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La moglie che dorme
Figlio di un ubriacone violento e di una madre provata dalle continue gravidanze, Farrell ha vissuto una giovinezza tormentata. Quando incontra e sposa Grace, bella, fragile, raffinata, l'illusione di un amore duraturo sembra a portata di mano. Ma il confronto ancora irrisolto con l'autorità paterna, che si riflette nei conflitti con il padre di Grace, le diversità tra i due sposi e i fantasmi che continuamente emergono dal loro passato sono ostacoli troppo grandi da superare. Sconfitto da ragazzo Farrell non può sopportare l'idea di perdere il controllo della sua vita e delle persone amate e ciò porterà a conseguenze imprevedibili. -
Istruzioni per un'ondata di caldo
È il luglio del 1976 e una straordinaria ondata di caldo avviluppa Londra. Non piove da mesi, i giardini sono invasi dagli afidi e l'acqua è razionata. Nella casa di Greta e Robert, due coniugi irlandesi di mezza età da tempo trapiantati in Inghilterra, è una mattina come tante. Robert esce a comprare il giornale, ma non fa più ritorno. La moglie non ci mette molto a scoprire che l'uomo ha preso con sé il passaporto e parecchio denaro. Ma dove è andato? La scomparsa del padre riporta a casa i tre figli, ormai lontani, ognuno alle prese con i suoi problemi. Michael Francis, il maggiore, sta attraversando una profonda crisi matrimoniale ed è sull'orlo del divorzio; Monica, la secondogenita, vive nella campagna inglese con il nuovo marito e le figlie di lui, che la detestano; e Aoife, la minore, che è sempre stata la più ribelle, si è trasferita a New York dopo una violenta lite con la sorella, alla ricerca di un difficile riscatto professionale e di una nuova vita. Mentre si susseguono le ipotesi su dove sia andato Robert, i tre figli non sanno che la madre nasconde un segreto che potrebbe spiegare tutto... Questo incontro «forzato» sarà l'occasione per confrontarsi su quello che è stato, riconsiderare il presente e i rapporti che veramente contano. -
Il sogno di Spinoza
Una sera, sul finire dell'anno 1655, mentre si appresta a chiudere il suo negozio di spezie nel centro di Amsterdam, il giovane Baruch Spinoza incontra Frans van den Enden, medico e commerciante di libri che ama radunare intorno a sé le menti più brillanti e originali. Da allora la sua casa diventa per il giovane filosofo il luogo in cui coltivare la passione per gli studi filosofici, abbandonati a causa delle difficoltà economiche della famiglia. A quelle appassionate discussioni assiste anche Clara Maria, talentuosa suonatrice di clavicembalo a cui il padre affida il compito di insegnare il latino a Spinoza. Tra la giovanissima maestra e l'allievo nasce un rapporto intenso e contrastato, che chiama in gioco il lato più passionale di Spinoza, non soltanto pensatore rigoroso, distaccato dalla realtà terrena l'inafferrabile tornitore di lenti dedito allo studio di Dio e della natura immutabile dell'essere -, ma uomo in carne e ossa, tormentato da pulsioni scaturite dal corpo e dai sensi. Da questo apparente conflitto tra due anime sgorgano le incalzanti domande della conversazione immaginaria in cui Spinoza ripercorre gli episodi salienti della propria vita, cercando di ristabilire il legame tra mondo interiore ed esteriore, tra pensiero ed eventi: le peregrinazioni dei suoi antenati, una famiglia di ebrei sefarditi in fuga dalla Penisola iberica fino all'Olanda; la morte prematura della madre; la cacciata dalla comunità ebraica di Amsterdam e dalla città. -
Donna alla finestra
Lynda e Robert Graham possono dirsi soddisfatti della vita che si sono costruiti. Una bella casa in un quartiere benestante di Dublino, la sicurezza economica, due figli invidiabili, Katie e Ciaràn. Nonostante qualche nuvola passeggera e qualche preoccupazione legata al comportamento un po' aggressivo del figlio adolescente, i Graham vedono scorrere la loro esistenza placidamente, riflessa nel giardino giapponese che ogni mattina all'alba Lynda si ferma qualche attimo a contemplare con l'orgoglio dell'artista. C'è solo un neo in questo perfetto quadro famigliare: si tratta di Danny, il fratello minore di Robert, uno scapestrato che periodicamente sconvolge la loro routine con le sue pretese e i suoi modi prepotenti. Per fortuna, nella casa dei Graham arriva una persona che porta un po' di serenità. Ciaràn infatti presenta ai suoi Jon, un amico bello, educato e sensibile, che presto diventa una presenza fissa al punto da trasferirsi da loro. Agli occhi di tutti Jon sembra l'ospite perfetto, forse troppo: l'istinto di Lynda le suggerisce che qualcosa non va... Chi è veramente il dolce e disponibile Jon? -
