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Il violoncello di Amir. Ediz. illustrata
Amir è un suonatore di violoncello che è costretto ad abbandonare clandestinamente il suo paese quando si rende conto che lì non può più vivere da uomo libero. Porta con sé il suo violoncello ma lo perde durante il viaggio...Oggi nel mondo purtroppo c’è un numero incredibile di persone costrette a fuggire dalla fame, dalle guerre e sopratutto dalla mancanza di libertà. Tra queste persone ci sono donne, bambini, anziani, letterati, ingegneri, medici, e artisti, come Amir. E tanti giovani pieni di forza fisica ed energie che possono contribuire allo sviluppo di società che ormai stanno invecchiando. La differenza culturale è fonte di ricchezza perchéè lo sviluppo culturale non è lineare, e non avviene da solo: ha bisogno di conoscenza di altre culture. Riusciranno Amir e il suo violoncello a ritrovarsi e a suonare per la loro libertà? Età di lettura: da 5 anni. -
Possiamo tenerlo con noi? Ediz. illustrata
Sono più di 1,4 milioni le mamme vittime di violenza domestica e, accanto a loro, ci sono i bambini e le bambine, vittime di una violenza invisibile ma che ha effetti drammatici. Se ne parla poco, così come si parla poco della violenza sommersa ma è una realtà che ben conoscono le operatrici dei centri antiviolenza. Dal bisogno di queste ultime è nato il desiderio di M. Grazia Anatra di scrivere un racconto che possa essere utilizzato per aiutare le giovani vittime, come Marta e Guido, protagonisti del libro, che stanno perdendo la spensieratezza dell’infanzia, dovendo crescere nell’incubo quotidiano di un padre che esercita violenza sulla mamma. Ma, quando la mamma si decide a chiedere aiuto per se stessa e per loro, fratello e sorella trovano, in quello che Guido ha chiamato Il posto dei gatti, serenità, amicizia, condivisione. E mentre la mamma trova il coraggio per ricominciare, loro ritrovano la serenità. Età di lettura: da 5 anni. -
Turchina la strega. Ediz. a colori
La strega Turchina è di pessimo umore a causa dei suoi capelli così poco stregoneschi. Decide allora di fare una cosa proprio da strega: rapire un bambino. Ma incontra Lele che... Età di lettura: da 3 anni. -
Novembre
Novembre è un romanzo shock rock. Questa è la storia di Clio, giornalista musicale che riceve una strana telefonata che la porterà in Finlandia sulle tracce di Mick D. Dunn, icona del rock post grunge. Il viaggio fisico e psicologico per Clio sarà sconvolgente. Fino a quando... -
Pesci su Marte
Una raccolta di poesie nasce senza che ci sia necessariamente un filo logico a legarle. Questo è il caso di ""Pesci su Marte"""". Ogni poesia essenzialmente fotografa un attimo della propria esistenza e lo racconta e lo spiega e ha vita propria. Eppure si riconoscono in questa particolare raccolta tre distinti periodi che da una ingestibile rabbia portano a una parziale consapevolezza e accettazione di sé stessi che basta a fare chiarezza nei sentimenti."" -
Tu mi abbandoni
"Tu mi abbandoni"""" è un viaggio, senza andata o ritorno. Un viaggio che Mele fa sempre, ogni giorno. Un viaggio cupo fatto alla ricerca di sé e alla ricerca dell'altro. Nella prima parte l'autore si rivolge a queste persone, nella seconda parla di sé e di quanto si senta abbandonato da se stesso. Questo è un volume introspettivo, ricco di immagini evocative che, anche se non sembra, spesso vengono sovrapposte ad altre. Quindi più immagini in un'immagine. La valigia rappresenta il viaggio, la conseguenza delle persone che gli hanno lasciato (quindi il vuoto, l'assenza, l'abbandono). Ma c'è anche tanto amore. Crediamo." -
Gli spietati
In ostaggio di una meridiana senza ombra, gli spietati ritrovano la propria carne intessuta nella trama del reale. Come uomini, nascono prima della pietà e non possono provarne. Come dèi, sono parte dell’umanità intera, cantano miti, aspettano con Penelope e eternamente partono con Ulisse, seguono la rivoluzione degli invisibili. Come luoghi antichi, c’è un posto dentro gli spietati dove tutto ha un’eco, dove l’immortalità perde valore, dove ci si può spogliare; ecco, è proprio lì, davanti a chiunque li guardi, è proprio lì che gli spietati rivendicano esistenza, tornano e restano. -
Sulla porta dell'amore a urlare. Nuova ediz.
