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Testo originale
"i parlamenti"""" nasce e risiede a Roma. Ha subito mostrato un carattere inquieto, tanto che fin dalla nascita ha preso il suo nome non nell'accezione corrente, ma in quella medievale di parlate perlopiù a vanvera. Dice di continuo che originale in letteratura significa legame con l'origine, e più è autenticamente originale più è capace di riallacciarsi a una tradizione, mentre ha in dispregio la letteratura tronfia dei piccoli funzionari, dei carrieristi in posa, tanto quella che veicola solo l'autorità di chi scrive, quanto l'altra che si mette in castigo da sola per poi lamentarsi. Sostiene che c'è un'aria forte di chiuso, maleodorante e malata, e bisogno urgente di spalancare le finestre o meglio ancora andare fuori. Questo è il suo primo libro." -
Un albero un'erba e fiori di ciliegio
Raccolta di haiku. Testo giapponese in traslitterazione, versione poetica italiana di Carla Vasio, commento di Tadao Araki e di Michiko Nojiri. -
Nessun male può dirsi lontano. Anna Maria Ortese, una scrittrice morale
C'è sempre in Ortese, un conto in sospeso con la realtà, una lotta, una sfida. Il sogno di qualcos'altro, di un'alternativa, di una possibilità diversa. ""Da molto tempo - lei scrive -, da moltissimo tempo, io detestavo con tutte le mie forze, senza quasi saperlo, la cosidetta realtà: il meccanismo delle cose che sorgono nel tempo, e dal tempo sono distrutte."""""" -
Villa Falconieri
Si parla di molti amori in questo romanzo di Richard Voss (1851-1918) e tra gli altri di un amore appassionato e duraturo che l'autore ebbe per il territorio tuscolano, ove visse venticinque anni. Non stupisce che lo scrittore ambienti nella ""sua"""" amata villa Falconieri questo romanzo, né che i protagonisti dell'opera soggiacciano anch'essi a questa passione per la dimora e le terre circostanti."" -
Astichello
L'ultimo decennio di vita e di attività letteraria di Giacomo Zanella, quello che va dal 1878 al 1888, è legato all'edificazione della villetta a Cavazzale di Monticello Conte Otto, sulle rive dell'Astichello, in cui il poeta trascorre lunghi soggiorni, alternati alla residenza nella sua casa di Vicenza. Chiudendo il capitolo di sé come figura pubblica e ""nazionale"""", pur senza rinunciare ancora a opere di vasto impegno e respiro, nella nuova dimensione esistenziale Zanella si concentra su un corpus di sonetti in cui la perfezione stilistica si accompagna alla trattazione di un intimo colloquio con la natura e l'umanità circostanti. Quel che ne esce non è uno sterile esercizio di compiacimento arcadico, bensì un insieme di profonde riflessioni riguardanti il destino umano, la fede, l'avvento del """"progresso"""" in un ambiente rurale che vive l'antica fatica del lavoro, richiamando altresì memorie dell'infanzia trascorsa nella natia Chiampo. Echi classici, squarci idillici, delicate fantasie, spunti sociali, malinconie e stupori, persino ironia: negli oltre novanta componimenti di """"Astichello"""", don Giacomo ci offre il meglio di sé, coinvolgendoci nell'intatta freschezza di questa sua opera, cui avrebbero attinto poeti come Pascoli e Montale. La presente edizione offre tutti i testi originali accompagnati dalle parafrasi in prosa di Antonio Stefani, il quale cura anche un'approfondita introduzione e un ampio apparato di note a corredo. Inoltre, non manca una sezione di poesie zanelliane """"affini"""", per spirito e ambientazione, alla vasta tavolozza di """"Astichello"""". Un'occasione, insomma, per riscoprire un autore - e un uomo - per molti aspetti tuttora sorprendente."" -
Omissis. Il diritto alla difesa tra parole e silenzi
L'autore del libro è l'avvocato Paolo Mele, protagonista di decine e decine di vicende giudiziarie che, negli ultimi trent'anni hanno disseminato la realtà della provincia di Vicenza. di piccoli e grandi drammi. Ma l'autore, nel suo narrare, non si sofferma sulla cronaca, preferendo addentrarsi nelle complesse trame della mente di coloro che, di quelle vicende, ne sono stati i protagonisti, a volte come responsabili, altre come vittime. E per tutti vi è partecipazione e pathos, non solo professionale. Vi è, soprattutto, la volontà di restituire dignità a quei nomi attraverso i fatti, certo, ma di più scavando nel vissuto che li ha portati in quella data, in quell'occasione, a trovarsi di fronte a un destino, a una scelta, che da persone li ha trasformati in personaggi facendo loro vestire, di volta in volta i panni dalla vittima, o quelli del carnefice. L'autore sa, e ce lo racconta, che il ruolo dell'avvocato non è quello di scegliere per chi parteggiare. Il suo compito è quello di lottare a favore del proprio assistito cercando di seguire la rotta della verità. Ma anche in questa perigliosa traversata emerge tutta la sensibilità dell'uomo che la toga riveste: lettore e narratore attento dell'umanità che gli scorre a fianco; partecipe sempre delle vicende, eppure con disincanto; con quell'ironia velata di pessimismo che si stempera solo quando il suo sguardo si sofferma sui più umili, sui comprimari, sugli ultimi. -
