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Lettere dalla fine de mondo. Dialogo tra uno scrittore che voleva essere uno scienziato e uno scienziato che voleva essere uno scrittore
Se le nostre convinzioni sul senso dell'esistenza sono state ormai del tutto archiviate dalle scoperte scientifiche, non possiamo liberarcene una volta per tutte e dare vita a un nuovo Illuminismo? O meglio, cosa possiamo dire ancora - attraverso il punto di vista della letteratura e della scienza, che in queste pagine viene come sublimato - sulla nostra natura, sull'identità e la memoria, sulle grandi domande esistenziali, e persino sul sesso, sull'arte, sulla possibilità di scrivere? L'irriverente, disincantato e lo stile di Massimiliano Parente - che non ha paura di essere preso sul serio né di non esserlo - si unisce ora allo sguardo limpido e pacato del neuroscienziato Giorgio Vallortigara, e il risultato è un epistolario squisito, un dialogo pieno di ironia e di sottigliezze, capace di sollevare domande significative e al tempo stesso di lanciare, con divertita premeditazione, inedite provocazioni al lettore. Dalla critica al nichilismo all'impostura della datazione ""dopo Cristo"""", dal senso di credere in un dio alla consapevolezza scientifica del nulla cui tutto l'universo è destinato, dal sovrannaturale all'arte della verosimiglianza, dal sofisticato dualismo mente-cervello al libero arbitrio: queste lettere sembrano arrivare al termine delle cose, alla fine del mondo, per poi tornare indietro e dire a noi qualcosa del nostro tempo e del nostro futuro."" -
Io sono più amore. Un canto di forza, dolore, rinascita
Un libro intenso, imprevedibile, un inno poetico alla fragilità umana e alla sua irriducibile capacità di sorprendere, la voce di una donna che canta parole di eternità e che eternamente lotta perché, anche quando tutto appare perduto, non si smetta mai di credere nella luce.A Vittoria e Davide resti questo canto che non ho mai cercato, non ho mai sperato, ma che non ho potuto evitare.Quando in un istante la tua vita esplode cancellando ogni cosa per come l'avevi conosciuta, non hai altra scelta che attraversare il dolore e ricostruire un nuovo senso di te, capace di abbracciare il passato e di slanciarsi in avanti. Francesca e Davide si incontrano e si innamorano con la forza del perfetto incastro di chi non ha gli stessi occhi ma vuol vedere il mondo con lo sguardo dell'altro. Francesca è arrivata nel mondo dello spettacolo quasi per caso, lasciando gli studi universitari per tracciare una strada che le somigliasse di più: indomita, artistica, sempre vera a costo di farsi impervia. Davide è un calciatore dal talento nitido e dall'umanità luminosa, amato, riservato, leale. La loro è una storia d'amore lanciata in corsa verso il futuro: i viaggi liberi e spericolati, la convivenza a Firenze dove Davide è il capitano della Fiorentina, l'arrivo di Vittoria, una figlia amatissima che è anche la prova della caparbietà del destino. Tre anni fa, durante una trasferta, Davide non si risveglia: una malattia cardiaca non diagnosticata lo porta via nel sonno, lontano da casa. Se il mondo è attonito, per Francesca in quel momento inizia una nuova esistenza, in cui nulla somiglia più a quella di prima. Ma Vittoria, l'amore sconfinato per lei, e il desiderio inesausto di credere in una rinascita, nella possibilità di una futura, sconosciuta felicità, la esortano a non rimuovere il dolore e contemporaneamente a non cedervi mai del tutto. Così Francesca impara da capo, giorno dopo giorno, a sognare, a volere, a ricostruire: inseguendo un'idea di libertà assoluta, di silenzio e cura, combattendo difficili battaglie legali. Impara a fare posto alla sofferenza per lasciare che a crescere e vincere sia sempre l'amore per gli altri e per se stessa. -
Accordi eretici
