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Il baronello
"Storia pirandelliana, con scrittura di Brancati. Il racconto si mima in un raggiro di vicende e circostanze in cui protagonista genuina e punto d'arrivo è la morte. Si comprende che non è un modo d'accorciare la vicenda fino al suo climax. C'è un'idea autentica in questa presenza della morte, ed è che nulla è interamente significativo se non si arriva - con la consunzione del mondo e del protagonista - ad un punto in cui la storia non può più rivolgersi indietro come anonima vicenda."""" (Dalla prefazione di Paolo Manganaro) """"Nella nostra imperfezione, noi attori ci completiamo con qualcosa d'altro. Tu con lo scrivere. Io non lo so, recito sempre, anzi vivo sempre. Non siamo solo i nostri personaggi. E qui entra in gioco la mia distorsione: io lo leggo, questo racconto, ma è come se lo vedessi a teatro, perché anche questo è un pezzo di teatro che ti sei fatto per conto tuo, senza Shakespeare, Pirandello, Sofocle o Sciascia. Scrivi, scrivi ancora, Miko."""" (Dalla postfazione di Tuccio Musumeci)" -
Pb. Storie di piano battaglia
La guerra è appena finita. Mentre l'Italia si avvia velocemente verso il suo boom economico e l'urbanizzazione, e con avida incredulità si prepara ad accogliere lavatrici, carne in scatola e jukebox, un gruppo di amici riscopre sulle montagne siciliane un angolo di selvaggia bellezza: diventerà un mondo al di fuori del mondo. Tante storie per un'unica storia: la nascita di un piccolo centro dove la realtà talvolta sembra fantasia. Un libro che fa sognare, trasporta il lettore in una dimensione irreale, gli fa sentire la nostalgia felice di storie che non ha vissuto, che avrebbe voluto vivere. Pochi luoghi possono raccontare la luce negli occhi di chi li ha scoperti, la magia, il coraggio, l'orgoglio di chi li ha creati. -
Sibille
Licia Cardillo Di Prima, Marinella Fiume, Daniela Gambino, Asma Gherib, Simona Lo Iacono, Clelia Lombardo, Anna Mallamo, Beatrice Monroy, Nadia Terranova, Lina Maria Ugolini: dieci Sibille del nostro tempo consegnano al lettore le loro ""profezie"""" per suggerirci percorsi futuribili, varchi di piccola, grande sapienza, residuo di una luce che proviene da lontano ma che può, se solo noi vogliamo, accompagnarci nel nostro viaggio che, ci auguriamo, non sia solo un meccanico, orizzontale cammino."" -
Come una carezza
"Leggendo questo libro si sente l'odore del caffè siciliano e il gusto della birra bavarese, il rumore assordante dei motori in fabbrica e il chiacchiericcio pettegolo, la dimensione comunitaria mediterranea e l'individualismo mitteleuropeo, la malinconica tristezza di una corriera e la potenza finanziaria di una multinazionale, l'omosessualità discriminata e derisa e l'omosessualità accettata e rispettata, la preghiera nel ricordo di un familiare tragicamente e prematuramente morto e il valore simbolico e consolatorio di un cofanetto. Mobilità come specchio di umanità e, così, al termine della lettura, resta forte la convinzione che siamo tutti Antonio, che siamo tutti migranti. (dalla prefazione di Leoluca Orlando)" -
Tre errori moderni. Ediz. multilingue
Il libro ""Tre errori moderni"""" di Franco Purini è un invito rivolto alle nuove generazioni a operare una nuova scrittura della storia del Novecento """"più coerente e operante"""" attraverso una lettura processuale delle dualità, ovvero coppie oppositive capaci di rivelare la natura complessa e contraddittoria dell'architettura, con la necessaria distanza temporale che distingue la cronaca dalla storia. Questa sarà possibile - afferma l'autore - solo attraverso la rinuncia allo schema adottato dalla cultura e dalla storiografia del Novecento riassunta nel paradigma """"il bene contro il male""""."" -
Export management. Un metodo pratico 3DSPLUS
Il sistema 3DSPLUS è un modello di marketing ed export management che permette di condurre le azioni aziendali riferibili al mercato e destinate alla commercializzazione di prodotti e servizi in modo ordinato, efficiente e redditizio. -
Adagi
