Sfoglia il Catalogo feltrinelli036
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 5341-5360 di 10000 Articoli:
-
Svevo, Zeno e oltre. Saggi
Il volume contiene diciannove saggi scritti nell'arco di vent'anni (1995-2016) e interamente dedicati a Italo Svevo. La raccolta è costruita non come un insieme cronologico ma come un macrotesto unitario in grado di articolare un discorso di carattere generale, pur se non esaustivo, sul magistero letterario del grande scrittore triestino. Nella prima sezione, intitolata ""Svevo e oltre"""", sono riuniti studi che mettono in rapporto Svevo al contesto letterario, culturale e storico che lo comprendeva e in un certo senso lo """"oltrepassava"""". Nella seconda sezione, intitolata semplicemente """"Zeno"""", sono invece raccolti saggi riferiti alla """"Coscienza di Zeno"""", mentre nella terza, """"Zeno e oltre"""", vengono presentati studi dedicati alla narrativa sveviana successiva alla """"Coscienza di Zeno"""" (1923). Conclude il volume un saggio finale, del tutto inedito, a cui l'autore ha affidato il compito di riassumere la sua interpretazione complessiva della narrativa di Svevo. All'unitarietà macrotestuale del libro contribuisce inoltre un preciso sistema di rimandi da uno studio all'altro, attraverso il quale il lettore interessato può approfondire un tema o un motivo, centrale in un saggio, ma solo marginalmente trattato in un altro."" -
Bollettino dantesco. Per il settimo centenario (2016). Vol. 5
Il ""Bollettino dantesco. Per il settimo centenario"""", nato sotto l'egida del Comitato Ravennate della Società Dante Alighieri, si occupa di critica e di curiosità dantesche e si pubblica una volta l'anno (dal 2012 al 2021) in un volume di circa centosessanta pagine. Edito grazie al patrocinio della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, la rivista ricalca le orme de """"Il VI centenario dantesco. Bollettino bimestrale illustrato"""", già diretto (dal 1914 al 1921) da mons. Giovanni Mesini, conosciuto come """"il prete di Dante"""". Ogni volume si suddivide di norma in cinque sezioni, così destinate: la prima a Nuove letture dantesche; la seconda a Il """"Bollettino"""" fra l'antico e il moderno, ossia alla discussione e al recupero di articoli particolarmente significativi dello storico """"Bollettino"""" novecentesco sottoposti all'esame della moderna esegesi; la terza a Curiosità dantesche; la quarta a Rassegna bibliografica; la quinta a Notizie ravennati. Il """"Bollettino dantesco"""" coinvolge studiosi e dantisti di fama internazionale, ed è diretto dai professori dell'Università di Bologna Alfredo Cottignoli ed Emilio Pasquini. Direttore responsabile della testata è il giornalista Franco Gàbici."" -
Il viaggio in Oriente. Antologia dei resoconti dei viaggiatori italiani nel mondo arabo nel XIX secolo
Questo libro contiene un'ampia scelta di brani significativi tratti da opere di autori italiani che hanno viaggiato nel mondo arabo-musulmano nel corso del XIX secolo. Opere di questo tipo sono numerose in altri paesi europei, dove la letteratura di viaggio è più studiata. I testi dei viaggiatori italiani sono invece poco conosciuti, e spesso non sono più pubblicati da decenni. Si tratta di testi che rivestono un grande interesse proprio se messi a confronto con i più illustri modelli francesi e inglesi, in quanto si rivelano in gran parte portatori di uno sguardo sul mondo arabo più ""umanistico"""" e assai meno """"imperiale"""". Nei """"récits de voyage"""" francesi e inglesi, infatti, si passa rapidamente dall'immagine benevola del mondo arabo, caratteristica degli illuministi settecenteschi, al brusco distacco operato da Chateaubriand e che sarà dominante, con innumerevoli sfumature, durante tutto il XIX secolo, preannunciando e accompagnando il lungo processo di colonizzazione che comincerà nel 1830 con la conquista dell'Algeria. Nei """"récits de voyage"""" italiani invece si manifesta un'evoluzione