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Il cimitero dei senza nome
New York. È la notte di Natale a Central Park e Temple Gault, l'inafferrabile serial killer, guarda la sua ultima vittima mentre si lava il sangue dalle mani con la neve appena caduta. Poi scoperchia un tombino e sparisce nei meandri sotterranei della Grande Mela. Kay sta eseguendo un'autopsia quando riceve la notizia che il killer è tornato in azione. E l'incubo ricomincia. Mentre Scarpetta inizia a indagare, Gault uccide ancora. E colpisce molto vicino a Kay. È chiaro che il suo vero obiettivo è proprio lei... -
Quel che rimane
Due giovani fidanzati scompaiono e i loro cadaveri decomposti vengono rinvenuti mesi dopo, in un bosco. La macabra scoperta fa sorgere nuovi interrogativi sui misteriosi omicidi di altre quattro coppie. Quel che rimane sono soltanto i loro corpi scheletriti e qualche frammento degli abiti: impossibile determinare la vera causa del decesso. Ma Kay Scarpetta raccoglie la sfida, ritrovandosi coinvolta in un'inchiesta che apre inquietanti prospettive. In mano, non ha che un indizio: il fante di cuori con cui l'assassino firma i suoi delitti. -
Il visone bianco
È passando davanti a un'edicola di Nizza che la giovane Ondine viene a conoscenza del suicidio di sua madre, la chiacchieratissima scrittrice Zita Chalitzine, ritrovata a Parigi nella sua Mercedes, avvolta in una magnifica pelliccia di visone bianco. La donna ha sempre dato scandalo e proprio pochi giorni prima della sua scomparsa ha nuovamente fatto parlare di sé: un quotidiano l'aveva accusata di non essere l'autrice dei libri che avevano decretato il suo successo. Ondine non vuole sapere niente della sua bellissima e tormentata madre, che non vede da dieci anni: Zita infatti non è stata altro che una pallida imitazione di quello che deve essere davvero un genitore e non ha mai voluto rivelarle l'identità del suo vero padre. Dopo un funerale più mondano che triste - una vera e impietosa passerella della Parigi che conta Ondine trova l'autobiografia inedita di sua madre e viene a conoscenza di segreti e rivelazioni scottanti di cui non sospettava nemmeno l'esistenza. Chi era davvero Zita Chalitzine? Di origini modeste, Zita si conquista l'indipendenza diventando una delle ragazze di Madame Claude - la maitresse più nota e influente della città - e nel contempo l'amante del noto romanziere Romain Kiev. Grazie al suo talento e alla sua ambizione è la protagonista incontrastata della Parigi degli anni Settanta. -
L' amante di Lady Sophia
Londra, 1830. Sir Ross Cannon, riservato e ascetico, è il celebre capo degli agenti di Bow Street. Lady Sophia Sydney lo ritiene responsabile della morte del proprio fratello. Per smascherarlo si fa assumere come sua assistente, per sedurlo e poi rovinarne la reputazione. In effetti Ross cade nella trappola che la bella fanciulla gli ha teso. Ma ciò che Sophia non ha previsto è che quell'uomo così intrigante farà vacillare ogni sua certezza. Anche i feroci propositi di vendetta... -
Sarà per sempre
Inghilterra, 1815. Victoria Seaton è cresciuta in un modesto villaggio in America. Rimasta orfana, si imbarca per il Vecchio Mondo per reclamare la propria eredità e il posto che le spetta nell'alta società. Quando giunge a Wakefield, sontuosa dimora del lontano cugino lord Jason Fielding, rimane colpita dall'eleganza formale del luogo. Ma è anche disorientata dal comportamento arrogante dell'uomo che, con i suoi modi bruschi, a tratti crudeli, terrorizza ogni debuttante. Tuttavia, Victoria non può non sentirsi attratta dalla sua grazia felina e dalla sua virilità e non essere toccata dai ricordi dolorosi che riesce a intravedere nelle profondità dei suoi occhi. Dal canto suo Jason, incapace di resistere al fascino e allo spirito indomito di Victoria, cede al desiderio trascinandola in una passione travolgente. Un amore che potrebbe durare per sempre, se solo riuscisse a liberarsi del passato... -
