Sfoglia il Catalogo feltrinelli035
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 5321-5340 di 10000 Articoli:
-
Materia degenere
Cosa succede se si chiede a cinque autrici poco più che ventenni di raccontare cinque storie di genere? Succede che i generi esplodono e si ibridano, in un lussureggiante caleidoscopio di personaggi straordinari, situazioni folli e inimmaginabili. «Materia Degenere» è la passione stessa per il racconto, oltre il genere. -
Black metal. Vol. 3
Sam e Shawn Stronghand giacciono inerti nella tomba. Satana, impossessatosi delle loro invincibili spade, si prepara a sferrare l’attacco finale al paradiso. Il coro degli angeli è percorso da presagi apocalittici e funestato da un drammatico complotto che non risparmierà neppure l’Onnipotente in persona. Ma non tutto è perduto! Dal vuoto più nero e profondo emerge una forza più oscura dello stesso principe delle tenebre. I gemelli, sempre più coscienti del loro potere, dovranno sfidare addirittura la grande mietitrice per scongiurare l’avvento del caos e riportare equilibrio nello spazio e nel tempo. Con ""Black Metal, il regno delle tenebre"""" si conclude la trilogia più dissacrante e irriverente che abbiate mai letto. Siate testimoni di questo scontro epico dove il bene e il male si presentano sotto mentite spoglie e la morte è solo il male minore..."" -
Le figlie di Salem
Un tuffo emozionante nel mondo angusto e opprimente della colonia di Salem, nel New England del XVII secolo: Abigail ha quattordici anni ed è una delle vittime dell'oscurantismo, del fanatismo religioso e dell'ignoranza che corrodono la vita della comunità. Tutto inizia quando un ragazzo le regala un piccolo asino di legno... -
Sissi. Imperatrice, ribelle, donna
La biografia di Elisabetta d'Austria, l'imperatrice Sissi. Grazie a un'accurata documentazione storica, ai disegni delicati e a una narrazione coinvolgente, Giorgia Marras offre al lettore il ritratto complesso e sfaccettato dell'imperatrice Sissi, fragile e indomita protagonista di un'epoca che non seppe comprenderla, né accettarne fino in fondo l'irrequieta, moderna personalità. -
Angeli dalla ricamata veste
L'autrice manifesta una crescita umana e letteraria attraverso questa sua quarta raccolta di poesie che denota un approfondito confronto con se stessa. La sua fede si rivela il fattore differenziale per la meta positiva di questa raggiunta maturazione. -
Antonio Benevoli. Un Preciano chirurgo a Firenze dal 1706 al 1756
In questo volume ricco di documentazioni, il curatore ha cercato di far risplendere la figura del protagonista, che per oltre cinquant'anni illustrò la chirurgia fiorentina portando a conoscenza di tutta Europa le qualità e la specificità di cui l'Ospedale di Santa Maria Nuova andò orgogliosa. In questo stesso Ospedale, nel Gennaio del 1755, il Reggente Imperiale Francesco Stefano di Lorena, nominò Antonio Benevoli Primo Maestro di Chirurgia. -
Lo spagnolo Enrique Dupuy e il Giappone ottocentesco
Il Giappone fu la prima destinazione del ventiduenne diplomatico spagnolo Enrique Dupuy de Lôme (1851-1904), che vi soggiornò dal 1873 al 1875. La sua successiva carriera mise in ombra questo esordio giapponese, che il presente volume ricostruisce per la prima volta anche sulla base di documenti d'archivio conservati in Spagna. Il governo spagnolo incaricò Dupuy di studiare l'industria della seta in Giappone, poiché in quegli anni un'epidemia dei bachi da seta metteva a rischio quest'industria in Europa. Il manuale che Dupuy scrisse sull'argomento è importante non solo perché, per documentarsi, visitò province inaccessibili agli stranieri, ma anche per la sua specifica competenza, poiché la sua famiglia valenzana d'origine francese era attiva nell'industria sericola. Divenuto poi ambasciatore negli Stati Uniti, ne analizzò la produzione vinicola, comparandola con quella dell'Italia, altra sua sede diplomatica. Infine, il presente volume commenta la sua visione del Giappone confrontandola con quelle di altri scrittori coevi di lingua spagnola. Il volume contiene in appendice il dimenticato testo di Dupuy che in diciotto brevi capitoli, settore per settore, descrive il rinnovamento del Giappone nell'era Meiji; nonché la prima, e finora unica, bibliografia commentata degli scritti di Dupuy. -
