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Oneri e 730. Norme interpretazioni quesiti
Oneri e 730 approfondisce i singoli Oneri prendendo a riferimento le Circolari e le Risoluzioni emanate sino al gennaio 2020 dall'Amministrazione finanziaria sulle diverse fattispecie. L'indicazione dei documenti evidenziati nel corpo del testo consente una rapida consultazione delle fonti. La grafica permette inoltre di individuare con facilità sia le novità normative entrate in vigore nel 2019 sia i quesiti posti dalla Consulta dei CAF all'Agenzia delle Entrate per ottenere chiarimenti su questioni ricorrenti e significative. Sono trattate le regole generali e comuni sulle agevolazioni fiscali in favore delle persone fisiche a fronte di oneri e spese sostenute, articolate secondo l'ordine di trattazione dei modelli dichiarativi (Modelli 730/2019 e Redditi/PF/2020): oneri detraibili, oneri deducibili, spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio, spese per interventi di riqualificazione energetica, detrazioni per canoni di locazione, altre detrazioni e d'imposta, crediti d'imposta. In Appendice vengono riepilogate le novità fiscali 2020 approvate dalla legge di bilancio che riguardano gli oneri deducibili e detraibili. Il volume Onrei e 730 si integra con l'altro Redditi e 730. Riedito e aggiornato ogni anno, il volume è destinato ai Caf, agli studi professionali, alle aziende. -
Redditi e 730. Norme interpretazioni quesiti
Redditi e 730 è suddiviso in 13 capitoli e un'Appendice. Il primo capitolo illustra le regole generali dell'Irpef e delle addizionali. Il secondo esamina le caratteristiche generali della dichiarazione dei redditi, con particolare attenzione al Modello 730 (precompilato e ordinario). Il terzo approfondisce le tematiche relative all'assistenza fiscale, al controllo della documentazione, al visto di conformità. Il quarto inizia ad affrontare gli argomenti più strettamente collegati alla compilazione in particolare «il contribuente» e« i famigliari a carico». I capitoli dal quinto al decimo presentano i vari redditi (fondiari, lavoro dipendente, capitale, lavoro autonomo, redditi diversi, redditi a tassazione separata) e approfondiscono gli elementi da prendere in considerazione per una corretta compilazione della dichiarazione dei redditi. Seguono capitoli sugli acconti ed eccedenze d'imposta e sulla liquidazione del modello 730. L'ultimo capitolo si occupa del monitoraggio fiscale, dell'Ivie e dell'Ivafe. Fanno da costante riferimento le Circolari e Risoluzioni emanate fino a gennaio 2020 dall'Agenzia delle Entrate e per particolari argomenti sono stati predisposti approfondimenti ( IUC, premi di risultato e fringe benefit, plusvalenze da cessioni immobiliari, ecc.). Nelle appendici vengono approfondite la certificazione relativa ai redditi di lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi e la certificazione relativa ai redditi da locazioni brevi e vengono riepilogate tutte le novità fiscali 2020 approvate dalla legge di bilancio che riguardano i redditi. Il volume Redditi e 730 si integra con l'altro Oneri e 730. Riedito e aggiornato ogni anno, il volume è destinato ai Caf, agli studi professionali, alle aziende. -
Il lavoro post pandemia. Guida pratica per gestire la crisi e la ripresa