Un viaggio nell'officina creativa di un grande artista illuminato dai suoi manoscritti, alcuni presentati per la prima volta in questa edizione: appunti, testi di canzoni, pensieri che arricchiscono l'opera in divenire di Fabrizio De André.Accordi eretici è la prima monografia dedicata a Fabrizio De André a esplorare in modo organico le componenti culturali, poetiche e musicali che hanno segnato il suo universo artistico e il suo successo. Le canzoni di Faber sono lo sguardo di un intellettuale sul mondo in divenire, raccontano i cambiamenti della società italiana, accompagnano o anticipano le sue rivoluzioni. Ma sono anche parole in versi, frammenti di un discorso letterario che non conosce confini di genere e di epoca per indagare il mistero dell'altro, sia esso in Dante o a Spoon River, alla corte di un re o tra i peccatori. Il canzoniere di De André, infine, non esisterebbe se non prendesse forma nei ""paesaggi musicali"""" delle sue composizioni e nelle intuizioni interpretative che le hanno rese immortali."" -
Fabrizio De André. Volammo davvero
Come un romanzo in frammenti, questo libro raccoglie le voci del discorso ininterrotto che Fabrizio De André ha aperto con le sue canzoni e la sua vita artistica. Un dialogo a tutto campo su letteratura, musica, impegno e sui tanti temi civili percorsi da un cantautore che voleva ""essere socialmente utile"""". Un pensiero che scrittori, studiosi, amici hanno deciso di portare avanti a partire dalle sue canzoni: parole che scavano, emozionano, illuminano, e aprono traiettorie sempre nuove a un volo che non si è interrotto.«Questo libro è la dimostrazione che Fabrizio è quel che tu hai bisogno che sia, che i limiti di Fabrizio sono sempre solo i limiti di chi lo avvicina, perché qualunque cosa si riesca a concepire di chiedergli, lui la dà – anzi, l'ha già data. Che si tratti di un fotografo, di un sacerdote, di uno scrittore, di un critico, di un musicista, di un premio Nobel, l'interlocuzione instaurata in queste pagine con Fabrizio risulta naturale, perfino ovvia, per ciascuno di loro, perché il loro punto di vista e quello di Fabrizio sembrano sempre coincidere – di coincidenze che possono essere anche del tutto casuali: non cambia nulla, perché come insegna Yamamoto Jinuemon, padre di Tsunetomo, autore dell'Hagakure, ovvero il libro segreto dei Samurai, """"se si guarda bene in una direzione, si vedono anche tutte le altre"""".» Dall'introduzione di Sandro Veronesi. (Postfazione di Dario Fo.)"" -
E alla meta arriviamo cantando. Le storie, i viaggi, la musica dei Modena City Ramblers
"Sono trent'anni che vado in giro per l'Italia e il resto del mondo a suonare con i Modena City Ramblers. Centinaia di palchi, milioni di chilometri in macchina, un'ernia al disco, migliaia e migliaia di persone conosciute, di strette di mano, qualche birra ogni tanto, e musica, tanta. L'idea di mettere in parole scritte tutte le emozioni, o se non tutte molte di esse, non è per vanità o voglia di mettermi alla prova con qualcos'altro che non sia la musica. Credo che sia bello, o almeno così spero fortemente, pensare che tanti nostri fan, tanti amici che ci hanno seguiti in tanti anni possano condividere con me questi miei pensieri. Un po' il dietro le quinte di una canzone, di un disco, del viaggio che magari ha proprio ispirato quella canzone. Per i Modena City Ramblers il viaggio non è mai stato fine a sé stesso. Rappresenta un momento importante dal punto di vista artistico e sociale. Come dice il titolo del nostro primo album, che abbiamo tradotto da un disco di Bob Dylan, Riportando tutto a casa, il viaggio non è il fine ma il mezzo perché la testa si apra totalmente lasciando entrare esperienze, visioni, rumori, suoni, profumi che poi diventano canzoni. Tutto quello che ho visto e sentito in questi anni è ancora vivo nella mente, nel cuore, nella pancia."""" Hanno suonato a Plaza de la Revolución a Cuba e nel deserto del Sahara, hanno portato la loro musica tra i dimenticati del mondo e fatto ballare migliaia di persone nelle piazze d'Italia, hanno collaborato, tra gli altri, con Luis Sepúlveda, Bob Geldof, Francesco Guccini, Goran Bregovic ?. Dopo trent'anni di musica, viaggi e avventure insieme, Franco D'Aniello, fondatore dei Modena City Ramblers, racconta per la prima volta la loro storia." -