Le leggi della frontiera
Alla fine degli anni Settanta, in una Spagna che stenta a lasciarsi alle spalle il franchismo e a intraprendere la Transizione democratica, Gerona è una città in cui cominciano a muoversi le bande giovanili. Una frontiera la attraversa, sociale ed etica: al di là del fiume Ter ci sono gli immigrati che vivono nelle baracche, la feccia della feccia. Ignacio Canas è un ragazzo della classe media, vive al di qua di quel confine, ma il suo lavoro in una sala giochi, insieme all'insofferenza adolescenziale per il conformismo paterno, crea l'occasione per l'incontro che gli cambierà la vita: quello con Zarco, un giovane delinquente dal grande carisma; e con la misteriosa Tere, che da subito lo trascina in una passione struggente e segreta. Questo amore tormentato sarà il filo conduttore delle scelte di Canas: tra furti d'auto, scippi, rapine, scorribande in discoteca e droghe, per lui e per la banda di Zarco inizia l'estate selvaggia del 1978, destinata a concludersi tragicamente, con morti e arresti. E un sospetto: qualcuno ha tradito. Più di vent'anni dopo Ignacio Canas, diventato nel frattempo un avvocato importante, riceve la visita inattesa di Tere, che non ha mai dimenticato. E Zarco a mandarla; il detenuto più famoso del paese, ormai circondato da un'aura di eroismo, ha bisogno di lui. L'avvocato accetta di riallacciare i fili che lo legano al passato, sperando di riuscire a ripagare un antico debito, e di poter vivere finalmente il suo amore per Tere alla luce del sole. -
Tutto per amore
Julia Seymour è una donna brillante, affidabile, concreta; ha una vita piena e molti affetti, e non ha mai smesso di amare la propria professione di medico. Perché, allora, una mattina di fine ottobre lascia tutto - casa, figlia, compagno - senza una parola, come se non si aspettasse di tornare? Una fuga, quella di Julia, pianificata fin nei minimi dettagli. A ogni tappa un'amica fidata, che le offre riparo e sostegno senza fare troppe domande, mentre dal passato condiviso affiorano esperienze, ricordi, e forse anche la chiave per capire le vere ragioni del suo gesto, assai più generoso e altruista di quanto potrebbe sembrare. In parallelo, il tenace inseguimento di William, che stava per chiederle di sposarlo e non si dà pace, pronto a cogliere gli indizi che ne è sempre più convinto - Julia ha intenzionalmente disseminato per lui, affermato autore di thriller, lungo il cammino. La sua ricerca lo porterà a compiere un viaggio nello spazio - da Dublino a Londra alla lontana e misteriosa India, dove tutte le tracce sembrano portare - e soprattutto nel tempo, in quel passato di Julia segnato in maniera indelebile da una scelta dolorosa. -
Il male nero
Evgenij Petrovic, esule russo, non è più un uomo felice: è irrimediabilmente segnato dal suo male nero, così come una delle sue gemme che ha riscattato dal Monte di pietà si rivela colpita dal ""male nero"""" che la priva di qualunque valore. Al centro di un flusso di personaggi e racconti vitali, il protagonista rifiuta di esserne lambito e persegue con tenacia una condizione di indifferenza e distacco. Le tappe del suo esilio diventano fughe da legami che si fanno troppo stretti con cose, luoghi, persone: fughe dalla vita. E soltanto nell'epilogo la sua indifferenza si rivelerà per ciò che è: la commovente fedeltà a una felicità perduta."" -
Rime eteree