Un libro di poesie, di luce e di ombre. Versi colmi di emozioni, come se la carta potesse trasmettere quello che certe persone non riescono a dire, come se le parole potessero ritrarre l'animo umano. Sentimenti ovunque, anche dove non si vorrebbe mostrarli. Immagini fantastiche che diventano reali proprio nella fantasia. Concetti di un passato che, nei pensieri, diventa presente. Speranze per un futuro che si presenta sorridente, perché corrisponde al sorriso che gli si mostra. Addolcire la vita, mostrandola per come è, immaginandola più buona e ilare. Questo è l'intento dell'autore. -
Il pane si fa di notte. Nuova ediz.
Un libro nato da un dettato. Il dettato della Voce. La Voce deve essere udita. Ascoltare La Voce significa guardare fuori, partendo dall'estraneo. L'autore capovolge la normale narrazione poetica e decide quindi non di par-lare di sé, ma dell'altro. Non trascrivere il profondo conosciuto, ma l'apparire dello sconosciuto. Divenendo così una sorta di tramite. Nulla a che vedere con il flusso di coscienza, anzi. La Voce non riguarda la coscienza, ma il tangibile ricco di incoscienza. -
Muta cum liquida. Nuova ediz.
Due elementi si impongono nel messaggio poetico dell'Autrice: la sottile ricombinazione dei meccanismi della lingua e la freschezza di un sentimento. Il fenomeno della positio debilis nella poesia latina arcaica è una legge: quando una muta è seguita da liquida, la sillaba che precede le due consonanti è da considerarsi sempre breve. Allo stesso modo la poesia della prima sezione mostra un animo muto, una vita in osservazione di un mondo in cui non si trova comprensione reciproca e si sfocia in emozioni spesso cupe e criptiche. La seconda sezione descrive invece l'ingenuo incresparsi di un sentire che, figlio del suo tempo, avrà una gestazione in absentia, idealizzandosi in una realtà immaginifica e musicale. -
Dieci anni
"Dieci anni"""" è una intensa raccolta di poesie e pensieri scritti nell'arco di due lustri. Versi che spaziano dall'amore per l'arte e la poesia, all'amore tra individui e alla solitudine delle anime. Una raccolta di natura intima che, senza pretese, scava nel profondo per portare a galla ciò che in realtà ci accomuna, alla ricerca di una condivisione e di benessere." -
Il bisturi che impugno
Dall'adolescenza alla maturità, e oltre, la poesia, altrui, la propria, segue la vita e la salva. Medica il dolore, amplifica le gioie vere, le rende incancellabili nella memoria, facendole eterne. Lo stesso fa il bisturi, faticosa conquista, strumento di salvezza e di tormento, che incide le carni per guarirle, e strazia l'anima, perché nel fondo del precipizio dal nulla essa si riconosca, si rigeneri, e finalmente rinasca. -
Il labirinto dell'acqua
Il viaggio labirintico dei pensieri dell’autrice che come acqua fluiscono adattandosi e, talvolta, prosciugandosi. La testimonianza poetica di una giovane vita tormentata da ricordi, rimpianti e dalla esasperante ricerca di una via d’uscita che possa sfociare, finalmente, nella realtà reale. Una realtà per lei invisibile che la spinge ad oscillare tra il passato e l’esplorazione della propria identità. -
La cura dei ricordi
"La cura dei ricordi"""" è una raccolta di poesie e flussi di pensiero scritti nell'arco di due anni. Gli scritti s'incentrano sulle sensazioni provate d'un amore perduto e poi ritrovato. Si fa portavoce delle piccole sfaccettature della quotidianità umana viste attraverso uno sguardo fanciullesco sul mondo. Allo stesso tempo però questo testo ha l'obbiettivo di portare l'uomo a riflettere vivacemente sull'aria del mondo e sulla luce, bagliore fievole che illumina le nostre speranze perdute." -
Tra l'ossa e l'attaccatura del cielo. Nuova ediz.
