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Le forme brevi della narrativa
Dalle origini medievali ad oggi la narrativa italiana ha generato una molteplicità di forme narrative brevi che si sono sviluppate in parallelo e in alternativa alla prosa romanzesca: una varietà sorprendente di generi che si presenta articolata, complessa e di lunga durata. Il motto, la facezia, il bozzetto, la figurina, la novella, la fiaba, la favola, il racconto ma anche le forme ibride come la lettera fittizia, l'istoria inventata, il romanzo epistolare costituiscono un patrimonio culturale straordinario, solo parzialmente esplorato. Grazie al contributo di studiose e di studiosi autorevoli, il volume ricostruisce in maniera esauriente e convincente la storia di questa tradizione, dal Medioevo alla contemporaneità, attraverso un suggestivo percorso critico e metodologico, innovativo e coerente, capace di metterne in luce la centralità nella cultura letteraria italiana. -
Il romanzo italiano da Foscolo a Svevo
Il libro descrive, per tappe essenziali, le vicende del romanzo italiano tra Ottocento e Novecento. I capitoli che lo compongono identificano i molteplici percorsi seguiti nel corso del tempo e le soluzioni estetiche volta per volta dominanti. Le idee sul romanzo epistolare di Ugo Foscolo, l'adozione del modello storico da parte di Alessandro Manzoni, il ricorso al ciclo dei vinti di Giovanni Verga, la composizione umoristica di Luigi Pirandello, la forza lirica di Federigo Tozzi, la scrittura di Italo Svevo e la difficile ricerca di un equilibrio tra salute e malattia costituiscono gli argomenti intorno a cui ruota l'indagine. Ciascun autore diventa così l'espressione di un problema artistico esemplare: per la ricchezza dei temi e per l'originalità delle soluzioni adottate. Una dopo l'altra, le singole opere mostrano l'evoluzione del genere e i modi con cui ciascuna di esse contribuisce a fondarne la storia, dalle ""Ultime lettere di Jacopo Ortis"""" ai """"Promessi sposi"""", dai """"Malavoglia"""" all'""""Esclusa"""" e al """"Fu Mattia Pascal"""", da """"Tre croci"""" fino alla """"Coscienza di Zeno""""."" -
Forme di storia. Dalla realtà alla narrazione
I saggi tradotti nel libro — scelti tra una vastissima gamma di interventi pubblicati in volumi e riviste di tutto il mondo — sono stati scritti in un arco di tempo che va dal 1974 al 2005. In questo trentennio Hayden White è stato riconosciuto come uno dei più influenti teorici della scrittura storica del Novecento. Da prospettive diverse l'autore affronta un problema fondamentale, proposto all'attenzione generale anche dalle recenti discussioni italiane sulla nostra storia: qual è il rapporto tra la realtà del passato e i mezzi linguistici a disposizione dello storico per ricreare realisticamente quanto accaduto. Hayden White sviluppa le implicazioni teoriche delle posizioni avanzate in questi decenni dalle scuole di pensiero che hanno contribuito alla nostra concezione della storia, dal marxismo allo strutturalismo, dallo storicismo idealista al postmoderno, dalla linguistica alla psicoanalisi. -
Che cos'è la narrazione
Quali sono i meccanismi che ci fanno amare il mondo narrativo di un romanzo o di un film? Quali dispositivi catturano la nostra attenzione e ci portano a desiderare che quel racconto non abbia mai fine? Il libro indaga il funzionamento della narrazione, ne esplora i procedimenti di base, per comprendere come possa avere determinati effetti su di noi, così forti da generare anche forme di dipendenza. Tenendo sempre al centro dell'attenzione l'efficacia della narrazione e dei suoi meccanismi, si analizzano molti esempi tratti da diverse forme di espressione narrativa, dalla letteratura al cinema, ai comics e alla serialità televisiva e ci si chiede di volta in volta: che cosa fa questa narrazione? Come agisce su di noi? Perché accettiamo personaggi ed eventi completamente alieni dalla nostra vita quotidiana? -
Le parti invariabili del discorso