Sezione tassiana delle ""Rime de gli Academici Eterei"""", l'antologia pubblicata nel 1567 in occasione del terzo anniversario dalla nascita dell'Accademia degli Eterei fondata a Padova da Scipione Gonzaga, le rime raccolte in questo volume costituiscono la prima significativa tappa della travagliata storia redazionale ed editoriale delle rime di Tasso, che si concluderà negli anni Novanta con la progettata e solo in parte realizzata edizione in tre parti curata dall'autore. Si tratta di un selezionato canzoniere nel quale alla prevalente ispirazione amorosa che detta le rime dedicate alla giovinetta ferrarese Lucrezia Bendidio si affiancano alcuni componimenti autobiografici e celebrativi (indirizzati tra l'altro a Scipione Gonzaga e a Leonora d'Este). Ma la silloge non è solo la testimonianza di un apprendistato: essa assume immediatamente uno spiccato valore di manifesto di poetica e di stile e illustra felicemente 'in re' la già notevole capacità del giovane Tasso nel gestire l'eredità dei classici antichi e quella del petrarchismo settentrionale, con in testa i modelli forti di Bembo e soprattutto Della Casa (senza però dimenticare la lirica del padre Bernardo), ma anche con aperture nei confronti della poesia dell'Italia meridionale. Ne emerge l'idea di una poesia attenta al nuovo ma che si pone allo stesso tempo come erede di una tradizione lirica alta, non priva di risvolti anche filosofici nel dominante platonismo che era tra l'altro cifra fondamentale dell'Accademia."" -
Un clown vi seppellirà
Rinnovamento o restaurazione? L'Italia è un Paese di funamboli in bilico tra queste due scelte. Vogliamo novità: ed ecco lo tsunami grillino. Ma vogliamo anche stabilità: voilà il governissimo. Intanto succede di tutto: presidenti uscenti che rientrano, elezioni ""non perse"""" ma neanche vinte, ex premier dati per spacciati che risorgono, candidati che cadono crivellati dai colpi dei franchi tiratori. Scene dal declino di un impero? O fotogrammi di un nuovo Sessantotto? Dario Fo veste i panni del saggio giullare per raccontare la corte senza più miracoli della politica allo sbando. Spiega, dall'ottica privilegiata del collega clown, chi è e dove va Beppe Grillo, il castigamatti sbucato dalla Rete per travolgere un intero sistema di potere. Indaga le radici dell'autolesionismo in fase terminale che ha annientato in poche settimane gli eredi dell'onorato Pci. E ricordando altre rivoluzioni e altre piazze, ricostruisce in pochi tratti scanzonati e veri il filo di una narrazione del nostro passato e del nostro presente. Restituendoci, con rabbia e speranza, il senso del futuro."" -
Il viaggio verso casa
Elizabeth, lasciata la famiglia e l'Irlanda per una vita più autonoma, deve ritornare a Dublino perché la madre è gravemente malata. Quando varca la soglia della casa materna si trova in una situazione del tutto inattesa: davanti a sé non ha più l'energica e sagace antagonista di sempre, bensì una fragile creatura a cui è stata sottratta ogni possibilità di comunicare con gli altri. Finché Beth non scopre le lettere che l'anziana donna, alle prime, inequivocabili avvisaglie della malattia, aveva lasciato perché fossero ritrovate proprio da lei, la figlia con cui voleva ricucire un rapporto dolorosamente interrotto anni prima... Beth intraprende un travagliato viaggio interiore che la porterà non solo a conoscere davvero sua madre e a ristabilire un dialogo con il fratello James, ma anche, finalmente, ad accettare se stessa come figlia e come donna. -
L'accademia dei detective
Nonostante le abbondanti bevute di tè rosso, la signora Ramotswe ha fatto uno strano sogno. Incontrava uno sconosciuto ai piedi di un'acacia, una visione insolita, che al risveglio continua a turbarla. Ma in effetti sono giorni agitati per la proprietaria della Ladies' Detective Agency N.l. Fanwell, il giovane aiutante del signor JLB Matekoni - miglior meccanico di Gaborone nonché marito della signora Ramotswe - si è ingenuamente infilato in una brutta storia di ricettazione e ora rischia di finire in carcere; la signorina Makutsi, conquistato l'agognato titolo di signora dopo essere convolata a nozze con l'eterno fidanzato Phuti Radiphuti, si trova alle prese con il cantiere della nuova casa e con un costruttore che le ispira poca fiducia; la signora Potokwane, direttrice dell'orfanotrofio, deve contrastare gli ambiziosi progetti del signor Ditso Ditso, un benefattore fin troppo intrigante. E nell'ombra, come suo solito, trama la subdola Violet Sephotho, impudente avventuriera e nemica incallita della signora Ramotswe e della sua segretaria. Per fortuna ad aiutare la più abile detective del Botswana giunge un visitatore inatteso: Clovis Andersen, l'autore di ""I principi dell'indagine privata"""", un libro considerato, perlomeno sulle rive del Limpopo, la Bibbia di ogni investigatore, o investigatrice, che si rispetti."" -
