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La brace dei ricordi. Nuova ediz.
La nostra casa interiore ha bisogno di attenzioni emozionali, e Giovanna Fracassi nel suo percorso poetico ci offre l'opportunità di scoprire le sue atmosfere che si mescolano ai ricordi e alle fotografie di quel che è già accaduto o che sta per avvenire. È bello scoprire nella lettura di un libro di poesia che le assonanze d'emozione ripercorse dall'autrice fluiscono nella propria vita vissuta, nelle attese percorse, nelle malinconie risolte e nella bellezza del momento consapevole. Questo mi è capitato proprio con la Brace dei ricordi: dettagli, attimi e angoli di esistenza che viaggiano su linee simili, riconosciute mentre arricchivano il mio sguardo. La poesia non ruba nulla, regala, stabilisce dei collegamenti indissolubili che rimarranno nel tempo e nella nostra parte migliore, quella che ci viene in aiuto quando perdiamo il coraggio. Allora ci illumina, come nella Brace dei ricordi, come Giovanna Fracassi ci spinge a fare. Questa autenticità si manifesta quando troviamo la giusta via per sintonizzare la nostra umanità con la nostra essenza. -
I colori dell'anima. Nuova ediz.
Da sempre la poesia di Paolo Olivero scruta il cielo per ricordare le nuvole. Sono nuvole sospese, o fluide, o tenaci, o delicate le parole della sua poesia, e sono nuvole sognanti, scritte per chi conosce il coraggio di amare e di sostenerlo. Per questo non sono passeggere, ma restano nella memoria di chi alza lo sguardo al Cielo in cerca di segni da trasfigurare. E così queste nuvole-parole si librano libere e piene di significati che svelano e raccontano i colori dell'anima. Sono i colori di chi sa sognare e tenere salda l'emozione di vivere, di chi non mente all'anima, di chi condivide la bellezza. Sono nuvole-parole.... nel cielo infinito della speranza... nelle lontananze di un mare mai scordato, che a volte ritorna per far ripercorrere le strade già conosciute, ma l'Amore è saldo nella scelta e il sorriso ritrova il coraggio di ogni istante vissuto. -
Un soldato italiano, 1942-1948
Una storia di vita vera, reale e vissuta fino in fondo fra speranze e dolori. Ogni pagina si apre a un'emozione e racconta le immagini delle sofferenze di un soldato italiano scaraventato nel turbinio di una terribile guerra e le angosce di una famiglia, mentre la possibilità di ritornare ad abbracciare gli affetti più cari sembra sempre più lontana. Max Rente ci racconta le vicende di esistenze che si intrecciano, si perdono per poi ritrovarsi. Per non dimenticare. -
Trasmutazione
...E Solange fluisce attraverso velature dello spazio e del tempo, lungo 'nuovi' e sconfinati percorsi sovrasensibili, affinché la sua Coscienza si elevi libera, affinché nasca la sua 'nuova' Anima. Trasmutazione assurge dunque a un teorema che appartiene all'Essere con una nuova Anima e in totale condivisione con la Creazione, fino alla Catarsi finale: la trasmutazione sublimata nella Luce. Questa è ora l'anima di Solange. Trasmutazione chiude il cerchio del magico viaggio di consapevolezza, il filo conduttore presente in Solange, il volume precedente a questo. Se allora il viaggio della ragazza era iniziatico, in Trasmutazione è elevazione e sublimazione totale. Qui tutto si concepisce e si sviluppa nell'Oltre, per la Completezza di Solange. E un nuovo filo conduttore si dispiega in questo sublimato e magico libro: l'Energia sempiterna dell'Amore Incondizionato. Solange, Essere di Luce. -
Il potere della luna
