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Ricordi di vita magistrale
I ricordi di vita di un insegnante nei difficili anni '50, '60 e '70 in Calabria, fino agli anni '90 a Firenze. Un documento unico e di grande spessore umano sulle condizioni dell'Italia del Sud nel dopoguerra. A distanza di sedici anni dalla prima edizione, l'autore, dopo ampie e ripetute correzioni ed aggiunte, ripropone i suoi ""Ricordi"""", una pagina di storia della scuola dell'altro secolo, di cui è stato protagonista. """"Ero immerso in quella povertà che nel dopoguerra attanagliava il mondo contadino, specialmente delle nostre zone, e che avrebbe ancora pesantemente condizionato il suo sviluppo."""" (Luigi Paternostro)"" -
La geografia e le scienze del territorio a Firenze (metà Settecento - inizio Novecento)
La geografia italiana contemporanea si è definita - per concetti, metodi e campi di ricerca - soprattutto a Firenze tra Otto e Novecento, con la fondazione della Società Geografica Italiana (1867) e dell'Istituto Geografico Militare (1865-72), l'insegnamento nell'Istituto di Studi Superiori (1878), l'attività didattica e di ricerca di Giovanni Marinelli (1890-1900) che vi fondò i sodalizi scientifici ""Rivista Geografica Italiana"""" e Società di Studi Geografici che, per lungo tempo, fecero della città il centro italiano più importante in produzione di sapere geografico, grazie agli studiosi Olinto Marinelli, Gustavo Uzielli, Attilio Mori, Renato Biasutti e Giotto Dainelli. La prima parte dell'opera indaga i precedenti dell'età lorenese, quando - anche per iniziativa dei granduchi Pietro Leopoldo e Leopoldo II - Firenze espresse numerosi scienziati (da Leonardo Ximenes e Pietro Ferroni a Emanuele Repetti e Attilio Zuccagni Orlandini) che costruirono un sapere geografico e territorialistico innovativo, applicabile alle politiche di modernizzazione delle organizzazioni del territorio."" -
#fugadicuori
Come vincere la precarietà sentimentale. Una ricetta fatta di ingredienti semplici da trovare: tanta allegria, discreto entusiasmo, un pizzico di follia, sincerità quanto basta. Il tutto condito da una sana autoironia. ""#fugadicuori"""" è una storia di dolcezza e di ironia, che racconta con straordinaria vivacità una condizione diffusa ai nostri giorni: quella dei single più o meno per scelta, scontenti, impauriti o annoiati ma tenacemente avvinti a qualcosa che par loro assomigliare alla libertà. La protagonista e il suo spirito romantico non temono l'amore, gli slanci, l'allegria e li prendono con intensa gratitudine. Hanno scelto l'audacia, la speranza, l'euforia, la spontaneità. E tutto questo per non collezionare rimpianti. Con la speranza che la leggerezza, prima o poi, si riveli contagiosa."" -
Ultimo tanga a Miami
Dal narciso tutto muscoli per il quale «la donna è solo quella cosa inutile intorno alla vagina», all'erotomane delle 11-volte-in-una-notte-senza-viagra; da un imbarazzante tête-à-tête con un ex compagno di università, originario del Camerun (spinta dalla curiosità di verificare quanto si racconta sulla virilità degli uomini di colore), alla convivenza tragicomica con l'ospite venuto dall'Italia; dalla toccata e fuga con l'insegnante iraniano paranoico nei suoi «a me non piace», alla storia con «l'uomo grattugia», per i peli irti e taglienti distribuiti su un metro e novantacinque centimetri di altezza. Una carrellata di situazioni imbarazzanti e avventure più o meno amorose che Elly, tornata a Miami per la terza volta e decisa a rimanerci per sempre, vive e racconta all'amica Sarah con un'alta dose di autoironia e leggerezza. Sentimenti che però rischiano di tramutarsi in sconforto quando Elly, dopo l'ennesima storia finita male, più scettica e disillusa che mai nei confronti dell'altro sesso, decide che quello con Massimo sarà il suo ultimo tanga a Miami. -
Aeroplani di carta. Storie nel giardino dell'esistenza
