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Napoli 1836. Le stanze della regina madre. Catalogo della mostra (Roma, 21 novembre 2008-29 marzo 2009). Ediz. illustrata
Nella collezione della casa museo di Mario Praz è esposto un dipinto di Vincenzo Abbati che rappresenta Maria Isabella di Borbone , Infanta di Spagna, vedova di Francesco I Re delle due Sicilie e madre di Ferdinando II. Il dipinto la mostra in uno dei salotti della sua Villa a Capodimonte, Villa Gallo poi Del Balzo, nell'anno 1836. Rimasta vedova nel 1830 Isabella ha acquistato nel 1831 questa Villa e ne ha affidato il completamento all'architetto Antonio Niccolini, che già nel 1809 vi aveva eseguito dei lavori per il Duca del Gallo. Tre anni dopo, Isabella convolerà a nuove nozze con il Conte Francesco Del Balzo. Presso le famiglie dei discendenti del Del Balzo è stato possibile recuperare la maggior parte degli arredi raffigurati nel dipinto, che elencati nell'inventario allegato al testamento di Francesco del Balzo del 1857, ne hanno seguito le vicende ereditarie. La possibilità di accostare al dipinto dell'Abbati gran parte dei mobili e degli arredi in esso riprodotto, grazie alla disponibilità dei discendenti del Del Balzo, ci consente di ricostruire nella saletta espositiva del museo Praz uno di quegli ambienti di gusto tipicamente prazziano dove il limite tra la realtà e la sua riproduzione sembra annullarsi in un gioco di rimandi speculari, analogo a quello istituito dallo stesso Praz in molti degli ambienti della sua stessa casa, con i dipinti e gli oggetti in essa conservati. -
Sanfilippo. Le carte
Il volume di Fabrizio D'Amico è dedicato all'opera su carta dell'artista siciliano. Attraverso una selezione di oltre cento immagini, percorre lo sviluppo linguistico di Sanfilippo dagli esordi alla produzione degli anni più tardi. Il presente testo, segue la pubblicazione del Catalogo generale dei dipinti dal 1942 al 1977, realizzato da Giuseppe Appella e Fabrizio D'Amico con la consulenza d'Archivio di Antonella Sanfilippo. -
Da 26 a 60. Geostoria della popolazione italiana dall'Unità al terzo millennio
Osservare il lungo percorso evolutivo della popolazione italiana dall'Unità al terzo millennio significa analizzare una numerosa serie di cambiamenti che ne hanno mutato profondamente le dinamiche e le strutture. Molti di questi processi di trasformazione si sono ormai conclusi, alcuni hanno modificato il loro modo di agire sul sistema dei Vital events, altri sono tutt'ora in atto e, infine, nuovi fattori si sono inseriti nel sistema demografico italiano, aprendo ulteriori prospettive di sviluppo futuro. La crescita della popolazione italiana si sviluppa in diverse fasi, ciascuna con caratteristiche demografico strutturali proprie, e porta l'Italia da poco più di 26 milioni di abitanti nel 1861 ai 59 milioni registrati al 1 gennaio del 2021, raggiungendo la sua massima espansione nel 2014 con oltre 60 milioni, un valore mai raggiunto prima di allora, per poi avviarsi verso un declino che pare inarrestabile. Lo scopo del presente volume è quello di cogliere i punti salienti di questo percorso, delineando i cambiamenti avvenuti nella dimensione demografica all'interno del quadro storico, sociale, culturale ed economico italiano. Prefazione di Antonio Violante. -
In politica da cristiani. Coscienza contemplativa e azione civile
Tre testi per scoprire il valore e il significato dell'impegno politico. Una intensa meditazione dell'arcivescovo emerito di Milano, che con il suo stile inconfondibile indica le condizioni affinché un cristiano possa ""sporcarsi le mani"""" a servizio del bene comune, senza mai perdersi nei compromessi e nella ricerca del potere per il potere. E due contributi del professor Lazzati che mostrano concretamente come agire politicamente restando fedeli al Vangelo."" -
Pinocchio e Mangiafoco
Una delle avventure più emozionanti di Pinocchio, riscritta sulla base del testo originale di Collodi, viene proposta nell’inedita veste editoriale di un libro-gioco, adatto anche ai piccolissimi. La storia è raccontata attraverso 20 schede, ognuna delle quali presenta il testo in caratteri maiuscoli su un lato e l’illustrazione sull’altro. Seguendo l’ordine della narrazione, le schede si compongono in un fantastico puzzle fino a formare un’unica grande figura di 68 x 81 cm. Età di lettura: da 3 anni. -
L' origine dell'opera d'arte. Testo tedesco a fronte
Il libro costituisce l'unica opera nella quale il filosofo tedesco affronta organicamente la questione dell'arte. In questo testo sono reperibili i fondamenti di una nuova riflessine sull'arte, la quale si costituisce attraverso un confronto critico con l'estetica tradizionale in vista di un suo superamento. Tuttavia, tale superamento non pretende affatto di rappresentare un principio di spiegazione del fenomeno artistico più potente di quello precedente, ma si muove verso un possibile dialogo con ciò che dell'arte hanno pensato e pensano gli stessi artisti. L'autore libera il fenomeno della creazione artistica dal gioco dell'inquadramento e del confinamento a principi esterni alla sfera dell'arte, per mettere al centro l'opera d'arte stessa. -
