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Dipendenze
Quali e quante forme di dipendenza conosciamo? Ne siamo mai stati vittime? Ombre che accompagnano silenziose la nostra vita, che la segnano irrimediabilmente, lusinghe che lasciano intravedere la possibilità di raggiungere ciò che desideriamo, o anche soltanto accarezzare per un istante un sogno. La dipendenza dai social, quella affettiva, quella dall’alcool, dalle sostanze stupefacenti, dal sesso, dal denaro, dal gioco, dai legami tossici, cos’hanno in comune? Sicuramente il senso di colpa che innescano, la convinzione di poter uscire in qualsiasi momento da quel circolo vizioso, l’illusione di essere più forti della dipendenza stessa e di poterla dominare. Diciotto racconti profondamente dissimili fra loro offrono spaccati di vita che possono divertire, commuovere, fare soffrire. Sicuramente ci mostrano quanto sottile sia la linea di confine tra dipendenza e abitudine e quanto più ci sentiamo forti nell’avvicinarci ad essa quanto più siamo fragili e vulnerabili al punto da oltrepassarla inconsapevolmente. -
Giacinta
Una delle opere veriste più famose scritte da Luigi Capuana, Giacinta è la storia di una giovane nobildonna, realmente vissuta al tempo dell'autore. Figlia di un padre inetto e di una madre intrigante e avida di denaro e di godimento, Giacinta viene molestata, ancora bambina, da un giovanetto, servo di casa. Segnata da un forte trauma, è vittima di una profonda nevrosi e di un angoscioso senso di colpa, alimentato dalle convinzioni morali dominanti nel suo ambiente. Si innamorerà, presto, di Andrea Gerace, modesto impiegato della Banca Provinciale, ma sposerà un uomo che non ama, il corrotto Conte Grippa di San Gelso. Dall'amante avrà una figlia che perderà prematuramente per difterite. Anche l'amore per Andrea Gerace finirà presto, tanto da spingerla nella disperazione più cupa che la porterà a togliersi la vita. -
Il marchese di Roccaverdina
Uscito per la prima volta nel 1901, “Il Marchese di Roccaverdina”, sancisce il ritorno di Capuana al Verismo. Una desolata campagna siciliana, immiserita da una lunga siccità che decima uomini e bestie, fa da sfondo alla storia del Marchese Antonio Schiraldi, proprietario terriero, che vive da anni con una serva-amante, la contadina Agrippina Solmo. Per non disonorare il nobile casato prendendola in moglie, il Marchese comanda di farla sposare a Rocco Criscione, un suo fattore, con il giuramento solenne, davanti al crocefisso, che il matrimonio non verrà mai consumato. Assalito, però, dalla gelosia e dal dubbio, il Marchese uccide Rocco Criscione e fa incolpare Neli Casaccio che morirà, innocente, in carcere. Dopo il delitto l’amore per Agrippina Solmo ha il sapore dell’odio e, per vincerlo, il Marchese sposerà Zosima Mugnos. Al riparo da testimoni e accuse, non sarà al riparo da se stesso e il rimorso lo condurrà alla pazzia. -
Tra le stelle e il cuore
Chi è Alma? Ha diciassette anni e vive a Canale Monterano dove trascorre le giornate a cercare erbe sacre nella “città morta”, il cuore fantasma del vecchio borgo, proprio come faceva sua madre, sapiente erborista. Arrivata a La Leggendaria, antica residenza di famiglia, dopo la perdita di entrambi i genitori, le si conficcano addosso l’odore dei fiori e degli infusi dai nomi fatati, ma spesso la sua mente vacilla e allora viene trascinata in un incubo fatto di vicoli bui e soffitte anguste. Quando succede, si ritrova a fare i conti con un uomo dal volto mascherato e con una ragazzina esperta di veleni. Sono personaggi inventati o la verità è nascosta dentro di sé, sommersa da un diluvio di dolore? Sarà Canale Monterano, dominato da un sole maestoso e fiero, a fare da cornice alla sua memoria senza tempo, ai venti che girano instancabili e che spandono nell’aria profumi dai nomi impronunciabili. Grazie a Leonardo Mancini, amico di vecchia data, verrà a galla un mondo nuovo, fatto di crudeltà subite dagli invisibili. Perché Alma non è chi dice di essere. Alma non ha diciassette anni. -