Profumo di timo
Dobbs ottiene sempre quello che vuole. L'ha imparato, a proprie spese, Victoria, che lo ha follemente amato per poi essere abbandonata con il cuore spezzato. L'ha imparato anche Jeannette, dalla quale lo scrittore ha avuto un bambino. E l'ha imparato persino il piccolo Tom, il figlio di Jeannette, quando Dobbs se l'è portato via. Tra il caos metropolitano di Londra e la pace della campagna scozzese, la storia di un uomo che non sa amare e di una donna costretta a imparare a non amarlo più. -
Un amore al mirtillo
Per mantenere una promessa fatta alla nonna, Ellen Branford, attraente avvocato in carriera di New York, si reca nella cittadina di Beacon, nel Maine, patria dei campi di mirtilli. Ellen è a un passo dal matrimonio con Hayden, un giovane di ottima famiglia. Ma quando incontra Roy, tutte le sue certezze e la sua vita preordinata cominciano a vacillare. Hayden o Roy? New York o Beacon? La risposta è tutta in un irresistibile muffin ai mirtilli. -
La signora dei funerali
Fleur Daxeny è bella e affascinante, ma soprattutto è una donna senza scrupoli. Fornita di uno straordinario guardaroba di eleganti abiti neri, consultati i necrologi sul ""Times"""", Fleur si imbuca a funerali e commemorazioni puntando a conquistare ricchi vedovi inconsolabili. Dopo averli sedotti, e dopo aver messo mano alle loro carte di credito, Fleur scompare senza lasciare tracce, almeno fino all'incontro con una nuova, ignara vittima. Questo giochetto le riesce più volte. Ma quando si imbatte nel noioso e prevedibile Richard Favour alla commemorazione dell'amata moglie, qualcosa cambia. Ancora una volta, da vera professionista, Fleur riesce a far breccia nel cuore del povero vedovo, ma le cose non vanno esattamente come lei aveva previsto... Satira elegante dell'alta società british con tutti i suoi tic, perfetta come una pièce di teatro classico, """"La signora dei funerali"""" è una commedia dai toni sofisticati, con un pizzico di cinismo e una protagonista che conquista con il suo essere anticonvenzionale e irresistibilmente incurante. Uno dei primi romanzi dell'autrice, scritto in gioventù prima di diventare Sophie Kinsella con """"I love shopping""""."" -
Farfalla di Dinard
Un'opera grazie alla quale, come scriveva Marco Forti, «se anche Eugenio Montale, paradossalmente, non avesse scritto e pubblicato un solo verso», non avrebbe «mancato di lasciare una traccia anch'essa primaria». Con il passare dei decenni, Farfalla di Dinard (1956) sempre più consolida la sua natura di classico speciale per l'estro dei suoi brevi capitoli, in cui l'impareggiabile eleganza della scrittura, non lontana dall'idea del petit poème en prose , ci offre pagine che oltrepassano i normali confini di genere tra racconto, elzeviro e prosa poetica. Eugenio Montale, che aveva inizialmente destinato questi suoi testi alle pagine di un quotidiano, ci propone una formidabile e godibilissima serie di ambienti e personaggi, più o meno internazionali, tra i quali compare anche Clizia, figura chiave nei suoi versi. Come scrive nel suo importante saggio introduttivo Niccolò Scaffai, i movimenti interni di Farfalla di Dinard agiscono essenzialmente nell'incontro-scontro «tra la vivida presenza del ricordo privato e la sua marginalità rispetto allo sfondo storico, ai grandi eventi pur costantemente rievocati». Montale parte, in questo cammino, da episodi della sua infanzia e della sua giovinezza, tratteggiando poi, nella seconda sezione del libro, con essenzialità esemplare ravvivata da impeccabili battute di dialogo e momenti di raffinato humour, i brevi ritratti stilizzati di tipi spesso grotteschi, di bizzarri snob per lo più inaffidabili, immersi in un mondo ormai perduto. Prosegue con testi dedicati ad animali e oggetti capaci di attivare il gioco della memoria, concludendo con una serie di quadretti in cui egli stesso ci appare alla luce dei suoi tic esistenziali. Un insieme, quello della ormai felicemente storica Farfalla di Dinard , al tempo stesso apertamente articolato e internamente coerente, tra accenni autobiografici, invenzione e acutezza critica sul mondo circostante. -
