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Dolce e vizioso
Henry Dante nel mezzo del cammin della sua vita si ritrova in una selva oscura. O più prosaicamente in un gran casino. Eppure la giornata era cominciata come tante altre: spedito dal suo capo - il famigerato ""Honey"""" Pobrinkis, signore e padrone della malavita di Chicago - a ritirare dei diamanti prima che il ricettatore li facesse sparire, Henry si aspettava il solito pestaggio con al massimo qualche testa spaccata. Invece - per proteggere una donna, una donna bella e innocente - si ritrova a mettere fuori combattimento i suoi stessi complici, intascarsi le gemme, e a cercare un posto abbastanza lontano dove la vendetta di Honey non possa giungere. Ma ogni Dante deve avere la sua Beatrice: quella di Henry si chiama Grace McGlone, una rossa divisa tra una naturale e scatenata sensualità e la ferrea intenzione di """"guadagnarsi il paradiso"""". Grace lavora all'autolavaggio di un sonnacchioso paesino del Wisconsin, in attesa della sua classica, romanzesca, """"grande occasione"""", finché una mattina capisce che quell'occasione è finalmente arrivata e ha le fattezze di un uomo in fuga su un pick-up rosso con una valigetta di diamanti."" -
L' impresa irresponsabile
"L'impresa irresponsabile"""" non è un titolo metaforico. Se l'intervista a Gallino che aveva per tema la concezione dell'impresa di Adriano Olivetti si intitolava """"L'impresa responsabile"""", questo graffiante libro sul capitalismo deregolato dei nostri anni non poteva che ribaltare il precedente titolo. Perché per l'autore un'azienda diventa irresponsabile quando non risponde ad alcuna autorità pubblica o privata e soprattutto quando si afferma una concezione dell'impresa fondata sulla massimizzazione del suo valore in borsa, a qualunque costo e a breve termine. Dietro i principali scandali finanziari del nuovo secolo, non c'è infatti tanto la disonestà del singolo, quanto l'esito di un governo d'impresa che ha preso sempre più piede." -
Il linguaggio. Introduzione alla linguistica
Ritorna a distanza di molti anni, e con una nuova introduzione a cura di Paolo Ramat, il libro di uno dei maggiori linguisti e antropologi del Novecento. Il manuale di Sapir si distingue infatti per l'equilibrata fusione di tre elementi: una solida base costituita dalla communis opinio scientifica, uno stile seriamente divulgativo e brillante, una forte dose di originalità, sia propriamente scientifica, sia per quanto riguarda l'approccio culturale generale. -
Aria de la memoria. Poesie scelte 1973-2002
Franco Loi sceglie e presenta il meglio della sua produzione, realizzata in oltre trent'anni di attività. Definito da Pier Vincenzo Mengaldo ""la personalità poetica più potente degli ultimi anni"""", Loi è tra i più noti poeti dialettali italiani. Un poeta che non si limita a usare dialetti diversi, latinismi, toscanismi e persino lingue straniere: la sua è una lingua poetica spuria, molto personale, contaminata (per esempio il milanese diventa un idioma di contatto tra locali e immigrati). Questo perché il dialetto è per lui la lingua di un mondo della concretezza, al tempo stesso voce epica portatrice di una coralità spesso emarginata e voce sola dei versi d'amore o meditativi."" -
Città perfetta
Una piccola azienda di software viene venduta alla Morgan Holding, enorme corporation. Il gruppo di amici che formano la Simpliciter - Ken, il capo, che assume solo disadattati creativi, Max il bello, Bella di Giorno la punk, Chiara la misteriosa, Conte il genio informatico - crede di poter portare dentro la Morgan le proprie idee. Ma anche la Morgan ha un progetto sui giovani maghi della Simpliciter. E la Morgan deve riuscire a vendere al pubblico il suo più grande investimento, non solo immobiliare: la mirabolante Città Perfetta... Una trama fitta e avventurosa, sullo sfondo di scenari che riguardano tutti: la rivoluzione che diventa conformismo, il lavoro come creatività o schiavitù, la sfida perenne della ribellione individuale. -
