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Schede umanistiche. Rivista annuale dell'Archivio Umanistico Rinascimentale Bolognese. Nuova serie (2018). Vol. 32
Contributi di Patrizia Caraffi, Leonardo Quaquarelli, di Eleonora Carinci, di Rossella Lalli, di Irene Zanini-Cordi, di Merry E. Low, di Alessandra Munari. -
Il corpo d'amore
Il saggio di Giuliano Piazzi dal titolo ""Il Corpo d'Amore"""" è l'ultimo suo manoscritto, redatto e definitivamente messo a punto tra la primavera e gli inizi dell'estate del 2014, grazie anche all'aiuto del figlio Nicola. Il testo, con apposta una dedica commossa dell'autore ai suoi due nipoti e l'aggiunta di alcune pagine conclusive avvenuta con ogni probabilità proprio negli ultimi giorni della sua vita, è stato consegnato personalmente alla figlia Antonia che insieme al figlio Piero hanno poi voluto affidarne la pubblicazione a Giorgio Manfré, l'ultimo dei numerosi e affezionati suoi allievi accademici."" -
Festivaliana. Festival, culture e politiche di danza al tempo del «miracolo italiano»
Espressione di un paese ormai in procinto di vivere il proprio miracolo economico, il Festival Internazionale del Balletto di Nervi e il Festival dei Due Mondi di Spoleto - nati rispettivamente nel 1955 e nel 1958 - assumono due posizioni diverse ma ugualmente importanti nel panorama italiano della danza, che ne ricava aperture internazionali e respiro artistico. Il volume tratteggia le politiche culturali che danno forma a queste due manifestazioni tra la fine degli anni Cinquanta e l'inizio dei Sessanta interrogandone l'impostazione complessiva, le forme di auto-narrazione e i criteri di composizione dei programmi, al contempo riflettendo sul tipo di accoglienza riservata agli artisti, specie quando provenienti dall'estero. Collocata nello scenario globale della Guerra Fredda, la trattazione prende le mosse dalla dimensione organizzativa dell'evento-festival per poi aprirsi a questioni di più ampia portata nella storia (non solo italiana) della danza del Novecento: il nodo fra rappresentazione e politicizzazione delle identità nazionali, gli usi strumentali del concetto di ""classico"""", la sofferta rivendicazione di una italianità della danza del secolo scorso. ?"" -
In equilibrio labile. Testo tedesco a fronte. Ediz. bilingue
Nella poesia di Monika Rinck l’esplorazione dell’universo dei significati avviene nella consapevolezza di come la lingua sia stratificata, gravida di una storia che è fissata nell’etimologia delle sue componenti. La lingua è carica non solo dell’immaginabile, ma anche di tutto ciò che non ha superato la soglia dell’indicibilità e trovato una forma linguistica nell’astrazione del concetto. È a fronte di un’attenzione costante per gli spazi apparentemente sottratti alle fissazioni di senso che Rinck paragona il componimento poetico a un filtro che può trattenere così come rilasciare quanto passa attraverso di lui. Cos’è dunque a costituire la poesia? Ciò che resta impigliato nel filtro, o piuttosto quel che vi fuoriesce? -
Dalla ricerca alla pratica: letteratura e pubblicità. Atti di seminario 23-24 gennaio 2020. Diretto da Rossella Elisei, Paola Puccini, Alberto Sebastiani e Anna Paola Soncini Fratta
Questo volume raccoglie i contributi presentati durante il Seminario «Dalla Ricerca alla Pratica: Letteratura e Pubblicità» organizzato dal Master CLE - Culture Letterarie Europee e dal gruppo di ricerca HEAD - Humanities Entre¬prises Annual Dialogue - e svoltosi a presso l'Università di Bologna il 23/24 gennaio 2020. Un percorso mirato all'approfondimento delle dinamiche della comunica¬zione pubblicitaria costruito per rispondere all'evoluzione e al cambiamento culturale in atto negli ultimi anni mostrando la ricchezza che possono offrire, come contenuti e come metodo, la letteratura e la critica letteraria. L'obiettivo è quello di fornire un punto di vista innovativo agli operatori della pubblicità e agli studiosi di letteratura giocando sulla costruzione e sull'analisi dell'imma¬ginario costruito grazie alla cultura letteraria. Il Seminario si iscrive in un più ampio progetto di ricerca che si propone di sviluppare nuovi orizzonti di ricer¬ca e professionali relativi al rapporto tra mondo del lavoro e Scienze Umane. Il volume è dedicato a professionisti della pubblicità, del marketing e dello storytelling, a ricercatori e docenti ambito letterario, linguistico e sociologico. -