Adagi. Cui abbandonarsi, musicali o poetici, semplici accorgimenti di vita corrente, istruzioni per un'esistenza che si vorrebbe semplice se la vita lo fosse, segni di una ricerca ormai consapevole, avviata a un proprio ruolo nel mondo. Così Giulia al suo secondo lavoro poetico, ci dice: ""Calma, riflettiamo... Adagio!"""" Ce lo dice 47 volte, e anche qui le sue riflessioni sollecitano una ricerca iconologica, sostegno immaginario a un umanissimo pensiero, dimenticato dai più ma vero per tutti."" -
La via della croce. Ediz. illustrata
Un romanzo metafisico questo di Piccardo, ove istanze di giustizia umana e filosofica s'intersecano come in Kafka. Ma il Principe, speranza dell'umano, è anche lui soggetto alla violenza dei tempi e la brama della vera vita lo porta a cercare in Canton Ticino la tranquillità e il rispetto. Non suppone, però, che la distruzione della sua storia e grandezza simbolica avverrà così tragicamente: un attacco alla sua nobiltà e alle sue radici lo farà assomigliare alle persone che la sua elevatezza ha assistito, come il narratore o come la diafana Perdita, bellissimo nome di origine latina e di significato evidente utilizzato da Shakespeare in Winter's Tale e da Piccardo sciacquato nel preraffaelitismo. La calma delle montagne ticinesi, ove in gran parte si svolge l'opera, è la cornice nitida di un viaggio nelle voragini della mente umana, invasa non dalla follia, ma da un signorile aconcettuale e alla disperata ricerca di un progetto di senso. L'opera, sempre un poco sognante, è strutturata su 12 capitoli, come le 12 stazioni della via crucis. Ma, alla fine, nessuna resurrezione. -
Amori sul Po
Gli amori descritti da Debora Lupo durante gli scatenati anni '90, dipingono il quadro di una generazione non ancora Millennial e non più novecentesca. Mentre in quegli anni tanti inseguono vuoti sogni di piacere ed edonismo, un emblematico gruppo di giovani maschi padani si appoggia sul grembo dell'eterno femminino, che prende le forme ora di una donna ora dell'altra. La Lupo, attraverso le diverse storie del romanzo, disegna quell'insieme desiderante maschile che soggiace alla seduzione variegata di tante donne, le quali, in realtà, sono sempre, soltanto Una. Ed è proprio esso, l'Eterno femminino, che racconta, che mostra, che ci fa vivere, in chiave squisitamente muliebre, la cronaca di quegli amori. -
Matilde di Canossa. Testi teatrali. Ediz. illustrata
Indomabile, solitaria guerriera, Matilde fu la donna più potente del suo tempo. È il tempo delle lotte per la supremazia sul mondo cristiano fra il papa e l'imperatore, il tempo dei tradimenti, delle scomuniche e dei perdoni. È il tempo delle battaglie e delle guerre feroci, dei lunghi viaggi attraverso paludi e foreste, dei matrimoni combinati e delle regine ripudiate. Ma chi era questa donna che, agendo con discrezione e diplomazia, riuscì a ricomporre il conflitto fra il potere laico e il potere religioso? I due testi teatrali, concepiti in forma di episodi ma ognuno conchiuso in se stesso, vogliono essere un viaggio nella biografia della contessa Matilde di Canossa, con uno sguardo particolare a Matilde ""donna"""": una donna di potere ma pur sempre una donna, dando voce a uno dei più suggestivi e affascinanti personaggi femminili della storia medievale."" -
Trilogia del Principe: Per prima viene la ginestra-La via della croce-Il bando di Lamia
Un'opera estesa e intensa, che ha trovato una sua composizione sinestetica nella collana Interartes, dalle arti per le arti, grazie a diversi tipi di libera contribuzione: la principale, letteraria, di Luca Remigio Piccardo; poi quella illustrativa e critica, di Ermanno Luzzani; quella forse in parte ispirativa ed editoriale, di Sergio Bevilacqua che le dona il numero 50 della sua accorata produzione. Tre romanzi di Piccardo collegati in serie: ""Per prima viene la Ginestra""""; """"La via della Croce""""; """"Il Bando di Lamia"""". Quasi 700 pagine come i 700 anni che il 2021, ove si lancia questo testo, conta dalla morte del grande padre della lingua italiana e dell'immaginario letterario Dante Alighieri. Tanto da aver ispirato artisti come Sandro Botticelli, Gustave Dorè, William Blake, Salvador Dalì. Le quasi 500 pagine della trilogia di Luca Remigio Piccardo sono riuscite in un piccolo miracolo in analogia. L'arricchimento iconografico di Ermanno Luzzani, cui si devono oltre alle illustrazioni anche le ultime quasi 200 pagine, mostra un esercizio equilibristico poderoso e importante, e sfodera importanti qualità di critico letterario nel testo in epilogo dell'opera."" -
