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I sentieri delle portatrici nella grande guerra in Friuli. Ediz. ampliata
La presente pubblicazione, realizzata con il fattivo contributo del Club Alpino Italiano si propone di illustrare alcuni dei sentieri percorsi ed in parte realizzati, dalle Portatrici. Queste infaticabili e coraggiose donne fin dall'inizio del conflitto divennero Ausiliarie del Regio Esercito e furono adibite a gravosi ed impegnativi compiti. La loro opera, affiancata a quella dei Portatori, degli Operai Militarizzati e dei Tecnici Militarizzati al servizio dell'Esercito, figure che a tutt'oggi sono poco ricordate dalla storiografia ufficiale, contribuì in maniera determinante alla realizzazione di tutta una serie di infrastrutture logistiche e viarie che permisero alle truppe combattenti di sopravvivere e stazionare lungo la linea del fronte che, durante il primo conflitto mondiale, per gran parte della sua estensione, si sviluppava in territori orograficamente difficili. Con 15 schede sentiero e mappa Tabacco. -
Miserie, menzogne e vergogne. 8 settembre 1943 nel Friuli Collinare
8 settembre 1943: una data che rievoca uno dei momenti più bui della storia italiana recente. Tanto si è scritto e tanto si è detto su quei giorni tragici che hanno coinvolto le nostre Forze Armate e la popolazione civile che, da un giorno all'altro, si sono ritrovati a non comprendere più chi fossero gli alleati e chi i nemici. Di cosa accadde nei presidi militari della pedemontana friulana, in particolare al Comando sito sul Forte di Osoppo, si sapeva invece ben poco. Il ritrovamento casuale di alcuni documenti e fonogrammi, redatti da due Ufficiali di stanza ad Osoppo, ci permettono così di alzare un velo su quei giorni di smarrimento e confusione. -
Cividalesi del Novecento
Questo dizionario biografico dei cividalesi del Novecento, che abbiamo conosciuto o dei quali ci è stata tramandata la memoria, ha la finalità di dare un volto alla Cividale dei nostri ricordi. La vita di una città non si esaurisce in coloro che hanno esercitato nobili ed alte funzioni, politici e clero, donne e uomini di cultura e di scienza, ma anche nella pluralità di tante persone, semplici e modeste. ""La storia... siamo noi"""", canta Francesco De Gregori, popolo e gente comune. Tutti noi siamo la nostra storia e la nostra memoria, individuale e collettiva. Ecco perché è importante ripercorrere microstorie del nostro passato, e alcuni ritratti personali sono strumenti per restaurare e riscoprire l'affresco conservato nella nostra memoria e a volte sono un mezzo per restituire affetto e riconoscenza ad alcune persone che abbiamo incontrato nella nostra vita."" -
«Esigenza Cantore» l'ordine mai dato. Vita segreta del Generale Luigi Olivieri (1892-1982)
Tutto preordinato e messo a punto come un orologio. Mancava e non è stato mai dato l'ordine di saltare in trincea: attuare esigenza Cantore che soltanto il Generale del V Corpo d'Armata poteva emettere. Forse non è del tutto esatto dire che quell'imperativo non fu mai pronunciato in quanto il 18 ottobre 1953, sottotraccia, il Comandante in capo di fatto avvertì che tutta l'«organizzazione» passava ai suoi ordini. Era il passo precedente alla mobilitazione reale suggerita dalle minacce di Tito di invadere con le armi la «Zona ""B""""» del Territorio Libero di Trieste."" -
Le storie di Sef
Sef è uno strano personaggio che abita sulla riva del fiume, in una barca abusiva da lui stesso costruita con vari materiali recuperati un po' ovunque. Durante il periodo estivo, ogni mercoledì, sale sulla sedia a rotelle motorizzata e, seguito da Diogene, il fedele bastardo, arriva in piazza dove sono in trepidante attesa i bambini e i nonni. Arriva puntuale canta una canzone accompagnandosi con l'organetto di barberia, racconta una storia e risuona un'altra canzone. Regala un sorriso, si prende gli applausi e se ne va. I giovani e gli adulti non hanno certamente tempo di fermarsi e ascoltare le sue storie o le sue vecchie canzoni. La sera e la notte Sef, comunque, il tempo lo trova per scambiare, qualche volta, quattro idee anche con gli indaffarati, magari davanti ad un calice di vino -