La parte di Malvasia
Libro candidato da Romana Petri al Premio Strega 2022Un romanzo in cui la domanda sull'assassino diventa l'indagine compiuta all'interno della stanza più segreta della coscienza, dove immaginazione e crudeltà, violenza e tenerezza sono parte della stessa radice.Chi è Malvasia? Una donna che arriva non si sa da dove e che vive in paese da ""straniera"""": colta, anticonformista, eccentrica, l'hanno vista fare una lunga passeggiata e da quel momento di lei si sono perse le tracce. Quando viene ritrovata morta, si pensa all'omicidio passionale e scattano le indagini, affidate al commissario Arena e al suo assistente Gippo. Nel susseguirsi di testimonianze e di ipotesi, indagatori e indagati prendono a confondersi. Il giallo della morte diventa il grigio delle esistenze di individui mortificati nelle loro ambizioni e svelati nelle loro nature contraddittorie ed elastiche, nella capacità di provare sentimenti opposti e di compiere azioni impensabili. Come nella tragedia greca, l'umano supera se stesso nell'estremo, ma nella tragedia moderna si muore senza un motivo e senza un colpevole. Un romanzo in cui la domanda sull'assassino diventa l'indagine compiuta all'interno della stanza più segreta della coscienza, dove immaginazione e crudeltà, violenza e tenerezza sono parte della stessa radice. Le storie che ruotano attorno a Malvasia somigliano a un puzzle esploso, le cui tessere non vanno quasi mai a posto. Come nella vita.Proposto da Romana Petri al Premio Strega 2022 con la seguente motivazione:«Gilda Policastro è al suo quarto romanzo e in quest'ultima prova mette a segno un colpo da narratrice di razza: fingere di voler avviare un'indagine su una donna morta e inscenare un teatro di voci che coralmente raccontano più vite, in coerenza con il riferimento del titolo al vitigno. Una morte e tante vite, perché """"il morto non è un morto ma la morte"""": quasi mai un accadimento eccezionale, come in un delitto, ma un momento atteso e fatale, specie nella sua imminenza dopo una diagnosi. Questo La parte di Malvasia lo racconta anche intessendo il narrato di citazioni e riferimenti colti (dal Gadda della Cognizione del dolore al Beckett del Krapp's Last Tape), ma non è in questo la sua potenza. Piuttosto, nell'oscillazione della coscienza (di cui la pagina restituisce il flusso) dalla lucida consapevolezza della fragilità al buio in cui la precipitano i vuoti di senso come la malattia. Il tema, già caro all'autrice nell'esordio del Farmaco, viene qui affrontato con una nuova, più dolente umanità: nel rapporto tra Malvasia e sua madre morente si ritrovano i contrasti (""""il confine esteriore dei vestiti e quello introiettato dei divieti"""") e peggio ancora i non detti della più stretta tra le maglie della vita sociale, la famiglia, luogo parossistico e ossimorico di dolore e di cura. Una delle più belle pagine del libro è dedicata alla ricostruzione pseudoetimologica del verbo dialettale cuttuniare: proteggere, allestire una cuccia, ma anche costringere, trattenere, soffocare. La parte di Malvasia è un libro da leggere non tutto d'un fiato, come si dice spesso dei romanzi, ma a voce alta: per apprezzarne il ritmo, i nutrienti della scrittura,... -
Viaggio nel cinque
