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Ricordi autobiografici. Il mio testamento. Raccolta di pensieri pratici
Baldassarre Labanca (Agnone 1829 - Roma 1913) dopo aver subito - studente a Napoli nel 1848 - la repressione del sanguinario regime di Ferdinando II, insegnò nei Seminari di Altamura, Diano e Conversano contribuendo alla liberazione dalla tirannide borbonica. Insegnò poi nei licei di Chieti, Bari, Milano e Napoli e nelle Università di Padova e Pisa. Per oltre vent'anni occupò la prima cattedra di Storia del cristianesimo nell'Università di Roma promuovendo - fra i pochissimi in Italia - gli studi storico-religiosi e le relazioni con i maggiori intellettuali europei della materia. Guardato con sospetto dai clericali e con sufficienza e diffidenza dagli anticlericali il suo ricordo è stato totalmente cancellato in Italia, nonostante una imponente quantità di libri e articoli scritti in una vita interamente dedicata allo studio. Sono raccolti qui - in edizione critica - due testi postumi e inediti nella loro versione originale i ""Ricordi autobiografici"""" e """"Il mio Testamento"""" insieme ad altre carte - provenienti tutti dalle Biblioteche Riunite 'Comunale - B. Labanca' di Agnone - che offrono nuovi elementi sulla sua vita di operoso studioso nei primi cinquant'anni dell'Italia unita. In Appendice un'analisi grafologica di Anna Federica Fava Del Piano."" -
Il perdono che genera la vita. Oltre il pregiudizio della giustizia retributiva
Da sempre il perdono è stato visto come una sorta di rimedio per riparare un torto subito,quasi come una sorta di sanatoria a fronte di una situazione a cui non può essere posto rimedio con i criteri normali della giustizia. Di qui, appunto, la contrapposizione con la giustizia. Ed ecco, allora, la consapevolezza della difficoltà di perdonare per tutti e per ogni situazione. Insomma un tappabuchi quando vi siano le condizioni di una giustizia impossibile e una generosità ""eroica"""" per chi riesce a perdonare. L'ipotesi di lavoro di questi studi è che, invece, il perdono sia una mentalità strettamente legata al bene che precede il porsi dell'uomo nei confronti dell'altro uomo e che comprende in sé le esigenze di giustizia. Il perdono è così inteso come un fatto originario, che dà luogo alla vita e permette lo sviluppo di un'antropologia veramente umana. Gli studi, che costituiscono questo libro, esplorano all'interno delle diverse discipline (filosofiche, teologiche, psicologiche, teologico-pratiche) la pertinenza dell'ipotesi di lavoro."" -
Quanto vale la vita di un uomo?. Storie che interpellano la coscienza e la città
Le storie raccontate in questo libro fanno luce su vuoti affettivi, violenze nascoste, interventi approssimativi dei servizi, distruzione dello Stato sociale che convergono nel far perdere speranza e dignità a tante persone e ricadono soprattutto sui bambini. Da qui la drammatica domanda: ""Quanto vale la vita di un uomo?"""". E tuttavia, come scrive nella presentazione il vescovo Mons. Staglianò, """"al fondo, sotto le pieghe del dolore e dell'abbandono, nel libro si racconta la misericordia come attenzione a tanta umanità sofferente, già nel dare voce a chi non ha voce e nel farci conoscere sofferenze inaudite che diversamente resterebbero nel buio dell'indifferenza e di una lettura semplicistica della povertà; si racconta quindi la misericordia come appello alla coscienza di tutti perché recuperiamo nella relazione con l'altro, soprattutto se povero e sofferente, un'umanità vera; e questo al di là del risultato, semplicemente perché si ama e perché si ama con la cura di un familiare, per i credenti si ama il fratello in cui Cristo stesso ci visita""""."" -
Dalla porta alla mensa