La stampa periodica femminile in Italia. Repertorio 1861-2009
Questo repertorio censisce e descrive oltre 1600 periodici italiani diretti alle donne editi tra il 1861 e il 2009. Rappresenta così l'intero spettro dell'esperienza unitaria, senza trascurare quei titoli che, nati in anni precedenti, attraversano il 1861 e proseguono oltre. Scorrendo le testate censite, ci si rende facilmente conto che dall'Unità a oggi le donne sono state oggetto e destinatarie di una grande quantità di pubblicazioni periodiche, dalle forme e dai contenuti più vari. Risulta così una lista che racconta e suggerisce molte storie, offrendo uno spaccato significativo sui processi di formazione dell'opinione pubblica in Italia e in particolare su quella sfera pubblica femminile messa a tema dalla storia di genere come un'area di confine nella quale si delinea la presenza attiva e originale delle donne. -
Un laboratorio politico per l'Italia. La Repubblica romana del 1849
I luoghi, gli eventi, i protagonisti, la memoria: ricco di saggi, documenti e immagini, questo volume ricostruisce quel vero e proprio laboratorio per l'edificazione nazionale che fu la Repubblica romana del 1849. Una breve esperienza che ha lasciato un patrimonio straordinario, da conoscere e apprezzare per riscoprire quei valori senza i quali non fu possibile, all'epoca, costruire la nazione e senza i quali appare difficile, oggi, una convivenza sociale e civile degna di questo nome. -
Libere e generose sorelle. «La donna italiana», 1848
Primo esempio di stampa politica per le donne, ""La donna italiana"""" fu pubblicato a Roma dall'aprile al novembre 1848, in un momento determinante del processo risorgimentale, e individuò nel pubblico femminile un interlocutore sensibile e appassionato, pronto a fornire un contributo attivo alla lotta per l'indipendenza del Paese. Questo volume offre il distillato di quell'esperienza pioneristica: lo spoglio sistematico degli articoli e delle rubriche del giornale, l'indice degli autori e dei personaggi citati. Raccoglie inoltre in forma antologica le cronache della mobilitazione femminile e gli appelli che le donne di tutti gli Stati, dalle lombarde alle romane, dalle toscane alle siciliane, rivolgevano alle loro """"sorelle"""" per combattere insieme in nome di un'Italia libera ed unita."" -
C'era una volta la Carta delle donne. Il PCI, il femminismo e la crisi della politica
1986: nel Pci con un'identità ormai in crisi dopo la morte di Berlinguer, un gruppo di donne organizzato da Livia Turco cerca nel femminismo e nella forza sociale femminile la chiave di una nuova politica, e scrive la Carta itinerante delle donne comuniste. In tutta Italia si moltiplicano incontri, manifestazioni, proposte: nell'87 moltissime candidate vengono elette in Parlamento nelle liste del maggior partito della sinistra. Nell'89 il crollo del muro di Berlino e la 'svolta' mettono fine a una storia: lo scontro tra il Sì e il No sul cambiamento del nome divide anche il gruppo della Carta. Trent'anni dopo le protagoniste di quell'esperienza si ritrovano. L'incontro diventa testimonianza a più voci e un racconto del passato che non rimuove la differenza dei sessi e parla anche al nostro presente. -
Il rosso e l'oro. La fille aux yeux d'or di Balzac. Cinque lezioni a cura di Luca Pietromarchi e Agnese Silvestri
La Fille aux yeux d'or è analizzata da cinque versanti diversi: i fili della storia letteraria, della critica tematica, dell'indagine socio-economica, della comparatistica e della lettura psicoanalitica si intrecciano senza mai annodarsi tra di loro, a riprova della inesauribilità delle piste di lettura che questo capolavoro permette di seguire, fino al suo inafferrabile centro. Cinque letture che sono dunque altrettante finissime lezioni non solo su Balzac, ma sulla definizione di capolavoro letterario, sulla sua ricchezza, la sua ambivalenza e la sua infinita capacità di lasciarsi interrogare. -
La guerra di tutti e di tutte. La società civile italiana fra il 1914 e il 1919