Il silenzio di Ippocrate. Quello che il medico dice e non dice: bugie pietose e reticenze nella cura
Questo libro descrive, racconta, analizza il dialogo medico paziente da una prospettiva molteplice e interdisciplinare. Nel suo farsi ha dovuto considerare un tragico ampliamento della prospettiva perché il dialogo medico-paziente è passato dal privato al pubblico. L'avvento sulla scena mondiale del Covid-2019 ha reso globale l'esigenza collettiva, oltre che individuale, di una risposta sulla salute. Dopo anni passati a parlare di malattie e contagi nei convegni, è successo di vivere una pandemia. Ci siamo così sentiti parte di una narrazione la cui drammaticità tende a riguardarci sempre più da vicino. -
Paradigmi identitari e letteratura popolare
Può la cosiddetta paraletteratura essere un veicolo di interrogazione e verifica dell'identità, un mezzo per sperimentare e proporre nuove strategie identitarie? Il presupposto di questo volume è che a partire da alcuni generi considerati popolari, non di rado ibridati tra loro, e dalle perenni trasmigrazioni tra media e codici si possono individuare invarianti e cliché ed esaminarne l'impiego nella genesi (o nel dissolvimento) di processi di identificazione in valori e status. L'analisi di casi paradigmatici in differenti ambiti linguistici permette di scandagliare il moltiplicarsi di strutture ipercodificate, la problematizzazione di immaginari nazionali, la demistificazione di retoriche discorsive e apparati simbolici, le varie forme di distanziamento garantite dalla serializzazione, il mutamento del campo letterario e del mercato editoriale, l'assimilazione e la metamorfosi di modelli provenienti dalle culture altre, le logiche del re-impasto. Autori percepiti come canonici, rappresentanti della letteratura globale o glocale, scrittori più o meno noti di saghe e serie adattano generi e sottogeneri per raccontare i fantasmi di realtà alienate o fantasmatiche, sottopongono canoni e attese di ogni tipo a radicali ripensamenti, impediscono ogni distinzione netta e minano tutte le forme preconcette di gerarchia imponendo di riformulare i parametri di definizione e di valutazione. -
Schede umanistiche. Rivista annuale dell'Archivio Umanistico Rinascimentale Bolognese. Vol. 35/1: In memoria di Andrea Battistini
Da direttore del periodico cui Andrea Battistini non ha mai fatto mancare in oltre trent’anni il suo impegno nel comitato scientifico e l’offerta frequente e generosa dei suoi scritti. Così abbiamo deciso di fargli omaggio di questo nuovo numero, riproducendo in stampa nella rivista la Giornata di Studio sulle ultime uscite della Collana «Biblioteca del Rinascimento e del Barocco» che avevamo programmato (e che la pandemia ci impedì di realizzare) per il maggio 2020 con la sua approvazione e la promessa di partecipare se lo stato di salute glielo avesse concesso. Ecco dunque la ragione della forma questa volta anomala della sezione Discussioni di «Schede Umanistiche», non per i contenuti – spesso e anche per la Collana, le presentazioni di volumi e gli scambi di idee connessi di studiosi interni ed esterni sono stati riversati sulle pagine di «Schede Umanistiche» – ma per il ruolo inedito di omaggio alla memoria di Andrea Battistini. -
RSA journal. Rivista di studi americani (2020). Vol. 31: American Apocalypse(s): Nuclear Imaginaries and the Reinvention of Modern America.
