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Oltre l'orizzonte. Quali nuove frontiere per la fisica?
L'orizzonte attuale delle conoscenze della fisica è anche la linea di separazione tra chi ritiene che siamo ormai nelle condizioni di poter dedurre ""tutto"""" e chi invece si aspetta che oltre quell'orizzonte incontreremo fenomeni naturali oggi inimmaginabili. È interessante notare che queste due attitudini corrispondono anche a due fasi del percorso intellettuale di Albert Einstein. Tra il 1905 e il 1917 produsse una serie impressionante di scoperte e teorie, attraverso un approccio curioso e umile nei confronti della natura, mentre negli anni successivi ne adottò uno più arrogante e non fece più nessuna scoperta significativa. Ma questo di Giovanni Amelino-Camelia non è l'ennesimo libro su Einstein, o comunque non solo. È un atto d'amore nei confronti del pensiero scientifico, alieno alle fantomatiche """"teorie del tutto"""" che pretendono di esaurire la sete di conoscenza dell'uomo, e capace invece di alimentare lo stupore con cui l'uomo sfida l'orizzonte del proprio sapere."" -
La storia del corpo umano. Evoluzione, salute e malattia
Se da un lato l'uomo ha raggiunto condizioni di vita e un benessere prima impensabili, dall'altro è travolto da un'ondata di vecchi e nuovi mali, dalle mai risolte problematiche legate a una schiena notoriamente debole alla recente epidemia di obesità. Una piaga sanitaria per i singoli individui, ma anche economica e sociale per intere comunità. Da Harvard arriva oggi la tesi del biologo Daniel Lieberman: la salute del nostro corpo è strettamente intrecciata alla sua storia evolutiva, a come esso nei millenni è cambiato in relazione all'ambiente circostante. Quindi dobbiamo guardare al nostro passato remoto per capire non solo come siamo, ma anche come saremo e come potremmo essere. D'altronde, ci dice Lieberman, l'evoluzione umana, e con lei la storia del nostro corpo, è tutt'altro che conclusa. -
Ufficio salti mortali
Arturo Speranza è un avvocato cinquantenne con un passato di agiatezza sempre più sbiadito, che si barcamena tra clienti che non pagano, creditori che lo inseguono, cartelle esattoriali sempre più minacciose, il mantenimento della ex moglie e le gite di classe da pagare ai figli. Le cose sembrano cambiare in meglio quando improvvisamente ricompare un amico del liceo, che nel frattempo si è misteriosamente arricchito dopo una permanenza all'estero durata molti anni. Il vecchio compagno gli affida le battaglie legali della sua società, condotte contro il sistema e i poteri forti che con ogni mezzo cercano di ostacolarne l'attività. Comincia così una lotta senza quartiere che vedrà i due amici combattere l'uno a fianco dell'altro, fin quando la vicenda prenderà una piega inaspettata. Un romanzo divertente, una commedia tragica sull'Italia di oggi e sui cambiamenti e le delusioni di una generazione, cresciuta con il mito del progresso economico e finita a fare i conti con il fallimento di un'intera nazione. -
Viaggi nel tempo
Gli scrittori e il cinema ne hanno fatto un vero e proprio genere. I filosofi ci si sono spaccati la testa. La scienza li ha studiati. I viaggi nel tempo sono diventati così una vera e propria icona della cultura popolare (e non solo) del Novecento. Tutto è iniziato nel 1895 con «La macchina del tempo» di H.G. Wells e da allora - passando per Robert Heinlein, Philip K. Dick, Marcel Proust e Francis Scott Fitzgerald, ma anche Kurt Gödel e Albert Einstein, fino a Dr Who, Terminator e Woody Allen - i viaggi nel tempo non sono mai finiti. James Gleick ci accompagna in un'esplorazione che attraversa continuamente il sottile confine tra science fiction e fisica, e ci regala un affascinante affresco in cui si mescolano letteratura, cinema, filosofia e scienza. -
