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Il settimo cielo
Quattro voci per quattro donne e altrettanti segreti. Segreti che sono come nodi da sciogliere, nel petto e nella testa, per continuare a vivere. Sarà l'insolita amicizia tra donne di età tanto assortite a rendere possibile una maturazione e una ritrovata serenità per le coprotagoniste di questo romanzo. Ciascuna delle quattro donne - Teresa, Laura, Dora e Mirna - parla in prima persona con una voce, un linguaggio e una filosofia propri. La voce di Teresa è l'unica a rivolgersi al lettore. Tutte alternano ricordi di scene vissute insieme, riflessioni sul modo di intendere la vita e momenti in cui le cose accadono direttamente sotto gli occhi del lettore. Fino a sciogliere anche l'ultimo dei loro segreti. -
Eden project
L'Homo Sapiens è un animale in estinzione. Questa la convinzione della Dottoressa Jenny Eliot, presidentessa del Biodiversity Genetic Research, laboratorio di ricerche genetiche nel cuore dell'Amazzonia. Da qui la necessità di dare al Mondo un nuovo genere di esseri pensanti, una nuova specie umana che sappia coniugare intelligenza e istinto a garanzia di un rapporto meno invasivo con il Pianeta. Eden Project è lo scrigno in cui l'anziana scienziata custodisce i suoi tesori dopo averli generati con un miracolo di manipolazione genetica: dieci straordinarie creature che ama come figli, omaggio alle rappresentazioni fantastiche della mitologia greca: Centauri, Meduse, Echidne, Fauni, Arpie. Arpie dotate di ali grandi e forti fatte per solcare il cielo, per 'volare alto' oltre i limiti del suo Eden. -
Dahlia
Inghilterra, inizio Ottocento. Kenneth salva da una bufera di neve quella che lui crede essere una ladra e prostituita: Dahlia. Costretti a stare chiusi in casa, da soli, i due s'innamorano ma senza riuscire a confessarlo reciprocamente. Poi, quando Dahlia scopre che lui è un conte, vede crollare i propri sogni d'amore, sentendoli ora ridicoli e irrealizzabili. Disperata, decide di sparire all'improvviso, provocando in Kenneth una furia distruttiva e autodistruttiva. Dopo più di un mese si reincontrano e Dahlia accetta di tornare a casa con lui, rassegnata a vivere in una realtà sociale avvilente, cioè quella di un'amante più o meno clandestina, emarginata dalla società. Umiliata dai parenti di lui e non riuscendo più a scappare via, è combattuta fortemente fra la ragione, che le prospetta le amarezze a cui il loro rapporto li sottoporrà, e il cuore, che la implora di difendere quell'illogico e agrodolce sentimento chiamato ""Amore""""."" -
Come un sussurro del vento
Quando al piccolo Luca viene diagnosticata una malattia incurabile, per i genitori Maria e Francesco sembra l'inizio della fine. Lo sgomento e la rabbia lasciano ben presto spazio a sentimenti contrastanti: di attesa e di speranza in Maria, che si dedicherà al figlio con tutte le sue forze, di incredulità e ribellione in Francesco, che si butterà a capofitto nel lavoro per non pensare al figlio ammalato. Un distacco, quello di Francesco, generato non dall'egoismo ma dalla paura, che gli toglie la forza di reagire e lo porta ad allontanarsi dal figlio, ben consapevole che presto il rimorso gli presenterà il conto. Ma quando tutto sembrerà ormai perduto, Francesco riuscirà ad accettare la malattia di Luca e a reimpostare la propria vita. Romanzo dolce e struggente, ""Come un sussurro del vento"""" è un inno alla vita e alla speranza, il racconto di un uomo che ha smarrito la strada ma, grazie a un'inaspettata forza interiore, la ritrova e la percorre con travolgente entusiasmo."" -
Eri con me
Eri con me, la seconda delle tre “storie storte” di Angelo Aliquò, racconta la nascita di Francesco e Angelo, due gemelli perfettamente identici da non poterli distinguere, cresciuti forti e senza paure con le loro “scarpuzze di pelle di lupo” che tenevano sempre presenti perché simbolo della forza ereditata dagli avi. Avevano solo cinque anni quando, per un’ottusa e becera vendetta, fu progettato il loro rapimento. Solo uno dei due bambini, però, fu preso e poi ucciso. -
Rivoluzione fra mito e costituzione. Diritto, società e istituzioni nella modernità europea