L'emergenza causata dall'epidemia di Covid-19 chiama le imprese a ripensare la propria organizzazione da tutti i punti di vista: la revisione dei tempi e dei luoghi di svolgimento dell'attività lavorativa mediante gli strumenti digitali, il riesame del costo del lavoro e dei sistemi premianti in funzione del nuovo contesto, il ricorso agli ammortizzatori sociali e agli strumenti di ridimensionamento degli organici nei casi di crisi aziendale, il riassetto delle misure di prevenzione della salute e sicurezza. Solo così sarà possibile mantenere un adeguato livello di produttività e competitività anche nel nuovo scenario. Questa Guida — realizzata dal team di giuslavoristi dello studio legale DLA Piper, con il coordinamento di Giampiero Falasca — è pensata proprio per supportare le aziende nella gestione di tali tematiche e offre una panoramica, di taglio pratico e operativo, su tutti gli istituti giuridici di maggiore importanza: gli ammortizzatori sociali, le norme sui licenziamenti individuali e collettivi, le regole sul lavoro flessibile, gli accordi di prossimità, le regole sulla sicurezza sul lavoro e i sistemi di incentivazioni. -
Amicizia e giustizia. Intersoggettività ed etica pubblica
"Mentre i rapporti intimi tra le persone si costruiscono su scelte esclusive, i rapporti pubblici tendono invece a includere, e a far convivere, una molteplicità variopinta di preferenze. Rispetto ai rapporti più privati - che tendono all'amicizia, alla condivisione di vita, alla personalità - nel pubblico sembrano imporsi le diverse esigenze della garanzia, della regola e di una minore personalizzazione. Che rapporto si dà quindi tra l'individuo in quanto pubblico e l'individuo in quanto privato? Quale relazione passa tra i diversi significati di felicità e di dolore, ad esempio, non potendo essere del tutto identici per me e per una moltitudine d'altri? E che dire ancora di parole come giustizia e bene, laicità e religione o virtù e speranza? Queste domande sorgono dinnanzi a una facile constatazione: tanto nel pubblico, quanto nel privato si utilizzano spesso le medesime parole per indicare delle esperienze indubbiamente vicine, ma anche notevolmente difformi, così da lasciare in una problematica incertezza a cui allude la metafora della rinuncia."""" (Franco Riva)" -
Una riforma da ritrovare. Una ricerca sociologica sulla legge istitutiva del Servizio sanitario nazionale quarant'anni dopo
La legge 833/78, istitutiva del Servizio sanitario nazionale, è qui riletta e analizzata con sguardo sociologico, in modo da porre in evidenza gli elementi che a suo tempo l'avevano resa così peculiare, innovativa e rispondente alle esigenze del momento. Si trattava di una norma che avrebbe dovuto trasformare la sanità in Italia, indicare la strada da percorrere e delineare gli ambiti su cui continuare a lavorare nel futuro. A più di quarant'anni di distanza dalla legge, questa ricerca, grazie alla sua originale metodologia, permette al lettore di avere una visione globale di ciò che è avvenuto - e sta ancora avvenendo - per la piena applicazione della normativa. Un'analisi di grande attualità, che mette in luce gli aspetti positivi ma anche le criticità dell'organizzazione sanitaria pubblica nel nostro paese. Contributi di: Angela Bassi, Lucia Dati, Massimo Del Forno, Mariano Gianola, Angela Lugiero, Giuseppe Masullo, Tullia Saccheri, Rossella Trapanese. -
Etica e cittadinanza
Ogni giorno rimbalzano le stesse parole senza sapere bene da dove vengano, se dalla città che chiede all'etica qualche dritta o da un'etica che detta regole alla città - lasciando come sospesi a mezz'aria. La solidarietà, per esempio, che la città identica con se stessa e l'etica assunta come principio scontato, mentre far parte di una comunità o sentirsi solidali di per sé non sono ancora né solidarietà né responsabilità per l'altro; come non sono inclusione, lavoro, democrazia, giustizia. La cittadinanza si fa e si disfa, si salva e si perde, anche nelle parole che solo parole non sono mai. Cittadinanza ed etica si fronteggiano di continuo, la città con i suoi feroci contrasti e l'etica con il suo provare e riprovare. Nessuna delle due, però, giunge a se stessa da sola fatto salvo qualche infarinatura di etica per la città, e qualche giro turistico in città per l'etica. L'etica non precede la città; la città non risucchia l'etica. Cittadinanza ed etica. Etica e cittadinanza. Tra risorse ed equivoci, i percorsi snelli del libro sono parole e azioni di un lessico quotidiano e comune aperti a ventaglio, per lasciarsi ricomporre in ordine libero e sparso, tanto si richiamano e si precisano a vicenda. Accogliere. Altro. Beni comuni. Città. Cittadini. Codici etici. Consenso. Corruzione. Crisi. Cultura. Democrazia. Giustizia. Inclusione. Integralismo. Lavoro. Migranti. Paure. Perdono. Persone. Sacrici. Sacro. Sindacato. Solidarietà. Sovranismi. Speranze. Tempi liberi. Territori. Viaggio. -