Disintossica la mente. Come disconnettersi e ritrovare empatia e serenità nel mondo che ci circonda
Disintossica la mente ci aiuta a restituire al cervello tutta la sua potenza, permettendoci di formulare pensieri più lucidi, fare scelte migliori e stringere legami più forti con gli altri.Ben prima che la pandemia ci mettesse alla prova con il suo carico di ansia e stress, già numerosi sondaggi rivelavano come ci sentissimo sfiduciati, diffidenti, soli e vulnerabili. Passando al setaccio le più recenti scoperte neuroscientifiche, David e Austin Perlmutter dimostrano che a influenzare la struttura del cervello e, quindi, la percezione del mondo, sono le nostre abitudini: tanto più è tossico il nostro nutrimento – alimentare e spirituale –, tanto più frequente sarà lo sviluppo di malattie croniche, stress e infiammazione. La buona notizia è che ognuno di noi può agire oggi per preservare il proprio benessere, in particolare quello mentale. Grazie al programma messo a punto dai due autori, in dieci giorni saremo in grado di sviluppare consapevolmente pratiche che ci permetteranno di riprendere in mano le redini della nostra mente, alleviare le paure e rinnovare il nostro organismo. Basteranno infatti alcune semplici strategie per trascorrere più tempo a contatto con la natura, regolare l'uso della tecnologia, curare l'igiene del sonno, fare attività fisica, meditare e alimentarsi in modo più sano attraverso la preparazione di piatti ricchi ed equilibrati, come suggeriscono, per esempio, le quaranta ricette incluse nel volume. Per cominciare a seguire questo nuovo ritmo, ci sono tre semplici regole di base: essere onesti, impegnarsi, registrare i progressi. Disintossica la mente ci aiuta a restituire al cervello tutta la sua potenza, permettendoci di formulare pensieri più lucidi, fare scelte migliori e stringere legami più forti con gli altri. È un percorso che vale la pena di intraprendere, perché quando investiamo nel nostro benessere portiamo la versione migliore di noi stessi in tutto ciò che facciamo e possiamo affrontare più facilmente le sfide che ci attendono. -
La discesa infinita. Un mistero per Nanni Settembrini
Enrico Camanni torna con la sua personalissima e affascinante commistione tra mystery e romanzo di montagna, e il suo talento straordinario a investigare gli animi di chi tra le vette ha trovato e perso se stesso.In autunno la montagna scivola in una stasi tutta sua, tra l'estate ormai ricordo e la neve da aspettare. Per Nanni Settembrini, guida e capo del soccorso alpino del monte Bianco, ottobre è un mese di uscite solitarie, verso creste e cime che lo fanno soffrire per lo smagrimento dei ghiacciai. Una mattina, però, dal fiume gelato del Miage emergono i resti di un corpo e il brandello di uno scarpone di cuoio d'altri tempi. Quando la montagna restituisce una vita spezzata, è come se ne restituisse anche le gioie, i rimpianti, le vane speranze e l'irripetibile unicità, e a Nanni quel cadavere entra presto nei pensieri: in fondo era un alpinista come lui, coltivava la sua stessa passione, e prima di morire aveva guardato la sua valle dalla cima del monte Bianco quando non c'era ancora il traforo e si partiva senza cellulari, soli sulla montagna… Il rebus del tempo lo avvince e Nanni comincia a investigare a modo suo, cercando indizi, rincorrendo ricordi e smarriti segreti, perché in fondo quello che cerchiamo nel mistero è una luce che consoli chi è rimasto a valle ad aspettare invano. -
Valperga
