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L' uomo nero. Stereotipi maschili raccontati dalle donne
Chi sono i maschi e dove stanno andando? Come stanno cambiando i modelli maschili? Domande difficili a cui hanno cercato di rispondere le autrici che firmano i racconti di questa antologia. L'uomo nero è il maschio cattivo, non per forza violento in maniera evidente, piuttosto quell'essere umano che non è mai abbastanza, che non è all'altezza, che non si concede, che non si fa carico, che non si prende cura, che non si mette in gioco nella coppia, che non è maschio a sufficienza, in sintesi non è conforme a ciò che vorremmo che fosse. Quindi l'uomo nero non esiste. I protagonisti dei racconti si muovono tra il luogo comune legato alla loro immagine e la volontà di frantumarlo, tra l'aspirazione al cambiamento e la costrizione dei condizionamenti socioculturali. -
Codice nero
Introduzione di Antonio Audino. -
Senza maschere sull'anima. Gianluca Di Gennaro si racconta
Un giornalista de Il Mattino e un giovane attore napoletano, idolo di tanti fan, si incontrano ai piedi del Vesuvio, per parlare di cinema e impegno sociale. Il primo, Ignazio Riccio, intervista il ventiseienne Gianluca Di Gennaro, protagonista mai dimenticato di ""Certi bambini"""". Nipote di Nunzio, Gianfranco e Massimiliano Gallo, Gianluca ha bruciato le tappe, con una carriera artistica suggellata da successi cinematografici e televisivi. Per l'interpretazione di Rosario, nella pellicola citata dei fratelli Frazzi, a soli dodici anni, riceverà diversi riconoscimenti, fra cui il Premio Flaiano. Qualche anno dopo diventa il pupillo dell'attrice e regista Valeria Golino, che lo vuole protagonista del suo primo cortometraggio, """"Armandino e il Madre"""". Prima, Gianluca prende parte a fiction di successo Rai e Mediaset come """"'O professore"""", con Sergio Castellitto, """"Come un delfino"""", con Raul Bova, """"L'oro di Scampia"""", con Beppe Fiorello, e alle fortunate serie tv """"Il clan dei camorristi"""" e """"Gomorra"""". Il tema sociale è una costante nelle storie in cui c'è la partecipazione dell'attore che qui si racconta, mettendo in luce lo spaccato umano e sociale delle periferie della città partenopea: partendo da Scampia, appunto, dove Gianluca è idolatrato da tanti giovani borderline, che vivono sul filo, tra legalità e illegalità. L'attore racconta della propria esperienza diretta, a contatto con queste realtà difficili, e dell'influenza che il cinema ha nelle scelte di vita di questi suoi coetanei. Si sofferma anche su altri aspetti della propria terra - il sud e Napoli sono al centro dei suoi interessi, artistici e personali - e mostra come un ragazzo napoletano, che non ha mai vissuto in prima persona la Napoli di Diego Maradona, Massimo Troisi e Pino Daniele, sogna di ripercorrere la stessa strada dei suoi idoli. Il libro offre spunti di riflessione anche sul cinema italiano, che sta ritrovando nuova verve proprio grazie alla crescita di una generazione di giovani registi e attori di talento."" -
Malagrazia
Introduzione di Diego Vincenti. -
Voglio fare l'attore. Vita e teatro di Roberto Herlitzka
La recitazione e' un'occupazione che ha bisogno di tempo , proprio come scolpire una statua o suonare.e per una mia necessita' di sofisticheria mentale , lo considero un cammino selvaggio -
Ferita di parole. Il teatro di Oscar De Summa
