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Diario di guerra di un caduto sul Carso. 9 ottobre 1916
Antonio Poli combatté sul Carso nella zona di Doberdò con l'89º Reggimento fanteria ""Salerno"""". Un'unità che tra il maggio del 1916 e l'ottobre del 1917, venne decimata da continui attacchi per tre volte e per tre volte venne ricostituita con nuovi rincalzi. Il nostro fante, che aveva a casa tre figli, e che l'anno prima aveva perso la moglie, salì in linea a luglio partecipando ai primi duri scontri. Fu, suo malgrado, tra i protagonisti della seconda distruzione dell'89° Reggimento, cadendo il 9 ottobre del 1916. Il Poli lasciò un diario che fortunosamente venne recuperato e riconsegnato ai famigliari da un compaesano, che aveva il ruolo di barelliere. Attraverso queste pagine, scritte in trincea con un lapis color violetto, si ha modo di poter osservare la guerra attraverso gli occhi di una persona semplice, che fa il proprio dovere, affidandosi alla Madonna e alla buona sorte."" -
Il mastro, il sigaro e la sedia
A Vela, un immaginario paesino della costa jonica calabrese, nasce vive e muore Vincenzo Torrini mastro falegname. Il racconto della sua vita si coniuga con quella dei parenti più intimi e con quella dei suoi due amici, Ciccio e Pico. Decisivo è l'incontro con ""mastro Andrea"""", che, oltre a insegnargli l'arte di lavorare il legno, lo indirizza verso la conoscenza, lo incoraggia a studiare, gli svela i misteri del sesso e dell'amore, ne stimola la formazione della coscienza civile e della responsabilità. La vicenda si sviluppa prevalentemente lungo la prima metà del '900, tra guerre, fascismo, devastazioni climatiche, carestie, recuperando, per quanto è stato possibile all'autore, usi, costumi, cultura e tradizioni. Figure chiave nella vita di Vincenzo sono quattro donne. Annina, la madre; Mariantò, la nonna; Vittoria, la zia; Marianna, la moglie. Quattro personaggi femminili che emergono come figure forti e complesse e accompagnano tutta la storia di Vincenzo."" -
Non è che l'inizio
"Cosa potrò fare nella vita? Guardo davanti la via che chiude contro un palazzo medievale color ocra. Immagino l'orizzonte di un altopiano vasto e misterioso e lo vedo riempito da parole, immagini, corpi e suoni che corrono tra spazi mai visti e mai neppure immaginati. Mi sento investito di futuro e oscillo tra la cieca esaltazione dell'esserci e una paura poco decifrabile. Mi siedo sulle panchine, in piazza Bernardini, e respiro serrando i pugni, tiro fuori il quadernino da combattimento e scorro la poesia, che stanotte ho scritto e corretto infinite volte, in uno di quei magici momento in cui cerchi di afferrare chi sei, l'assurdità dell'esserci e dell'essere"""". Dieci giorni di un post adolescente: una supplenza scolastica, una tensione erotico-sessuale perenne, un desiderio acuto d'inventare, d'inventarsi nei giorni in cui il partito comunista moriva nello scenario di Lucca che apre, che avvolge." -
Armir. Sulle tracce di un esercito perduto
"Sono un russo che abita nella regione di Voronetz, dove voi italiani state cercando i resti dei soldati morti durante la guerra tra Unione Sovietica e la Germania, cinquant'anni fa. Vorrei aiutarvi perché sono stato testimone di ciò che è successo durante la vostra ritirata e conosco tante fosse dove i prigionieri italiani sono stati sepolti. Ce ne sono centinaia: quante siano esattamente nessuno lo sa e non lo saprà mai perché il tempo le ha cancellate"""". Un viaggio sulle tracce dell'Armir, l'armata italiana dispersa in quella che oggi è l'Ucraina. Tra gli archivi finalmente aperti dei ministeri sovietici e sui luoghi della disastrosa marcia del Davaj. Pino Scaccia ha dato risposte dopo tanto tempo a tremila delle ottantamila famiglie dei dispersi e ogni volta è stato un pugno allo stomaco, scoprendo il miracolo di chiudere un dubbio. Un altro pugno allo stomaco è stato assistere alla scoperta dei cimiteri nascosti, addirittura negati da Stalin e alla riesumazione ritrovando alpini italiani di allora come se si fosse ancora nel campo di battaglia con loro, sepolti da cappellani amorosi e nelle tasche le lettere scritte ma mai arrivate alle famiglie." -
Esco a comprare le sigarette