Cosa accade nell'incontro con le vecchie e nuove povertà? Il racconto di esperienze concrete (e 'replicabili' anche in altri contesti) delinea percorsi possibili di condivisione, con un significativo intreccio di intelligenza e amore. A cinquant'anni dal Concilio Vaticano II e nel decennio dedicato dai vescovi italiani all'educare, si testimonia inoltre la valenza formativa di rapporti con i poveri che mettono al centro la relazione, delineando il volto di una Chiesa che fa proprie ""gioie e dolori"""". La documentazione di criteri per l'ascolto e l'accoglienza e la scrittura di Patti educativi e sociali esemplifica quindi le possibili reti che rendono la città degli uomini più attenta e più fraterna."" -
Le sue braccia sempre aperte. Omelie dalla sapienza della vita. Vol. 1
Le sue braccia sempre aperte è una raccolta di omelie in cui il padre Salonia parla a cuore aperto dell'amore infinito di Dio, della sua voglia di salvarci a tutti i costi, di darci quella pienezza che il nostro cuore cerca. Attento allo stile relazionaledi Gesù, al suo farsi da parte per mettere al centro chi soffre, da fine psicoterapeuta, esperto della fatica del vivere, Salonia coglie nei vari scenari evangelici ogni gesto che possa indicarci strade nuove per una relazionalità più profonda ed autentica: attenta ai bisogni dell'altro, che guardi al cuore e non alla legge, che si nutra di speranza e coraggio. Sono riflessioni che sgorgano da quella sapienza della vita che l?autore ha maturato in anni ed anni di ministero e di attività terapeutica, nel sostegno delicato e profondo a quanti fanno l'esperienza inevitabile, ma a volte devastante, del dolore dell'anima. -
Tra. Per una fenomenologia dell'incontro
Viviamo ogni giorno trasportati dall'onda inarrestabile del quotidiano. Eppure il nostro organismo è costantemente in contatto con un fondamento della vita che ci supera e ci sostiene, mentre appare al contempo strutturalmente aperto al mondo in cui accade per noi e per tutti il gioco dell'esistenza. In Gestalt Therapy il principio vitale che regge e armonizza le dinamiche dell'esserci si chiama sé, l'istanza che esprime il nostro essere collocati al confine dell'esperienza, lì dove siamo protesi verso l'altro e incontriamo l'ambiente che ci sollecita e ci nutre. Da questo punto di vista, Tra di Bin Kimura, uno dei più noti e influenti psichiatri giapponesi, può a buon diritto essere considerato come un vero e proprio trattato di fenomenologia gestaltica, dove, con un linguaggio rigoroso e concettualmente controllato, si racconta la manifestazione del sé nella concretezza del contatto intersoggettivo e interpersonale. -
L' Attesa e la speranza
Questo libro vuole essere un'occasione per vivere il tempo di Avvento leggendo, meditando e pregando quotidianamente la Parola nei testi proposti dalla liturgia feriale e festiva. La sua struttura prevede come asse portante la riflessione sull'Evangelo del giorno, con un approccio volto a coniugare il rispetto dell'alterità storico-culturale del testo con le tematiche esistenziali e antropologiche che la Scrittura pone all'uomo contemporaneo. Il momento della riflessione sul brano evangelico è incorniciato, secondo lo spirito tipico della lectio divina, da una preghiera sempre ispirata alla Parola. Inoltre, sia la presenza costante di un brano estratto dalla prima lettura prevista dalla liturgia sia l'utilizzo di citazioni da autori spirituali antichi e moderni consentono di arricchire l'esperienza spirituale quotidiana. In tal modo testo biblico e tradizione da un lato, studio e preghiera dall'altro trovano la loro opportuna integrazione. -
Profezia e politica in Emmanuel Mounier. Nucleo strategico del pensiero utopico del Novecento
