Sfoglia il Catalogo feltrinelli020
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 1581-1600 di 10000 Articoli:
-
Anatomia di una nevrosi
La cronaca puntuale della vita di una persona, l'autore, attraverso le tappe della sua storia psichica. La vicenda di una malattia, la nevrosi, spesso, in passato, sottovalutata, più per ignoranza degli stessi specialisti che per il suo statuto di presunta non patologia. Oggi essa è riconosciuta per quello che essa effettivamente è, una malattia vera e propria, una patologia subdola che pian piano scivola, non vista, nella vita del malcapitato paziente che ad un determinato momento si trova esautorato o comunque fortemente menomato, nella sua capacità di decisione pienamente consapevole e libera, sostituita da un meccanismo automatico che ""congela"""" la vita interiore del soggetto in un ritualismo impersonale, la compulsione, come risposta a pensieri ossessivi, essi stessi automatici ed irreali, il tutto accompagnato da una fortissima componente d'ansia e da una messe inesauribile di fobie di ogni genere. La storia che l'autore racconta nella presente opera è il viaggio nell'incubo della nevrosi fobica ossessiva, la caduta nel baratro e la faticosa lotta per venirne fuori."" -
Il governo della mafia
Il vero confronto sembra oggi non essere più tra socialismo e capitalismo, il vero confronto diretto è tra mafia internazionale che controlla l'economia, e una amministrazione socialista. Non più una mafia al servizio del capitalismo per distruggere gli ultimi bastioni del socialismo, non più governi capitalisti che collaborano con la mafia per attuare i loro obiettivi, ma una mafia che direttamente o indirettamente governa nei paesi capitalisti. La mondializzazione dell'economia è diventata alla fine di secolo XX la mondializzazione della mafia. Il governo mondiale della mafia, insomma. -
Epifania di Gesù Cristo
Nella teologia patristica del Natale esiste un aspetto dinamico finora pressoché non considerato, ed i testi raccolti in questo opuscolo mostrano perché fra di loro la nascita del Verbo incarnato costituisca, a pieno titolo, un evento salvifico. Essa è per i Padri così ricca che, assieme alla realtà divino-umana del Cristo, manifesta anche tutti i suoi misteri salvifici vivi e già operanti. -
Caro Edoardo, forse un giorno...
"Fin da piccoli tutti noi abbiamo saputo che gli gnomi vivevano in casette davvero ben costruite sotto le querce di una grande foresta e che le loro tranquille esistenze prosperavano seguendo i ritmi ordinati delle stagioni che si ripetevano sempre eguali a loro stesse. Questa notizia ha rappresentato una importante certezza per molti di noi, di quelle che non vorremmo potessero essere disattese. Un giorno però, in un vecchio baule della nonna ormai ricoperto da strati di polvere centenaria, ho trovato alcune pergamene che narravano una storia, ma erano quasi del tutto illeggibili. Dopo averle sfogliate tutte, quella notte sognai una favola stupefacente che raccontava di gnomi, maghi e fatine che si innamoravano follemente, che soffrivano maledettamente, anche loro proprio come molti di noi. Forse quel sogno mi raccontò proprio la fiaba che in tempi remoti era stata scritta su quelle pagine. Chi può saperlo? Così pensai di trascrivere le parole di quelle antiche pergamene, forse un po' scorse, sicuramente molto sognate, perché potessero essere lette dalle tatine e dai tati di ogni età""""." -
Nato in rifugio. La tragedia istriana sconosciuta
Il libro può considerarsi una ricerca di carattere storico-geodrafica dell'Istria in cui l'attenzione è rivolta, nel primo capitolo, principalmente alla geografia ed alla storia della città di Dignano d'Istria (città d'origine della mamma e dei suoi avi) e di Pola (città che ha dato i natali all'autore). Tutta l'area geografica presa in considerazione non vuole suscitare polemiche, ma conferire chiarezza alle vicissitudini di un popolo non note e mantenute volutamente per sessant'anni nell'oblio. Nei diversi capitoli che seguono il primo è stato affrontato dettagliatamente il tema della ""foibe"""" che vuole proporre all'opinione pubblica la storia del calvario, in forma corretta, degli italiani d'Istria dalla seconda guerra mondiale fino alla completa definizione dei nuovi confini della Venezia Giulia avvenuti nel 1975."" -
