Sfoglia il Catalogo feltrinelli032
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 1821-1840 di 10000 Articoli:
-
L' età della guerra. Immagini e storie della resistenza dei bambini nei conflitti contemporanei. Con DVD
«L'età della guerra», libro di immagini e di storie sui conflitti contemporanei, prova a dare una semplice risposta al bombardamento quotidiano di immagini di esodi e di stragi infinite, scegliendo il punto di vista più lucido e innocente, quello della «resistenza» dei bambini, che le guerre sono costretti a viverle, a volte senza nemmeno conoscerne i motivi e diventandone troppo spesso le principali vittime. Dall'Afghanistan alla Birmania, dalla Bosnia alla Cecenia, dal Chiapas e la Colombia al Kosovo e all'Irlanda del Nord, dalla Libia al Western Sahara, dalla Siria al Kurdistan e alla Somalia, questo libro raccoglie immagini e frammenti di racconti di bambini che null'altro posseggono se non un'indomabile voglia di vita. I loro occhi «resistenti» sono la vera sfida al nostro tempo per tentare di preservare nel futuro quel che resta di umano nel nostro presente. -
L' ingegnere delle barricate. Autobiografia di Giacomo Ferrari il nobile rivoluzionario
In questo libro l'autobiografia sincera e scomoda, inedita nella sua versione integrale, di Giacomo Ferrari. Figlio e nipote di garibaldini, si oppose strenuamente al regime fascista fino a unirsi, nel 1922, agli Arditi del Popolo di Guido Picelli. Ingegnere di grandi capacità professionali, riparò in Francia dal 1931 al 1936 mentre dal 1944 fu comandante unico, con il nome di battaglia di ""Arta"""", dei settemila Partigiani del Parmense. Membro della Costituente, ministro dei trasporti per il Partito comunista dei due governi De Gasperi di Unità nazionale, nel 1946 e nel 1947, in un solo anno, invece che nei dieci previsti, fece ricostruire ponti, ferrovie, infrastrutture mettendo il paese in grado di risollevarsi dai disastri della guerra. Fu poi senatore della Repubblica nella V e VI legislatura. Amatissimo sindaco di Parma, operò la rinascita della città che dal 1951 al 1963 divenne, tra l'altro, anche una vera e propria capitale della cultura. Il racconto del pensiero, dell'azione e della vita di un uomo che ha attraversato da protagonista il Novecento."" -
Il ponte di Sarajevo. Con DVD
Il ponte Vrbanja a Sarajevo è il luogo simbolo della tragedia bosniaca e il luogo dove, il 3 ottobre 1993, si compiva il destino di Moreno ""Gabriele"""" Locatelli. Quattro attivisti dell'associazione Beati i costruttori di pace avevano deciso di attraversare Il """"ponte della morte"""", prima linea del fronte al centro di Sarajevo, con l'intento di protestare contro l'indifferenza dell'Occidente. Sebbene lucidamente contrario all'azione, dettata da fanatismo e volontà sacrificale, Moreno Locatelli aveva all'ultimo momento scelto di partecipare all'avventura che non condivideva per soccorrere, chi sapeva sarebbe stato abbandonato dagli altri. Toccò a lui essere ferito gravemente e venne abbandonato dai compagni. Quella vicenda, all'apparenza minore contro lo sfondo immane del conflitto più sanguinoso in Europa dalla seconda guerra mondiale, indagata e ricostruita, svela altro. Un intrigo di interessi delittuosi, una cortina internazionale di menzogna, l'assassinio politico e la falsificazione eretti a prassi. Allegato al libro il film documentario in dvd """"Il Ponte di Sarajevo""""."" -
Le «due Rome». Questioni e avvenimenti a centocinquanta anni dalla «breccia di Porta Pia»
Gli avvenimenti che trovano il loro epilogo il 20 settembre 1870, con la presa di Roma da parte delle truppe piemontesi, meritano di essere ricordati anche nella prospettiva dei ""vinti"""", perché da quegli avvenimenti nacque un mondo nuovo, non si sa se migliore o peggiore del precedente."" -
Ferdinando e Sofia. 28 giugno 1914. La morte dell'Europa
Sarajevo. 28 giugno 1914. Francesco Ferdinando d'Asburgo e la moglie Sofia Chotek muoiono assassinati. E' la scintilla che farà esplodere la Grande Guerra. L'Europa è perduta per sempre. Francesco Ferdinando cerca di dare nuovo vigore all'Impero, di mantenere l'Europa al centro del mondo. Non ne avrà il tempo. Il fuoco di Gavrilo Princip uccide lui. uccide sua moglie, uccide milioni di innocenti. E uccide l'Europa. -
Calvario rosso. Marianna Azzolini. Storia di una violenza partigiana
