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Déjà vu, il Cammino di Santiago
Separato, senza figli, con un lavoro da impiegato pubblico, Teo si sente un uomo incompiuto. Nel tentativo di dare un senso alla propria vita e svincolarsi dalla quotidianità, decide di percorrere il cammino per Santiago de Compostela. Un mese da trascorrere in solitudine, con il necessario per vivere racchiuso in uno zaino. Un mese per conoscersi meglio, rinnovarsi, sentirsi un uomo libero. Il viaggio per Santiago assumerà ben presto i contorni di metafora della vita e, lungo le assolate strade sterrate, Teo imparerà a liberare lo zaino e sé stesso dai pesi inutili, per avere il coraggio di cambiare la propria esistenza. -
E ritorna a dormire nel mondo dei vivi
Poesie come percorso di vita. Brevi istantanee di pensieri, di quotidianità, di sofferenza e di malinconia, da leggere con l'istinto. Parole come picchi profondissimi, e risalite lente e pensierose, ma anche visioni e idee inquietanti. Toni scuri, mondi di fantasia e terre di morti. Di creature mai viste, ma sentite vicine e umane. Molto umane. Si parla di amore, ovviamente. L'amore che tutto unisce e tutto separa. Ma senza toni gioiosi perché se si è felici non si scrive d'amore. Ci sono anni di vita, e questo è quanto. -
Ho vissuto
Da un borgo che guarda sulla Valle del Marecchia, in Romagna, con paesaggi che Tonino Guerra ha valorizzato nelle sue poesie e nelle sue sceneggiature, il protagonista di questa storia è un anziano, malato e solo. Gli rimane solo una cagnetta con cui, tempo prima, ha stabilito un contratto di reciproca fiducia ancora non disattesa. Per lui, ripensare alla propria vita è inevitabile, le gratificazioni, gli affetti, gli amori mai dimenticati, i figli lontani e la malattia che lo spaventa se lo renderà dipendente dagli altri. In lui non c'è rabbia, né nostalgia, ma una presa d'atto che la sua vita è stata quella che è stata e che in questo momento è quella che può solo cercare di arricchire apprendendo altri insegnamenti e conoscenza di vita. -
Solo un rametto
Idee e sensazioni riguardanti in astratto la poesia come creatura misteriosa e seducente e, più concretamente, il far poesia in generale, nonché il personale approccio dell'autore alla parola poetica. È un lavoro in versi, considerazioni e brevi aforismi, fortemente autobiografico nonché estremamente (e impietosamente) sincero, nel quale non esita, per forte esigenza espressiva, a mettersi a nudo anche se, spesso, ciò fa male. Un silloge emblematica dell'opera di Lanucara, una realizzazione meditata e consapevole che si proietta nell'intimo regalando al lettore lampi interiori di rara bellezza. -
Se ci fosse luce
"Vorrei capire, con i miei piccoli occhi mortali, come ci si vedrà dopo. Se ci fosse luce, sarebbe bellissimo."""" Da queste parole di Aldo Moro nasce """"Se ci fosse luce"""", ricostruzione dei cinquantacinque giorni di una prigionia che ha stravolto l'Italia. Immergendosi nelle lettere e nel memoriale di Moro, Stefano Serri attraversa i fatti della Storia e le metamorfosi che avvengono nell'animo di un prigioniero, tra sete di giustizia e tentativi di perdono. Il libro è un piccolo diario dell'addio che, senza ignorare le spietate contraddizioni della politica, ammette la fragilità di ogni fede di fronte alla prova; """"Se ci fosse luce"""" è anche un canto civile in cerca di eredi, un messaggio di speranza rivolto a chiunque legga queste pagine." -
Obsession
Il corpo senza vita del caporale maggiore dei marines della Guardia Nazionale dell'esercito, Robert Anderson, veterano di guerra, viene trovato nella sua stanza all'ospedale ""Charles George Veterans Affairs Medical Center"""" di Asheville, una cittadina nel North Carolina, dove era stato ricoverato per risolvere i suoi problemi da disturbo post-traumatico da stress (DPTS), da cui era affetto dopo il ritorno dalla guerra in Afghanistan. La risoluzione di questo intricato caso viene assegnata al detective Cristopher Molina, un poliziotto dalla ventennale esperienza nella squadra omicidi della cittadina. Molina, deciso e tenace, dovrà districare una matassa davvero ingarbugliata nella quale, dietro alle apparenze, nulla è come sembra."" -
Prigionieri di misteriosi e impossibili sogni
Diciannove racconti, diciannove visioni. In un mondo popolato di personaggi stralunati ed estraniati dalla società, riaffiora, oltre a quello predominante degli infiniti universi, il tema della morte, via privilegiata per avvicinarsi (in modo non necessariamente tragico) alla corretta impostazione del problema della vita. -
La scatola delle cose piccole
