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Gli occhi di Don Carlo. L'universale favolistico della Lucania di Carlo Levi
Una sovrapposizione di sguardi, quello di Levi, di Staino e di Di Consoli, due dei quali “stranieri”, che penetrano la realtà per andare oltre e al di là di essa. “Levi era uomo di scienza e di ragione – scrive Andrea Di Consoli –, ma ha sempre avuto qualcosa, nello sguardo e nell'atteggiamento, di mitopoietico, di mitologico, di olimpico, com'è stato più volte detto. Per quanto egli stia con precisione e lucidità nel qui storico, nelle concrete pieghe del reale, in lui emerge sempre questo sguardo “superiore”, tra il lirico e il mitologico, di chi osserva le cose da una sorta di altura sacra». E aggiunge, parlando di Staino: Il suo sguardo “porta il Cristo altrove, lo rende universale, disarcionandolo dall'iconografia tradizionale del realismo meridionalistico. È come se Isabella Staino ricollegasse quest'opera all'immaginario universale della favolistica popolare – ho pensato a Chagall –, in tal modo dimostrando un aspetto fondamentale, e cioè che l'opera di Levi non è regionalistica, ma universale, perché tutte le civiltà contadine del mondo hanno questa stessa complessità e stratificazione morale e spirituale”. Con una prefazione di Franco Arminio. -
È tutto qui
Amelia Hudson sta per iniziare il secondo anno di college e ha un solo obiettivo: ricominciare. Per questo decide di lasciarsi alle spalle la sua vecchia vita, il pesante fardello che le ha lasciato in eredità e di trasferirsi a San Diego, dalla sorella Cecilia. Aidan Hale, coinquilino e migliore amico di Cecilia, è un tipo spiritoso, brillante e bello da togliere il fiato. Ma soprattutto, è decisamente fuori dalla portata dell'imbranatissima Amelia. A dispetto di tutto, invece, l’iniziale amicizia tra i due si tramuta ben presto in attrazione e poi in qualcosa di ancora più profondo. Il destino, però, è sempre in agguato e rischia di far crollare il fragile sogno che i due ragazzi hanno faticosamente costruito. Perché Amelia non è l’unica a nascondere un segreto inconfessabile, anche il passato di Aidan ha ancora qualcosa da dire. -
Oltre la barriera
Pena di morte per omicidio di primo grado: è questo il verdetto che emette il tribunale di Lafayette, in Louisiana, contro il ricercatore italiano del MIT Lorenzo Rossi. Nell'angoscia dei giorni senza speranza trascorsi nel braccio della morte, Lorenzo ottiene dal fanatico direttore del penitenziario, Carl Sain, di poter scrivere un diario. Ma quando Susan Taylor, la moglie di una delle guardie carcerarie, si imbatte per caso in quelle pagine, capisce che qualcosa non torna. E comincia un'indagine personale che la porterà a svelare i contorni inquietanti di una storia dove scienza e pregiudizio si intrecciano in un gioco pericolosissimo. Finirà così per scoprire i dettagli di un esperimento scientifico mai tentato prima, un'esperienza rivoluzionaria destinata a spostare gli equilibri tra la vita e la morte. Improvvisandosi detective per ingaggiare un'avvincente lotta contro il tempo, Susan spera di recidere il cappio che si stringe ogni giorno di più intorno al collo del fisico italiano. -
The supernaturalist
Satellite City, una grigia megalopoli di venticinque milioni di abitanti. Prendetene uno, Cosmo Hill, quattordici anni, senza genitori e senza sponsor, ospite di un Istituto per Ragazzi Genitorialmente Svantaggiati, dove gli orfani vengono usati per testare nuovi medicinali. Seguite la sua fuga disperata, e lo ritroverete quasi morto con un luminescente essere blu appollaiato sul petto, intento ad assorbire la sua forza vitale. Ma ecco entrare in scena due ragazzi e una ragazza che fanno esplodere la creatura in migliaia di bolle: era un Predatore Blu, e Cosmo presto scoprirà di essere uno tra i pochissimi Avvistatori in grado di riconoscerli. Quanto basta per unirsi ai ribelli Supernaturalisti e alla loro imprevedibile, pericolosa, battaglia. Età di lettura: da 10 anni. -
A cavallo della scopa. Ediz. ad alta leggibilità
Per riposare bene sui suoi cinque materassi, la strega Etrusca Cruscòn ha bisogno delle piume di spiumaccione. Ma questi uccelli si trovano solo nel giardino del re, che non vuole cedere neanche una piuma. E allora che cosa può fare la povera Etrusca, se non rapire la principessina Isotta per scambiarla con un po' di imbottitura? Età di lettura: da 6 anni. -
Itaca per sempre
Tornato a Itaca sotto mentite spoglie, Ulisse si rivela a Eumeo e a Telemaco, organizza la vendetta, la esegue. Ma come è possibile che Penelope non riconosca mai, neppure nel bagliore di un sospetto, lo sposo? A questa domanda risponde la Penelope di Luigi Malerba, che, pur avendo riconosciuto subito l'eroe, tace. E nel silenzio si macera, chiedendosi: perché Ulisse si svela a tutti e non a me? non ha più fiducia in me? non l'ha mai avuta? Il risentimento di Penelope, in Omero appena abbozzato nell'interrogatorio sul mistero del letto coniugale, innesca così un dramma intimo che attira nel suo vortice anche Ulisse, il quale giungerà a dubitare di se stesso, della propria celebrata astuzia, della propria incrollabile personalità. -
Il mare dove non si tocca