Muri di carta
Una riflessione poetica sull'impervio che è solo apparente. Le barriere possono essere abbattute. Questo invito aleggia tra le foto, le parole e le grafiche dell'autrice, si compenetra nei frammenti di Montale ed è chiarito da Lamberto Pignotti. -
Rapsodia in rosa. Narrare se stesse per non svanire
"Lo straordinario fu quello che l'idea di un laboratorio di scrittura mosse in loro. Curiosità, desiderio di rimettersi a scrivere, voglia di raccontarsi? O forse, oggi potremmo dire, era semplicemente giunto il momento di narrare se stesse... per non svanire"""". Dieci donne diverse per età, vissuto e formazione che si trovarono ad essere amiche di penna e a raccogliere frammenti della loro vita." -
Quale laicità
"Non possiamo non dirci cristiani"""", scriveva Croce ne """"La mia filosofia""""; non possiamo non dirci laici, ribattiamo noi. La laicità non è solo una aspirazione culturale ma anche, come cerchiamo di chiarire, sociologica, politica, economica, etica, teoretica. In sociologia guarda alla realtà non disdegnando l'utopia e senza scindere ideale/reale; in politica vuol dire concepire la democrazia come realizzata da soggetti democratici, superando la divisioneipostatizzazione società-politica; in senso psicologico non dividere l'uomo in due: ragione-emozioni; in economia concepire un discorso sulla povertà in termini di risoluzione globale del problema; in etica vuol dire superare la contrapposizione fra etica liberal-individualistica ed etica comunitaria; in ambito teoretico condividere una impostazione della ricerca più problematica e dubitativa. Persino nella didattica è rivoluzionaria dal momento che concepisce la sfera del saper essere non disgiunta dalla sfera della maturazione cognitiva. Perché il significato nuovo da dare alla laicità è proprio il superamento della contrapposizione e della ipostatizzazione che è tipico delle religioni storiche. Dalla prefazione di Nichi Vendola." -
La mia principessa
Il filo conduttore di questo racconto è l'amore fra due persone sbocciato sin da ragazzi. L'amore di lui è stato agli inizi altalenante influenzato da forze estranee alla sua volontà. L'intensità e la costanza dell'amore di lei hanno avuto ragione sul male e i cuori dei due adolescenti si sono uniti per sempre. Forti della Fede, della Speranza e soprattutto del loro amore puro, i giovani hanno iniziato a scalare la montagna della vita terrena affrontando e superando gli ostacoli che man mano si frapponevano durante il percorso. Un giorno, la suprema volontà di Dio ha chiamato a sé lei lasciando lui da solo a scalare l'ultimo, ma difficilissimo, tratto della vita terrena. Sembra quasi che il destino abbia voluto mettere alla prova l'amore di lui. L'amore puro non può e non deve essere deluso, perciò lui con la spinta ascensionale della Fede e della Speranza sta proseguendo il cammino per raggiungere lei che lo sta aspettando sulla vetta. -
I paradisi fiscali
In un contesto mondiale globalizzato, in cui gli spostamenti di capitali sono istantanei e le società hanno un altissimo indice di natalità e mortalità, la presente opera offre un quadro sintetico ed esauriente sulla variabile ed evanescente linea di demarcazione che separa il lecito dall'illecito e la pianificazione fiscale dalla elusione e dalla evasione. Viene fotografata la situazione finanziaria e fiscale dello scorcio del 2009 lasciando intravedere alcuni dei possibili sviluppi che, vista la velocità evolutiva della vita odierna, si preannunciano quanto mai prossimi. -
Ho sentito la voce del vento