Così è la vita: non una semiretta ordinata e continua, piuttosto una spirale che si avvolge più volte su se stessa, di cui è difficile indovinare il capo e molte volte il senso. Quello che Emma, la protagonista, visita è la cronaca dei suoi giorni che si incrocia con la quotidianità e i ricordi, con la sua anima. Gli annegati nel Mediterraneo, l'onda degli scampati, le bombe e le stragi, una casa diventata vuota, un'eredità piombata nel mezzo di un'epocale crisi economico-sociale e anche spirituale. L'incontro con la dolcezza e l'ardore delle lettere ritrovate obbliga Emma a raccontare il suo viaggio tra persone e stagioni, profumi e amori, a ricreare vite. Voci esigenti chiedono di vincere la ferocia del tempo con la parola per tornare, vive, almeno nel cuore di chi le ama. -
I giardini inebrianti di Cerere
In una Oristano storica inedita, orientata al progresso e radicata nelle tradizioni, si intrecciano tante storie private di umili e borghesi, di servi e padroni, di ricchi e diseredati, con le loro passioni, gli ideali, i segreti, i peccati. Mentre sullo sfondo scorrono le grandi manovre che porteranno all'Unità di Italia. L'autore attinge da una conoscenza ampia e consolidata per arrivare a definire un panorama da tavola sinottica dell'Italia tra Ottocento e Novecento non solo in raffronto alla Sardegna ma anche a una realtà di provincia finora sconosciuta e per questo intrigante. La voce degli umiliati contrapposta a quella dei borghesi, nei luoghi di svolgimento del racconto, acquista una consistenza completamente inedita, essendo così strettamente legato allo scorrere delle festività tipiche di Oristano. -
Stefano Tuccio S.J. ispirò Caravaggio e Shakespeare
Quale importanza riveste Stefano Tuccio (Monforte, 1540-Roma, 1597) nella cultura della seconda metà del XVI secolo? Perché è stato considerato santo dai suoi contemporanei? Quale influenza ha avuto il suo teatro sui dipinti religiosi di Caravaggio? Perché Tuccio è da considerarsi il maggiore ispiratore di Shakespeare? Perché la Ratio studiorum (Piano di studi dei Gesuiti), alla cui stesura Tuccio ha contribuito in maniera determinante, si può considerare fondamento dell'attuale scuola moderna? Il presente studio cerca di rispondere, in modo semplice ma esaustivo, a questi e altri interrogativi attorno alla figura di un illustre uomo di fede e di cultura. -
Lenin e i Quaderni sulla Scienza della logica di Hegel
Alle soglie della rivoluzione d'ottobre del 1917, Lenin legge e commenta la Scienza della Logica di Hegel, come a voler trarre da essa dei precisi effetti. Effetti teorici, perché l'attività umana non è mai separata dalla logica oggettiva, mediante la quale si sviluppa la materia reale a cui ciascun individuo indissolubilmente appartiene. Effetti pratici, perché se la filosofia hegeliana è buona per la Chiesa, per la borghesia, per il capitale, cambiando l'ordine di alcuni suoi fattori può essere buona anche per orientare lo sviluppo pratico-conoscitivo di una urgente rivoluzione proletaria. -
Autobiografia e antropologia: tracce di una storia di famiglia a Prato
Un saggio sull'importanza di conoscere le proprie origini e la propria cultura, sull'importanza di ricordare ciò che siamo stati attraverso il racconto di chi ha vissuto eventi storici che hanno contribuito all'evoluzione del nostro paese. I veri protagonisti sono la lingua parlata, trascritta così com'è, il dialetto e i racconti di prima mano di una famiglia che ha vissuto a Prato per generazioni. Grazie a questi racconti il lettore può seguire l'evoluzione della città di Prato a partire dalla seconda guerra mondiale fino al grande sviluppo industriale ed economico con l'avvento del telaio e delle tessiture nei piccoli ""stanzoni"""" adiacenti alle abitazioni."" -
Nel cuore mio e degli uomini
"Rigoroso e antidogmatico, sa ascoltare le ragioni del cuore, sa osservare e comprendere, inoltrandoci nei percorsi arcani che stanno al limitare dell'infinito, regalandoci una fiaba degli uomini e della natura in cui l'animalità e l'anima del mondo coincidono, dove i sensi si riappropriano delle loro potenzialità assolute. Magia rispecchiata nel candore delle genti, che si fermano stupite nel silenzio di un'alba, nel segreto di un tramonto.""""" -