La nostra indagine, attraverso la sensibilità di studiosi di diversa formazione, prova a dar conto dell'importanza, nonché delle molteplici ambiguità, del mito rivoluzionario, della sua valenza storica e, al tempo stesso, della sua ambizione a trascendere la ""Storia"""". Un'irriducibile tensione tra continuità e discontinuità, conservazione e rottura, ordine e disordine, """"vecchio"""" e """"nuovo"""", innovazione e reazione, che si riflette nella duplicità degli strumenti scelti per osservarla: quelli costituzionalistici e quelli storicistici. L'intento del volume è anche quello di far dialogare nuovamente, in una tensione intergenerazionale, giuristi - in particolar modo giuspubblicisti e costituzionalisti - con studiose e studiosi della storia del pensiero e delle istituzioni politiche dell'età moderna e contemporanea, nella comprensione delle trasformazioni economiche, sociali e istituzionali avvenute tra il XVIII e l'inizio di questo XXI secolo, a oltre due secoli dalla restaurazione europea del 1815 e a un secolo esatto dal 1917 della rivoluzione bolscevica."" -
Nomi distanti
Le prime righe di questo libro ci parlano di mare, di freddo, di tremore; di «volti e corpi nel buio»; di richiami e risposte che «remano verso l'essenziale di ciò che sembra inesprimibile». Nel 1998, quando uscì ""Nomi distanti"""", all'attivo Antonella Anedda aveva, presso piccoli editori lungimiranti, solo un libro di versi (che però una maestra come Amelia Rosselli aveva riconosciuto come «quasi capolavoro») e uno di prose. Se oggi invece è riconosciuta come la voce lirica forse maggiore della nostra lingua, lo si deve anche all'""""allenamento"""" trascendentale, agli esercizi materiali e spirituali allora affrontati in questo libro segreto, pubblicato ancora più alla macchia: in ubriacante «slalom in ascesa» tra le lingue, traducendo e """"variando"""" versi e prose di maestri più o meno vicini come Emily Brontë e Marina Cvetaeva, Ezra Pound e Zbigniew Herbert, Osip Mandel'stam e Philippe Jaccottet. Del resto proprio le categorie di Vicino e Lontano, di Proprio e Straniero, metteva radicalmente in questione Nomi distanti: come insegnato dal maestro fra tutti più decisivo, Paul Celan, quando pensava di raccogliere le versioni poetiche della sua «vita a fronte» sotto il titolo Vicinanza estranea. Il poeta straniero («tutti i poeti sono ebrei» diceva Cvetaeva, e traduceva appunto Celan) «scuote e sommuove», secondo Walter Benjamin, la lingua di chi accoglie, di chi traduce. Non è un incontro pacifico, non è irenica «fusione di orizzonti»: è fare esperienza, anche traumatica, dell'alieno, dell'«intruso». Ma quello choc, che tanto ci ha turbato, certe volte finiamo per scoprire che ci ha salvato la vita. Per esempio forgiando la lingua di colei il cui nome, non più distante, si salva come Antonella Anedda. (Andrea Cortellessa)"" -
Lo scopo nel diritto. Vol. 2
Questo secondo volume dello Scopo nel diritto, nell'iniziale progetto dell'autore, doveva essere l'ultimo capitolo del primo volume e analizzare la nozione di 'scopo', punto focale dell'intera opera. Il motto premesso a entrambi i volumi - ""Lo scopo è il creatore di tutto il diritto"""" - viene ampliato nel secondo volume, facendo dello scopo """"il creatore dell'intero ordinamento morale"""", e quindi sociale. Questo passaggio dalle norme giuridiche alle norme sociali portò Jhering a dilatare la trattazione e a concludere: """"È raro che uno scrittore abbia sbagliato i conti tanto quanto mi sono sbagliato io. Questo volume non solo non conclude l'opera, ma presenta anche un contenuto del tutto diverso da quanto avevo previsto"""". Per analizzare lo 'scopo' che plasma le regole sociali Jhering analizza la morale sociale nei suoi singoli aspetti: il costume sociale, la moda, l'abbigliamento, il decoro, il rispetto, la cortesia e la benevolenza, soffermandosi su abitudini sociali come la mancia, le buone maniere e le forme colloquiali. La pubblicazione su riviste di grande diffusione degli articoli sul tatto e sulla mancia lo rese celebre anche fuori dall'ambiente giuridico. Jhering morì prima di completare quest'opera. Il presente volume include due inediti: un addendum sulle buone maniere, inserito nel testo del presente volume, e un saggio sul tatto destinato a un terzo volume mai realizzato. L'attenzione di Jhering per la genesi sociale del diritto trovò ulteriori sviluppi nelle teorie antiformalistiche del Movimento del diritto libero e della Giurisprudenza degli interessi e fece di lui l'antesignano d'una moderna visione sociologica del diritto."" -
All you can eat