"Viaggio nel cinque"""" è un racconto ironico, fantastico, surreale, immaginario del pittore Lorenzo Alessandri, instancabile viaggiatore dell'animo umano, assetato di verità e conoscenze inarrivabili. L'artista non dipinge la sua tela ma la narra con il suo linguaggio umoristico e beffardo, descrivendo luoghi e personaggi reali e immaginari che hanno abitato la sua mente. Il testo è stato scritto, quasi certamente, tra il 1974 e il 1975 pensando a un racconto illustrato, accompagnato dai disegni Pascal, ossia sintetici disegni a china con cui Alessandri riesce a catturare, spesso con sagacia e comicità, quei tratti scomodi e pieni di contraddizioni che l'essere umano porta sempre con sé. Cinque capitoli ci raccontano cinque fasi di ricerca attraverso i suoi viaggi allucinati, sconvolgenti, divertenti, magici, mistici, visionari, ma sempre rivolti alla conoscenza dell'io creatore, pronto a stringere patti faustiani pur di raggiungere e possedere la bellezza tanto agognata. L'arrivo del Viaggio è la sua partenza: Alessandri ci lascia tra i punti interrogativi dei suoi perché, aprendo la strada a nuove partenze. Introduzione di Vittorio Sgarbi." -
Ricordi e bugie
Uno sfrenato romanzo semiautobiografico, la coraggiosa riscrittura della vita di una persona, e una esilarante e travolgente presa in giro delle manie del cinema.rnrn«La coppia Carrey & Vachon azzecca il tono, nella scia dei romanzi dedicati a Hollywood Babilonia» - Mariarosa Mancuso, Robinsonrn«Tra autobiografia, distopia e gossip l'attore si immagina in un cataclisma, con lui si muovono, in situazioni assurde, tanti altri colleghi famosi» - TuttolibrirnrnVi presento Jim Carrey. È un attore di successo, ricco e privilegiato, ma è anche profondamente solo. Forse la sua stagione migliore è passata. Forse è semplicemente fuori forma. Ha provato con le diete, i guru, le coccole dei suoi cani da guardia addestrati dal Mossad, ma nulla riesce a dissipare la nube di noia e insoddisfazione che lo avvolge. Non lo scuotono nemmeno i saggi consigli del suo caro amico, l'attore e collezionista di dinosauri Nicolas Cage. Un giorno, Jim incontra Georgie: l'amore della sua vita, sensuale e spietata. Con l'aiuto dello sceneggiatore Charlie Kaufman, ottiene un ruolo importante in un film d'avanguardia che potrebbe aiutarlo a scoprire un lato nascosto di sé, e condurlo dritto all'Oscar. Le cose finalmente si stanno mettendo nel verso giusto per Jim, ma l'universo ha altri piani... Jim Carrey e Dana Vachon raccontano a ritmo di rock & roll il mondo dorato di Hollywood: le celebrità, gli agenti, l'amicizia, gli amori, la dipendenza dalla notorietà, i drammi interiori e quelli pubblici, la paura di smarrirsi e la ricerca della propria anima, fino a un'epica battaglia per salvare il mondo a fianco di Sean Penn e Gwyneth Paltrow. -
Peantus. Charlie Brown, Snoopy e il senso della vita
I Peantus sono una delle strisce più importanti della storia dei fumetti. Creati da Charles M. Schulz nel 1950, divennero in breve un successo clamoroso in tutto il mondo, grazie soprattutto alla profondità nascosta dietro la loro apparentemente innocua semplicità. I protagonisti, Charlie Brown, Linus, Lucy, Sally, Snoopy e tutto il resto della banda, sono entrati nelle vite di tutti noi, diventando icone e fonti di ispirazione per molti. In questo libro alcuni tra i più importanti scrittori e fumettisti raccontano il loro rapporto con il capolavoro di Schulz indagandone i significati e le emozioni, in una raccolta di contributi vari, curiosi e interessanti. Perché riflettere sui Peanuts significa riflettere sul senso della vita, sul nostro stare al mondo, sulle difficolta e sulle nevrosi della nostra società. Le strisce di Schulz sono state e continuano a essere una finestra aperta su di noi e sulla realtà. -
I sette peccati e le sette virtù capitali
Sul finire del 1967 Giorgio Scerbanenco pubblicò sette racconti, ispirati a ognuno dei vizi capitali. Ebbero un tale successo che l'anno dopo lo scrittore fu quasi costretto a dedicarne altrettanti a ciascuna virtù. Le pulsioni più istintive delle persone, le loro luci e ombre, si rivelano una tentazione irresistibile per la sua penna noir da indagatore dell'anima. Scerbanenco osserva l'Italia bigotta che esce dal dopoguerra guardando le minigonne e ascoltando i Beatles, e tratta con la stessa grazia letteraria giusti e peccatori, amanti feriti, star del cinema, soldati innamorati, mogli ""illibate e chic"""". Tra lussuria, coraggio, superbia, speranza e ira, il paradiso e l'inferno non sono mai stati così vicini come in queste pagine, dove il crimine non si combatte nelle aule di tribunale ma nel segreto delle nostre azioni."" -
