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Corruptio optimi pessima
La poesia di Turolo ha una voce chirurgicamente inespressiva, non tenta effetti, non fa sforzi, ha un'ironia sincera, priva di astuzia, ha un rammarico tenue e diretto, ha una tenerezza semplice e spontanea. Racconta la vita, la morte, le emozioni del quotidiano. -
Nessuno mai ci chiese. La vita del partigiano Armando Gasiani deportato a Mauthausen
A diciassette anni Armando Gasiani, contadino e partigiano bolognese, viene deportato a Mauthausen, il terribile campo di sterminio austriaco. Con lui il fratello Serafino, più grande di pochi anni. Dopo la drammatica vicenda nel campo, Armando riesce a ritornare ma Serafino muore in prigionia. Una storia d'amore e di politica, una visione sull'Italia contadina e operaia e sulla conquista della democrazia. Armando Gasiani torna in un Paese intento a dimenticare e a superare le colpe per poter stare al tavolo dei vincitori della seconda guerra mondiale e per questo, non ascoltato da nessuno, resta in silenzio per cinquant'anni. La notte di natale del 1997, grazie all'amore e al coraggio della moglie Maria, Armando assiste al film ""La vita è bella"""" con Roberto Benigni e in un fiume di lacrime inizia a raccontare a molti giovani la sua storia. Così la vicenda personale diventa memoria di tutti, come in una Resistenza posticipata."" -
Piazza Oberdan
"Ho immaginato di passeggiare per Trieste, arrivando a piazza Oberdan, luogo dove convergono i ricordi dolorosi del Novecento"""". Una serie di testimonianze, racconti, aneddoti, memorie e biografie; un indice puntato sulle ingiustizie e sui soprusi, sulla cancellazione della identità e l'annientamento di un popolo; sulle colpe impunite del regime fascista che in nome della nazione italiana perseguitò la comunità slovena mettendone al bando la lingua e devastandone le istituzioni culturali. Episodi poco conosciuti della tormentata storia della Venezia Giulia. L'autore ha aggiunto per l'edizione italiana di Piazza Oberdan alcuni documenti storici che danno testimonianza della capillare organizzazione antifascista slovena. Citando la """"Süddeutsche Zeitung"""" non c'è modo di evitare lo sguardo coraggioso e diretto di Boris Pahor. Il suo nome è stato giustamente accostato a quello di Primo Levi, Imre Kértesz e Robert Antelme." -
Il pane nella sporta. Una bambina nel Veneto degli anni Quaranta
L'infanzia negli anni Quaranta in un piccolo paese del vicentino a giocare con le 'sioramandole', a scappare dal folletto 'Salbanelo', a mangiare il 'macafame' o i 'pevarini', cantando ""Maridete Orelia"""" a squarciagola per rimuovere la paura degli scoppi delle bombe. La piccola Imelde accompagna la mamma al fiume a fare le 'strussie', e ascolta i racconti delle vecchie che rievocano 'sti ani'; vede arrivare i soldati tedeschi, con il fucile tra le mani; si affeziona alle 'pepole', al maiale, destinati alla cucina povera; impara a tenere per sé le emozioni, ad avere pudore del corpo, a riconoscere le 'anguane', a non piangere per gli 'andoleti' (i bambini morti prematuramente). Indossa il vestito della festa e va a messa la domenica, per lavarsi l'anima. Un libro che regala un'istantanea del passato e che offre una visione critica sugli eventi storici che hanno segnato l'Italia nel corso della Seconda Guerra Mondiale."" -
Io credo. Dialogo tra un'atea e un prete
Una scienziata atea che ha appena compiuto novant'anni e un prete di frontiera sempre pronto a lottare dalla parte dei più deboli si interrogano sui valori fondamentali che orientano l'azione umana e sui temi del vivere quotidiano: il senso della fede oggi, l'etica, il significato del progresso, il futuro dei giovani, le forme dell'amore, la vita e la morte, l'impegno civile e la politica, le questioni ambientali e sociali, il lavoro e la giustizia. Con sensibilità e rispetto per le reciproche posizioni affrontano argomenti delicati e controversi, come il testamento biologico, il degrado della politica, il potere della Chiesa, gli stili di vita, la sessualità, pro: ponendo risposte che possono essere terreni di incontro e di scambio fecondo. Il pensiero ironico e limpido di Margherita Hack a tratti si scontra e a tratti si amalgama con il punto di vista audace e coerente di Pierluigi Di Piazza, dando vita a un libro agile e profondo, che regala nuovi orizzonti e aiuta a pensare. -
