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Beirut
Il racconto è ambientato alla fine degli anni '90. Dopo l'incontro in Italia con Issam, Lisa si reca in Libano a conoscerne la famiglia. Rimane stregata dal paese e affascinata da una diversità che è impaziente di scoprire nei suoi diversi aspetti: i legami familiari, i cibi, i paesaggi. Mentre viaggia di città in città, si appassiona alla storia del paese. La colpisce il calembour di fedi e culture: chiese e moschee che sorgono una accanto all'altra. L''11 Settembre si abbatte come un fulmine sulla sua relazione. L'immediata polarizzazione tra Occidente e Islam che ne segue, viene inconsapevolmente interiorizzata da Issam. Prima, essere mussulmano era un dettaglio ininfluente: ora, è diventato uno stigma. Davanti ai suoi occhi, Lisa stessa sembra farsi Occidente. La donna diventa testimone di una sorda ostilità. Troppe e troppo forti le pressioni che il mondo esterno esercita sulla fragile, sgualcita trama, del loro amore. -
Oltre. Scoprirsi fragili: confessioni sul (mio) disturbo alimentare
Con il passare del tempo ho capito che continuare a scappare, nel tentativo di evitare lo scontro con il dolore e la sofferenza, non sarebbe servito a nulla: per andare oltre la malattia, quel dolore bisogna attraversarlo, dargli anima e corpo per rimpossessarsi di quella pulsione di vita vera che c'è - c'è sempre finché c'è vita - in fondo al cuore, ma che la malattia impedisce di ascoltare. ""Oltre"""" è un viaggio tra sensazioni, aspettative e consapevolezze di una ragazza adolescente, che sviluppa un rapporto conflittuale e disturbato con il cibo. Grazie ad un percorso scandito da tre principali tappe - """"in trappola"""", """"in bilico"""", """"in equilibrio"""" - maturerà la consapevolezza che una risposta positiva all'autodistruzione portata dal (suo) disturbo alimentare esiste: è ascoltarsi. Riscoprirà così uno sguardo di riconoscenza e d'amore nei confronti di se stessa, e il desiderio di guardare a quel prezioso dono chiamato Vita, che in un Fiocchetto Lilla ritrova il suo senso più vero."" -
Registro Italiano Navale e RINA. Voci e racconti dagli anni '80 a oggi
Dalla fondazione del Registro Italiano Navale nel 1861 fino al RINA dei giorni nostri. Esperienze di vita lavorativa che partono dagli anni '80, quando il Registro operava principalmente nel settore navale, attraverso gli anni '90, quando ha incominciato a crescere in altri settori, fino agli anni 2000 quando per affrontare le sfide della globalizzazione ha costituito una società, RINA S.p.A., capace di espandersi in tutto il mondo. -
Non esisto fino a data certa. Squarci di quarantena
Frammenti di emozioni espressi con la delicatezza di un battito d'ali. La poetessa dolcemente malinconica che accarezza ogni respiro di vita. Michela. F. S. Sensazioni, solitudini profonde, risonanze misteriose, il mistero che irrompe nella realtà. Poesie come specchi che catturano. Le poesie di Michela Chiaborelli lasciano tracce indelebili M.M. Insospettabile e potente come la goccia che scava la pietra C.M Cara Michela, ti leggo e penso: è proprio così V.T Michela Chiaborelli usa spesso un 'tu' che non è montaliano, poiché manda in cortocircuito i pronomi personali S.R Non vedo l'ora di avere per le mani la terza raccolta, incommensurabile Michela B.L. -
Unconsciousness quarantine
Un non luogo, non necessariamente Utopia, ambienta la quarantena dell'inconscio di Alessandra Vinotto. Un bosco, la natura, la scelta di reclusione (la negazione della libertà costretta) e clausura (la negazione della libertà liberamente scelta) in una cella tanto angusta prigionia quanto religioso raccoglimento entro uno spazio visivamente ma anche mentalmente sconfinato. Un tempio umano della solitudine con la quale dialogare, intanto tra sé e sé, quindi con l'universo circostante popolato di animali e vegetali, né gli uni né gli altri estranei, anche quando - naturalmente, appunto - la convivenza comporta anche dolorose parentesi. (Presentazione di Stefano Bigazzi) -