Forum: Louisa May Alcott's Rhetoric of Love: A Forum on the 13th Meeting of the European Study Group of Nineteenth-Century American Literature. Articles: on Trump, Rocky, and Representations of White American Identity ""Bartleby, the Scrivener"""": An excusatio non petita in the """"Court of Conscience"""". L'inedito: Friedrich A. Sorge."" -
Corpi da paura
Organizzati secondo un criterio cronologico, dal medioevo, all'epoca moderna, alla contemporaneità, i saggi raccontano l'ideazione di un corpo femminile dall'anatomia difettosa, secondaria, imperfetta, che per natura rilascia temibili fluidi. All'origine il desiderio di sapere e l'eccesso di parola di Eva, ritratta nell'antico giardino in una complice vicinanza, al punto da diventarne immagine riflessa, con il serpente dal volto di donna. -
Autotraduzione. Pratiche, teorie, storie-Autotraduction. Pratiques, théories, histoires
Questo volume nasce da una domanda: che cosa vuol dire, per uno scrittore, autotradursi? La risposta si compone di varie parti. Una riflessiva, in cui diversi autotraduttori parlano del loro processo di scrittura; una storico-teorica, in cui si analizzano testi o pratiche specifiche; una meta-discorsiva, in cui si osserva ciò che alcuni autotraduttori hanno detto sul proprio lavoro. Il tutto è preceduto da un'utile introduzione. Contributi / Contributions Chiara Lusetti, L'autotraduzione: uno stato dell'arte - Georges Abou-Hsab, L'autotraduction est-elle de la traduction ? - Lucia Mariani-Chehab, Dalla creazione letteraria all'autotraduzione - Antonio D'Alfonso, Parola per parola - Patricia Godbout, Coexistence linguistique, translinguisme et autotraduction dans quelques oeuvres autochtones canadiennes - Alberto Bramati, Alba de Céspedes: dall'educazione plurilingue all'autotraduzione. Il caso Sans autre lieu que la nuit / Nel buio della notte - Simona Gallo, Attraversare il wen: quattro traiettorie autotraduttive nella letteratura sinofona - Paolo Magagnin, Gli intellettuali cinesi francofoni del primo Novecento tra scrittura bilingue e autotraduzione culturale - Lorenzo Costantino, Stanislaw Bara?czak autotraduttore: il caso della prosa saggistica - Fabio Regattin, Cos'ho imparato dagli autotraduttori. -
Immersi nel verde. Rappresentazioni della foresta nella letteratura finlandese
La Finlandia è il Paese con più foreste in tutta l'Europa. Circa i tre quarti, ovvero 22,8 milioni di ettari (75 %) del suo territorio sono ricoperti di foresta e gli altri tre milioni di ettari sono ambienti naturali caratterizzati da scarsità o assenza di alberi, come nel caso delle paludi o delle zone rocciose. La cultura popolare del paese si è formata in un rapporto lungo e stretto tra la foresta e l'uomo e la natura continua ad essere una parte importante dell'identità finlandese. Nell'orizzonte dell'ecocritica, il presente studio analizza gli aspetti dell'esperienza dell'uomo con la foresta e il suo rapporto con la natura, così come appaiono rispecchiati nella narrativa contemporanea finlandese focalizzata su temi ecologici (già presenti in diverse forme nella poesia popolare e nella letteratura precedente), che rimandano ai miti e alle antiche credenze ugrofinniche, di stampo animistico e sciamanico. Mentre il mito di creazione biblica è caratterizzato dall'antropocentrismo e dall'uomo che prevale sulla natura e sulla donna, i miti e le credenze della visione sciamanica del mondo propongono una relazione diversa tra i sessi, le specie e il mondo naturale. La tradizione e la natura sono entrambi parti fondamentali dell'identità e della cultura finlandese e si riflettono nella letteratura ecologica in relazione all'attuale crisi del pianeta. Una dettagliata analisi è riservata agli elementi della tradizione che costruiscono il discorso ambientale nel romanzo contemporaneo e veicolano una concezione del rapporto dell'uomo con la natura da una parte molto legato alle antiche credenze e dall'altra proiettato verso la società moderna per la quale la foresta è una risorsa economica da sfruttare. -
Siamo tutti complottisti?