Delitto imperfetto. Fatti e misfatti nel mondo del calcio e non solo. Uno su tutti è entrato nella storia
Non presunzione, piuttosto consapevolezza di sé e dei propri obiettivi unita al piacere di fare le cose bene; e all'occorrenza di sfidare l'impossibile con il colpo di genio, l'ignoto con l'estro dell'improvvisatore accollandosene il rischio e il brivido. -
Il Palio di Pierino. Appunti notturni
Pietro Tolazzi (detto Pierino) con il suo straordinario impegno sociale, con la proverbiale capacità progettuale, con l'incidenza impegnativa artistica che lo ha contraddistinto per oltre quarant'anni, riproponendo con il modello rievocativo la valenza propulsiva che Cividale del Friuli ha avuto nell'età medievale, ..., è stato uno dei migliori cantori e interpreti della ripartenza culturale della città ducale. -
Ferrari autolinee
«Io sono un Ferrari». Non sarebbe stato necessario lo dicesse, tanta era evidente la sua diversità, ma Aldo Ferrari ha colto ogni occasione per sottolinearlo e dimostrarlo. Lo ha fatto nei giochi, nello sport, negli studi (è stato espulso da tutte le scuole del Regno), nella vita militare e infine nell'attività lavorativa dove il suo imperativo è stato quello di eccellere e di distinguersi. Le corriere sono state la sua vita: le ha guidate, smontate, riassemblate, modificate, ci ha dormito sopra e le ha volute sempre più belle, moderne e accessoriate per proporre ai clienti il meglio. Quando il turismo uscì dal pionierismo della gita con il pranzo al sacco, Ferrari fu pronto ad affiancare al trasporto l'offerta di servizi alberghieri con tre uffici viaggi che hanno curato l'incoming e l'outgoing. -
Viodaraio Singapûr?
Traduzione in friulano dell'ultimo romanzo di Piero Chiara ""Vedrò Singapore?"""" con introduzione di Rienzo Pellegrini."" -
Fino all'alba
Romanzo inedito ispirato ai fatti di Porzûs, scritto tra il 1956 e il 1957, con digressioni filosofiche sulla coscienza, la sincerità, la guerra, la fede. -
Guidalberto Pasolini Ermes. Da Porzûs a Bosco Romagno
La tragica fine di Guidalberto Pasolini, nome di battaglia Ermes, casarsese illustre e fratello minore del più noto Pier Paolo (anch’egli scomparso in circostanze non meno inquietanti), avvenuta nella zona di Bosco Romagno tra Cividale e Gorizia nel contesto della Seconda Guerra Mondiale, fu il tremendo epilogo dei fatti accaduti nei pressi delle malghe dette “di Porzûs”. Il prologo, consumatosi in Comune di Faedis, sulle falde del monte Topli Uorh, nel gelido inverno 1945 e all’alba della Liberazione dal giogo nazifascista, rappresenta uno spaccato emblematico delle tensioni ideologiche, sociali e nazionali che si contrapposero nel Friuli Orientale a margine del conflitto mondiale. -
Fussimo a bever nell'hostaria... Dall'Hostaria Granda alla Casa del Trattato e le altre antiche osterie di Campoformido
Il lettore leggendo le vicende delle varie osterie di Campoformido potrà così scoprire l’Hostaria Granda dei marchesi Savorgnan e le vicende storiche sulla casa dove si sarebbe tenuta la firma di pace fra Napoleone e l’Austria, che in seguito è diventata un’osteria, ma nel contempo non si può parlare del trattato senza abbinare la storia della statua della pace e della sua collocazione sulla gran strada Eugenia, el stradon che collega Udine a Codroipo. -
Le navi bianche. Il rimpatrio dei civili italiani dall'AOI 1942-43