Goetz e Meyer
A Belgrado un professore di lettere ebreo indaga negli archivi della seconda guerra mondiale per capire come mai l'albero genealogico della sua famiglia sia ridotto a un unico ramo, quasi secco. Nel corso delle sue ricerche trova traccia di Götz e Meyer, due giovani delle S.S. che furono mandati nell'estate del 1942 da Berlino a Belgrado con un compito preciso: trasportare gli ebrei dentro un camion ermeticamente sigillato, uccidendoli durante il tragitto tramite i gas di scarico. Sterminarono così 5000 ebrei serbi. Un romanzo di evidente matrice autobiografica che cerca di ricostruire un passato indicibile, di far fronte alla necessità di dare una figura, un corpo, agli esecutori del Male. -
Barthes di Roland Barthes
"L'unica passione della mia vita è stata la paura"""". La straordinaria epigrafe che Barthes ha scelto per il suo """"Piacere del testo"""", andandola a cercare in Hobbes, attraversa e segna come un motto emblematico anche tutta la sua speculazione. Paura di essere afferrato e frainteso, da una facile e sommaria 'cucina' ideologica. Paura della """"bêtise"""", che invita continuamente a ricercare e contraddirsi; paura d'esser fermato in un'immagine stereotipa e sterile. Ecco cosi, paradossalmente, per evitare questo procedimento di imbalsamazione precoce, di monumentalizzazione pubblica, l'idea di scriversi addosso una stravagante monografia, quasi per abolirsi, per cancellarsi, per """"derealizzarsi"""", come avrebbe detto un pensatore a lui caro, Sartre. Non tanto un diario di fatti, di accadimenti, ma piuttosto un diario di riflessioni; non tanto aneddoti biografici, ma avventure d'idee. Un quaderno a """"collage"""", in cui l'immagine univoca di Barthes viene continuamente frammentata, contraddetta, cancellata: """"io non mi assomiglio mai"""". Nella prima pagina, a caratteri autografi, quasi una confessione sommessa nell'orecchio di chi s'accinge ad intraprendere questo viaggio, si legge: """"Tutto ciò dovrà essere considerato come detto da un personaggio di romanzo"""". Un Barthes immaginario, dunque, personaggio fittizio, scritto, che si racconta in terza persona, dietro la maschera del frammento. Così è proprio in questo libro, scritto nel 1974, che si ritrova la fisionomia più autentica del grande critico." -
La regina dei sogni
La madre di Rakhi ha un dono: sa interpretare i sogni delle persone e leggere il loro destino. Rakhi invece, nata e cresciuta in America, si sente esclusa da tutto ciò che è indiano. Combatte ogni giorno con l'ex marito per l'affetto della figlioletta Jona, combatte per far sopravvivere il ristorante che ha aperto con l'amica Belle. Ma le sue battaglie sembrano di colpo superate di fronte agli eventi tragici della Storia, che la guidano verso una comprensione più profonda di sé e del proprio destino. -
Il giorno degli orsi volanti
Jon Scripcaru, il Biondo, è uno straniero, un immigrato, giunto da un indefinito paese dell'Est europeo in un'altrettanto indefinita terra del Sud d'Europa (la Sicilia?). Ha un passato fatto di affetti devastati per le ritorsioni di un regime che il padre ha provato a combattere, una galleria di immagini dure acquattate in fondo al cervello, conduce una vita modesta, da manovale che si accontenta e sta zitto. Come casa ha un garage occupato abusivamente, e dentro questo garage tiene al riparo da sguardi indiscreti ""un segreto""""."" -
Asce di guerra