I Marafioti e Capo Spartivento
Romanzo storico sorprendente per qualità storiografica sociale ed economica di questa area della Calabria Ionica, emblematica del Mezzogiorno tutto. Oltre un secolo e mezzo di evoluzione dei costumi e della gestione agricola, delle infrastrutture, con la ferrovia, le nuove strade e le nuove tecniche di navigazione con la costruzione di fari su tutte le prominenze rilevanti delle coste italiane. Le nuove tecnologie agricole s'incontrano con la nuova concezione del territorio, con la gestione del ciclo delle acque per irrigazione e allevamento, con la lo sviluppo dei mercati agricoli. Vediamo cambiare la gente del luogo, i lavoratori della terra, dietro la guida di borghesi colti venuti dalla grande città non lontana di Reggio Calabria, i Marafioti, che spostano a destino economico la vocazione patrimoniale del latifondo dei precedenti proprietari, nobili di stirpe e decaduti. E poi l'attenzione al mare, prima solo fonte di paure e preoccupazioni e via via considerato sempre più fonte di benessere anche a Capo Spartivento: borghi abitati a mare, in corrispondenza dei borghi millenari di monte.Un viaggio imperdibile nella storia del nostro Sud. -
Zero all'alba
"Piccola città, bastardo posto..."""" cantava Guccini un po' di tempo fa. Questa è appunto la storia di alcuni avvenimenti di qualche anno fa tra gli anni '60 e i '70 in una piccola città della provincia piemontese, e di una generazione dei suoi abitanti, visti con lo sguardo di uno di loro, che ritorna dopo un anno passato a fare il militare. Zero all'alba, nel gergo dei militari di leva, è appunto la definizione del giorno in cui la naja finisce e si torna a casa. Ogni capitolo ha il titolo di un film, e in effetti tutto in questa storia sembra in qualche modo un film, di cui i personaggi, senza rendersene conto sul momento, erano nello stesso tempo gli attori e gli spettatori. A viverlo da attori, a loro sembrava un film dal ritmo frenetico di un muto di Buster Keaton, con qualche rara didascalia per tirare il fiato. Da spettatori, invece, a loro sembrava che non succedesse quasi niente, con alle spalle uno sfondo fisso e noiosissimo, come nel teatro greco. Un po' dei personaggi hanno continuato a recitare la loro parte, anche dopo." -
Il Bacialé
Ognuno ha una storia da raccontare, se c'è qualcuno capace di ascoltarla. E tutti, ogni giorno, possono avere una ragione per morire, ma anche una ragione per vivere. In una valle di collina, vicino a un piccolo paese delle Langhe, intorno alla ricerca di un uomo sparito, si dipanano le storie di persone apparentemente qualunque, ognuna delle quali però svela qualcosa di speciale, che riempie il racconto di mistero, emozione, sorriso, tristezza, felicità. Ognuno di loro racconta la sua storia al maresciallo Scarcella, anche lui un personaggio sorprendente, arrivato su quelle colline dalla Calabria per fare solo il carabiniere, ma poi trasformato, più per necessità che per intenzione, in un combinamatrimoni, un bacialè. -
L' ombelico del mio mondo
Queste poesie nascono dalla ricerca, dal continuo pensare: al mondo, ai suoi suoni, odori, sapori e colori. Nelle mie parole l'unico riflesso della mia anima, nelle opere il labirinto dei miei pensieri. Le opere pittoriche realizzate d'impulso con tocchi delle dita cercano di comunicare suggestioni e in-canto. Da un animo malinconico ma insieme speranzoso e sempre a cuore aperto riecheggio il disagio e l'entusiasmo del vivere moderno, scolpito dai ricordi di adolescenza in campagna, nato nei germogli del tempo in Oriente e maturato, appena ora, al tiepido sole veneziano. Tepore porto dentro, e un vulcano di vita. -
Sociologia dell'arte. Scritti dal globantropocene mediatizzato