Femminicidio. Stupro. Violenza sulla donna. Fatti attuali, inaccettabili, eppure non sempre ricordati e condannati. Perché c'è stato un momento della nostra storia in cui lo stupro s'è fatto metodo politico. Fra gli orrori della guerra civile, nell'Appennino reggiano, nell'inverno del '44 Marianna viene arrestata. Violentata, seviziata, costretta a camminare seminuda nel gelo della montagna. -
Le lacrime della Beata. Il miracolo di Beatrice d'Este
Un luogo di fascino e mistero nel cuore di Ferrara. Un miracolo. Anzi uno dei più suggestivi e clamorosi miracoli di oggi. Acqua che stilla inspiegabilmente da un marmo e diffonde grazie. E all'origine del miracolo una principessa del Medioevo, Beatrice d'Este. (Prefazione di Franco Cardini) -
Almerico. L'eroe di Casa d'Este
Almerico d'Este (1641-1660) nacque nel Palazzo Ducale di Modena da Francesco I e Maria Farnese, quinto maschio e settimo figlio dei duchi regnanti, un principe cadetto che al netto dei molti fratelli morti in fasce rimase poi il secondogenito accanto al principe ereditario Alfonso. Battezzato con il nome di un avo antichissimo che si era battuto contro i saraceni in difesa del papato di Giovanni X, Almerico venne cresciuto dal padre sull'esempio del mitico progenitore atestino e presto avviato al mestiere delle armi, nel quale dimostrò una notevolissima intelligenza tattica e diplomatica. Distintosi ancora giovinetto nelle guerre franco-piemontesi degli anni 1655-1658, l'Estense venne chiamato dal cardinale Giulio Mazzarino e da Luigi XIV per assumere il comando delle truppe di terra che il re di Francia intendeva mandare nell'Egeo a sostegno di Venezia nella cruenta guerra contro il turco per la conservazione del Regno di Candia. Dopo una serie di incursioni fulminanti e di vittorie che sorpresero il nemico, il morbo che circolava mortifero tra i soldati francesi e veneziani ebbe la meglio anche su di lui, che così concluse la sua breve vita sull'isola di Poros. -
Liguri, Etruschi e Celti. Popolazioni preromane tra Ferrara, Modena e Reggio
Il libro, curato da Francesco Benozzo, professore di filologia romanza all'Università di Bologna, insigne celtista e suonatore di arpa celtica di fama internazionale, si compone di una serie di saggi che offrono una panoramica della storia, della cultura e delle tradizioni dei popoli preromani che hanno abitato le terre tra il Po e il crinale appenninico emiliano. -
I nuovi orizzonti del crimine organizzato. Colletti bianchi, affari criminali e mafie
Studio analitico dei fenomeni criminali nel mondo contemporaneo, in particolare negli anni della globalizzazione e della crisi. Jean-François Gayraud, criminologo parigino, e Jacques de Saint Victor, storico e docente universitario a Parigi e Roma, cercano di fornire risposte esaurienti, in particolare, sul crimine organizzato dei ""colletti bianchi"""", proponendo un nuovo paradigma scientifico che mette in discussione quelli della criminologia classica, fondati su una netta separazione tra il crimine organizzato e i crimini che coinvolgono i """"colletti bianchi""""."" -
La mafia e lo Stato. L'organizzazione criminale e la politica dalla prima alla seconda Repubblica
In questi scritti, Emanuele Macaluso, dirigente storico della sinistra italiana, propone un'analisi complessa della fenomenologia mafiosa, tesa a spiegare le relazioni dell'organizzazione criminale con il potere politico, dagli anni convulsi del feudo, nell'immediato dopoguerra, quando la mafia si scatenava contro il movimento contadino, alla seconda Repubblica: fino ai giorni nostri. Si compone, da questa prospettiva, un'indagine ricca di sfaccettature, che offre chiavi di lettura acute e coerenti su aspetti in ombra, discussi o poco considerati della questione mafiosa. Il libro comprende: il saggio ""La mafia e lo Stato"""", uscito nel gennaio 1971; alcuni interventi recenti; infine, rilasciata per questa pubblicazione, un'ampia intervista su percorsi politico-criminali negli anni della seconda Repubblica. L'analisi del dirigente del Partito Comunista Italiano, che si trova a fronteggiare e a studiare i poteri politico-mafiosi da linee particolarmente esposte, è completata quindi dai rilievi di un osservatore disincantato, non allineato a priori alle idee correnti, che non ha remore a proporre spiegazioni divergenti, su alcuni snodi essenziali della vicenda repubblicana."" -
Nel regno della mafia. Dai Borboni ai Sabaudi
