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La nave di Ulisse
Un misterioso capitano raccoglie uno strano equipaggio del nostro tempo e lo guida in un viaggio verso l’ignoto. Un romanzo scritto sull’onda della grande emozione suscitata dalla lettura del canto dantesco di Ulisse. -
Carte italiane 1930-1944
Per la prima volta vengono riunite in un libro, in Italia, tutte le prose critiche che Pound ha scritto in italiano e pubblicato su giornali, riviste, periodici, documentando la sua partecipazione ai dibattiti contemporanei su temi letterari, ma anche sull’architettura, l’urbanistica, il cinema. -
Un grande amore
Alcune lettere sino a oggi inedite ci presentano un aspetto del tutto sconosciuto del «Divin Marchese», quello di un uomo che seppe conservare e onorare, sino alla morte, il ricordo della donna che, in gioventù, era stata il suo grande e sfortunato amore. -
Corrispondenza e documenti
Un libro che ci restituisce il clima di un’epoca difficile per due illustri rappresentanti dell’avanguardia, che avrebbero poi incarnato le due correnti più divergenti della musica contemporanea. -
Alla luce del Sud
Entusiasmi, progetti, inquietudini e povertà raccontati nelle lettere scritte dalla Ortese all’amico fraterno di quegli anni, Pasquale Prunas. Gli anni di «Sud», giornale fondato e diretto da Prunas al quale, quasi timidamente, nel ’46 la Ortese chiese di collaborare. -
Lettere a Pontiggia
Dalla Carinzia, dove trascorre l’estate, Orsenigo scrive a Giuseppe Pontiggia. La sua ammirazione e il suo affetto per il grande scrittore trovano un felice espediente: scrivere a Peppo raccontandogli quanto s’impenna e si agita nei comuni interessi letterari e nel luogo remoto in cui si trova. -
Le due sponde
Un volume in cui si intrecciano costantemente un filo evocativo-esegetico, che ripercorre le tappe emotive e mentali del lento avvicinamento dell’autrice a opere di pittori che ha amato e un secondo filo, esperienzale-spirituale, che narra di episodi reali ed epifanie esoteriche, capitati da quando ha incontrato il Buddismo. -
Uno scherzo fulmineo. Cinquecento anni di fulmini dal 1929 al 1447
Per Vico il fulmine e il susseguente tuono agiscono come catalizzatori del pensiero umano: l'evento terrificante induce i ""bestioni"""" ad alzar gli occhi al cielo, ad ingraziarsi la ignota Creatura irata ma, sostanzialmente, a cominciare ad emettere ipotesi sul loro destino, quaggiù. Per Walt Disney il fulmine è un delizioso giocattolo igneo lanciato, in un giorno estivo, a sconquassare una festa di centauri azzurri e far correre a gambe levate un Bacco perfettamente ebbro. Per il composto e compassionevole pittore Sablet il fulmine che si articola in segmenti rettilinei dietro la piramide Cestia è un attrezzo scenico razionalizzante e classicamente funebre. Per Turner quello che si abbatte con fragore abbacinato entro il cerchio magico di Stonehenge è un chiaro segno della tragica instabilità della storia umana. Per Hokusai il fulmine che si snoda dietro le spalle indifferenti del Signor Fuji è un drago millenario e sostanzialmente benevolo. Per Paolo Uccello è un fuso di fuoco che si infila dentro un albero incenerendolo assieme al punto di fuga. Per, per, per... Questo """"Scherzo fulmineo"""" altro non è, e non pretende di essere che uno """"scherzo"""" appunto. Una serie di partite a scacchi, non tutte vinte, con questa luce istantanea, elettrica o solforosa, apportatrice di morte o solo di un delizioso senso di protezione se goduto al sicuro, nel proprio letto: in attesa del prossimo scroscio di pioggia contro i vetri della finestra. E del tuono che non si farà attendere troppo a lungo."" -
A un bibliomane ignorante
Con l'arguzia e il sarcasmo che gli sono propri, Luciano prende di mira uno stolto bibliomane che spera di rimediare alla propria ignoranza facendo incetta di volumi rari e costosi. La folgorante invettiva sbeffeggia il facoltoso collezionista che si circonda di libri ma non capisce nulla di quello che legge, come un asino che al suono della lira muove le orecchie. Del resto, cerca di fargli ammettere Luciano, è inutile possedere l'arco di Eracle se non si è un Filottete, o avere tra le mani la lira di Orfeo se si è privi delle doti dell'eccelso cantore. Meglio che il malcapitato siriano lasci perdere i libri: non fanno per lui. Si risparmierà lazzi e tristi figure. -