La pubblicazione delle poesie di Giovanni Corona è stata in gran parte postuma. Il presente florilegio ""Ho sentito la voce del vento"""", fu l'unica raccolta che nel 1966 il poeta, ormai giunto alla piena maturità artistica, curò direttamente proponendo 46 liriche tra le più significative della sua produzione. Già nella partizione interna del testo, ci sono le prime indicazioni su alcuni dei temi più sofferti della ricerca coroniana: la solitudine e l'incomunicabilità, la speranza, la fratellanza universale, il dolore e l'inerzia esistenziale, l'amicizia, il paese """"che è mondo"""", gli affetti familiari. Fin da quel primo evento editoriale il messaggio di Corona si distinse per la sua profonda ispirazione morale. Il suo impegno civile può essere riassunto nei versi che aprono la raccolta: """"Anch'io alzo la voce e grido/ma nessuno ode, nessuno/perché il vento è più forte/ e strozza ogni umana parola/nel suo grido""""."" -
Bastone bianco
Una storia (a) normale. Accadimenti qualunque, comuni alla vita di ognuno di noi; una storia attraversata da lutti, delusioni, tradimenti, come quelle di tutti. Una storia che risulta ancora più anonima e ordinaria per la totale assenza di descrizione scenografica dei luoghi, di definizione precisa e dettagliata dei protagonisti, esasperata fino al punto che non viene loro attribuito nessun nome proprio: ognuno acquista una dimensione, e un senso, solo, o quasi esclusivamente, in relazione al ruolo che ricopre. Anche la donna che racconta, esiste (e ne è perennemente frantumata), quasi esclusivamente in relazione ad un ruolo al quale, spesso, passivamente si adegua, e al quale, a volte, furiosamente si ribella, per ritrovarsi, inevitabilmente, a ricoprirne uno diverso, magari addirittura contrapposto, ma viziato,comunque, da un atteggiamento di fondo formale e costrittivo. Una storia normale, quindi, che descrive quanto la normalità possa essere insidiosa, e inseguita, più o meno da vicino, dall'ombra cupa della depressione. -
Un laboratorio analogico. Dialogo metalinguistico o metà-linguistico su corsivi ed altro
È un dialogo tra due operatori scolastici in pensione. Il primo, ex dirigente scolastico colpito dalla malattia di Parkinson, guida il secondo in una riflessione sull'importanza della scrittura manuale in corsivo partendo da un'analisi delle sue disabilità attuali. È l'occasione per una riflessione a due voci su un'idea di scuola di massa in cui certe abilità di base vanno riscoperte e riproposte come possibilità di esprimersi, alla luce dell'esperienza di chi si trova in una situazione di difficoltà nell'utilizzo delle mani, nella speranza che la malattia possa rappresentare un ""laboratorio analogico"""" per la didattica."" -
Meditazioni sui sacramenti. Vol. 1
I sacramenti sono il luogo nel quale il Cristo si incarna nella storia attraverso la risposta degli uomini alla sua chiamata. Essi sono qualcosa di squisitamente umano attraverso i quali, come nella migliore tradizione biblica, l'uomo ricompone la frattura tra natura e sopranatura. Il soprannaturale, infatti, non ha una sua morfologia specifica, esso si manifesta sempre nelle forme dell'esistenza terrena; Gesù presentava il regno dei cieli come il lievito invisibile di tre visibilissime misure di farina. -
Meditazioni sui sacramenti. Eucarestia. Vol. 2
È tempo di tornare alla semplicità dell'eucarestia. È tempo di combattere l'anticristo che, annegandola tra cose morte o marginali e moltiplicando le celebrazioni rituali, la sottrae al cammino dell'uomo verso la divinità. -
Uno che non conta
Dopo i primi due anni di pensione, passati a sistemare i vari problemi arretrati, incomincia ad annoiarsi, non è soddisfatto dei vari tentativi fatti per inserirsi nel tessuto sociale del paese in cui è tornato a risiedere (dopo parecchi anni di assenza), si sente sempre più solo. Trascorre i giorni fra la residenza di Osio Sotto, durante i mesi invernali, mentre la stagione estiva la passa a Caorle. Passa il tempo in lunghe passeggiate solitarie. Proprio in queste occasioni rivive i frammenti della sua vita (fin dai ricordi dell'infanzia); nasce allora l'idea di raccontare tutte le emozioni vissute al ""suo compagno di strada"""", il computer. Prende vita così il libro che si compone sostanzialmente in tre parti. Nella prima parte l'autore narra alcuni momenti della sua vita, partendo dalla tenera età fino ad arrivare alla maggiore età. È talmente vivo il ricordo di queste immagini che più volte dice: """"Se chiudo gli occhi mi sembra di essere proprio lì"""". Racconta della vita di campagna, a stretto contatto con la natura. Nella seconda parte, sempre con forte emozione, racconta della sua vita lavorativa."" -
