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L' evoluzione normativo-regolamentare nel settore dei pagamenti. PSD2 e regolamento MIF
Prefazione di Domenico Gammaldi. -
Flat tax. La rivoluzione fiscale in Italia è possibile
Vogliamo smettere di curare i sintomi e affrontare una volta per tutte le cause della recessione e della stagnazione in Italia? La crisi economico-sociale di questi ultimi anni viene vista dall'autore come sfida e grande opportunità da cogliere, compiendo una scelta radicale e coraggiosa: realizzare la sua proposta di riforma fiscale, la Flat Tax al 15%, per scegliere e determinare un nuovo corso storico di sviluppo e crescita per il Paese. Un rivoluzionario sistema di tassazione ad aliquota unica chiaro, equo e sostenibile, che rispetta il criterio di progressività dell'imposta sancito nella Costituzione. Come? Armando Siri lo spiega dettagliatamente con la semplicità che gli è propria di rendere fruibili e comprensibili argomenti di norma ostici e complessi, ma che riguardano da vicino la vita quotidiana dei cittadini italiani. -
Ninetta e le altre. Cenerentola raccontata dalle mamme del mondo
Ninetta è la Cenerentola siciliana che rappresenta il Mediterraneo e il trait d'union con il resto del mondo e poi nel libro ci sono Cenicienta (Perù), Zolushka (Russia), Rhodopis (Egitto), Ye Xian (Cina). Il valore aggiunto di questo lavoro è dato, però, dal fatto che esso costituisce il risultato degli interventi svolti in alcune classi delle scuole primarie di Tivoli attraverso un progetto di educazione all'intercultura e alla società interculturale portato avanti da FOCUS-Casa dei Diritti Sociali. Il merito di Antonella Pirolo è stato soprattutto quello di valorizzare le ""mamme del mondo"""", i loro saperi, il loro patrimonio umano, linguistico e culturale attraverso un lavoro di recupero identitario che ha restituito dignità ai tanti uomini e alle tante donne che vivono nel nostro paese e che troppo spesso hanno dovuto negare, occultare o nascondere le loro origini. Età di lettura: da 8 anni."" -
Tecnologia idraulica nella Mesoamerica precolombiana. Convergenze e differenze con la tecnologia romana
I popoli che vivevano nell'attuale America Latina, in particolare gli abitanti di una parte del continente nord e centroamericano, avevano raggiunto un alto livello di conoscenze tecnologiche già molto prima dei tempi della Conquista spagnola. Le originali invenzioni dei mesoamericani, soprattutto nella gestione delle risorse idriche, oggetto del nostro approfondimento, che le evidenze archeologiche e le fonti scritte coeve all'arrivo degli spagnoli o più tarde ci hanno restituito, testimoniano di grandi civiltà, fiorite grazie a un uso sapiente dell'acqua in agricoltura e malgrado la mancanza di metalli importanti (bronzo e ferro, in particolare). Un confronto con la tecnica idraulica romana ci consente, poi, di apprezzare ulteriormente l'alto livello raggiunto da queste civiltà che si svilupparono isolate e lontane dalle esperienze dell'Occidente. Civiltà che riservano ancora oggi grandi scoperte, che aprono pagine poco o affatto conosciute della storia dell'umanità. -
Storia di Puiu. Un pollicino dei nostri giorni. Ediz. italiana e rumena
Mi chiamo Puiu e non ho paura del buio. Parlo con le stelle. La mia amica è una lupa ribelle. Le chiavi dell'uscio le porto appese al collo con un laccio rosso. Ho paura del bosco ma lo attraverso, per raccontarti la storia che viene appresso. Età di lettura: da 6 anni. -
La torre scalcinata. Lentini politica 1993-2011
"'La Torre Scalcinata' ripercorre quasi un ventennio della vita politica lentinese, attraverso gli articoli del professore Paolo Ragazzi: l'opera si staglia in un orizzonte politico ormai, fin troppo spesso, dominato solo da nomi con la enne maiuscola e da personaggi caricaturali con una visione che è sì locale, ma mai parziale. La prospettiva scelta da Ragazzi infatti lega le vicende politiche lentinesi alle 'grandi' manovre della 'grande' storia nazionale restituendo al lettore un quadro che dalle vicende di 'Mani pulite' lo accompagna verso gli anni del Berlusconismo, sempre attraverso la speranza, mai sopita, di un possibile riscatto.""""" -
Il mistero di Fata Morgana