molto più difficile, lenta e conflittuale. Nello sguardo disorientato e incerto che questi autori rivolgono al mondo arabo emergono le tracce di una familiarità antica, secolare, segni di un'attitudine universalistica e umanista propria della cultura italiana e, allo stesso tempo, l'esempio inatteso di un approccio all'altro strettamente pragmatico, né ideologico, né pregiudiziale. Tuttavia questo interessante punto di vista sarà abbandonato nel corso dell'Ottocento per modelli più """"moderni"""" e incisivi, e la visione francese e inglese dei rapporti tra Occidente e Oriente finirà per influenzare anche i resoconti di viaggio italiani."" -
Uomini fra noi. Emigrazione e accoglienza nei racconti di cittadini musulmani
«Ma questi chi sono? Cosa vogliono? Cosa sono venuti a fare?» Gli immigrati, gli stranieri, vengono accolti in maniera sempre più esplicita da domande di questo genere, domande a cui negli ultimi anni è stato fin troppo facile dare risposte dettate dalla paura e dal pregiudizio: «Vengono nel nostro paese a rubarci il lavoro già scarso e precario, a modificare le nostre abitudini, a portare una religione che non conosciamo e di cui non ci fidiamo, ad aumentare criminalità e insicurezza». E possibile andare oltre a risposte come queste soltanto se si è disponibili a mettersi in gioco attraverso una conoscenza effettiva e non manipolata, accettando il fatto che gli immigrati, gli stranieri, sono prima di tutto persone, con una propria storia e un proprio vissuto. Questo libro contiene i racconti e le osservazioni di uomini di religione musulmana che condividono il nostro stesso spazio vitale, dato che vivono in Italia da parecchio tempo. Uomini che parlano di sé, delle loro esigenze, difficoltà e paure; e che così facendo parlano anche di noi e della realtà di cui siamo comuni ospiti. -
La ragione islamica. Rinnovamento e riforma del pensiero politico islamico a partire dal'opera di Mohammed 'Abid al-Jabri
Il libro ripercorre i concetti di rinnovamento e riforma nel pensiero islamico, soffermandosi in particolare sulle correnti dell'Islam politico di epoca moderna e contemporanea. Filo conduttore di questo percorso è il pensiero del filosofo Mohammed 'Abid al-Jabri, la cui riflessione sul rapporto fra tradizione e modernità, fra pensiero islamico e il proprio patrimonio culturale, sottolinea i limiti delle principali letture contemporanee: l'integralismo religioso, la lettura liberale e quella marxista, che Al-JabrI definisce tutte ugualmente fondamentaliste, ostacoli nello sviluppo di un pensiero politico in grado di ristabilire la distanza storica dall'eredità culturale, e al tempo stesso capace di dotarsi di metodi speculativi autonomi, liberandosi dalla colonizzazione culturale dell'Occidente. Attraverso fonti classiche e moderne vengono affrontati temi quali l'origine del califfato, il rapporto fra religione e Stato e fra la Sharia e i diritti umani. Il saggio ripercorre il cammino verso le teorizzazioni di una «democrazia islamica» e della «islamizzazione della modernità». Questioni aperte e in divenire, in cui il razionalismo averroista di Al-Jabri ci orienta, dandoci importanti strumenti per capire il quadro attuale, e i nodi mai risolti nel rapporto tra mondo musulmano e Occidente. -
«Fatevi portatori di storie». Alessandro Perissinotto fra giallo e romanzo sociale
Questo studio affronta i cinque nuclei tematici fondamentali per la comprensione critica della narrativa di Alessandro Perissinotto, uno dei romanzieri più prolifici dell'attuale panorama letterario italiano: il giallo e le tecniche del romanzo poliziesco; la costruzione dell'identità individuale e collettiva; la questione della giustizia, soprattutto in rapporto alla ricerca della verità; il romanzo a scopo sociale, legato a quella parte della sua produzione incentrata sugli anni di piombo, sul fascismo e sulla loro influenza nell'Italia odierna; e infine gli aspetti più tecnico-stilistici della sua narrativa, con particolare attenzione ai temi dell'intertestualità e della metanarrativa. Il volume si conclude con un'intervista allo scrittore. Un libro destinato non solo agli studiosi di letteratura contemporanea, ma anche a quanti vogliano ampliare la conoscenza dei romanzi di Perissinotto con un approccio critico e un'analisi dei suoi strumenti narrativi. -