Un uomo che fugge dalla famiglia nella solitudine, in una sorta di viaggio onirico impresso su una pellicola senza colori. Perduto o ritrovato tra donne con nomi carichi di un erotismo materiale come Barbra, Daphne, Carmela, capaci di donargli una luce ogni volta rinnovata e destinata sempre a spegnersi. Ma è proprio in quel gesto di tentato rinnovamento, di continua incessante ricerca, che l'uomo scorge ragioni d'essere e allora la Grecia, il Chiapas, il comandante Marcos, diventano salvavita tra il silenzio di una società afona e perduta. Venezia, Firenze, Lucca, Atene, Amsterdam, Città del Messico e la bellezza, spingono avanti quel viaggio melanconico, tra slip e baci rubati di uomini e donne unici in un mondo calpestato da milioni di passi solitari. E alla fine tutto è dentro quei colpi di mitragliatore nella foresta con i soldati che, sapendo di combattere dalla parte sbagliata, si fanno avanti e cadono. E non muoiono perché tutto è sogno e la realtà non è neppure tra quei vicoli di una Lucca dimenticata o tra le calli di una Venezia senza acqua. La realtà, forse, è tra le pieghe di una mano di un bambino appena nato. -
Ricordi di un ufficiale dei bersaglieri. La guerra di Spagna, Tobruk, El Alamein
"Ricordi di un ufficiale dei bersaglieri"""" riordina le conversazioni, sulle esperienze di guerra e di prigionia, tra un ex ufficiale dei bersaglieri, ormai quasi novantenne, e suo genero. Nate estemporaneamente, presto si trasformano in un servizio da rendere alla memoria, diversa, dei due interlocutori. Sull'entusiasmo della continuità, Marcoz propone al generale di ripercorrere le tappe salienti della sua vita in tempo di guerra. Ne nasce un diario che diventa documento, finestra aperta su una stagione e su chi l'ha vissuta. La vividezza dei resoconti del generale, riportati con fedeltà e impreziositi da foto e bozzetti dell'epoca, è puntellata da riflessioni, che tengono insieme la memoria privata e il documento storico." -
Il faggio che sposò la luna
Questa è una storia che comincia con una dolorosa ricorrenza, quando Giancarlo Morabito, docente di Botanica Farmaceutica all'Università di Agraria di Piacenza, intraprende il suo personale viaggio verso le radici in Calabria. La celebrazione della Messa per i trent'anni dalla morte della madre lo riconducono nel suo alveo naturale, tra volti e paesaggi familiari. E così dal fondo della sua anima riemergerà quel magma di sopite sensazioni, di immagini, sfocate agli occhi della mente, ma sempre vivide allo sguardo del cuore, di eteree suggestioni e atavici saperi che, per ogni uomo, sono autentica linfa di vita e che della vita, delle sue spigolose contraddizioni, delle sue evoluzioni impreviste riescono a illuminare ogni più cieco anfratto. Così sarà anche quando Giancarlo, ""inciampato"""" casualmente nel destino di dolore e dannazione di un vecchio compagno di giochi e desideroso di aiutarlo, all'inizio non saprà, sopraffatto ed impotente, come agire, rimanendo combattuto tra fede e ragione, tra legge di Stato e legge del cuore. Giancarlo troverà la strada grazie al ricordo del padre e al valore simbolico del pane, che è pane di vita, pure quando è coriaceo nella sua durezza."" -
L'ombra sulla gora
In una Toscana diventata un'immensa rovina, una donna tormentata e percorsa da un dolore profondo, continua a lottare per la propria famiglia. Con il marito disperso in Russia dopo mesi di guerra in Grecia, con i cognati morti e mutilati, una famiglia stanca e vecchia, lei, Romana, combatte la sua solitaria Seconda guerra mondiale. E lo fa senza mai vedere spegnere la fiammella del proprio amore. E giorno dopo giorno scopre che alla fine anche di un abbraccio o di un bacio lontano, qualcosa rimane di indelebile, forte, immenso ed eterno. Con ""L'ombra sulla gora"""" Roberto Andreuccetti ha scritto un romanzo corale, ambientato a Diecimo, nella valle del Serchio, negli anni della guerra. E non mancano mai i sognatori, gli opportunisti, i folli, i cattivi, che contribuiscono a gettare ponti o seminare ostacoli, in questa lunga storia. Ma alla fine la vita trionfa come scopre Romana, che attraversa le lande più desolate del dolore, per poi ritrovare una luce nuova: quella dell'amore."" -
L'ora di Barga 2015. Antologia Concorso di poesia Giovanni Pascoli