Liberi di crederci. Informazione, internet e post-verità
La verità è un concetto labile e sfuggente che coesiste con un essere umano emotivo e imperfetto, limitato nelle sue capacità conoscitive. L'avvento di internet, e soprattutto dei social network, ha facilitato l'accesso a una grande massa di informazioni senza mediazioni, e ha generato la pretesa che questa porta d'ingresso conducesse alla conoscenza, fino ad allora prerogativa delle élite. La rete però pare stia tradendo le aspettative di molti, producendo, più che un'intelligenza, una disinformazione pericolosa (e spesso strumentalizzata) e una grave radicalizzazione nell'opinione pubblica. E così, a colpi di paradossi e cortocircuiti, il World Economic Forum nel 2013 ha inserito la disinformazione come minaccia globale, e oggi molte di quelle minacce sembrano aver preso forma; e secondo l'autorevole Oxford Dictionary, «post-truth» è diventata la parola del 2016. -
Creare la libertà. Potere, controllo e la lotta per il nostro futuro
La libertà è un concetto alle fondamenta del sistema politico e sociale in cui viviamo; dà forma al senso della giustizia e al nostro stile di vita, ed è spesso la risposta alle domande più profonde su chi siamo e chi vorremmo essere. Ma è anche stato distorto e strumentalizzato per giustificare il suo contrario, da disuguaglianze laceranti a politiche estere a dir poco criminali. ""Creare la libertà"""" solleva il velo sui meccanismi che controllano la nostra vita e demolisce alcuni miti fondanti della nostra società: miti sul libero arbitrio, sul libero mercato, sulle elezioni libere. In un momento storico così critico, in cui si parla di muri, divisioni, isolamenti e conflitti, Martinez dà voce a un pensiero di massima apertura ed empatia, e dimostra che sì, forse siamo meno liberi di quanto ci piacerebbe essere, ma la libertà è un qualcosa che possiamo creare insieme."" -
Lab girl. La mia vita tra i segreti delle piante
Hope Jahren ha speso un'intera vita a studiare gli alberi, i fiori, i semi e la terra che li ospita. «Lab Girl» è la sua autobiografia, ma anche una celebrazione della curiosità, dell'umiltà e della passione che guida ogni scienziato, e dei risultati che si possono raggiungere quando vita e lavoro si intrecciano. L'autrice ci accompagna dalla sua infanzia in una piccola città del Minnesota, dove giocava nel laboratorio dell'università gestito da suo padre, fino ai tanti viaggi sul campo, dal Midwest alla Norvegia e all'Irlanda, dai cieli pallidi del Polo Nord alle Hawaii tropicali. Le storie raccolte in questo libro animano ogni singola pagina e raccontano le intuizioni e il lavoro necessari per scoprire la vita segreta delle piante. -
Il mondo in sei canzoni. Come il cervello musicale ha creato la natura umana
Senza la musica non saremmo quello che siamo. Non è solo uno svago o un hobby da coltivare nel tempo libero: prima ancora del linguaggio, la musica e il ballo hanno rappresentato un potentissimo strumento evolutivo per la specie umana, il bisogno e la capacità - a un tempo primordiale e raffinatissima - di comunicare. Di volta in volta hanno svolto una funzione di collante sociale, veicolo di conoscenza, amore e conforto, stati d'animo, necessità di dare un senso alla propria presenza nel mondo. Un impulso ancestrale che mantiene inalterato il suo mistero, presente oggi nei cori delle manifestazioni sportive, nelle canzoni d'amore, nel blues, nella techno. Per questo motivo, durante la sua ricerca delle radici più profonde del nostro ""cervello musicale"""", Daniel Levitin ha voluto al suo fianco i vecchi amici ed ex colleghi musicisti: Sting, Paul Simon, David Byrne e Joni Mitchell hanno prestato a questo libro la voce (e in alcuni casi anche il cervello...), impegnati in un dialogo fitto con l'autore per dare un nome alla loro indefinibile e straordinaria capacità di incantare, far piangere ed emozionare milioni di persone in tutto il mondo."" -
