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Parlarsi. La comunicazione perduta
Nel corso della nostra vita siamo accompagnati da alcune esperienze fondamentali che ci consentono di conoscere cosa noi siamo e cosa sono gli altri; e fra queste esperienze come non ripensare alla tristezza, alla sofferenza, alla felicità, alla solitudine, alla tenerezza, al desiderio di comunità e di comunità di destino, alla speranza, alla malattia e alla morte volontaria, e ai modi con cui entrare in comunicazione con ciascuna di queste esperienze? Ma cosa è questa parola ambivalente, ""comunicazione"""", che entra in gioco in ogni forma di discorso e di vita? Comunicare vuol dire rendere comune (dal latino munus, dono): è dialogo, relazione. Significa entrare in relazione con la nostra interiorità e con quella degli altri, nella convinzione che comunicazione sia sinonimo di cura. Noi entriamo in relazione con gli altri, allora, in modo tanto più intenso e terapeutico quanta più passione è in noi, quante più emozioni siamo in grado di provare e di vivere."" -
Civiltà sepolte. Il romanzo dell'archeologia
C. W. Ceram si è proposto, in questo libro ormai divenuto un classico, ""di mettere in luce il carattere appassionante, drammatico, profondamente umano"""" delle ricerche archeologiche. In sua compagnia assistiamo ai favolosi trionfi registrati nelle scoperte di civiltà scomparse, al seguito di archeologi, scavatori, ostinati studiosi come Schliemann o Thompson, di quanti hanno rivelato civiltà dimenticate di cinquemila anni or sono. Partendo dal primo teorico della nuova scienza, Winckelmann, e giungendo alle moderne esplorazioni americane nei territori dei Maya e degli Aztechi, Ceram traccia un'avventurosa storia dell'archeologia nei suoi principali teatri: il Mediterraneo, l'Egitto, la Mesopotamia, l'America."" -
Anime alla deriva
Il sole sta tramontando su un mare in tempesta, e James Farrell lo osserva da una finestra di Seton Castle, la residenza in Cornovaglia che, per più di quarant'anni, ha condiviso con sua moglie Sarah. Ma Sarah è morta, ed è stato James ad ucciderla, appena ventiquattr'ore prima. Perché? Perché un uomo pacifico ha ucciso la sua compagna, dopo mezzo secolo di felice convivenza? Le risposte non sono facili da affrontare, ma James sa di doverlo fare, e sa che, per farlo, deve ricostruire il proprio passato: deve tornare all'epoca in cui, rampollo dell'alta società londinese, aveva conosciuto Ella, la cugina di Sarah, e l'aveva amata appassionatamente, contro tutti e contro tutto... -
Allegro occidentale
Mister Piccolo è uno scrittore al quale viene fatta una proposta: girare il mondo insieme ad altri sei colleghi. Così comincia per lui un'avventura all'insegna della diversità: quella di popolazioni lontane, ma soprattutto della sua. Sì, perché Mister Piccolo, con il bagaglio di Occidente che si porta dietro, capisce ben presto che il vero diverso è lui, segnato dal marchio del privilegio che azzera le distanze geografiche e amplifica le differenze sociali. Eppure, a poco a poco, si lascia permeare dall'imprevedibilità del viaggio, perdendosi nella mesta allegria di sapersi altro da ciò che è. E scopre che i cinesi vedono gli occidentali tutti allo stesso modo (tanto che lui viene scambiato per Nicolas Cage), che a Hong Kong non si è nessuno se non si possiede un biglietto da visita, e che l'avventura più inquietante, in realtà, l'ha vissuta a Roma, una notte che non aveva i soldi per rientrare a casa in taxi... -
Il buio fuori
Diversi personaggi si trovano a peregrinare nelle terre desolate di un Sud degli Stati Uniti senza tempo e dietro di loro si forma una lunga scia di sangue.In una capanna al limitare del bosco, la giovane Rinthy dà alla luce un bambino. Il padre del bimbo, e fratello di Rinthy, si libera del neonato abbandonandolo in riva al fiume. Certa che il figlio sia vivo, la donna parte alla sua ricerca per le strade di una terra desolata. Il padre, a sua volta, rincorre la sorella per le stesse strade, mosso da un'uguale certezza di ritrovarla. Al loro girovagare si intreccia quello di una malvagia «trinità» che sfiora via via le misere esistenze di una serie di personaggi tingendole di sangue. E quando i protagonisti si incontreranno, l'epilogo avrà tratti d'inimmaginabile crudeltà. Alle imprese scellerate degli uomini fa da contrappunto la leggiadra perfezione della natura, come se a crearla fosse stata una divinità diversa da quella che sovrintende alle cose degli uomini. -