I complotti esistono? Certo. Ordire trame per creare posizioni di predominio accompagna l'esistenza dell'uomo sin dall'antichità. Innumerevoli accadimenti non sono mai stati chiariti del tutto a dispetto degli sforzi profusi in ricerche o indagini: quali intrighi li hanno resi imperscrutabili? La Storia, però, è altresì intrisa di una moltitudine di teorie del complotto che si sono rivelate prive di ogni fondamento, di tesi affascinanti quanto poco plausibili intorno a vicende e dati di fatto accertati e documentati in modo esaustivo. C'è un collegamento tra la sempre più imponente mole di informazioni che invade il nostro quotidiano e il guazzabuglio di complottismi, negazionismi e false credenze? E c'è una proprietà transitiva tra i meccanismi che rendono vulnerabile il processo cognitivo umano e l'infatuazione per le teorie complottiste? Il complottismo è tema scottante. Questo testo si propone di rappresentarlo in modo neutro, con dovizia di note/riferimenti e un linguaggio accessibile a tutti, senza rinunciare al rigore. -
«Nati dalla parte sbagliata». Osmosi
Osmosi è una tetralogia narrativa che si apre con questo primo volume, “Nati dalla parte sbagliata”. Brigid e Jeny sono come il giorno e la notte: riservata e generosa la prima, sfrontata e impaziente la seconda. Eppure una sorta di legame indissolubile le tiene unite fin dalla prima infanzia sulle scogliere delle coste scozzesi. Negli Stati Uniti, ad Atlanta, sembreranno trovare entrambe la propria dimensione. Accanto alla casetta ai margini della foresta che Brigid ristruttura per farne la propria piccola attività e fattoria vive Charles, affascinante e misterioso vicino che dopo averla soccorsa in un momento di bisogno si sente grato e incredulo di ogni minuto di estrema beatitudine vissuto insieme a lei. È solo col passare del tempo che Brigid realizza quanto non riesca più a fare a meno di quell’uomo sempre pronto a infonderle autostima e coraggio. Così come Charles sentirà presto che il piacere indescrivibile scaturito da quella loro fusione alchemica di corpo e anima è ormai per lui qualcosa di irrinunciabile, che va oltre a qualsiasi suo precedente credo. Rincasando dalle sue lunghe giornate di assenza, Charles condivide con Brigid alcuni degli aspetti più dolorosi e inquietanti del suo segretissimo lavoro: la squadra che guida ha il delicato compito di salvare da fine certa o atroci sofferenze e ingiustizie bambini e adolescenti cui in diverse zone del mondo, fin dalla nascita, non è stato riservato altro che violenza. L’incondizionato coinvolgimento di Brigid nelle disavventure e sfide professionali e umane di Charles durante le sue missioni finirà però per mettere in serio pericolo la loro vita, oltre che l’operato di Charles e dei componenti della sua squadra. -
Liberaci Barabba! Un sottile progetto politico
Fra storia e immaginario letterario e linguistico, nel territorio dai confini fluidi dove l'antropologia incontra gli spazi mitico-teologici delle grandi costruzioni religiose monoteiste, Roberto Finzi torna su uno degli archetipi del ""pregiudizio"""": l'accusa di deicidio mossa al popolo ebraico sulla base della scelta di parte degli abitanti di Gerusalemme interrogati da Pilato. «Volete libero il Nazareno o Barabba?». «Liberaci Barabba!». L'inchiesta è maneggiata con la raffinatezza già sperimentata nella precedente """"quadrilogia del pregiudizio"""", avviata sulla questione ebraica e sviluppata intorno alla questione femminile e alle costruzioni simboliche che diffamano l'""""Onesto porco"""" e l'""""Asino caro."""" Dalla conoscenza profonda di un arco temporale di fonti bi millenario articolate in una sapienza narrativa dotata di lieve patina ironica emerge il paradosso della figura ambigua e storicamente «ectoplasmatica» di Barabba: frutto di un «sottile progetto politico» d'insubordinazione antiromana? Segno della volontà deicida degli ebrei? Oppure, nella trafila linguistica che ne ricongiunge il nome ai barabba milanesi in rivolta nel 1853, colui che alla fine ha vendicato la crocifissione di Gesù? Introduzione di Francesco Magris."" -