L' età dell'estremismo
"Viviamo sotto la minaccia continua di due prospettive egualmente spaventose, anche se apparentemente opposte: la banalità ininterrotta e un terrore inconcepibile."""" Susan Sontag lo scriveva nel 1965, ma quasi cinquant'anni dopo le cose non sono cambiate. Al contrario, ogni giorno ci dispensa dosi massicce tanto di banalità quanto di terrore: dal kitsch televisivo e politico alla fantascienza catastrofica che trionfa al cinema, dalle devastazioni di Cernobyl' e Fukushima alle tragedie delle Torri gemelle e di Bali. Così un inquietante filo rosso lega Hitler e Disney, un film come Matrix e l'arte post human, le luci spente di Pyongyang e la teoria freudiana dell'oblio. E su tutto domina un'estetica che è anche una condanna: quella del frammento, delle macerie, eternamente declinate in muri distrutti, con corredo di catarsi mediatica, solo per essere ricostruiti altrove, precarie frontiere di nuovo e sempre trasgredite. La cifra di questa nostra """"età dell'estremismo"""". Marco Belpoliti ne rilegge la storia in un percorso che inizia negli anni Ottanta e procede a balzi avanti e indietro nel tempo per condurci dall'Iran di Khomeini al bunker di Bin Laden, dal cinema di Hitchcock alla fotografia di Basilico, dal Memoriale di Berlino alla guerra dei droni, da Babele a Hiroshima. Intrecciando letteratura e arti visive, storia e performance, di opera in opera scrive il vero romanzo della contemporaneità: una mappa del nostro tempestoso presente." -
News. Le notizie: istruzioni per l'uso
Ogni giorno siamo travolti dal fiume inarrestabile delle notizie, che prorompe nelle forme più disparate da una sempre più ampia varietà di mezzi d'informazione. Eppure le notizie ci scorrono addosso: per un istante o per qualche giorno ci turbano, ci stupiscono o ci rallegrano, ma presto vengono sostituite da altre all'apparenza più urgenti, senza riuscire davvero a fare presa. Alain de Botton parte da questa constatazione per interrogarsi sulle strategie che i media dovrebbero adottare per evitare che le notizie siano solo una distrazione o un indistinto rumore di fondo, ma contribuiscano a renderci più consapevoli di noi stessi e delle realtà che ci circondano. Immagina un'informazione politica che si ponga l'obiettivo di forgiare una società più civile; una cronaca estera che riscopra il gusto di raccontare l'esotico e non sia solo al servizio di diplomatici, investitori e appassionati di geopolitica; sezioni economiche che ci prospettino un capitalismo più umano; servizi su catastrofi e tragedie che ci rendano consapevoli dei nostri limiti; pagine culturali che valorizzino il potere terapeutico dell'arte; interviste ai personaggi famosi che stimolino in modo positivo l'ammirazione e l'invidia; rubriche per consumatori che assecondino i bisogni più profondi dei lettori. Insomma, un giornalismo che riscopra la sua missione originaria: aiutarci a selezionare le informazioni necessarie per vivere la nostra esistenza in modo pieno e significativo. -
Mi chiamavano piccolo fallimento
Il piccolo ebreo russo Igor Shteyngart, ribattezzato con ruvido affetto paterno ""Moccioso"""" per via dei continui attacchi d'asma, si trasforma, pochi anni dopo essere sbarcato a New York, in Gary, fan adolescente di Ronald Reagan, convinto oppositore del welfare e pervaso di un razzismo profondo quanto infondato. Nel frattempo è stato bollato dagli insegnanti come Fetido Orso Russo per via del suo immancabile cappotto con il collo di pelliccia, ha contrastato il disprezzo dei compagni vestendo i panni di Gnu, autore della Gnorah (un'irriverente parodia della Torah), e si è guadagnato l'appellativo di """"Piccolo Fallimento"""". Un'invenzione amorevole (più o meno) della madre, la prima ad abbandonare l'illusione che quel figlio potesse riscattare con una laurea in legge o in medicina i decennali sacrifici di Papa e Mama, le loro giacche di pelle polacca e il loro pessimo inglese. Ma per smentire le fosche previsioni materne, mettere ordine nella selva delle proprie identità e assicurarsi tutto ciò che desidera - il formaggio della nonna Galja, l'amore di una ragazza, il sospirato contratto editoriale... - Gary ha a disposizione uno strumento formidabile: la scrittura. È scrivendo, infatti, che trova la propria voce, divertente, inventiva e provocatoria, una fonte inesauribile che sgorga da un'esperienza contraddittoria, vissuta a cavallo di due paesi non solo diversi tra loro, ma acerrimi nemici, eppure capace di garantirgli, finalmente, un posto nel mondo."" -
