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L' ultimo tabù. Il terrorismo tra discorso, politica e paura
L'11 settembre 2001, il mondo entra in una nuova era, l'era del terrore. Quel giorno, le parole «terrore», «terrorismo» e «islam» irrompono violentemente nelle nostre vite per non lasciarci più. Negli anni a seguire, la paura di attacchi imminenti e sempre più catastrofici viene alimentata e utilizzata strumentalmente dai governanti di tutto il mondo per giustificare interventi militari e politiche repressive nei riguardi di personaggi scomodi o gruppi indesiderati (oppositori politici, minoranze, immigrati) e per alimentare una cultura di sospetto generalizzata. Ma il terrorismo riesce a penetrare in modo sottile anche nella nostra vita quotidiana. Lo fa quando subiamo lunghi e fastidiosi controlli mentre ci accingiamo a prendere un aereo, o quando, presentandoci all'imbarco di un volo, ci vediamo sequestrare un vasetto di miele o una boccetta di shampoo. Lo fa, in modo sottile e nascosto, quando i nostri dati vengono raccolti, controllati e immagazzinati senza un nostro cosciente consenso. Ma cosa è davvero il terrorismo? Cos'è che lo rende così difficile da comprendere e incasellare ma allo stesso tempo così potente da ridefinire la nostra contemporaneità? Cos'è che fa sì che non se ne possa parlare o scrivere se non demonizzandolo? E quali sono le conseguenze di questa sua demonizzazione? È a questi interrogativi che cercheremo di rispondere in questo libro attraverso l'analisi critica del discorso sul terrorismo degli ultimi tre Presidenti americani e rivolgendo l'attenzione all'uso strumentale che di tale discorso hanno fatto (e continuano a fare) i governanti di tutto il mondo. -
La sanità medi@ta. Salute, società e comunicazione nell'era delle fake news
Che cosa sta accadendo alla sanità italiana nell'era della disintermediazione e dell'eclissi della competenza? Il volume risponde a questa ed altre domande, descrivendo una traiettoria analitica che, grazie alle chiavi interpretative delle scienze sociali in generale e della sociologia in particolare, fotografa il presente e delinea alcuni possibili scenari futuri. Nel libro il sistema sanità, dopo essere stato contestualizzato all'interno del più ampio paradigma della cultura della salute, viene posto in relazione alle peculiarità della società postmoderna. Il risultato è quello di un esame delle diverse forme di mediazione: dei cittadini/pazienti, delle istituzioni e delle organizzazioni, dei tanti professionisti sanitari, dei media mainstream e dei new media. Tutti i soggetti che concorrono a definire il significato stesso di «sanità» e di «salute» sono in questo volume presi in esame in una logica sinergica e di sistema: quella che, a giudizio degli autori, serve per evitare che la sanità diventi una forma di consumo commerciale più che di senso e per consentire che essa continui ad essere una risposta ai bisogni sociali degli utenti. La visione olistica e non molecolare proposta in queste pagine colloca la sanità (e con essa la salute) nell'alveo degli strumenti utili a generare valore comunitario in un momento in cui verità e verosimiglianza si assomigliano e realtà e percezione si sovrappongono fino ad annullarsi. -
Etnoregionalismi. Teorie e problemi
Autonomismi, indipendentismi e altre rivendicazioni territoriali continuano a rappresentare una realtà socialmente e politicamente rilevante anche nell'odierno mondo globalizzato, come dimostrano i casi della Catalogna e della Scozia. Nella prima parte, il volume sintetizza alcuni dei principali approcci teorici che fissano le coordinate interpretative necessarie a inquadrare e comprendere meglio la complessità, ambivalenza e varietà delle forme ideologiche e organizzative attraverso cui si esprimono questi fenomeni. La seconda parte fornisce una proposta di chiarimento concettuale per contribuire al superamento della confusione terminologica che spesso riguarda le analisi dei movimenti e dei conflitti etnoterritoriali, focalizzandosi poi su alcuni dei principali problemi che interessano gli etnoregionalismi contemporanei, e il relativo dibattito scientifico, con una particolare attenzione al contesto europeo. -
Femminismo giuridico. Teorie e problemi
Viviamo in un momento storico fortemente segnato dall'uso politico del diritto utilizzato per ripristinare o per contenere le derive democratiche del presente, nonché i principi cardine di una civiltà giuridica e politica occidentale sempre più debole. Parallelamente, assistiamo a una progressiva erosione della possibilità di esigere i diritti, specie quelli fondamentali sanciti dalle Carte Costituzionali e dai Trattati internazionali, senza sapere mai bene come orientarci tra l'evocazione degli ordinamenti giuridici interni e il diritto internazionale. Con il concetto di 'femminismo giuridico', invece, il diritto assume un respiro critico, certamente non schiacciato solo sulla funzione normativa e 'normalizzante' dello spirito coercitivo della Legge. Fuori dalla retorica dei cosiddetti 'diritti delle donne' questo libro rimette al centro la necessità di ripensare la giustizia anziché il potere, la democrazia anziché l'autoritarismo, trasformando il femminismo in un pensiero alternativo e fecondo per tutte e tutti. -