Lo scooter rosso bandiera
Il tracollo dell'Unione Sovietica può mai aver condizionato le sorti di un piccolo paese della Bassa padana? E ancora: si possono compiere azioni illecite per difendere e affermare i propri ideali? Uno scooter rosso bandiera tenere uniti la fine del comunismo e i destini di un piccolo paese di provincia. Tutto ha inizio un mercoledì all'ora di pranzo quando Mario deve procurarsi ad ogni costo un mezzo di trasporto per arrivare ad un appuntamento con gente non proprio raccomandabile. Uno scooter rosso è ciò che gli occorre. A tutta velocità, Mario non si accorge dell'unico rosso dell'unico semaforo del paese. E non si accorge neppure che, in quell'unico incrocio, una donna alta, bella e bionda, Ekaterina da Leningrado, lo stava fissando. -
Tommaso non fermarti
È la storia, delicata e amara, di Tommaso, dall’infanzia alla maturità. Un percorso che potrebbe essere quello di ognuno di noi se non fosse così costoso il raccontarlo. Conosciamo Tommaso bambino, orfano, quando fugge dalla casa-famiglia che lo ospita, per correre con la bicicletta sulla tomba del padre e così farà a ogni anniversario della sua morte. Ritroviamo Tommaso diciottenne. Ha lasciato la casa-famiglia, cerca un lavoro e vuole iniziare una vita indipendente. Farà il bracciante agricolo nella campagna grossetana e si innamorerà di Beatrice, la figlia del proprietario del bar del paese. Si trasferiscono a Follonica; passano gli anni e, nonostante ne abbiano ormai trenta, continuano a vivere in modo precario, con lavori saltuari, insoddisfatti dell’instabilità delle loro vite e con un rapporto ormai in crisi. Un evento improvviso provocherà la fine del rapporto con Beatrice e una nuova fuga di Tommaso, che sembra non trovare un luogo in cui fermarsi. Ormai adulto, Tommaso trova la sua realizzazione in una vita semplice e solitaria, in compagnia del suo cane. Sicuramente ha tanti rimpianti ma finalmente si è fermato. -
Il bacio del ragno
La passione per Spider-Man, Pietro la coltiva sin da ragazzino. Con trasporto sì, ma senza esagerazioni. È un normale operaio della XAB, una raffineria nella zona industriale in provincia di Siracusa. Una vita normale la sua, divisa tra i turni di lavoro e le serate con gli amici. Ma anche una vita sconvolta all’improvviso da due eventi concomitanti: l'incontro con la bella Diana e l'inaspettato morso di un ragno. Un ragno geneticamente modificato, infettato dai veleni prodotti dalla zona industriale; un ragno che, invece di chissà quale malattia, gli attacca i super-poteri di Spider-Man. Ed eccolo lì, Pietro. Vola nella sua nuova tuta comprata su eBay, salta e volteggia da una parte all'altra di Scarlatti. Pietro tutto questo lo vede come una distrazione da quel cruccio chiamato Diana. Sì, perché se Diana sembra non nutrire alcun interesse per Pietro è proprio perché s'è innamorata di Spider-Man e non ha nessuna intenzione di sfilargli la maschera. «Metti che poi sia uno sfigato come te» scherza con lui. Ma una violenta esplosione di gas rade al suolo buona parte della XAB. E Spider- Man che si trovava proprio là che fine ha fatto? -
Piazze. Luoghi di metamorfosi urbana