Il diario di Lela. Storia di ordinari abusi
Frammenti di dolore, estrapolati dal racconto di una donna, lasciano spazio a interrogativi e dubbi atroci su cui indagare. Adriano, giornalista brillante e dal fiuto per le investigazioni, si troverà a fare i conti con il diario di Lela, le cui pagine rimandano al profilo complesso di una ragazza dal vissuto emotivo devastato e intorpidito da stupri reiteratamente subiti. Sarà proprio Adriano che - entrando di soppiatto nelle squallide vite di chi si è macchiato di simili atrocità - farà luce sugli eventi tragici che hanno segnato il percorso di Lela, e che sembrano averla condotta fino alla morte. ""Il diario di Lela. Storia di ordinari abusi"""" è un romanzo che dà voce a tutte le donne che hanno subìto e subiscono violenze, ma che non hanno la forza e il coraggio di raccontare. È un invito ad ascoltare il silenzio, quello rumoroso, e a comprenderlo, invece che giudicarlo."" -
Avanti, c'è posto! Storie napoletane e... d'Abruzzo
Avanti, c'è posto! per un nuovo viaggio nel tempo. «Per la riferita Capitale di Napoli. Da' Marsi può anche farsi la via di Avezzano, di Capistrello, di Civitella o sia Valle di Roveta, di Balzarano e Sora, di Atino, di Monte-Cassino e Capoa» questa la strada che fece Bartolomeo, giovane studioso marsicano, per recarsi a Napoli nel marzo 1656. Un viaggio nella capitale Napoli e nell'Abruzzo vicereale ai tempi della peste. L'emozionante incontro con la ""viceregina del popolo"""" Bernardina Pisa, moglie di Masaniello, costretta a vendere il proprio corpo per sopravvivere. L'incontro di due giovani diversi per nascita, tradizioni, esperienze personali, Bartolomeo e Mimì, i protagonisti, si trovano per caso e l'uno diventa arbitro del destino dell'altro. Un viaggio nella Marsica tra la fine del Diciannovesimo ed i primi del Ventesimo secolo: nella vecchia Avezzano per buona parte ancora circondata dalle virtuali antiche mura, nella Napoli affascinante della Belle Époque e del Cafè Chantant. Un racconto denso di sorprese e colpi di scena, dove il tempo è una breve parentesi. Alla fine, nel percorso che ci accompagna verso la Grande Guerra, riviviamo il dramma del terremoto di Avezzano."" -
Eleonora (non) ha voce
Sullo sfondo di una città senza nome ma dai connotati inequivocabili, si muovono dei personaggi apparentemente stereotipati, eppure consapevoli dell'idea che di sé trasmettono agli altri. Un vulcano prossimo all'eruzione, come un terribile monito, si erge minaccioso sulla scena e, con i suoi anelli di fumo, sembra voler suggerire che è arrivato il tempo per ognuno di lanciare - ora e più forte che mai - il proprio grido d'aiuto. Per qualcuno, purtroppo, questa si rivelerà l'ultima occasione per poterlo fare. In un clima di crescente inquietudine, gli attori Gennaro, Amalia e Imma calano le proprie maschere, svelando insicurezze nascoste e dolori da sempre taciuti. -
Felice Casorati. Persone. Ediz. a colori
Il volume, ampiamente illustrato, presenta un'analisi dettagliata e completa del dipinto di Felice Casorati ""Persone"""" (1910). Opera cruciale della prima fase della ricerca casoratiana, il quadro appare quasi una prova generale, un centro intermedio di poetica, «un'opera d'arte mancata» che ha in sé da una parte i risultati delle esperienze, della ricerca, delle riflessioni compiute dall'artista fino a quel momento e dall'altra i germi del suo rinnovamento. Per la prima volta nell'opera di Casorati, i mondi e i moti propri di ogni figura si mettono attorno a un tavolo rendendo esplicito il repertorio dei """"tipi"""" (persone, personaggi, maschere, caratteri); alcuni di essi già trattati - la vecchietta, la bambina nuda di schiena e l'adolescente pensoso -, gli altri - l'uomo e le giovani donne - alla loro prima apparizione."" -
A tavola con i cereali. 120 ricette della tradizione
Alimenti base per l'uomo di tutte le epoche e di tutte le latitudini, i cereali occupano un posto fondamentale a tavola, attraverso un'infinità di preparazioni tradizionali e grazie alle diverse proprietà nutrizionali che li contraddistinguono. Le ricette raccolte in questo volume suggeriscono come cucinare quelli più comuni secondo la cultura gastronomica italiana, ma anche di far riscoprire le tante varietà meno utlizzate per preparare paste, pani, polente, minestre, dolci e anche secondi. Si spiegano nel dettaglio i segreti della cottura e dell'impiego, con un'attenzione particolare a chi deve evitare il glutine o seguire una dieta povera di carboidrati. -
