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Cinema e storia. Interferenze/confluenze
Il libro esplora la relazione cinema / storia con l'obiettivo di superare le reciproche diffidenze e di ridiscutere i clichés che ancora persistono nell'era dell'immagine. L'itinerario proposto è particolarmente interessante per la ricchezza e la trasversalità dei contributi, che creano un'innovativa piattaforma dialogica anche attraverso interviste inedite realizzate appositamente, concesse da autorevoli esponenti di entrambe le discipline. Per la storia: Jacques Le Goff, Marc Ferro, Pierre Sorlin, Antoine de Baecque, Franco Cardini, Lucio Villari; per il cinema: F. Murray Abraham, Pupi Avati, Marco Bellocchio, Peter Bogdanovich, Liliana Cavani, Matteo Garrone, Carlo Lizzani, Ennio Morricone, Mark Peploe, Francesco Rosi, Vittorio Storaro, Krzysztof Zanussi. Particolare attenzione è dedicata all'analisi dei ""generi"""" (bellico, western, commedia, cinema d'impegno civile e politico, biografico, religioso) rispetto ai quali quello storico è trasversale, e allo sguardo del cinema d'autore sulla storia (Ejzenstejn, Griffith, Rossellini, Pontecorvo), individuando le dinamiche tra il cinema, arte corale, e la storia e i suoi personaggi. Prefazione di Jacques le Goff."" -
Monster Allergy. Collection. Vol. 5
A grandi domatori spettano grandi responsabilità e ora che Zob è tornato alle sue reali dimensioni grazie a Zick, padre e figlio si troveranno di fronte a problemi... di tutt'altra statura! Maschera di Fuoco e la sua armata incombono su Bibbur-Si e la lotta sarà dura e senza esclusione di colpi. Età di lettura: da 10 anni. -
Arthur Rimbaud. La prima biografia
Due giovani storici, Jean Bourguignon e Charles Houin, collaboratori e amici, nel 1896 decisero di proporre sulla Revue d'Ardenne et d'Argonne una biografia a puntate di Arthur Rimbaud redatta le plus scrupuleusement possible. Il progetto prevedeva la stesura di sette articoli, che sarebbero dovuti diventare un volume illustrato da Jean-Louis Forain, Manuel Luque, Paul Verlaine, Frédéric-Auguste Cazals e Ernest Delahaye. Gli articoli furono pubblicati dal novembre 1896 al luglio 1901, con un apparato iconografico uscito nel settembre 1901, ma il libro non fu mai dato alle stampe. Stéphane Mallarmé scrisse di questa monografia: ""Elle est définitive, minutieuse et tout à la fois belle, large et intelligente évocation d'Arthur Rimbaud, où puisera dans l'avenir quiconque a du goût pour l'extraordinaire compatriote de MM. Bourguignon-Houin"""". Prefazione di Giovanni Dotoli."" -
I sensi e il pudore. L'Italia e la rivoluzione dei costumi (1958-68)
«Tutta colpa della Merlin»: è questa l'accusa che ricorre nel dibattito pubblico in seguito all'approvazione della legge del febbraio 1958 che abolisce in Italia la regolamentazione della prostituzione. Sui giornali e per le strade non si parla d'altro, e in fin dei conti la legge è un ottimo pretesto per cominciare ad affrontare, in maniera sempre più diretta, un argomento rimasto a lungo tabù. Sono gli anni in cui si discute dello scandalo delle prostitute che, non più murate nelle case chiuse, circolano liberamente e sono considerate un pericolo per la morale degli italiani: il contatto con le «veneri vaganti», si dice, può corrompere i minori, provocare una recrudescenza della sifilide, la proliferazione del «terzo sesso», e in sintesi produrre una decadenza morale. Sono anche gli anni in cui clamorosi casi di cronaca portano alla luce l'esistenza di altre modalità messe in atto per proseguire uno sfruttamento delle donne che la legge Merlin non ha potuto frenare del tutto. Attraverso lo studio di carte processuali, atti parlamentari, fonti d'archivio inedite e articoli di giornale, il volume racconta il periodo a cavallo tra l'approvazione della legge e la rivoluzione del '68. Un periodo di grande fermento, di cambiamenti e innovazioni in ogni campo, incluso quello della moralità e della sessualità, in cui però spesso il «vecchio» fatica a cedere il passo al «nuovo»: ingenti risorse emotive e istituzionali sono profuse per dimostrare che gli italiani non sono ancora pronti a celebrare la fine di una sessualità «irreggimentata», che si ritiene tuteli la famiglia borghese tradizionale. Il caso della «Zanzara», scoppiato al Liceo Panini di Milano, mostra però come le spinte propulsive verso il nuovo esercitate dalle giovani generazioni siano inarrestabili: seppure arginata sotto i colpi di una legislazione penale in cui persistono elementi del regime fascista, poco si potrà fare per arrestare la marea. I gusti, le abitudini, i desideri degli italiani stanno ormai mutando, con buona pace della buoncostume. -