Possiamo considerarlo un esempio di project poetry, questo ""All you can eat"""", libro della maturità di Lidia Riviello, tutto concentrato intorno a un nucleo letteralmente indigesto, che il capitalismo, o con Donna Haraway il Capitalocene, nonostante il motivo allegorico gioviano dello spiritus che durissima coquit, non riesce completamente - non ancora - ad assimilare nel doppio senso di questa parola: ed è l'animale necessità del fare cibo di qualcos'altro, qualcun altro, nell'impossibilità di divorare direttamente il sole. Siamo tutti food chains, catene alimentari, e non sappiamo di esserlo, ci ricorda Riviello, ma, come direbbe Aldo Leopold, «troppa sicurezza, a lungo andare, sembra produrre solo pericoli». Così questo libro costruisce un panopticon, un carcere perfetto in cui l'occhio si posa su ogni cosa e di ogni cosa fa commestibile. E allo stesso tempo crea un soggetto molteplice, animale caleidoscopico dalle mille bocche che si disperde in voce neutra, in annuncio pubblicitario-autoritario di un mondo in cui si viene disperatamente parlati da una voce dentro lo stomaco. Fino a farsi e farne continuità digestiva ininterrotta cibo-corpo-casa-mondo, enorme bolo, susseguirsi di s/cene primarie, ironiche cene primarie à la Hillmann, e sempre vagamente antropofaghe. La pandemia della primavera 2020 vi entra per restare, come «sensazione predatoria», messa a fuoco e allo stesso tempo ricordo di qualcosa che ci accorgiamo di conoscere troppo bene da troppo tempo. Già lo scintillio di Neon 80 era di luce fredda, ma in questa raccolta, in cui ogni testo prilla su sé stesso come un piattello e viene fatto brillare come un ordigno, diamo conto che il mondo di Lidia Riviello si è indurito, ridotto a quel residuo in cui tutto si arrende a ciò che è, per quel processo che nel tempo da polpa ci fa diventare quasi solo nocciolo. Tutto si è rappreso, intorno a una poesia che ancora cerca di scavare una via d'uscita. Intanto la guerra, forse, è stata persa da tempo. Laura Pugno"" -
Teoria delle strutture. Vol. 1: Stati tensionali e piastre
Il titolo di questo dittico di libri deriva dal nome del corso di «Teoria delle Strutture» che, da alcuni anni, tengo per supplenza presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università degli Studi di Bologna. Gli appunti delle lezioni del corso in argomento, che si sono progressivamente sviluppati, prendono ora la forma più stabile che è propria del libro, dopo una loro naturale rielaborazione. II lavoro scaturisce anche dalla necessita di formire agli studenti uno strumento didattico che essi stessi, in varie forme e sempre con grande entusiasmo, hanno contribuito arealizzare. Esso può essere utile per apprendere, in una visione unitaria, i fondamenti della Teoria delle Strutture, e per scoprire anche il fascino che rivela l'armonia della formulazione unificata delle teorie strutturali, ossia degli schemi ideali costituiti sempre da analoghe equazioni che descrivono, in maniera sistematica, comportamenti strutturali diversificati. La metodologia generale, che si sviluppa attorno ai vari temi specifici, consente una trattazione formalizzata e coerente della teoria strutturale in una prospettiva di unificazione. I metodi della Scienza delle Costruzioni vengono impiegati quali strumenti di elaborazione specifica degli argomenti trattati nei due volumi innarrativa. Lo scopo che si intende perseguire è quello di inquadrare proprietà e formulazioni particolari all'interno di interpretazioni più generali. A tal fine, lo schema delle teorie fisiche costituisce una sorta di principio di unità attorno al quale riannodare i fili del processo di conoscenza del comportamento strutturale. -
Volumi. Danilo Bucchi. Ediz. multilingue
[...] L’opera di Danilo Bucchi, apparentemente semplice nella sua immediatezza, ci pone tuttavia di fronte a complessi problemi concettuali. Innanzitutto, di fronte a una difficile domanda: come far sentire la pittura oltre i rigorosi modelli del visibile e permettere che, allo stesso tempo, la si possa ugualmente avvicinare alla percezione del suo volume andando incontro a una dimensione tattile, quasi scultorea, ma anche alla nostra memoria della musica e del ritmo, cercando in essa un’esperienza di ordine musicale? -
Lingue tecniche e retorica dei generi letterari nelle Eclogae di G. Pontano. Testo italiano e latino. Ediz. bilingue