Il volume, dedicato alle parti invariabili del discorso (preposizione, congiunzione, avverbio, interiezione), risponde atre domande: Come sono concepite le parti invariabili del discorso nella grammatica tradizionale e quali legami si riscontrano con il modo di trattare la materia nella teoria grammaticale classica? Quali aspetti sono validi ancora oggi e quali sono invece i punti della teoria da rivedere o approfondire? Quali soluzioni sono proposte dalle teorie linguistiche moderne, che tengono conto di aspetti sintattici e pragmatico-testuali prima ancora che semantici? Vedremo che una riflessione critica sulla lezione tradizionale porta a individuare nuovi raggruppamenti nell'inventario delle parole invariabili e a creare una serie di nuove categorie o addirittura macrocategorie di parole invariabili. -
Preghiera d'acciaio
Sei ragazzi decidono di andare incontro al loro carnefice, l'uomo che in passato gli ha fatto del male e li ha resi per sempre prigionieri di un traumarnFra appostamenti e attese, meditando piani di attacco e scambiando promesse, riusciranno a fronteggiare ciò che più li spaventa, il mostro che inseguono come un miraggio e di cui progettano spietatamente la fine.rnOgnuno agirà però con le proprie strategie, ognuno col proprio sguardo incandescente su un mondo che brilla di frantumi. Maria, Leo, Cecilia, Eric, Andrea. E la protagonista, il cui percorso sarà insieme viaggio e riscoperta di sé, allucinazione e diario intimo, paura e speranza.rnL'aiuteranno in questo cammino gli insegnamenti di un cacciatore, e i colloqui con un maestro senza pari. Lo specchio della natura donerà la rivelazione per il riscatto, mentre l'esercizio della scrittura il coraggio per poterlo raccontare. Quasi sottovoce, attraverso l'esplosione sorda di tutti i sentimenti, e sul confine minato della vendetta che può insegnare anche a perdonare, perdonare soprattutto se stessi.rnSu una strada fatta di sogni e spari di fucile,di parole e proiettili che procedono senza tregua, avanza così un'anima e la sua ascensione a un'altra vita, alla cortina di filo spinato prima della libertà. -
Il giro del mondo in ottanta giorni
Le monotone serate del Reform Club di Londra, tra la lettura di un giornale e una partita a whist, sono interrotte da una scommessa tra alcuni membri e Phileas Fogg, un gentleman eccentrico convinto di poter fare il giro del mondo in soli ottanta giorni. Ad accompagnarlo in questa sfida contro il tempo è il domestico francese Jean Passepartout, astuto e fedele. Insieme attraversano terre esotiche e luoghi pericolosi, passando per Italia, Egitto, India, Giappone e Stati Uniti e usando qualsiasi mezzo di trasporto (treno, piroscafo, slitta o elefante), inseguiti dall'agente Fix che li crede responsabili di un furto in banca. Pubblicato per la prima volta nel 1873, rimane il romanzo avventuroso per eccellenza e non smette di affascinarci in un'epoca di viaggi in aereo. -
Billy Budd
Scritto pochi mesi prima della morte di Melville, ""Billy Budd"""" è una storia di mare ambientata su una nave da guerra inglese alla fine del Settecento. Un mozzo ventenne ingiustamente accusato dal maestro d'armi viene impiccato e rimane nella memoria degli altri marinai con la vivida forza dei martiri. Come sempre in Melville, la narrazione si configura come simbolica rappresentazione di una condizione esistenziale in cui il bene e il male, il giusto e l'ingiusto hanno la stessa forza di realtà. La verità del racconto accarezza la purezza della vittima innocente, l'austero rigore del capitano Vere (che condanna Billy pur riconoscendolo senza colpa), ma anche la criminosa follia del mefistofelico Claggart."" -
Verso un sicuro approdo
L'ultimo romanzo di un grande autore americano, che esplora con delicatezza e ferocia l'alchimia tra amicizia e matrimonio.rnrn«Un romanzo miracoloso, scritto con la sapienza dell'età senza sembrare vecchio» – Independent«Verso un sicuro approdo è un capolavoro minore, senile, vecchio stampo; un capolavoro che non sa di esserlo e tuttavia un capolavoro con il tono e l'incedere dei capolavori» - Alessandro Piperno, La Letturarnrn""Esiste una via di mezzo tra l'assoluta libertà, che equivale al caos, e l'ordine assoluto, che equivale all'immobilità. Ho cercato di trovarla scrivendo questo libro, e nel farlo ci ho messo molta della mia stessa vita.""""rnrnLarry