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Lumen Gentium. Cinquant'anni dopo
Il Concilio Vaticano II è stato indubbiamente un concilio ecclesiologico che ha impegnato la riflessione dei Padri nel senso dell'approfondimento del mistero della Chiesa e del suo rinnovamento. Il testo illustra quale sia la visione di Chiesa emergente dalla Lumen Gentium. Si considerano i temi ecclesiologici generali e particolari discussi in seno al Vaticano II, con attenzione anche alla fase redazionale. Infine, l'autore propone alcuni sguardi retrospettivi a cominciare dal discorso di Paolo VI a chiusura del Concilio. -
I «delicta graviora» contro l'eucaristia
La ricerca parte dal concetto di ""delicta graviora"""", approfondendone il significato e l'origine storica. Le Normae del motu proprio Sacramentorum sanctitatis tutela hanno finalmente disciplinato in maniera più organica e sistematica l'argomento, anche sotto il profilo procedurale. Il presente lavoro si sofferma, in particolare, sui cinque reati più gravi contro l'Eucaristia. La ricerca si propone di scrutare la ratio sottesa alle disposizioni, la loro storia, il loro contesto, i pregi ed i limiti."" -
Ephemerides Iuris canonici (2015). Vol. 2
In questo numero la parte monografica sarà dedicata al Diritto dello Stato della Città del Vaticano, con contributi di J. I. Arrieta, P. A. Bonnet, P. Cavana, G. Dalla Torre e G. Rivetti. La rivista presenterà inoltre dei contributi riguardanti il tema della famiglia di H. Franceschi e I. Zuanazzi. -
A volte mi ritrovo sopra un colle. Racconti da un carcere
Da qualche tempo, nel carcere senese di San Gimignano è attivo un laboratorio di scrittura che spicca per la qualità dei suoi frutti. I testi, fioriti nel deserto della reclusione in un Istituto di pena, vengono qui raccolti e pubblicati a cura di Maria Rosa Tabellini, coordinatrice del laboratorio. Con un racconto conclusivo, in appendice, del giovane scrittore Giovanni Gennai. Chiude il volume uno scritto di Alessandro Fo, che riflette sui pregiudizi che ancora affliggono il corrente modo di guardare alla vita, minimalista e per molti aspetti estrema, che si svolge di là dal muro di un carcere. -
Ammonire i peccatori
Che senso ha ammonire i peccatori in una società come la nostra, dove vale ""la regola dell'individualismo per cui ognuno, per rispetto apparente, lascia da solo l'altro di fronte ai propri errori""""? Di contro alla pretesa autosufficienza di chi si illude di bastare a se stesso, Meluzzi spiega, con il supporto delle sacre scritture, di sant'Agostino e dell'autorevole lezione di papa Benedetto, che ammonire l'altro """"non significa giudicarlo al fine di allontanarlo ma vuol dire legarsi a lui per aiutarlo"""" e che la correzione """"ha come motivazione principale la fraternità""""."" -
Curare gli ammalati
Il grande oncologo italiano spiega cosa significhi prendersi cura degli ammalati: al di là della pur necessaria tecnica medica (su questo versante, la quadrantectomia è il maggior contributo del Professor Veronesi), occorre far parlare il paziente, sapere chi è, cercare di capire quali sono i suoi progetti. In una parola, si tratta di rimettere al centro la persona. -
La commissione teologica internazionale. Storia e prospettive
Il testo cerca di rispondere alla motivazione della nascita di una Commissione di teologi con respiro internazionale, a pochi anni dalla conclusione dell'esperienza conciliare, e alle questioni del dialogo tra teologia e Magistero, analizzando con il metodo storico-analitico la genesi della Commissione, le sue problematiche e i suoi sviluppi teologici. L'autore, infine, si propone di valutare l'attualità della Commissione Teologica Internazionale, come organo della Congregazione per la Dottrina della Fede, e i suoi possibili sviluppi nel panorama della Chiesa in dialogo con il mondo contemporaneo. Prefazione di Gerhard Müller. -
L' amore più grande. La rivoluzione della misericordia