Carlo Donat-Cattin. Una vita per l'Italia
«Noi non siamo marxisti né siamo liberali. Siamo cresciuti dal solco tracciato per faticosi decenni nella gleba dell'Italia contadina, tra le minoranze cattoliche dei quartieri operai e degli opifici di vallata della prima e della seconda industrializzazione, nel popolo minuto dedito all'artigianato e al commercio, nella schiera interminabile di educatori, intellettuali, uomini di pensiero, nella più stretta schiera di imprenditori, di scienziati, di ricercatori chiamati alla vita sociale dalla ispirazione cristiana. Siamo popolo nell'accezione sociologica, chiamato alla politica secondo una spinta partita dalla base del mondo cattolico, alla conquista di una dimensione laica. E siamo i continuatori della tradizione politica del popolarismo.» -
Per uscire dalla crisi. Note macroeconomiche per un nuovo patto sociale
L'intero sistema economico internazionale sta affrontando una crisi senza precedenti. Inevitabilmente la politica economica diviene protagonista di questa fase presente di grave difficoltà economica, e delle fasi successive, si spera, di rilancio. Il filo conduttore di questo breve saggio è il dilemma tra ripresa (recovery) e riforma (reform). In altre parole, se la politica economica può limitarsi a sostenere la ripresa o porsi più lungimiranti obiettivi di riforma degli assetti economico-sociali che hanno condotto a quella crisi. L'""uscita monetaria"""" dalla forte recessione in atto, la """"monetizzazione del debito"""", non è priva di rischi economici e contraddizioni sociali. L'alternativa è la mobilitazione di risorse che non siano solo debito, attraverso l'istituzione di un nuovo patto sociale fondato, come sottolinea Annamaria Furlan nella Prefazione, su """"relazioni industriali moderne e partecipative"""". Questa crisi rischia di condurci a derive sociali allarmanti in grado di rompere i legami di coesione delle nostre società, e in particolare, come ricorda Piero Ragazzini nell'Introduzione, di quelli di """"solidarietà generazionale"""", prospettandoci un """"futuro senza memoria"""". L'emergenza sanitaria, però, può essere anche l'ultima occasione di riforma del capitalismo per evitare derive autoritarie e per far sì che tale modello economico coesista con una reale democrazia politica. In tutti questi ambiti il sindacato può e deve avere un ruolo decisivo. Prefazione di Annamaria Furlan. Introduzione di Piero Ragazzini."" -
La guida dei lavoratori 2021
Aggiornata, come sempre, alla più recente normativa in materia di lavoro e pensioni, La guida dei lavoratori 2021 si conferma un agile strumento di informazione e consultazione per lavoratori, operatori e professionisti del settore, occupandosi di tutti gli aspetti relativi al rapporto di lavoro, dai servizi per l'impiego alle tipologie di contratti di lavoro, dalle regole sugli orari agli ammortizzatori sociali, dalle buste paga ai licenziamenti, dal Tfr alle pensioni. Quest'anno, in particolare, molti sono i cambiamenti nella normativa lavoristica e previdenziale/assistenziale indotti dall'emergenza Covid; alcuni temporanei, altri di più lunga durata. La guida tiene conto di questa veloce evoluzione, anche approfondendo tutte le novità contenute nella legge di Bilancio 2021. In particolare, tra