Il peggiore dello show
Albert sta per iscrivere Sidney, il suo mostro domestico, allo show televisivo ""il mostro Domestico più mostruoso del mondo!"""" Per vincere, un campione deve essere: (1) pieno di parassiti (2) super puzzolente (3) in grado di volare (4) estremamente verrucoso (5) ferocemente sputafuoco! E Sidney com'è, invece? Beh, a lui piacciono le bolle di sapone. Età di lettura: da 5 anni."" -
Flora e fauna. Manifest Destiny. Vol. 1
Menzione Speciale Romics 2017rnrnNel 1804, il Capitano Meriwether Lewis e il Sottotenente William Clark organizzano una spedizione per esplorare la misteriosa frontiera occidentale americana. A guidarli è l'idea del ""destino manifesto"""", ovvero il compito assegnato dalla Storia ai nuovi coloni di imporre una nuova civiltà, migliore delle precedenti. Questa è la storia di ciò che hanno scoperto in agguato nelle terre selvagge."" -
Chiroptera e carniformaves. Manifest destiny. Vol. 3
Prosegue il viaggio di Lewis & Clark nel cuore oscuro dell'ovest americano inesplorato e la spedizione incontra un nuovo arco floreale, il segno inequivocabile che qualcosa di orribile è in agguato. Questa volta si tratta di un mostruoso volatile e di un gruppo di strani animali che nascondono una tremenda doppia natura. I due protagonisti della spedizione e il resto della truppa sono destinati a sprofondare in un nuovo, sconosciuto incubo, che spingerà alcuni sull'orlo dell'ammutinamento. Creata dallo sceneggiatore Chris Dingess (""Being Human"""") e disegnata da Matthew Roberts (""""Battle Pope""""), """"Manifest Destiny"""" è un'emozionante serie targata Skybound che si avventura nei territori della distopia storica per raccontare, tra mitologia, azione e orrore, un'originale versione della più celebre esplorazione della storia americana."" -
Mnemophobia e cronophobia. Manifest Destiny. Vol. 5
È arrivato l'inverno e, grazie all'accordo con la tribù dei Teton, gli uomini e le donne della spedizione capitanata da Lewis e Clark hanno trovato un luogo in cui costruirsi un riparo. Le recinzioni del forte, però, non sono in grado di tenere alla larga forze misteriose, capaci di insinuarsi dappertutto, seminando paranoie, fobie e allucinazioni. Uno scenario folle, che potrebbe condurre il gruppo all'autodistruzione. Creata dallo sceneggiatore Chris Dingess (""Being Human"""") e disegnata da Matthew Roberts (""""Battle Pope""""), """"Manifest Destiny"""" è un'emozionante serie targata Skybound che si avventura nei territori della distopia storica per raccontare, tra mitologia, azione e orrore, un'originale versione della più celebre esplorazione della storia americana."" -
Missionari con le ali
Terre di missione: Africa Centrale, Amazzonia, Oceania... Territori vastissimi, con una viabilità precaria o quasi inesistente e luoghi impervi. Villaggi sperduti, difficili da raggiungere se non con percorsi lunghissimi e pericolosi, ma che proprio per questo è importante visitare regolarmente, per portare i segni concreti della carità e le parole di speranza. Come aiutare i missionari a muoversi più in fretta e superare tanti ostacoli naturali? Queste pagine raccontano la storia del Centro Internazionale di Aviazione e Motorizzazione Missionaria, nato a Torino nel 1959 da alcuni innamorati dell'aria e dell'aviazione, per insegnare a preti, frati e suore a guidare aeroplani. L'autore contribuì a dargli vita, insieme al generale Francesco Brach Papa e altri amici, e qui narra come maturò l'idea e divenne realtà. Furono alcune decine i piloti e le pilotesse brevettati in pochi anni: le ""storie di cielo"""" con cui si chiude il volume fanno rivivere l'avventura di alcuni di loro. """"Nel rombo del motore che portate in petto potreste sentire una voce, quella del Maestro che vi dice: 'Coraggio, ragazzi, c'è bisogno di voi perché il mio Messaggio di Vita raggiunga le genti lontane...'. Non fate i sornioni!"""" (Don Paolo Gariglio)"" -
Il clitoride càtaro