Morgan è un uomo anziano quando prende a raccontare a ritroso la storia sua e della moglie, l'angelica Sally, e quella dei Lang, la coppia che è stata loro amica per tutta la vita: Sid, affascinante e inetto, e Charity, vivace e prepotente. È Charity, negli anni della giovinezza, ad accendere la doppia amicizia e a controllare gran parte di ciò che ne consegue. Ricca e sicura di sé, adotta Larry e Sally nel suo clan per dominarli. Quella che si dipana nel corso dei decenni è dunque un'amicizia impari: Larry diventa famoso come scrittore; Sid invece non ha successo; Sally deve affrontare seri problemi di salute; e Charity, instancabile nell'amore, nella generosità e nella forza di volontà, riesce a esercitare il suo potere su tutti quanti fino alla fine, escogitando un disegno che va al di là della sua stessa morte."" -
Diario russo. Con fotografie di Robert Capa
Un reportage culturale sulla gente comune di uno dei paesi meno esplorati dai giornalisti e reporter mondiali. Una lezione di umanità ed empatia che ci ricorda l'importanza di conoscere concretamente luoghi e persone per superare pregiudizi e ignoranza.«Ci accorgemmo che c'erano cose che nessuno scriveva mai sulla Russia, cose che ci interessavano più d'ogni altra. Che abiti indossa la gente da quelle parti? Che cosa mangia a pranzo? Si danno anche feste e ricevimenti? E che genere di cibi si mangia? E come si fa all'amore e in che modo la gente va all'altro mondo? Di che parlano di solito, in Russia? Si balla, si canta, si gioca? E i ragazzi vanno a scuola? Ci parve che sarebbe stato bello scoprire tutte queste cose, fotografarle, scriverne. La politica russa è importante quanto la nostra, ma ci deve essere poi tutto il resto, laggiù, esattamente come c'è qui. Deve pur esserci una vita privata dei russi, della quale non sapevamo nulla solo perché nessuno ne scriveva mai o la fotografava mai.»Nel 1946 Winston Churchill annunciò che una ""cortina di ferro"""" era calata sull'Europa orientale. Già l'anno seguente poteva dirsi iniziata la Guerra fredda, che sarebbe durata più di quarant'anni. In quel clima lo scrittore John Steinbeck e l'amico fotografo Robert Capa decisero di partire insieme per un viaggio alla scoperta di quel nemico che era stato l'alleato più forte nella seconda guerra mondiale: l'Unione Sovietica. Ne emerse un resoconto onesto e privo di ideologia sulla vita quotidiana di un popolo che non poteva essere più lontano dall'American way of life. Le pagine del diario e le fotografie che raccontano la vita a Mosca, Kiev, Stalingrado e nella Georgia sono il distillato di un viaggio straordinario e un documento storico unico di un'epoca, salutato dal New York Times come «un libro magnifico». A settant'anni dalla prima edizione in America, torna in libreria in tutta la sua bellezza questo reportage culturale sulla gente comune di uno dei paesi meno esplorati dai giornalisti e reporter mondiali. Steinbeck e Capa riescono nel loro intento di «dare un volto al nemico» troppo spesso disumanizzato nella retorica politica. Una notevole lezione di umanità ed empatia che ci ricorda ancor oggi l'importanza di conoscere concretamente luoghi e persone per superare pregiudizi e ignoranza."" -
Allegra Street
Lui e lei – come sempre. Ma la coppia è di grande eleganza, e vive in una casa elegante in quell'elegantissima città che è la Londra d'inizio XXI secolo. Lui, Carlo, quarantenne italiano, è il numero due della nostra Ambasciata in Inghilterra (ancora felicemente europea); lei, Paula, trentenne inglese, ha un solo impegno: perpetuare nel tempo la sua bellezza e diffonderla, passando le giornate tra shopping e cocktail party (più la palestra, per punirsi degli eccessi alcolici). Non hanno figli ma molti amici, e tutti perlopiù come loro: belli, superficiali, viziati e imprevedibili perfino nelle loro identità. Anticipando di un buon decennio tutti i discorsi sulla cosiddetta fluidità di genere, Allegra Street racconta con spietato umorismo i tic e i vezzi delle élite intellettuali sia britanniche sia italiane, attraverso una storia veloce come un taglio, che provoca abbondanti risate e qualche fitta di dolore. Come è stato scritto da più di un critico, allegria e tristezza si alternano in questo romanzo che ammicca ad Arbasino e riecheggia Somerset Maugham e Alan Bennett. -