Il portoghese Wenceslau de Moraes e il Giappone ottocentesco. Con venticinque sue corrispondenze nelle epoche Meiji e Taisho (1902-1913)
Il volume è dedicato a Wenceslau de Moraes (1854-1929), ufficiale della marina da guerra portoghese, diplomatico e scrittore, che visse ininterrottamente in Giappone per oltre trent'anni (1898-1929) in una continua ricerca d'identificazione con la civiltà di quel popolo. La sua incondizionata ammirazione per la cultura giapponese si riflette nei suoi scritti letterari, impregnati della magica «saudade» portoghese, cioè della nostalgia per il Giappone antico e per le due mogli giapponesi morte prematuramente. Come console conobbe di prima mano l'ascesa del Giappone a potenza mondiale e ne lasciò una cronistoria nelle quasi duecento corrispondenze per un giornale di Oporto. In esse, la descrizione dei fatti politici nazionali e internazionali si unisce alle sue impressioni sulla vita quotidiana o alla narrazione di miti e leggende. Venticinque di queste corrispondenze (scritte fra il 1902 e il 1913) sono tradotte in appendice al volume e - oltre ad essere i primi testi di Moraes tradotti in italiano - offrono uno spaccato del Giappone di quegli anni visto dalla particolare prospettiva di questo scrittore. Le tre successive appendici contengono l'elenco dei 183 articoli (con i sommari) pubblicati nel giornale di Oporto; la prima bibliografia completa e commentata di Moraes; una cronologia della sua vita. Il volume offre così gli strumenti per intraprendere anche in Italia lo studio approfondito di questo appassionato del Giappone, ingiustamente poco noto perché «prigioniero della sua lingua». -
Le cose possibili
L'opera prima di Martina Germani Riccardi è la mappa di una geografia interiore, un viaggio tra le ""cose possibili"""", vissute e offerte ai lettori con sguardo poetico. Come riporta Valerio Grutt nella prefazione, l'autrice """"canta la sorpresa dell'essere, del sentire, dello stare insieme alle cose del mondo. La sua è una scrittura che genera, dove tra sbalzi e tuffi in profondità, ogni cosa diviene specchio dell'interno con l'esterno, del niente con il tutto, dell'universo con se stessa. Con grazia e leggerezza Martina ci porta alla continua ricerca della matrice, dell'attimo che tiene dentro tutto il tempo. E lo fa senza orpelli concettuali o filosofici, come un piccolo oracolo pop rock, con una voce contemporanea e fresca, che chiama la vita e mette a fuoco ogni dettaglio del giorno. In questo canzoniere del bene c'è una sincerità senza veli, una semplicità mai macchiata dalla retorica, ogni trovata non è mai fine a se stessa, in ogni piccolo gioco batte il gioco grande della vita con le sue passioni e i suoi dolori, con le mancanze e le conquiste...""""."" -
Calma apparente
L'opera prima di Anna Salvini è una buona notizia per la poesia contemporanea; segna l'ingresso di una voce matura e tagliente, riconoscibile, nel ""polifonico"""" universo poetico di oggi. Come scrive Gianni Montieri nella prefazione """"per scrivere poesia, ma per scrivere in generale, bisogna saper andare dentro le cose, sotto le cose, saper guardare il tappeto, il retro del tappeto e quello che c'è sotto il tappeto. Quello che ci abbiamo nascosto noi e quello che altri hanno lasciato. L'azione che mi viene in mente è quella di scavare la terra a mani nude, per sporcarsele, naturalmente, ma anche per portare in superficie. Anna Salvini con Calma apparente fa innanzitutto questo: scava. Salvini, però, ed è per questo che scrive poesie, restituisce al lettore l'idea di aver scavato, mostra la profondità dell'aver toccato la terra ma non ha bisogno di indicare dove, come e perché lo abbia fatto. Salvini lascia spazio alle nostre sensazioni: leggiamo lei e troviamo qualcosa di quello che è capitato a noi. Calma apparente è il primo libro di Anna Salvini ma faccio fatica a considerarla un'opera prima, queste poesie vengono da molto lontano""""."" -