Il silenzio del mare
Diffuso in Francia come libro clandestino sotto l'occupazione tedesca, nel 1942, ""Il silenzio del mare"""" è una breve narrazione che si svolge tra le quattro mura di un salotto, ma è soprattutto la storia della muta resistenza che fu la prima forma di opposizione francese all'invasore tedesco. Tradotto in ventuno lingue è divenuto ovunque un racconto-simbolo della virtù eroica dell'intransigenza, che può sbocciare anche nel più umile degli esseri umani."" -
La novella degli scacchi
«Fra i due si instaurò di colpo un rapporto diverso; una pericolosa tensione, un odio appassionato. Ormai non erano piú due persone che volevano mettere alla prova la propria perizia nel gioco, erano due nemici che avevano giurato di distruggersi a vicenda.»«Il miglior racconto di Stefan Zweig» – Daniele Del GiudiceChi è lo sconosciuto in grado di tenere testa al grande Czentovic, il campione del mondo di scacchi? Dice il vero, quando sostiene di non giocare da piú di venti anni? Quale mistero nasconde in realtà quest'enigmatico giocatore? Scritto pochi mesi prima che Zweig si suicidasse nella città brasiliana di Petrópolis, Novella degli scacchi è una inquietante favola, «un piccolo contributo – come sostiene con dolorosa ironia il protagonista – a questa nostra epoca cosí grande e soave». -
Zanna Bianca
Il mondo degli uomini può essere anche più selvaggio delle foreste del Grande Nord americano. È quello che scopre Zanna Bianca, nato da una lupa semidomestica e catturato ancora cucciolo. L'avidità delle persone che incontra è pari alla ferocia dei predatori dei boschi, e l'odio dei cani contro cui è costretto a combattere lascia Zanna Bianca solo contro tutti. Finché un nuovo padrone verrà a spezzare la catena che lo lega a questa dura vita, e cercherà di rimediare al male che gli uomini gli hanno fatto. Età di lettura: da 9 anni. -
Il giro del mondo in ottanta giorni
Phileas Fogg, gentiluomo inglese assai flemmatico, scommette con i soci del suo club che riuscirà a compiere in ottanta giorni il giro del mondo. Parte seguito dal suo fedelissimo servo Giovanni detto Passepartout. Gli è però alle calcagna un poliziotto che si affanna a seguirlo nelle tappe dell'eccezionale itinerario perché Fagg è sospettato di un grosso furto perpetrato in una banca inglese. Questo è l'avvio del romanzo che Verne pubblicò nel 1873 e che costituisce da più di un secolo uno dei più duraturi successi in tutte le lingue. È una storia sospesa di continuo tra avventura e ironia, dove i colpi di scena si susseguono ad un ritmo irresistibile. -
Teatro vol. 1-2
Nel primo volume sono raccolti i testi che hanno rivelato il drammaturgo inglese e ne hanno decretato poi il successo internazionale coronato dal Premio Nobel, in quanto erede e continuatore di maestri come Beckett, Genet e Ionesco; sono Il compleanno, La stanza, Il calapranzi, La serra e Il guardiano. Il secondo volume - che contiene anche alcuni ""ritocchi"""" compiuti dallo stesso autore - comprende le commedie scritte tra il 1962 (The Lover) e il 1991 (Party Time). Dai capolavori della maturità, come Il ritorno a casa del 1964, e Terra di nessuno di dieci anni dopo, alle tragicommedie sulla """"menzogna dell'amore"""" - L'amante, Vecchi tempi, Tradimenti - ai brevi drammi """"politici"""" piú recenti - Il bicchiere della staffa, Il linguaggio della montagna, Party Time, in cui Pinter denuncia, con la consueta forza di ambasciatore di Amnesty International e di illustre rappresentante del P.E.N. Club inglese, torture, guerre, violazioni dei diritti umani e abusi di potere. Il volume è accompagnato dall'appendice Pinter in Italia e da una nota del curatore che dà conto delle altre numerose """"arti"""" di cui egli è maestro: regista, sceneggiatore, attore."" -
Il prezzo