Un' altra occupazione
Israele, 2015. Veterani dell'ultima guerra di Gaza ad appena ventun anni, Yoav e Uri hanno terminato il servizio militare obbligatorio nelle forze militari israeliane. Durante il tradizionale anno di riposo e recupero decidono di trasferirsi a New York, dove cominciano a lavorare per un lontano cugino di Yoav: David King, ebreo, repubblicano per convenienza, orgoglioso patriota e titolare della ditta di traslochi King. I due amici faticano a ritrovare il passo della vita civile dopo gli orrori della guerra, anche perché il lavoro consiste principalmente nel buttare giù porte negli angoli più poveri del Bronx, di Brooklyn e del Queens, sbattere fuori casa gli inquilini morosi e confiscarne i beni. Difficile insomma per Yoav e Uri evitare una sinistra sovrapposizione tra il passato in Israele e il presente nella Grande Mela. E quella che comincia come un'attività tutto sommato innocua, anche se stranamente familiare (un'altra ""occupazione""""), si trasforma in una situazione carica di tensione, quando entra in scena un proprietario di casa in cerca di vendetta."" -
La verità che ricordavo
«La verità che ricordavo è che il diavolo, visto da vicino, non sembra poi così brutto. Si confonde tra persone che ti somigliano, si nasconde nei piccoli gesti di ogni giorno. Alzarsi, lavorare. Mangiare, bere, lavarsi, dormire, volersi bene. Cose così. E ti lascia credere che anche quella sia una vita possibile.» -
Il lavoro del futuro
Il lavoro come identità sociale, fatica, percorso obbligato per realizzare le aspirazioni personali, famigliari e comunitarie. Il lavoro come espressione di sé e principale porta di accesso all'indipendenza economica. Il lavoro come punto di incontro più problematico tra la speranza e la paura del futuro. Nella grande trasformazione tecnologica ed economica di questi anni, sul lavoro del futuro si addensa in effetti una nebbia che occorre diradare. Verso quali studi conviene indirizzare i ragazzi? Come ci si aggiorna per mantenere vive le proprie opportunità professionali? Come ci si difende dalle ingiustizie? Come si fa valere il merito e l'integrità? Quali politiche si possono chiedere a governanti che vogliano risolvere i problemi? L'incertezza in materia è paralizzante, e il desiderio di risposte è pari all'urgenza delle domande esistenziali. «Il lavoro del futuro» rilancia e approfondisce il risultato di un'inchiesta sviluppata per «Il Sole 24 Ore»: un centinaio di interviste e alcune migliaia di chilometri per una manciata di risposte. -
Big mind. L'intelligenza collettiva che può cambiare il mondo
Perché le tecnologie smart non portano automaticamente a risultati intelligenti? Perché per risolvere le grandi sfide del nostro tempo è determinante il ruolo di una ""mente aumentata"""" che sia il frutto della collaborazione tra le capacità umane e le potenzialità delle macchine. «Big Mind» mostra come l'intelligenza collettiva, se ben orchestrata, può guidare le aziende, i governi, le università e le società a sfruttare al meglio il cervello umano e le tecnologie digitali. Descrivendo alcune tecnologie innovative (da Google Maps ai satelliti Dove) e le più recenti scoperte nell'ambito dei big data e dell'intelligenza artificiale, Mulgan racconta gli affascinanti esperimenti in cui la sinergia tra uomini e macchine ha portato a successi rivoluzionari o, a volte, anche a eclatanti insuccessi, offrendo però importanti lezioni per il futuro."" -
Onde nello spaziotempo. Einstein, le onde gravitazionali e il futuro dell'astronomia