C'erano anche italiani a combattere i guerriglieri Meo, nel fango e nell'orrore della giungla indocinese. Uscito in prima edizione nel 2000 presso Tropea, viene riproposto il romanzo corale, avventuroso e documentario in cui gli autori raccolti sotto il nome collettivo di Wu Ming e Vitagliano Ravagli fanno rivivere una pagina sanguinosa di storia, cancellata dalla memoria ufficiale. Alla base della ricostruzione, testimonianze dirette, tra cui quelle dello stesso Ravagli. -
Telescherno
Disegnatore satirico ma anche autore televisivo in proprio, Stefano Disegni conosce bene il mondo della tv, il suo linguaggio, le donne e gli uomini che la fanno e la disfano. Ma non gliene importa nulla, e racconta il mondo televisivo con la più totale irriverenza, e colpisce basso, sotto la cintura, si tratti di Costanzo e di Maria De Filippi, o di Fede, o di chi volete, con i suoi esilaranti miniracconti che formano una sorta di manuale di uso della televisione. Dalla rubrica ""Telescherno"""", tutte le settimane sul """"Corriere della Sera Magazine""""."" -
Dopo la lirica. Poeti italiani 1960-2000
Docente universitario a Genova, poeta egli stesso, Enrico Testa ha raccolto in questo volume testi di più di quaranta tra poeti e poetesse italiani del secondo Novecento. Ne esce un panorama sfaccettato che assume non tanto le tradizionali partizioni storicistiche della materia (scuole, correnti, categorie) quanto un impegno chiaramente saggistico, che tiene conto degli aspetti linguistici, del rapporto tra il lirismo tradizionale con le altre soluzioni che lo mettono in discussione. -
Il supplizio del legno di sandalo
All'inizio del secolo scorso la Cina vive un momento di caos politico. In una cittadina nello Shandong (la patria dello scrittore) i tedeschi stanno costruendo una ferrovia. Sun Bing, direttore e cantante di una compagnia di opera maoqiang, ne picchia uno che gli ha molestato la moglie e, in seguito alla feroce rappresaglia tedesca (che gli uccide la moglie e i due figli) scatena una ribellione contadina contro gli invasori. Il magistrato di zona è costretto a catturarlo e condannarlo al supplizio del legno di sandalo. -
Tu non c'entri
A scuola la chiamano ""Elena di Troia"""". E non perché è regina. Elena, liceo classico, quindici anni, è la schiava di tutti. Dipende dal gruppo, dalla sua """"crew"""", e il gruppo dipende da lei. Il suo è un vero e proprio servaggio sessuale. Ma un giorno Elena intravede una possibile via di fuga. Ed ecco che i fidati Oskar, Luca, Antonio, e persino il """"suo"""" Marco, per non parlare delle loro fidanzate, da carcerieri si trasformano in aguzzini, in una sorta di comico-tragica """"caccia alla strega""""."" -
2005 dopo Cristo
Un Paese che scivola lentamente nel baratro di una tragedia vissuta come farsa. In una prestigiosa villa in Toscana, il vecchio Sinisgalli trama ambigui disegni sulla politica italiana: un piano per uccidere il Presidente del Consiglio. Trascinati dal destino fino al fondo di questa oscura vicenda, un giovane universitario geniale e sprovveduto, una bionda misteriosa e il luciferino Andrea Abate, sono alcuni dei personaggi che si muovono al centro di un gioco più grande di loro, tra raduni situazionisti, missioni segrete e party esclusivi. La Babette Factory è composta da Christian Raimo (1975), Francesco Pacifico (1977), Francesco Longo (1978), Nicola Lagioia (1973). -
Quasi un'infanzia