"Il clitoride càtaro"""" è un romanzo a tre voci che narrano in prima persona una storia di pulsioni violente, dove la dominazione è uno dei temi preponderanti. La struttura letteraria è perno dell'intera narrazione. La pornografia che caratterizza il romanzo è nella sua grammatica e nella sua sintassi più che nei contenuti, che ne sono il pretesto. I protagonisti degli episodi di lussuria sembrano unirsi in una voce sola, la voce della mano che scrive, la voce del clitoride càtaro. Nell'abiezione sono presentate diverse parafilie generalmente considerate estreme dal buon senso comune, e altre inaccettabili: necrofilia, pedofilia e zoofilia erotica. Consigliato a un pubblico adulto." -
Commento all'«Inferno»
Guiniforte Barzizza (Pavia 1406-1463), figlio prediletto del noto umanista Gasparino, è conosciuto perlopiú come giureconsulto dedito all’oratoria e ai classici, mentre degli altri suoi interessi letterari non resta oggi quasi piú memoria. Fra questi, acquista rilievo la composizione di un poderoso Commento all’Inferno, realizzato su esplicita richiesta del duca Filippo Maria Visconti nel 1438, quando ormai Guiniforte si era stabilmente trasferito a Milano. Secondo il progetto iniziale, il Commento si sarebbe dovuto estendere a tutta la Commedia, ma il silenzio della tradizione sulle altre due cantiche e i pochi dati ricavabili dai paratesti che lo precedono lasciano credere che la chiosa a Purgatorio e Paradiso non abbia mai visto la luce.rnIl Commento, strettamente legato all’ambiente che ne promosse la realizzazione, non ha goduto di grande diffusione: la morte del committente (1447), ultimo della propria dinastia, e con essa la conseguente dispersione della biblioteca di famiglia ebbero non poco peso sul silenzio da cui fu presto avvolto il testo. Le poche testimonianze manoscritte giunte fino a noi, tutte di area lombarda, entrarono nei fondi della Bibliothèque Royale o in collezio-rnni private, togliendo visibilità all’opera. Se ne recuperò memoria soltanto quattro secoli piú tardi, quando l’avvocato imolese Giuseppe Zacheroni, esule a Marsiglia, ne pubblicò il testo con la collaborazione degli editori Mossy e Molini (1838). L’edizione Zacheroni si fondava in larga parte sull’esemplare di dedica fortunosamente ritrovato pochi anni prima in Dordogna dal pubblicista Gaston de Flotte, qua e là integrato attraverso la consultazione di un secondo codice. Benché prestigiosa sotto il profilo tipografico, l’edizione – la sola fin qui disponibile – ha stabilito un testo altamente inaffidabile, guastato da numerosi errori di lettura e da tagli arbitrari.rnSulla base di ulteriori acquisizioni filologiche, la presente edizione fornisce il primo testo critico del Commento. La collazione del testimoniale ha inoltre portato alla luce indizi circa la sussistenza di almeno due fasi elaborative: questo dato, fin qui insospettato, emerge in tutta la sua rilevanza se si considera che alla fase elaborativa piú tarda sono da addebitare migliorie esegetiche di discreto rilievo. Il Commento di Barzizza offre una preziosa testimonianza di gusti che vanno progressivamente trasformandosi e di nuove modalità di lettura del poema, ormai stabilmente acclimatatosi in Lombardia: se pure la corte viscontea dell’epoca condivideva pochi valori con la Firenze di primo Trecento, di certo non poteva non subire il fascino della sua migliore letteratura in volgare. -
L'ultimo incantesimo
Artù è ormai un giovane re che controlla la Britannia, affiancato dal suo fedele consigliere Merlino. Il regno sembra florido e il trono sicuro, ma Merlino è ossessionato da visioni di futuri pericoli e intrighi capaci di portare il sovrano alla morte. Mentre Camelot diventa il centro del potere di Artù (impegnato anche nella storia d'amore con Ginevra), Merlino inizia a soffrire di mali oscuri e vuole passare le proprie conoscenze e i propri poteri a qualcuno in grado di sostituirlo; alla sua porta compare un giovane, ben presto accolto come suo apprendista. Il ragazzino però nasconde un segreto, e i problemi di Merlino sono ben lontani dalla soluzione... ""L'ultimo incantesimo"""" è il romanzo che chiude la trilogia fantasy di Mary Stewart."" -
Crisi della cultura e coscienza pedagogica. Per Antonio Erbetta