L' arte del fallimento
Elia Contini sopravvive facendo l'investigatore privato, costretto a occuparsi per la maggior parte del tempo di piccoli furti e animali smarriti. Un giorno però viene assunto per ritrovare un imprenditore fuggito di casa, e la situazione diventa complessa. Mario Balmelli, proprietario di una ditta di arredamenti, vorrebbe lasciare tutto e seguire il suo sogno: suonare il sax, con la sua blue note che sa raccontare incertezze, solitudini, accensioni sentimentali, lunghi tramonti che sembrano prolungarsi all'infinito. Ma proprio quando trova il coraggio di provarci, tutto va a rotoli: la crisi economica che si inasprisce, una truffa ai danni dei lavoratori frontalieri tra la Svizzera e l'Italia, un pazzo omicida che si scaglia contro la sua famiglia con furia inaudita. Se nemmeno la polizia riesce a interrompere la catena dei delitti e a capirci qualcosa, come potrà farlo un piccolo detective? Mentre ci fa seguire le piste di un caso a ogni svolta più intricato, Andrea Fazioli indaga con delicatezza e umorismo una situazione esistenziale, quella del fallimento, che prima o poi tocca ognuno di noi. E insinua una domanda: non sarà che il vero fallimento è non fallire mai? -
Canzoniere
Verso la metà del Cinquecento Michelangelo lavora a comporre un Canzoniere selezionandone i testi all'interno della sua già consistente produzione poetica. Pur non essendo giunto a una forma definitiva, tale Canzoniere rivela quindi, nel suo organico complesso, una precisa volontà d'autore: esclusi i componimenti di matrice realistica, viene prediletta la forma del madrigale (anche del sonetto, ma in misura molto minore) e ammessa soltanto l'ispirazione amorosa. Forza positiva e negativa allo stesso tempo, Amore non solo petrarchescamente ""arde et agghiaccia"""", ma salva e condanna: le antitesi e le contraddizioni, che Michelangelo trovava in Petrarca ricomposte per mezzo della parola poetica, permangono invece in queste rime con tutta la loro drammatica radicalità. La poesia michelangiolesca riduce al minimo il lessico e lo sottopone a un intenso processo di tipo sperimentale: il ritorno quasi ossessivo sugli stessi temi è il tentativo di saggiare le molteplici potenzialità semantiche del sintagma o della singola parola. Michelangelo recupera materiali della tradizione lirica e li piega alle proprie esigenze fino a renderli irriconoscibili, di fatto stravolgendo, attraverso il filtro della propria irrequieta sensibilità, il codice linguistico che gli proviene da Petrarca e dal petrarchismo. In questa chiave va interpretata, e valutata, anche l'oscurità di tanti componimenti, che è la spia linguistica del labirinto in cui l'io si trova costretto, fra contraddizioni e ripensamenti."" -
Ciulla, il grande malfattore
Scandali finanziari, abusi edilizi, corruzione politica e una crisi economica che arricchisce i pochi e impoverisce le masse. È Roma nel 1884, quando ci arriva Paolo Ciulla, giovane catanese assai versato nel disegno. Vuole studiare architettura e diventare un artista: non ci riuscirà. In compenso anni dopo, in una Sicilia sconvolta dalla dura repressione degli scioperi agrari e del movimento dei Fasci siciliani, verrà a galla il suo vero genio: quello per la falsificazione di banconote. È solo l'inizio di una ""carriera"""" che si dipanerà per laboratori e stamperie, banche e taverne, trasformandolo in un paladino dei poveri messi in ginocchio dalla crisi. Paolo Ciulla, anarchico, criminale, benefattore, è un antieroe contemporaneo e la sua Italia è la nostra. Le sue avventure, raccontate con stile trascinante in questo romanzo dal vero, attraversano e illuminano un Novecento italiano che non è stato il secolo breve, ma il più lungo: iniziato nel 1861, non è ancora finito. L'interrogatorio di Ciulla, uno dei primi grandi processi mediatici del nostro Paese, ha il ritmo di una pièce teatrale: quasi cieco per le sperimentazioni con gli acidi, ma ironico e indomito, il principe dei falsari per giorni tiene testa a giudici e pubblici ministeri. Fino all'apoteosi finale, il più grande momento di gloria: il riconoscimento pubblico di un italianissimo genio."" -