Profezia e politica sono stati sempre ritenuti due poli opposti e inconciliabili, ma in realtà costituiscono le polarità dialettiche di un'unica avventura umana, di progresso e di senso, laico e cristiano, in una storia strutturalmente aperta verso 'nuovi cieli e una nuova terra'. Nel saggio si approfondisce la centralità strategica del pensiero politico-utopico di Emmanuel Mounier e il suo impianto valoriale, circolare e dialettico di libertà, eguaglianza e fraternità attraverso l'analisi rigorosa del fondamento del civis nella persona umana e del nesso inscindibile tra individuo e comunità e tra profezia e politica su cui edificare la struttura civile della democrazia fraterna secondo Maritain e La Pira. Profezia e politica vanno riannodate perché, se si spegne la profezia, muore la persona umana e la politica da utopica diventa utopistica e da democratica diviene demagogica e totalitaria, come nelle disumane esperienze politiche del Novecento. Vengono così indicate le linee culturali e spirituali di un socialismo mounieriano 'compatibile', a livello antropologico e politico, e strutturalmente 'possibile', in termini di realismo della utopia umanistica, che si edifica nella libertà, dal basso, nella società civile, nei luoghi dell'abitare, nelle scuole della formazione e nelle esperienze coinvolgenti di un impegno politico generoso. -
Nella speranza siamo salvati. Attesa, fiducia, prospettiva negli orizzonti del presente. Vol. 8
Che cosa posso sperare? Oggi più che mai la domanda trascendentale di Kant assume i contorni di un enigma: quanto è legittimo sperare in un mondo segnato dalle crisi economiche e di senso, dalla rassegnazione, da una schiacciante percezione di impotenza e di illegalità diffusa? In questo senso, la disperazione sembra essere la vera cifra del nostro tempo, una disperazione che diventa un appello e una sfida per la comunità cristiana. Chiamata a rendere ragione della speranza che la anima (1Pt 3,15), la Chiesa con coraggio è impegnata nella promozione di un nuovo umanesimo animato da quella speranza che, da un lato, ridona unità e senso ad un presente prigioniero del frammento e dell'isolamento ricalibrandolo alla luce della sovrabbondante promessa di Dio e, dall'altro, permette di sanare le relazioni ferite tra gli uomini, con il creato e con Dio. La speranza, allora, da autoreferenziale proiezione dei propri desideri o da vaga prognosi del futuro, diventa testimonianza della presenza salvifica di Dio nella storia e promozione di ciò che è autenticamente umano. -
Osare la speranza. La liberazione viene dal Sud
Da una delle mille periferie dell'Italia del sud suor Rita Giaretta discute e riflette con Sergio Tanzarella sulla condizione e sul futuro della vita religiosa femminile. Dinnanzi alla distruzione ambientale e morale di terre come la Campania, sfigurate da camorra e da mentalità camorristica diffusa che pervade tutta la società, che senso ha essere una suora? E quanto costa la fedeltà al Vangelo? Domande stringenti e risposte problematiche e convincenti che mostrano come schierarsi dalla parte delle vittime della tratta degli esseri umani, degli esclusi, dei senza permesso di soggiorno è l'unico modo per avere cura del presente, per riconoscere il volto dell'altro e per comprendere il senso della storia. Un dialogo aperto che non si accontenta delle denunce, ma che dallo stesso Sud di morte dimostra che la speranza va osata perché poggia su quanto ciascuno di noi è disposto ad offrire e a rinunciare come dono gratuito di sé per una liberazione comunitaria. In Appendice la testimonianza di Titti Malorni vice presidente della cooperativa neWope. -
La mia primissima Bibbia
Tutte le storie più amate, raccontate in modo speciale per i piccoli. Età di lettura: da 3 anni. -
Viaggio nei luoghi della Bibbia
Questo libro è una vera e propria guida tra luoghi e città della Bibbia. Vi ritroverete negli antichi e splendidi paesi dell'antico e vicino Oriente: Canaan, Egitto, Assiria, Babilonia e Persia. Viaggerete a volte in aperta campagna, in regioni desertiche o in terre coltivate. Altre volte in grandiose città abbellite da edifici sfavillanti. Incontrerete uomini al lavoro, in guerra, in preghiera. Al culmine del viaggio conoscerete anche il potente impero romano, visiterete i luoghi conosciuti da Gesù e dai suoi discepoli, che annunziarono il Vangelo in tutto il mondo. Età di lettura: da 6 anni. -
Io amo la mia mamma
Tutte le mamme sono molto speciali. Questo libro puoi leggerlo con la migliore mamma del mondo: la tua. Età di lettura: da 3 anni. -