«Dopo aver scritto i primi paragrafi di questa prefazione, che non rinnego di certo, mi sono resa conto che facendo una traslazione leggera, non invadente, si arrivava a un genere letterario diverso: il romanzo esoterico. Era lì e io, nell'impeto della scrittura, forse nemmeno me n'ero accorta. Molto di ciò che si trova fra le righe non appartiene a un fantasy, a una fantasia spesso esagerata di chi scrive, ma a qualcosa che per alcune persone è già reale: l'uso di ciò che va Oltre il tangibile. Mi auguro con tutto il cuore che la lettura de ""Il Potere della Luna"""" risulti accattivante abbastanza da portare le persone a indagare, a prendere in considerazione un modo nuovo e diverso di vivere. Esoterismo, nella sua accezione migliore? Forse sì, forse no. Ha importanza? Pronti per questa Avventura? Buona lettura. Per concludere, spero di riuscire a trasformare """"Il Potere della Luna"""" nel primo volume di una Trilogia. Al secondo sto già lavorando.» (l'autrice)"" -
Poco buio questa sera
"I personaggi vivono nel raccontarsi, e l'Autore ci regala un nuovo libro con pennellate di vita da fissare nella memoria. L'atmosfera è quella solita, quella che ci aveva già catturati nelle prime pubblicazioni. Lo stile è fluido e il racconto è limpido... Ogni dettaglio è cercato, pensato e realizzato in narrazione. Gli indizi sono chiari e trovano il cammino che conduce alle nostre emozioni.""""" -
Ombre
In un'Italia dei primi anni '70 si intrecciano i racconti di tre personaggi dal passato torbido, misterioso; tre personaggi senza particolari talenti o sogni o ambizioni, tre personaggi uniti da un filo sottile chiamato destino. Seguendo quel filo, le loro storie ci catapultano in una realtà troppo spesso dimenticata, in un viaggio che li condurrà indietro nel tempo fino alla Grecia occupata, quando l'Italia era un Paese colorato di nero. -
Un umanista del Cinquecento lombardo: poesia latina di ispirazione religiosa e mariana
Giovanni Giacomo Gabiano (Romanengo CR, 1510 - Lodi, 1580) è noto soprattutto per essere l'autore della ""Laudiade"""", poema epico didattico, in 3991 esametri, che esaltava i meriti e i pregi, materiali e morali, della città di Lodi. Ma Gabiano ha scritto molto altro, sviluppando temi di argomento religioso, adatti a interpretare il suo forte sentire spirituale. Ponendosi in contrapposizione con la riforma protestante, nel clima della rigenerazione posttridentina, lo studioso ha infuso vigore poetico alla figura di Maria e confermato il valore artistico e didattico delle immagini. Le opere, qui raccolte e per la prima volta tradotte, sono la testimonianza di questa volontà, artistica ed edificante, dell'autore."" -
Il mito-Il divino. Gli archetipi del femminile
La stretta connessione tra mito e sacro rende evidente che, dal dialogo con le società arcaiche e dalla ricerca dei significati dei loro miti, emerge come il mito contenga un messaggio etico che serve da guida all'azione umana. L'approccio con cui l'uomo s'immerge nei tesori immemorabili delle sue origini riguarda il ""transconscio"""" al quale egli accede e dal quale trae, con una capacità creativa tutta umana, i """"simboli"""" che fondano l'azione rituale, anche degli uomini d'oggi. L'analisi degli Archetipi del femminile ha mostrato come anch'essi affondano le radici nella Storia e ancor prima nella Preistoria dell'umano femminile e in quanto modelli esemplari accompagnano e stimolano la donna nel corso della vita. L'influenza che l'archetipo può avere nella vita dipenderà dallo spazio che l'io le concederà attraverso lo strumento dell'introspezione. È nell'introspezione che l'uomo scopre, nella profondità di sé, le leggi e i valori eterni."" -
Aspettando l'estate
Lo stile di questa silloge è più cantautorale che letterario, preferendo, il poeta, la libertà mentale che regolava l'ascolto della musica anni Settanta-Ottanta indirizzato al gusto verso i grandi cantautori di quel periodo quali (Lucio Dalla, Antonello Venditti, Ivano Fossati, Ivan Graziani, Deep purple, Led Zeppelin, Genesis, Talk Talk, Running Wilde, Pink Floyd). -
Silenzio sul Monte Sole. La prima cronaca completa della strage di Marzabotto
