Sfoglia il Catalogo feltrinelli025
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 7521-7540 di 10000 Articoli:
-
Lo straniero. Vol. 196
"Lo straniero"""" è una rivista mensile nata a Roma nel 1997 fondata da Goffredo Fofi con un nutrito gruppo di collaboratori: da Gustaw Herling e Anna Maria Ortese a Carmelo Bene, da Stefano Benni a Ciprì e Maresco e molti altri. Si occupa di """"arte cultura scienza e società"""", privilegia settori decisivi di esse proponendo una ridiscussione a più voci, tra teorie e pratiche, dei modi in cui avviene oggi la trasmissione di conoscenze e valori; una riflessione sui nuovi assetti politici e geografici, mutazioni economiche e antropologiche; un'analisi delle questioni che coinvolgono le """"zone calde"""" del nostro paese; una valutazione delle Arti e della loro """"necessità"""", con particolare attenzione al teatro, al cinema, al fumetto, alla letteratura." -
Lo straniero vol. 198-199-200
"Lo straniero"""" è una rivista mensile nata a Roma nel 1997 fondata da Goffredo Fofi con un folto gruppo di collaboratori: da Gustaw Herling e Anna Maria Ortese a Carmelo Bene, da Stefano Benni a Ciprì e Maresco e molti altri. Si occupa di """"arte cultura scienza e società"""", privilegia settori decisivi di esse proponendo una ridiscussione a più voci, tra teorie e pratiche, dei modi in cui avviene oggi la trasmissione di conoscenze e valori; una riflessione sui nuovi assetti politici e geografici, mutazioni economiche e antropologiche; un'analisi delle questioni che coinvolgono le """"zone calde"""" del nostro paese; una valutazione delle Arti e della loro """"necessità"""", con particolare attenzione al teatro, al cinema, al fumetto, alla letteratura." -
Genius Loci. Nel teatro dell'arte
"Le sale di un museo d'arte prevedono un pubblico che guarda le opere, ma non un pubblico che osserva un pubblico. Eppure tra le prime cose di cui ho dovuto prendere atto, e che ha dato origine a questo lavoro, è che nel teatro dell'arte, la scena non è quella dell'opera ma del pubblico.""""" -
Respirano i muri. Ediz. illustrata
Per Paolo Di Stefano il legame che unisce un uomo alla propria casa è qualcosa di profondo e fondante. Le case vengono arredate, vissute, curate e a volte abbandonate, assorbono gli odori, gli umori, i sentimenti, le vite di chi le abita e contemporaneamente le influenzano, diventando parte fondamentale della memoria più intima di un uomo. Il volume racconta questo rapporto a partire dalla descrizione della casa in cui è nato. Dalla Sicilia dove l'odore di peperoni arrostiti si mischia a quello delle muffe, alla Svizzera, dove resta impregnato nelle tende e nei tappeti che la madre mostra con fierezza ai parenti in visita. Le abitudini familiari sono descritte nei particolari, in gesti semplici e significanti messi in atto da personaggi reali, strettamente legati all'autore, con ironia ma anche un velo malinconico. Velo che si ispessisce nelle interviste che occupano la seconda parte del libro, dove protagonisti insieme agli ambienti sono persone costrette all'abbandono delle loro case. Di Stefano dà voce a emigranti, senzatetto, con la confidenza di un diario e la sottigliezza di un poeta. La casa che proteggeva dal caldo e dal freddo come una madre, gli utensili di cui ci si è presi cura, in uno scambio di utilità e attenzione quasi pari, come se anche arredi e suppellettili potessero penare della separazione, avere nostalgia. L'intreccio d'arte narrativa e visiva custodito nel libro esplora e rende reali le emozioni trattenute dalle mura domestiche. Mura fatiscenti, che respirano insieme ai corpi e si sbriciolano come le anime che hanno vegliato prima di lasciarle. Nelle immagini, luoghi straripanti di oggetti che restituiscono storie intime di persone assenti. Le parole affollano le immagini, che diventano la scenografia della narrazione, sottolineano un distacco potente, quasi luttuoso. Introduzione di Goffredo Fofi. -
Io e Roma. Ediz. illustrata
Se per Italo Calvino ""le città, come i sogni, sono costruite di desideri e paure"""", Sabrina Ferilli ci regala il racconto dei suoi desideri e delle sue paure. Ma soprattutto, apre le porte di quello strano sogno che è vivere in un luogo come Roma. Molto più che una città: un'appartenenza."" -