Insegnare e apprendere fisica. Nella scuola dell'infanzia e primaria
Questo volume è rivolto agli studenti di Scienze della Formazione Primaria che seguono corsi di Didattica della Fisica e agli insegnanti in servizio che desiderano approfondire alcuni aspetti della fisica e del suo insegnamento a livello di scuola primaria e di scuola dell'infanzia. Obiettivo del volume è quello di contribuire alla formazione degli insegnanti, futuri ed attuali, sia sotto il profilo delle conoscenze disciplinari di base sia sotto quello delle strategie didattiche, in linea con le Indicazioni Nazionali per il primo ciclo di istruzione. I diversi capitoli del volume trattano gli ambiti della fisica più adatti ad essere affrontati nella scuola primaria e dell'infanzia, affiancando alle nozioni di fisica e di didattica della fisica informazioni sulle idee spontanee dei bambini e sulle idee degli scienziati del passato. Il volume, corredato da esercizi, problemi e domande di autoverifica, si conclude con due esempi di buone pratiche. -
Capirsi: istruzioni per l'uso. Benessere e comunicazione
Capirci fa star bene. Tutti noi lo preferiamo, come preferiamo sentirci a nostro agio, sereni, accettati. Per vivere felici, secondo Ludwig Wittgenstein, è necessario «essere in accordo col mondo» - e il mondo sono gli altri. Sentirci in sintonia, d'accordo o in disaccordo, contenti o tristi: risultati del parlare con noi stessi, nel dialogo interiore, e con gli altri. Tuttavia comunichiamo in modo spesso inconsapevole, contribuendo senza volerlo a creare atmosfere diverse da quelle che ci auguriamo. Un approccio pragmatico alla comunicazione interpersonale e al costruttivismo sistemico può aiutarci a vivere consapevoli del nostro ruolo, nel pensare e nel parlare. Possiamo apprendere la competenza sociale e comunicativa, da un punto di vista teorico e con esercizi pratici. «Competenza sociale» significa comunicare e comportarci in maniera congrua ai nostri interessi: se ognuno di noi preferisce vivere in un ambiente pacifico e solidale, in cui non è necessario stare in guardia, ci comporteremo in modo tale da non impedirlo noi per primi - allenandoci alla consapevolezza nel nostro comunicare con gli altri e con noi stessi. Con i nostri modi di comunicare (e di pensare) contribuiamo infatti a costruire la qualità del nostro vissuto e dell'ambiente in cui viviamo. -
E-democracy. Teorie e problemi
L'e-democracy viene spesso confusa con l'e-government e l'e-voting. In realtà si tratta di concetti e pratiche molto diverse, con una storia comune, ma non priva di ambiguità. L'e-democracy era entrata nel dibattito pubblico già con lo sviluppo della rete. La trasformazione della democrazia rappresentativa e la necessità di trovare nuovi spazi di partecipazione hanno costituito una nuova spinta verso l'uso di piattaforme digitali di partecipazione democratica. Ma cos'è davvero l'e-democracy? L'uso delle piattaforme digitali favorisce la crescita della partecipazione politica? Ci sono punti di contatto fra e-democracy ed e-government? Questo libro mette in evidenza la complessità delle relazioni fra tecnologie digitali e istituzioni democratiche, il ruolo delle piattaforme nella vita dei partiti, le criticità rappresentate dalle architetture digitali per la democrazia. -
Insegnare e apprendere le scienze della vita nella scuola dell'infanzia e del primo ciclo
Il volume promuove una riflessione sui processi di insegnamento e apprendimento nel campo delle scienze della vita e si rivolge, in particolare, agli insegnanti in formazione e in servizio della scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado. Gli argomenti principali della biologia vengono affrontati a partire da quelle che sembrano essere le rappresentazioni mentali che maggiormente accomunano gli studenti alla fine del loro percorso scolastico, con l'obiettivo di svelare i limiti di visioni spesso stereotipate e, talvolta, le incongruenze rispetto alle conoscenze scientifiche accreditate. In tal senso il testo incorpora in modo deciso la dimensione della ricerca didattica, riconoscendone il grande valore in riferimento alla professionalità di qualsiasi insegnante. I temi della biologia affrontati sono essenziali e scelti, oltre che per la loro rilevanza nella formazione scientifica della scuola di base, con l'intento di offrire al lettore un quadro complessivo, ampio e il più possibile interrelato della disciplina, utile anche per eventuali e successivi approfondimenti. -
Letteratura greca. Da Omero al secolo VI d. C.