Sulle donne musulmane. Scritti di Muhammad al-Ghazali al-Saqqa
Mohammed al-Ghazàli as-Saqqa (1917-1996) e stato un teologo sunnita formatosi all'Università di Al-Azhar, al Cairo. Tuttora considerato una delle voci più autorevoli del mondo islamico novecentesco, ha scritto diversi libri di giurisprudenza e teologia sulla questione di genere. Il suo impegno per i diritti delle donne e contro il sessismo diffuso nelle società musulmane è stato costante nelle sue attività accademiche e di predicazione. Questo libro contiene scritti provenienti dai suoi discorsi pubblici, da articoli apparsi sulla stampa araba e da sermoni riguardanti le donne nelle fonti dell'Islam, nella letteratura e nella storia, inclusi i verdetti giuridici (fatawa) sull'argomento. Lo stile è quello informale e diretto tipico di Al-Ghazàli, che nel suo lavoro di educatore impegnato nella riforma della società egiziana si rivolgeva prima di tutto alla gente comune. Da questi testi risulta evidente il suo sforzo pedagogico e divulgativo contro i luoghi comuni sulle donne e l'Islam, e contro la mentalità sessista ancora diffusa nelle comunità musulmane per quanto riguarda i rapporti di genere. Presentazione di Abdallah Amara. -
Bollettino dantesco. Per il settimo centenario (2018). Vol. 7
Il ""Bollettino dantesco. Per il settimo centenario"""", nato sotto l'egida del Comitato Ravennate della Società Dante Alighieri, si occupa di critica e di curiosità dantesche, e si pubblica una volta l'anno (dal 2012 al 2021) in coincidenza col Settembre dantesco ravennate. Edito grazie al patrocinio della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e al sostegno dell'Ordine della Casa Matha, esso ricalca le orme de """"Il VI centenario dantesco. Bollettino bimestrale illustrato"""", già diretto (dal 1914 al 1921) da mons. Giovanni Mesini. Ogni volume si suddivide di norma in cinque sezioni, così destinate: la prima a Nuove letture dantesche; la seconda a il """"Bollettino"""" fra l'antico e il moderno, ossia alla discussione e al recupero di articoli particolarmente significativi dello storico """"Bollettino"""" novecentesco, sottoposti all'esame della moderna esegesi; la terza a Curiosità dantesche; la quarta a Notizie ravennati; la quinta a Rassegna bibliografica."" -
Le ancore di carriera. La natura mutevole del lavoro e della carriera. Uno strumento di auto-valutazione
Cosa ci spinge a compiere una certa scelta dirncarriera escludendone altre? Perché accettiamornpiù facilmente alcuni impieghi e rifiutiamo altrernopportunità?rnrn«L’ancora di carriera è una combinazione di aree di competenza percepita, motivazioni ernvalori che, di fronte a una decisione che non ci permetterebbe di proteggerli, scopriamornessere per noi irrinunciabili»rnrnPer Edgar Schein, consulente di management ernmassimo esperto nel campo della cultura di impresarne dello sviluppo organizzativo, la risposta sta nelle ancore di carriera, definiterndall’autore come l’insieme dei nostri talenti, bisogni e valori.rnProprio come per un’imbarcazione, l’àncora di carriera trattiene, stabilizza e centra larnpersona verso i suoi veri talenti e le sue motivazioni più profonde. Conoscere la propriarnàncora significa orientare la carriera verso obiettivi precisi e coerenti con il proprio sérnprofessionale.rnSchein individua otto ancore di carriera e, attraverso un semplice questionario di autovalutazione,rnguida il lettore alla scoperta della propria. Il libro non è diretto soltanto arnchi desideri raggiungere una maggiore consapevolezza di sé, ma si rivolge in particolarernagli specialisti delle risorse umane, che tramite questi test possono ottenere profili piùrncompleti sulla forza lavoro della loro azienda. -