Mario Draghi. Il ritorno del Cavaliere bianco
«Mario Draghi ha una qualità che viene prima di tutte. Guarda al sodo. Che vuol dire la sostanza delle cose sfrondata dai dettagli. Non usa mai frasi ampollose o termini che non si capiscono. Se lo senti, sai cosa pensa. Gli italiani stanno cominciando a conoscerlo»Chi è Mario Draghi? Perché il Cavaliere bianco, che ha salvato l'euro e l'Italia dal suo Cigno nero del 2011, viene chiamato esattamente dieci anni dopo dal capo dello stato, Sergio Mattarella, a disincagliare il Titanic Italia? Perché viene indicato come il primo attore politico della nuova Europa e ha la stima dei grandi leader internazionali? Che cosa può significare tutto questo per un paese che da vent'anni ha crescita zero? Avrà Draghi la forza persuasiva per cambiare il modello maato della politica italiana e il dibattito pubblico che lo ha generato? Per animare la ripartenza economica e sociale dopo la pandemia? Roberto Napoletano, che ha raccolto con Alessandro Merli l'unica intervista rilasciata a un giornale italiano da Draghi in otto anni di presidenza della BCE, ci restituisce la figura di un premier che vuole essere trattato alla pari, che ascolta tutti, ma che sa prendere le decisioni importanti al momento giusto. Napoletano racconta, e spesso anticipa, come si muoverà il Cavaliere bianco, chi lo aiuterà, che cosa lo collega a Ciampi e che cosa a De Gasperi, quanto gli gioveranno le sue capacità di ammaliatore e uno spirito di servizio integerrimo. E come, si spera, riuscirà a fare dell'Italia un paese normale, che tornerà ad avere il peso di fondatore in Europa e contribuirà a scrivere le regole del nuovo multilateralismo post-pandemia. -
L' avventura
Tra la fine di luglio e l'inizio di settembre del 2020, Giovanni Truppi ha caricato il suo pianoforte smontabile su un camper ed è partito per una manciata di concerti resi possibili dall'allentamento delle restrizioni dopo la prima ondata della pandemia. Cercando di evitare le strade principali e tenendo il più possibile il mare a vista, Giovanni e i suoi due compagni di viaggio hanno percorso l'intero perimetro della costa italiana, dal confine con la Francia a quello con la Slovenia, immergendosi ogni giorno dentro un paesaggio impercettibile o in chiassoso mutamento. Dalle sponde contratte e burbere della Liguria, alla macchia assordante di cicale della Maremma toscana; dai litorali piatti e densi attorno Roma, alla costa del Cilento - quella dell'infanzia di Giovanni - e poi alla Calabria selvaggia, malinconica; da Taranto ad Ancona, superando gli uliveti infiniti della Puglia, la frugalità generosa e quieta dell'Abruzzo, i lidi romagnoli, fino alla curva geografica che rende il nostro mare una faccenda più orientale. Tappa dopo tappa, la costa italiana si delinea come un lento e ineludibile film famigliare dentro le parole semplici ed essenziali con i gestori dei campeggi, i turisti locali, gli amici e i parenti rintracciati lungo il percorso, osservando lo sciamare dei ragazzini sui lungomari e le processioni di santi, gli anziani stretti davanti ai tramonti, i braccianti nei campi e nelle baracche nascoste, le piccole folle illanguidite dal caldo, con le infradito affondate dentro spiagge di tardo approdo e i chilometri addosso verso bagni limpidi e solitari. Giovanni Truppi racconta un'Italia solo apparentemente minore e perfettamente contemporanea, risvegliando una memoria che ci raccoglie tutti, nelle generazioni di ogni estate, e ci sospinge verso il desiderio della prossima a venire. -
Il rinnovamento del mondo