Un premio letterario dedicato a Giovanni Pascoli nato nella sua terra, tra Castelvecchio e Barga, tra le sue poesie e la gente che non ha mai smesso di amarlo. Non è una novità. Per i poeti certi luoghi hanno più a che fare con l'anima che con la geografia. Cose e paesaggi non si limitano ad essere scena, ma divengono interlocutori, soggetti dialoganti. Accadde questo anche per Giovanni Pascoli, allorché a Castelvecchio il poeta ritrovò una collocazione nella vita, e alla sua vita un luogo, una terra in cui trapiantare ricordi e pensieri. Così che, quando il 20 settembre 1897, gli venne conferita solennemente la cittadinanza di Barga, probabilmente il gesto acquistò per lui significati che andarono al di là della gran pompa messa su per l'occasione. Nel discorso di ringraziamento dirà che egli volle stabilirsi là ""né già per un commercio né già per un calcolo"""", ma """"per contemplare il sole che tramonta dietro il monte forato, la luna che pende come una lampada accesa sul colle di Barga, per aggirarmi all'ombra di castagni e parlare coi cuori dei contadini""""."" -
Lettere di guerra. Storie italiane 1914-1918
"Sono in trincea, sotto il fuoco di un forte non ancora caduto ma che dovrà cadere -musica notturna tremenda di artiglierie nostre - Morale delle truppe elevatissimo - Io sto bene, non sono ancora ferito"""". """"Oggi giornata afosa. Se venisse un po' d'acqua sarebbe tanta manna porterebbe un po' di refrigerio in mezzo a tanto calore"""". Così scrive un soldato dalla trincea a casa, tra altri che chiedono calzerotti, formaggio secco, baci e preghiere. Attraverso centinaia di lettere scambiate tra le famiglie e i soldati in trincea, questo libro ricostruisce la concreta realtà quotidiana della Grande Guerra. Una generazione di giovani italiani vive l'agonia e il logoramento delle proprie piccole esistenze. Ma non ci sono solo lettere di soldati. Con quelle delle famiglie dei caduti, dei prigionieri, degli sfollati, degli italiani """"irredenti"""", dei profughi, degli imboscati, è possibile ricostruire un quadro completo, cancellando le dimenticanze degli ultimi decenni. Racconti scritti, piccole narrazioni lette in condizioni difficili, che però erano le uniche luci in un'oscurità senza fine. L'unico legame per non dimenticare di essere parte della vita di qualcun altro." -
Voci della grande guerra. I racconti dei fanti 1915-1918
Trenta soldati che combatterono durante la Prima Guerra Mondiale raccontano la loro esperienza nelle trincee, sotto i bombardamenti, nelle gallerie, durante i tremendi assalti all'arma bianca. Ne emerge un libro corale di superstiti, di sopravvissuti, che non hanno perso la lucidità nel descrivere l'orrore. Non ci sono solamente atti di eroismo, come la grande storia ci ha voluto tramandare, ma anche gesti di autolesionismo, di fughe, di disubbidienza, di tentativi più o meno riusciti di imboscamento, di ritardi. Tra quelle trincee ragazzi giovanissimi e tanti analfabeti hanno sofferto una fame atroce, indossando lo stesso abito per settimane senza potersi cambiare o lavare, con migliaia di pidocchi, la sete e le tante malattie. Sì perché nella Grande guerra non si è morti solamente dilaniati dalle bombe, ma anche dalla tubercolosi, le ulcere, i congelamenti con la cancrena inarrestabile, la consunzione del corpo. Infine la ""Spagnola"""" la febbre che colpì e uccise in Europa milioni di cittadini. Oggi quei fanti e quei ragazzi del '99 sono tutti scomparsi, e questo libro intende ricordare le loro sofferenze, i gesti di altruismo, la paura, lo sgomento, i sentimenti di amicizia."" -
Quando cadrà la neve a Yol. Prigioniero in India
Cosa può mai spingere due uomini anziani a lasciare l'Italia per raggiungere un villaggio remoto alle falde dell'Himalaya? ""Quando cadrà la neve a Yol"""", nell'eco di una predizione, lo rivela. Racconta del viaggio che porta sulle orme che gli stessi protagonisti lasciarono cinquant'anni prima e che ora, ultra settantenni, ripercorrono. È un viaggio del tutto differente da quello del passato quando, prigionieri degli inglesi durante la Seconda Guerra Mondiale, attraversarono quasi tutta l'India da sud a nord per raggiungere il campo di prigionia al quale erano stati destinati. Ora lo fanno da uomini liberi, ma devono ancora affrontare conti in sospeso e incontrare fantasmi sepolti nella memoria."" -