La letteratura greca è l'inevitabile punto di partenza per ogni letteratura occidentale, un modello al quale le epoche successive sono continuamente tornate per trovare nuovi impulsi. Ma quella greca non fu letteratura nel senso più specifico del termine; fu l'espressione più alta e complessiva di una civiltà che andava cercando sé stessa attraverso la parola. La fase più antica fu orale, e una letteratura orale funziona con modalità ben diverse da una letteratura scritta. Destinati all'ascolto e non alla lettura furono l'epica, la lirica, il teatro, vale a dire alcune delle manifestazioni più importanti della cultura greca. Il passaggio dalla fruizione orale alla scrittura, verso il IV-III secolo a.C., rinnovò il modo di pensare un'opera letteraria e naturalmente anche di scriverla. Questa complessità di modi e di forme va esaminata con le ottiche dei metodi più recenti di interpretazioni dei testi, e più in generale cercando di comprendere che nella letteratura greca si rispecchia la sua civiltà: la filologia storica, dunque, ma anche l'antropologia del mondo antico, la storia della religione e della società. Uscendo dall'ambito specificamente letterario, attraverso questo viaggio interdisciplinare si moltiplicano i significati e si scopre che l'esprimersi attraverso la parola letteraria conduce verso una dimensione più alta della civiltà. -
Partecipazione democratica. Teorie e problemi
Il rapporto fra partecipazione, rappresentanza e democrazia costituisce uno degli aspetti più controversi e dibattuti nell'ambito delle scienze che, da diverse prospettive, studiano la politica. Al tempo stesso, però, esso rappresenta un terreno di conflitto anche per gli attivisti politici e le amministrazioni che praticano esperienze di innovazione democratica. Questo libro cerca di mettere in evidenza la complessità delle relazioni fra rappresentanza e partecipazione, il rapporto dialettico fra tecnologia e innovazione democratica, il nesso inscindibile fra democrazia e conflitto sociale, l'impatto dei processi di depoliticizzazione sulle pratiche della partecipazione. Un'attenzione particolare è dedicata sia alle pratiche urbane di conflitto e attivismo civico sia ai media che, sempre più spesso, costituiscono una variabile importante nello studio della partecipazione democratica. -
Neoliberismo
Disuguaglianze, populismi, egoismi, crisi della solidarietà sociale, abbandono del settore pubblico, primato della finanza sono problemi storici che hanno a che fare con la lunga stagione neoliberista? Per rispondere a queste domande occorre in primo luogo essere in grado di riconoscere il neoliberismo e, in secondo luogo, poterlo definire ricostruendone le principali radici storiche e ideali. Questo libro intende offrire un contributo a tale lavoro di comprensione. Nella prima parte si analizzano le origini del pensiero neoliberista facendone risaltare specificità e potenziali contraddizioni teoriche, unitamente alle prime e più rilevanti esperienze storiche di neoliberismo effettivamente realizzato (Cile, Stati Uniti e Regno Unito). Nella seconda parte si definisce il neoliberismo come «tessuto connettivo» del capitalismo contemporaneo e si analizzano le sue relazioni con i temi delle disuguaglianze e degli odierni populismi. -
Bambini, famiglie, servizi. Verso un sistema integrato 0-6
Il volume, pensato per quanti intendano operare con competenza e professionalità nei servizi per l'infanzia, rappresenta un'occasione informata ed aggiornata per una ricostruzione storico-teoretica e pratico-operativa delle matrici (ideali, storiche, pedagogiche) dei servizi per l'infanzia, individuandone le traiettorie di sviluppo più promettenti anche alla luce delle innovazioni normative più recenti (il sistema integrato 0-6 anni). La prospettiva ECEC, infatti, delinea nuovi scenari inerenti le famiglie, i bambini, i curricoli e i dispositivi didattici, di natura formale ed informale. Tali ambiti di intervento, dall'evidente cifra pedagogica, costituiscono i fili conduttivi e di raccordo tra le diverse sezioni del volume articolandone il respiro tematico e la connessione tra parte istituzionale e apparato antologico. -
Sociologia