Attraverso una interminabile sequela di udienze e testimonianze il primo caso dell'avvocato Valenti proietta il lettore, tra muri di gomma, assordanti silenzi di stato, illusioni, miraggi e verità nascoste, al centro di quella vicenda processuale ""Sciacchitano Filippo + 6"""" per giungere alla cancellazione di una semplicistica ed iniziale ipotesi di suicidio. Santi Terranova ci racconta la storia vera di Salvatore Malgioglio, militare di leva impiegato nell'operazione """"Vespri Siciliani"""", morto in circostanze misteriose che vive anche attraverso il parallelismo con il caso Scieri, giovane militare anche lui rimasto ucciso in un frangente ignoto; due storie molto simili, due giovani che hanno finito per pagare con la vita un servizio reso allo Stato senza che quello stesso Stato abbia saputo o voluto dipanarne i misteri, coperti dalla triste ombra lunga del tricolore a mezz'asta."" -
Apotheke. Il laboratorio dei veleni
Diciassette morti di cancro, i laboratori dell'Università sotto sequestro, otto imputati eccellenti accusati di disastro ambientale: a Catania, il Processo Farmacia è agli atti finali. Antonio Valenti, avvocato di parte civile, definisce il caso intrigante, riconosce nell'indagine una densità ambivalente, che coinvolge l'uomo di legge ma, al contempo, ne scandalizza clamorosamente la coscienza. Mentre il verdetto dei giudici è prossimo, Valenti gioca col tempo, ogni circostanza gli offre lo spunto per poter ripercorrere le fasi salienti del caso catanese, svelando al lettore il suo punto di vista sul processo. Parallelamente corre la vicenda di Giulia Valisano, giovane bibliotecaria e aspirante giornalista, che per un caso fortuito legge il memoriale di Emanuele Patanè e s'appassiona così alle vicende processuali susseguitesi nella Facoltà di Farmacia: ma come raccontare i fatti celando lo sdegno? Come asciugare le parole da personalissime sentenze? Santi Terranova affida ad Antonio e Giulia la memoria narrativa di eventi vissuti personalmente eppure impregnati nell'odore e nel corrosivo fluido della verità. -
Nel giardino di nonna Ina
Il giardino di nonna Ina, come L'Isola che non c'è, è un luogo d'incanto dove le fiabe fioriscono all'ombra di alberi secolari, pronte per essere raccolte dalle mani semplici dei bambini. Baye Gaye è un artista che ha l'anima di Peter Pan con la sua tavolozza ha realizzato una pozione magica dove si sono mescolati i colori e le storie del Senegal, con la luce e lo spirito che animano i bambini cresciuti tra l'Etna e il mare di Sicilia. Età di lettura: da 7 anni. -
La Guerra io dico la guerra. Metafore belliche bei cartelli della marionettistica dei fratelli Napoli (1839-1915)
La mostra dal titolo ""La guerra... io dico la guerra. Metafore belliche nei cartelli della Marionettistica dei Fratelli Napoli"""" mette in luce una antica sapienza nei cartelli protagonisti della mostra. Una sapienza che emerge dai disegni, dai colori, dalle raffigurazioni di un mondo solo apparentemente immobile e distante, in cui la storia pare ripetersi e la guerra dominare le vite dei Pupi, giudici venuti da lontano e pronti a incarnare vizi e virtù pur di respirare in scena."" -
Nutrire L'Impero. Storie di alimentazione da Roma e Pompei
Il volume è il Catalogo della mostra di Roma (Ara Pacis Augusta, giugno novembre 2015). -
L' anfiteatro di Sabratha e gli anfiteatri dell'Africa Proconsolare
L'opera si articola in due distinte parti: nella prima si presenta lo studio dell'Anfiteatro di Sabratha mentre nella seconda si propone un nuovo catalogo degli anfiteatri della provincia dell'Africa proconsolare. L'Anfiteatro di Sabratha, scavato e restaurato tra il 1924 e il 1926 dalla missione italiana diretta da Renato Bartoccini, era rimasto sostanzialmente inedito. Dal 2009 al 2012 è stato oggetto di una nuova ricerca che si prefiggeva di giungere ad una lettura complessiva del monumento nel suo contesto urbano, storico e sociale, proponendone anche un'ipotesi ricostruttiva. L'edificio, interamente realizzato in opera quadrata e dimensionato sul cubito punico, rivela un forte legame con la tradizione costruttiva locale. Edificato con ogni probabilità alla fine dell'età flavia, l'anfiteatro appare sovradimensionato rispetto alla popolazione stimata della città: la ragione va cercata nel ruolo che Sabratha ricopriva come capolinea delle carovane che portavano animali, oro e schiavi dal cuore dell' Africa fino alle coste del Mediterraneo. L'Anfiteatro di Sabratha si è rivelato essere il terzo per grandezza tra gli anfiteatri ancora esistenti nell'Africa proconsolare. La necessità di confrontare il monumento sabrathense con gli edifici consimili della provincia ha portato alla redazione di un nuovo catalogo degli anfiteatri dell'Africa proconsolare: si presentano le schede relative a 58 monumenti variamente attestati. Con astuccio contenente 20 tavole a colori. -