Gli affamati e i sazi
Dopo Lui è tornato, Timur Vermes torna a osservarci da vicino e con il suo stile acuto e ironico ci consegna un romanzo più che mai tempestivo e attuale su chi siamo e chi vogliamo essere.rnrn«Un grande libro: ironico, malvagio, che non lascia indifferenti» – Kester Schlenz, Sternrnrn«Un colpo di genio, realistico e divertente» – Christoph Maria Herbstrn«Un affilato ed esilarante romanzo sui profughi» – il venerdìrnrnIl vostro paese è per noi come il mare. Anche dal mare non ci aspettiamo che ci autorizzi ad attraversarlo.rnrnIn un futuro non troppo lontano la Germania ha introdotto un tetto massimo per i richiedenti asilo, l'intera Europa è chiusa ben oltre l'Africa del Nord e al di là del Sahara nascono enormi lager in cui milioni di migranti aspettano. Aspettano così a lungo che se non significasse morte certa attraverserebbero il deserto a piedi pur di andarsene. Quando la famosa presentatrice tedesca Nadeche Hackenbusch visita il più grande di questi lager, il giovane Lionel intravede un'occasione unica per andarsene: insieme a 150mila migranti sfrutta l'attenzione del pubblico televisivo e si mette in marcia verso l'Europa. La bella presentatrice e i migranti diventano campioni di ascolti. E mentre l'emittente televisiva gioisce per la cronaca dal vivo, i record di telespettatori e le entrate milionarie della pubblicità, la politica tedesca volge lo sguardo altrove e aspetta. Ma più il corteo di migranti si avvicina, più il ministro dell'interno Leubl si trova davanti a una scelta: accoglierli o respingerli? A sei anni da Lui è tornato, Timur Vermes torna a osservarci da vicino e con il suo stile acuto e ironico ci consegna un romanzo più che mai tempestivo e attuale su chi siamo e chi vogliamo essere. -
L' estate e altri saggi solari
«Tutti coloro che oggi lottano per la libertà combattono in ultima analisi per la bellezza.»rnrnAlbert Camus è per i lettori soprattutto l'autore de «Lo straniero» e de «La peste». Ed è anche uno dei due protagonisti di quella che è stata definita ""la più famosa polemica personale di tutto il dopoguerra"""", quella con Sartre. All'origine di quel feroce dissenso ci fu «L'uomo in rivolta», il libro nel quale Camus articolava la possibilità di un pensiero meridiano che potesse contrapporsi al nichilismo dilagante nel mondo occidentale. Prima, durante e dopo quel suo lavoro, Camus andò pubblicando alcuni scritti che chiamò """"saggi solari"""", raccogliendoli in «Nozze» e ne «L'estate». Scritti che, come sostiene nell'introduzione Silvio Perrella, """"lasciano nel non detto la teoria del pensiero, e si avventurano nel mondo dei sensi"""". È un Camus meno noto al grande pubblico, che qui viene offerto nella sua organicità, accostando a quelli già pubblicati in italiano altri scritti mai prima d'ora tradotti, l'ultimo dei quali è proprio il testo in cui lo scrittore difende """"L'uomo in rivolta"""" dalle accuse mossegli dai suoi antagonisti. Il lettore italiano che ha amato «Lo straniero» e a peste» portà con «L'estate e altri saggi solari» aggiungere ai primi due un nuovo classico ancora tutto da scoprire."" -
Verso l'infinito
Scritto come un romanzo filosofico, questo saggio ci trascina verso i grandi orizzonti che Leopardi ha aperto intorno a sé e per tutti noi.rn«L'inifito di Giacomo Leopardi compie duecento anni: quindici versi che lasciano ancora molto da capire. O meglio: ""da non capire"""", come scrive Enrico Palandri. Emotivo, denso, sorprendete: per come sposta di continuo la prospettiva. Sulla siepe, sull'ermo colle, sul mare del naufragio, ma anche su noi stessi» - Paolo Di Paolo, Robinson«Enrico Palandri propone una lettura dell'Infinito priva di preoccupazioni formali e in qualche misura autobiografica. Gira intorno al poeta e alla sua vita senza tentare di ingabbiarlo o ridurlo a un'ideologia» - Paolo di Stefano, La Letturarn«Ascoltare e cercare di non capire è difficile e mi sembra la cosa più importante nel lavoro letterario. La realtà è spesso silenziosa, e parla altrettanto eloquentamente attraverso quello che non scriviamo e non diciamo. A questo condizione di profondo benessere Leopardi arriva presto.»rnrnDuecento anni dopo la sua stesura, «L'infinito» amplia ancora lo sguardo. Nell'agile ricognizione di alcuni ambiti biografici e filosofici in cui il ventunenne Leopardi concepisce questi versi, questo libro fa emergere domande attualissime: cosa sia la politica, l'essere stranieri, il nostro senso di noi stessi, come ci condizionino i conflitti umani privati e pubblici, le profonde trasformazioni che discendono da un'amicizia."" -