Il taglio generale dell'opera muove da due premesse. La prima consiste nell'affermare il legame tra la dimensione micro e la dimensione macro dei fenomeni sociali. Gli ambiti più importanti (cultura, economia, politica, territorio) vengono presentati come insiemi di istituzioni e come reti di relazioni sociali. La seconda attiene al rilievo attribuito alla trasformazione sociale. Il testo si propone di dare una visione dinamica ai fenomeni analizzati, sia attraverso la comparazione temporale dell'Italia con altri paesi europei e non, sia mostrando come i processi globali intervengono a modificare la vita quotidiana. Ogni sezione si compone di una prima parte dedicata a concetti e teorie e una seconda ai principali fenomeni studiati, con esempi tratti dalla situazione italiana e da altri paesi. Il volume è arricchito da materiali digitali integrativi disponibili online all'indirizzo mondadorieducation.it. -
Storia dei razzismi
Questo volume descrive come la nozione di razza abbia determinato più tipologie di razzismo. I razzismi condividono un presupposto di base: l'idea che esistano persone con caratteristiche culturali, psicologiche o fisiche superiori ad altre persone. Da centinaia di anni, i razzismi hanno condizionato la storia dell'umanità e si basano su logiche che hanno come conseguenza varie forme di discriminazione spirituale o scientifica. I razzisti sono arrivati a pianificare un mondo senza coloro che consideravano indesiderabili. Queste logiche sono pervasive e si ritrovano nascoste in piccoli e grandi eventi. Il libro ha come obiettivo la ricostruzione storica dei motivi per cui i razzismi si sono sviluppati, includendo le strategie usate in passato per estirparli. L'opera cerca anche di fornire chiavi di lettura per superare le forme contemporanee di razzismo e discriminazione. -
Comunicazione politica. Un approccio teorico
Che cosa è la comunicazione politica? Quali sono i tratti che ne contraddistinguono lo studio secondo i canoni della scienza politica? Come i social media hanno innovato la retorica politica nonché la partecipazione politica di massa? Il volume intende rispondere a tali interrogativi, muovendosi sul piano teorico. Dopo aver tracciato i confini dell'oggetto di studio, l'autore delinea una rassegna della letteratura specialistica, finalizzata ad identificare nessi esplicativi tra le variabili genuinamente politiche (regimi, ruoli, situazioni), da un lato, e le condotte comunicative tenute dagli attori politicamente rilevanti (leader, gruppi di pressione, cittadini), dall'altro. Ne deriva uno schema generale per l'interpretazione della comunicazione politica, con particolare riguardo alle democrazie contemporanee. -
Pedagogia socio-culturale
Riscoprire la dimensione sociale e culturale della pedagogia, dopo la fine dei modelli tradizionali, significa affermare che la relazione educativa si costruisce sempre dentro uno specifico contesto, in una dinamica temporale, spesso in modo implicito. Il soggetto dell'educazione, infatti, non è l'uomo, ma la persona che vive dentro una cultura e un universo di significati, tra codici bio-genetici e influenze ambientali. Il libro restituisce la complessità della pedagogia socio-culturale, descrivendo come cambiano oggi le relazioni educative; mostra l'evoluzione del profilo degli educatori/educatrici nella società attuale; approfondisce i diversi contesti formativi (famiglia, scuola, comunità); rilegge secondo un approccio socio-culturale la cura dell'infanzia, l'adolescenza a rischio, la vita nel web, il bullismo, la povertà educativa, i rapporti tra le generazioni. Infine, presenta diversi modelli operativi (diritti, resilienza, narrazione, cooperazione, dialogo) che permettono di ricostruire relazioni, legami e senso di comunità. -
Le forme del rilievo. Atlante illustrato di geomorfologia
In circa 1200 immagini fotografiche, schemi e illustrazioni, vengono presentate le principali forme del rilievo terrestre, classificate in funzione degli agenti e dei processi che le hanno generate. Le fotografie - in massima parte scattate dall'autore - sono state scelte in modo da essere significative dal punto di vista scientifico e di impatto immediato dal punto di vista estetico. I testi che accompagnano le immagini, seppure rigorosi per il loro contenuto scientifico, sono volutamente semplificati al massimo per essere intesi senza difficoltà anche da un'utenza più ampia di non specialisti. L'intento divulgativo dell'opera, infatti, procede di pari passo con quello didattico-scientifico. Rispetto alle precedenti edizioni il testo attuale risulta arricchito di immagini e commenti e integrato con due nuovi capitoli: un primo capitolo introduttivo riguardante la Geomorfologia come scienza e i principi e i metodi degli studi geomorfologici e un capitolo dedicato alla Geomorfologia quantitativa applicata ai bacini idrografici e alle reti di drenaggio. -
