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Dopo i confeti, se vede i difeti. Parché, parcossa e parcome no bisogna sposarse
Un ponderoso saggio (si fa per dire!) totalmente fuori di testa, che intende dissacrare ridendo e scherzando l'atavica istituzione detta ""matrimonio"""". Caratteristiche, difetti, qualità (poche) dei due primati di sesso diverso (o uguale) che si rovinano la vita quando potrebbero stare benissimo single o in compagnia di un cane o un gatto. Valido per entrambi i sessi. Ricco di aneddoti, barzellette in tema e vignette. Scrupolosamente in lingua veneta con qualche veloce toccata e fuga in un italiano maccheronico!"" -
Petali di Bianco. Frammenti di esperienze, riflessioni, sogni
Racconti, brevi favole, esperienze di vita raccontate da un giovane amante della scrittura e della natura. Riflessione che aiutano a pensare per cercare di migliorare questo nostro mondo sempre più in decadimento. Un libro semplice e pulito come il suo autore. -
Poeta da strapazzo. Poesie e filastrocche sia serie che sciocche
Filastrocche, strocche, storielle e aforismi; il tutto in rima per strappare un sorriso o una riflessione. Giocherellare con le parole in maniera semplice, senza la pretesa di essere un insegnante di vita, ma far tornare un po' bambino chi non si ricorda di esserlo stato. Da leggere a piccole dosi, non ha cotroindicazioni perché è un semplice antidepressivo da banco. -
Fino all'ultimo respiro. La silicosi, le sofferenze, la morte, nelle miniere del Belgio. Noi che non possiamo, e non vogliamo, dimenticare
Stratificazioni di ricordi rimasti troppo a lungo nel sottosuolo vengono riportate alla luce, pagina dopo pagina dall'Autore, grazie al prezioso lavoro di ricerca, ma soprattutto grazie a testimonianze il cui valore risiede principalmente nella autenticità delle emozioni che esprimono e nella semplicità che ne sublima l'autenticità. Sono testimonianza universali perché in esse leggiamo affetto, dolore, rimpianto, nostalgia: sentimenti a volte contrastanti, così come sono a volta contrastanti, a volte addirittura antietici, i ricordi di quella terra, il Belgio, per alcuni un'insensibile matrigna, per altri un'affettuosa madre adottiva. -
Vittoria e lo strano treno
"Vittoria e lo strano treno"""" è un racconto che affronta in maniera semplice e delicata i temi della diversità e dell'inclusione e mostra come il gioco e la fantasia possano essere utili per abbattere le barriere che a volta creiamo tra di noi. Età di lettura: da 6 anni." -
Orsetto e Ragnetto. Piccole avventure in rima
L'importanza della natura, il valore dell'amicizia, simpatici incontri e nuove scoperte: Orsetto e Ragnetto alle prese con piccole avventure di ogni giorno tutte in rima. ""Le parole assieme alla fantasia/diventano storie/con un tocco di magia!"""" Nove racconti in rima, illustrati con i diegni di Valentino Villanova. Età di lettura: da 2 anni."" -
La Scoresa. Tuto quelo che gavaresti vossuo savere, no te ghè mai avuo el corajo de dimandare. Ediz. illustrata
Un saggio in un slang di lingua veneta e italiana tutto per ridere. Un'analisi spietata dei scoreggioni nostrani, gli alimenti idonei, il ruolo etico e sociale della scoresa, curiosità storiche e cinematografiche, insulti in tema, proverbi e battutaccie, la classificazione, in veneto barzellette, vignette e tanto altro! -
Crispy e i giocosi 4zampe
Sono Riccardo, ma tutti mi chiamano Crispy. Sei pronto a vivere un'avventura in cui i veri protagonisti sono gli animali in difficoltà alla ricerca di riscatto e di un ritorno a una vita decorosa e meritevole? Un'avventura piena di colpi di scena in cui il giovane protagonista scopre un mondo di amicizia, sentimento e... divertimento. Un racconto in cui si cresce con il protagonista. Età di lettura: da 4 anni. -
Il sambuco. Segreti e virtù di una pianta antica
Il sambuco nella storia, nelle leggende, nel cinema, nella letteratura. Il sambuco negli usi quotidiani, culinari e terapeutici. Un libro pieno di ricette, curiosità e rimedi per la salute. -
Le guerre dei poveri
