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Biologico, la parola alla scienza. Ediz. italiana e inglese
Una selezione di oltre 70 abstract da riviste scientifiche peer reviewed internazionali (da Science a Pediatrics, dal British Journal of Nutrition a Environmental Perspectives) sugli aspetti nutrizionali, di sicurezza alimentare, sanitaria, sulla biodiversità, sul minor uso di energia, le minori emissioni di gas serra e il maggior sequestro di CO2 dell'agricoltura biologica rispetto a quella convenzionale. Edizione bilingue italiano/inglese. -
Flusso di incoscienza
Parole scritte senza averle prima pensate si mettono in mostra in un flusso di versi da cui non ci si può riparare. Poesie per tutti, ma soprattutto per nessuno. -
Nata senz'ali
Romanzo della nascita, della morte spirituale, dell'emarginazione sociale ma soprattutto della rinascita. -
Zero killed. Nessun amore muore
"Non voleva guardarsi allo specchio. Si era svegliata da poco e davanti a sé aveva il taglio dei capelli della sera prima e l'annegamento dei suoi pensieri. Non aveva deciso lei quel taglio di capelli. Le donne hanno uno spiritello che decide alcune cose, le più importanti (quelle apparentemente più importanti), quelle che ti scombussolano la vita.""""" -
La voce di Anita
Non si può entrare in punta di piedi lì dove i personaggi, a costo di mostrare la loro anima sotto forma di semplice verità, si svestono fin anche della loro pelle: il tentativo resta vano. O dentro o fuori. In queste pagine c'è un mondo che si schiude mostrando tutta la sua fragilità e bellezza, un mondo nel quale i personaggi si muovono consapevoli della loro ineluttabile fine, sottoposta all'incedere costante del tempo, che trasforma le persone in ricordi fissandoli in un eterno presente. Nello scorrere le righe c'è talmente tanta forza espressiva da impedire al lettore la benché minima levata di scudi. I personaggi trasudano parole eterne proprio perché la loro condizione esistenziale è così densa di significato da porli in una dimensione di oggettiva grandezza. Sono giganti che, senza saperlo, si muovono cercando a tutti costi di nascondersi tra le pieghe del loro dolore. Mentre gli odori delle parole pervado la mente irrimediabilmente, i colori del linguaggio sono vividi e il contegno relegato al ruolo pressoché insignificante. È come ritrovarsi, da accattone, ad una festa alla quale non sei stato invitato. -
Sua figlia è intelligente ma non si applica. Pensieri sconnessi di senso compiuto
"Suo figlio è intelligente ma non s'impegna, potrebbe fare molto di più"""": chi di noi non si è mai sentito dire queste parole? Io sì, molte volte e non perché andassi male a scuola, anzi: scrivo questo per tranquillizzare mia madre che mi legge (ciao mamma), questa frase ci ha accompagnato tutti per buona parte della nostra vita e racchiude in sé una catena da cui io ho voluto liberarmi. In che modo? Non facendo nulla, perché sono pigra; ho vissuto e vivo la mia vita senza applicarmi esageratamente ma maturando, senza imposizioni, una divertita osservazione della realtà verso tutte le cose della vita. In quest'osservazione leggera e distratta ho trovato due cose: il grande, fondamentale per la sopravvivenza di ogni essere umano, pesce e volatile, valore dell'ironia; e, ancora, che la banalità non esiste. Esiste solo negli occhi di chi cerca qualcosa di più, un motivo seriamente valido per spiegare le cose. Bene, a tutti voglio dire una cosa: la morale non esiste perché la vita non è una favola. Tanto vale mangiarsi un panino al salame come quello della ricreazione a scuola, nell'attimo di pace prima del successivo """"dovresti impegnarti di più, sei intelligente come tutti""""." -
Levatacce ordinarie. Quattro detti dell'età industriale
Levatacce, chiaro. Ordinarie, se il concetto di doversi alzare all'alba ogni giorno, per un pendolare come per un paio di nuvole, conta quanto una notte di pesca o di ricerca o una matta caccia alla pietra o al senso di tante vite. -
L' ultimo saluto di Hook