le norme emergenziali, vengono trattate la cassa integrazione con causale Covid, il temporaneo divieto di licenziamento, le deroghe relative alla possibilità di assumere a termine e in somministrazione. Tra le novità non legate all'emergenza la guida illustra la nuova indennità per i lavoratori autonomi con partita Iva (Iscro) e la proroga dell'Ape sociale e della pensione Opzione donna. Come sempre, i lettori avranno la possibilità di rimanere informati, durante il corso dell'anno, attraverso il sito della casa editrice, su modifiche e/o cambiamenti riguardanti tutte le tematiche trattate nel volume. Al libro, infatti, è associato un codice di accesso all'area riservata My smart book del sito: www.edizionilavoro.it per consultare, gratuitamente e per un anno, aggiornamenti, studi e ricerche sull'argomento. Presentazione di Luigi Sbarra. -
Alborada. La tipografia della libertà
Pochi sanno che l'Italia ha dato un contributo notevole per il ritorno della democrazia in Cile. Nel 1988, per vincere il referendum del No a Pinochet, e nel 1990, per l'elezione di Patricio Aylwin Azocar alla Presidenza della Repubblica. Il progetto Alborada gestito dalla ong della Cisl, Iscos, organizzò l'avvio di una grande tipografia per la stampa dei giornali e delle riviste di opposizione che, durante l'ultimo anno della dittatura militare, poterono così uscire superando numerosi boicottaggi. Grazie all'acquisto di un vecchio capannone e di una nuova rotativa venne organizzato un centro stampa delle due testate a tiratura nazionale: «Fortín Mapocho» e «La Epoca». Alborada diede un contributo importante al raggiungimento degli obiettivi, come riconobbe lo stesso presidente Aylwin. Il centro divenne infatti il punto di riferimento di tutte le forze di opposizione stampando gran parte dei materiali della campagna elettorale. In questo racconto, l'autore, che ebbe la responsabilità della gestione del progetto, ricorda le difficoltà e le sfide affrontate nei quattro anni di permanenza in Cile. -
Per una scuola di relazione
La scuola italiana, dopo decenni in cui, specie alle elementari, aveva primeggiato nel mondo, è in declino. L'apprendimento da istruzione e nell'aula può essere integrato da altre forme come la scuola all'aperto con una didattica da sperimentazione che ne innalzi la qualità. La stessa «comunità educante» che vive attorno alle scuole è una fonte di apprendimento. Per gli studenti degli ultimi anni delle superiori si potrebbe avviare una «terza didattica» (insieme all'aula e all'online) con stage nei luoghi di lavoro, superando i limiti dell'alternanza scuola-lavoro fatta in passato. Per questo serve il «docente di accompagnamento» che, dialogando e rispondendo al docente di classe (titolare del risultato formativo), svolge il complesso lavoro di accompagnamento in azienda. Il Covid-19 è un'opportunità per innovare e attingere dalle «altre pedagogie» (Montessori, Steiner, Scuole all'aperto...) che hanno avuto successo in moltissimi paesi e da chi (Goethe, Novalis, Vygotskij, cognitivisti di Palo Alto) ha individuato nuove vie virtuose oltre l'aula. L'infanzia oggi è minacciata da una scuola troppo astratta e online, che indebolisce la relazione, che non è qualcosa che si aggiunge alla didattica come una sua appendice esterna, ma è la condizione di ogni didattica. -
Sapere libertà mondo. La strada di Pippo Morelli