«Ferita di Parole» non è una semplice intervista ma un racconto intimo sull'essere attore e su cosa sia il teatro tra arte e formazione. Oscar De Summa e Graziano Graziani ci regalano in queste pagine un confronto dialettico che unisce vita personale, esperienza, studio del teatro classico e drammi contemporanei e collettivi, trasformando l'atto teatrale in una catalizzazione. Il teatro è energia, scoperta, una rete fittissima di relazioni che lo compongono, luogo non solo dove incontrarsi ma soprattutto luogo in cui abitare e riconoscersi. Nel ripercorrere gli spettacoli, i monologhi e tutti i professionisti con cui De Summa ha collaborato in questi anni da Massimiliano Civica, Danio Manfredini, Ascanio Celestini a Claudio Morganti, per citarne solo alcuni, si arriva ad approfondire le dinamiche che riguardano un'intera generazione che ha fatto del teatro non una professione, né un mero intrattenimento ma un'esperienza che crea un cambiamento nello spettatore. -
Bestie affamate. Nessun animale è stato ucciso in questa storia, a parte me
Chi è l'hominus herectus? È un uomo non particolarmente brutto, basso sotto la media, decisamente peloso e un po' sovrappeso, qualità fisiche che, in contrasto con l'estetica comune, arginano l'oggetto di queste attenzioni in quel grossolano recinto che è l'essenza della mediocrità. Nonostante, o forse proprio a causa di questa mediocrità terribilmente esibita, Mattia si perde nella giostra di un amore che lo svuota e lo tortura. Un amore curvo che accende il mondo, gli oggetti e gli agenti, di vita propria. Questa relazione si svolge in una Bologna protagonista quanto i suoi personaggi, la cui varia umanità è impietosamente scansionata e raccontata dall'occhio di Mattia, artista alla fine della sua carriera da studente: la vita universitaria, l'Accademia di Belle Arti, i locali, le feste, gli amici. Intorno, un microcosmo che sta tutto nella sua testa, fatto di crisi esistenziali, superstizioni, sindrome del foglio bianco e personaggi che escono dalla carta per metterlo in guardia dall'ennesima delusione. Ironia, acume e un'irresistibile vena sensuale e anarchica, fanno di ""Bestie affamate"""" un romanzo che spiazza fino a sconvolgere e diverte fino alle lacrime."" -
Te Araroa. In cammino oltre i propri limiti
Zaino in spalla, Giulio Testa compie l'avventuroso percorso del Te Araroa. Tra sentieri impervi, distese di sabbia, fitte foreste e cime innevate ci trascina con il suo entusiasmo attraverso la Nuova Zelanda, da Cape Reinga nell'estremo nord a Bluff nel profondo sud. Circondato da quella che lui definisce la sua ""temporanea famiglia sul sentiero"""", escursionisti sconosciuti uniti dallo spirito del cammino, Giulio parte alla ricerca della vita. Si mette in viaggio per colmare un vuoto, per non farsi risucchiare dal quotidiano, per capire fino a dove è in grado di arrivare. Parte perché vuole essere libero. E noi non possiamo fare a meno di seguirlo in un intreccio di natura, relazioni umane, pericoli e momenti di sconforto ma anche di cambiamenti e vittorie, soprattutto su se stesso e sui suoi limiti."" -
Pizzo. Canti di denuncia
Pizzo - canti di denuncia, è una raccolta corale di racconti, ricca di umanità e speranza, nata dal prezioso incontro tra Riccardo Lanzarone e il comitato anti racket Addiopizzo. Le storie narrate sono introdotte dalle parole stesse di Libero Grassi, l'imprenditore siciliano che per primo denunciò il suo estorsore dicendo no alla mafia. Tra queste pagine troverai un'umanità con la schiena dritta fatta di commercianti, imprenditori e lavoratori che negli ultimi anni hanno sempre di più chiuso le porte al business del racket. Sono canti di denuncia, di vita, e come dice Daniele Marannano - attivista del comitato di Addiopizzo che ha firmato la prefazione - sono soprattutto ""Storie di normalità"""", di cittadini che hanno scelto di non rinunciare alla libertà e rinunciando una vita piena e senza ricatti."" -