Memoria di sangue, di fuoco, di martirio, del più vile sterminio di popolo. Tutto questo è stato l'eccidio di Monte Sole, la feroce strage perpetrata dai nazisti di von Kesselring comandati da Walter Reder, tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944 in ritorsione alle azioni di guerra partigiana e alla popolazione civile che le appoggiava. Un'operazione studiata a tavolino volta alla ""bonifica"""" di un vasto territorio sull'Appennino bolognese e all'eliminazione della brigata Stella Rossa che si traduce in un'ecatombe di civili, donne, bambini e anziani. Dalla strage di Marzabotto a quella di Grizzana Morandi e Monzuno, tassello dopo tassello, Jack Olsen, intervistando persone sopravvissute alle stragi, ricostruisce quello che è considerato uno dei più gravi crimini di guerra contro la popolazione civile che sia mai stato compiuto durante la Seconda guerra mondiale in tutta l'Europa occidentale."" -
Quaranta sonetti di Shakespeare. Testo inglese a fronte
I ""Quaranta sonetti"""" di Shakespeare nella versione di Giuseppe Ungaretti sono probabilmente la prova di traduzione più memorabile della poesia italiana del Novecento, pari solo ai Lirici greci di Salvatore Quasimodo, il cui nucleo principale - le poesie di Saffo - abbiamo recentemente pubblicato in Assonanze. Questa traduzione è memorabile per un triplice ordine di motivi: in primo luogo, ovviamente, per la magistrale assonanza che Ungaretti ha saputo creare tra i propri versi e quelli del sommo poeta, così lontano nel tempo ma non nello spirito; in secondo luogo per il magistero che ha esercitato su tutti i successivi poeti che si sono cimentati in opere di traduzione; in terzo luogo per l'importanza che questo lavoro ha avuto nell'intera parabola della poesia ungarettiana. L'edizione è arricchita dalle note lunghe, puntuali, preziose come un piccolo trattato di poetica, con cui Ungaretti ha accompagnato le successive tappe in cui l'opera è apparsa (1943-1944, 1945, 1946)."" -
Venere in pelliccia
«Sia principessa o contadina, sia che indossi l’ermellino o il mantello foderato di pelo d’agnello, sempre questa donna con la pelliccia e la frusta, che rende l’uomo suo schiavo, è una mia creatura». Con queste parole lo scrittore galiziano Leopold von Sacher-Masoch (1836-1895) ha tratteggiato l’ossessivo fantasma della propria esistenza e della propria fantasia artistica, quell’immagine di donna – preludio alle dispotiche e crudeli figure femminili della letteratura fin de siècle – che ha possentemente ispirato la più nota delle sue opere, “Venere in pelliccia”, qui presentata nella seconda e definitiva edizione del 1878. Lungi dal risolversi nella descrizione di una patologia psichica, questo romanzo – entrato ormai tra i «classici» della letteratura – condensa e radicalizza in un complesso eclettismo la critica romantica della civilizzazione europea. Come ha scritto Gilles Deleuze, Masoch è stato un grande antropologo, «nello stile di coloro che sanno investire la loro opera di una completa concezione dell’uomo, della cultura e della natura». Con uno scritto di Gilles Deluze. -
Santi, martiri e samurai. Storia del Giappone cristiano
Il Giappone è una sofisticata civiltà millenaria da sempre divisa tra la tentazione di aprirsi al mondo e quella di rinchiudersi nella sua insularità ai confini del globo. Nel 1549 vi sbarcò il cristianesimo con Francesco Saverio ed ebbe inizio un'avventura avvincente, sconosciuta ai più, che segnò indelebilmente la traiettoria storica, culturale e spirituale del Paese. È una storia di santi, martiri e samurai. Questo saggio ripercorre le vicende dei missionari europei che in pochi decenni, pagando un prezzo altissimo, conquistarono alla fede cattolica signori feudali, guerrieri, monaci, in tutto oltre 600.000 persone. Seguirono due secoli e mezzo di atroci persecuzioni - che causarono la morte di oltre 5.000 credenti (450 sono oggi santi e beati) -, durante i quali si formò il popolo dei Cristiani Nascosti, custodi in clandestinità di una fede senza sacerdoti né chiese né sacramenti. Con la riapertura agli stranieri verso la metà del XIX secolo il cristianesimo tornò a rifiorire, e quando il Paese visse le tragiche vicende della seconda guerra mondiale e delle due bombe atomiche, ancora una volta non mancarono mirabili testimonianze di fede. Il sangue dei martiri è da sempre il seme della comunità cristiana e poche vicende storiche lo documentano come quelle che ebbero luogo in Giappone. -