L'elaborazione del tutto
Come descrive Davide Rondoni nella sua prefazione: ""C'è una forza nella diseguaglianza di questi testi. Bresciani cerca l'impossibile, ricapitolare, elaborare, con un gioco di orecchiamento con un livello psicanalitico del discorso. Una rielaborazione del tutto. La poesia è in questo gesto? Il testo non cerca effetti speciali, la forza sta in una sorta di compattezza interiore, quasi di tensione morale. Non a caso l'introduzione del libro adombra a un tema che oggi inquieta le coscienze di tutti e in più punti il richiamo a parole come """"onestà"""" o certi autori citati vogliono dare a questo libro una fisionomia di viaggio morale. Il che potrebbe esporre il Bresciani a non pochi rischi - specie in questa epoca che tende a premiare la """"moralità"""" nell'arte, spesso confusa con i moralismi adatti al potere di un pensiero dominante, quel genere di cose che faceva giustamente infuriare il sarcastico genio di Baudelaire. Ma la poesia offre a questo rischio un riparo, o almeno un vaccino""""."" -
Spigoli vivi
L'opera prima di Daria De Pellegrini viene da molto lontano. La sua pratica poetica attraversa la storia personale, che è anche esistenza comune, voce privata che bussa alle porte di molte case italiane. Come scrive Franca Mancinelli nella sua prefazione: ""queste poesie si incidono nel lettore come «spigoli vivi»: richiamano a un contatto con la parte della realtà che tendiamo a dimenticare, a scansare, da cui siamo solitamente difesi. Lo spazio in cui siamo condotti è infatti quello più quotidiano e familiare, reso ostile da un dolore che appartiene alla natura stessa delle cose. Lo sguardo di Daria De Pellegrini è educato a riconoscerlo nelle vicende di ogni giorno, negli interni domestici, come nel paesaggio devastato, stagnante, in cui rispecchia la propria vita""""."" -
Manovre segrete
"La poesia di Gaia Ginevra Giorgi è tellurica, sinestetica e carnale”. Così è sintetizzata l’essenza di un’opera poetica che travolge il lettore in un turbinio di visioni, aperture verso un io che sa essere sensuale, come una “bocca calda e bagnata”, ma anche voce “dei ricordi più crudeli”. La poetessa, come riporta Claudio Pozzani nella prefazione, """"in questa raccolta riesce a presentare le diverse anime che la abitano e che, parafrasando un suo verso, si attorcigliano come serpi alla ricerca del punto concentrico, dando vita a un unico solido tronco. In questo viaggio sconfinato tra luce e ombra e tra elevazione e caduta, che inizia con un respiro ingrossato lungo una salita e termina con un pugno di sassi gettati in un pozzo, l'autrice semina il percorso di enigmi che probabilmente non cercano risposta ma solo, forse, di continuare a porsi delle domande”." -
Di seconda virtù
Il catanese Fabrizio Cavallaro propone un'opera che accarezza e mette a fuoco spaccati di vita quotidiana, solitudini urbane, intrecci amorosi e ricordi che riaffiorano nell'intimità domestica. Come riporta Gandolfo Cascio nella prefazione della silloge poetica, l'autore :""con questa sua raccolta ci mostra – e dimostra – come la lirica amorosa abbia anche la possibilità, non dico di gridare a più non posso la smania di stare al mondo, ma almeno di goderne finché la «gioventù / rimarrà vita beata». Cavallaro, insomma, è convinto che l'esistenza, a volte balorda, ci accorda comunque degli attimi di letizia, ci conceda quella «liberazione improvvisa» che quasi ci pare di non meritare""""."" -
Era la guerra