Giravolte sul cibo in compagnia di una gatta (sapere per sapere fare)
Queste ""Giravolte sul cibo in compagnia di una gatta"""" nascono dalle competenze professionali di Pierfranco Pucci e Claudio di Lauro, due amici amanti della montagna e degli animali. Ne sono protagonisti Ago e Max, una gatta e un biologo. Essi raccontano le comuni esperienze collegate a nutrizione e a Scienza degli alimenti. Si tratta di vere e proprie giravolte, perché risulta elastico il confine tra scienza, costume, riflessioni, metodologia di comunicazione e contesti sociali coinvolti. Non manca l'accesso a tematiche emergenti."" -
I Sioux. Una storia di migrazioni, trattati e resistenza
Come tutti i popoli indiani americani, anche i Sioux hanno i loro miti e le proprie leggende e fra queste storie, che sono ancora oggi tramandate, ce ne sono alcune che raccontano di come e dove il loro popolo ebbe origine. Sono tuttavia palesi le contraddizioni presenti fra le diverse storie che i Sioux narrano in proposito e che possono essere spiegate solo se si tiene conto del fatto che la storia di questo popolo è fatta di continue migrazioni, alcune intraprese volontariamente, altre forzatamente, dall’est all’ovest del nord America Molti osservatori hanno notato l’obliquità morale che affligge gli uomini bianchi nei loro rapporti con gli indiani. Uomini giustamente rispettati per integrità e correttezza nei loro rapporti con gli altri uomini bianchi non vedevano nulla di riprovevole nel ricorrere a ogni sorta di imbroglio ed equivoco quando si trattava di indiani. Partendo dall’assioma che gli indiani erano i figli semplici e avevano una visione meno illuminata di ciò che sarebbe servito ai loro migliori interessi rispetto al Grande Padre e ai suoi rappresentanti, i funzionari governativi, in particolare i commissari dei trattati, non ritenevano di stare costringendo gli indiani ad accettare i termini decisi dall’autorità superiore. Sapevano, o credevano di sapere, cosa fosse meglio per gli indiani, e il fine giustificava i mezzi. Evidentemente, solo per una singolare coincidenza, ciò che era ritenuto migliore per gli indiani era, invariabilmente, anche a vantaggio del governo, dei commercianti e, soprattutto, dei coloni affamati di terra. -
Blu bisonte
"Poco dopo aver saputo della sua morte, mamma ci aveva detto, a me e a Monique, che era convinta di averlo sentito, quella stessa sera, passare da casa prima di andare a Eastman. Erano quasi le dieci. Si era appena messa a letto e non si era rialzata. Lo aveva sentito scendere nell’atelier. La casa era silenziosa, immobile. Non le abbiamo creduto. Per me era impensabile che Louis fosse entrato in quei luoghi prima di commettere l’irreparabile. Se ci fosse andato, mi dicevo, non avrebbe avuto la forza di uscire la sera stessa per perpetrare il suo ultimo gesto."""" In questo romanzo intimo e delicato, Patricia Godbout racconta la storia di una famiglia scossa dal suicidio di Louis, il minore dei figli, l’eccessivo, il drogato, l’artista talentuoso che dipingeva bisonti. Mélissa, sua sorella, racconta il dopo, l’immenso dolore vissuto dalla famiglia in seguito alla scomparsa del fratello. Come continuare a vivere senza quel bellissimo matto che amavano tanto nonostante la tossicodipendenza? La mostra postuma delle sue opere nella casa di famiglia, lì dove sono custoditi numerosi ricordi, aiuterà fratelli, amici e conoscenti a elaborare il lutto. Cercare di capire, dare un senso a ciò che è accaduto, a ciò che non ha senso: """"Blu bisonte"""" è la storia di questa ricerca." -