Due fratelli che non si parlano da molti anni si ritrovano insieme in una stanza di una casa che sta per essere abbattuta. Si tratta di vendere i mobili di famiglia, lì accatastati dopo la morte del padre, a un anziano antiquario ebreo-russo. Si tratta di stabilirne il prezzo, ma si tratta anche di ripercorrere le proprie vite e confrontare le diverse scelte fatte: la famiglia, la carriera, l'accudimento del padre. E le più radicate convinzioni su come siano andate le cose in famiglia si sgretolano a poco a poco. Su entrambi aleggia la figura del vecchio antiquario, misteriosa, fantasmatica, ambigua, ma carica di un istinto vitale che i personaggi più giovani sembrano avere smarrito. La pièce debuttò nel 1968 al Morosco Theatre di Broadway con grande successo (429 repliche consecutive). In Italia fu ripresa nel 1969 con Raf Vallone e Mario Scaccia. Per la stagione 2015-16 una nuova versione del testo è messa in scena dalla Compagnia Orsini. -
Osare dire
Viviani ha ormai al suo attivo una lunga serie di libri che hanno fatto la storia della poesia italiana contemporanea. In questo percorso ha attraversato diverse fasi, variando la sua voce e la forma dei testi. Nei suoi libri più recenti era emersa una scrittura aforistico-assertiva che affrontava direttamente i temi delle ""cose ultime"""" che più gli stanno a cuore. Con questa nuova raccolta, pur non derogando all'essenzialità dei pensieri e delle occasioni (la natura come misura esemplare, il riconoscimento dei limiti umani, la fine), si manifesta una svolta, o per meglio dire un ritorno, verso un dire più allusivo, ambiguo, sfuggente, a volte enigmatico, sorprendente per associazioni ed esiti linguistici. Dunque una rinnovata fiducia nella poesia e, sempre di più, nella voce umana, luminosa e fragile; e anche nella percezione di ciò che dura più dell'uomo, purché si proceda col necessario rispetto: sapendo che qualsiasi invocazione o preghiera è un osare, un gesto che sfiora l'azzardo. E che quindi va compiuto con consapevole riserbo."" -
La notte di Roma
Brucia la città, bruciano le passioni. Nella notte di Roma, non c'è misericordia per nessuno. Dove è Suburra, comincia la notte di Roma. Il giovane Sebastiano ci prova, a reggere le fila di un regno del crimine. Ma se il re è lontano, gli incidenti capitano. E il Samurai è molto lontano. Chiara ci prova, a ben governare. Ma se il cuore è troppo scoperto, magari ti innamori di chi nemmeno vorresti guardare in faccia. E gli incidenti capitano. Adriano Polimeni ci prova, con un monsignore di buona volontà, a guardare in faccia il pericolo. Troppo da vicino, forse. Si accende la guerra che tutti vedono, continua quella che non vede nessuno, la più feroce. La lotta stavolta è per salvare l'anima. -
Banditi
Pietro Chiodi compare con il nome di Monti fra i personaggi del ""Partigiano Johnny"""" di Fenoglio, di cui fu professore al liceo di Alba. Giovanissimo, Chiodi era fra i maestri di vita civile che convinsero tanti a salire in collina e combattere il nazifascismo. Chiodi visse con loro questa esperienza di lotta, come racconta in questa sorta di diario steso """"a caldo"""" nei mesi immediatamente successivi alla fine del conflitto."" -
Sempre caro
Nuoro, fine Ottocento. Bustianu Satta, al secolo Sebastiano Satta (1867-1914), un giovane avvocato e poeta, accetta di difendere Zenobi Sanna, un pastore accusato di furto di bestiame. Il giovane, inspiegabilmente, non solo si è dato alla latitanza ma pare voglia distruggere le possibili prove a suo favore complicando la vicenda che inizialmente appare di facile soluzione. In una narrazione a tre voci, ""con una sapiente, calcolatissima commistione tra lingua e dialetto"""", come scrive Andrea Camilleri nella sua Prefazione, Fois immerge il lettore in una oscura e delittuosa storia che costringerà l'avvocato, tra reticenze, patrimoni contesi, lettere e fotografie misteriose, a improvvisarsi investigatore per risolvere il caso. """"Dice che l'avevano visto pensieroso, come sempre quando aveva una causa difficile. Che tutto si poteva dire di lui, ma non che non prendesse sul serio il suo lavoro""""."" -
L' amore e gli stracci del tempo