Racconti
Sono qui racchiusi alcuni racconti gotici, del mistero, dell'orrore, altri di cappa e spada, altri ancora psicologici, di azione, di riflessione. Non si cerca dunque di dare una visione unitaria del reale ma uno sguardo che ne colga la frammentarietà, la complessità, la malignità anche e, senza dubbio, la mutevolezza: cambia la situazione, cambia l'epoca storica, cambia il ceto sociale dei personaggi, cambia il genere narrativo. Nulla è fisso e definito. I personaggi che si muovono in queste pagine sono perseguitati dai rimorsi, dai rimpianti, dai loro limiti e peccati, dai loro ""fantasmi"""" ma non solo: sono perseguitati anche dalle maschere che il mondo impone, in cui una risata deve essere trasformata in pianto o un pianto in risata, il tutto in una dimensione fluida dove spazio e tempo poco importano a meno che non ci si riferisca al Tempo con la lettera maiuscola, quello che spazza via tutto e non restituisce nulla. Qui, dove ogni cosa scorre senza possibilità di ritorno."" -
Al pub dei sognatori
Asia è una ragazza che si pone molte domande. E le risposte che trova non le bastano. Così, a un passo dalla laurea, decide di affrontare la realtà. In una cassaforte a forma di cuore ha conservato per anni il denaro necessario per compiere, un giorno, il viaggio che ha desiderato fin da bambina. Quel giorno è arrivato. Lascia a casa gli esami, il lavoro, gli amici, e i dolori di amori persi. E si lancia nel vuoto della scoperta. Direzione: New York. Un invito a ritrovarsi in un angolo in cui le bombe non esplodono e i sogni innocenti restano vivi. ""Il filo di Arianna che collega i nostri sogni alla visione della realtà che meglio li rispecchia. Un modo per uccidere il Minotauro della quotidianità e non perdersi tra il labirinto delle nostre paure. Un viaggio è questo."""""" -
I maestri del Meiji. Gli Horoshi dal periodo Edo ai primi anni dello Showa
Chi erano Karakusa Gonta, Horiiwa, Horikane, il leggendario Horiuno e i loro contemporanei? Possiamo ammirare i vecchi Horimono ma poco sappiamo su chi fossero gli autori di lavori così raffinati, che tanto hanno affascinato gli stranieri che si affacciavano sul Giappone di fine '800. Il libro accompagna il lettore a conoscere questi maestri e il contesto in cui vivevano. -
Lasiuly Moore
Giovane, bella, magnetica, Lasiuly con i suoi corsi di formazione a Manhattan ha conquistato decine di manager rassegnati a muoversi sotto la spada di Damocle degli obiettivi e della crisi globale. Attinge a piene mani da Daniel Goleman, celebre psicologo e scrittore statunitense che per primo ha coniato l'espressione ""intelligenza emotiva"""". Certo, la sua arte oratoria aiuta, ma c'è qualcosa che viene prima e va oltre le parole: è nei suoi occhi, nelle sue movenze, nel braccialetto di filo rosso che la sua più cara amica Virginia le ha allacciato al polso quel 27 settembre. Trainer di successo, ha una missione da compiere: è giunto il momento, il momento di raccontarsi davvero. Anche senza parole, non più scrivendo le sue idee e tracciando i suoi disegni sugli amati taccuini. Bisogna compiere il percorso che le parole evocano, trasformare i progetti in realtà. In punta di piedi le cose accadono, se lo vuoi veramente. Questa è l'immensa verità di Lasiuly. Una verità che finalmente arriva in passerella, acclamata da un pubblico che attende una svolta. Non è una moda, non è stile, è vita."" -
L' estate di San Martino
"siamo sopravvissuti a nebbie che spostavano strade a frecce avvelenate, scoppi e spade a inverni eterni e estati brade a domeniche di pioggia e maggi in cui scoprivamo di stare ancora male non fratelli ma figli della stessa madre sotto un solo mantello e dalle sue mammelle vino questa nostra nuova stagione si chiama l'estate di San Martino."""" Gaia Baracetti è una scrittrice e poetessa udinese. Con Phasar ha pubblicato anche: """"Dove si sta bene"""" (2010); """"La fuga e l'addio"""" (2011); """"La metafora dell'acqua"""" (2011); """"Che male c'è"""" (2013); """"La vedovanza"""" (2014)" -