Alterne visioni. Ediz. illustrata
"In questa mostra si confrontano le opere di Francesco Candeloro e di Marc Philip van Kempen, due artisti talentuosi e visionari che usano codici espressivi diversi ma giocano entrambi con la luce e il colore e sempre suscitano significati visivi intriganti. Questa affascinante proposta artistica dà anche impulso a momenti preziosi di collaborazione e confronto fra attori della scena artistica dei due paesi, l'Italia e i Paesi Bassi, affermando la promozione degli scambi artistici e la crescita del pubblico dell'arte come valori comuni."""" (dalla prefazione di Paola Cordone)" -
Il mio amico Bill
Anni Cinquanta. Al quattordicenne Alex viene rivelato un giorno che il massimo dei suoi sogni, quello di poter vivere l'epopea del West, diventerà realtà. Ma la sua felicità non durerà a lungo, perché Alex si renderà subito conto di quanto la vita laggiù, in quegli sconfinati territori, sia diversa da quella che aveva conosciuto grazie ai libri, ai fumetti e ai film. Nessun eroe o quasi in difesa dei deboli e una sola legge, quella della violenza, del sopruso e della sopraffazione. Ma Alex avrà modo di conoscere anche gente per bene, primo fra tutti Wild Bill Hickok, del quale finirà per scrivere la biografia che, al di là delle licenze romanzesche, manterrà intatte le componenti principali della vita del più famoso uomo di legge della Frontiera. -
Gli amori di Jane. Jane Austen: avventure di cuore e di penna
L'immagine convenzionale di una Jane Austen, - ancora oggi scrittrice tra le più lette e amate - rivolta esclusivamente al microcosmo femminile della classe media inglese, insensibile ai grandi eventi storici e culturali del suo tempo, scolorisce leggendo con attenzione i suoi scritti, che, con le sottili armi dell'ironia e della parodia, mettono quel microcosmo sotto la lente d'ingrandimento, denunciandone limiti e palesi ingiustizie. La vita stessa di Jane fu anticonvenzionale, perché rifiutò più volte proprio quel matrimonio che era l'immancabile ""lieto fine"""" dei suoi lavori, in nome della dedizione totale alla missione che sentiva più consentanea alla sua indole: la scrittura."" -
Diario di una donna qualunque
Si tratta di un vero e proprio diario personale che raccoglie gli umori quotidiani di una donna qualunque di mezz'età che si racconta per esorcizzare la paura di non lasciare traccia di sè nel mondo, svelando, senza pudore il suo mondo interiore per regalarlo a chi vorrà conoscerlo e forse riconoscersi, totalmente ignara di aver scelto un anno speciale in cui farlo. È un libro di parole non abusate, misurate con cura che lasciano lo spazio al lettore per riflettere su se stesso prendendo spunto dai pensieri di una donna come tante, dietro cui si cela l'unicità della sua normalità. -
Il giorno
In una Nizza in cui il mare è il vero protagonista si intrecciano frammenti di vita di quattro personaggi: Jules che racconta il giorno del suo ottantesimo compleanno; Sveva che lascia in eredità ai lettori il suo amore per la letteratura; Costanza che, nonostante una vita difficile, sceglie di diventare mamma a vent'anni; Sophie, un'attrice di successo che sente la mancanza di un'esistenza normale. Il tempo, la solitudine e il caso sono i temi principali di questa narrazione. -
Lamento di pioggia