Visions décentrées des Études Culturelles
Con il termine ""Cultural Studies"""" si indica quell'indirizzo di studio, nato nel 1964 in Gran Bretagna, che analizza i fenomeni sociali e culturali contemporanei secondo una prospettiva critica, caratterizzata da una forte vocazione alla multidisciplinarietà. A più di cinquant'anni dalla nascita, cosa si intende oggi per """"Cultural Studies""""? E inoltre, è possibile che paesi così diversi fra loro come Italia, Portogallo, Brasile e Argentina, adottino le stesse pratiche culturali e gli stessi approcci disciplinari? Il volume, inteso come una """"lettura itinerante"""", tenta di chiarire in che modo le teorie culturaliste di matrice britannica si siano adattate nei paesi presi in esame, offrendo così un esempio implicito della ricchezza delle loro possibili declinazioni. Attraverso una panoramica dei """"Cultural Studies"""" in Brasile, Portogallo, Italia, India e Argentina, il volume fa il punto sui molti modi in cui questo vasto campo disciplinare ha modellato nuove pratiche culturali. Un'indagine che misura inoltre la complessità della filiazione dei """"Cultural Studies"""", termine talvolta usato a sproposito per discipline e approcci che in realtà non ne fanno parte, e a volte rifiutato da una certa tradizione accademica. Nel rispetto delle diversità geografiche e delle varietà dei contesti scientifici, l'approccio pratico e teorico adottato nel volume rimanda a quello del «Master in Études Culturelles» dell'Università di Bordeaux Montaigne, nella quale lavorano come insegnanti e ricercatrici Silvia Amorim, Martine Bovo e Ilana Heineberg, le tre curatrici dell'opera"" -
Il mestiere della persuasione. Scritti sulla prosa
Il volume raccoglie scritti dedicati alla prosa intesa nel suo significato più ampio, per cui, oltre al romanzo e al racconto, si ritrovano interventi dedicati alla forma del diario, ad alcuni carteggi, alla critica. A una prospettiva così estesa corrisponde una serie di voci tra di loro distanti, sovente contrastanti sia per le tematiche sia per lo stile; e se l'attenzione maggiore è riservata agli italiani, non pochi sono gli esempi forestieri: scelta che senz'altro agevola la comprensione dello spazio letterario circostante. Ciò che unisce questi saggi è lo sguardo del loro autore e il metodo di lavoro, ovvero quella «persuasione» del titolo che indica che il compito (o il «mestiere») del saggista e del critico è prima di tutto quello di esporre con la massima chiarezza com'è giunto alle sue conclusioni e al proprio giudizio. Per farlo, il modo più sicuro e conveniente rimane quello di porre il testo al centro di ogni discorso. -
L' azienda abitabile. Come organizzare gli ambienti di lavoro per migliorare il benessere, le prestazioni e la produttività
Negli ultimi anni le imprese si sono trovate ad affrontare una realtà caratterizzata da profonde rivoluzioni tecnologiche, che hanno apportato dei mutamenti nelle professioni e nell'organizzazione della gestione d'impresa. La funzione Risorse Umane ha finito per acquisire un ruolo sempre più centrale, dato che il capitale umano è diventato fondamentale per lo sviluppo e la sopravvivenza stessa di un'organizzazione. Di conseguenza si è manifestato il bisogno di mettere in atto nuove prassi per la gestione delle persone, prassi basate sulla creazione di condizioni di lavoro ottimali. Solo chi saprà cogliere al meglio i nuovi bisogni delle persone, utilizzando la loro creatività ed energia, potrà fornire prodotti e servizi attuali e richiesti dai mercati. Le domande che oggi i lavoratori si pongono sono: qual è il contesto aziendale più adatto alle mie inclinazioni? Chi mi può garantire un ambiente stimolante? Domande molto diverse da quelle del passato, in cui l'obiettivo era quello di mantenere il posto di lavoro a vita giurando lealtà e