Il protagonista di questo romanzo autobiografico è ancora piccolo quando si accorge che nella sua esistenza è cambiato qualcosa. La Germania (dove vivono i genitori) e l'Austria (patria dei nonni materni) sono infatti in guerra e l'ordine quotidiano nel quale è sin lì cresciuto risulta turbato. Più per gli adulti tuttavia, perché lui continua a vedere il mondo dal suo punto di vista e a considerare più emozionante andare allo zoo che non essere presentati al Führer. Dopo il 1945 il ""bambino"""" diventa un """"ragazzo"""" che studia in collegio e trascorre le vacanze nella residenza dei nonni, parzialmente trasformata in acquartieramento dell'Armata rossa: e in questo microcosmo assiste al tramonto di quel tanto che ancora restava della vecchia Austria imperiale."" -
In un tempo freddo e oscuro e altri racconti
Un romanzetto rosa scovato in una sgangherata libreria nasconde tra le pagine il poster di una misteriosa donna nuda. Un uomo si sveglia legato a una sedia di fronte a un dobermann scatenato. Un coniglio di un metro e ottanta corteggia un turista in un cimitero egiziano. Un ciccione comunica con un elefante per carpirne la saggezza. Un dinosauro gonfiabile vuole a tutti i costi andare a Disneyland... L'antologia definitiva che attraversa l'intera opera dello scrittore texano, dall'horror al pastiche umoristico alla narrazione storica, tra feroci assassini, vendette passionali, scherzi efferati, dolorosi momenti di rivelazione. -
Canto alla durata. Testo tedesco a fronte
Prendendo spunto da Goethe, ""maestro del dire essenziale"""", Handke propone in questo poemetto una sua personale ricerca sul concetto di durata, l'entità che fornisce contorno a quanto ha la tendenza a dissolversi. Connessa al ripetersi degli eventi quotidiani, ma al contempo svincolata dalla permanenza in luoghi o itinerari consueti, la sensazione della durata è l'esito della fedeltà a ciò che l'individuo sente come più profondamente proprio: fedeltà al divenire di una persona, fedeltà a """"certe piccole cose"""" che ci accompagnano """"in tutti i traslochi"""", fedeltà infine a determinati luoghi, un lago, una piazza, una sorgente alla periferia di Parigi. La durata tuttavia non esiste a priori, bisogna cercarla, andarle incontro, trovare un punto di mai definitiva, instabile quiete. La poesia - dice Handke - è uno dei migliori supporti in questa ricerca interiore. Ed è dunque naturale che questo libro di meditazione filosofica sia stato scritto in versi, quasi per bussare alla porta di quella condizione sapienziale tipica della poesia di ogni tempo."" -
Noi
Julian, Jake, Adrienne e Maggie: quattro ragazzi a Oxford, poco studio e molte discussioni, slanci di passione, amori, litigi e notti passate a raccontarsi la vita. Julian e Maggie provengono da una famiglia dell'upper class inglese, Adrienne è bella e ricca, Jake ha potuto frequentare le scuole migliori solo grazie ai soldi vinti a una lotteria. In collegio è stato sottoposto ad ogni sorta di umiliazione. Potrebbe dimenticare, forse, ma non Maggie che quando si innamora di lui, decide di regolare i conti con i suoi nemici. Un romanzo sull'amore e sulla crudeltà, sull'irresponsabilità dell'adolescenza, quando tutto è assoluto e ad ogni passo sembra che la vita intera sia in gioco. Una sana sete di giustizia si trasforma in una tragedia farsesca... -
Lombardia stravagante. Testi e studi dal Quattrocento al Seicento tra lettere e arti
Nel suo operoso percorso di studi, Dante Isella ha ricostruito i fili di una cultura lombarda che, sotto il segno di un forte realismo etico, si sono dipanati senza soluzione di continuità dal Maggi a Sereni, cioè dal Seicento al pieno Novecento. In questo suo nuovo volume Isella aggiunge alla sua ricostruzione critica e filologica il periodo antecedente, dal Quattrocento al Seicento, facendo emergere figure niente affatto minori come Fabio Varese. In particolare in questo volume la ricostruzione è indissolubilmente storico letteraria e testuale e costituisce un'introduzione alla letteratura lombarda dell'epoca, ma anche il corpus di tutti i testi presi in esame.