Dietro ogni esperienza umana si cela una profonda malinconia. Ci sentiamo soli, travolti dalle vicissitudini del quotidiano, oberati da difficoltà pratiche ed esistenziali. Ciò nonostante la vita è feconda, piena. Grazie a parole languide e immediate ""Lamento di Pioggia"""" ci immerge dunque nella bellezza del creato, nella purezza delle sensazioni naturali. In un estetico omaggio alla vita il testo dialoga anche con l'amore che diviene redenzione, e indulgenza. La natura e il femminile sono gli elementi capaci di curare l'animo dell'autore che nella poesia, attraverso le parole, ritrova se stesso."" -
Novalesa. L'ultima ordalia
Nell'undicesimo secolo, l'anarchia feudale seguita al disfarsi dell'Impero Carolingio è stata in parte riassorbita grazie agli sforzi degli imperatori germanici e del papato, prima alleati e poi in conflitto tra loro. In questo contesto, l'importanza del controllo dei passi alpini si è accresciuta sotto il profilo militare e sotto quello mercantile, in conseguenza di un risveglio dei traffici che prelude alla grande ripresa dei secoli successivi. I Benedettini del monastero di Novalesa, coinvolti nella nuova partita insieme ai confratelli della Sacra di San Michele, devono difendere il proprio ruolo sul territorio, confrontandosi con i contrapposti interessi di istituti religiosi concorrenti e scontrandosi con l'organizzazione di guide alpine che ne costituisce il braccio armato. Per una importante missione in Lomellina, viene quindi costituita una eterogenea comitiva che, conseguito il primo obbiettivo, dovrà poi concludere il viaggio nella città di Genova, anch'essa coinvolta nel grande gioco legato all'avvio della campagna papale per le Crociate in Terrasanta. La piccola brigata dovrà affrontare gli ostacoli frapposti dagli avversari, primo tra i quali una prova per ordalia, superata grazie a Noretta, unica donna a far parte del gruppo. Una volta raggiunta Genova, proprio nei confronti di Noretta, accusata di essere una strega, verrà proposta, in un ultimo tentativo di rivincita, una nuova ordalia. E sarà questa l'occasione per lo scontro definitivo. -
C'era una volta
Chi nella sua vita non ha sognato almeno una volta di vivere in una favola, una favola sbocciata come un fiore sul ramo di una pianta che regala il suo frutto a volte dolce altre amaro, che resta alla fine solamente il frutto della sua fantasia. Storie inventate con compagni di viaggio o in viaggio da soli, in scenari fantastici reali o virtuali, tra maghe buone o streghe cattive, ... quanti gli spunti, le voglie celate, i desideri irraggiungibili, ... ogni favola però ha sempre avuto e sempre deve avere la sua ""morale""""."" -
La dama bianca. La misteriosa statua nel giardino del Portofino Kulm
La storia di una statua che si trova sul retro del Portofino Kulm (Vetta), che domina da un lato Camogli e il Golfo Paradiso, dall'altro Santa Margherita Ligure e il Golfo del Tigullio. Una storia, dai tempi della Belle Epoque, intrecciata con le vicende personali del figlio del direttore dell'hotel. -
Penso quindi non sono. Il manifesto di un visionario Zen
Uno sguardo lucido e disincantato sul mondo dello Zen, sulle sue tradizioni e sulla sua pratica, in grado di separare il mito dal reale e capace di riconnetterlo all'Insegnamento originale del Buddha Shakyamuni delineando così una visione unitamente antica ed attuale. Una stesura di idee innovative, semplice e diretta, scomoda e critica, basata su un'osservazione logica che unisce la disarmante razionalità di Krishnamurti con la pratica della meditazione, ribadendo il diritto di dignità scientifica alla ricerca interiore. È un libro dedicato non solo ai praticanti Zen, ai ricercatori buddhisti, ai seguaci di Krishnamurti, ma anche a tutti coloro che amano il confronto sincero, aperto, diretto, in cui l'innocenza abbia ancora un valore profondo. -
Parole in tempo di crisi