Nel marzo 1942 quattro delle maggiori navi passeggeri superstiti, Tn Duilio e Giulio Cesare del Lloyd Triestino e Mn Saturnia e Vulcania della Italia S.A., furono scelte per una missione di rimpatrio. Dopo lunghe trattative segrete condotte grazie alla mediazione di vari governi, Italia e Gran Bretagna raggiunsero un accordo in pieno conflitto per l’evacuazione dei nostri connazionali civili dall’ex Africa Orientale Italiana, di cui circa 30.000 donne, bambini e anziani. Le difficoltà da superare furono notevoli, soprattutto per i rifornimenti di combustibile, acqua e viveri che si concordò di pagare in oro tramite paesi neutrali. Il percorso circumnavigando l’Africa era geograficamente di 20.000 miglia andata / ritorno, 37.000 km, ma effettive 23.000 miglia, 40.000 km... -
Manuale di oftalmologia essenziale
Questa seconda edizione del Manuale di Oftalmologia Essenziale è destinata, come la prima, agli studenti del Corso di Malattie dell'Apparato Visivo nei corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, ma anche ai medici specializzandi, agli studenti delle scuole di Ortottica, al personale paramedico e tecnico che a vario titolo collabora con l'oculista e, infine, ai medici che, nel corso della loro attività, hanno bisogno di riprendere qualche nozione di oculistica utile alla gestione dei problemi clinici. Abbiamo cercato, aggiornandolo, di eliminare qualche parte che ci è apparsa non più indispensabile e, al tempo stesso, lo abbiamo integrato con alcuni capitoli pertinenti le più importanti novità nei vari campi della diagnostica e della terapia introdotte in Oculistica durante questi ultimi 20 anni. Abbiamo cercato anche di soddisfare tutte le richieste di correzione ricevute in questi anni dai nostri studenti, accogliendo anche la maggior parte dei suggerimenti di chi ha ritenuto di poterci aiutare a migliorarlo. Abbiamo introdotto una maggiore quantità di quiz a risposta multipla che, ci auguriamo, saranno utili a preparare al meglio l'eventuale prova d'esame. -
La spalla del tennista
"È con grande piacere che mi accingo a scrivere la presentazione di questo libro, ben fatto e bene articolato. Personalmente affermo da anni che le figure intorno all'atleta devono parlare lo stesso linguaggio perché l'atleta stesso sia in grado di superare le varie patologie della sua carriera. Merito di questa pubblicazione è appunto quello di avere approfondito la biomeccanica del gesto atletico, analizzandola da un punto di vista non solo finalizzato alla performance, ma anche in un'ottica preventiva per le diverse patologie, soprattutto a carico della spalla, articolazione a cui io ho dedicato particolare interesse durante questi anni di professione. La lettura è anche piacevole e di facile consultazione per tutti gli addetti ai lavori, in particolare allenatori, preparatori atletici, fisioterapisti e medici sportivi. L'ortopedico, da parte sua, può approfondire tutta la gestualità dei vari movimenti del match tennistico, cercando di correlare le strutture anatomiche interessate alle eventuali patologie. Queste ultime sono affrontate con rigore e riferimenti scientifici validati""""." -
Pedibus calcantibus. L'evoluzione ci ha lasciato solo due piedi... Cerchiamo di tenerceli cari
Dopo Homo sedens, dedicato ai problemi causati dalla sedentarietà, mi è sembrato opportuno occuparmi degli strumenti più naturali per contrastare la sedentarietà stessa e Pedibus calcantibus mi è parso un titolo particolarmente appropriato per un libro si occupa dei piedi e suggerisce di camminare spesso. I piedi vengono per lo più trascurati, non raramente dimenticati, forse perché sono la parte del corpo più lontana dal cervello o anche perché se ne stanno tranquilli e chiusi nelle scarpe per buona parte della giornata... quando però fanno male, diventano molto importanti: a questo proposito sembra che Socrate, ormai ultra-ottantenne ed abituato da sempre a camminare scalzo, sostenesse che ""quando si ha male ai piedi, tutto dà fastidio"""" ed anche se non sappiamo se aveva solo dei banali calli o soffriva per una spina calcaneare, artrosi od altro possiamo convenire sul fatto che aveva assolutamente ragione. I piedi possono andare incontro a numerosi e fastidiosi problemi, per cause di origine meccanica o dovuti a patologie locali o malattie generali."" -