Una grande trasformazione del mondo è avvenuta tra due date: il 9 novembre 1989, con la caduta del muro di Berlino, e il novembre 2019, quando scoppia a Wuhan l'emergenza Covid-19. Col crollo del muro di Berlino scompare il nemico, tutti si sentono fratelli e uguali. Si aprono le frontiere, crollano le istituzioni consolidate, inizia la globalizzazione. È un periodo di slancio impetuoso, pieno di speranza, di creatività, di utopia, ma il nuovo processo travolge il mondo consolidato, dagli stati-nazione alla famiglia, alla coppia. Genera ricchezza, ma anche enormi poteri e grandi fragilità in tutti i settori - lavorativo, sociale, assistenziale, politico, culturale, economico. La crescita, che sino a un certo punto prometteva di essere senza fine, entra in crisi e con l'arrivo del Covid-19 il mercato si dimostra insufficiente. Di colpo, ritorna a essere importante lo Stato; il suo intervento. E si afferma il bisogno di ordine, di regole, di disciplina, di giustizia. Di un nuovo ordine planetario. L'occidente riscopre i suoi valori. È l'inizio di una nuova epoca, di un nuovo risveglio, di una rinascita. Alla domanda da dove veniamo, dove siamo e dove andiamo, Alberoni e Cattaneo rispondono che veniamo da un periodo di tumultuosa espansione, di grandi invenzioni, ma anche di selvaggio disordine e che stiamo dando inizio a una nuova era di ricostruzione dell'ordine mondiale a cui tutti dobbiamo partecipare col nostro contributo intellettuale, culturale e morale. -
Il cervello di Carné. Letterario 1941-1943
"Il cervello di Carné"""" rende omaggio a una cultura del cinema che prende forma negli anni più duri della Seconda guerra mondiale. Le lettere qui raccolte provengono dall'archivio personale di Ugo Casiraghi - futuro critico cinematografico de l'Unità - ed erano destinate all'amico Glauco Viazzi, riconosciuto critico letterario nel dopoguerra. Siamo negli anni del conflitto e i due giovani sono letteralmente tenuti in vita dalla passione per il cinema, tra esami da sostenere, vicende personali e la guerra, in casa e al fronte. Il """"cervello"""" del titolo è un omaggio alla cultura e al cinema francese, strenuamente cercato nelle sale cinematografiche fatiscenti di una Milano sventrata dai bombardamenti. Una cultura e un cinema presenti ossessivamente nelle lettere, anche oltre i dettami ideologici e le censure di guerra. """"Il cervello di Carné"""" è anche la metafora della macchina razionale che costruisce il pensiero critico, la partitura letteraria e il senso delle parole nelle lettere che leggerete. Tra le righe si snoda un pensiero ricco, complesso, talvolta involuto, come quello di intelligenze e culture nella stagione più fertile. È la vivacità impetuosa e scomposta che precede la primavera, nell'ultimo scorcio di un lungo e rigido inverno. Sono gli ultimi anni del Fascismo. Queste lettere portano alla luce la dimensione intima di due intellettuali da giovani, un """"dietro le quinte"""" che spesso svela i meccanismi della critica cinematografica, la costruzione collettiva di articoli e riflessioni sul cinema che sono già le prime luci del Neorealismo. Prefazione di Paolo Mereghetti. Postfazione di Bragaglia Cristina." -
Esperienza della malattia e spiritualità
Questo libro nasce da un incontro e da un invito alla riflessione rivolto a diverse personalità della cultura e della sanità che si interessano al tema della spiritualità. Un incontro celebrato per condividere pienamente e nuovamente lo Spazio dello Spirito, uno spazio che, all'interno dell'Ospedale pediatrico Meyer di Firenze, rappresenta tanto un luogo reale, come lo sono sofferenze e dolore, gratitudine e gioia, quanto un luogo simbolico, come gli spazi condivisi e aperti che raccolgono i piccoli malati e le loro famiglie. È in questo spazio che ci si confronta con il dramma della morte, soprattutto quando essa è prematura, inaspettata, ""ingiusta"""". E l'augurio è che esso diventi il luogo per tutti coloro che si prendono cura della sofferenza dell'altro. In queste pagine molte voci raccontano, da diversi punti di vista, l'esperienza umanissima del passaggio di fine vita, della ricerca di senso sospinti dalla speranza e dalla spiritualità. Un libro plurale, dove si intrecciano culture e riferimenti, citazioni letterarie e filosofiche, testi sacri e poesia: in cui ogni vita si confronta con l'ineffabile. In questo spazio, possiamo inoltre muoverci, credo, per ritrovarci e ritrovare conforto, per riconoscerci e immaginare una strada possibile lungo un ponte di speranza, lanciato verso l'infinito, di cui non possiamo vedere la fine."" -