Giacomo ""Hook"""" Uncino. Il pirata. L'avventuriero senza una mano. Il filibustiere arcinemico e nemesi di Peter Pan. Forse Peter Pan stesso, un Peter disilluso che è cresciuto anche se non voleva. È lui il personaggio/filo conduttore di questa raccolta composta da 26 poesie e che rappresenta un viaggio. Un viaggio di crescita, appunto: l'abbandono dell'adolescenza in nome di un'età adulta costantemente in divenire. Non c'è quindi punto di arrivo, si tratta piuttosto di un susseguirsi eterogeneo in cui ogni poesia è tappa e ogni tappa non ha senso di per se ma solo in prospettiva totale e totalizzante. Allo stesso modo la raccolta diventa tappa di un viaggio ben più ampio che è quello dell'autore. Francesco Alfarano osserva il mondo tramite le sue esperienze e lo universalizza attraverso i propri versi. Lui non è né Peter Pan né Capitan Uncino, lui è già partito ma deve ancora arrivare. Il suo percorso è quasi dantesco in quell'inferno paradisiaco chiamato vita. L'Io narrante è il mentre, sempre se stesso ma mai uguale, che vive di cicli e ricicli attraverso strade tortuose che si dipanano e tornano su loro stesse apparentemente senza soluzione di continuità. Apparentemente."" -
Scarpe nuove al traguardo
"Io non sono loro"""" scriveva Pessoa rivendicando separatezza rispetto agli eteronomi. Chissà quante volte lo avrà pensato Andrea De Carlo declassando il pensiero comune dell'uomo comune incastrato nella banalità dell'essere. Tutto ciò che vive gli passa attraverso gli occhi, una lunga, interminabile fila di oggetti da spolverare con la poesia, ore appese ad un orologio che ha smesso di contare gli appuntamenti persi e promesse da compiere, giostre di vite impazzite come bisonti sotto l'urgenza di dimostrare ai vincitori di non essere mai stati vinti. De Carlo conserva stile e bellezza nella sua bocca, caverna di silenzi, si impastano come acqua e cemento, e tutto prende forma, si solidifica davanti ad un verso che l'uomo non si aspettava. Ha una faccia dura, un felino dipinto sull'anima che non fa fusa, ma graffia e corregge il percorso di ogni lacrima. De Carlo è Natura, lo sono i suoi primi versi d'esordio, De Carlo è un biglietto di sola andata per la meraviglia, ma non contateci, non potete permettervelo, un lusso del genere costa troppo anche per voi che leggete a mani aperte sotto un temporale." -
La sanità nella posta italiana della zona Carnia 1915-1919
Il libro tratta la fornitura dei servizi postali e sanitari durante la Grande Guerra nella Zona Carnia. Ricca di contenuto, l'opera è arricchita da immagini fotografiche e cartoline appartenenti a collezioni private e quindi perlopiù inedite. -
Cara Sicilia. Luoghi, itinerari e storie di vita di un paese mediterraneo nel racconto di Bernard Berenson, Cesare Brandi, Truman Capote, Carlo Castellaneta...
Quindici scrittori italiani e stranieri del Novecento raccontano la loro Sicilia: quella in cui sono nati e cresciuti o quella in cui, provenienti da paesi più o meno lontani, hanno soggiornato in qualche momento della loro vita. Pressoché tutti, sia che parlino di architetture o di archeologia, di ambienti naturali o persone, s'interrogano sui modi d'essere di questa terra e cercano di cavarne un ""senso"""". L'isola più grande del Mediterraneo è motivo quindi di una pluralità di accostamenti che la ritraggono come sede naturale di traguardi estetici e miti resistenti, come guscio cristallizzato e immutabile del carattere mediterraneo, come un tòpos della nostalgia universale, ma anche come luogo emblematico di una modernità difficile. Ogni testo costituisce una storia a sé ma tutti insieme, nei modi di un itinerario sui generis, formano un curioso incastro narrativo, ricco di solarità e penombre, di pagine affascinate e problematiche, di impeti sentimentali e scoperte."" -
Poesia araba dalle origini al XIII secolo. Dalla Siria all'Egitto, dalla Sicilia all'Andalusia
Dal ""re errabondo"""" Imru l'Quais al brigante al-Ward, dal classico al-Mutanabb al grande moralista al-Maþarr, dal siciliano Ibn Samds all'andaluso Ibn Sazm. Scorrono in questa opera antologica le personalità più forti e significative della poesia araba, introdotte da studiosi autorevoli, che da varie prospettive definiscono i percorsi di una letteratura d'eccezione, dalla Siria all'Andalusia. Autori delle traduzioni, arabisti e orientalisti italiani di alto profilo, alcuni dei quali tra i più eminenti del Novecento, come Italo Pizzi, Giorgio Levi Della Vida, Ignazio Di Matteo e Francesco Gabrieli. Un testo agile, rivolto a un pubblico ampio di lettori, curiosi, interessati ai saperi e alle arti, consapevoli di quanto sia importante in questa epoca il dialogo tra le culture. Un tributo a un mondo complesso, raffinato e ricco di tradizioni, che ancora oggi in aree culturali rilevanti dell'Occidente è motivo di chiusure preconcette e di serie incomprensioni. Con testi di Akeel Almarai, Pino Blasone, Paolo Branca, Oriana Capezio."" -