La registrazione delle onde gravitazionali è già considerata la scoperta scientifica del secolo. Einstein aveva previsto l'esistenza di queste piccole increspature nel tessuto dello spaziotempo un secolo fa, ma fino a oggi non erano mai state osservate a livello sperimentale. Quello che è stato rilevato il 14 settembre 2015 nei laboratori del Max Planck Institute in Germania e del Ligo negli Stati Uniti ha messo nelle mani degli scienziati nuovi strumenti per studiare gli eventi violentissimi e misteriosi che hanno dato origine e plasmato l'universo, e ha fornito la definitiva conferma della teoria della relatività einsteiniana. Ma prima ancora che un libro di divulgazione sull'astrofisica, ""Onde nello spaziotempo"""" è il racconto delle persone che hanno contribuito a questa straordinaria scoperta, della loro passione e della ostinazione per una ricerca scientifica che è durata un secolo e che promette di inaugurare una nuova stagione dell'astronomia."" -
Numeralia
A volte ci sentiamo assediati dai numeri. Sembrano spuntare da tutte le parti e non darci tregua, rievocando forse terribili ricordi scolastici. Ma proprio a causa della loro ubiquità, i numeri hanno una loro vita anche al di fuori della matematica: possono diventare il punto di partenza per vedere letteratura, arte e in generale il mondo con occhi diversi e - perché no? - ritornare alla matematica per una via più divertente. ""Numeralia"""" spiega perché Dante parla del 515 e Guareschi del 23; racconta di come i 99 """"Esercizi di stile"""" di Queneau e """"Le mille e una notte"""" siano due facce della stessa medaglia. Parla della Risposta con la R maiuscola e delle canzonette, di Paperino, Topolino e della Banda Bassotti, di numeri enormi come un googol e piccoli come lo zero, che in questa grande famiglia è lo zio un po' matto."" -
Una lotta meravigliosa
Paul Coates era una divinità tanto enigmatica quanto affascinante, per il giovane Ta-Nehisi. Veterano del Vietnam, ex membro delle Pantere Nere, totale autodidatta con un passato molto difficile che aveva aperto in cantina una casa editrice per raccontare la vera storia della civiltà africana, Paul era un genitore inflessibile e severo, disposto a lottare e sopportare qualsiasi sacrificio per tenere i suoi sette figli (soprattutto Ta-Nehisi e Bill) lontani dalle pericolose strade di Baltimora e garantire loro un futuro. L'autore di «Tra me e il mondo» racconta i difficili anni dell'adolescenza, combattuta tra l'ammirazione sconfinata per il padre, la tentazione offerta dalla scuola di vita delle gang e l'amore per i libri e la cultura nonostante un pessimo rapporto con le autorità scolastiche. Fino all'approdo alla Howard University, l'Harvard dei neri, dove TaNehisi e Bill avrebbero finalmente trovato la loro strada per la maturità. -
Febbre
Alla ricerca di una qualche forma di sicurezza e stabilità dopo la morte dei genitori, immigrati cinesi, Candace Chen più che vivere sopravvive, autoreclusa senza troppa convinzione in una rigorosa routine casa-lavoro. Per questo a malapena si accorge dell'epidemia che si sta diffondendo in tutto il mondo e che sta decimando anche la popolazione di New York, trasformando tutti in zombie. Arruolata dai suoi capi insieme ad altre persone per un compito inquietante e molto ben pagato, Candace si trova ben presto da sola a testimoniare la strana atmosfera di una metropoli abbandonata. Poi, per salvarsi, si unisce a un gruppo di sopravvissuti che cerca di raggiungere Chicago e lì dar vita a una nuova società. Con un'ambientazione apocalittica che ricorda ""The walking dead"""" e """"L'alba dei morti viventi"""", Ling Ma firma un libro che è allo stesso tempo una feroce critica dell'alienazione della società contemporanea e un commovente tributo ai rapporti umani che ci spingono a fare qualcosa in più della semplice sopravvivenza."" -
Tra me e il mondo