Io non voglio fallire. Un'imprenditrice in lotta per salvare la propria azienda
Per Serenella il lavoro è tutto. Già da bambina gioca tra le mura del capannone costruito da suo padre, mattone su mattone; a sedici anni comincia a lavorare nell'azienda di famiglia, archiviando le aspirazioni personali; maggiorenne si ritrova con cinquanta milioni delle vecchie lire in cambiali, proprietaria a metà della ditta. L'impresa - una piccola azienda che si occupa della levigatura del legno - cresce progressivamente. Nel 2008 si avvertono i primi sentori della crisi, ma la ditta resiste: attinge ai risparmi, mantiene i posti di lavoro. Nel 2011 importanti commesse da parte di un grosso committente portano nuova linfa e fanno girare la produzione. Nel 2012 l'amara sorpresa: un'enorme mole di lavoro, già fatto e consegnato, non viene pagata. Si innesca un meccanismo perverso di insoluti, posticipi, acrobazie bancarie. Dopo qualche mese Serenella, disperata, scrive a un quotidiano locale: cerca aiuto, l'appoggio di qualcuno, di enti, istituzioni, associazioni. La sua lettera è ripresa da ""la Repubblica"""" e colpisce l'attenzione di un imprenditore che aveva appena vissuto un'esperienza analoga. Questi chiama Serenella, la conforta. Sarà lui a impedirle un gesto estremo quando lei scoprirà di essere creditrice di un'azienda improvvisamente fallita, che non la pagherà mai più."" -
Vivere senza slot. Storie sul gioco d'azzardo tra ossessione e resistenza
La crisi colpisce duro anche nel cuore della ricca e alacre Lombardia e Pavia da ""Oxford sul Ticino"""" diventa """"capitale italiana delle slot machine"""". Quattro trentenni, un po' per esperimento, un po' per attivismo, fondano il Collettivo Senza Slot e si occupano della questione usando gli strumenti e i linguaggi dei social network e delle lotte giovanili. Due di loro sono informatici e creano un sito, senzaslot.it, che mappa """"dal basso"""" i bar senza macchinette mangiasoldi. In pochi mesi arrivano quasi 2000 segnalazioni da tutta Italia e il Collettivo comincia a chiedersi quali siano gli interessi che muovono la grande macchina """"mangiauomini"""". """"Senza Slot"""" diventa un fenomeno mediatico: compare su giornali, radio, televisioni; dà vita, il 18 maggio 2013 a Pavia, a una manifestazione nazionale di protesta; contribuisce a fare rete tra chi è impegnato nella lotta contro il gioco d'azzardo (tra i tanti: Libera, la comunità di S. Benedetto al Porto di Genova, il Nuovo Cinema Palazzo a Roma). A questo punto la lobby del gioco d'azzardo legalizzato prende contromisure: presenta un esposto che accusa il Collettivo di essere dei terroristi! La risposta del Collettivo è questo libro, uno spazio di riflessione e di controinformazione che dà la parola a voci diverse: il giocatore d'azzardo che lotta per smettere e l'installatore che vorrebbe affrancarsi dalle concessionarie; psicologi come Mauro Croce e Claudio Dalpiaz, esperti di gioco e videogioco come Beniamino Sidoti e Paolo Pedercini di Molleindustria..."" -
Con i se e con i ma. Fare politica ai tempi dell'antipolitica
C'è una espressione che, qualche anno fa, ha avuto molta fortuna nel dibattito politico: ""Senza se e senza ma"""". Voleva affermare la coerenza dei comportamenti, la fermezza dei principi, l'indisponibilità a compromessi. In realtà portava spesso al risultato opposto. Perché non esiste democrazia se non si ha capacità all'ascolto e al rispetto delle ragioni degli altri; se si rinuncia a costruire attraverso il dialogo civile una persuasione più ampia, un comune sentire. La democrazia in fondo non è altro che una continua sperimentazione di se e di ma: non per rinunciare a scegliere, ma, dopo aver ben esaminato le alternative presenti nel campo della Storia, per scegliere su più solide fondamenta."" -
Quello che ho da dirvi. Dialogo tra generazioni lontane un secolo