Trapani, la città e il territorio dalla Preistoria alla tarda antichità
I contributi raccolti nel volume tracciano un lungo percorso storico e archeologico nella Sicilia nord-occidentale che partendo dal lontano Paleolitico giunge fino alla Tarda antichità, attraverso vicende che coinvolsero popolazioni di tradizioni culturali assai diverse: Elimi, Fenici, Greci, Romani, Ebrei, Bizantini e Arabi. Dalla seconda metà del XIX secolo i primi pionieri della preistoria siciliana, da Heinrich Schliemann a Raymond Vaufrey, intrapresero le loro ricerche nel territorio trapanese. In seguito, qui furono trovate fra le più antiche testimonianze della presenza dell’uomo in Sicilia: ciottoli scheggiati che raccontano una storia lunga centinaia di migliaia di anni; ma anche monumenti di pietra, legati a culti solari, il cui studio sta aprendo la strada a nuove e intriganti conoscenze sulla tarda preistoria siciliana. Il territorio trapanese è stato anche la culla degli Elimi, fondatori di importanti centri, come Erice e Segesta, ma anche luogo di primo approdo dei Fenici in Sicilia, sull’isola di Mozia. -
Chi sono io? Per un nuovo umanesimo. Dialoghi con il francescano Vincenzo Cherubino Bigi
In questi dialoghi con p. Bigi si vuol dare fiducia e speranza all'uomo d'oggi, perché riesca a districarsi dalla complessità del mondo odierno elevando lo sguardo oltre se stesso, alla ricerca di nuovi orizzonti. Questa modalità d'approccio, aperta al confronto e all'ascolto, è propria della filosofia francescana che è la filosofia dell'insufficienza e della povertà dell'uomo, a cui solo Cristo povero, uomo perfetto e vero Dio, può dare senso e significato, aprendo le porte a un nuovo umanesimo che trovi alimento negli Scritti di S. Francesco d'Assisi. P. Bigi è il portavoce di un sapere (sàpere=assaporare) che, oltre a ricuperare il pensiero nel suo evolversi dall'antichità fino ai nostri giorni, sia anche proteso, sulle orme di S. Francesco, alla valorizzazione di un conoscere affettuoso. Alla ricerca impersonale di una conoscenza dettata dalla pura ""curiositas"""", come quella scientifica, p. Bigi contrappone una ricerca che si muova in due direzioni connesse profondamente tra di loro: chi sono io? che cosa so io? Così facendo, egli propone itinerari di riflessione che possono aiutare gli uomini e le donne del nostro tempo a trovare risposte alle domande sul senso della vita."" -
Laudato sì... Sulla cura della casa comune. Custorire la terra, coltivare l'umano
Il volume raccoglie gli Atti del Convegno promosso dalla Fraternità Francescana Frate Jacopa sulle Dolomiti nell'agosto 2015. Il tema - ""Laudato si'. Sulla cura della casa comune. Custodire la terra, coltivare l'umano"""" - è stato analizzato da autorevoli esperti a partire dall'esame dell'Enciclica di Papa Francesco sull'ambiente. A fronte del quadro inquietante della terra, sempre più agitata da una crisi antropologica ed etica, oltre che ambientale, emerge una interpellanza profonda al cambiamento, che richiede da parte di tutti un impegno sistematico ed urgente, innanzitutto sul versante dell'ecologia umana per porre relazioni con Dio, con gli uomini e con la natura, improntate allo spirito di fraternità universale e cosmica, ed approdare, sulla base di una ecologia integrale, ad un modello di sviluppo sostenibile e inclusivo. """"Laudato si'"""" rimanda all'esemplarità di S. Francesco, per vivere il presente restituendo al nostro pianeta, così oltraggiato, quel volto che il Creatore gli aveva dato secondo un progetto di pace e bellezza. Perseguire stili di vita improntati ad una cittadinanza attiva e responsabile, segno di una conversione personale e comunitaria, è nostro compito."" -
In cammino con S. Francesco
Il libro propone una lettura dello straordinario messaggio che ancora oggi Francesco d'Assisi invia attraverso la ""Lettera ai fedeli"""", comunemente detta """"Esortazione ai fratelli e alle sorelle della penitenza"""". L'autore, P. Lorenzo Di Giuseppe, frate minore, ci accompagna a cogliere nella 1ª Sezione la visione francescana della penitenza come via di amore, una via che non poggia sulle sole nostre forze ma sull'opera dello Spirito Santo che ci rende partecipi della vita trinitaria. Presenta poi nella 2ª Sezione tracce di spiritualità francescana per i laici desunte dalla """"Lettera ai fedeli"""", riattualizzata alla luce del cammino della Chiesa e del suo Magistero. Sono così evidenziate modalità di incarnazione dello spirito di fraternità e di pace nelle comuni occupazioni del mondo. La 3ª Sezione """"Rinnovo delle promesse battesimali"""" esprime l'esigenza di ritornare sempre alla fonte della vita cristiana, di cui la via indicata dal Santo è percorso di cura."" -