Con ""Era la guerra"""", il poeta e giornalista Fabio Chiusi, racchiude e pone in una prospettiva dialogica un decennio di storia privata con gli smottamenti del mondo contemporaneo. L'eleganza comunicativa dei versi, che affrontano i temi della perdita, della memoria, la lotta tutta interiore """"di chi impara/ forzatamente l'accettazione, o la lotta/ di chi la rinnega"""", attraversano la raccolta come """"un vento che muove fantasmi"""". C'è una sottile filigrana letteraria che lega il poeta Chiusi ad alcune tra le voci più emblematiche del secondo '900: Amelia Rosselli, Vittorio Sereni, Edoardo Sanguineti fra tutti. Le tessiture tematiche, i richiami agli insegnamenti dei grandi maestri della poesia, e la sapienza stilistica dei componimenti, sono occasione per il lettore per arricchire il proprio campo visivo interiore, affrontando zone d'ombra ma anche prospettive e chiavi per una pace definitiva, una speranza che consegna la """"guerra"""" al passato, al grande bagaglio della storia di ognuno."" -
Gli animali della via Jula
Ho capito che se sei ignorante non vai da nessuna parte, mentre l'istruzione è il regalo più grande che possano farti per aiutarti a diventare un animale come si deve. Certo sono ancora Totò, un cane bastardo, ma sono anche una cane istruito e molto, molto perbene. -
I racconti di Sfinge
"Il nostro gaio mestiere di giornalisti è quello di mentire senza, naturalmente, che il buon pubblico se ne accorga. Il pubblico deve credere d'essere scrupolosamente informato sopra un avvenimento qualsiasi; ma poiché esso sarebbe poi deluso, scontento, imbronciato se un dato avvenimento non gli garbasse, così è necessario che esso creda d'imparare la nuda verità.""""" -
Mentre eri via
Quello descritto in questo libro è un mondo parallelo nuovo, molto energico, molto vivace, quasi effervescente, pettegolo quanto basta, per niente noioso: il mondo delle badanti dell'Est. Costruiscono le case tra Ucraina, Moldavia, Kazakistan, fino agli Urali, fanno studiare i figli nelle migliori Università d'Europa, fanno matrimoni faraonici nei villaggi assonnati nelle valli caucasiche, fanno preparare doti esagerate per le figlie o le nipoti (cosa che non si faceva da un secolo), ultimamente dicono che anche i battesimi sono diventati di gran sfarzo, e poi soprattutto elargiscono grandi offerte ai pope ortodossi che benedicono di gran cuore queste donne partite con una speranza tremolante, tante paure e senza un Dio convincente e tornate decise, audaci, benestanti e generose. -
Scrutare gli orizzonti
È un volume di narrativa di viaggio, una delle poche opere in prosa della poeta Kathleen Jamie. Contiene 14 racconti su escursioni da lei fatte sulle remote e ormai disabitate isole scozzesi di St Kilda e Rona, su un suo viaggio all'Artico a vedere l'aurora boreale, su una visita a una colonia di sule, una visita al museo di Bergen e alla sua famosa sala delle balene, sull'incontro con orche assassine, e altri ancora. Kathleen Jamie scrive del paesaggio scozzese, della sua flora e della sua fauna (è un'esperta ornitologa) e della sua natura in modo affascinante. E poiché conosce la natura che la circonda, ne fa parte e la ama, non la idealizza e non la romanticizza. Le si avvicina e la guarda con simpatia, con affetto e con rispetto. In questi racconti Jamie non si limita a descrivere ma si ferma a riflettere e a farci riflettere, e le sue riflessioni sono allo stesso tempo straordinariamente acute e profonde. -
L' ora del diavolo e altri racconti fantastici
"L'ora del diavolo"""" è un'antologia di racconti fantastici ispirati a leggende e tradizioni popolari lucchesi. Tredici storie che conducono il lettore nei sentieri oscuri della Lucchesia, della Versilia e delle Alpi Apuane, assieme al linchetto, alle sirene, agli streghi e a tutte le creature fantastiche che popolano l'immaginario locale. Storie di donne bellissime e maliarde, di guardiani di abissi oceanici, di uomini insicuri e inappagati, pronti a evocare il diavolo per chiederne i favori. Presenza incombente nella loro vita, mercante di sogni altrui, il diavolo tesse la sua tela all'ombra degli uomini, fautori inconsapevoli del proprio destino, e anche del suo. """"L'ora del diavolo"""" contiene i racconti: L'ora del diavolo, Il guardiano degli Oceanini, Le voci alla Balza, La luna sul fondo, La donna di fuoco, La guerra del Fatonero, Il mercante di sogni, Gli uomini della neve, Il violinista del diavolo, Le fate di pioggia, Il risveglio degli Oceanini, Che fine ha fatto Babbo Natale?, In viaggio con te."