradisi fiscali? Quale il grado di trasparenza delle informazioni che diffondono? Quale l'affidabilità? -
Cogito ergo soffro. Quando pensare troppo fa male
Tracciare un bilancio dell'avventura intellettuale dell'uomo in Occidente equivale a ripercorrere lo sviluppo della razionalità tramite l'esercizio del dubbio: filosofia, scienza, psicologia, tutte si sono avvalse del dubbio e del suo superamento come strumento d'indagine e metodologico privilegiato. Ma cosa accade quando cerchiamo di applicare il ""cogitocentrismo"""" nella pratica, nella vita di tutti i giorni, di fronte a scelte e situazioni di per sé irriducibili alla logica e al più ferreo raziocinio? Cadiamo in una trappola, in un autoinganno, in una vera e propria """"psicopatologia della vita quotidiana"""": ci illudiamo di poter risolvere una crisi amorosa, un dubbio amletico, una decisione cruciale affidandoci al nitore rassicurante del sillogismo, oppure, all'estremo opposto, cerchiamo la certezza nelle """"verità rivelate"""", religiose, scientifiche o ideologiche. Da strumento infallibile il cogito si trasforma così in un ostacolo insormontabile, fonte di incertezza se non addirittura di sofferenza psicologica, fino ad assumere forme patologiche. In queste pagine Giorgio Nardone affianca i presupposti teorici all'indagine clinica, proponendo soluzioni terapeutiche """"calzate sul problema"""" e ispirate al modello strategico. Sulla scia di Kant, è necessario """"riorientare"""" strategicamente il pensiero per riscoprirne le potenzialità: anziché ostinarci a cercare le risposte, dovremmo preoccuparci di formulare meglio le domande."" -
I filosofi in cucina. Critica della ragion dietetica
Quando i filosofi pensano, per lo più dimenticano di pensare al loro corpo e soprattutto al modo in cui il corpo si costruisce e si modifica: attraverso il cibo. Dunque, si potrebbe dire, tra il pensiero e la pancia esiste una rete complessa di affinità e relazioni che sarebbe un grave errore trascurare. Diogene sarebbe stato il critico dei costumi che fu senza la sua passione per il polpo crudo? Il Rousseau del contratto sociale avrebbe fatto l'apologia della frugalità se la sua dieta non fosse stata composta quasi solo di latticini? Sartre, i cui incubi sono pieni di granchi, non ha pagato, nella sua vita teorica, l'avversione per i crostacei? In questo saggio, decisamente nietzscheano e feuerbachiano, Michel Onfray restituisce dignità filosofica a merluzzi e minestre, all'orzo e al vino, ai salumi e al caffè aromatizzato, che - da Fourier a Marinetti, da Kant agli esistenzialisti - segnano i cammini imprevedibili della gaia scienza. Una critica della ragione dietetica, come recita il sottotitolo? Un abbozzo di ""dietetica""""? Innanzitutto, un tentativo di sorprendere l'istante, e la pietanza, a partire dai quali il corpo cattura lo spirito e gli detta le sue leggi."" -
Matematica senza paura. Pensare il mondo in numeri dai 4 ai 90 anni
Come si affrontano i problemi matematici? O meglio, come si affronta la realtà in termini matematici? I problemi che abbiamo studiato a scuola, infatti, trovano una corrispondenza nelle situazioni di vita quotidiana, la sola differenza rispetto ai banchi di scuola è che qui non dobbiamo ricorrere alle sole formule. La soluzione, infatti, è in un certo senso dentro di noi, nelle capacità innate del nostro cervello di pensare naturalmente in modo logico. Scoprire e sfruttare al meglio queste capacità è una questione di allenamento e, quando a guidarci sono due maestri della divulgazione come Albrecht Beutelspacher e Marcus Wagner, può risultare meno faticoso di quanto si possa temere. Oltre ottanta rompicapi e enigmi, che spaziano dalla geometria alla logica, dall'algebra al calcolo delle probabilità, senza dimenticare però i giochi e i trucchi magici, spiegati con la chiarezza che contraddistingue i due autori, per farci scoprire il lato divertente della matematica e arrivare finalmente a non averne più paura. -
Mille esempi di cani smarriti
Antimo e Luciana sono una coppia di cinquantenni il cui pseudo-matrimonio è tenuto in piedi dal ricatto emotivo reciproco e dalla indolenza di lui. Antimo è figlio illegittimo di un prete-operaio di Terni, che l'ha allevato nella sua diocesi. Luciana è figlia della Roma-bene, erede di case e rendite. Protagonisti messi alla gogna, nell'equilibrio terrificante della normalità in cui nemmeno l'erotismo sprigiona più speranza e autenticità, sono i rapporti interpersonali, quelli all'interno della coppia, tra genitori e figli, tra cosiddetti amici di una vita e nuove conoscenze, i doppi vincoli psichiatrici sui quali spesso sorvoliamo per non doverci fare i conti, e la stagnazione attuale della cosiddetta lotta di classe. -