L'opera inizia un inquadramento estetico dell'arte oggi, e si appoggia alle condizioni della rivoluzione sociologica che stiamo vivendo, basata sul contemporaneo effetto della globalizzazione ormai adulta, dell'antropocene di cui viviamo l'impatto straniante e delle mediatizzazione totale dovuta alla fusione tra web e telefonia cellulare. Tutto ciò non lascia esente l'arte, presente passata e futura... -
L' autunno umido dell'Avendaño
"Se ci si chiude in se stessi diventa tutto viola e nero. Oppure grigio. La smetta! Sono colori pericolosi, che fanno male!"""" Questa può essere la chiave di questo romanzo di un giovane scrittore già referenziato, ma ancora sulla via della sorpresa. Per Luca Remigio Piccardo la letteratura è viaggio interiore che prosegue all'esterno e poi si riversa nelle parole, nella sua scrittura, che si avvale, con serietà e professionalità, della scuola dei grandi del passato, della grande drammaturgia letteraria russa, dei francesi, e della sua ottima fucina verbale. Un quadro (e... non solo), """"L'Autunno umido dell'Avendaño"""", è pretesto di un viaggio in un immaginario simbolico, ricco e fraterno, che tende all'abbraccio, più che allo strozzamento suicida, come in altre sue opere. Ci mancava un Piccardo bendisposto, e l'abbiamo trovato col pretesto di un quadro che guida la sua affascinante affabulazione, proprio all'opposto del ritratto di Dorian Grey: il quadro proietta se stesso nel suo fruitore, facendolo mutare come muta esso in Oscar Wilde. Lasciatevi andare, e il gioco è fatto. Perché è grande letteratura." -
Prime anime vaganti. Ediz. illustrata
Non sono ectoplasmi: le anime vaganti sono proiezioni del non-conscio ed emergono nella mente del pittore Andrea Bassani verso la mezzanotte, ora delle streghe e dei fantasmi, ma anche della cucurbitacea carrozza di Cenerentola. Giungono, accompagnate da musica particolare che spinge la mano coi colori verso la deriva della coscienza e, nel silenzio notturno, occupano lo spazio dell'immaginario. I loro visi sono ritratti simbolici, che con gli occhi della trance evocano fatti e fenomeni di vita passata, presente e futura. Profezie, maledizioni, tristi mancanze mai sanate, incontri dell'ironia, dell'assurdo, dell'incomprensione e dell'accondiscendenza. Un'esperienza umana, ciascuno di questi volti, con cui Andrea Bassani sobilla la nostra quiete, produce invasione della nostra mente ed evoca episodi strani e diversi della nostra vita, così come della sua... Un timido sonetto ciascuno (Bevilacqua), e un vino profumato per sostenerci (Renzi), come a indicare delicatamente la via personale che ciascuno può trovare in loro. Così, nell'Arte. -
Buone notizie. Per dare una mano a tutti quelli che cercano e un conforto a quanti hanno smesso di farlo
Sei investito in continuazione da tante notizie di ogni tipo ma prevalentemente cattive: sfiducia, disperazione, pessimismo, stragi, crisi economica, omicidi e così via, eppure ora ci sono finalmente buone notizie per te. Non devi avere paura perché non ce n'è motivo. La morte non esiste. Nessuna morte e nessuno che ti aspetti per giudicarti, se non te stesso. Di sicuro non un dio assiso in trono, perché quel dio non è mai esistito. Erano tutti fantasmi che ti creavi per farti paura, perché la paura ti facesse soffrire. Eri tu a farti soffrire; eri la vera ragione della tua sofferenza. Eri tu, perché anche il dolore non esiste. La soluzione era semplice ed a portata di mano. -
Il prezzo della vita
L'idillio di una storia d'amore che non guarda alle differenze d'età, un matrimonio che sfida maldicenze e cattivi pronostici, la promessa di una vita insieme. Ma sotto la superficie delle apparenze, dietro la maschera delle convenienze sociali e l'immagine che proiettiamo di noi, spesso vive un altro mondo: feroce, cinico e disilluso. Riuscire a non farsi cambiare del tutto dalle cattive esperienze del passato costa fatica, ammettere a se stessi che a volte, per ottenere qualcosa, ci si è venduti richiede uno sforzo maggiore; ma i conti con la propria coscienza, prima o poi, bisogna farli, perché: ""Arriva comunque un giorno in cui guardi tutte le persone che ti circondano e capisci che a nessuno di loro piaci, che stanno con te solo perché gli servi, così come tu stai con loro solo perché ti servono"""".""