Medicina inedita. Uno sguardo nuovo su salute e malattia
La cura - intesa come rapporto tra medico e paziente - attraversa la storia dell'umanità e si modifica con essa: dalla medicina dei primordi alla iper-specializzazione dei nostri giorni, il valore del prendersi cura (I care) scandisce la sua evoluzione e ne indirizza diagnosi e terapia. Oggi, nella postmodernità, all'apice del suo successo, la medicina è scossa da un'ennesima rivoluzione: scompaiono i concetti di malattia e salute strettamente intesi, per lasciare spazio al nuovo concetto di ""ben - essere""""; si aprono le nuove sfide rappresentate dalla bioetica, dall'epigenetica e dall'ingegneria molecolare nel mondo globalizzato e interconnesso; la medicina positivista occidentale è costretta a rapportarsi con le medicine alternative e tradizionali dell'Oriente; infine, si inizia a indagare e a sperimentare l'efficacia di cultura, arte e musica nel percorso terapeutico. Questo saggio mira non solo a ripercorrere la storia di un'attività tanto complessa quanto indispensabile, ma anche e soprattutto a delineare il senso ultimo della cura nella comunità di destino. E lo fa cercando di rispondere a un interrogativo che è anche una sfida: può oggi la scienza, e in particolare quella medica, valutare l'essere umano nella sua complessità e, in un futuro che è già qui, accompagnarlo in una evoluzione che si preannuncia radicale?"" -
Giorni neri
"Nando è un uomo di mare, la sua vita è sulle barche, in mezzo ai marinai con lo sguardo puntato sull'orizzonte. Frustino è un giovane abituato a lavorare duro, vive nell'entroterra e la fatica non lo preoccupa. Delta è una giovane donna coraggiosa che sa qual è il suo posto nel mondo, sa chi è e cosa vuole. Nando è sfollato con la moglie in Val Freddana: ha dovuto lasciare da un giorno all'altro Viareggio, la sua città, per mettersi a riparo dai bombardamenti; Frustino vuole solo che alla sua famiglia non manchi nulla; Delta non vuole restare a guardare mentre i soldati tedeschi fanno ciò che vogliono. Le loro esistenze sono destinate a incrociarsi, a convergere nella comune lotta contro l'oppressore. Tra il 1943 e il 1945, Alfredo Catarsini fu costretto a lasciare Viareggio per l'entroterra. La ferrovia e la via Aurelia che attraversano la Versilia erano arterie strategiche per i collegamenti e il rifornimento delle truppe impegnate nel conflitto mondiale, la Linea Gotica poco distante rendeva l'intera area un luogo pericoloso, ad alto rischio di bombardamenti. Per questo Catarsini trovò rifugio in Lucchesia, teatro di fatti atroci, con deportazioni di massa, ostaggi trucidati e veri e propri eccidi. Proprio nella chiesa di San Martino in Freddana il pittore realizzò meravigliosi affreschi, che hanno eco nel romanzo. Giorni Neri è la testimonianza di quei momenti terribili e prende le mosse proprio dagli appunti presi durante quei lunghi mesi trascorsi lontano dalla sua città, dagli affetti più cari, appunti che si trasformarono in una storia vera e propria, in un romanzo che dalle radici della realtà ha creato personaggi immaginari che, tra le pagine, incarnano sentimenti ed emozioni universali, restituendoci un affresco di quanto accadde. La fotografia di un momento storico tra i più atroci attraverso lo sguardo di chi c'era, un romanzo intenso con personaggi destinati a restare nella memoria."""" (Elena Torre) Prefazione di Giordano Bruno Guerri." -
Virosfera. Viaggio nella virologia, la più affascinante disciplina biomedica