L'evento straordinario del Giubileo della Misericordia offre lo spunto per la condivisione di una profonda meditazione sul centro del mistero insondabile di Dio: l'Amore misericordioso. Luigi Mistò accompagna questi giorni di grazia, dall'8 dicembre del 2015 al 20 novembre del 2016, con una riflessione a commento delle incomparabili parole di Gesù nel Vangelo secondo Giovanni: ""Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in Lui non vada perduto ma abbia la vita eterna""""."" -
L' ordine della creazione
Ciò di cui l'uomo contemporaneo ha urgente bisogno è di ""rientrare"""" nella creazione e di capire che non è un essere indipendente che possa ergersi sopra la distruzione di tutto il resto della natura: noi ci relazioniamo alle creature precisamente come co-creature, siamo cioè membri di una comunità interdipendente della creazione. Per l'autore questa è la prospettiva più saggia della Bibbia ed è anche coerente con la scienza ecologica contemporanea che ci ha spiegato le intricate interconnessioni da cui dipende la vita del pianeta."" -
Memorie di don Sante della Valentina
Il manoscritto inedito di don Sante della Valentina, valoroso cappellano della Scuola di San Rocco (Venezia) documenta la presenza dei religiosi nella vita spirituale e quindi anche politica, sociale e culturale della Venezia settecentesca nel periodo che segnò il passaggio dal governo veneto a quello napoleonico. La rilevante massa di dati e di notizie, in gran parte ignote, fornisce un affresco avvincente delle drammatiche vicende di quel secolo decisivo. -
Perdonare le offese
Il testo si sofferma sul significato del perdono nella religione ebraica: la richiesta di ""perdono"""" non avviene per delega, ma può partire solo dai responsabili viventi, esige il loro pentimento, e va rivolta a quanti sono stati da loro offesi, comportando la riparazione delle conseguenze arrecate sul piano morale, penale, civile ed economico. Nel dialogo col cristianesimo emergono interessanti punti di convergenza: il Dio della Bibbia ebraica, dice il rabbino Di Segni, """"è giustizia e amore [...]. Nulla avrebbe senso nell'ebraismo senza il perdono. E l'esortazione 'ama il tuo prossimo come te stesso' è anche evangelica ma viene dalla legge mosaica""""."" -
La combinazione
La combinazione è un 'romanzo di deformazione': segue infatti la storia di un ragazzo nato in una famiglia di mafiosi, e, così, fatalmente destinato a subire una serie di condizionamenti che lo porteranno a essere 'combinato' giovanissimo in Cosa Nostra. Monumento di un personale riscatto, La combinazione schiude un universo delittuoso narrandolo 'dal di dentro', illustrandone non solo alcuni punti cruciali di difficile penetrazione, ma soprattutto certi snodi anche psicologici e addirittura quasi ideologici che ne hanno alimentato presa e diffusione. -
Uomo, terra, creazione
Il testo propone una rilettura ecologica che sostituisce il modo tradizionale, antropocentrico, di leggere il racconto della creazione: da questa nuova prospettiva emerge che non è la terra che è stata affidata all'uomo, ma l'uomo che è stato affidato alla terra. L'autore invita poi a considerare la creazione non ""dal principio"""", bensì """"dalla fine"""", in visione escatologica. In conclusione, egli affronta il problema della morte e dell'uccidere, sia nell'ambito degli animali che in quello degli uomini, e il suo superamento nel regno messianico: un mondo senza morte."" -
Vestire gli ignudi, seppellire i morti
Vestire gli ignudi ""significa liberarli dalle catene, accogliere la ricchezza della loro diversità, offrire un riparo da ogni violenza"""". In fondo, vestire gli ignudi significa """"svestirsi del proprio egocentrismo""""; per l'autore non si tratta di un'opera di misericordia, ma della misericordia tutte intera. Segue una riflessione di ampio respiro sul tema della sepoltura come rimedio contro quell'horror vacui che ci toglie il respiro: """"È come se seppellire un corpo corrispondesse al disseppellirne l'anima: così la morte diviene una sorta di epifania, la rivelazione della vita"""". Uno scritto ricco di riferimenti al mito, alla filosofia, alla religione e alla storia, anche a quella più drammaticamente recente."" -