Le guerre dei poveri è la storia di un popolo e di una famiglia. Il popolo è quello della Lucania di fine anni Settanta, che vive le mode in ritardo di dieci anni rispetto al resto del mondo, dal quale è quasi del tutto emarginata. La famiglia è quella di Rosa, giovane vedova che a Borgo Nemone piccolissimo paesino tra i monti lucani - cerca di crescere alla meglio suo figlio Rocco e contemporaneamente mandare avanti l'attività di famiglia. In questo paesaggio ancora troppo contadino arrivano gli echi dei grandi avvenimenti storici che cambieranno l'Italia, come la vicenda di Aldo Moro e l'assassinio di Peppino Impastato. Nessuna di queste notizie è però in grado di occupare le menti dei nemonesi, troppo presi dalle loro secolari e maestose guerre dei poveri: lotte per conquistarsi il rispetto, o l'invidia, del vicino; per un metro di terra in più o per una casa meno cadente. La speranza però esiste ed è affidata ad uno dei tanti personaggi che popolano il racconto. L'eroe di questo romanzo passa dall'essere una comparsa a divenire il protagonista principale. È però un eroe lucano, senza super poteri; un eroe che si arrangia. -
Musonio l'etrusco. La filosofia come scienza di vita
Conosciuto come l'Etrusco perché nato e cresciuto a Volsinii, Gaio Musonio Rufo godette di grande fama e prestigio morale sia tra i suoi contemporanei che durante tutta la tarda antichità. Per la rettitudine della sua condotta di vita e per il coraggio con cui affrontò la persecuzione di Nerone e l'esilio, venne definito ""il Socrate romano"""" e considerato un """"modello di vita perfetta"""". Oggi, a duemila anni di distanza, alcuni tratti del suo pensiero (come la concezione della donna, o le considerazioni sull'alimentazione vegetariana) suonano ancora estremamente vitali e nient'affatto arcaici. Luciano Dottarelli lo dimostra ripercorrendo la vita del filosofo attraverso una puntuale indagine storica, documentale e bibliografica, che riporta giustamente alla luce uno dei pensatori più originali e interessanti dell'antichità."" -
Certi capivano il jazz
Esistono due tipi di verginità: quella sessuale e quella delle domande. La verginità sessuale è quella che la voglia di fare sesso ti spinge a perdere il prima possibile. In genere durante l'adolescenza. La verginità delle domande, invece, è più precoce. La si perde nell'età in cui si impara a parlare, quando è la curiosità ad essere un'adolescente vogliosa. Andrea perse la verginità da domande molto precocemente. A quattro anni. Gli deflorò il cervello facendo leva sulla sua voglia di sapere. Gli aprì la mente, sciancandola come le cosce di una liceale. La curiosità lo porta alla scoperta della vita in tutti i suoi aspetti. Scopre l'arte e se ne innamora perdutamente. Rimane affascinato dal jazz, prova a strimpellarlo ma si accorge di non sapere bene che senso dare alle note, allora imita: diventa un ragazzo-scimmia del jazz. Più cresce, più aumentano le sue esperienze e più capisce che vita e arte sono collegate, che la vita la si può riversare nell'arte e, tramite questo travaso, smettere di imitare. Iniziare a creare. Certi capivano il jazz è la storia di come Andrea capì che cos'è veramente l'arte. -
Pio IX e la Tuscia. Il tramonto del papa-re (1846-1870)
Questo primo volume dei Quaderni di storia del Risorgimento viterbese raccoglie gli interventi del convegno dedicato a Pio IX e la Tuscia tenutosi a Montefiascone nel dicembre 2019. I contributi sono introdotti dal saggio di Massimiliano Marzetti che traccia un'efficace sintesi della figura e del significato del pontificato di Pio IX, l'ultimo sovrano dello Stato Pontificio, il cui vessillo giallo e bianco ha lasciato il posto al tricolore italiano. Ad alcuni aspetti dei rapporti tra l'ultimo papa-re e la Tuscia sono dedicati i successivi saggi di Normando Onofri e Giancarlo Breccola, che ricostruiscono l'accoglienza ricevuta da Pio IX al suo passaggio a Montefiascone nel settembre 1857, evento che costituisce l'ultima presenza di un papa nella storica sede dei rettori del Patrimonio di San Pietro. A quella visita si collegano le memorie più generali, di cui tratta l'intervento di Antonio Quattranni, del transito di Pio IX durante il viaggio nei territori pontifici, in particolare nel tratto Orvieto-Viterbo-Ronciglione, compiuto nell'estate del 1857. Conclude il volume il contributo di Marco Taschini, che si sofferma sulla figura del conte Pacifico Caprini, uno degli esponenti più autorevoli del Risorgimento viterbese. Egli, dopo la giovanile partecipazione a imprese militari (prima guerra d'indipendenza, difesa della Repubblica Romana), tornato dall'esilio, diresse la politica della fazione moderata nel governo della Tuscia dopo il 1870. -
Il respiro del confine. Gli ultimi anni del Patrimonio di San Pietro in Tuscia (1860-1870)