I saggi raccolti in questo volume offrono un panorama ampio e nello stesso tempo ricco di puntualizzazioni della società italiana di fronte allo sconvolgimento bellico. Affrontano temi e nodi storici sui quali la storiografia ha poco lavorato, e nel loro insieme ricostruiscono in modo originale la vivace e complessa azione dei soggetti che negli anni del conflitto hanno dato vita a quello che ormai si definisce ‘il fronte interno’. -
Il romanzo della distanza. Voci dell'Altrove nel romanzo francese e francofono del Novecento
L'elemento che accumuna i testi scelti per questa raccolta è la curiosità dell'autrice, costantemente tesa a snidare un elemento prossimo, comune, domestico a dispetto dell'evidente distanza che al primo impatto poteva renderne ostile l'approccio. Ma è noto in quale misura il termine latino hostis contenga i concetti ambigui di ostilità e di ospitalità, inglobi lo straniero e il nemico per legarli a tal punto da far pensare che non possa sussistere vera ospitalità se non nell'accoglimento dell'estraneo, del radicalmente Altro. Questo volume si attesta dunque nel segno dell'ospitalità come atto di riconoscimento dell'alterità, fattore dinamico di conoscenza e di crescita culturale. Affrontare il diverso, anche e perfino negli studi letterari, ricostruirsi nella vitalità del differenziale, continua a essere il movente primo di uno sforzo costante di costituire, esplorandolo, quel comune spazio discorsivo nel quale è dato riconoscere l'idea di accoglienza. -
Infanzia abbandonata, orfani e pupilli della nazione in Italia. (1915-1920)
La Prima guerra mondiale ha la funzione di modificare decisamente i tradizionali assetti del sistema delle assistenze all'infanzia e alla maternità in Italia, in gran parte gestito da una fitta rete di istituti e realtà confessionali, nonché da una notevole quantità di Opere pie ampiamente egemonizzate da elementi clericali e caratterizzate da metodi antiquati e irrazionali, sollecitando nuove culture ed evoluzioni inattese. Tre sono i protagonismi che si determinano in quegli anni: quello del mondo dei medici, clinici e direttori di brefotrofi, quello istituzionale, e infine quello del volontariato laico di base, all'interno del quale ruolo fondamentale hanno le donne, in particolare il Consiglio Nazionale Donne Italiane (CNDI) con la sua affiliata l'Associazione per la Donna. -
Perché è stato ucciso Pio La Torre?
A trent'anni dall'omicidio di Pio La Torre e Rosario Di Salvo, una ricostruzione storica, politica e giudiziaria su uno dei più inquietanti delitti politico mafiosi. -
I capricci di Tommasina. Una storia narrata in rima
Età di lettura: da 4 anni. -
Il Santo ufficio dell'Inquisizione. Sicilia 1500-1782
L'Inquisizione spagnola, attiva in Sicilia dal 1500 circa al 1782, fu un tribunale di fede preposto al controllo e alla repressione dell'eresia in tutte le sue forme. Ebrei, luterani, rinnegati, moriscos, streghe, negromanti, eretici, guaritrici, bigami e bestemmiatori, reclusi nelle sue carceri, hanno lasciato tracce della loro presenza... -
Storie albanesi di Sicilia. Conversazione con un'arbëreshe
Se siete studiosi della storia delle colonie albanesi di Sicilia, se pensate di sapere tutto, proprio tutto del passato di questo popolo, allora non aprite questo libro. Le Storie albanesi non sono fatte per voi ma per coloro che vogliono conoscere senza sbadigliare vicende, leggende, curiosità, usi, costumi di un popolo che ha lottato per cinquecento anni per mantenere la propria identità. Troverete episodi sulla resistenza degli albanesi contro i turchi in Albania, della disperata fuga in Italia, dell'insediamento nei territori più interni della Sicilia, della difficile convivenza con i latini, del loro contributo alla causa garibaldina, delle lotte sociali per affermare i propri diritti. Perché gli arbëreshë di Sicilia sono sempre stati in prima fila, nelle lotte contadine per la rivendicazione delle terre. Portella della Ginestra ne è un esempio. Di questo triste episodio troverete testimonianze di sopravvissuti che raccontano i momenti più tragici e i loro sospetti sui mandanti. -
Filosofia e rivoluzione in Giordano Bruno. Religione, etica e materialismo
"Un testo monografico sulla filosofia e sui saperi magico scientifici su Giordano Bruno, di Cosimo Cerardi, costituisce un esame preliminarmente, ma anche complessivo degli sterminati sapere """"interstiziali"""" insiti all'interno dell'architettonica della filosofia infinitistico-vicissitudinaria."""" (dalla prefazione)" -
Raccolta di memorie
"Bisogna essere grati a Suzana Glavas. Le memorie di Defez, che escono grazie alla sua passione civile, costituiscono un esempio per le giovani generazioni, che mai come in questi anni hanno bisogno di modelli positivi"""". (Dalla prefazione di Giuseppe Aragno)."