La sfida: un gruppo di diciottenni a dialogo con Boris Pahor, un'anima più che centenaria, lucidissima, straordinariamente vitale. Un confronto fra chi si sta affacciando alla vita da cittadino di un'Europa rinnovata, e chi di quell'Europa ha calpestato più volte le ceneri, le contraddizioni, ma anche la sfolgorante storia, la ineguagliabile bellezza. La voce dei giovani ha chiesto, sollecitato, stimolato le risposte del ""grande vecchio"""". Pahor, come un libro prezioso, si è lasciato sfogliare, dando vita a una fitta trama di storie e di nomi, a un interminabile flusso di coscienza senza concedersi silenzi né reticenze. Ha toccato i temi più eterogenei, quali l'identità, la lingua, la scrittura, la vita, la guerra, l'anima, le donne. Ne è uscito un libro dall'alto valore civile, etico e umano. Novant'anni di differenza separano Boris da Sharon, Sofia, Alexa, Mila, Lorenzo e Matteo. Colmati nel lampo di uno sguardo, nell'intensità arguta di un sorriso, nell'ironia di una battuta. Prefazione di Angelo Floramo."" -
Marghera 1971: l'inizio di una fine. Un anno di lotta alla SAVA
Era il 1971 quando i lavoratori della Sava (Società Alluminio Veneto per Azioni), grande industria di produzione di alluminio, costituitasi nel 1926 e stabilitasi a Marghera dal 1928, organizzarono una grande lotta contro i mille licenziamenti minacciati dalla direzione e contro la chiusura di una parte della fabbrica. La vertenza venne sostenuta dai sindacati in forma unitaria e vi parteciparono tutte le forze politiche e sociali del territorio. Alla fine non ci fu nessun licenziamento, ma iniziò il lento smantellamento della fabbrica, preludio all'inarrestabile crepuscolo della grande industria a Marghera. Quell'anno di lotta, un'esperienza che fece nascere nella coscienza operaia una profonda consapevolezza condivisa, viene qui ripercorso attraverso fonti scritte, orali e fotografiche e va a costituire, come scrive Marco Borghi nell'introduzione, ""un ulteriore tassello per conoscere il recente passato e contrastare la progressiva 'politica dell'oblio' nella quale ormai l'intero Paese sembra stia sprofondando, ma soprattutto un invito per ripensare, a quasi cento anni dalla sua nascita, l'intera vicenda di Porto Marghera, uno straordinario patrimonio di esperienze e di vissuto e non solo aree e superfici da bonificare e ricollocare sul mercato""""."" -
Torino in corriera. 75 anni di autobus intercomunali dalla Società Anonima Torinese Tranvie Occidentali al Gruppo Torinese Trasporti
Il trasporto intercomunale di Torino in un periodo storico che va dall'inizio del '900 a oggi, ripercorso attraverso i suoi mezzi con una completa documentazione che li presenta dalla loro entrata in funzione fino alla dismissione. Sono presentate anche immagini di veicoli restaurati, il tutto completato da tabelle con dati tecnici. -
OM. Una storia infinita-A never ending story
La storia completa della fabbrica OM e di tutte le sue attività. Dalle auto ai camion, dai treni alle macchine agricole fino ai carrelli elevatori, OM, Still e Pimespo, una ricca documentazione fotografica che ne ripercorre le vicende industriale e sportive. -
Rainbow boys
Nel liceo Whitman la vita sembra procedere senza scosse. Le lezioni si susseguono con regolarità, così come le attività dei gruppi scolastici e gli allenamenti della squadra di basket. Ma per Jason Carrillo, Kyle Meeks e Nelson Glassman, tre studenti all'ultimo anno, nulla sarà come prima. Presto dovranno dare un nome alle loro passioni e alle loro paure. Conosceranno l'amore e sperimenteranno il sesso, ma dovranno anche fronteggiare l'ostilità e il pregiudizio. -
Il bambino incantato
L'autore presenta uno spaccato della vita marocchina degli anni settanta e ottanta. I temi della fuga da casa nell'infanzia e del figlio illegittimo della sorella vissuto come una macchia per l'onore della famiglia si uniscono qui al racconto dei suoi innamoramenti di adolescente per il professore, della paradossale sensualità del mese del Ramadan, ricordata con rimpianto dal narratore adulto. -
Tra mamma e Jo