Guida alla saggezza. Atlantide dei luoghi della lucchesia
Atlantide rappresenta il luogo ancestrale dal quale provengono tutte le leggende, le storie, le passioni, e al tempo stesso è luogo e non luogo. Da questo punto prende il primo passo il sentiero che attraversa tutta la lucchesia, dal mare alle montagne, raccogliendo le visioni di ""raccontatori"""" che incontrano personaggi come Giacomo Puccini, Giovanni Pascoli, Ludovico Ariosto, Ilaria Del Carretto, Pietro da Talada, Mario Tobino, i pescatori liberi di Viareggio, gli assassini e i martiri di Sant'Anna di Stazzema, e li uniscono ai paesaggi e alle pietre, dove la grande storia si è fermata nell'istante dell'esplosione delle tragedie. La circolarità di Lucca non è causale e le mura, con le migliaia di mattoni che sono vero memoriale - ed ogni pezzo simbolicamente potrebbe portare inciso il nome di un cittadino che è passato su quei sentieri - circondano, abbracciano, in cerchi concentrici che giungono, poi, fino ai confini più lontani della lucchesia. """"Guida alla saggezza"""" è un libro di viaggi, tra realtà e fantasia, tra tormento e gioia, che intende andare oltre la fisicità del movimento. Diventando """"soggetto"""", proprio come i personaggi e i luoghi che racconta."" -
Le combinazioni
Un uomo di fronte al bilancio della propria vita si ritrova personaggio fuori se stesso. Osserva così la propria esistenza entrando in una spirale di priorità e affetti, falsi miti e inutili consumi. L'incedere della narrazione, a tratti quasi comica, ma sempre cupa e nervosa, non lascia spazio all'immaginazione del lettore perché è sempre la mente e la fantasia dell'uomo a dominare. E i sentimenti tra la rabbia, l'amore, la delusione e vette di inarrivabile gioia, si piegano come un giunco al vento. L'uomo gioca una sfida a trovare le combinazione della propria vita, posando l'attenzione da un aspetto all'altro, dimenticando i confini dell'esistenza. Può un uomo perdersi e ritrovarsi in una notte? Può un uomo abbandonare l'amore perché i conti nel proprio magazzino non sembrano tornare? -
Ricette di una ragazza perbene
Ricette di una ragazza perbene non è un manuale di istruzioni per la cucina, ma un percorso della memoria. Che si tratti di un incontro occasionale, da cui nasce una reciproca conoscenza, o degli affetti familiari, Leda Borghi sintetizza tradizione e rivisitazioni culinarie strizzando l'occhio alla convivialità e all'incontro con l'Altro. Il puzzle del ricordo si ricompone via via seguendo esperienze e aneddoti dell'autrice il cui viaggio, territoriale e personale, si fa ingrediente essenziale delle ricette proposte, completate e impreziosite da un'accurata selezione di viti e vitigni. -
In nome degli angeli
"L'angelo è una figura che ritroviamo nelle religioni del Libro, cioè ebraismo, islamismo e cristianesimo."""" Inizia così il saggio di Floreana Nativo sugli Angeli ed in particolare sugli Angeli custodi. Dopo una breve introduzione sull'excursus storico che ci porta a conoscere la diffusione ed il credo dei Sette Arcangeli, ci addentreremo sulla nascita dei messaggeri celesti, i fedeli esecutori della volontà di Dio. Troveremo la descrizione dell'origine degli Angeli dallo studio del nome divino: il Tetragrammaton e la Shemhaphorasch e dall'analisi dell'Albero della Vita con le nove sephirot capitanate ognuna da un Angelo. I cori Angelici. Questi cori angelici formano i 72 Angeli custodi che ci seguiranno passo dopo passo nel corso della nostra esistenza. Il nostro Angelo ci assisterà seguendo la nostra inclinazione e fornendoci, al momento giusto, il conforto della preghiera per i nostri momenti difficili. Gli Angeli sono essere luminosi e pieni di grazia, ma, come dice il poeta Rilke, ogni Angelo è tremendo. Per semplificare la lettura del testo, le tabelle con: L'Alfabeto Ebraico, la Shemhaphorasch, I giorni e le ore degli Angeli custodi e la loro divisione nei segni zodiacali." -
Il cammino del volto santo. Le strade e gli ospedali per pellegrini nella Valle del Serchio in epoca medievale
