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Matera 21 settembre 1943
Approfittando del clima di grande confusione che imperversava nei giorni seguenti l'annuncio dell'armistizio dell'8 settembre, le forze armate tedesche riuscirono con estrema facilità ad attuare il piano di disarmo delle unità militari italiane e a ripiegare verso Nord. A completare il piano fu perseguita un'opera di danneggiamento sistematica delle vie di comunicazione per rallentare l'avanzata delle forze alleate da Sud. Purtroppo i militari tedeschi non si limitarono a compiere operazioni che rientravano in una mera logica militare ma perpetrarono numerosi atti di spoliazione ai danni della popolazione civile. Tutto questo contribuì a creare un clima di forte tensione che esplose nei drammatici avvenimenti di cui questo libro racconta. La mattina del 21 settembre 1943 le forze alleate giungono nei pressi di Matera. Alle ore 8:00 l'immediata ed energica reazione tedesca respinge le prime avanguardie militari canadesi nel loro tentativo di entrare in città dalla zona sud. Ma è a partire dal pomeriggio che Matera sembra attraversata da un vento di follia che innesca i nervosismi, fino ad allora compressi, degli abitanti e della guarnigione tedesca. L'incredibile e intricata serie di vicende che ne venne, qui accuratamente ricostruite da Francesco Ambrico e fumettate da Pino Oliva, insanguinerà la città e le varrà la medaglia d'argento al valore militare ma ha anche posto per oltre settanta anni degli interrogativi cui solo adesso gli storici sembrano trovare parziale risposta. -
Favola del gabbiano bestemmiatore
C'era una volta un gabbiano. Un gabbiano diverso dagli altri. Beh, era uguale agli altri, aveva due ali, due zampe e il becco grande. Ma aveva un particolare che lo distingueva da tutti gli altri gabbiani: lui bestemmiava. Attenzione, non bestemmiava contro il Cielo, contro qualche divinità. Bestemmiava contro se stesso. Guardava il mare e ripeteva ""Mannaggia a me, mannaggia a me"""". Volava sempre da solo, perplesso. E ripeteva """"mannaggia a me"""". Volava dalla mattina alla sera, irrequieto, tra colline piene di alberi di ulivo, strade che conducevano a spiagge piene di rocce e alberi. La situazione era diventata preoccupante al punto che il Dio dei cristiani, il Dio degli ebrei e il Dio dei musulmani decisero di incontrarsi per valutare il da farsi..."" -
Il gatto stregato. I randagi. Ediz. illustrata
Un gatto, un gatto normale, anzi un po' male in arnese e spelacchiato, rimane un giorno stregato. Ma di questo male non si lamenta: è forse innamorato, certamente ammaliato da una tale gattina. Allora s'ingegna e chiede alla strega, sua amica, di diventare stregone, di imparare il mestiere, il segreto o almeno una nuova certa pozione... Età di lettura. da 5 anni. -
Reading Galera
A seguito della bancarotta e dell'accusa di pederastia, nell'anno 1895, Oscar Wilde fu condannato a due anni di lavori forzati che scontò presso il carcere di Reading. Profondamente segnato da quest'esperienza che ne compromise la salute, portandolo a una morte precoce a pochi anni dal suo rilascio, il poeta compose The Ballad Of Reading Gaol. Un poema dalla forte componente sociale che chiama alla riflessione sul significato della giustizia, del perdono, del senso di alienazione dei carcerati e dei carcerieri ma soprattutto sulla stessa pena di morte. A Reading, infatti, Wilde fu testimone dell'impiccagione di Charles Thomas Wooldridge. La stigmatizzazione morale e giudiziaria di Wilde è stata spesso accompagnata da una critica letteraria che fatica ad attribuirgli un qualche talento poetico. Reading Galera è raramente annoverato fra i capolavori di Wilde eppure ha anticipato uno stile e un tema poi ripreso nel Novecento, specie nelle ballate di cantautori francesi e italiani, tra cui il De André de La Ballata del Michè e La Ballata degli Impiccati; inoltre, se vi addentrerete nel suo contenuto, scoprirete alcuni passi che sembrano anticipare visioni delle pagine più nere della Storia del secolo scorso. -
Peter Pan
Peter Pan non ha bisogno di presentazioni, non solo perché prima o poi passa davanti alle finestre di ogni bambino, ma anche per le sue innumerevoli rivisitazioni. Eppure, come molti classici, è riletto poco nella sua versione originale. Chi ricorda cosa succede a Wendy e ai bimbi smarriti dopo il ritorno a Londra dei piccoli Darling? Ancora una volta Massimiliano Frezzato ha voluto ripercorrere il cammino sul binario originale fornendo così un pretesto per guardare con occhi nuovi al genio di James Matthew Barrie e l'occasione per una nuova traduzione, al contempo fedele al testo e alla tradizione. Perché ogni bambino, diventato grande, sente il bisogno di incontrarlo di nuovo. Età di lettura: da 6 anni. -
Così non si fa!