È una storia importante, troppo poco conosciuta, quella di Pippo Morelli (Reggio Emilia 1931-2013), grande sindacalista della Cisl. Formatore ed esperto di contrattazione presso il Centro studi Cisl di Firenze negli anni Cinquanta; protagonista, con Pierre Carniti, della «primavera sindacale» della Fim e della Cisl di Milano negli anni Sessanta; leader nazionale della Fim e della Flm unitaria negli anni Settanta, quelli dei metalmeccanici che «davano l’assalto al cielo». Insieme a Bruno Trentin, Morelli fu ideatore e realizzatore della grande conquista contrattuale delle 150 ore per il diritto allo studio oltre che tessitore laico del dialogo tra mondo cattolico e sinistra italiana. Segretario della Cisl Emilia Romagna e direttore del Centro studi Cisl di Firenze nel decennio successivo, fu promotore dell’incontro con la Cut brasiliana, guidata da Luiz Inácio Lula, e del sostegno di massa da parte dei lavoratori italiani al paese latinoamericano nella difficile riconquista della democrazia. Mentre rifletteva sulla necessaria «conversione ecologica» del sindacato, nel 1993 un ictus ne interruppe l’impegno pubblico e sociale, proprio al ritorno da un viaggio di cooperazione. Attraverso la vita esemplare di Morelli e grazie a molteplici documenti e testimonianze, il libro ricostruisce attentamente almeno quattro decenni di avvenimenti sociali, sindacali e politici del nostro paese. Contributi di: Eleuterio Agostini, Loris Cavalletti, Gian Primo Cella, Paolo Feltrin, Ivo Lizzola, Bruno Manghi, Franco Marini. Prefazione di Bruno Manghi. Postfazione di Ivo Lizzola. -
La speranza ha i colori dell'arcobaleno. La pandemia nei racconti di uomini e donne con i capelli bianchi
La cancellazione improvvisa dei contatti sociali per contenere il contagio da coronavirus e l'isolamento forzato hanno creato, soprattutto nella popolazione più anziana, serie difficoltà, disagi profondi, perdita di speranza e tranquillità, ansia per i familiari, spaesamento per la rinuncia alle abitudini quotidiane, alla vita del quartiere e alle relazioni di prossimità che, all'improvviso, sono state spazzate via. Le testimonianze raccolte in questo libro descrivono come hanno vissuto e come hanno reagito le persone più anziane alla privazione dei contatti umani, a situazioni sanitarie drammatiche, alla paura per la morte che passa vicino e all'amarezza per la lontananza obbligata di figli e nipoti. Nei racconti proposti si ascolta la voce del cuore degli anziani, il suono delle loro parole che si trasformano in immagini e la barriera costruita contro un nemico invisibile che piega nel fisico e nella mente. In tutte le pagine traspare la fiducia nel «dna» della comunità come antivirus in grado di far sorgere l'arcobaleno dopo la tempesta. Dimostrando straordinarie doti di creatività e lungimiranza, gli autori propongono linee guida per una società migliore, più inclusiva e che sappia dimostrare particolare attenzione per gli uomini e le donne con i capelli bianchi. -
Disoccupazione di cittadinanza. Manifesto contro il «populismo giuslavoristico»
Il mercato del lavoro italiano è afflitto da problemi molto gravi: il sistema giuridico è improntato a un formalismo sfrenato, il costo del lavoro è altissimo, la produttività è bassa, la mobilità professionale è limitata e gli spazi di ingresso per i giovani sono estremamente ristretti. Il lavoro flessibile viene contrastato con vincoli e formalismi bizantini, mentre i contratti precari e illeciti si diffondono senza ostacoli. La grande trasformazione del lavoro, imposta dalla gig e sharing economy, viene affrontata con soluzioni vecchie e inadeguate. Problemi che non nascono oggi, ma sono la naturale conseguenza della diffusione di una malattia tanto diffusa quanto invisibile e poco conosciuta, il «populismo giuslavoristico», che si è sviluppata dopo la stagione di riforme approvate tra il vecchio e il nuovo millennio (il pacchetto Treu e la legge Biagi) e si è consolidata durante la pandemia. Nel volume si analizzano questi problemi e si cercano di individuare soluzioni innovative e radicali che consentano al sistema economico di trovare il «vaccino» contro quel virus che ne minaccia la competitività. Prefazione di Enrico Mentana. -
Fibromialgia e lavoro: quali «accomodamenti ragionevoli»?