Incontro al prigione
Raccolta di poesie, pensieri e riflessioni. ""Un libro che svela velando, un intenso percorso interiore - descritto in poesia - che affronta i momenti difficili che, una volta vissuti e superati, hanno prodotto in me un reale e significativo cambiamento evolutivo. Questa selezione di poesie è il mio modo per raccontare e condividere il percorso nei suoi passaggi e nei suoi risvegli."""" (Massimo Matarozzo)"" -
Relatione di un viaggio fatto da Venetia in Costantinopoli
La Relazione di Carlo Ranzo, resoconto del viaggio al seguito dell'ambasciatore veneziano in visita al sultano Murad III, permette di immergersi nella realtà politico-militare dell'impero ottomano negli anni immediatamente successivi alla battaglia di Lepanto, e fotografa con precisione un rivale che, ben lungi dal trovarsi in una condizione di crisi in seguito alla sonora disfatta marittima, è ancora capace sia di stupire il viaggiatore per la magnificenza della corte o la perfetta organizzazione statale che, d'altro canto, di intimidire e spaventare quando occorre ribadire verso quale polo penda in quel momento l'ago dei rapporti di forza. Carlo Ranzo non vide nel sultano ottomano la personificazione dell'Anticristo, a cui il Creatore aveva concesso una così rapida ascesa per punire i peccati dei cristiani, come voleva una nota credenza cinquecentesca, né biasimò le usanze o le pratiche religiose turche, come fecero spesso altri testimoni occidentali. Una bella lezione di tolleranza su cui riflettere oltre il senso e la scrittura del diario. -
La vera prevenzione
Tutto ciò che stato e sanità non dicono. Medicine di sintesi e vaccini: veleni inutili. Naturopatia, omeopatia e fitoterapia: i nuovi orizzonti della vera medicina. Sana alimentazione e attività fisica: le basi necessarie per vivere bene e a lungo. ""Alcuni decenni di osservazioni e il punto di vista di tanti medici-naturopati di cui conosco gli scritti e l'opera mi autorizzano a formulare alcune teorie che mi auguro troverete interessanti per capire la genesi delle patologie e l'approccio errato che la medicina tradizionale tiene da molto tempo, riuscendo con intelligente furbizia e per scopi che saranno sempre più chiari, a mantenere una società malata. Il tutto senza che le istituzioni mettano in discussione la liceità dei """"trattamenti"""" e i veri risultati di tali metodiche, a prescindere dai casi gravissimi che emergono quotidianamente e che sono catalogati come casi di malasanità ma che rappresentano solo la punta di un immenso iceberg troppo sommerso e dunque pericoloso."""" (Giorgio Chiodi)"" -
The «O». L'organizzazione acqua libera
La storia si fonda su un problema reale: la necessità di acqua. L'acqua come bisogno primario, come bene prezioso da tutelare, proteggere e condividere. Ma dove c'è un bene, c'è chi vuole sfruttarlo per i suoi interessi, e a farne le conseguenze è sempre la povera gente. The ""O"""" si batterà per ristabilire equità e razionalità. Il romanzo trascina il lettore nella storia per vivere le emozioni, vedere i luoghi, ascoltare e """"sentire"""" i dialoghi dei personaggi. L'effetto è una immersione totale che stimola la riflessione di ognuno di noi."" -
Spanglish. Spagnolo e inglese negli Stati Uniti d'America. Una indagine sociolinguistica nella comunità ispanica di Miami
Per i 35 milioni di ispanici che vivono negli Stati Uniti lo spagnolo racchiude in sé un legame con il passato così come l'inglese rappresenta una proiezione nel futuro nella società americana. In questa realtà linguistica promiscua nasce lo Spanglish quale connubio di inglese e spagnolo (SPANish-enGLISH), incontro-scontro tra due lingue, che si sta convertendo in varietà linguistica dotata di una propria autonomia. Il libro prende in esame la varietà di Spanglish specifica di Miami, analizzando episodi linguistici tratti da interviste guidate e da conversazioni informali tali da creare un corpus di materiale linguistico autentico.