La prima volta che Zlatan vede Ajkuna è rapito dal dondolio delle sue trecce che ""si allungano quasi a toccare terra"""". Non sa ancora che quella bambina diventerà così centrale nella sua vita. Crescono insieme a Pristina, nella stessa casa, anche se lui è serbo e lei kosovara di etnia albanese. I loro padri, Milos e Besor, condividono la passione per la medicina e per le poesie di Charles Simic. Le loro madri, Slavica e Donika, litigano su come fare le conserve di peperoni e sui particolari di certe ballate, patrimonio comune dei popoli dei Balcani. Ma il Kosovo, in cui per secoli questi popoli hanno convissuto, alla fine degli anni Novanta sanguina. Ed è l'ennesima ferita al cuore dell'Europa balcanica. Tra i botti di Capodanno e gli spari della guerriglia, Ajkuna e Zlatan si promettono amore eterno """"come solo due ragazzi possono promettersi"""". La storia però li separa: militare di leva lui, profuga lei. Ajkuna si ritrova in Svizzera, dove partorisce Sarah. Zlatan finisce in Italia, dove incontra Ines. Una ragazza minuta, con i capelli lisci che le cadono sulle spalle. Proprio come Ajkuna. In un montaggio alternato, il romanzo segue le vite dei due protagonisti, il loro rincorrersi e sfiorarsi, e forse perdersi. Lungo il cammino, in una babele arruffata di lingue, Zlatan e Ajkuna incroceranno una piccola folla di personaggi intensi, veri, col loro bagaglio di storie al seguito."" -
Aracoeli
"Mia madre era andalusa. Per caso, i suoi genitori portavano, di nascita, l'uno e l'altra, il medesimo cognome Munoz: così che lei, secondo l'uso spagnolo, portava il doppio cognome Munoz Munoz. Di suo nome di battesimo, si chiamava Aracoeli"""". Così ha inizio questo romanzo, in cui Manuele, quarantenne fallito e omosessuale infelice, rimpiange l'infanzia paradisiaca vissuta in simbiosi con la madre Aracoeli, una selvaggia ragazza andalusa sposata a un ufficiale della marina italiana. Per Manuele la fine dell'infanzia si configura come una cacciata senza colpa dall'Eden e il suo ricordo è prigione e sventura, poiché la madre, colpita da un morbo misterioso, è morta oltraggiando gli affetti famigliari con una furia demenziale e lussuriosa." -
Il muro
Il muro, La camera, Erostrato, Intimità, Infanzia di un capo: cinque racconti che mettono a nudo il coraggio e la viltà di fronte alla vita. Il libro piú intenso e rappresentativo di Sartre.Morte, follia, impotenza, perversione e menzogna: è intorno a questi temi che si snodano le esistenze dei protagonisti del libro. Il muro della cella contro cui vanno a sbattere i pensieri di tre condannati a morte, le pareti delle stanze che chiudono tragici misteri sessuali e delittuosi, il gesto clamoroso di Erostrato contro il mondo, l'inutile ricerca di una nuova vita di Lulú e infine la tormentata coscienza di Lucien Fleurier sono i tanti frammenti di una realtà allucinata. Uscito per la prima volta nel 1947 in Italia, dove fu denunciato per oltraggio al pudore e sequestrato, Il muro è considerato l'opera di narrativa piú inquietante di Jean-Paul Sartre. -
La fine del tempo. La rivoluzione fisica prossima ventura
Un saggio che arriva al cuore della fisica moderna, che solleva dubbi sul maggiore contributo di Einstein (il continuo dello spaziotempo) ma che propone anche una soluzione a uno dei più grandi paradossi della scienza contemporanea: la distanza tra la fisica classica e la fisica quantistica. Barbour sostiene che l'unificazione della relatività generale di Einstein con la meccanica quantistica può determinare la fine del tempo. Il tempo non avrà più un ruolo centrale nei fondamenti della fisica. In questo testo rivoluzionario si aprono squarci affascinanti sui misteri dell'universo: i mondi multipli, i viaggi nel tempo, l'immortalità e, soprattutto, l'illusione del moto. Prima edizione nei ""Saggi"""", 2003."" -
Fare un film
Il regista americano Joseph Losey scrive a Fellini: ""Caro Federico, solo per dirti che la settimana scorsa ho rivisto alla televisione francese La dolce vita. Che film stupendo! Coraggio!"""" E Fellini risponde: """"Caro Joseph, io non rivedo mai tutti i miei film e quando un amico me ne parla perché ne ha visto uno di recente, ho sempre un soprassalto, come se avessero scoperto all'improvviso che non ho pagato le tasse, o come se venissi a sapere che il marito di una bella signora ha scoperto tutto e mi cerca..."""" In questo libro, Federico Fellini ha svelato per la prima volta i legami misteriosi, talvolta inquietanti, che lo avvincono al suo lavoro. Fra divagazioni estrose e vagabondaggi della memoria, egli racconta l'atmosfera in cui ha realizzato i suoi film, gli episodi bizzarri o drammatici, gli incontri che sembravano insignificanti e furono memorabili. Ma soprattutto Fellini racconta come si offre alla sua immaginazione l'idea di un film, a cui è solito accostarsi buttando giù piccoli disegni.""