Il volume vuole effettuare un'analisi critica dell'evoluzione della piazza, dalle origini fino al periodo contemporaneo, attraverso una ricerca dettagliata degli aspetti legati allo stile, alla forma urbana ed alla funzione che essa ha avuto nel corso della storia, mettendo in evidenza punti di forza e debolezza, progettuali e di fruizione, caratteristici della piazza nelle varie epoche storiche; l'obiettivo è di rintracciare aspetti evolutivi o involutivi degli spazi urbani pubblici per proporre una summa conclusiva che sintetizzi ed isoli quei caratteri spaziali che rendono l'elemento-piazza un luogo ad alta riconoscibilità, figurabilità ed identità nel panorama della città contemporanea.Partendo da questo presupposto si effettua un'indagine anche in relazione al contesto insediativo di riferimento, mettendo in evidenza come le piazze abbiano avuto un ruolo differente nel corso dei vari periodi storici configurandosi a volte come luoghi deputati all'organizzazione spaziale, ed in altre circostanze perdendo quei valori storicamente propri di poli urbani, e definendosi di fatto come spazi privi di qualità formali nel panorama urbano. Introduzione di Francesca Moraci. -
Nata ad Auschwitz
Una famiglia borghese e apparentemente senza problemi cela un enorme segreto, un segreto ben custodito ma che a poco a poco riemerge. Una storia non vera, ma verosimile, che si inserisce nel filone della letteratura che ha per tema il dramma delle deportazioni e dello sterminio ebraico e le conseguenze di quest'ultimo sulla memoria dei superstiti e degli ebrei della seconda e della terza generazione. Un romanzo sull'amore vero e sulle sue conseguenze. -
Piacere Bianca
Bianca è una bambina, ma solo nella mente e soprattutto nel cuore dei suoi genitori. Bianca è un pensiero, un pensiero d'amore, quell'amore che solo un genitore può provare e che, nel romanzo, fa vivere i protagonisti tra realtà e fantasia. Bianca è un'attesa, un'attesa narrata da un punto di vista speciale, quello della piccola protagonista, in una carrellata di volti, immaginari, luoghi, odori, sentimenti, storie private e in un'alternanza temporale giorno/notte che scandiscono magistralmente il ritmo narrativo. Una dimensione esistenziale che si intreccia a quella di fiaba dove la partecipazione attorno alla nuova vita che arriverà e la riflessione circa i cambiamenti di quelle già esistenti, avviene in un registro assolutamente corale. Bianca è una vita, una vita che lascia momentaneamente sospesi, che fa palpitare, che si guarda con le altre, che è bella sempre e comunque. -
Gente di mare. Vol. 2: Generazioni.
Scampati a chissà quale naufragio del tempo, nell'Archivio di Stato di Palermo cinque registri - Rapporti e Testimoniali di Capitani Marittimi - tenuti insieme a stento da copertine consunte e smozzicate e con i fogli in stato di preoccupante fragilità, testimoniano con stile sobrio, l'epopea dei capitani e dei loro equipaggi che, per quasi due secoli, legarono Palermo e la Sicilia ai quattro continenti. Con i bastimenti a vela prima, con i piroscafi poi. Storie collettive di viaggi avventurosi e spesso drammatici; di naufragi, di atti di eroismo e di sprofondi di paura, le cui radici marinare scaturiscono dalle date di imbarco e sbarco nelle stringate annotazioni personali segnate nei volumi del grande Libro della Gente di mare di 1a categoria. Nomi di famiglie che si avvicendano sulle grandi rotte oceaniche e su quelle, non meno insidiose, del Mediterraneo. Perciò, il sottotitolo di questo secondo volume Generazioni: per esempio, quelle ultrasecolari dei Fileti, Pirandello, Di Bartolo, Rallo, Onorato, Trifiletti, con i nomi delle navi che comandarono, in pace e in guerra, e le onorificenze ricevute dai re Borbone, dalla regina Vittoria, da governi repubblicani. -
Collezioine privata. Scrittori, persone e libri