Opere
Sono qui raccolti per la prima volta gli scritti teorici di Carlo Diano, con alcuni importanti inediti, per una visione pressochè completa della sua ricerca multiforme come filologo, grecista e innovativo interprete del mondo classico, ma anche come scrittore, saggista, teorico di estetica, poeta e, soprattutto, filosofo originale. È possibile seguire in ordine cronologico lo sviluppo del suo pensiero, dai primi scritti a opere di fama internazionale, come Forma ed evento, Linee per una fenomenologia dell’arte, gli importantissimi Scritti epicurei, gli Studi e saggi di filosofia antica, oltre ai rivoluzionari saggi sulla catarsi tragica, su Edipo, sull’Alcesti, su Platone, che nell’interpretazione di Diano rivelano aspetti prima inesplorati. Fulcro del suo pensiero filosofico ed estetico sono le categorie fenomenologiche di forma e di evento che, proprio per i loro tratti distintivi, si danno come strumento d’analisi del mondo greco, ma anche di ogni cultura e civiltà. Fondante è il suo discorso sul metodo, ricorrente in più saggi, che consiste nell’affrontare i problemi col rigore del filologo e l’ampiezza di una conoscenza universale, che annulla ogni barriera tra le diverse discipline. Su queste basi Diano fonda un sistema filosofico ed estetico originale in cui filologia, studi storici, filosofici, scientifici, sociali, storico-artistici e storico-religiosi si integrano a creare un nuovo procedimento di indagine, che gli permette di restituire il senso originale di autori e testi. La vasta cultura, la prodigiosa padronanza della filologia, l’ampiezza di visione, la mente eclettica e anticipatrice, le grandi doti di traduttore sono le solide basi di un sistema filosofico più che mai attuale, che lo pone fra i grandi Maestri del pensiero moderno e contemporaneo. -
Una vita a scrivere
«Una delle poche cose che so della scrittura è questa: usala tutta, sparala, giocala, perdila, subito, sempre. Non tenere da parte ciò che ti sembra buono per un passo più avanti nel libro, o per un altro libro: dallo, dallo tutto, dallo subito»Molti libri sull’arte della scrittura offrono cataloghi o manifesti per diventare scrittori di successo, alla moda o adatto a un certo tipo di pubblico. In questa raccolta di saggi brevi Annie Dillard evita consigli o diktat per andare all’essenza della scrittura: ricercare un’idea meritevole, sapersi destreggiare tra passaggi tortuosi e un paziente lavoro di lima, infine giudicare il proprio lavoro con onestà intellettuale – riconoscendo che spesso è un castello di carte che poggia su basi malcerte. “Ogni virtù è una forma di messinscena,” diceva Yeats, e Dillard con le sue pagine acute ma dal passo disinvolto esibisce il suo metodo con straordinaria sincerità: alla stregua di un pilota d’aereo acrobatico che appunta in cielo piroette e arabeschi come fossero nastri, così l’autrice dispone sulle pagine le righe delle parole tracciando una linea di pura, nitida bellezza. -
L'età dell'innocenza