L' armata dei senzatetto
"Quest'armata di senzatetto non è gradita. È proprio gente inutile per una comunità moderna e produttiva che vuole migliorarsi e se non fosse per la tolleranza che è indispensabile in una società civile quella accozzaglia starebbe già tutta in qualche discarica o peggio ancora nell'altoforno a sciogliersi per l'alta temperatura. Presto sarebbe recuperata per fondere oggetti utili per davvero come chiavi, serrature, sbarre per le finestre di galere e abitazioni private. In questa patetica armata non ce n'è uno che si salva. Mosche impazzite, dicono i cittadini.""""rnL’armata dei senzatetto, nuovo titolo della collana In Parole, è frutto di una nuova collaborazione tra due grandi nomi dell’arte e della cultura italiana, quella tra l’attore, scrittore e cantastorie Ascanio Celestini e lo scultore e regista Giovanni Albanese.rnAscanio Celestini è considerato uno dei rappresentanti più importanti del nuovo teatro di narrazione. Ascolta, intervista, registra i racconti delle persone che poi vorrà narrare; ma soprattutto immagina. Fissa tutte queste parole in immagini e da queste estrae altre storie, altri racconti.rnEd è quello che fa anche in questo nuovo e originale progetto in collaborazione con l’artista Giovanni Albanese, che da anni accumula oggetti selezionati e raccolti presso officine, sfasciacarrozze e mercatini dell’usato. L’assemblaggio di materiali di scarto ha generato nel tempo una piccola “armata” di improbabili creature “senza dimora”, alcune simpatiche, altre affettuose, a volte aggressive ma mai violente. Narrazioni ispirate dall’amore per il paradosso, dall’ironia irriverente (Melanina e Antimelanina, una serie limitata di finti rimedi farmaceutici per cambiare il colore della pelle), dalla denuncia graffiante (Dio della Fame; Guerra in scatola), ma anche da una grande sensibilità poetica.rnNe L’armata dei senzatetto Albanese dà nuova vita agli oggetti, protagonisti di storie che vengono raccontate dalle parole di Celestini. Con la sua fantasia e innata curiosità, Celestini sostiene che “per Albanese una bicicletta rotta non è destinata alla discarica, ma gli parla. Dice ‘parlano a prescindere da me’. Non esistono oggetti muti, ma solo persone sorde che non li sanno ascoltare. E Giovanni cammina in mezzo a questo cimitero del presente. Parla coi morti del suo Spoon River”." -
Essere una quercia
"Essere una quercia"""" di Laurent Tillon, scrittore, biologo e ingegnere forestale presso l'Ente Nazionale francese delle Foreste, è del primo titolo della nuova collana Tracce, che nasce dal lavoro del comitato editoriale formato da Goffredo Fofi, Roberto Koch e Telmo Pievani, per dare spazio a una pluralità di voci e sguardi sul mondo che ci circonda. Fin dall'adolescenza, l'autore racconta di aver ascoltato pazientemente le storie di Quercus, una grande quercia sessile nel fiore della sua vita, 250 anni. Gli alberi sono tremila miliardi sulla Terra. Quasi quattrocentoventi volte più numerosi degli esseri umani. Sono essenziali per sostenere la vita. Anche gli alberi hanno una storia. E la raccontano a chi riesce a percepire i piccoli segni inscritti nella loro corteccia, nella forma di un ramo o nel rapporto, di amicizia e sostegno, con i loro vicini. Tillon ci racconta avventure burrascose, cominciate prima della Rivoluzione francese, arrivando fino a oggi. Tra battaglie silenziose e alleanze inattese, predatori e parassiti, tempeste e tradimenti, la storia di Quercus si intreccia a quella del popolo della foresta, dal topo alla salamandra, dal picchio al pipistrello. Tra scienza, poesia e filosofia, Tillon ci rivela alcuni dei grandi segreti della natura e ci indica le strade da esplorare per conoscere e ammirare a lungo, ancora, Quercus e con lui tutta la comunità della foresta. Ad arricchire il volume, alcune immagini di querce e altri alberi realizzate dall'artista e fotografa Irene Kung." -
Imperfetti. I miti controversi dello sport. Ediz. illustrata