fedeltà al proprio datore e rispettando le regole. Oggi nessun lavoratore promette fedeltà al solo fine di mantenere il posto di lavoro; consapevoli di se stessi, chiedono di essere ascoltati e riconosciuti. Riconosciuti non in quanto meri esecutori di compiti, ma nelle loro aspirazioni e inclinazioni di individui. Grandi aziende in ogni parte del mondo stanno provando a rispondere a queste nuove esigenze fornendo contesti di lavoro stimolanti a ""misura d'uomo"""", costruendo ambienti, fisici e relazionali, che tengano in considerazione i reali bisogni delle persone. Prefazione di Mario Mantovani."" -
Bollettino dantesco. Per il settimo centenario (2019). Vol. 8
Il «Bollettino dantesco. Per il settimo centenario», nato sotto l'egida del Comitato Ravennate della Società Dante Alighieri, si occupa di critica e di curiosità dantesche e si pubblica una volta l'anno (dal 2012 al 2021) in un volume di circa centosessanta pagine. Edito grazie all'illuminato patrocinio della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, la rivista ricalca le orme de «Il VI centenario dantesco. Bollettino bimestrale illustrato», già diretto (dal 1914 al 1921) da mons. Giovanni Mesini, conosciuto come ""il prete di Dante"""". Il «Bollettino dantesco» coinvolge studiosi e dantisti di fama internazionale, ed è di-retto dai professori Alfredo Cottignoli ed Emilio Pasquini dell'Università di Bologna. Direttore responsabile della testata è il giornalista Franco Gàbici."" -
Carteggio con Domenico Pantone (2008-2017). L'itinerario di formazione di un giovane dantista
Il volume si compone di circa duecento e-mail inedite, che restituiscono il decennale colloquio epistolare dell'autore con un suo promettente allievo, tragicamente scomparso. Esso rappresenta ben più che l'affettuoso esercizio commemorativo di un allievo straordinario e un documento eloquente del forte sodalizio intellettuale fra questi e il suo maestro di studi danteschi, offrendo al lettore una testimonianza esemplare dell'itinerario di formazione di un giovane dantista (di cui si pubblicano, in appendice, alcuni saggi sparsi e la bibliografia completa degli scritti), già redattore, oltre che degli «Studi e problemi di critica testuale», del «Bollettino dantesco. Per il settimo centenario», e precoce autore di una pionieristica indagine genetica del Comentum alla Commedia di Benvenuto da Imola. Ma il carteggio è, in definitiva, anche la cronaca amara di una sconfitta, personale ed accademica, e la drammatica denuncia della disperante impermeabilità del nostro attuale reclutamento universitario, che si rivela troppo spesso incapace di assorbire, dopo averli formati, gli ingegni migliori, ed è anzi tale da mortificarne le legittime attese e la stessa vocazione alla ricerca. -
«Tutti o nessuno». La rivoluzione cooperativa dei braccianti di Romagna
All'inizio degli anni Settanta la giovane ricercatrice americana Alison Sànchez Hall giunge a Ravenna con l'obiettivo di studiare la storia e il funzionamento delle cooperative di braccianti, grazie alle quali il territorio romagnolo ha goduto di uno sviluppo economico altrimenti insperato. L'obiettivo del professore che le ha proposto questa ricerca è dimostrare che la cooperazione è un'«utopia residua», una specie di «rigurgito comunista» senza futuro, ma le conclusioni a cui Alison giunge lo smentiscono, evidenziando come nel movimento cooperativo vi siano valori solidaristici e umani che vanno al di là della semplice ricerca del profitto. Fra storia sociale e studio antropologico, «Tutti o nessuno» racconta, con lo sguardo un po' naif di una studiosa d'oltreoceano, l'esperienza della cooperazione ravennate, un movimento collettivo che è riuscito a sopravvivere per oltre centotrent'anni creando una nicchia di prosperità e collaborazione reciproca all'interno dell'ambiente ostile che lo circondava. -
Dantis ossa. La forma corporea di Dante. Scheletro, ritratti, maschere e busti (rist. anast.)