Da un anno, a causa della pandemia da Covid-19, la virologia è sotto i riflettori mediatici. Mai come ora capita che tutti, indipendentemente dalle competenze, parlino di carica infettante, di vaccini e varianti di farmaci antivirali e anticorpi neutralizzanti. Ma alcuni virologi, invece di compiacersi di questa attenzione, sono preoccupati per le banalizzazioni che vengono divulgate. Questo saggio - di impronta autenticamente scientifica, ma capace di un approccio divulgativo - consente anche ai profani della materia di addentrarsi nel mondo della virologia: come è nata questa giovane disciplina e su quali basi si sviluppa? Cosa sono i virus e in che modo restano dentro di noi? Come funzionano i vecchi e i nuovi vaccini e quali sono, e perché, le terapie più efficaci per proteggersi? Come sono stati sviluppati farmaci potentissimi? Dalle vittorie del passato - basti pensare al vaccino contro la poliomielite, a quelli contro l'epatite B e i papillomavirus - alle sfide ancora in corso, questo libro traccia un profilo esaustivo e accessibile del mondo della virologia: una disciplina incredibilmente affascinante, legata alla vita di tutti i giorni, alla storia della nostra società e alla nostra salute, molto più di quanto comunemente si pensi. -
Mille e una musica. Breve storia della musica persiana
Ramin Bahrami, pianista di fama mondiale formatosi in Italia ma di origini iraniane, si confronta, per la prima volta, con la storia di una delle civiltà più antiche del mondo, scoprendo le origini musicali del mondo persiano. Un universo affascinante di cui sappiamo pochissimo, per mancanza di fonti scritte, ma che rappresenta un tassello fondamentale dello sviluppo della cultura tra Asia ed Europa. I persiani, da sempre al centro di scambi commerciali, seppero mescolare le loro esperienze con quelle delle civiltà mesopotamiche dando vita a un mondo musicale multiforme, tra poesia, danza e canto, che avrebbe influenzato in maniera determinante i greci e con essi l'intero Occidente. Ramin Bahrami ricostruisce questa storia appassionante attraverso lo studio dei testi e dei reperti archeologici e la sua sensibilità di musicista, alla scoperta dei suoni antichi che, ancora oggi, riemergono a sorpresa negli spartiti di Bach e Beethoven. -
Un breve incanto. Dizionario semiserio del mercato dell'arte
Da sempre il mondo dell'arte affascina estimatori, collezionisti, esperti e semplici appassionati. Ma non sono soltanto gallerie, quadri e musei a catturare la nostra attenzione: l'arte, infatti, ha un valore e può essere venduta e acquistata. Ma come funziona davvero? Come si diventa collezionisti e quali sono i parametri e le informazioni da tenere in considerazione prima di fare un'offerta? Muoversi in un simile settore del resto non è facile né scontato, soprattutto per chi lo fa con entusiasmo ma senza una adeguata preparazione. In questo libro - una sorta di manualetto da consultare prima di varcare la soglia di una casa d'aste o di una galleria d'arte - l'autore ha selezionato 70 parole chiave capaci di svelare i misteri e i retroscena del mercato dell'arte attraverso il gergo, spesso incomprensibile, degli addetti ai lavori. Forte di una lunga militanza presso la casa d'aste Christie's, Marco Riccòmini ci spiega - stemperando sapientemente la serietà dell'argomento con una buona dose di leggerezza e ironia - l'origine e la storia di alcune espressioni celebri e di altre quasi del tutto sconosciute ai profani, il significato di sigle e acronimi tecnici, ci descrive come e quando si usano termini colloquiali che sembrano provenire da una sorta di slang per iniziati, e tratteggia per noi lettori un mondo affascinante e complesso, in cui la padronanza del lessico è parte dell'incanto. Un glossario per tutti, per imparare le regole del gioco e, magari, vincere la partita. Ma anche per scoprire una chiave di lettura inedita sul mercato delle opere d'arte, grazie alle fotografie vintage che arricchiscono ogni voce di questo mini-dizionario artistico e che, con la loro bellezza e irriverenza, ci fanno entrare in un mondo enigmatico, voluttuoso e a tratti spietato.