Nella Toscana di inizio Trecento Castruccio Castracani tiranneggia ferocemente sulla città di Lucca; la sua sfrenata ambizione lo porta a combattere anche contro la sua promessa sposa, la bella e dolce Eutanasia, signora di Valperga. Il personaggio del Castracani, già emblema del principe machiavelliano, nell'interpretazione squisitamente romantica di Mary Shelley diventa paradigma della potenza distruttiva, dell'avidità e dell'egoismo maschili, contrapposti alla forza creativa, all'amore e alla volontà di pace dei personaggi femminili, tra cui spicca, oltre a Eutanasia, la giovanissima profetessa Beatrice. Recentemente riscoperto e valorizzato, ""Valperga"""" (1821) è un romanzo storico di dimensioni epiche, un'opera che, nonostante l'ambientazione medievale e i due secoli di distanza dalla sua composizione, si rivela sorprendentemente attuale."" -
I miei cuccioli. Ediz. a colori
Un albo interattivo per divertirsi e imparare a contare.Quanti cuccioli hanno gli a animali di questo libro? Solleva le preziose alette e scoprilo! Un albo interattivo per divertirsi e imparare a contare grazie a leprotti, pulcini, bruchi e topolini, con illustrazioni meravigliose e rime accattivanti. -
A mente accesa. Crescere e far crescere
Da tanti anni Daniela Lucangeli si occupa di capire come supportare bambini in difficoltà. Sono bimbi con vulnerabilità del neurosviluppo e dell'apprendimento: piccoli che soffrono, che non si sentono compresi. Il suo lavoro consiste nell'aiutare a far emergere il loro potenziale neuro-psico-comportamentale, che si tratti di contare oppure di guardare un altro soggetto negli occhi. Nel libro racconta le storie di questi bambini e risponde a quelle domande che, mentre la sospingevano a progredire nella sua ricerca, le mostravano anche inediti percorsi di vita. -
365 storie. Una storia al giorno. Ediz. a colori
Un piccolo capolavoro degli anni Cinquanta: 365 storie e filastrocche da leggere a voce alta, illustrate dall'inesauribile fantasia di Richard Scarry... per tenerci compagnia ogni giorno dell'anno.Spuntano le prime gemme, fanno i nidi i pettirossi e il profumo dei fiori riempie l'aria di primavera. Poi le lunghe giornate portano l'estate e le matte risate: si mangia sul prato e si gioca all'aperto. In autunno si alza il vento che spazza le foglie e si accende il fuoco per le caldarroste. Ecco che infine arriva l'inverno: si mettono guanti e cappello, e sotto la neve che cade si scivola sulla slitta... -
Come dinosauri dopo l'asteroide
C'è stato un tempo in cui Aaron Stein credeva che i libri fossero dei piccoli miracoli. Ci avete mai pensato? Con sole ventisei lettere e qualche segno di interpunzione, di pagina in pagina, nei libri prendono forma parole infinite e infiniti mondi. Ora, però, Aaron non la pensa più così. A dirla tutta, l'unico libro che riesce a leggere è un saggio sull'estinzione dei dinosauri. Un avvenimento che lui capisce fin troppo bene, ora che sia suo fratello sia sua madre se ne sono andati e tutti gli amici lo hanno abbandonato, lasciando da soli lui e il suo confusionario padre Ira a occuparsi della libreria in una sperduta cittadina di montagna dove nessuno sembra più sapere cosa sia la lettura. Così, quando intravede l'opportunità di liberarsi del negozio, Aaron non ha esitazioni. Non ha fatto i conti però con Chad, un vecchio conoscente animato da un inspiegabile ottimismo, né con un gruppo di taglialegna che fanno del salvataggio della libreria sull'orlo del fallimento il loro progetto speciale. E di certo non poteva immaginare che avrebbe incontrato Hannah, una musicista bellissima e coraggiosa che, come un asteroide, sconvolgerà la sua esistenza già parecchio complicata... -
Mr Wrong. Lezioni d'amore