Homo sedens. Stare troppo seduti nuoce gravemente alla salute
Curare ""il movimento"""" e curare """"con il movimento"""" sono due aspetti fondamentali della Medicina Fisica e Riabilitativa; una gran parte delle competenze cliniche specifiche della disciplina sono orientate al recupero ed al mantenimento di capacità motorie compromesse dalla malattia, come premessa alla ripresa dell'autonomia. La sensibilità verso l'importanza dell'attività motoria e delle conseguenze negative della carenza di movimento è peraltro ancora scarsa in molti altri settori delle attività sanitarie. Nelle unità mediche e chirurgiche dei nostri ospedali, ad esempio, si pone spesso l'accento sulle misure di prevenzione delle cadute, mentre molto meno considerate sono quelle, altrettanto importanti, di prevenzione delle complicanze da immobilità, affrontate in modo diffuso praticamente solo nelle strutture a valenza riabilitativa. In anni recenti, la promozione di stili di vita attivi nelle persone con disabilità è stato uno dei settori di particolare sviluppo della riabilitazione nel nostro paese, come è dimostrato ad esempio dai numerosi programmi di """"Attività Fisica Adattata"""" promossi in varie realtà territoriali."" -
Patologie del tennista
"Nello sport, sia agonistico che amatoriale, essere provvisti di un giusto equilibrio fra preparazione-prevenzione e, quando necessario, di una corretta riabilitazione degli infortuni è assolutamente indispensabile. Ciò implica la presenza di preparatori atletici-trainer sempre più specializzati, fisioterapisti ed osteopati coordinati costantemente dal medico responsabile del gruppo. Il tennis è un'attività assai microtraumatica per cui il testo di Rodolfo Lisi, molto attento ai vari aspetti da considerare per chi pratica lo sport delle racchette, può rivelarsi di estrema utilità. Da molti anni insegno all'Università di Pisa agli studenti di Scienze Motorie cercando proprio di fornire un quadro chiaro su come prevenire, individuare e trattare i principali infortuni legati all'attività sportiva; perciò non posso che essere favorevolmente colpito dall'entusiasmo con cui questo testo è stato scritto"""". (Pierfrancesco ParraSquadre Nazionali Davis Cup e Federation Cup Preparazione Olimpica della Federazione Italiana Tennis (FIT))" -
Il romanzo della regia. Duecento anni di trionfi e sconfitte
Il libro è frutto della multiforme attività dell'autore, che si è misurato, praticamente e teoricamente, con l'inafferrabilità della ""opera d'arte vivente"""", come Hegel ha definito lo spettacolo teatrale, insieme di tutte le arti, nonché di politica ed etica, forma collettiva concreta eppure evanescente e fuggitiva, che ha richiesto una mente unica, una figura di nuovo genere che ai primi del Novecento ha reclamato tutti i poteri di palcoscenico: il regista, artista autonomo a pieno titolo da Gordon Craig in poi. Tutti i maestri sono analizzati e discussi, a partire da Goethe per arrivare a Nekrosius, con particolare attenzione all'Italia, da Pirandello e il Teatro d'Arte all'Odescalchi, da Visconti alla regia critica, da Strehler a Fo."" -
Il teatro Goldoni di Livorno. Un restauro per la città
Livorno e il Goldoni: una città che per venti lunghi anni aveva perduto il luogo più significativo di incontro e di cultura della sua storia recente. Nel 2004 la città si riappropria di una struttura in cui si sono succeduti spettacoli teatrali ma anche impegno e passione politica; dove ha cantato Caruso ma si è vissuta anche la scissione del Partito Socialista che nel 1921 ha dato vita al Partito Comunista. Il volume affianca ad una attenta ricostruzione del restauro, documentata dalle immagini di Carlo Cantini, la storia politica e spettacolare del Teatro.