Maschere in trappola. La tensione teatrale di Occhisulmondo
OCCHISULMONDO è una compagnia che si presenta senza censure, un collettivo di teatro che vuole guardarsi attorno e perfino uscire da sé. Maschere in trappola è un saggio che racconta l'identità della compagnia OCCHISULMONDO attraversandone i lavori e i personaggi, figure in continua evoluzione, frutto di uno studio attento, condotto da Giulio Sonno, della natura umana, ma anche del movimento e dello spazio in cui esso si colloca. Nessuna presentazione sinottica delle trame - solo un rapido elenco cronologicamente ordinato in apertura - che invece vengono sapientemente svelate un passo alla volta al ritmo del cambiamento di personaggio. Un testo che ha poco di sistematico, come ben si addice al teatro di cui parla, un punto di vista originale rispetto ai cataloghi classici dei repertori teatrali. -
Framing films. Cinematografia, storyboard e visual storytelling
Dopo ""Il Visualizer. Guida completa al mestiere dello Storyboard Artist"""" (Caracò, 2017) e """"Storyboard. Disegnare sceneggiature per registi, creativi e produttori"""" (Caracò 2019), Giuseppe Cristiano torna in libreria con un nuovo testo, che racconta da vicino l'inscindibile relazione tra lo storyboard artist, il regista e il direttore della fotografia (DoP). Un manuale ricchissimo, caratterizzato da incursioni nella tecnica cinematografica e nella teoria del visual storytelling, da utili consigli di etica professionale per l'aspirante visualizer e corredato da una serie di tavole che forniscono esempi concreti. Un testo a compendio dei primi due che definisce e mette in luce quanto sia determinante il lavoro dello storyboard artist all'interno di una produzione cinematografica e soprattutto quanto sia dinamica la fondamentale interazione tra il DoP, il regista e lo storyboard artist nella produzione dei contenuti video."" -
Un attore perbene. Ernesto Mahieux: sogno, talento e perseveranza
Il giornalista Ignazio Riccio ripercorre la storia e la carriera dell'attore napoletano Ernesto Mahieux. Un attore con alle spalle una lunga carriera teatrale e cinematografica, impostosi all'attenzione del grande pubblico nel 2002 con il pluripremiato L'imbalsamatore di Matteo Garrone. Prefazione di Mario Martone. -
Te Araroa. In cammino oltre i propri limiti letto da Riccardo Lanzarone
Zaino in spalla, Giulio Testa compie l'avventuroso percorso del Te Araroa. Tra sentieri impervi, distese di sabbia, fitte foreste e cime innevate ci trascina con il suo entusiasmo attraverso la Nuova Zelanda, da Cape Reinga nell'estremo nord a Bluff nel profondo sud. Circondato da quella che lui definisce la sua “temporanea famiglia sul sentiero”, escursionisti sconosciuti uniti dallo spirito del cammino, Giulio parte alla ricerca della vita. Si mette in viaggio per colmare un vuoto, per non farsi risucchiare dal quotidiano, per capire fino a dove è in grado di arrivare. Parte perché vuole essere libero. E noi non possiamo fare a meno di seguirlo in un intreccio di natura, relazioni umane, pericoli e momenti di sconforto ma anche di cambiamenti e vittorie, soprattutto su se stesso e sui suoi limiti. -
Variazioni senza tema. 10 racconti
Il ritorno in libreria del drammaturgo, Manlio Santanelli, un’antologia dedicata alla Luna i dieci racconti contenuti in questo volume si configurano come tante strade in partenza da una piazza che potrebbe venire denominata “Piazza della Divaganza”. -
La mia Cina. Non è poi così vicina...