La persona con fibromialgia incontra barriere molto diversificate alla piena inclusione e capacità produttiva nell'ambiente di lavoro. Coerentemente con i principi della Convenzione dell'Onu, l'obiettivo di rimuoverle attraverso opportuni «accomodamenti ragionevoli» porta a considerare un ampio ventaglio di interventi e possibilità, che spaziano da tecnologie assistive fino a piccole e grandi modifiche dell'organizzazione di lavoro. Ma come scegliere e modulare gli interventi? In che modalità attuarli? Quale inquadramento legislativo considerare, quali attori aziendali coinvolgere e a quali finanziamenti poter attingere? A queste domande prova a rispondere il progetto di ricerca «Fibromialgia e lavoro», frutto del lavoro congiunto di Fondazione Asphi Onlus, Cisl, Cfu-Italia Odv e Fondazione Isal - Ricerca sul dolore. A partire dall'indagine rivolta a 1.176 persone con fibromialgia, da 2 focus group qualitativi e dall'utilizzo dei profili di funzionamento Icf, il progetto ha considerato i profili medici identi ficativi della patologia, l'inquadramento normativo e giurisprudenziale con particolare riferimento agli «accomodamenti ragionevoli», le possibili soluzioni organizzative e le tecnologie assistive, le figure aziendali dell'ambito della salute e sicurezza nel lavoro e i possibili finanziamenti. Un'attenzione particolare è stata riservata alle storie delle persone fibromialgiche incontrate, la cui narrazione si è rivelata di supporto prezioso alle analisi prodotte. -
Le ragioni di Athena. Modelli di sviluppo per un'Italia che riparte
Ricondurre il nostro sistema economico a modelli di sviluppo individuati a livello teorico appare sempre più difficile. Tale difficoltà è forse riconducibile anche a carenze culturali rispetto alla capacità di intercettare le grandi trasformazioni verificatesi alla fine del Novecento e nel primo ventennio del nuovo secolo. Lo squilibrio di competitività tra l'Italia e le altre economie nazionali è stato determinato da una crescita della produttività negli ultimi anni prossima allo zero, con un contestuale aumento delle ineguaglianze e l'avvento di nuove povertà. Per questo motivo è necessario rivedere il modello sociale ed economico del nostro paese con intelligenza e visione prospettica, anche attraverso nuove forme di coinvolgimento culturale collettivo dove ognuno possa sentirsi parte attiva di una società che si evolve. Seguendo tale assunto, il volume propone un percorso operativo verso un nuovo modello di sviluppo, anche attraverso l'attivazione di rating locali delle imprese con la possibilità di utilizzare strumenti obbligazionari per consentire investimenti in settori imprenditoriali strategici e in asset infrastrutturali di supporto. Un processo questo a cui è chiamato a partecipare anche il cittadino, quale soggetto investitore consapevole. Prefazione di Luigi Sbarra. -
Elementi di diritto del lavoro e sindacale
Presentare in poche pagine i profili essenziali del diritto del lavoro e sindacale non è agevole, soprattutto in un momento in cui le trasformazioni degli ultimi anni (innovazione tecnologica, declino dei grandi aggregati industriali, estensione del lavoro autonomo) rendono per certi versi obsoleto l'assetto normativo, basato su provvedimenti legislativi inderogabili, sul quale si è per larga parte costruito il diritto del lavoro. Peraltro anche la materia in esame ha dovuto fare i conti con la pandemia da Covid-19. In tale contesto particolare rilievo hanno assunto gli interventi volti a garantire la continuazione del lavoro in sicurezza, tramite la previsione di protocolli anti contagio condivisi tra le parti sociali, la diffusione del lavoro a distanza (cosiddetto smart working «emergenziale») nonché l'ampliamento degli strumenti di sostegno al reddito e di tutela dell'occupazione per i settori maggiormente colpiti. Il manuale si propone come introduzione allo studio del diritto del la-voro e sindacale ripercorrendo quelle che sono le fonti principali in materia: la Costituzione, la legge, la contrattazione collettiva, alla luce degli indirizzi prevalenti della giurisprudenza. -
La fabbrica delle competenze e della dignità. Idee e progetti per il PNRR: Next Generation Italia