Dalla sua posizione privilegiata, un libraio ormai smaliziato, ma sempre attento a ciò che gli succede intorno, osserva gli avventori della libreria dove lavora, un popolo strano fatto di intellettuali, scrittori e più in generale di ""personaggi"""" con i quali, Salvo Cangelosi, intreccia la propria esistenza e le proprie riflessioni. Molti diventano amici, altri rimangono maestri, altri ancora si fermano semplicemente sull'uscio, non quello della libreria, ma quello della sua vita. Un repertorio di esistenze che è anche un repertorio bibliografico, perché non solo le persone parlano, in questo racconto corale, ma anche i libri, che, protagonisti indiscussi, tracciano il cammino di un uomo, ormai maturo, ma sempre alla ricerca di nuove verità. Un libro dallo stile inconfondibile, asciutto, ricercato e profondamente poetico. Una Collezione privata che per fortuna diviene patrimonio comune."" -
Amatrice. Piccole storie per ricominciare
Fiabe e non solo, piccole storie semplici, echi di vita tra macerie fisiche ed indistruttibili sentimenti. Storie vere e per questo anche senza finale, perché se le fiabe devono avere un happy end, le storie vere non finiscono, la vita scorre verso probabili nuovi finali. Isabella Di Chio racconta la gente di Amatrice, Accumoli, Cittareale e degli altri comuni feriti dal sisma, attraverso storie brevi ispirate alle tante persone conosciute in questi mesi di lavoro di inviata Rai. Restituisce la loro umanità coraggiosa attraverso un linguaggio semplice e dolcissimo. -
La camera delle meraviglie. Codice Palermo
"La camera delle meraviglie"""", nel suo genere, è un esempio unico al mondo. È una stanza straordinaria che ti accoglie, ti avvolge e ti dà la sensazione di trovarti immerso d'improvviso in un luogo fantastico, dove spazio e tempo si annullano. Una vera e propria opera d'arte, un capolavoro che ci fa capire, se mai ancora ce ne fosse bisogno, di quanto Palermo sia stata da sempre una città multiculturale. Le parole e le immagini di questo libro aiutano il lettore ad apprezzare l'unicità del luogo." -
Per una storia dell'ospedale civico di Palermo
Le pagine che seguono rappresentano una prima rigorosa base di conoscenza della travagliata storia dell'ospedale cittadino, arricchito da brevi note sulla genesi delle altre strutture ospedaliere ottocentesche. Le notizie inedite e gli spunti di riflessione offerti sono davvero tanti, a riprova di come i ""fatti"""" possano essere rimossi dalla memoria collettiva con inquietante facilità. Chifari li ha sottratti all'oblio proponendoli nella loro essenzialità e linearità, consentendo agli studiosi di proseguire e approfondire la ricerca e ai lettori di scoprire temi e questioni che appaiono persino di cocente attualità."" -
Tita e Leo. Piccole storie per bambine e bambini
"Tita e Leo. Piccole storie per bambine e bambini"""" è una storia a fumetti pensata per insegnare ai piccoli, a partire dai 3 anni, il rispetto reciproco attraverso concetti semplici, come la libertà di espressione e di azione senza condizionamenti. Tita e suo fratello Leo, assieme ai loro genitori ed amici e amiche, si confrontano con i più comuni stereotipi di genere nella vita di tutti i giorni: a casa, a scuola, nelle attività di studio e di svago e in ogni ambito in cui i piccoli si trovano a trascorrere il loro tempo. In ogni episodio i due protagonisti, gemelli di 5 anni, cercheranno un modo per superare tali pregiudizi. In questo primo cofanetto vi presentiamo 4 episodi: Il grembiule, Giocattoli per tutti, Mi vesto come mi piace e Tutti in palestra! Età di lettura: da 3 anni." -
Io, Rosalia N