L' invenzione di Maria Maddalena
Maria Maddalena è stata un'invenzione delle più emancipate della storia evangelica. Compare in tutte le svolte cruciali della vita di Gesù. Si mostra e rivela; perfino troppo e troppo spesso, secondo i gusti degli evangelisti e dei primi apostoli, a cominciare da san Paolo, che cercherà incessantemente di farla dimenticare. Innalzata a figura della Chiesa, Maria Maddalena non perde nulla dei suoi ""equivoci"""" e della sua """"felice polisemia"""". È pietra di paragone di una certa pratica della fede, un modello. È un piccolo compendio di vita spirituale, un vademecum della conversione che ricorda che """"le questioni relative alle origini e ai fini ultimi passano per la donna."""""" -
Un teatro di terra. Il parco archeologico da Velia a Bramsche-Kalkriese
Interno all'esperienza del ""progetto"""" e alle sue esigenze di verifica, """"Un teatro di terra"""" è un momento di riflessione sulla natura del parco archeologico. Sebbene derivato dall'area archeologica, il parco ne costituisce un decisivo superamento. Nel parco, infatti, non si trascrivono solo le nuove metodologie della ricerca, ma si rappresenta anche un rapporto più aperto e dinamico con il territorio-paesaggio. Sotto quest'aspetto particolarmente interessante è il parco archeologico di Velia, di cui si documentano alcuni recenti interventi: la leggera ricostruzione in terra armata del teatro ellenistico-romano; il recupero a sede espositiva di edifici residuali di età medioevale, l'adeguamento a deposito di una galleria ferroviaria dismessa."" -
La balena e il mare. Ediz. a colori
Un racconto che con illustrazioni divertenti accompagna i bambini a comprendere il senso di responsabilità nei confronti della natura e della terra. Una balena sensibile e divertente ama il mare pulito ma tocca a tutti noi aiutarla. Una storia di amore, rispetto e partecipazione. Le illustrazioni di Lab Liu ironiche e assurde, i testi semplici e immediati, compongono un volume ideale per parlare di temi ambientali. Età di lettura: da 3 anni. -
Kamal e le stagioni. Ediz. a colori
Il libro è il racconto di un Camaleonte, Kamal appunto, che invece di mutare come tutti gli altri suoi simili a seconda del colore dell'ambiente circostante per difesa, ha la sua trasformazione per andare incontro agli altri. Per dare aiuto e conforto. La storia si svolge nell'arco temporale di quattro stagioni. Quando il piccolo Kamal si troverà in difficoltà avrà restituita in accudimento e cura tutta la gioia dispensata. Un inno gentile e silenzioso all'altruismo, quello senza condizioni. Che trasforma l'identità di Kamal e la sua forma grazie ad un inaspettato gesto d'amore. Il testo semplice e le illustrazioni, che diventano esse stesse un gioco nello stimolare la ricerca dei particolari del protagonista, sono rivolte ai bambini dai tre anni quando le relazioni con ""l'altro"""" e con la comunità esterna alla famiglia iniziano a strutturarsi. Età di lettura: da 3 anni."" -
Avrei voluto giocare a pallone
"Avrei voluto giocare al pallone. Ne avevo diritto. In fondo ero un bambino di 11 anni."""" Il poeta e pedagogista Gianni Milano ci racconta la storia di Domenico Luciano detto Undici, bambino partigiano trucidato il 23 febbraio 1945 a Givoletto TO. Età di lettura: da 12 anni." -
Una brutta avventura-Une fâcheuse aventure-A misadventure-Ein mieses abenteuer. Ediz. multilingue
Età di lettura: da 5 anni. -
Victoria e la frutta. Ediz. multilingue
Età di lettura: da 3 anni. -
Lamento per un figlio
Il filosofo Nicholas Wolterstorff prova una duplice reazione nei confronti della morte del figlio: da un lato, c'è l'istinto della fede che ti fa offrire a Dio la creatura cara che hai, esanime, tra le braccia. D'altro lato, c'è l'istinto della natura umana che ti fa urlare di dolore. L'uno e l'altro istinto sono stati testimoniati da Cristo che ha condiviso il nostro dolore e il nostro morire. E che ha spezzato la frontiera della morte aprendola all'eternità di Dio. (G. Ravasi) -
Ricette ignorantissime. 112 pietanze toscane da fare impallidire dietologi e radical chic
Avete mai mangiato il bordatino? E le cotenne ripiene? Forse no, soprattutto se siete spaventati da piatti rozzi, piccanti e pesanti. Tante pietanze tradizionali, che oggi rischiamo di dimenticare, sembrano fatte apposta per far impallidire dietologi e radical chic. Eppure, con un po' di coraggio e la necessaria moderazione, potremmo scoprire un mondo vastissimo di ricette gustose e nutrienti. Il libro ci presenta ben 112 di questi piatti ""ignoranti"""", e ci insegna a cucinarli a casa nostra, evitando di incorrere in qualche surrogato da ristorante. Non saper nulla di queste preparazioni, frutto di una cultura secolare, non averne mai provato il sapore... questo semmai sarebbe da ignoranti.""