Re-think Latiano. Progetti di rigenerazione del paesaggio urbano
Il presente volume raccoglie i risultati di un Laboratorio di Progettazione urbana svoltosi nella città di Latiano. Il piccolo centro si colloca quale presidio di antichi tracciati che solcano il territorio dell'Alto Salento ricche di una cultura millenaria, dalle potenzialità ancora inespresse. Luoghi remoti e autentici che, negli ultimi anni, hanno contribuito a determinare il successo dell'ospitalità pugliese, per la qualità della vita, la ricchezza della storia e la bellezza dei paesaggi. La sfida attuale consiste nell'individuazione di modelli operanti che favoriscano la cooperazione e la pianificazione integrata innescando processi ""rigenerativi"""" virtuosi. Le aree selezionate per il laboratorio si collocano in una visione unitaria e strategica che ha guardato al paesaggio pensando alla città. I progetti indagano la grande scala territoriale, quella urbana e quella architettonica, i contributi presentati dimostrano la necessità di estendere il concetto di rigenerazione urbana alla forma ed al significato della città e del paesaggio, intesi quale unico palinsesto, riconoscendone la dignità di sistema formale, di atto culturale, prima ancora che funzionale."" -
Moneta e impero. Economia e finanza internazionale dal 1890 al 1914
Un classico della storia economica, quest’opera di Marcello de Cecco, un libro in cui il grande economista mostra «di che lagrime grondi e di che sangue» un sistema monetario internazionale, il gold standard, che fu a lungo ritenuto un modello di equilibrio e armonia. Con il supporto di analisi documentate sullo sviluppo economico, il commercio internazionale, le istituzioni finanziarie, de Cecco mostra come, in ciascuno di questi ambiti, fin dall’inizio del Novecento maturava la crisi che portò all’esplosione del sistema nei tragici giorni dell’estate 1914. Svelando il tessuto di interessi e di lotte che, nella Belle époque, stanno alla base del gold standard, vivisezionando il sistema di potere britannico che lo sorregge, il capolavoro di de Cecco ci insegna a osservare con occhio disincantato e consapevole qualsiasi sistema monetario. Non esiste un sistema perfetto, poiché si tratta sempre di una creazione umana, politica. La moneta, insomma, riflette un imperium: essa esiste nella misura in cui poggia su un potere, e ogni regime monetario creato nella storia ha servito gli interessi di un gruppo dominante, nazionale o internazionale, che quel potere ha esercitato. Qualsiasi scelta monetaria, in definitiva, porta il marchio del sovrano. -
Purché non manchi la stella. Il presepio in cento parole. Ediz. illustrata
I re Magi erano davvero tre? Oppure erano in dodici? Perché c'è un pastore che dorme e non deve essere svegliato? Chi è il «caganer»? E sarà vero che anche gli antichi Romani facevano il presepe? La scena madre è semplice, l'ambientazione scarna, almeno quella prevista dal copione originale: una sacra famiglia, un paio di pastori, un angelo, tre Magi, una stella... Fine. Eppure, da quelle poche immagini è nata una sconfinata narrazione popolare: le scene si sono amplificate, aggiornate, aperte alle più diverse contaminazioni, tra il sacro e il profano, senza badare a incongruenze. Ne è venuto fuori un long seller, un successo internazionale che conosce innumerevoli repliche, inverno dopo inverno; nelle chiese, nelle piazze e nelle mostre, che ospitano i presepi più sontuosi, ma anche