"Nella Palermo del Seicento, una donna ritaglia per sé un destino non comune. Figlia del grande pittore Pietro Novelli, Rosalia fin da bambina prova un irresistibile trasporto verso il disegno e la pittura, ammirata e a volte quasi soggiogata dalla figura paterna. Volitiva e tenace, Rosalia costruisce giorno dopo giorno lo spazio di cui ha bisogno per esprimersi, dando dimostrazione di non essere """"da meno"""" rispetto agli artisti dell'altro sesso. In età matura un profondo rapporto di amore materno la legherà a un'altra donna: Anna Fortino, nota ceroplasta palermitana, inizial-mente allieva della sua scuola per apprendisti pittori, alla quale riuscirà a trasmettere la sua passione e il suo coraggio. A partire da una documentazione non certo imponente, l'autrice disegna con pennellate sottili la vita travagliata della protagonista, supplendo in parte con la sua fantasia alle mancanze archivistiche: il risultato è un romanzo storico all'interno del quale la vera storia di una città e di un popolo fa da sfondo alla storia di una donna che ha sicuramente precorso i tempi""""." -
Palermo, il tram ieri oggi domani
La nascita degli omnibus, dei tramways a cavalli nella seconda metà dell'800, la trasformazione della rete tranviaria con veicoli elettrici (alla fine del XIX secolo), lo sdoppiamento delle società esercenti i servizi, le difficoltà economiche in cui entrambe (la Società Sicula Tramways-Omnibus e Les Tramways de Palerme) sono vissute per buona parte della loro vita, sono oggetto di questo volume che presenta la storia dei tram a Palermo, oltre che con il testo, con un ricco panorama iconografico, fatto di documenti e di fotografie. -
L' officina internazionale di Vittorio Pica arte moderna e critica d'arte in Italia (1880-1930)
Critico d'arte, collezionista, curatore di grandi eventi espositivi di taglio internazionale, Vittorio Pica rappresenta una singolare ""eccezione"""" nel panorama dell'arte in Italia fra Otto e Novecento. D'eccezione, infatti, era solito definire gli artisti di suo maggior interesse, impegnati, come lui, sul fronte di un radicale rinnovamento della cultura visiva italiana, di respiro e ambizioni cosmopolite. I saggi presenti in questo volume ricostruiscono vari aspetti dell'attività di Pica e approfondiscono singoli momenti della sua vasta produzione critica: dagli scritti dedicati alla grafica all'interesse per la pittura inglese, dal lavoro nella redazione di «Emporium» alle scelte come segretario generale della Biennale di Venezia, dalle incursioni nella pittura francese del XVIII secolo agli interventi in area simbolista belga, dalle generose aperture sull'illustrazione per l'infanzia al confronto con altri critici e intellettuali della sua generazione. Emerge così, del critico italiano, un profilo ancora più ricco e complesso, da rileggere nel più ampio contesto del sistema dell'arte in Europa a cavallo fra i due secoli."" -
Feste religiose al capo
Le feste religiose sono certamente momenti elettivi di espressione devozionale ma sono anche occasioni di rappresentazione e riaffermazione di un ideale ordine sociale e del correlato sistema di valori nonché momento di esaltazione del patrimonio, della tradizione e della memoria. Tale fenomeno si osserva anche nelle feste dei principali quartieri delle metropoli meridionali. Così a Palermo dove, a dispetto dei processi di trasformazione che hanno interessato l'assetto urbano e il tessuto sociale, particolarmente di alcune zone del centro storico, può dirsi che alcuni quartieri abbiano mantenuto una riconoscibilità verso l'esterno e visto perdurare e rinnovarsi nei suoi abitanti un condiviso senso di appartenenza a un luogo e a una storia peculiari. Con un saggio di Ignazio E. Buttitta.