Nella vasta produzione dell'umanista Giovanni Pontano la raccolta di componimenti intitolati ""Eclogae"""" ha rappresentato a lungo un versante ritenuto marginale; la veste vagamente bucolica delle ecloghe che la compongono ha fatto spesso pensare a un omaggio alla bucolica letterariamente poco impegnato; d'altra parte, l'eterogeneità contenutistica e l'intreccio di generi che si riscontrano in tutta la raccolta hanno arrecato non poche difficoltà a livello interpretativo. Opera ibrida e sperimentale, le Eclogae, con i loro molteplici messaggi ideologici, politici e poetologici, abbracciano l'intera parabola biografica e letteraria dell'autore e ne rispecchiano caratteristiche e fasi."" -
Dalla Futa al Falterona. Per non dimenticare. Firenze e la Linea Gotica 1943-1944
Una ricostruzione, con immagini, testimonianze, ricostruzioni, del passaggio del fronte della seconda guerra mondiale dal Mugello. -
Dietro la nuvola e tante altre storie
Trentatré racconti, per bambini (e non solo), piccole grandi storie di luce, per capire meglio la vita. Una dichiarazione d'amore verso il creato, e di speranza verso tutte le creature. -
Fine dell'egemonia di sinistra? Il Mugello da roccaforte rossa a terra non più inespugnabile
Il testo, corredato da numerose foto storiche inedite, da tabelle di tutti i risultati elettorali degli ultimi cinquanta anni, dall'elenco dei sindaci dei nove comuni dell'area e da numerose interviste dei protagonisti della politica locale di ieri e di oggi, indaga l'evoluzione politica del Mugello, vallata a nord di Firenze, nota per la sua forte adesione al Partito comunista e ai suoi eredi. Da qualche anno questa roccaforte ha mostrato però un'evoluzione che apre nuovi scenari, come le più recenti elezioni hanno dimostrato. -
Autori di versi. Antologia di poesia popolare mugellana
Ventisette poeti del Mugello pubblicano, alcuni per la prima volta, le loro composizioni. Un'immersione, poliedrica, nei sentimenti, nelle emozioni, nell'intimità. Una raccolta viva e sorprendente. -
Un mago vi parla. La magia è un'arte... La vita è magia...
Metodo pratico per individuare e respingere le fatture, il malocchio e gli incantesimi senza correre alcun pericolo. -
Pratica con le dodici chiavi. Con la spiegazione della tavola di smeraldo di Hermes Trismegisto ad opera di Hortolanus
Uno dei testi classici dell'alchimia tradizionale, scritto da frate Basilio Valentino dell'Ordine Benedettino sulla grande Pietra degli antichi sapienti: ""Così, con questo trattato, ho voluto aprire e indicare, per quanto mi è stato lecito, la Pietra degli Antichi che ci è stata concessa per la consolazione e la salute degli uomini in questa valle di miserie come il sommo dei tesori terreni: così leggi attentamente perché non ho scritto per mia utilità ma per quella dei posteri. Dopo aver acquisito la conoscenza dagli scritti di molti uomini esperti, così dalla mia dottrina sottomessa alla filosofia e sobria di parole quanto abbondante di senso, mi auguro che anche tu possa ottenere la Pietra alla quale si appoggia la verità, con ricompensa temporale e auspicio di eternità"""". Basilio Valentino si crede sia stato un monaco benedettino nato a Magonza nel 1394 e presente nel 1413 nel monastero di S. Pietro a Erfurt (Germania). Sotto tale nome furono pubblicati tra la fine del 16º sec. e l'inizio del 17º vari scritti di argomento alchimistico e chimico."" -
Almanacco piemontese-Armanach piemonteis (2017). Madame, duchesse e regine alla corte dei Savoia
Non solo un calendario in piemontese con tutti i santi ed i patroni delle città del Piemonte e 365 proverbi, ma un vero saggio storico, impreziosito da molti articoli, tutti in piemontese con versione italiana, curiosità, spigolature, testi di canzoni, spartiti musicali, e decine di fotografie inedite. -
Almanacco piemontese Armanach piemonteis (2018). Con tuti ij sant patron ëd le sità e dij pais dël Piemonte. Torét, le fontanelle verdi di Torino-Torèt, le fontanin-e vëde 'd Turin
Non solo un calendario da collezione in piemontese con 365 proverbi e tutti i santi e i patroni delle città e dei borghi del Piemonte, ma un vero saggio storico sui ""Torèt"""", le fontanelle verdi di Torino, impreziosito da molti articoli, tutti in piemontese con versione in italiano, curiosità, spigolature, testi di canzoni, spartiti musicali e decine di fotografie ed immagini inedite a cura del fotografo torinese Vittorio Greco. Una pubblicazione curata nella grafica e nei contenuti, firmata da storici (Achille Maria Giachino, Anna Perini, Milo Julini, Sergio Donna), giornalisti e piemontesisti.""