L'intenzione del volume è quella di rilanciare l'intensità del nesso tra vita e cultura che, sulle tracce del lavoro di Antonio Erbetta, ne custodisce, oggi, il senso della memoria. A rievocare, in filigrana, la sua figura di studioso, di professore, di intellettuale militante, è, qui, l'impegno libero e generoso dei molti che hanno contribuito al volume - storici e teorici dell'educazione e della pedagogia, filosofi, antropologi, letterati, linguisti, personalità della vita di cultura e dell'azione politica. In primo piano resta, infatti, il raccordo tra ""critica della cultura"""" e """"coscienza pedagogica"""", che, indagato da differenti prospettive di lavoro e di ricerca, si dispiega lungo alcuni snodi tematici per lui decisivi: giovinezza e formazione, etiche dell'impegno e critica della cultura, soggettività e decostruzione, politica e cultura, testimoni e memorie, pagine e figure dell'inatteso, ironia e senso del tragico. Nella convinzione che la testimonianza più preziosa - che nel tempo permane come formula critica - risieda nell'esercizio discreto e intransigente della propria responsabilità intellettuale."" -
Lo strano caso della cellula X. Le avventure del prof. Strizzaocchi. Ediz. illustrata
Tante cellule (tra le quali la cellula X), uno scienziato dagli occhi piccolissimi (il Prof. Strizzaocchi) e un laboratorio pieno di microscopi, fiale e provetternAll'improvviso la cellula X si sveglia e da un angolo buio del laboratorio comincia a parlare. Inizia così questo buffo racconto, un po' surreale, la cui protagonista, la cellula X, imparerà moltissime cose su se stessa: nucleo, DNA, citoscheletro, mitocondri, microtuboli, apparato di Golgi, enzimi e proteine non avranno più segreti per lei e nemmeno per il lettore, che verrà anche coinvolto in un mistero da svelare: che cosa sta uccidendo la cellula X? Alla fine di ogni capitolo una piccola sezione scientifica di approfondimento per conoscere le scoperte degli scienziati e un laboratorio per costruire una cellula partendo da oggetti di uso quotidiano facilmente reperibili! Età di lettura: da 8 anni. -
Italia, 8 settembre 1943. Autobiografia di una nazione
Non è solo un libro che racconta tutti i fatti dell’8 settembre 1943 in modo inedito e documentato, ma è il racconto drammatico di una grandissima parte del Novecento italiano. Una vera autobiografia della nazione: protagonisti, retroscena sconosciuti, trasformazioni della società, esperienze delle guerre e delle prigionie, testimonianze dirette di un arco di tempo che gli italiani hanno dimenticato troppo in fretta. La sua particolare struttura consente di leggerlo dall’inizio alla fine, ma anche di considerarlo per singoli argomenti o temi di interesse. Oggi, il fascismo, la guerra, la Resistenza, la resa dell’8 settembre e tutti i fatti storici che riguardano noi italiani sono sottoposti a un continuo bombardamento di nuove forme di revisionismo che mettono a rischio, con esiti a volte apertamente eversivi, l’intera narrazione dell’Italia nazione e il suo stesso impianto costituzionale. Il testo consente di riappropriarci della memoria storica indispensabile per costruire il futuro di un’Italia libera e democratica. -
La fine del mondo
Venti racconti che presentano, all'apparenza, percorsi esistenziali che parlano di fatti e persone di epoche diverse; tuttavia la linea sottile che unisce la realtà con la semplice narrazione diviene, a un certo punto, obliqua e cambia percorso. È allora che ogni singola storia si trasforma in una riflessione sul caso, sulla scelta, sulle in certezze e sul rimpianto, ogni personaggio diventa allo stesso tempo vittima e salvatore di se stesso e del suo tempo, preda dell'egoismo degli altri individui e della propria debolezza. -
The Pittas collection. Ediz. a colori. Vol. 2: Early Italian and Renaissance works
Il volume rappresenta il secondo capitolo dell’importante collezione di arte antica e rinascimentale Pittas, che offre un intenso panorama dell’arte italiana tra il XII e il XVI secolo. Il volume si divide stavolta in due sezioni, dove accanto alle opere di pittura analizzate da Stefano G. Casu, troviamo le sculture, con le schede curate da Gabrielle Fattorini e Linda Pisani. Anche in questa occasione troviamo opere note alla letteratura artistica vicine ad altre inedite o appena conosciute all’interno ristretta cerchia degli specialisti. Nella collezione spiccano dipinti di Bernardo Daddi, Jacopo del Casentino, Giovanni di Pietro detto Lo Spagna, Orazio Riminaldi, Paolo Veronese e Vincenzo Civerchio, mentre la scultura è rappresentata da autori dell’importanza di Giovanni della Robbia, Nanni di Bartolo, Alberto da Campione. Le schede critiche sono corredate da immagini a colori delle opere e bibliografia completa. Edizione in lingua inglese. -