"Imperfetti"""", il libro di Maurizio Crosetti per la collana """"In Parole"""" di Contrasto è un volume che racconta le storie di atleti di fama mondiale entrati nel mito per risultati, determinazione e forza di volontà e che, allo stesso tempo, hanno visto la loro notorietà macchiarsi a causa di errori, scelte coraggiose, momenti storici complessi o decisioni e incontri sbagliati. L'ascesa e la caduta di eroi che, a volte in un attimo, hanno trasformato la loro esistenza per sempre." -
Il versante animale
Il ""versante animale"""" di Jean Christophe Bailly, filosofo, romanziere, poeta e drammaturgo francese è il libro, insieme a """"Essere una quercia"""", inaugura la nuova collana Tracce, che nasce dal lavoro del comitato editoriale formato da Goffredo Fofi, Roberto Koch e Telmo Pievani, per dare spazio a una pluralità di voci e sguardi sul mondo che ci circonda. Nonostante i nostri tentativi di addomesticarlo, incastrarlo in classificazioni e farne una metafora della nostra vita, il mondo animale semplicemente esiste intorno a noi. In realtà, è fondamentale anche per il pensiero umano, che il versante animale esista e sia considerato. Prendendo spunto da un incontro casuale con un cervo, che una notte gli si ferma davanti, Bailly ragiona su come le diverse forme di vita animale possano rappresentare un mezzo di espansione della coscienza e di esplorazione di quello che i filosofi e i poeti hanno chiamato l'""""Aperto"""". Incrociare per caso e in modo inaspettato lo sguardo di una bestia deve essere un'esperienza inquietante, ma può anche rappresentare uno stimolo per interpretare il sistema di segni misteriosi con cui la vita selvaggia si esprime; un volo di oche selvatiche, il passaggio di una lince, la danza notturna dei pesci possono insegnarci a uscire dai limiti dell'antropocentrismo per contemplare i segreti e il senso profondo del sapere animale. Con un approccio filosofico e poetico insieme, Bailly ci spiega così quanto in realtà la questione animale sia centrale nella nostra vita e soprattutto per la minaccia della biodiversità. L'autore indica inoltre come sia necessario creare le condizioni per un nuovo dialogo fra tutti gli esseri viventi come condizione fondamentale per una nuova alleanza. Ad arricchire il volume, alcune suggestive fotografie di George Shiras, tra i primi, alla fine dell'Ottocento, a realizzare immagini di animali allo stato libero usando le fototrappole."" -
A Demetra. Inno omerico
"A Demetra. Inno omerico"""", in una edizione curata a tradotta da Alessio Torino è il nuovo titolo della collana """"Tracce"""", il libro è arricchito da un testo introduttivo di Telmo Pievani. Nella mitologia greca, Demetra è la dea della vita che si rinnova. A lei ci si rivolgeva per la fertilità della terra, così come per la fecondità femminile. Nel mito si racconta che sua figlia Persefone, mentre coglie i fiori in un prato, viene rapita da Ade. La disperazione della madre è tale che, per vendicarsi, Demetra decide di punire la terra: da allora non avrebbe più dato frutti. Alla fine, costretto a cedere alle suppliche dei mortali e degli stessi dei, Zeus chiede a Ade di liberare Persefone e di farla andare dalla madre che, non appena rivede la fi glia, fa tornare la terra fertile e il mondo riprende a godere così dei doni della natura. Da allora, ogni anno, per sei mesi, Persefone vivrà nel regno di Ade, e il mondo conoscerà la durezza dell'inverno, ma poi tornerà dalla madre e con la primavera, il mondo rifiorirà di nuovo. Mai come ora, che combattiamo con un cambiamento climatico sconcertante, l'""""Inno a Demetra"""" di Omero, con lo sguardo e il commento di Alessio Torino, ci aiuta a ripensare, con occhio contemporaneo, il nostro rapporto con la natura fatto da sempre di attese, speranze e domande spesso senza risposta." -
Autobiografia di un polpo e altri racconti animali
Conoscete la poesia vibratoria dei ragni, l'architettura dei vombati o gli aforismi dei polpi? Benvenuti nella ""terolinguistica"""", la disciplina scientifica del terzo millennio che studia le storie e i messaggi che gli animali raccontano, tramandano. Con una prosa delicata e un'immaginazione straripante, tra scienza e poesia, Vinciane Despret ci porta nel cuore dei dibattiti scientifici ci che potrebbero animare un possibile futuro: e se i ragni ci chiamassero per fermare il frastuono delle nostre macchine? E le costruzioni dei vombati fossero la prova di una cosmologia accogliente? O i polpi si disperassero di non potersi reincarnare per la pesca eccessiva e l'inquinamento degli oceani? Attraverso questo sorprendente esperimento di pensiero, Vinciane Despret indica la strada per altri possibili modi di essere umani sulla Terra. Introduzione di Emanuele Coccia."" -