Abitare la terra, abitare la città. Atti del Convegno (Predazzo, 23-26 agosto 2016)
Il volume raccoglie gli Atti del Convegno promosso dalla Fraternità Francescana Frate Jacopa nel contesto delle Dolomiti (23-26 agosto 2016) con il patrocinio del Comune di Predazzo (TN). Il tema ""Abitare la terra, abitare la città"""" è proposto attraverso il contributo di autorevoli esperti in quattro sezioni che rimandano alla profondità insita nella densità pluriforme del verbo abitare: Abitare la città; Abitare il territorio; Abitare le relazioni; Abitare la terra. Si tratta di ripensare l'abitare che deve ritrovare le sue radici antropologiche, teologiche, relazionali per poter essere un abitare orientato ad umanizzare la vita, la città, il mondo. È sotto gli occhi di tutti ormai quanto sia indispensabile passare da un abitare difensivo ed escludente ad un abitare accogliente, proteso al futuro, un abitare all'altezza di quella civitas dove è possibile dare corpo e forma al mondo, una civitas oggi ormai chiamata a protendersi al dare corpo e forma alla convivialità delle differenze, propria di una polis a misura della famiglia umana. Una riflessione articolata che sollecita alla presa di coscienza della responsabilità dell'abitare."" -
La nonviolenza stile di una nuova politica per la pace
La corsa agli armamenti sta subendo un'accelerazione insospettata. Il quadro mondiale, per conseguenza, si fa meno rassicurante. Papa Francesco, con il suo ultimo Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace (1° gennaio 2017), lancia l'appello di un impegno globale sulla via della nonviolenza attiva e creativa. Ed indica alla politica l'urgenza della sua rifondazione a servizio del bene comune. Con occhi che vedono le necessità dei più poveri. Con un cuore che sappia muoversi non solo a compassione. Urge mobilitarsi per trovare soluzioni efficaci in vista della pace, rimuovendo con decisione le cause strutturali dei mali sociali. -
Seminare speranza nella città degli uomini. Atti del Convegno (Bellamonte, agosto 2017)
Il libro raccoglie gli Atti del Convegno ""Seminare speranza nella città degli uomini"""", promosso dalla Fraternità Francescana Frate Jacopa (Bellamonte agosto 2017) e ne include le premesse valoriali espresse dagli apporti """"Orizzonti di speranza"""". Autorevoli teologi ed esperti convergono in un approfondimento articolato, che, dopo aver considerato il rapporto 'Chiesa e città' e dimensioni teologiche della speranza, pone all'attenzione quattro ambiti cruciali per seminare speranza oggi: il lavoro per una vita degna, l'etica civile per una convivenza umana, la comunicazione, il superamento della cultura dello scarto, a partire dai segni di speranza già presenti nella complessa realtà attuale. Seminare speranza nella città implica porre in atto processi di rigenerazione sociale, di riorientamento dell'economia e della politica per un autentico servizio al bene comune. Un appello a conversione, in un ancoraggio alla contemplazione e al discernimento comunitario uniti alla mobilitazione perseverante per passare dalla cultura dello scarto alla fraternità. """"Il futuro è soprattutto nelle mani delle persone che riconoscono l'altro come un tu e se stesse come parte di un noi"""". (Papa Francesco)"" -
Cattolici e politica
Posto che, per le democrazie contemporanee, la rappresentanza è un principio irrinunciabile - data l'imprescindibile necessità di affidare ad altri la gestione di questioni importanti, alle quali non ci si può costantemente e in maniera pertinente dedicare in prima persona; e la necessità di una sintesi delle legittime istanze dei vari soggetti nel quadro delle esigenze del bene comune -, la crisi dei partiti va superata non con la loro soppressione, ma nemmeno cedendo a tentazioni populistiche e movimentistiche che, nonostante alcuni aspetti positivi, nascondono talvolta ambizioni autoritarie e leaderistiche, escludendo i cittadini da una partecipazione più attiva e responsabile. Ma oggi urge un impegno più vasto: la rifondazione della democrazia ed anche delle rappresentanze cattoliche. Con riferimento a ciò è senz'altro da augurarsi una nuova stagione di impegno dei cattolici in politica. Prefazione di Vittorio Possenti.