Maria
"Siamo profondi, ridiventiamo chiari. Queste parole di Nietzsche - tanto care a Saba, che le sentiva come un'ideale descrizione della sua stessa poesia possono definire anche le pagine di Marisa Madieri. Più volte la critica ne ha sottolineato la tersa e spietata trasparenza, che lascia apparire integralmente l'oscuro fondo della vita nella limpida superficie delle cose così come sono, acqua cristallina sul cui specchio si disegna la tortuosa geometria delle cavità sottomarine."""" (Claudio Magris)" -
Sophie Germain. Una matematica dimenticata
Quando nel 1889 fu inaugurata a Parigi la tour Eiffel, tra i nomi di tutti coloro che, con i loro studi sull'elasticità, avevano consentito la realizzazione dell'opera e che erano stati riportati sull'ardita costruzione, mancava quello di Sophie Germain. La cosa non stupisce, perché si trattava di una donna, sia pur vincitrice di un premio di 3000 franchi, bandito da Napoleone, per studi appunto sull'elasticità. Premio che, a causa dell'eccessiva timidezza, la giovane Sophie, che all'epoca aveva trent'anni, non andò a ritirare. Eppure le lettere che le sono state scritte da alcuni tra i più illustri matematici e fisici del suo tempo, tra cui Gauss, Lagrange e Fourier, testimoniano quanto l'intensa attività scientifica di questa singolare studiosa fosse tenuta in considerazione. -
L' ultima donna. O l'arte della seduzione
Nella convinzione che gli essere umani ne saprebbero di più su se stessi se si osservassero con lo sguardo dell'altro sesso, l'autore ricostruisce le storie e i ritratti di nove donne più o meno celebri e comunque rappresentative di un modo diverso di vivere la propria femminilità. La mondana, la nottambula, due attrici... Ognuna con una caratteristica specifica, dall'ossessione al godimento, dal denaro all'ingegno. Nove donne così preoccupate di incendiare la propria vita e di farne un'opera memorabile, da pagare ad alto prezzo il loro amore per la libertà. -
Tra-la-la. Words to music. Testo inglese a fronte
Il 21 settembre 2007 il Teatro La Fenice di Venezia presenta in prima mondiale l'opera lirica ""Signor Goldoni"""", libretto di Gianluigi Melega, musica di Luca Mosca. Questo volume raccoglie tutti i testi di Melega messi in musica da Mosca nei cinque anni di collaborazione tra i due autori. Tutti i testi originali sono in inglese. Le versioni italiane delle liriche sono dello stesso autore e da lui definite """"puramente letterali, di servizio"""". Per le due opere, """"Signor Goldoni"""" e """"Mr. Me"""", le versioni italiane qui presentate sono di Margherita Bignardi."" -
La muraglia cinese
Nel quartiere cinese di New York la missionaria bianca Elsie Siegel viene assassinata dal suo amante cinese, a quanto si dice dotato di molteplici esperienze nell'arte amorosa. È accaduto quel che sembra contravvenire a qualsiasi morale, perché ""ciò che non deve essere non può essere"""". """"C'è stato un assassinio, e l'umanità vorrebbe gridare aiuto. Non può farlo."""" Questo è l'inizio del brillante saggio sulla falsità della morale sessuale odierna. Karl Kraus lo pubblicò sulla sua rivista """"Die Fackel"""" nel luglio 1909. Nel 1914 Oskar Kokoschka, che già aveva ritratto Kraus in diverse occasioni, preparò otto litografie che non illustrano il testo in senso stretto, ma ci raccontano una storia di amore e di morte, e quanto sia pericoloso saltare oltre il vallo di protezione della muraglia cinese."" -
La biblioteca di notte
Ancora una volta Manguel conduce il lettore nel mondo dei libri, debordante ed inesauribile come l'esperienza umana. La sua attenzione si concentra sulla biblioteca, luogo deputato a custodire e a tramandare la memoria passata. Dall'utopia di immortalità perseguita nell'antica Alessandria d'Egitto all'evanescenza dell'odierna Internet, la biblioteca, privata o pubblica, si presenta nel corso della storia come spazio di potere, di ordine, di identità, di immaginazione, di oblio, di mito, di sopravvivenza ma, soprattutto, di indiscussa libertà. -