La bellezza di Marilyn
"Quando morì, centinaia di firme celebri vollero dire in tutto il mondo la loro. Centinaia di altre continuano a spiegarcela a ogni anniversario, a interpretare la sua morte, a cercare di definire il suo fascino o a denigrare le sue qualità di attrice, la sua statura di donna. Che vasta antologia si potrebbe compilare scegliendo il meglio e il peggio di questa prosa!"""". Dalla provocazione lanciata da Goffredo Fofi su Marilyn Monroe, nasce l’idea di questo piccolo libro: raccogliere una piccola antologia di testimonianze, letterarie e visive, per un ritratto autentico e lontano dagli stereotipi di una donna che a sessant’anni dalla morte, avvenuta nell’agosto 1962, continua a essere una figura iconica. La “stupenda ragazza indifesa” ricordata da Goffredo Fofi nell’introduzione, diventa il soggetto dell’elegia che Pier Paolo Pasolini tributa a una fragile e bellissima Marilyn. Una preghiera di Ernesto Cardenal per la giovane che “sognò di essere una stella del cinema” segue la riflessione di Piergiorgio Bellocchio sul suicidio dell’attrice. Nello stesso modo, una straordinaria scelta di immagini, realizzate dai grandi fotografi di Magnum Photos, accompagna il formidabile racconto-ricordo di Truman Capote su di lei, ‘Una bellissima bambina’. La bellezza di Marilyn, tanto semplice e diretta, mantiene comunque un mistero se è vero che, come ricorda Bellocchio, """"eravamo tutti, più o meno, innamorati di lei"""". Con testi di Piergiorgio Bellocchio, Ernesto Cardenal, Goffredo Fofi, Pier Paolo Pasolini." -
Non mangio niente che abbia gli occhi
"Non è solo per amore delle creature che si diventa vegetariani, e tanto meno per sentirsi orgogliosamente buoni e migliori, ma per necessità storica, perché la storia lo richiede, lo esige"""". Goffredo Fofi ci offre un'intensa riflessione sulle ragioni che lo hanno condotto a diventare vegetariano. Una scelta etica, ecologica e politica maturata attraverso esperienze personali, letture, ragionamenti intorno ai ricordi d'infanzia, agli incontri con amici e maestri e alle voci degli autori che si sono interrogati sull'argomento. Fofi ricostruisce le tracce di questo cammino, ricorda i testi che lo hanno accompagnato, ribadisce le urgenze del nostro presente e la necessità di un cambiamento: """"Pur non essendo un teorico o un esperto della materia ma semplicemente un uomo che si è posto delle domande, ho deciso di raccontare la mia esperienza, di ripercorrere il mio passato e di riandare alle letture che maggiormente mi hanno accompagnato in questo cammino e mi hanno convinto delle scelte da intraprendere, in nome di un bisogno di responsabilità che sento forte e preciso. La responsabilità che tutti dovremmo avere""""." -
Colpo d'occhio. Le fotografie fanno cose. Ediz. illustrata
Un libro delle meraviglie per conoscere la fotografia, osservare la realtà con occhi diversi e giocare con le immagini Le fotografie ci parlano, raccontano il mondo, scovano i dettagli più nascosti della realtà, ci pongono domande. Le fotografie fanno cose, ci emozionano e per scoprire come poterle conoscere e come poterci giocare, basta aprire Colpo d'occhio, un libro ricco di meraviglie fotografiche. Suddiviso in quattro sezioni (Personaggi, Luoghi, Oggetti, Animali), il libro presenta una straordinaria serie di immagini di grandi fotografi e fotografe, da Elliott Erwitt ad Luigi Ghirri, da Garry Winogrand a Helen Levitt, ad Alex Webb. Ogni immagine è accompagnata da un breve testo che la racconta e la spiega evidenziandone gli aspetti principali. Al libro è allegato un cartoncino con un foro, da usare come una cornice per giocare a osservare i dettagli delle foto che più incuriosiscono, oppure per scoprire ""porzioni di mondo"""". Insomma, un libro per conoscere, approfondire e prendere spunto per inventare storie, guardarsi intorno e, perché no, fotografare tutto quello che ci colpisce. Età di lettura: da 10 anni."" -
Bambi. La vita di un capriolo