Amore di cane. «Over sessanta» in crisi evolutiva
Avevano navigato insieme per oltre vent'anni con un forte, a volte tempestoso, vento in poppa, andando là dove il vento li portava, convinti che questa fosse libertà. Una coppia anticonformista, sostanzialmente individualista, spesso litigiosa, che aveva fatto del rifiuto del ""solito cliché"""" una bandiera; fino a trovarsi, a sessant'anni, incasellati controvoglia proprio nel più logoro cliché: in quello di """"lui"""" che avverte forte il pungolo inquietante di frizzanti brezze giovanili, e in quello di """"lei"""" che non agogna ad altro che restare, finalmente, rilassata a farsi cullare dall'onda lunga della baia. In questi casi, spesso, lui prende il largo e naufraga, da solo, mentre lei decide di restare ferma, saldamente ancorata alle rocce della dignità, dei figli, degli amici."" -
Occhio al piatto. Quando la truffa arriva in tavola
Cibo per tutti i gusti. In mezzo a mille prodotti della gastronomia nazionale non mancano le truffe. Dagli alimenti scaduti a quelli con false etichette. L'inganno è sempre dietro l'angolo. Ma il popolo dello stivale non rinuncia ad andare al ristorante e nondimeno alla ricerca della buona tavola. Nel terzo millennio non manca la ""Cyber cucina"""" e il prodotto """"bio"""" ma neppure il cibo spazzatura o il panino di lusso. C'è proprio tutto. Un viaggio nell'Italia della buona forchetta e dalle pessime abitudini alimentari."" -
Vette. Quando l'alpinismo incontra il cielo
Le riflessioni e gli spunti di questo libro sono nati da un personale bisogno di approfondimento, analisi, esplosione di quelle emozioni che inevitabilmente accompagnano l.esperienza di montagna. Il pensiero imbocca così vie spesso affascinanti, a tratti impervie ai più, chiamando in causa teologi e filosofi di tutte le epoche, facendo emergere sensazioni profondi e ricordi e simboli ancestrali. Ho voluto condividere con tutti voi che andate in montagna il senso interiore e meditativo che l.andare per cime alimenta e coltivando anche una piccola ma preziosa speranza: mi piace immaginare il mio lettore come un alpinista più o meno esperto, giovane o maturo, curioso e aperto rispetto a stimoli di riflessione che possa coltivare a seconda dei propri interessi e strumenti, nelle direzioni che più appagano il proprio personale sentire. Mi piace pensare, insomma, che le mie parole possano costituire piccoli semi che germoglieranno dentro ciascun cuore in modo differente, generando percorsi disparati, ma accomunati dall.amore religiosamente ispirato dalla e per la montagna. -
Cristo profeta di pace narrato in don Primo Mazzolari
La figura e l'opera di don Primo Mazzolari hanno suscitato notevole interesse, e sono stati realizzati approfondimenti sul suo pensiero, la sua collocazione storica, la sua capacità profetica, il suo aver anticipato tematiche e prospettive pastorali entrate con il Concilio Vaticano II, nel pensiero e nell'agire concreto della Chiesa. Mancava però tra gli studi un approccio alla sua cristologia, al suo modo di presentare il Cristo, Figlio di Dio e fratello nostro, origine e fine di tutta la sua predicazione e azione di sacerdote e di annunciatore della fede ecclesiale. Pur senza pretese di sistematicità o di organicità metodologica, Mazzolari ha presentato una cristologia di tutto rispetto e ancor di più, viva e profeticamente attuale anche per il nostro tempo. Questo libro tenta di ricostruire tale progetto cristologico. Si scoprirà come don Primo, a partire dalla appassionata fede in Cristo, ha elaborato una prospettiva propria, provocante e di sicuro valore.