Un libro elegante e sovversivo, sulla libertà e il suo prezzo in termini di solitudine e isolamento.rnrn«Non esiste nella letteratura americana una donna più affascinante della sventurata Madame Olenska» – Gore VidalrnrnIn verità vivevano tutti in una specie di mondo di geroglifici, dove la verità non veniva mai detta, né messa in pratica, e nemmeno pensata, ma solo rappresentata da un sistema di segni arbitrari.rnrnRaffinato e spietato affresco dell'alta società newyorchese di fine Ottocento, «L'età dell'innocenza» racconta una comunità chiusa, fondata su una solida ricchezza immobiliare, governata da un ottuso moralismo, le cui rigide convenzioni ostacolano qualsiasi desiderio di affermazione del singolo. I ricchi personaggi che si aggirano per le pagine del romanzo vivono tutti nello stesso quadrilatero di strade e non concepiscono l'esistenza di un mondo esterno e diverso dal loro, che tuttavia preme attorno alla gabbia dorata in cui sono rinchiusi e rischia di spazzare via il loro ordine. Specchio di questa società, oggetto dell'aspra critica dell'autrice, è la storia d'amore impossibile tra Newland Archer, brillante giovane avvocato, e la contessa Ellen Olenska, che non può divorziare dal marito e non è libera di amare. -
Poesie
Alberto Moravia si è dedicato alla poesia da ragazzo. Erano poco noti i testi poetici più tardi, scritti tra gli anni Settanta e i primi anni Ottanta. Le ottantatré poesie di questa raccolta, in gran parte inedite, allargano gli orizzonti dello sguardo artistico di un autore di cui tanto è stato detto e scritto, e che pure non smette mai di affascinare la critica e i lettori. Sono testi intimi che dialogano con il resto della sua opera perché attraversati da una riflessione sulla letteratura avviata in una fase matura della vita. Vi tornano costanti alcuni temi tipicamente moraviani - l'eros, il viaggio, il rapporto tra natura e storia, il passato e la memoria - affrontati nella forma di un diario personale in cui riprendere contatto con la parte più giovane di sé. Moravia si abbandona alle emozioni, le libera in versi narrativi che rinviano ai grandi argomenti metafisici, a cominciare dal tempo, per parlare poi del mondo, della passione, degli amori: a esplicita dimostrazione del suo profondo interesse per la poesia, manifestato anche come autore di racconti e romanzi in cui versi isolati o interi componimenti contribuiscono alla costruzione della trama. -
Sviluppo delle infrastrutture. Le priorità nazionali per la crescita economica
L'Italia è il fanalino di coda in Europa per ferrovie, autostrade e porti per lo smistamento delle merci, e la sua competitività ne risente in modo pesante. Le infrastrutture di trasporto hanno infatti un ruolo decisivo nello sviluppo dei Paesi basati sulle moderne economie di mercato. Il libro, promosso dalla Fondazione Rosselli con il contributo del Gruppo Benetton, affronta questo tema di estrema attualità: analizzando il ruolo delle infrastrutture nello sviluppo economico e sociale, confrontando il nostro con gli altri Paesi europei, approfondendo i (difficili) processi di formazione del consenso, con l'intento di sensibilizzare il pubblico sulle ricadute positive che un'opera può rappresentare per una comunità, poiché migliori infrastrutture generano produttività territoriale e attrattività per le imprese. In questa direzione il volume offre un fondamentale contributo di riflessione e approfondimento sulla reale valenza degli investimenti in infrastrutture, con un taglio divulgativo che lo rende accessibile anche ai non esperti in materia. -
Macrowikinomics. Riavviare il sistema: dal business al mondo
Nel 2007 usciva ""Wikinomics"""", un testo che ha lasciato il segno nella riflessione sulle potenzialità del Web 2.0, spiegandoci come la rivoluzione digitale ha cambiato il modo in cui raccogliamo e scambiamo informazioni e come le imprese possono affermarsi e vincere sui concorrenti attraverso la libera collaborazione di massa. """"Macrowikinomics"""" ne è il seguito ideale, e ne amplia lo sguardo: la wikinomics è un movimento che trasforma non più soltanto la tecnologia e il business, ma la stessa società in cui viviamo. Una rivoluzione storica che comprende media, intrattenimento e cultura. E non solo: perché non influenzare anche governi politici, educazione, scienza, produzione dell'energia, cura della salute e trovare persino soluzioni al cambiamento climatico attraverso l'open source e la collaborazione di massa? Ancora una volta, la proposta è sviluppata dagli autori in forma rigorosa e con spirito positivo ed è frutto di una ricerca approfondita, ricca di casi originali e inediti. Una nuova prospettiva che supera il business per guardare al mondo intero, e proporre soluzioni collaborative globali.""