La musa
Paul Dukach è destinato a raccogliere l'eredità di Homer Stern, uno degli ultimi editori indipendenti di New York, che in mezzo secolo ha saputo costruire un catalogo importante. Approdato negli uffici polverosi della casa editrice P&S, in Union Square, Paul impara dal suo capo, spregiudicato e spavaldo, come muoversi nell'affascinante mondo dei libri, come conquistare un agente letterario nello spazio di un pranzo, come destreggiarsi tra gli squali a Francoforte, come coniugare adulazione e critiche nel lavorare ai manoscritti di autori brillanti quanto permalosi... Ma Paul nutre anche una profonda passione per la poesia, che lo mette in contatto con l'anziano editore concorrente, Sterling Wainwright della Impetus Editions, autorità culturale nonché paladino della vera Letteratura, che con la sua nobile serenità e la sua cortesia un po' antiquata rappresenta un mondo che forse sta per tramontare. Tra Homer e Sterling corre un'astiosa rivalità, non solo perché i due incarnano stili contrapposti, ma perché da sempre si contendono Ida Perkins, una poetessa dalla vita tumultuosa e audace che per ciascuno di loro rappresenta quanto vi è di più desiderabile in uno scrittore, e anche in una donna. Quando Paul finalmente riuscirà a incontrare Ida nel suo palazzo veneziano, lei gli rivelerà la propria versione dei fatti, gli affiderà un compito cruciale e gli confiderà un segreto che potrebbe travolgere le certezze di tutti. -
Cardellini della pioggia. Testo spagnolo a fronte
Carmen Yáñez torna in questa raccolta alle tematiche che le sono più care l'amore, la memoria, l'esilio e la poesia stessa - e lo fa con una lingua lirica capace di rappresentare tutti gli aspetti della realtà: tanto il dolore legato alla condizione umana quanto la violenza che rimane impressa nella carne e nei ricordi della vittima, le ""pequeñas tristezas"""" di una donna esile e delicata, come i ruggiti di desiderio di una leonessa innamorata. In un percorso che, di libro in libro, mira alla trasparenza e all'affinamento del verso, Carmen si ribella al dogma simbolista ed ermetico dell'oscurità e sceglie invece, come nella migliore tradizione nazionale cilena, influenzata dal retaggio nerudiano, una lirica impura e contaminata per scrivere versi impastati di pane e sangue, di tensione ideale e di memoria. E la sua parola è sempre più esatta, frutto di un'economia rigorosa che si spoglia di ogni fronzolo retorico per arrivare al nucleo nudo e splendente del senso, restituendo così il proprio mondo, pieno degli affetti che ha difeso strenuamente, che l'hanno accompagnata sempre e che sono cresciuti insieme a lei; un mondo denso di ideali e gravido di battaglie civili e politiche filtrato da uno sguardo luminoso e tagliente."" -
I quaderni dell'ingegnere. Testi e studi gaddiani. Vol. 5
È al quinto numero la nuova serie della ben nota rivista gaddiana ideata e diretta dal 2001 da Dante Isella, il grande filologo e critico che ha rinnovato gli studi gaddiani. Rinata nella nuova serie dall'ottobre 2010 presso la Fondazione Pietro Bembo, è stata accolta con grande favore da critici e lettori. Il Comitato scientifico aveva lavorato con Dante Isella alle serie precedenti della rivista e ha conservato inalterata la struttura iniziale, evidente nel sottotitolo: ""Testi e studi gaddiani"""". Le rubriche della rivista rispondono a rigorosi criteri di documentazione e messa a fuoco filologica, storica e critica incrementando la conoscenza gaddiana con il recupero di materiali inediti, i dati d'archivio e bibliografici, i rari repertori di immagini e l'analisi a più livelli del lavoro di uno dei più affascinanti e grandi autori del nostro Novecento.""