«Si erano appena concluse le celebrazioni per il sesto centenario della morte di Dante, quando, su proposta del Comitato Dantesco Ravennate, il 7 ottobre del 1921 la Giunta Comunale di Ravenna deliberava una nuova ricognizione delle ossa, dopo quella eseguita poco più di cinquant'anni prima in occasione del loro fortunoso ritrovamento. A svolgere il prestigioso e delicato incarico vennero chiamati due fra i più insigni antropologi italiani dell'epoca: il professor Giuseppe Sergi dell'Università di Roma e il professor Fabio Frassetto dell'Università di Bologna, con il compito di ""ricongiungere allo scheletro i frammenti che erano o si credeva che fossero stati furtivamente sottratti nel 1865; verificare lo stato di conservazione delle ossa ed eliminare eventuali cause di deterioramento; rettificare e completare i dati antropometrici e antropologici rilevati in occasione della precedente ricognizione del 1865"""". E sarà proprio a partire da questi dati, rilevati con meticolosa cura, che Fabio Frassetto, all'indomani della ricognizione, si sarebbe assiduamente dedicato allo studio delle ossa del poeta e, al termine di un lavoro appassionato e più che decennale, avrebbe dato alle stampe, nel 1933, il suo capolavoro, ossia un monumento editoriale quale il Dantis Ossa. Risultato di un'""""ardua e faticosa impresa"""", in esso l'antropologo bolognese espose, come si legge nella presentazione del libro, """"quanto sulle caratteristiche fisiche di Dante"""" era allora """"concesso alla Scienza di accertare"""". Il Dantis Ossa, che il Frassetto fece stampare, a cura dell'Istituto di Antropologia dell'Università di Bologna, in una magnifica edizione di 65o copie, resta ancora oggi un'opera prestigiosa, di alto valore sia per il soggetto trattato, sia per i contenuti scientifici, che a distanza di un secolo conservano in gran parte una loro validità, nonché per il ricco apparato iconografico (95 figure in bianco e nero) assolutamente originali». (Dalla Prefazione di Giorgio Gruppioni) Questo libro è pubblicato grazie al contributo determinante dell'Associazione Ex Alunni del Liceo Ginnasio """"Dante Alighieri"""" di Ravenna. La riproduzione anastatica del Dantis Ossa di Fabio Frassetto è arricchita da una Prefazione di Giorgio Gruppioni, che ricostruisce le vicende storiche dell'opera, e da due testi conclusivi, uno a firma di Franco Gabici, che ripercorre le vicissitudini delle ossa di Dante nel corso dei secoli, e l'altro di Alfredo Cottignoli, che illustra le fasi della ricerca dantesca del Frassetto successive al Dantis Ossa."" -
Inchiostro proibito. Libri censurati nell'Italia contemporanea
Quanto inchiostro è stato versato per fissare sulla pagina bianca un'idea, un sentimento, una storia? Eppure lo stesso inchiostro è stato usato anche per oscurare la libertà di quelle parole. Da Marinetti a Busi, da Pasolini a Tondelli, da l'""Amante di Lady Chatterley"""" al """"Dottor Zivago"""" fino al caso di """"Pasque di sangue"""", la ricostruzione di libri proibiti dalla censura della morale, della politica o dell'economia che non avrebbero visto la luce senza i sacrifici e l'ostinazione di autori ed editori. Presentazione di Roberto Cicala."" -
Correggimi se sbaglio. I retroscena tra autore ed editor
Dodici storie di editing che accompagnano il lettore dietro il sipario di carta dei libri. Non esiste soltanto la storia narrata dal romanzo: ne esiste un'altra altrettanto coinvolgente e con diversi protagonisti, lo stesso autore e il suo editor. Da Giordano a Dahl, da Kerouac alla Ginzburg un viaggio che non conduce alla testa dello scrittore ma alla mano di chi l'ha corretto. Dalla ""Solitudine dei numeri primi"""" a """"On the road"""", da """"Se questo è un uomo"""" al """"Richiamo della foresta"""", bozze, lettere e interviste svelano che un libro non è semplice documento ma testimonianza umana."" -
Echi da Babele. La voce del traduttore nel mondo
Tradurre è un'arte silenziosa e discreta, spesso nascosta allo sguardo del lettore. Autore in incognito, il traduttore vive da sempre diviso tra il dovere di rispettare il testo e l'urgenza di renderlo comprensibile nella lingua d'arrivo. Valicate le frontiere, in queste pagine Rodari si ritrova a testa in giù, Malaussène impara l'italiano e il commissario di Vigata si presenta «Montalbano je suis». Attraverso ricerche d'archivio, materiali inediti e testimonianze dirette, ""Echi da Babele"""" svela i retroscena del mondo della traduzione in più di venti casi editoriali, da Gomorra al Trono di Spade, dalla Dickinson alla Rowling, da Queneau a Murakami. Presentazione di Massimo Bocchiola."" -
Nuvole d'autore. Volti e risvolti del graphic novel
Da oggetto di culto per pochi a fenomeno di massa, oggi il graphic novel attira l'attenzione delle giurie di prestigiosi premi letterari. Venticinque saggi ne indagano il dietro le quinte: i mestieri, gli editori, la storia e le contaminazioni con altri linguaggi, per rispondere alla curiosità degli appassionati di sempre e dei nuovi lettori. Un percorso originale attraverso interviste inedite e tavole d'autore, da Hugo Pratt a Pazienza, da Satrapi a Gipi e Zerocalcare, perché «a che cosa serve un libro senza illustrazioni e senza dialoghi?»