Corpi, identità e fumetto
Rikke Villadsen, Tommi Parrish, Alice Socal, Anke Feuchtenberger, émilie Gleason, Max Baitinger, Alex Bodea raccontano la loro storia, la loro ricerca e la loro poetica in conversazioni pubbliche con Giorgio Vasta, Martina Testa, Emilio Varrà, Giordana Piccinini e Ilaria Tontardini. Autori di fama internazionale riflettono sulla rappresentazione dei corpi e delle identità, tra questioni di genere e stereotipi culturali che il fumetto affronta con la forza della narrazione per immagini. -
Le Le virtù del nobile. Precetti, modelli e problemi nella letteratura del secondo Cinquecento
Campi di battaglia, corti, apparati politico-amministrativi e giudiziari: sono questi alcuni dei principali scenari in cui il gentiluomo può essere chiamato a dar prova delle sue ‘virtù’ nell’Italia del secondo Cinquecento, con differenze anche sensibili in base ai contesti locali. Varie sono però pure le tipologie di scrittura con cui gli autori del tempo cercarono di aiutare i propri nobili lettori ad affrontare i loro compiti in tali ambiti. Nel presente libro, si esaminano alcuni testi per più aspetti notevoli al riguardo, spaziando fra poemi epico cavallereschi e relativi commenti, trattati sul perfetto capitano e sulla virtù eroica, dialoghi sul gentiluomo e sull’idea di nobiltà, lettere morali, riscritture di novelle, capitoli in terza rima, prolusioni universitarie e orazioni laudatorie. Spesso si propongono all’attenzione opere poco note, in qualche caso date per perdute e riscoperte dall’autore. Sebbene gli intenti precettistici ed edificanti facciano chiaramente sentire il proprio peso, soprattutto negli scritti più direttamente rivolti all’institutio, non si deve pensare a un campo d’indagine a-problematico e privo del fermento di dibattiti. Un esempio stimolante in tal senso è offerto dal dialogo tassiano Il Forno overo de la nobiltà (qui considerato nella redazione del 1581), alla cui analisi è dedicata l’ultima parte del volume, con attenzione specifica anche alla prima ricezione dell’opera. Ragionando sul nesso fra ‘virtù’ e ‘nobiltà’, Tasso mostra quanto possano essere labili i confini fra vizio e virtù. Egli giunge persino ad avvicinare il tiranno e l’eroe, nel segno di quella meravigliosa manifestazione delle potenzialità umane che è la virtù eroica. Non è un caso che di lì a poco, nel Seicento, si assisterà al trionfo di eroi tragici e santi che esibiscono la loro eccezionalità e dismisura, di contro alle riflessioni di sapore aristotelico sull’eroismo come ‘eccesso di perfetta moderazione’ presso la più tradizionale trattatistica cinquecentesca. Il volume si articola in tre sezioni. La prima indaga le modalità con cui alcuni poemi narrativi sono utilizzati come fonte di precetti per il nobile cavaliere che voglia diventare ‘perfetto capitano’, nonché quale occasione di riflessioni morali da una prospettiva gentilizia, anche con riferimento ai malcostumi delle corti. La seconda è dedicata all’educazione del gentiluomo nella Repubblica di Venezia, con una speciale attenzione al ruolo assegnato allo studio del diritto, alla filosofia e alla poesia. Nella terza, viene approfondita la questione della nobiltà del tiranno nel Forno overo de la nobiltà di Torquato Tasso, da cui si ricavano considerazioni notevoli sulla virtù di grado ‘eroico’ e sul suo opposto, la ‘ferità’, nonché sulla figura dell’eroe e sul suo rapporto con le passioni. Inoltre, si evidenziano delle corrispondenze significative con la rappresentazione degli eroi nella Liberata e nella Conquistata e si analizzano le reazioni alle tesi tassiane in alcuni scritti sulla virtù eroica pubblicati nei decenni successivi.