Il Campanile di Giotto. Atti delle conferenze (Firenze, maggio-giugno 2015)
Il Campanile di Giotto, con la Torre di Pisa, è forse la tor campanaria più nota della cristianità. Tuttavia ancora rimane molto da studiare e da raccontare. Questo volume raccoglie i prestigiosi approfondimenti presentati durante un convegno dedicato espressamente a questo tema, organizzato dall'Opera di Santa Maria del Fiore con la precisa volontà di proporre un'analisi originale, aggiornata e approfondita di tutti gli aspetti più importanti della celebre costruzione.Partendo dal valore e dal ruolo della torre campanaria nella storia, con excursus storici, letterari e religiosi in grado di illustrare il significato di questa tipologia costruttiva nei secoli, i saggi del volume proseguono con una lettura strutturale specifica del campanile della cattedrale fiorentina, esponendo una analisi dettagliata dei materiali, delle fasi costruttive e della logica che ha orientato l'organizzazione interna degli spazi. Un ulteriore saggio espone diverse considerazioni di carattere ingegneristico e strettamente statico sulla dinamica dell'edificio, le valutazioni fisiche e costruttive nate sulla base di reazioni agli agenti esterni naturali (terremoti, vento, moto delle campane) e il monitoraggio dello stato delle cose.Il lavoro prosegue con una analisi dell'apparato scultoreo che abbellisce il campanile - dalle formelle alle statue - per la maggior parte al momento conservate nel nuovo percorso museale dell'Opera; conseguentemente, è presente un approfondimento dedicato all'opera di Giotto e Andrea Pisano, sia sul campanile che sulla facciata del Duomo con cui è in stretta relazione.Il volume propone anche un saggio di studio dell'iconografia delle formelle secondo un aspetto squisitamente teologico, con riferimenti puntuali alla storia e alla letteratura sacra. -
Firenze: istruzioni per l'uso. Ediz. tedesca
Una guida divertente e pittoresca per avere un assaggio di Firenze e dei suoi favolosi tesori artistici. Scortato dalla storia di Filippo e dei suoi ciceroni (lo zio Carlo, archeologo di fama mondiale, e la sua amica Giulia, restauratrice della Soprintendenza), il lettore-viaggiatore può avventurarsi allegramente con loro per le strade, i palazzi, le chiese, i musei e i giardini di Firenze, e fare con loro la conoscenza dei personaggi più vari (santi, pittori, scienziati, architetti, papi, politici), alcuni famosi, altri un po' meno, ma tutti matti a sufficienza. La dimensione del racconto fa di questo libro un'occasione di approfondimento e scoperta per bambini e adulti. La collaborazione ai contenuti della celebre associazione ""Amici del Musei fiorentini"""" garantisce la qualità delle informazioni. Le illustrazioni regalano una ricchezza immaginifica alle numerose fotografie, aggiornate per questa edizione. Testi di Manuela Benedetti, Donata Buttafuoco, Laura Ciuccetti, Diletta Corsini, Gina La Spina, Gianluca Mengozzi, Monica Fintoni, Simone Frasca, Andrea Paoletti. Età di lettura: da 11 anni."" -
Panj ganj. I cinque tesori di Nezami Ganjavi della Fondazione Giorgio Cini. Ediz. illustrata
La Biblioteca della Fondazione Giorgio Cini di Venezia conserva un sontuoso codice persiano miniato del XVII secolo, Kamse, di Ne?ami Ganjavi, donato da Vittorio Cini nel 1967. Il manoscritto è un prezioso esempio dell'arte libraria persiana, in cui molte pagine sono fittamente ornate di raffinati motivi vegetomorfi e floreali, in larga parte realizzati con oro steso a pennello, su cui poi calligrafi e pittori di miniature hanno dato linfa a linee e colori. Kamse significa Pentalogia e raccoglie i cinque poemi narrati da uno dei più importanti autori della letteratura persiana classica: Lo scrigno dei segreti, Kosrow e Sirin, Leyla e Majnun, Le sette effigi, Il libro di Alessandro. All'interno del progetto ""Salviamo un Codice"""", il manoscritto è stato amorevolmente restaurato. Il presente volume illustrato ne narra la storia straordinaria e ne riflette la complessità e la ricchezza, con una particolare attenzione rivolta alla connessione fra i vari livelli dell'opera, da quello storico-letterario a quello iconografico, dalla vicenda dell'acquisizione alla sua portata culturale, dal restauro all'indagine inedita della realizzazione tecnica e materiale del manoscritto.""