Arte romana
«Foggeranno altri con maggiore eleganza spiranti bronzi, credo di certo, e trarranno dal marmo vivi volti, patrocineranno meglio le cause e seguiranno con il compasso i percorsi del cielo e prediranno il corso degli astri: tu, ricorda, o romano, di dominare le genti; queste saranno le tue arti, stabilire norme alla pace, risparmiare i sottomessi e debellare i superbi». Queste le parole profetiche di Anchise al figlio Enea al termine della discesa agli inferi nel VI libro dell'Eneide. Quelle che chiamiamo oggi «opere d'arte» non furono dunque sentite come una consuetudine ancestrale dai Romani, tanto da fare dubitare che un'arte «romana» sia mai esistita. Eppure, le loro produzioni figurative sono state grandiose e immense, nei tempi e nei territori dell'Impero. Il manuale, concepito da Massimiliano Papini e scritto con la collaborazione di diversi esperti di archeologia romana, intende offrirne una sintesi, con attenzione a committenti, artefici e destinatari nelle differenti situazioni storiche, culturali e sociali. Dopo una panoramica sulle principali componenti degli spazi pubblici e privati dell'Urbe, i capitoli si articolano prima per periodi (dal secolo X a.C. al secolo VI d.C.) e poi per approfondimenti su soggetti, produzioni e contesti d'uso: rappresentazioni storiche, ritrattistica, ornamenti greci, copie e rielaborazioni di opere originali greche, arti «decorative» e «suntuarie», ceramica, vetro, pittura, mosaico e manufatti legati all'ambito funerario. -
Il pashtun armato. La diffusione di armi da fuoco in Afghanistan e il declino dell'Impero britannico (1880-1914)
Sul finire dell'Ottocento la crescente rivalità intra-europea e la sua proiezione verso l'esterno stimolarono la produzione e il perfezionamento delle armi da fuoco. Mentre l'Europa si riarmava, aumentava il traffico di armi fuori dall'Europa attraverso canali legali e illegali che coinvolgevano funzionari consolari, trafficanti e collaboratori locali. Una delle regioni maggiormente interessate dalla proliferazione di armi di inizio Novecento era l'Afghanistan meridionale, alle porte dell'India britannica. Quest'area ricopriva, insieme al Golfo Persico, un'importanza cruciale per la potenza inglese, che iniziava allora a percepire i primi segni di un declino che diventerà via via più pronunciato. Il volume ricostruisce gli snodi principali del processo che portò alla militarizzazione dell'Afghanistan e i motivi per cui la diffusione di armi sulla «Frontiera» assunse agli occhi degli inglesi contorni allarmanti, tanto da divenire uno dei principali problemi che le autorità di Londra e Calcutta si trovarono ad affrontare nella regione nei decenni che precedettero la Prima guerra mondiale. -
Didattica della musica. Fare e insegnare musica nella scuola di oggi
Qual è il ruolo della Musica nella Scuola? Quale il valore della pratica musicale all'interno di percorsi di sviluppo? Come orientarsi nella progettazione di attività e situazioni di apprendimento/insegnamento musicale? Il volume vuole porsi come strumento di comprensione del fenomeno sonoro, nella sua complessità, per la progettazione, nella Scuola, di percorsi musicali adeguati al contesto sociale e culturale di oggi. La Musica può influire positivamente su molteplici altri domini con cui è in relazione: il movimento, l'ascolto, il linguaggio, l'attenzione, le competenze comunicative, le abilità sociali e diversi aspetti funzionali del vivere quotidiano. Il testo affronta e analizza diverse tematiche didattico-educative musicali attraverso contributi musicologici, neuroscientifici, pedagogici e didattici, fornendo strumenti di approfondimento diversificati per musicisti e non-musicisti, per esperti di didattica e per chi da poco tempo si è avvicinato alle dinamiche dell'insegnamento.