Lo tsunami della pandemia ha aggravato, e non generato, una deriva in corso da tempo sul mercato del lavoro italiano e nel sistema produttivo nazionale. Gli effetti avranno impatto sulle fasce più deboli della società: lavoratori, precari, piccoli imprenditori, autonomi, disoccupati. Con un percorso di analisi e proposte concrete utile nella progettazione esecutiva del Next Generation Italia, gli autori del presente volume delineano come realizzare un nuovo modello di selezione e innalzamento di quei «saperi» e «saper fare» di cui in troppi lamentano la carenza. Si delinea un'autentica «fabbrica delle competenze e della dignità», una filiera ininterrotta in grado di allineare chi entra e chi opera sul mercato del lavoro con le dinamiche produttive del XXI secolo. La scoperta del proprio talento rappresenta il fondamento del cammino virtuoso, che prosegue nei percorsi professionalizzanti che miscelano formazione e lavoro, alimentato infine nei continui processi di apprendimento formale e non formale nelle aziende, ambiti ove costruire e manutenere, e non solo fruire, le competenze critiche. Proprio l'investimento sulle nuove competenze tecnico-professionali costituisce il fattore decisivo per innalzare il tasso di occupabilità individuale, solido argine a sostegno di una dignità sociale oggi in pericoloso appannamento. Gli autori hanno ospitato alcune reazioni di stakeholder critici: l'impresa, il sindacato, l'operatore della formazione professionale, l'istituzione pubblica di riferimento, sollecitando già nel testo un confronto nel merito delle proposte. Prefazione di Tommaso Nannicini. Gli autori: Luigi Campagna, Marino Lizza, Luciano Pero, Roberto Rossini. -
Franco Marini. Il popolare
Franco Marini è stato un esponente di primo piano della sinistra sociale e del popolarismo di ispirazione cristiana nella storia del nostro paese. Un sindacalista, un politico e un uomo delle istituzioni. Nel suo lungo magistero pubblico ha sempre cercato di riaffermare le sue ragioni politiche, culturali e sociali attraverso il metodo del dialogo e del confronto. E, non a caso, Marini è sempre stato apprezzato sia all'interno del suo campo politico sia dagli avversari perché ragionava e agiva da vero democratico. Franco Marini, con la sua lunga esperienza sindacale, è diventato un leader quasi naturale nella politica, raggiungendo il più alto traguardo e lasciando un segno profondo in tutta l'organizzazione e nella storia della Cisl. Leader indiscusso dei Popolari e della sinistra sociale di ispirazione cristiana, ha contribuito con il suo concreto magistero al consolidamento e alla qualità della nostra democrazia. In questa pubblicazione vengono richiamati ed evidenziati i passaggi salienti che hanno caratterizzato il cammino politico di Franco Marini che trasmette una grande eredità alle giovani generazioni. Una eredità politica e culturale decisiva non solo per il futuro del cattolicesimo popolare e sociale ma per la stessa prospettiva della nostra democrazia. -
Transizione ecologica, energetica e lavoro. Problemi ed esperienze
La transizione ecologica implica una serie di questioni trasversali che coinvolgono tutti i settori produttivi e dei servizi. Non è un passaggio facile e veloce e ci vuole tempo per raggiungere gli obiettivi, tra cui la riduzione delle emissioni di Co, del 55% (rispetto a quelle del 1990) entro il 2030 ed emissioni nette pari a zero entro il 2050. Per la Cisl qualsiasi transizione deve porre il lavoro al centro del dibattito, come punto di riferimento e discriminante per le decisioni da adottare. La Cisl in questi anni non è stata a guardare, sia il livello confederale sia le federazioni di categoria hanno realizzato molte iniziative per sensibilizzare i propri iscritti e i responsabili ai vari livelli, a cominciare dalle Rsa e Rsu. Spinto da questo diffuso attivismo e per sostenere queste iniziative, il Dipartimento confederale che ha la delega ai temi dello sviluppo sostenibile, ambiente ed energia ha realizzato questa pubblicazione - frutto di una collaborazione tra persone provenienti da esperienze e ruoli diversi - che offre un primo quadro generale delle questioni che si intersecano con la transizione ecologica, a cominciare da quella energetica che rappresenta le maggiori criticità e complessità.