1900, la mafia è in Parlamento. A Milano si celebra il processo per l'omicidio di Emanuele Notarbartolo, ex-sindaco di Palermo ed ex-direttore generale del Banco di Sicilia, ucciso a coltellate nel 1893, su un treno, lungo la tratta Palermo-Termini Imerese. Il mandante è Raffaele Palizzolo, deputato siciliano, mafioso e amico di mafiosi. La mafia diventa per un biennio una questione nazionale. Napoleone Colajanni, ex-garibaldino, mazziniano, parlamentare repubblicano, scrive a caldo un libro che intitola ""Nel Regno della Mafia"""", nel quale denunzia i depistaggi, le aderenze di Palizzolo, i legami tra mafia e politica, e chiama sul banco degli imputati lo Stato italiano, reo di aver legittimato la violenza mafiosa, facendone uno strumento di lotta politica. Una lettura di parte, certo, tutta piegata sulla difesa della Sicilia e dei siciliani, ma che dopo oltre un secolo mantiene una grande attualità, poiché ci aiuta a capire perché la mafia è ormai vecchia quanto lo Stato italiano, oltre 150 anni, e perché nonostante i grandi risultati raggiunti dall'antimafia nell'ultimo ventennio, abbiamo a che fare con una questione criminale che è stata e resta una questione nazionale."" -
A rivederci in cielo. La storia di Angela Reinhardt
9 Maggio 1944, 39 bambini dell'orfanotrofio cattolico S. Giuseppe di Mulfingen vengono caricati su un autobus per una ""gita"""" che sarà invece l'inizio del loro viaggio per Auschwitz. Angela vuole salire su quell'autobus ma una suora con una sberla glielo impedisce e la manda in dormitorio. Così Angela non farà la fine dei suoi amici e dopo 60 anni potrà raccontare la fuga nei boschi dei Sinti, la cattura, gli esperimenti di Eva Justin sui bambini dell'orfanotrofio e perché solo lei è stata esclusa da quella tragica gita."" -
Della lingua degli zingari e della loro origine dall'India
Primo studio comparato della lingua romanès con la lingua indostana e conseguente prima determinazione dell'origine indiana del popolo romanì. Questa impostazione basata sul confronto linguistico sarà seguita da tutti i successivi autori. -
Una poetessa zingara
Biografia con 25 testi poetici di Gina Ranjicic, prima poetessa rom, vissuta nel XIX secolo. Ebbe vita travagliata tra la natia Serbia, Costantinopoli e l'Albania. Sradicata da piccola ebbe occasione di studiare in particolare la letteratura tedesca coeva e scriveva sia in romanès, sia in tedesco. Le poesie contenute nel testo sono in lingua originale con traduzione a fronte. -
Sulla lingua degli zingari. Un abbozzo di grammatica
Primo testo che traccia una grammatica della lingua romanes che l'autore ha redatto nel 1835 con i bambini sinti della scuola evangelica di Friedrichslohra primo tentativo di sedentarizzazione di una comunità romanì operato in Germania. -
Schizzo di una storia degli zingari. Dei loro costumi e della loro lingua con un piccolo vocabolario della loro lingua
L'autore, figura di spicco nella vicenda politica che ha portato nell'800 alla costituzione della moderna Romania, presenta uno schema di grammatica e per la prima volta informa sullo stato giuridico della condizione di schiavitù dei Rom rumeni che lui stesso emanciperà con la legge del Dicembre 1854. Il testo è completato con un un vocabolario della lingua romanes. -
La lingua degli zingari transilvani. Grammatica, vocabolario. Ediz. bilingue
Grammatica della lingua del popolo rom dell'area balcanico-ungherese. L'autore trascorse alcuni mesi con una comunità nomade di rom della Transilvania ungherese, sulla base di questa ricerca sul campo, oltre a numerose opere sulle tradizioni, le poesie popolari dei rom, compose questa grammatica, una delle prime strutturate e frutto del contatto diretto con la comunità rom. -
Credenze popolari e usanze religiose zigane
L'autore, Heinrich von Wlislocki, etnofilologo di metà 800, ha raccolto e salvato, con un'esperienza diretta frequentando per mesi comunità di rom nomadi transilvani e dell'area balcanica, un patrimonio unico sia per la ricchezza di documentazione di tradizioni popolari fino ad allora di esclusiva trasmissione orale sia per la disponibilità di testi nella lingua originale, il romanès. -
Il Diavolo generoso. La storia di Tita Piaz il Diavolo delle Dolomiti
Tita Piaz, il Diavolo delle Dolomiti, questa è la sua storia di coraggio e passione sul magico sfondo delle Dolomiti e di un'Italia alle prese con cambiamenti epocali.