Crionica. Si chiama così la terapia rivoluzionaria che permette di farsi ibernare per poi essere risvegliati nel futuro. Sì, ma quale futuro? E chi sarà rimasto ad attenderci di tutte le persone che conoscevamo? È quel che scoprirà Gregor McCullers, ibernato nel 2017 e risvegliato nel 2167, in un mondo all'apparenza benevolo e accogliente, ma dove esistono invece molte zone d'ombra nelle quali si muovono gruppi di sbandati alla ricerca dei ""ghiaccioli"""", accusati di rubare risorse, un mondo dove per quelli come Gregor è necessario prendere farmaci per superare problemi psicologici e crisi di identità, e una società dove non sono poche le persone che odiano i risvegliati. Sarà allora che Gregor dovrà scegliere di tornare nel passato o convivere col nuovo presente, aiutato da Race, Marla e dalla setta degli Orfani, perché in qualche modo bisogna chiudere i conti in sospeso."" -
La verità è tutto quel che ci resta
Anna, splendida quarantenne raffinata e solare, nel giorno della riapertura del suo vivaio, specializzato in rose antiche e moderne, scopre che il marito è fuggito con un'altra donna. Alla tristezza che segue si aggiungerà la confessione del padre che, in punto di morte, le rivelerà un segreto che affonda le radici nel tempo, fino a cinquant'anni prima. Anna chiede aiuto a sua cugina Penelope, donna simpatica e sfrontata, per risolvere la vecchia questione ma, negli stessi giorni, un controllo dell'Agenzia delle Entrate evolverà in qualcosa di inaspettato. Storie che si intrecciano e che cambieranno per sempre la vita di Anna, fino all'inevitabile arrivo della primavera. -
Cromo
In un futuro vicino, in un'Europa in disgregazione, Italia e Austria sono ai ferri corti per la gestione dei migranti. Abele Costa è un sottufficiale degli Alpini. È un uomo in crisi, in fuga da sé stesso, da Dio, da un passato pieno di colpe dopo la morte della moglie. Insieme al fragile Bruno Hofer, tormentato da indecifrabili intimi fantasmi, si offre di presidiare Forte Cromo, un dimenticato forte asburgico senza alcun valore strategico. Entrambi vedono in quel luogo desolato una via di espiazione o di quiete per l'anima. Lassù saranno soli, alla ricerca di una loro catarsi, una tregua con le loro calamità del vivere. Mentre qualcosa di terribile forse è successo, là dove gli uomini veramente vivono. -
Soli accompagnati
Una protagonista forte, volitiva, che nella sua Torino afferma di non avere bisogno dell'altro, ma che nel contempo si innamora e sceglie di fare una professione coinvolgente come quella dell'insegnante di sostegno. Un ruolo spesso disconosciuto nella sua specificità, relegato in luoghi comuni e funzioni secondarie prive di rilevanza sociale. I protagonisti di questa storia conservano l'amore per la vita attraverso la consapevolezza del valore della diversità, che è anche crudeltà del dolore innocente e difficoltà nello strutturare un progetto di vita che consenta di mantenere un minimo di dignità. Protagonisti che conservano la capacità di sorridere nella struggente bellezza di ogni momento, rivissuto nel comportamento autentico dei bambini. -
I diamanti dell'innocenza
I diamanti, considerati da sempre un simbolo di purezza e innocenza, riverberano i doni concessi dalla maternità: espressi, come non mai, nell'oscurità e nella gaiezza di una primavera dionisiaca. Il candore affronta il tema encomiastico dell'innocenza, ottemperando la caducità dei valori apollinei. Versi come diamanti. Versi che restano. -
Se non castamente, almeno con cautela
Oreste è un uomo dalla vita lineare, moderata e che, a causa di domande cui non riesce a dare risposte, scivolerà in un vortice di passioni che faranno emergere in lui una seconda personalità. Inizia una doppia vita, opposta a quella quotidiana che tutti conoscono. Si iscrive a un network dove può tenere celata la sua identità e può dare in pasto all'etere tutto quello che gli passa per la testa. Vomita i suoi dubbi e i suoi stati d'animo, ora amari, ora estatici per le esperienze che, con una certa facilità, riesce ad avere con donne e ragazze di chat. Anche le sue idee differiscono da quanto molti, nel paesello dove vive, sanno di lui. Oreste alimenta le sue ossessioni e non vuole altro che strappare brandelli di vita, quella che non hai mai avuto, per rifarsi degli anni che, ormai, ritiene persi. -
Voce fuori campo
L'animo umano ha diverse sfaccettature, luci e ombre che convivono in ogni persona. A seconda delle situazioni e delle emozioni, un lato può prevalere sull'altro. Spesso accade che l'amore, il sentimento più forte, porti scompiglio in questo equilibrio. In dieci storie si narra l'animo umano da diversi punti di vista: quello del cuore, della follia, del dolore, della felicità. Un animo che evolve, o potrebbe, attraverso uno o più stati. E ""Voce fuori campo"""" ne è il racconto."" -