Ephemerides Iuris canonici (2016). Vol. 1
In questo numero la parte monografica sarà dedicata al tema della rinuncia del Pontefice, con contributi sia di carattere storico che di diritto positivo di G. Boni, O. Condorelli, A. Errera, M. Ganarin, V. Gigliotti. La rivista presenterà inoltre un intervento dal titolo Diritto e misericordia a firma di G. Dalla Torre; un approfondimento sul ruolo dell'economo diocesano di H. Pree, ed alcuni articoli di carattere storico di N. Alvarez de las Asturias, J. M. Cabezas Cañavate e S. A. Szuromi. Nota bibliografica sul diritto patrimoniale canonico di J. Miñambres. -
Venezia e Aristotele (ca. 1454-ca. 1600): greco, latino, italiano. Ediz. italiana e inglese
Il testo ricostruisce il complesso fascio di relazioni che legano Venezia e la fortuna rinascimentale di Aristotele. Venezia svolse un ruolo chiave per la diffusione del pensiero e dell'opera di Aristotele, non solo in ragione della sua vitalità come centro tipografico, ma anche e soprattutto perché costituiva un importantissimo crocevia linguistico. La selezione di quarantuno opere, tra manoscritti e stampe, ricostruisce un capitolo importante di queste intersezioni linguistiche e culturali tra greco, latino e italiano che caratterizzarono il nostro Rinascimento. -
La comunione ecclesiale in Agostino
L'unità della Chiesa! La Chiesa comunione, di fede e di amore! Fu una passione per Agostino, non meno che la verità. Un tormento in certi momenti, nei quali sembrava prevalere la logica della divisione tra gli stessi battezzati. Fu un tema costante della sua predicazione e dei suoi scritti, dai Discorsi, alle Esposizioni sui Salmi, alle Lettere, alle Opere di natura polemica che riguardavano l'eresia-scisma donatista e l'eresia pelagiana. Egli cercò il fondamento di tale unità che garantisse l'autenticità della Chiesa di Cristo nei suoi due ""fondamentali"""": l'elemento istituzionale che è dato appunto dalle Sedi Apostoliche, sulle quali gode il primato la Sede di Roma, e l'elemento carismatico che è dato dallo Spirito Santo, al punto che non esita ad elaborare un suo celebre aforisma, capace di unire aspetti apparentemente dialettici, quello istituzionale e quello carismatico della Chiesa, messi in subbuglio soprattutto all'indomani del Concilio Vaticano II: «Un credente possiede in sé lo Spirito Santo nella misura del suo amore alla Chiesa»."" -
Da «viandante» a «pellegrino». L'Acqua che rende buona la vita
Viaggiare significa la possibilità reale di imparare, conoscere, raggiungere la verità. Ma tutti arrivano alla meta? C'è il ""viandante"""" che cammina per camminare: è un errante vagabondo. Non ogni camminare esprime infatti il vivere autentico dell'uomo. E poi c'è il """"pellegrino"""" che sa che ha un approdo da raggiungere: egli non si sente mai arrivato. Il credente, grazie all'Acqua del Battesimo, inizia un """"cammino"""", gli è aperta una """"strada"""" che lo rende nuova creatura: per dono è invitato liberamente a seguire il Maestro di Nazareth."" -
Madre Teresa. Gli occhi nel cuore
È bellissimo, attraverso gli occhi di Madre Teresa, imparare qualcosa sull'immenso mistero di Dio e dell'incontro con l'altro, soprattutto con chi è segnato dalla povertà. Nell'esperienza della prossimità, Madre Teresa consegna una testimonianza di fede degna di essere paradigma di riferimento ad ogni età. Offrire questa prospettiva nel percorso educativo dei piccoli è un dono che rende capaci di aprire il cuore al futuro facendo tesoro del dono della fede nella testimonianza dei santi. Età di lettura: da 6 anni. -
Visitare i carcerati
Il testo congiunge due approcci alla misericordia distinti ma complementari: quello religioso-cristiano di Roberto Donadoni e quello laico-politico di Marco Pannella, di cui si riportano gli interventi più significativi pronunciati negli anni di maggiore drammaticità degli istituti di pena e delle condizioni dei carcerati. Ad unificare le due prospettive sta il comune riconoscimento di una giustizia riconciliatrice che sia finalizzata alla riabilitazione del delinquente e al suo reinserimento nella comunità.