Dopo il successo di Daydreamer, quest'estate Mediaset lancerà una nuova serie televisiva turca, Mr Wrong, che avrà ancora una volta come protagonista Can Yaman, l'attore turco del momento (è il volto di alcuni spot tv e interpreterà Sandokan nella serie prodotta da Lux Vide). Ezgi Inal ha trent'anni, è una brillante organizzatrice di eventi e non ha grande fortuna in amore. Dopo essere stata tradita e lasciata dall'ultimo fidanzato, incontra per caso Özgür, affascinante playboy e proprietario di un locale, che abita proprio nell'attico attiguo a quello dove temporaneamente vive lei. Piano piano, conoscendolo meglio, Ezgi si rende conto di avere di fronte un grande esperto di conquiste e così i due stringono un patto. Lui insegnerà alla sua nuova vicina tutte le tecniche per sedurre un affascinante ginecologo e sposarlo entro tre mesi. In cambio, lei fingerà di essere la sua fidanzata al matrimonio della sorella Ebru, per placare l'ansia di sua madre che vorrebbe a ogni costo vederlo sistemato. Comincia tutto come un gioco, i loro caratteri si scontrano ma l'attrazione cresce sempre di più. Ezgi si rende conto di provare qualcosa per il suo maestro d'amore, ma dopo tutte le delusioni che ha subito le sue amiche l'hanno messa in guardia: deve tenersi lontana da Özgür perché lui è... l'uomo sbagliato! -
Stavo cercando te. La storia di Can prima di Sanem. Le ali del sogno. Daydreamer
L'attesissimo prequel della serie tv DayDreamer - Le Ali del Sogno.«Ogni volta spero che tra le tante ragazze che incontro ci sia lei: la mia anima gemella. A volte ne sono quasi certo, mentre osservo quegli occhi che mi scrutano, lasciandomi intravedere mari calmi o vorticose tempeste. Ognuna di loro è un dono prezioso che incendia i miei sensi ma non scioglie il mio cuore. Sono rimasto molto deluso e ora, l'ho imparato a mie spese, ho bisogno di trovare un cuore puro. Qualcuna che riesca ancora a stupirmi e a convincermi che si può amare totalmente, con tutta l'anima.»Can Divit ha tutto quello che si potrebbe desiderare: è bellissimo, gentile ed è l'erede di una delle più potenti e ricche famiglie di Istanbul. Le donne farebbero qualsiasi cosa pur di attirare la sua attenzione, ma un'ombra nel suo passato lo rende inquieto e gli impedisce di lasciarsi andare all'amore. Ancora non sa che lontano da lui, nel quartiere popolare dove abita, Sanem, una ragazza semplice e con la testa piena di sogni, percorre il suo stesso cammino per inseguire l'uomo dei suoi desideri, il suo albatros. In questo prequel della popolarissima serie tv DayDreamer - Le Ali del Sogno, Can apre finalmente il suo cuore e ci svela i segreti del suo passato: il rapporto conflittuale con la madre Hüma, l'incontro con la giovane Esel, la vera natura dei suoi sentimenti per Polen. Tra colpi di scena e confessioni inaspettate, per la prima volta Can ci racconta i suoi giorni, e le sue notti, fino all'incontro nel buio di un teatro che gli cambierà per sempre la vita. -
L' antidoto. Come sconfiggere la pandemia facendo scelte consapevoli
La pandemia era davvero imprevedibile? L'uomo è in balia della natura oppure esistono leggi naturali e regole scientifiche che ci permettono di capire che cosa è successo e perché? Quali armi abbiamo a disposizione per intervenire in modo efficace? Ma soprattutto: possiamo far sì che eventi di tale portata non si verifichino mai più in futuro? L'epidemiologa Stefania Salmaso dimostra che le risposte a questi interrogativi «esistono e sono saldamente sostenute tanto dalla storia quanto dalla scienza».La pandemia che stiamo vivendo ha ridimensionato molti aspetti della nostra quotidianità e in particolare la percezione di onnipotenza che avevamo nei confronti delle malattie infettive, considerate quasi spauracchi appartenenti al passato. Ci siamo trovati a dover fare i conti con qualcosa più grande di noi, che ci ha colti impreparati e ci ha costretti a porci molte domande. Tutto questo era davvero imprevedibile? L'uomo è in balia della natura oppure esistono leggi naturali e regole scientifiche