Un lungo viaggio di tre settimane in Cina, terra lontana e solo apparentemente conosciuta attraverso il mondo globalizzato. Grazie al progetto Lions-Youth Exchange un giovane ragazzo partenopeo ha la possibilità di volare dall'altra parte del mondo per conoscere la cultura asiatica ed al contempo fare volontariato in un orfanotrofio. Gli scenari che l'attenderanno saranno tanti e contrastanti, fra povertà assoluta e lusso sfrenato, respirando le atmosfere di una realtà ovattata, fatta di censura, regole e duro lavoro. Luca imparerà tanto su chi gli sta intorno e su se stesso, scoprendosi forte abbastanza da aiutare gli altri adattandosi a qualsiasi situazione. Perseveranza sarà la parola chiave della sua avventura, con la quale proverà a ricevere risposte da chi vive senza porsi scomode domande, cercando di dare un po' di speranza a chi la vita non ha voluto darne. -
L' orizzonte degli eventi
Tempo, pensiamo sempre di averne abbastanza, quando a volte è proprio esso che si rivela essere la nostra prigione. Sogni spezzati, ambizioni frustate, dolore agghiacciante, speranza illusoria, amicizie sbagliate, paure nascoste, felicità effimera e tristi addii: chi non ha mai vissuto tutto ciò? ""L'orizzonte degli eventi"""" è un'analisi accurata dei sentimenti umani e lo scopo di questo romanzo, frutto della fantasia dell'autrice, è cercare di descrivere il flusso di coscienza di una persona che ha deciso di porre fine alla sua vita, perché schiacciata da una società che non l'ha rappresentata abbastanza e che l'ha delusa giorno dopo giorno insieme ad alcune persone con cui ha condiviso una parte della sua vita. Tuttavia sarà il lettore a scegliere il finale di quest'opera che, immedesimandosi nella protagonista, ne deciderà la sorte."" -
Racconti. Ebri di meraviglia
Angelo Coscia è uno ""scrittore di favole per bambini"""", ma chi lo conosce sa che dietro ai suoi libri c'è tanto di più. La favola per lui rappresenta un reale strumento educativo e di espressione di un mondo emotivo ricco e variegato, che utilizza quotidianamente nel suo lavoro di animatore sociale. I suoi libri sono l'espressione non solo di ciò che ha imparato dalle persone incontrate (tanti dei suoi personaggi sono rappresentazioni di incontri reali), ma soprattutto di ciò in cui crede e del suo modo di vedere e vivere la vita. In ogni libro si mettono in gioco le esperienze personali, nel suo essere un animatore per bambini con il dono speciale di usare il loro stesso linguaggio, nel suo essere un educatore del disagio senza giudizio, tra adolescenti, tossicodipendenti, madri e padri che chiedono aiuto. Nel rispetto più pieno della tradizione letteraria legata alla favola, le sue narrazioni prendono spunto da una realtà osservata e meditata, tradotta in pensiero creativo, in un'originale lettura che spinge alla riflessione serena su se stessi e sul proprio cammino. Età di lettura: da 7 anni."" -
Racconti che sopravvivono. Le storie dei testimoni e del campo
Ottant'anni fa, le leggi razziali. L'Italia cacciava i ragazzini ebrei dalle scuole e si attrezzava a sostenere l'alleato nazista nella soluzione finale. Crescono i collaborazionisti, i delatori, i carnefici, la zona grigia si rafforza e fioriscono anche da noi i primi campi che servono da trampolino verso lo sterminio delle camere a gas. Per fortuna in questa storia terribile e non ancora elaborata, ci furono delle eccezioni. E da una di queste prende l'avvio questo libro: si parte dallo straordinario incontro tra la popolazione di Campagna, un piccolo paese in provincia di Salerno, nei pressi di Eboli, dove un vecchio convento fu adibito a campo di smistamento, e gli internati ebrei. E procede alimentandosi di molte più storie tutte intrecciate tra loro - da quelle che hanno come protagonisti i ""grandi"""" testimoni come Primo Levi, ma anche quelle piccole e minime. Il Museo della memoria e della pace permette di ricostruire quanto la popolazione di Campagna fece per salvare persone che erano uguali a loro ma condannate solo per l'impalpabile e invisibile motivo della """"razza"""", per dare poi la parola direttamente ai testimoni, come si dice, di seconda generazione."" -
Sole e mare. Ediz. illustrata
Sole e mare è un albo illustrato attraverso il quale desideriamo raccontare ai bambini e alle bambine la guerra, ma anche il coraggio di resistere. Età di lettura: da 5 anni. -
Colori nel mare. Ediz. a colori
"Volevo dipingere solo il blu del mare, poi mi sono accorto che nel mare c'erano tante storie, tanti sogni, tanti colori. E il blu."""" Età di lettura: da 3 anni."