Il libro fotografa l'atmosfera di attesa che si respirò lungo il confine tra Stato Pontificio e Regno d'Italia tra il 1860 e il 1870, negli ultimi anni di esistenza dello Stato del papa-re. Lo fa attraverso lo studio dei documenti e un'attenta ricostruzione della scena, degli eventi e degli attori che agirono su quel passaggio frontaliero: la legislazione doganale, la dislocazione e il funzionamento degli uffici doganali, il contrabbando, l'attività della Truppa di Finanza pontificia, gli eventi legati alla spedizione garibaldina del 1867. Il testo si conclude con la parte dedicata alla scomparsa del confine a seguito dell'annessione di Roma e di ciò che rimaneva dello Stato della Chiesa al Regno d'Italia nel 1870. -
Cronache metafisiche
Siamo nei primi mesi del 2017: la Realtà scricchiola sotto i colpi di una serie di fatti inverosimili. Enzo, ambizioso giornalista torinese, ha la presunzione di interpretare ciò che sta accadendo tramite i famosi articoli delle sue ""Cronache metafisiche"""". Ma chi c'è veramente dietro le sue parole? Chi è il vero deus ex machina della sua capacità di illuminare quei fatti? Cronache metafisiche è la storia di un mondo, il nostro mondo, che lentamente dà i numeri, e del tentativo di far naufragare anche il senno di chi legge. Sarà riuscito l'autore a portare a termine questa difficile missione?"" -
La campagna garibaldina del 1867 nelle comunità dell'Alto Viterbese
Il volume raccoglie gli atti del convegno omonimo svoltosi a Bagnoregio nell'ottobre del 2017 in occasione dei 150 anni dalla battaglia tra garibaldini e pontifici che coinvolse e sconvolse il paese. I saggi ivi contenuti indagano e approfondiscono non solo quello specifico evento, ma allargano lo sguardo e l'indagine alla storia della campagna garibaldina del 1867 e ai suoi riflessi sulle comunità dell'Alto Viterbese. Interventi di Luciano Dottarelli, Nicola Terracciano, Antonio Quattranni, Luciana Vergaro, Giovanni Antonio Baragliu, Bonafede Mancini, Marcello Rossi, Giancarlo Breccola. -
Le lucertole ricominciano a Friburgo
Cinque mesi e mezzo per i sentieri e le strade secondarie d'Europa, partendo da Chia, un piccolo paese della provincia di Viterbo e arrivando al Parlamento Europeo di Bruxelles. Un uomo, una donna e un cane, fra esplorazioni e incontri, diari e fotografie. Un'esperienza umana completa e avvincente, a più voci, che ha inteso il cammino come un vero e proprio strumento di conoscenza. -
Viaggio nella storia, nelle tradizioni e nei sapori dei borghi della Teverina
Il territorio della Teverina - noto per la presenza di Civita di Bagnoregio - trova in questo testo una trattazione completa della sua storia, dei suoi itinerari, delle sue feste tradizionali e popolari, dei suoi prodotti tipici e della sua gastronomia. Una guida che è una proposta, per visitare e conoscere i borghi e i centri minori di uno dei territori più affascinanti della Tuscia viterbese. -
La seconda forma del sogno
"La seconda forma del sogno"""" è la storia di quattro donne: Martina, un'adolescente con disturbi mentali che vive in un paese sul litorale romano; la dottoressa Silvestrelli, che la segue tentando di sperimentare un nuovo metodo di cura; Federica, una studentessa in bilico tra la propria giovinezza infelice e una possibile svolta esistenziale; e Aalina, una donna delle pulizie che si esprime attraverso ermetici e onirici disegni. Quattro vite che s'incontrano e si confondono sul filo della follia, tessendo le loro storie come una treccia che diventa sempre più inestricabile." -
Vivere sul lago. La pesca e i pescatori del lago di Bolsena
Sul lago di Bolsena la navigazione e l'attività della pesca hanno lasciato tracce sin dalle epoche preistoriche e si sono tramandate fino al giorno d'oggi rappresentando un peculiare aspetto della costante interazione umana con il bacino lacustre. Il lavoro dei pescatori, che nel volume è ampiamente descritto come «stile di vita» in tutti i suoi aspetti, ha instaurato un legame produttivo con l'ambiente acquatico. I pescatori hanno assolto nei secoli il ruolo di raccogliere il «fructus aque lacus» rappresentato dal pescato. Tale funzione ha avuto particolare importanza, non soltanto per il valore alimentare o per il collegamento alle prescrizioni religiose del mangiare «di magro», ma anche per gli aspetti antropologici e sociologici legati alla difficoltà del lavoro e della vita sul lago. Nel libro è ricostruita l'evoluzione storica ed è documentata la cultura materiale dell'«arte» dei pescatori del lago di Bolsena, sia come gruppo sociale sia come attività lavorativa individuale, avendo come scopo quello di conservarne e tutelarne la memoria. Quella che emerge dallo studio è una cultura del «dialogo» con le acque del lago, una cultura che ha dato un contribuito determinante, anche in termini di simbologia e immaginario, all'identità dell'intera popolazione lacustre.