"Venne al mondo nel più folto del bosco"""", così compare Bambi nel classico della letteratura d'infanzia. Il testo di Felix Salten, però, è più complesso del celebre film Disney. La vita nella foresta ha dure leggi da rispettare e pericoli da cui guardarsi, come la presenza dell'uomo, minaccia costante per gli animali, che senza di lui affronterebbero le asperità della vita e le fatalità della morte con serenità e consapevolezza. """"A cento anni dalla pubblicazione - scrive Giorgia Grilli nell'introduzione - la minaccia costruita dall'uomo per il mondo della natura e gli esseri che la abitano in equilibrio si è moltiplicata enormemente. Ritrovare oggi questo romanzo è, per gli adulti come per i bambini, un'opportunità preziosa, immergersi nelle sue pagine è un'emozione, un colpo al cuore, un'esperienza che lascia un segno. In Bambi si alternano grazia, crudezza, meraviglia, panico, dolcezza, tensione, tepore, fremito... proprio come nella vita di un capriolo. E leggendo di lui, l'uomo diventa paradossalmente un po' più umano. È questo l'incanto di cui sono capaci le storie, la loro funzione, il loro dono""""." -
Manifesto delle specie compagne. Cani, persone e altri partner
Il cane e l’essere umano sono due facce della stessa medaglia evolutiva, e, come si legge in questo libro, se non si tratta di una relazione particolarmente felice, perché è piena di sprechi, crudeltà, indifferenza, ignoranza e perdita, è anche una relazione fatta di gioia, invenzione, lavoro, intelligenza e gioco”. Nel manifesto delle specie compagne Donna Haraway, filosofa, resa celebre dagli scritti sul pensiero politico femminista e sulla scienza, intesse racconti di amore e addestramento tra specie differenti, partendo dal suo legame con i cani e parlando, con sapienza e ironia, di una vicenda comune, quella del rapporto tra “partner diversi”. Niente grandi narrazioni, quindi, ma storie di affetto, di comprensione reciproca, di allenamento a convivere in modo positivo con le specie apparse con noi e su questo pianeta. Sappiamo creare relazioni che non siano segnate dal dominio, ma dal rispetto e dall’amore, senza essere antropocentrici? Ecco una delle questioni centrali sollevate da questo libro. Prefazione di Vinciane Despret. -
Tolleranza zero. La banda degli strambi. Vol. 2
Tempi duri per Nick: a scuola è arrivata una nuova tipa che mette tutti contro tutti, e le cose peggiorano quando lui reagisce e viene sospeso. Riuscirà Nock a salvare l suo buon nome? O sarà costretto ad andare in esilio sull'isola di Guam con una nuova identità? Età di lettura: da 9 anni. -
Storie di quadri (a testa in giù)
Storie che raccontano quadri, o quadri che illustrano storie? Il museo immaginario di Bernard Friot è fatto d'arte e di racconti. Storie d'amore, dell'orrore, comiche, assurde, tristi o spassose nascono da un dettaglio, un colore, uno sguardo, un soggetto, un'atmosfera. È la festa dell'immaginazione, il tripudio della creatività, ogni quadro una storia, ogni storia un mondo. In questo museo si trova di tutto: un Apollo egocentrico e svogliato, un misterioso bar immerso nel tempo, una donna persa fra le vaschette di fragole, un bambino dai mille nomi... buona visita! Età di lettura: da 9 anni. -
Il re del rap
Mario ha una sola, grande passione: la musica di PaK, rapper italo-americano famoso in tutto il mondo. Colleziona poster e Cd, impara tutte le sue canzoni a memoria e farebbe qualsiasi cosa per incontrarlo. Quando la sua strampalata famiglia decide di regalarsi una vacanza da super Vip in Sardegna, Mario ha la sua grande occasione: anche PaK è lì! Peccato che sia inavvicinabile. Oppure no? Con un po' di astuzia e molta, molta fortuna, può anche darsi che il mitico PaK bussi proprio alla sua porta. Ma... è un sogno che diventa realtà, o un guaio di dimensioni colossali? Povero Mario! Si può rapire il Re del Rap e riuscire a farla franca? Età di lettura: da 9 anni. -
Il cavaliere Panciaterra. Ediz. illustrata
Quando si ha un compito urgente da svolgere, non bisogna lasciarsi distrarre... E cosa c'è di più urgente del difendere un'aiuola di fragole minacciata dal nemico? Il cavaliere Panciaterra parte per il campo di battaglia. Ma non proprio subito... Età di lettura: da 6 anni.