Le scoperte archeologiche sul tracciato della metropolitana B di Roma (1939-1953) dall'archivio Gatti
La pubblicazione riguarda le scoperte archeologiche inedite' avvenute in occasione della costruzione della prima metropolitana (B) di Roma (1939-1953) nel tratto tra via Cavour e piazzale Ostiense. Lo studio - realizzato da Carlo Buzzetti e Giuseppina Pisani Sartorio - ha preso in esame gli appunti autografi di Guglielmo Gatti (1905-1981), all' epoca funzionario archeologo dell'allora X Ripartizione AA.BB.AA. del Comune di Roma (oggi Sovrintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale): è stata riscontrata la documentazione originale eseguita - spesso in condizioni difficilissime - dal Gatti nel corso dello scavo per la galleria della metropolitana, ricerca integrata e 'incrociata' con i dati riportati nei Registri di Zona' e nei Registri dei Trovamenti' degli Assistenti Archeologici del Comune di Roma e con gli Inventari di ingresso degli oggetti rinvenuti all'Antiquarium Comunale. -
Militanza artistica in Italia 1968-1972
In che termini la mobilitazione sessantottesca ha sconvolto i dibattiti in corso rimodellando le fisionomie di artisti e critici? Quali i propositi nell'agenda dell'intellettuale rinnovato? Che forme visive ha assunto il suo impegno? Ecco alcuni interrogativi alla base di questo studio dedicato all'Italia artistica tra anni Sessanta e Settanta. Alla luce delle coeve rivendicazioni sociopolitiche, e affidandosi al vaglio di documenti di prima mano, l'autore indaga le ideologie, le manovre, i riposizionamenti di una generazione che mai come allora è andata riconoscendosi nel binomio arte-vita e ha tradotto il proprio impegno nella partecipazione attiva ai fatti del presente. Si entra dunque nel cuore di un tema che, di fatto, tra adesioni corali e resistenze tenaci, ha rappresentato un confronto obbligato anche per l'intera categoria artistica. -
Lezioni Marciane 2013-2014. Venezia prima di Venezia. Archeologia e mito alle origini di un'identità
Da una fruttuosa sinergia tra la Biblioteca Nazionale Marciana e il Centro Studi Torcellani, sono nate le Lezioni Marciane che ora vedono la luce e che hanno affrontato i temi di ""Venezia prima di Venezia"""" e """"Archeologia e mito"""" nell'area lagunare. Lezioni, coordinate da Lorenzo Braccesi, che hanno avuto per interpreti i maggiori attuali protagonisti degli studi di antichità veneziane. Troppo si è scritto su Venezia. Ma parlare della città significa anche mostrarne la faccia nascosta, che solo la ricerca archeologica - intesa nella sua accezione storica più ampia - è in grado di palesarci. Il libro indaga così per buona parte su una Venezia che si pone prima di Venezia' o al suo primo albore, puntando l'obiettivo di indagine sull'ampio bacino lagunare compreso tra le foci del Meduacus (il Brenta) e l'antica Equilum (l'odierna Jesolo), bacino che corrisponde grosso modo al Venetorum angulus di Livio. La laguna, che nel tempo ha di molto mutato il suo assetto originario, costituisce - come è noto - un ambiente anfibio in cui sono sorti i primi insediamenti umani destinati nel corso dei secoli a dare vita a quello che sarà il ducato veneziano. Miti, leggende, risultanze archeologiche, testimonianze letterarie di epoche differenti, concorrono ad allineare, in queste Lezioni Marciane, storia e mitistoria della laguna offrendo al lettore un profilo nuovo e talora inedito del passato di Venezia."" -
Favolosa Pompei
Il topolino, il leone e il delfino sono alcuni tra gli innumerevoli animali che si trovano in immagine nelle case e lungo le strade di Pompei. In questo libro si incontreranno questi e molti altri animali, seguendo un itinerario preciso, in dieci soste, all'interno della città antica. In ogni sosta si troverà l'immagine di un animale, e si racconterà una piccola favola classica tramandata da Esopo e Fedro, che lo vede protagonista. Nel contempo, si forniscono anche le risposte sulle più comuni domande che suscitano la curiosità dei bambini che visitano Pompei: Come funzionavano le strade con i marciapiedi e i passaggi pedonali? Come si riconoscono le fontane oppure i bar? Come funzionavano le terme? Quali divinità si veneravano nei templi? E cosi via. Il libro può essere utilizzato sia come una guida, sia come una caccia alla scoperta dell'animale per i bambini durante una visita agli scavi, ma può anche essere oggetto di piacevole lettura indipendente. Completano il testo una serie di attività complementari volte ad accrescere l'attenzione e la fantasia creatrice dei bambini. Età di lettura: da 9 anni. -