«Tra me e il mondo» è una lettera che l'autore scrive al figlio Samori nel giorno del suo quindicesimo compleanno. Coates racconta la storia della sua infanzia nella parte sbagliata di Baltimora, della paura delle strade e delle gang, della scuola, della violenza, della polizia. Vincere questa paura, la paura di perdere il proprio corpo, diventerà lo scopo della sua vita. Per la prima volta la ricostruzione della storia americana riparte da zero; e riparte proprio da Ground Zero - dove ben prima del crollo delle torri gemelle c'era la sede del mercato degli schiavi della città di New York - per arrivare alle continue uccisioni ingiustificate di neri da parte della polizia, una violenza che diventa in questo racconto la storia universale del razzismo. Questo è un libro da cui nessuno uscirà indenne. -
Houdini. Mago dell'impossibile
Il più grande mago di tutti i tempi, l'uomo che nessuna prigione riusciva a trattenere, il nemico giurato di falsi medium e ciarlatani: Harry Houdini fu tutto questo e molto di più. La sua è la storia straordinaria di un bambino, emigrato dall'Ungheria negli Stati Uniti, che dalle strade, dove per qualche spicciolo si esibiva come mago, agli albori del novecento divenne la prima vera superstar internazionale. Il racconto di un uomo eclettico e pieno di contraddizioni, che però riuscì ad affermarsi nei campi più diversi, dal teatro al cinema fino all'aviazione, e che nonostante i suoi limiti si impose come interlocutore imprescindibile anche negli ambienti più altolocati. Una vita che durò solo cinquantadue anni, ma così piena di avventure e colpi di scena da sembrare un romanzo d'appendice. Non stupisce, dunque, che Houdini, di cui a un secolo di distanza tutti ancora ricordano il nome, sia riuscito nell'impresa più grande di tutte: diventare immortale. -
Nessun dorma. Insonnia, narcolessia e altre disavventure notturne
A chiunque è capitato di passare una notte insonne, per effetto del jet lag o dello stress lavorativo, per le coliche del bimbo o un rave al piano di sotto. Al mondo però ci sono persone per le quali dormire male, o non dormire affatto, non è un inconveniente passeggero ma una condizione esistenziale. partendo dalla sua esperienza personale di narcolettico, Henry Nicholls ci conduce nell'affascinante e inquietante mondo dei disturbi del sonno. Incontreremo uomini e donne che si addormentano di colpo in seguito a un momento di gioia, che si svegliano nel pieno della notte per svuotare il frigorifero, che dormono per mesi o rischiano di morire per un colpo di sonno (e che soltanto dopo anni conquistano una diagnosi che cambia loro la vita). Scopriremo perché dormiamo, che non abbiamo sempre dormito come lo facciamo oggi e che con ogni probabilità stiamo usando la luce sbagliata. Soprattutto, impareremo a dormire e a vivere meglio. -
Ripensare la smart city
L'aggettivo smart è la quintessenza dell'era digitale in cui viviamo, che ha promesso così tanto ma mantenuto così poco. Tutto sembra essere ""intelligente"""", dagli spazzolini da denti fino alle città, quelle smart city che nell'ultimo decennio hanno conquistato l'immaginario collettivo e plasmato il lavoro di urbanisti, funzionari, politici e intere industrie. Sono però molte anche le critiche: lo scollegamento con i problemi reali della gente, la ricerca tecnocratica del dominio sulla nostra vita urbana, l'ossessione per la sorveglianza e il controllo, l'incapacità di pensare in modi che mettano i cittadini (invece che le aziende o gli urbanisti) al centro del processo di sviluppo. Questo saggio analizza alcune delle critiche alle smart city, studiando le connessioni tra le infrastrutture digitali che hanno riplasmato il paesaggio tecnologico delle città e i programmi politici ed economici che queste hanno intrapreso o potrebbero intraprendere a breve.""