che ci permettono di capire che cosa è successo e perché? Quali armi abbiamo a disposizione per intervenire in modo efficace? Ma soprattutto: possiamo far sì che eventi di tale portata non si verifichino mai più in futuro? L'epidemiologa Stefania Salmaso dimostra che le risposte a questi interrogativi «esistono e sono saldamente sostenute tanto dalla storia quanto dalla scienza». Se è vero, infatti, che siamo «nani sulle spalle di giganti», dobbiamo far tesoro delle esperienze del passato e basarci sulle conoscenze acquisite nel corso dei secoli. Dalla peste di Atene del V secolo a.C. all'epidemia di MERS del 2012, l'umanità ha attraversato pandemie drammatiche, che medici e scienziati di tutto il mondo hanno studiato e cercato di debellare. È grazie ai loro sforzi e alle loro ricerche se ora sappiamo molto di più sul modo in cui le malattie infettive nascono e si trasmettono, se abbiamo imparato come agisce un virus e quali accorgimenti sono più efficaci per impedire i contagi, e se possiamo contare su vaccini sempre più efficienti. La tecnologia, poi, ci mette a disposizione strumenti all'avanguardia sia per conoscere meglio quella meravigliosa «macchina» che è il corpo umano sia per sorvegliare la diffusione della malattia e costruire modelli matematici che ci consentano di prevederne l'andamento. La scienza fornisce dunque una preziosa bussola per fare la differenza per sé e per gli altri. Perché «se la vita sociale è il contesto dove si creano le condizioni di cui si nutre la pandemia, la consapevolezza di quanto sia determinante il contributo di ciascuno di noi», nelle piccole o grandi scelte di ogni giorno, è senz'altro l'antidoto migliore. -
I fantasmi non esistono. Vite morti e miracoli che nessuno vede
I fantasmi non esistono è un viaggio in un'Italia poco raccontata, ignorata, criminalizzata. A partire dalle inchieste e dai reportage narrativi scritti per il settimanale «Internazionale», Giuseppe Rizzo accompagna il lettore tra detenuti ed ex detenuti, persone senza dimora, nuovi poveri.Un ragazzo rapina la sua prima banca a quattordici anni e dopo una vita in carcere ora fa il mediatore tra autori di reati e vittime. Un senzatetto attraversa le strade di Roma e in un racconto lungo un giorno e una notte mostra cosa significhi vivere per strada e sopravvivere alla fame, al caldo e al gelo. Un gruppo di medici, operatrici e pazienti di una comunità psichiatrica costruisce alternative alle aule di tribunale, ai reparti chiusi degli ospedali e all'isolamento. Un adolescente si suicida in cella, dove non doveva stare. Una madre scopre un anno dopo che il figlio è morto di covid ed è sepolto in un lembo del cimitero Maggiore di Milano, dove finiscono i corpi che nessuno reclama. I fantasmi non esistono è un viaggio in un'Italia poco raccontata, ignorata, criminalizzata. A partire dalle inchieste e dai reportage narrativi scritti per il settimanale «Internazionale», Giuseppe Rizzo accompagna il lettore tra detenuti ed ex detenuti, persone senza dimora, nuovi poveri. Uomini e donne che vivono per strada o in edifici occupati. Che fanno i conti con fragilità e dipendenze. Ragazze e ragazzi finiti negli istituti minorili o in comunità di recupero, dimenticati dalle istituzioni. Un gruppo di persone spinte al margine dell'invisibilità, dove la violenza e la ferocia sono delle possibilità, ma non più dell'amicizia, dell'aiuto comune, della speranza e delle lotte condotte insieme a volontari, medici, attivisti, avvocati. Passando più tempo possibile con loro, lasciando spazio alla loro voce, non concedendo nulla all'enfasi e alla retorica, Rizzo denuncia le leggi pensate per punire la povertà, l'assenza dello stato, gli alibi di chi parla di persone invisibili, di fantasmi. E trova un modo nuovo e partecipe per scrivere di un'Italia tenuta fuori dal racconto collettivo, ma che riguarda tutti.