sul palcoscenico casalingo, dove quel rito non perde la capacità di stimolare la reinvenzione continua. Stalla o caverna? Sughero o cartapesta? Il cacciatore, lo mettiamo o no? Fino al dubbio più insidioso: il presepe è uno spazio soltanto religioso? O c'è posto anche per il laico? L'inchiesta di un cronista su uno dei riti più diffusi del mondo ricapitola, voce per voce, da «Abacuc» a «Zingara», tutte le storie, i simboli e i personaggi che compongono il presepe. Tra dogmi religiosi e credenze popolari, questo vademecum raccoglie tutto quello che c'è da sapere per «leggere» e mettere in scena uno spettacolo che rimanda ai miti delle origini, al culto del solstizio d'inverno e ad altri ancora sorti prima della nascita di Cristo. Sacra e profana, sospesa tra visioni opposte, a partire dal suo nome (si dice «presepe» o «presepio»?), la scena della Natività si è sempre prestata a diverse rappresentazioni e interpretazioni, qui raccolte e illustrate in un centinaio di parole chiave. Alcune essenziali istruzioni per l'uso, accompagnate da una sequenza di suggestioni iconografiche, utili per interpretare nella maniera giusta questo rituale che include e non esclude, situandosi al di là delle annuali polemiche pro o contro il presepe. Il miracolo a portata di mano della Natività, espresso nel gesto semplice e ingenuo di poggiare un pupazzetto nella culla, è una sospensione del tempo ordinario che merita rispetto e attenzione, e offre una pausa di riflessione inattesa su un passaggio che ha battezzato la storia dell'Occidente. Ma il primo confronto con il tempo, all'apparenza più banale, avviene al momento dell'apertura dello scatolone, quando scopriamo che manca un pezzo o che il muschio si è seccato: è allora che inauguriamo il percorso più affascinante dell'anno, dove il «sempre uguale» della scena diventa il «sempre diverso» con cui ciascuno, ogni volta, ricostruisce il proprio presepe. -
Nell'ora puntuale
Istantanee di gesti quotidiani, fotografati nell'attimo in cui riflettono la luce del senso, ma anche azioni e immagini che raccontano i momenti in cui il senso si smarrisce. I versi di ""Nell'Ora Puntuale"""" registrano i moti contraddittori dell'interiorità alla stregua dei ritmi con cui si manifesta la natura, la potenza sapienziale delle stagioni. E poi il viaggio come rito di rinnovamento che spezza l'illusione di un tempo lineare e riconnette con il principio di circolarità. Il tempo non invecchia, ma rigenera costantemente. I giorni non radicano certezza, ma aprono alla scoperta, all'incontro elettivo, non forzato, non casuale: nell'ora puntuale."" -
Valzer lento
Non ho tempo di pensare alla morte, di inseguire le mie paure, i miei fantasmi. Li schivo nella frenesia della vita accelerando per perderne le tracce. Così lontani così vicini. Eppure, stanno sempre con me, danzano con la mia mente, con la mia anima in un lento malinconico blues. -
Eserciziario di logica
Intervistati sul valore di questo testo, gli autori hanno dichiarato: o questa affermazione falsa, oppure questo il miglior eserciziario di logica che sia mai stato scritto. Se la loro affermazione vi risulta poco comprensibile, ma avete intenzione di capirci qualcosa di più, questo eserciziario può fare al caso vostro! uno strumento che integra ed estende un comune manuale di logica - ma che non si sostituisce ad esso, mancando la parte teorica -, ed pensato per coloro che hanno intrapreso lo studio della logica per la prima volta e desiderano farne pratica. Il testo si rivolge principalmente agli studenti universitari che seguono un corso base di logica, ma anche a chi sta tentando di barcamenarsi con questa disciplina al di fuori dell'ambiente accademico. Se sarete disposti a mettervi in gioco e a spremervi un po' le meningi, scoprirete che o l'affermazione degli autori falsa o questo davvero il miglior eserciziario di logica che sia mai stato scritto!