In quest'opera l'autore racconta il suo spaesamento rispetto al tempo in cui vive, questo oggi che sembra privo di un passato e di prospettive per il futuro: un galleggiare in una sorta di ""limbo post storico"""", definito in una delle poesie come """"tempo alla fine del tempo"""". Cosa rimane a chi vive questo tempo se non la solitudine, una solitudine ottusa però, una sorta di tono di fondo, un baratro nel quale nessuno ha voglia di guardare. L'uomo non è più solo e triste ma solo e ottuso, il vuoto fuori di una società incapace di dare qualunque tipo di riferimento è diventato il vuoto interiore dell'assenza di significati; l'inerzia di un movimento privo di mete (nessun porto dove attraccare) è tutto quello che rimane."" -
Villa Spinola dei Duchi di San Pietro. Visita guidata
Conoscere una villa storica di quella che fu San Pier d'Arena, è un modo per inoltrarsi nelle pieghe di un passato che offre spunti spesso insospettabili. Il presente volume ricostruisce la storia di villa Spinola dei Duchi di San Pietro, nella sua evoluzione (e involuzione) architettonica e nella sua collocazione ambientale e storica; quello che fu il grande giardino della dimora viene ricostruito sulla base del tessuto odierno di Sampierdarena, e i principali ""padroni di casa"""", dai Lercari nel '500 agli Spinola nel '600 e nel '700, sono presentati in base al rapporto che ebbero con la """"principale villa di campagna"""" della famiglia. Tutti gli ambienti del palazzo, nobiliari e di servizio, dai piani ammezzati al sottotetto, dai passaggi occulti alla torre preesistente, vengono ricostruiti nelle loro funzioni. Infine i quattro cicli pittorici di affreschi che hanno visto impegnati artisti frescanti quali Bernardo Castello, Giovanni Carlone, Gio. Andrea Ansaldo e Domenico Fiasella, sono presentati ed analizzati con un ricco corredo di fotografie a colori."" -
Io non so i sogni
"Io non so i sogni"""" è un libro che contiene componimenti poetici molto poco poetici. Sono in totale 58 (anche se non ci giurerei) uno meno poetico dell'altro. Non hanno proprietà nascoste, non possono curare il covid e nemmeno la tubercolosi. Non hanno effetto contro le botte e gli strappi. Non possono alleviare il dolore causato da delusioni amorose. Non servono a nulla, ma sono molto fike." -
Orizzonti mediterranei
La luce potente di un'alba imperiosa lambisce la lunga striscia di sabbia, il groviglio di stradine che accarezzano i fianchi di dimore millenarie, sgusciano tra i muri divorati dalla salsedine, disegnano slarghi dove bambini giocheranno danzando in tondo sulle esili gambe abbronzate. Cocci di bottiglie brillano agli angoli di portoni tondi e chiusi, a nascondere oasi di frescura, mistero e intimità. Il volo radente dei gabbiani sull'acqua ancora chiara e lucida del mattino traccia il solo segnale di vita. -
I miei versi storti
"Avete mai sentito parlare di incontri terapeutici? Ne avete mai fatti? Sono quelli che ti permettono di conoscerti come mai ti eri conosciuto prima e di riconoscerti come un essere degno di amore e di valore semplicemente per ciò che sei, nella tua autenticità. Sono certa che il poeta ne abbia avuti…altrimenti non avrebbe mai pubblicato questo libro, non avrebbe mai esposto se stesso allo sguardo altrui, avrebbe continuato a nascondere le sue poesie vergognandosi di ciò di cui oggi va fiero, di un suo talento, di parte della sua essenza. È quello che ha fatto per molto tempo quando la sofferenza lo accompagnava, quando si sentiva """"storto"""", rotto …allora le poesie erano il diario della sua anima tormentata, erano speranza, erano illusione, erano rifugio, ma non si potevano mostrare. Oggi il poeta si è riavvicinato a quella sofferenza, l'ha attraversata e questo gli ha permesso di scoprirsi farfalla nonostante per molto tempo si sia visto solo come un bruco. Ecco, gli incontri terapeutici fanno questo, creano circuiti virtuosi e questo libro ne è la prova."""" (Dott.ssa Mara Bertoli)"