Navi mercantili e barche di età romana
Gli studi e le scoperte di archeologia e storia navale condotti da ormai cinquant'anni hanno permesso di affrontare la ricostruzione delle navi antiche con una visione d'insieme, che ovviamente non permette di completare tutti gli argomenti, ma che consente di pensare alle navi antiche in termini obiettivamente più realistici, per quanto possiamo ipotizzare, e più vicini alla mentalità di chi ha costruito ed ha usato le imbarcazioni; si possono cioè evitare estrapolazioni di fantasia o scenografiche, che erano tipiche della pubblicistica ottocentesca e che ancora si incontrano, ad esempio nella cinematografia, in molte immagini pubblicate in rete, o in modelli proposti anche in mostre o musei. A questo aspetto si deve aggiungere la quantità di dati recentemente venuti alla luce da discipline diverse come la letteratura e la linguistica, l'arte e l'archeologia dei territori, che hanno permesso di ricostruire almeno in parte la rete della navigazione, il quadro culturale e di vita quotidiana che ha fatto da sfondo all' attività dei costruttori, dei barcaioli e dei marinai. -
Marmi di Leptis Magna
Il volume costituisce un primo sistematico lavoro di sintesi su un aspetto della marmorizzazione della città di Leptis Magna, ossia l'importazione dei marmi bianchi e colorati impiegati negli allestimenti architettonici degli edifici pubblici e di quelli privati nel territorio. Alla trattazione generale inerente la storia delle pietre bianche e policrome nel mondo romano e in ambiente leptitano. segue il repertorio dei marmi presenti a Leptis Magna e in contesti posti nelle sue immediate vicinanze. A ciascun litotipo bianco e colorato, distinto in base alle aree geografiche di provenienza, è dedicata una scheda tesa a illustrare le diverse problematiche relative alla sua origine, provenienza e diffusione nel mondo romano e a Lepits Magna, delineando pertanto un quadro diacronico delle diverse qualità dei marmi impiegati per tutti i tipi di decorazione. -
Il sepolcreto al III miglio della via Prenestina. Tituli pedaturae dagli scavi di Lorenzo Fortunati (Roma, 1861)
Il III miglio della via Prenestina è noto per la presenza di uno dei complessi architettonici più importanti del Suburbio di Roma, ovvero i resti tradizionalmente attribuiti alla Villa dei Gordiani. La speculazione edilizia del XX secolo ha profondamente mutato l' intera area al punto che risulta estremamente problematico ricostruirne con chiarezza il contesto archeologico. Esso era caratterizzato da una necropoli romana che fu scavata nel 1861 dall' archeologo Lorenzo Fortunati, il quale, nei suoi rendiconti, non ne documentò sufficientemente la topografia. Per comprendere come fossero articolate le sepolture è fondamentale lo studio dei tituli pedaturae. La definizione dello spazio funerario, noto dalle dimensioni in fronte et in agro tramandate dai testi epigrafici, permette infatti di valutare l' estensione ed il numero delle aree sepolcrali rinvenute. Le caratteristiche dei supporti epigrafici consentono altresì di individuare le tipologie di tombe, la maggior parte delle quali apparteneva ad esponenti del ceto libertino vissuti tra I e II secolo. I dati raccolti in questo volume, che si fondano sullo studio epigrafico e sul recupero della documentazione archivistica, forniscono nuovi elementi che mettono in relazione il sepolcreto con le adiacenti strutture residenziali e produttive della Villa. -
Margarete Gütschow. Biografia e studi di un'archeologa
Margarete Gütschow lavorò come archeologa a Roma presso l' Istituto Archeologico Germanico durante la prima metà del Novecento. Nata a Lubecca nel 1871, dedicò interamente la sua vita alla ricerca, collaborando con importanti studiosi a progetti di notevole rilievo scientifico. Per molti anni si occupò dell' allestimento del Museo della catacomba di Pretestato, famoso per sarcofagi di grande pregio storico-artistico, pubblicati per la prima volta dalla stessa Gütschow. La sua riconosciuta competenza nel settore della scultura funeraria le valse il titolo di Socia Ordinaria dell' Istituto Archeologico Germanico nel 1935. Attraverso la lettura di inediti documenti d' archivio è stato possibile ripercorrere la vita e il lavoro della studiosa, figura interessante anche per comprendere il ruolo svolto in quegli anni dalle donne, in special modo in un settore così peculiare come quello dell' archeologia.