Quel nostro Novecento. Costituzione, Concilio, Sessantotto: le tre rivoluzioni interrotte
Un percorso politico, un percorso di vita: Raniero La Valle ripercorre qui le tappe fondamentali della sua vita ? dalla nascita sotto il fascismo alla Costituzione, dalle cronache del Concilio come direttore dell' Avvenire d'Italia alla battaglia dei «cattolici del no» per il divorzio, dall'elezione come parlamentare della Sinistra Indipendente alle leggi sull'aborto e sull'obiezione di coscienza, dalle lotte per la pace alla marcia a Sarajevo ? che hanno incrociato le grandi vicende della vita politica dell'Italia, e anche dell'Europa e del mondo. Una vita spesa per il diritto, per la fede e per la libertà: i valori per cui Raniero La Valle si è battuto, che sono anche le eredità incompiute che dobbiamo raccogliere dal Novecento. -
Coltiviamo la città. Orti da balcone e giardini urbani per contadini senza terra
Un libro che porta la campagna in città e insegna davvero il ""come fare"""" anche a chi non ha mai visto un seme, una zappa o un innaffiatoio in vita sua. Le giuste ricette per imparare a coltivare fiori ortaggi e frutti nei """"fazzoletti"""" di terra urbani: balconi, davanzali, terrazzi, cortili, giardini condominiali, orti urbani. E inoltre: le forme e il valore, personale e collettivo, educativo e terapeutico, di orto e giardino urbano, gli orti di comunità, gli orti collettivi, in condivisione e in adozione, il guerrilla gardening, le bombe di semi, gli orti scolastici, gli orti in condotta di Slow Food, gli orti in carcere... E poi le storie di chi ha trasformato gli orti e il verde in progetti da condividere e imitare, con le testimonianze di alcuni protagonisti."" -
I dieci comandamenti della coppia. Ottanta grandi psicoterapeuti dettano le leggi dell'amore
"Conosciamo tutti molto bene le verità rivelate dei Dieci Comandamenti, leggi fondamentali dell'esistenza, che ci forniscono indicazioni interiorizzabili per aiutarci a percorrere la vita assai più facilmente. Se fossimo tutti guidati dai precetti dei Dieci Comandamenti, il mondo sarebbe indubbiamente migliore. Lo scopo di questo libro è fornire delle massime che migliorino le relazioni"""". Per """"I dieci comandamenti della coppia"""" ottanta psicoterapeuti, esperti nella consulenza matrimoniale, hanno stilato ognuno il proprio decalogo per aiutarci a creare e a mantenere sana la nostra vita a due. Un distillato di esperienza semplice ed efficace che guarda a tutti gli aspetti di una relazione sentimentale: attraverso brevi capitoli, infatti, si impara a conoscere meglio le dinamiche di coppia, a risolvere i conflitti, ad affrontare sterilità e tradimenti, a promuovere la stima reciproca. """"I dieci comandamenti della coppia"""" sono pillole di saggezza che una volta assimilate possono arricchire le relazioni; una guida indispensabile per costruire la condivisione, per migliorare la sessualità, per far durare l'amore." -
Partiti S.p.A.
Idrovore che assorbono finanziamenti, possiedono centinaia di immobili, spendono milioni in modo misterioso, creano società per scopi spesso molto distanti dalla politica (il gioco d'azzardo, costruzioni, agenzie turistiche, vendita di biciclette etc.). I partiti sono i veri padroni della cosa pubblica, non solo perché decidono leggi e nomine, ma perché sono ormai piccoli imperi con un potere economico notevole, che viene alimentato dalle istituzioni che sono controllate dagli stessi partiti, in un circolo vizioso inquietante. Si calcola che dal 1994 al 2010 i partiti abbiano ingoiato quasi 3 miliardi di euro di rimborsi elettorali (all'interno del libro il dettaglio della tesoreria su tutte i rimborsi elettorali, dalle regionali alle europee alle politiche). Li chiamano così ma non sono affatto rimborsi, perché le spese elettorali dichiarate da partiti (e verificate dalla Corte dei conti) per lo stesso periodo, ammontano a 579 milioni di euro, quasi un quarto. Il resto? Mancia. -
Il signor giardiniere
Turenne e Condé stanno combattendo la guerra d'Olanda; la Francia è squassata dalle rivolte dei contadini bretoni e dalla repressione di protestanti e giansenisti; il popolo rumoreggia per le tante imposte volte a sostenere lo sforzo bellico e a coprire le cifre astronomiche spese dal Re guerriero per esaltare la propria gloria... Ma il signor de La Quintinie, incaricato da Luigi XIV di prendersi cura dei frutteti e degli orti dell'edificanda reggia di Versailles, sembra saper pensare soltanto alle sue aiuole, alle sue piante, ai suoi alberi da frutto, ai suoi ortaggi. Eppure il georgico idillio del signor giardiniere è destinato a finire.