Gli adulti sono davvero strani. Si confondono! Quando ero piccolo, stavo esaminando un sasso con cura. Arriva la mia mamma gridando: ""è cacca! è cacca!"""" Be', io la cacca la conosco! Quello era solo un sasso: rotondo, duro, poco appetitoso, senza odore e non assomigliava per niente a tutto ciò che io depositavo con grande soddisfazione nel mio pannolino! Gli autori danno finalmente voce alle inespresse perplessità dei piccoli di fronte alle mille incongruenze dei genitori e degli adulti, nella difficile fase dell'introduzione ai primi comportamenti. Età di lettura: da 3 anni."" -
Pinocchio
Perché ancora Pinocchio? Se lo chiede, nella sua introduzione, lo stesso Frezzato che di questa edizione è il principale motore. Sono passati dieci anni dalle prime immagini del ""suo"""" Pinocchio, sette dalla prima pubblicazione e ancora il burattino continua a spuntare dai suoi pennelli. Lo ha sempre fatto e - come l'autore - in questi anni è cambiato, si è evoluto. Questa edizione presenta dunque, oltre alla dovuta revisione dei contenuti e alla nuova veste grafica, un'ampia appendice nella quale vengono presentati i frutti di questa evoluzione, alcuni apparsi in contesti molto lontani da quelli editoriali, altri del tutto inediti. Età di lettura: da 6 anni."" -
Campo Aquila ovest
Paolo sta svolgendo i suoi mesi di servizio civile volontario presso il coordinamento del gruppo lucano di protezione civile. La notte del 6 aprile 2009, mentre è di turno, riceve una telefonata e quel che credeva un incarico di tutto riposo, addirittura noioso, si rivelerà nel giro di poche ore l'occasione per conoscere un mondo nuovo e cambiare il suo modo di affrontare la vita. Campo Aquila Ovest narra del suo percorso iniziatico avvenuto nei primi giorni dell'intervento del Gruppo Lucano di Protezione Civile in soccorso dei cittadini dell'Aquila duramente colpiti dal terremoto. -
Ciacio in Amazzonia
Un altro inatteso viaggio dell'intrepido ""orsiglio"""" Ciacio! Questa volta una misteriosa piuma lo porta, letteralmente, tra i curiosi animali della foresta amazzonica. Età di lettura: da 3 anni."" -
I collezionisti
In questo mondo stralunato pieno di tappi e di lattine, di conchiglie e figurine, ci sono tipi di ogni tipo, seriosi, matti, precisi o distratti. Ne conoscevo due, piuttosto strani, che invece di passare il tempo sui loro divani andavano in giro per ogni dove a raccogliere cose nuove. Poi, ogni mercoledì, si incontravano per una competizione e gareggiavano come piloti sulla pista. Solo che questa è la gara del collezionista. Età di lettura: da 5 anni. -
Jack e il fagiolo magico
"Jack e la pianta di fagiolo"""" sembra essere una di quelle storie le cui origini, nella loro forma archetipica, possono essere ricondotte ai tempi più antichi (oltre 5.000 anni fa). I suoi temi, la povertà e la ricchezza, la gioventù e l'avventura, la fiducia nel prossimo e i tanti modi di tradirla, rendono impossibile sottrarla dunque al gioco delle rivisitazioni. Anche Fabio Ruotolo ci ha giocato un po' ma soprattutto ne ha voluto rivitalizzare lo spirito, anche romantico, attraverso la sua sintesi di racconto e immagini. Età di lettura: da 4 anni." -
Appunti di geofantastica
In questo quaderno sono raccolti gli appunti lasciati da un viaggiatore straordinario. Un viaggiatore capace di carpire le storie più intime e segrete delle città che attraversava e di ricostruire, con esse, una geografia fantastica quanto illuminante. ?Sono racconti appuntati nei suoi diari, nei suoi quaderni e perfino a margine di qualche libro che portava con sé. Arricchiti da disegni, piccoli collage o con foglie e fiori rubati agli alberi più esotici incontrati per strada. Ischia, Casalbordino, Terralba, Corleone, Corsano... Storie di città vere (in quanto immaginate) ma, come avverte un frammento stesso degli appunti, in esse non tutto sembrerà vero e non tutto sembrerà falso. Il gioco narrativo è semplice: come mai queste città hanno proprio quei nomi? Ecco l'invito dell'autore che dei propri libri non fa un'isola inaccessibile ma dei laboratori aperti a tutti. Età di lettura: da 6 anni. -
Il brutto anatroccolo. Ediz. illustrata
Età di lettura: da 4 anni. -
Raperonzolo. Ediz. illustrata
Il terzo volume della serie dei classici illustrati Lavieri è uno dei racconti più amati dei fratelli Grimm. Alla prova d'artista è questa volta Lucrezia Bugané alias Lucrèce, giovanissima e già famosa sul web per le sue illustrazioni ispirate a Edward Gorey. Età di lettura: da 4 anni. -
Io dov'ero? Il giorno in cui cadde il muro