Poesie giovanili e altre che nel tempo hanno mantenuto caratteristiche simili: valore a ogni singola parola, allusione sempre ad altro che va oltre, una sonorità che si può avvertire comunque, ma che diventa proprio la tua musica, se ti ci immergi. Poesie jazz che sono istantanee che emergono dal travaglio conseguente alla nostra visione immediatamente vivide per mezzo della parola. -
Eravamo dei grandissimi
Finalista del Premio Gregor von Rezzori 2017 come migliore opera di narrativa stranierarnrnDaniel, Mark, Paul e Rico sono cresciuti come ""pionieri"""" nella Germania dell'Est. Sono gli ultimi anni prima della caduta del Muro e sogni e illusioni sono amplificati dal mito dell'Ovest a portata di mano. Con la riunificazione delle due Germanie anche la loro vita cambia trasformandosi in una folle corsa fatta di furti d'auto, alcol, paura e rabbia. Clemens Meyer ci regala un romanzo sulla generazione a cavallo della caduta del Muro raccontata alla Trainspotting con la schiettezza di chi allora cercava di sopravvivere e di inventarsi un futuro nel Selvaggio Est. Saltando da un piano temporale all'altro, l'autore ci presenta la Lipsia delle case occupate, degli incontri clandestini di boxe, degli hooligan, delle prime discoteche e delle bevute disperate con la profondità e la poesia di chi quegli anni li ha amati a carissimo prezzo, vedendo perdersi uno dopo l'altro i propri amici d'infanzia e sgretolarsi, a poco a poco, il mito dell'Ovest."" -
Caso irrisolto
Dopo due tentativi di incendio doloso, il suicidio sospetto della signora Horak, la violenza subita da una giovane studentessa, Vilem Lebeda, ispettore capo di un ordinario quartiere di Praga, inizia le sue indagini. Ben presto si imbatterà nel burbero pensionato Viktor Dyk, padre di Dyk junior, da sempre denigrato per i suoi ""limiti cognitivi"""", se non per la sua stupidità. Ma ricordi oscuri e poco chiari di violenza sembrano aver segnato la sua infanzia... Lebeda scoprirà anche che il vecchio Dyk è implicato in un omicidio avvenuto quarant'anni prima, archiviato come caso irrisolto... Caso irrisolto ha tutti gli ingredienti del thriller, ma il romanzo del ceco Patrik Ourednik si rivelerà con lo scorrere delle pagine qualcosa di diverso, una parabola, una satira sociale, una profonda meditazione sui limiti del romanzo, sull'equivoco della comunicazione, e poi ancora un puzzle incompleto, una partita a scacchi... con il lettore!"" -
Il libro del padre
Al compimento dei dodici anni il giovane Karl riceve in dono un libro con le pagine bianche che - come vuole la tradizione - riempirà, giorno dopo giorno, per il resto della propria vita. Nessuno potrà leggerlo, nessuno saprà cosa c'è scritto se non dopo la sua morte. Quando questa si verifica però del libro si perdono le tracce. Sarà il figlio, in uno straordinario esercizio di narrazione, a porre rimedio alla perdita raccontando l'esistenza del padre, regalandoci il ritratto di un uomo carismatico e passionale, dominato da un grande amore per i libri e da una profonda sensibilità per la cultura in ogni sua forma. Il suo mondo interiore si ciba di Villon, Diderot, Stendhal e di molti altri autori che colleziona e traduce, ma Karl è affascinato anche dall'esuberante energia di giovani artisti - molto diversi nello stile, uniti dagli ideali antifascisti e dalla condanna delle inquietanti ombre che affliggono l'Europa degli anni Trenta. ""Il libro di mio padre"""" è omaggio e memoria, è pacificazione di un figlio con le mancanze di un padre, è una storia d'amore, un incredibile percorso nel mondo dei libri e, tra le altre cose, un affresco delle illusioni e delusioni del XX secolo."" -
Galizia
Libro di viaggio, trattato, omaggio poetico e filosofico, reportage, saggio e cronaca, resoconto di un mondo scomparso, gioco letterario, romanzo documentario, portolano per una terra senza mari, non c'è una sola definizione che possa calzare pienamente per questo libro straordinario che tutte le riunisce e tutte le rende inadeguate e insufficienti. Con Galizia di Martin Pollack ci si immerge senza mediazioni in un mondo intero: quello dell'Europa di mezzo, quello della carne e la terra che la componeva, quello dell'immaginario che ne è scaturito. In queste pagine tutto si moltiplica quasi all'infinito assumendo però una chiara identità. Popoli, lingue e minoranze, città che hanno svariati nomi e vite a seconda dell'etnia e della lingua che le nomina, spazi ampi e smisurati, senso del confine e del confino pari a quello delle grandi terre dell'esilio... In questo cuore del nostro continente, ormai dimenticato persino nel nome, sta gran parte del Novecento e di quello che oggi siamo. Caro Martin, hai scritto un libro bellissimo, che è insieme il tappeto magico di Faust, un grande viaggio nella Storia e nella vita... CLAUDIO MAGRIS -
L' impeto della realtà. Sulla rotta dei rifugiati attraverso l'Europa
A piedi, in autobus, con automobili e treni speciali: una scia infinita di rifugiati si è mossa dall'isola greca di Lesbo verso il cuore dell'Europa. È l'autunno 2015 e Navid Kermani ha trascorso diverse settimane sulla cosiddetta rotta balcanica. Ne è scaturito un reportage acuto e di grande sensibilità umana in grado di spiegare come crisi e conflitti - che eravamo abituati a considerare lontani dai nostri destini - abbiano improvvisamente fatto irruzione nel mondo in cui viviamo.