Nick ha quattordici anni e racconta attraverso una serie di aneddoti divertenti e toccanti l'esperienza di crescere insieme a due madri. Erin, la madre naturale di Nick, è una donna timorosa, più portata al compromesso. Jo, invece, la compagna di Erin, è spontanea, giocherellona, spesso irresponsabile. Nick le ama e crede in loro. Tuttavia Nick deve sopportare gli insulti a scuola, e le discriminazioni di chi non accetta Jo and Erin come coppia, e con figlio. Sono prove difficili, ma nulla a confronto del dolore che porterà con sé la separazione di Erin e Jo, quando la madre naturale di Nick si innamorerà di un'altra donna. Comincerà allora un percorso di frustrazioni, di senso di fiducia tradito. -
Una visita degli spiriti
Horace Cross, sedici anni, figlio di discendenti di schiavi e di generazioni di pastori protestanti, è brillante, popolare, è la grande promessa del liceo e della comunità afroamericana di Tims Creek, una piccola città nel sud degli Stati Uniti. Ma Horace è anche attratto dagli uomini: un segreto e una realtà cui non sa rassegnarsi. Dopo vari tentativi di ""auto-guarigione"""", decide che la sola soluzione è morire per rinascere uccello, libero, secondo un rito medievale che ha appreso da un libro antico scovato nella biblioteca del liceo e in una notte da incubo, inseguito, aizzato da demoni e spiriti, vagherà nudo per la città nel tentativo di dare seguito al suo progetto. A cercare di fermarlo è il cugino James Greene, preside della locale scuola, pastore e teologo. Il dramma di Horace e la relazione con la moglie Anne, compagna di università, figlia di una famiglia ricca e sofisticata del Nord, diventano per James passaggi centrali nella riflessione su di sé, sulla propria storia e sulla comunità di cui è parte, e che per la prima volta appare non equipaggiata ad affrontare le nuove e più insidiose sfide."" -
My lives. Ediz. italiana
I miei analisti, Mio padre, Mia madre, Le mie marchette, Le mie donne, La mia Europa, Il mio master, I miei biondi, Il mio Genet, I miei amici. Sono questi i capitoli dell'autobiografia che Edmund White scrive mescolando dramma e ironia, intrecciando la propria parabola personale con gli sviluppi della Storia e della società. Considerato fra i maggiori autori della letteratura americana contemporanea, Edmund White racconta gli Stati Uniti ""sedati"""" e omofobi dell'era Eisenhower, gli anni della rivoluzione sessuale, ma anche l'oggi attraverso una storia d'amore inconsueta e toccante. Un percorso esistenziale raccontato con sincerità."" -
Carlos e Sal
Carlos è uno studente della Lone Star High School, ha una segreta cotta per la sexy e sfrontata Roxy e si sente uno sfigato perché non sa come avvicinarla. Un giorno incrocia Sal, lo studente gay della scuola, e gli viene una simpatica idea, che metterà in subbuglio la scuola, ma che porterà i ragazzi a rafforzare la loro amicizia nel segno dell'affetto e della comprensione reciproca. -
Quel che resta
"Ci sono individui che da soli giustificano l'esistenza dell'umanità intera"""". In questa considerazione di Rachid O. si trova forse lo spirito e la fonte dei tanti incontri che compongono questo libro. Una galleria di personaggi, anime, volti,che permette di affinare il ritratto degli amati padri e zio ma anche di emozionarsi per esistenze nuove, come quella del giovane marocchino Nouâmane, attraverso la Francia e l'Italia. Ed è proprio a Roma che avverrà l'incontro più sorprendente dello scrittore, quello con un prostituto dell'est europeo. Rachid 0. racconta l'eccitazione data dal passeggiare per le vie romane. Nei suoi occhi di giovane arabo, la nostra quotidianità assume i contorni di una esotica stranezza, ma anche quelli di una aggressiva lotta per la sopravvivenza." -
Un' estate per due
Due sedicenni, amici del cuore, trascorrono la loro prima estate separati. Chuck parteciperà a un campo estivo dedicato al teatro, mentre Hai resterà a casa, a seguire le lezioni di scuola guida. Per superare ""il trauma da separazione"""" Hai e Chuck decidono di comunicare fra loro tutti i giorni attraverso un blog. Chuck investirà Hai con i suoi racconti sui corsi di teatro, sui suoi successi come attore di musical, e sui suoi infelici innamoramenti per le tante ragazze del corso. Invece Hai riempirà il blog con particolareggiate descrizioni di Henry, il ragazzo francese di cui si è innamorato e che lo introdurrà ai piaceri di uno strano sport, il parkour, ma soprattutto agli entusiasmi di una prima e intensa relazione sentimentale.""