Storie di animali dalla Bibbia
Giona e la balena, Daniele nella fossa dei leoni... Alcune storie della Bibbia avvengono sotto gli occhi di testimoni il cui giudizio raramente viene ascoltato. Eccone otto delle più amate raccontate dal punto di vista degli animali... Età di lettura: da 5 anni. -
Storie della buonanotte dalla Bibbia
Età di lettura: da 3 anni. -
Le storie più belle della Bibbia
Le più belle storie della tradizione biblica raccontate con semplicità ai bambini. Le splendide immagini che accompagnano la narrazione riscaldano il cuore e rendono le storie e i personaggi indimenticabili. Età di lettura: da 6 anni. -
San Giuseppe
Giuseppe era un uomo speciale. Era buono, generoso e anche coraggioso: non esitò un attimo a lasciare la sua terra e il lavoro per mettere in salvo la vita di quel bambino che Dio gli aveva affidato. Scopri in queste pagine la sua storia! Età di lettura: da 5 anni. -
Gesù spiegato ai bambini. Il piccolo gregge
Gesù, nostro fratello e maestro, compagno di strada e guida luminosa, ci ha lasciato un'eredità che vale una vita di felicità e pienezza. Questo libro aiuta i bambini a scoprire la sua figura, attraverso le pagine più belle del Vangelo. Età di lettura: da 6 anni. -
Il Signore ci conduce come madre. La missione etiopica di Francesco da Mistretta
Ripercorrendo l'inedita esperienza missionaria di fra Francesco da Mistretta e fra Lodovico da Laurenzana, il libro rilegge, recuperando fonti inedite, le seicentesche missioni in Etiopia affidate da De Propaganda Fide ai frati minori strictioris observantiae dopo l'espulsione dei portoghesi e dei gesuiti. Lasciandosi avvincere dalla narrazione, si scoprirà gradualmente come tale vicenda non sia un episodio seriale che poco aggiunge alla conoscenza storica: al contrario, ogni missione è una storia a sé e la spedizione di Francesco da Mistretta e compagni ben individua il tentativo del pontificato Chigi (1655-1667) di fare una 'missione altra' rispetto al passato, per ritrovare fuori Europa quella centralità diplomatica oramai persa in Occidente dopo la pace di Westfalia (1648). E fra i chiaroscuri tracciati dall'ostruzionismo delle potenze europee e di altri ordini religiosi, si impone la luminosa figura di un piccolo fraticello siciliano che, armato solo della fede e di un poco di santa ingenuità, dimentico delle fatiche e dei ritardi del viaggio, incurante dei pericoli che lo attendono nella missione, nelle sue lettere osa definirsi figlio di un Dio che lo ""porta come una madre nelle sue braccia"""" facendolo speditamente volare, attraversato il Mar Rosso, nella sua amata 'terra promessa'."" -
Volontà, libertà e autenticità in Bernard Lonergan
Dopo un'introduzione di carattere generale sul contesto storico e culturale in cui si inserisce il pensiero di Bernard J. F. Lonergan (1904-1984), vengono richiamati quegli elementi dell'analisi conoscitivo-metafisica lonerganiana che portano questo autore a delineare un realismo critico, elaborato a partire dall'auto-appropriazione da parte del soggetto in quanto conoscente, fino a fondare la possibilità dell'etica, possibilità che costituisce la problematica centrale del presente lavoro. A valle di un lungo percorso conoscitivo, in cui il soggetto è invitato da Lonergan ad appropriarsi di se stesso mediante l'intensificazione del dinamismo intenzionale della propria coscienza, cioè attraverso l'attenzione a tale dinamismo, la sua comprensione e la sua piena conoscenza, viene qui approfondito come questo autore sviluppa le tematiche della volontà, della libertà e dell'autenticità sia separatamente sia nelle loro reciproche relazioni. L'etica, come del resto la metafisica, viene colta nel contesto di una complessa integrazione conoscitiva che permette di analizzare il processo di sviluppo dell'essere umano a livello biologico, psichico, intellettuale e morale e di coglierne sia l'unità di fondo sia l'istanza di auto-trascendimento, pur nel riconoscimento dei vari condizionamenti che influiscono sul suo comportamento.