Uno scacco matrimoniale
Nessuno è un grand'uomo per il proprio domestico. Forse si sarebbe dovuto tenerne conto quando, in occasione della grande mostra del 1977 dedicata a Marcel Duchamp al Centre Georges Pompidou di Parigi, fu deciso di pubblicare i ricordi di Lydie Fischer Sarazin-Levassor che, per pochi memorabili mesi, di Marcel Duchamp fu la moglie. Quello che risulta dalla prosa diretta, spesso concitata, della brava signora, che neppure i tanti anni trascorsi e un secondo, più felice matrimonio, erano riusciti a placare, è la personalità dell'artista nei suoi aspetti più intimi, non sempre edificanti. Il testo, riprodotto con scrupolo filologico, racconta una storia in bilico tra il patetico e il grottesco, popolata da imprudenti debuttanti, ricchi borghesi accaniti a difendere reputazione e patrimonio, artisti scrocconi, ereditiere americane per più versi golose, in una Parigi di lussuosi ristoranti, caffè storici, grandi prime teatrali e cinematografiche all'ombra di personaggi di primo piano, da Picasso a Man Ray, da Cocteau a Brancusi a Picabia, da Kiki de Montpamasse a Yvonne George. Al corrente di tutto, Lydie Fischer Sarazin-Levassor sa come sono andate davvero le cose e continuamente si ha voglia di compatirla. Le si è comunque grati dei suoi spesso involontari, ma irresistibili risultati di umorismo. -
Sette pietre per l'adultera
Nella piazza del villaggio sette pietre sono ammucchiate sotto il sole del deserto. La giovane Noor, colpevole di adulterio, aspetta di venire lapidata, così vuole la tradizione, così vuole la fatwa. ""Sette pietre, per spaccarle la testa come una melagrana maturata al sole dell'estate."""" Rassegnata, Noor lascia scorrere i giorni in una forzata solitudine; non così una giovane e intraprendente francese in fuga dal proprio destino, decisa a salvarla. Dall'incontro di queste due donne nasce una storia avvincente che, attraverso l'aspro conflitto fra rispetto della tradizione e aspirazione alla libertà, diritto all'amore e al piacere, mette in piena luce le risorse preziose della solidarietà femminile, capace di operare prodigi."" -
Al tavolo del Cappellaio matto
Il filo conduttore di questa raccolta di saggi è la follia, protagonista in ogni epoca non solo della finzione artistica, ma anche della vita reale. Manguel ci presenta un mosaico di personaggi letterari e storici, di artisti e di opere che attingono alla fonte della pazzia per sfidare, nel bene e nel male, regole e istituzioni. -
Non sono un miscredente. Lettere 1868-1894
Una selezione delle lettere-diario di Stevenson che rivelano un aspetto sconosciuto della personalità dello scrittore: la sua profonda ricerca interiore di una fede, affidata però a una ""dottrina di vita"""". Le lettere, gravi e lievi, talvolta toccanti, ripercorrono le tappe del profondo dissidio con il padre, fervente seguace del presbiterianesimo scozzese che il figlio rinnegò provocando fra i due una grave rottura. La crisi esplose quando Stevenson, poco più che ventenne, si ribellò al padre e alla sua educazione religiosa triste e repressiva. In quell'occasione lo scrittore capì che, contro un senso drammatico del peccato e contro le astratte prediche dei sacerdoti, avrebbe sempre difeso il valore dell'umano, l'onestà della coscienza individuale e la felicità degli istinti che nessuna religione è tenuta a reprimere. Stevenson troverà il suo credo laico nella pagana Samoa nei Mari del Sud, dove era approdato alla fine dei suoi lunghi vagabondaggi e dove rimarrà fino alla morte improvvisa avvenuta all'età di quarantaquattro anni."" -
L' alleanza tra la poesia e la musica
La riflessione senza posa intorno all'origine dell'emozione estetica e, in particolare, della parola poetica, ha condotto Yves Bonnefoy a indagare in questo scritto del 2007 l'inestricabile rapporto da sempre esistente tra musica e poesia. In un'indagine sottile e serrata, arricchita da richiami a esperienze personali di ascoltatore e lettore, il grande poeta e saggista individua nelle risorse specifiche della poesia il luogo di formazione di ""un accadimento del suono"""" che è il seme stesso da cui germoglia la musica.""