Può un uomo mancare, consapevolmente o meno, all'appuntamento con uno dei momenti storici più gravidi di conseguenze per il XXI secolo? È questo il tema che Francesco Ditaranto affida alle matite di Lucrezia Bugané, raccontando una storia vera: le ultime 24 ore di un operaio italiano nella Germania dell'Est prima della caduta del muro di Berlino. Un crollo, materiale e metaforico con cui a 25 anni di distanza facciamo ancora i conti. La sua vita sarebbe stata lì, a Berlino Est. Almeno per un po'. Era arrivato da un mese e, in realtà, non ci si trovava male. Attilio, 32 anni, metalmeccanico bolognese, è un delegato Fiom in trasferta nella Repubblica Democratica Tedesca per conto della Weber, per allestire, insieme ad altri operai italiani, una fabbrica di carburatori da applicare ai vecchi motori Trabant, le famigerate ""auto del popolo tedesco dell'Est"""" che bruciavano olio producendo il tipico fumo azzurrino che copriva come una nebbia le strade di Berlino Est. È la mattina dell'9 novembre 1989, mancano pochi minuti all'inizio delle ultime 8 ore in fabbrica prima di tornare a Bologna per una breve visita. Nei bagagli sono pronti dei colbacchi che ha comprato per i genitori. Soprattutto per suo padre, uno che al socialismo reale ci credeva ed era orgoglioso che suo figlio lavorasse nella RDT. Questo pensava mentre guardava la strada dalla sua finestra al 7° piano di un complesso di 3 grandi palazzoni grigi in perfetto stile sovietico..."" -
I cruschi di Manzù
Giacomo Manzù lavora alla Porta della Morte per la Basilica di San Pietro dal 1947 al 1964. Per lo scultore rappresenta l'occasione per mostrare al mondo la sua idea di pietà laica, per dare una forma coerente all'apparente caos che metteva insieme il suo essere comunista con il suo cristianesimo di umili origini. Fu una lavorazione lunga e sofferta, come anche la strada percorsa per ottenere l'incarico di realizzarla.?Pochi sanno però che quella porta bronzea, uno dei capolavori del maestro, probabilmente non si sarebbe mai fatta senza l'intercessione di don Giuseppe De Luca, un piatto di pasta e fagioli, e la complicità di pochi croccantissimi peperoni cruschi. L'aneddoto tutto lucano, ricordato da Leonardo Sinisgalli ne La foglia 'mmesca - e da Giuseppe Appella che ha ispirato gli autori - è alla base della doppia opera presentata in questo volume, omaggio alle interconnessioni culturali. Il volume è composto da due opere a fumetti a cui gli autori affidano una prova d'artista con i rispettivi e apprezzati stili. Nella prima parte Giordano narra del famoso incontro con un una narrazione classica ma con simpaticissimi ""innesti"""" umoristici. La seconda parte ci proietta in una sorta di saggio illustrato in cui l'arte e la vita dello scultore Manzù si intrecciano con i pennelli del """"maestro"""" Palumbo per fornirci delle pagine di assoluta originalità."" -
I racconti di Punteville. Ovvero le mirabolanti cronache degli uomini che viaggiarono nelle città della punteggiatura
Ci sono stati esploratori immaginifici in grado di visitare, conoscere, raccontare le Città della punteggiatura e in questo libro sono riportate le loro assurde, poetiche, umanissime cronache. Come si innamorano, come giocano, in quali case vivono gli abitanti di una Città che si chiama Interrogativo? E quelli di Esclamativo, Virgola, Puntini Puntini, Punto e virgola e Punto? Anche se diverse le une dalle altre, tutte le città finiscono per assomigliarsi, laddove crescono e si trasformano al solo scopo di consentire alle persone di stare insieme, innamorarsi, sognare, lavorare, raccontare. Età di lettura: da 6 anni. -
L' uomo albero
"C'era una volta un colle che il vento accarezzava e in cima, come un folle l'Uomo Albero viveva""""." -
L'uomo non mediatico che leggeva Peter Handke
"L'uomo non mediatico che leggeva Peter Handke"""" è descritta dal suo autore come """"una indagine romanzata in chiave di diario"""". Il protagonista è, consapevolmente, come ossessionato dall'opera di Peter Handke ma ciò non gli impedisce di vedere il graduale deterioramento dei suoi rapporti con la famiglia e il lavoro. I suoi interessi e le sue sensazioni sembrano veicolate solo dalla letteratura, le sue comunicazioni con il mondo intrappolate nella velocità dei media elettronici. Una possibilità di riscatto da questa sorta di """"autismo mediatico"""" arriverà, alla fine, dalla sua stessa ricerca." -
71 pecore. Ediz. illustrata
Una partita di calcio come non l'avete mai vista! 71 pecore si organizzano: 35 da un lato, 35 dall'altro, un arbitro e via! Ma la sfida va oltre quella puramente sportiva... Come finirà? Anzi... Finirà? Età di lettura: da 3 anni.