La tradizione del Volto Santo ebbe origine nell'VIII secolo, ma è soprattutto intorno ai secoli XI-XII che la sacra immagine spinse molti pellegrini a considerare Lucca come una tappa specifica del loro viaggio. Nella stessa epoca, il culto per tale simulacro raggiunse tale notorietà che perfino il re d'Inghilterra, Guglielmo II (1056-1100) era solito giurare per Sanctum Vultum de Luca. La viabilità dei pellegrini dunque include Lucca come punto di passaggio prima ripartire verso Roma o Gerusalemme. Per questo si sviluppa sul territorio una rete di hospitalia pauperum et peregrinorum o domus hospitales pauperum, che accolgono i viandanti. E lungo le vie sorgono chiese e istituzioni che ancora oggi sono ben identificabili; tra queste San Pellegrino dell'Alpe e Santa Croce a Castelnuovo di Garfagnana. Questo saggio ricostruisce la viabilità medievale, riportando a memoria gli antichi hospitali e disegnando una mappa oggi utile per i pellegrini contemporanei. Dal Passo di Tea fino a Lucca lungo la Valle del Serchio, attraverso borghi e ponti a schiena d'asino, tra sentieri e mulattiere secolari. -
Chantal e l'illusione dell'arte
L'incessante e infruttuosa ricerca del significato della bellezza spingono un professore di storia dell'arte ad una vita preda del consumo, dove l'unica esistenza, dal significato tangibile, è un altalenarsi fra maschilismo, morbosità e pornografia. Accecato dal desiderio la pratica della sodomia sessuale diviene unica, ripetitiva costante della sua vita, celando in realtà il fallimento dell'uomo nell'affrontare una vita sospesa. Unici punti fermi nella sua esistenza sono la ricerca della bellezza come canone, il padre e l'amato cane, che costantemente gettano un'ancora di verità e salvezza nel mare di incertezza, in cui sia il professore che le donne da lui usate e abusate affogano senza freni. Ma una verità rovinosa aspetta dietro l'angolo, riversando sulla testa dell'uomo tutte le risposte alla futilità di un'esistenza materiale e povera di valori, destinata a spegnersi senza essere ricordata. E senza alla fine trovare una risposta alla domanda sulla bellezza e l'arte. In un testo destinato a suscitare nel lettore reazioni viscerali, l'autore tratteggia il dipinto di un'esistenza priva della capacità di amare sinceramente, prodotto di un consumismo avido, possessivo e bavoso. -
L'uva salamanna e Troncausci. Lucca tra la seconda guerra mondiale e gli anni Cinquanta
Questo volumetto raccoglie una serie di brevi racconti, aneddoti, bozzetti, ripescati nella memoria, talora avvolti dalla nostalgia del passato, talaltra pervasi da una bonaria ironia. La memoria, si sa, non sempre è fedele, il tempo sfuma e confonde i dettagli, ma le emozioni restano vive e precise, e così le persone e le cose che animano queste pagine: i genitori operai, gli zii contadini, gli aerei, le bombe, la casa crollata, i fichi ""bruciotti"""", l'uva Salamanna. E poi gli americani, i libri Salani e tutta una serie di personaggi minori e memorabili nei loro soprannomi: Cecco Sonno, Buiore, Troncausci. E poi ancora gli anni del dopoguerra, la scuola, i professori (quell’Aldo Muston che tanto ha dato a Lucca), la vita adulta, il matrimonio, con le sue scene tragicomiche che si ripetono nel tempo, fino ai giorni nostri."" -
Terrorismo rosso. La sinistra eversiva nell'Italia repubblicana
La storia del terrorismo rosso, dagli anni di piombo al ritorno delle Br con gli omicidi di D'Antona e Biagi. Un campo minato di depistaggi e inquinamenti, mistificazioni e patti di silenzio, la cui ragion d’essere va rintracciata nelle diffuse complicità di cui i gruppi armati poterono godere. Su due fronti distinti e paralleli: da una parte le contiguità, cioè le vicinanze ideali e materiali di un’area solidale o comunque compiacente; dall'altra le strumentalizzazioni volte a utilizzare il sovversivismo per logiche di potere. Con un capillare utilizzo delle fonti disponibili, il cammino della sinistra eversiva viene ripercorso soffermandosi sulle sue principali zone d’ombra: le origini della lotta armata, il livello internazionale, gli intrecci con il movimento extraparlamentare, le opache vicissitudini che portarono al declino e poi alla rinascita del brigatismo. Mentre procedono i lavori della nuova Commissione d’inchiesta sul rapimento e la morte di Aldo Moro, si propone anche un’originale analisi di questo fondamentale e irrisolto capitolo dell’Italia repubblicana.