Come aquila artiglio
"Come Aquila Artiglio"""" (motto del 125° Reggimento) è la storia realmente vissuta da alcuni ragazzi che si troveranno coinvolti, appena ventenni, nel secondo conflitto mondiale. Uno di loro è Giuseppe, padre dell'autore, ragazzo palermitano chiamato alle armi nel gennaio del 1942. Figlio maggiore di una madre vedova, si vedrà costretto ad allontanarsi dalla famiglia, assegnato a Mestre e di seguito, da volontario, al 3° Battaglione """"Arditi"""" del 125° Reggimento, Divisione 80^ Aviotrasportata """"La Spezia"""". La divisione verrà impiegata nel deserto della Cirenaica, a Marsa El Brega, con il compito di proteggere le unità italo-tedesche in ritirata da El Alamein. Ben presto i ragazzi si renderanno conto di cosa sia la guerra: la gloria che tutti sognano sarà condita di lacrime, sofferenze, privazioni e soprattutto orrore. Il deserto, padrone di quei luoghi, con il sole cocente, il ghibli, le mosche... ma anche con le albe affascinanti e i tramonti struggenti. E in quel deserto tutti faranno la loro parte... sino alla fine." -
Storie sussurrate dal vento
Chi può tracciare il confine tra realtà fantasia? È sottile come un capello, evanescente e impalpabile come nebbia, delicato come un bacio. Chi può dire se ciò che ci appare in un dato momento è realtà o fantasia? E dove finisce la fantasia e inizia l'atto di fede? Lo scopriremo seguendo le storie di Moira, del desiderio espresso in una lettera o di due innamorati lontani ma col destino nelle proprie mani. È un tenue confine ciò che talvolta determina la vita o la morte di una persona, o la sua salvezza. Questo è l'elemento che unisce i racconti di questa raccolta, differenti per tematiche, stile e caratteristiche, ma comuni in una visione, in una singola e fondamentale speranza: quella di avere ancora una possibilità. -
Il discepolo e la strega
La sonnolenta quiete di un tranquillo borgo del nord Italia è stravolta da una serie di delittuosi e arcani accadimenti. All'uccisione del proprio figlio per mano della madre, seguono altri casi di strani omicidi e misteriose sparizioni. Un investigatore del governo, con addestramento particolare anche nel campo esoterico e paranormale, è inviato sul posto. Il commissario Bertone e il suo vice, l'ispettore Casciani, formano con l'insolito investigatore una squadra speciale. Il pool proverà a chiarire i tenebrosi eventi grazie alle particolari e oscure capacità dell'impenetrabile investigatore e all'aiuto di Irina Berardi, un'anziana donna dal passato inquietante. In paese, Irina è da tutti chiamata: ""la strega""""."" -
Una storia cruenta. Il delitto della Janbiya
Anni Settanta. In una città di provincia dell'Italia centrale viene commesso un delitto: a Cesare Filangieri, stimato uomo d'affari, viene tagliata la gola con un'arma singolare, una janbiya, pugnale di origini nordafricane che aveva conservato dall'epoca della conquista d'Etiopia, alla quale aveva partecipato nelle file delle Camicie Nere. Un paio di testimoni affermano di aver visto una donna allontanarsi da Palazzo Thoss, dove Filangieri viveva, e al commissario Antonio Strano, uomo colto, amante delle arti, vengono affidate le indagini. L'arma del delitto, la bibbia aperta sulla scrivania della vittima, la ricca e antica biblioteca, non legano con il movente passionale che non convince Strano, il quale indagherà sul passato della vittima e su una ragnatela di ricatti, scoprendo come nulla sia ciò che sembra. -
Parole nude
Parole nude, impudiche e sincere, senza il filtro e l'abito dell'elaborazione del pensiero razionale. Poesie nate da un fluire libero di pensieri ed emozioni, da una fretta di trovare forma ed evidenza prima di svanire nell'oblio. Amori vissuti, perduti, desiderati, immaginati, tormenti e desideri, nostalgia, lo scorrere del tempo, delle tante anime che convivono e confliggono nel proprio io. Poesie alla ricerca di risposte impossibili. Parole notturne che nascono nel buio e nel silenzio di ore tarde e nelle quali è più semplice distaccarsi dalla quotidianità e avventurarsi nelle profondità dei mondi interiori, con l'incoscienza e l'imprudenza che solo la notte, il vino e la poesia sanno regalare. -
Cirillico per me
"Cirillico per me"""" nasce dall'unione di due sillogi diverse: """"L'anno del Pan (dove Pan sta per Panico)"""" e """"L'anno del Fiore in petto (dove il Fiore è un Carcinoma superato con una quadrantectomia)"""". La poesia che apre e dà il nome alla silloge è il filo rosso che lega tutte le liriche: l'amore (in tutti i sensi) è ciò che ci consente di superare l'eterna lotta tra il Dover essere e l'Essere e ci riporta alla vera essenza della vita."