Fabio ha sei anni, due genitori e una decina di nonni. Sì, perché è l'unico bimbo della famiglia Mancini, e i tanti fratelli del suo vero nonno - uomini impetuosi e pericolosamente eccentrici - se lo contendono per trascinarlo nelle loro mille imprese, tra caccia, pesca e altre attività assai poco fanciullesche. Così Fabio cresce senza frequentare i suoi coetanei, e il primo giorno di scuola sarà per lui un concentrato di sorprese sconvolgenti: è incredibile, ma nel mondo esistono altri bambini della sua età, che hanno tanti amici e pochissimi nonni, e si divertono tra loro con giochi misteriosi dai nomi assurdi - nascondino, rubabandiera, moscacieca. Ma la scoperta più allarmante è che sulla sua famiglia grava una terribile maledizione: tutti i maschi che arrivano a quarant'anni senza sposarsi impazziscono. I suoi tanti nonni strambi sono lì a testimoniarlo. Per fortuna accanto a lui c'è anche un padre affettuoso, che non parla mai ma con le mani sa aggiustare le cose rotte del mondo. E poi la mamma, intenzionata a proteggere Fabio dalle delusioni della vita, una nonna che comanda tutti e una ragazzina molto saggia che va in giro travestita da coccinella. Una famiglia caotica e gigantesca che pare invincibile, finché qualcosa di totalmente inatteso la travolge. Giorno dopo giorno, dalle scuole elementari fino alle medie, il protagonista cerca di crescere nel precario equilibrio tra un mondo privato pieno di avventure e smisurato come l'immaginazione, e il mondo là fuori, stretto da troppe regole e dominato dalla legge del più forte. Tra inciampi clamorosi, amori improvvisi e incontri straordinari, in un percorso di formazione rocambolesco, commovente e stralunato, Fabio capirà che le nostre stranezze sono il tesoro che ci rende unici e intanto scoprirà la propria vocazione di narratore perdutamente innamorato della vita. -
Rinascimento privato
Chiusa nell'intimità della sua Stanza degli orologi, una sera di settembre del 1533 Isabella d'Este, quasi sessantenne, rievoca in un «esame vasto e rigoroso» la propria vicenda, rivive «gli anni pieni o addirittura frenetici che mi sono toccati in sorte»: dall'infanzia a Ferrara al matrimonio, sedicenne, con il marchese Francesco Gonzaga, e poi la vita a Mantova dove, in un periodo tra i più tumultuosi e fulgidi della storia, nei primi decenni del Cinquecento, resse con grande sapienza politica le fila del piccolo Stato costruendo attorno a sé una corte di ineguagliato splendore, tra pittori poeti musicisti astrologi condottieri papi e imperatori. Meditato per vent'anni e pubblicato poco prima della morte, ""Rinascimento privato"""" è il libro più bello, più intenso, più personale di Maria Bellonci, che si muove nella vicenda di Isabella con ammirevole leggerezza e accorato distacco, in raro equilibrio tra filologia e invenzione, conoscenza storica ed esperienza di vita, pubblico e – appunto – privato, riuscendo a definire una dimensione propriamente femminile dell'esistenza. Pur basato su uno studio accanito e un utilizzo rigoroso delle fonti, è ben più di una semplice per quanto raffinata biografia: è un libro denso e sontuoso, animato da una scrittura che sembra avvolgere in una sorta di abbagliante pulviscolo ogni figura e ogni fatto. Un racconto sul potere e sul tempo fatto di azione e meditazione, di passioni gridate e di silenzi, di storia e di destini, la cui genesi e il cui sviluppo sono raccontati nel Diario tenuto dall'autrice tra 1983 e 1986 e qui pubblicato a cura di Stefano Petrocchi."" -
Ti racconterò tutte le storie che potrò
Di Paolo Borsellino, del suo esempio e del suo lavoro di contrasto alla mafia, si è sempre parlato molto. Negli ultimi tempi, forse, si parla più della sua morte, dei misteri che la avvolgono, delle trame che si sono consumate prima e dopo di essa. Ma della famiglia Borsellino, dell'uomo anziché del giudice, dei figli e della moglie, non si sa molto. Fin dai primi, terribili giorni dopo l'attentato di via D'Amelio, infatti, la moglie Agnese e i figli Lucia, Manfredi e Fiammetta - allora poco più che adolescenti - hanno mantenuto uno stretto riserbo e sono intervenuti solo raramente nel dibattito mediatico. La signora, che proprio quest'anno si è dovuta arrendere a un male che l'ha perseguitata per anni, ha voluto utilizzare gli ultimi mesi della sua vita per lasciare dietro di sé - ai figli, ai nipoti, alle persone che mantengono vivo il ricordo di Paolo Borsellino e, in definitiva, a tutti gli italiani - i ricordi di una vita accanto a un eroe civile, che era un uomo normale, innamorato della moglie, giocoso con i figli, timido ma anche provocatorio, generoso e indimenticabile. -
La religione ebraica
C'è qualcosa di vero nell'affermazione che l'ebraismo è una religione del fare. Per un ebreo tutta la vita è sacra: il modo di vestirsi e ciò che si mangia appartengono alla religione allo stesso modo della preghiera e del culto sinagogale, così come lo è appartenere alla comunità d'Israele. Tutto ciò per dire che in questa rappresentazione sintetica dell'ebraismo si descrive la vita ebraica ""media"""", disegnata in una sua forma moderatamente ortodossa, rispettosa della tradizione biblica e talmudica e riferita alle grandi linee del suo formarsi storico."" -
L' Europa da Togliatti a Berlinguer. Testimonianze e documenti 1945-1984
È esistito un ""europeismo comunista""""? E quale modello di Europa unita hanno perseguito coloro che si sono occupati, all'interno del PCI, di tematiche europeistiche? A partire da questi interrogativi il libro ricostruisce il percorso di avvicinamento del PCI alla prospettiva europea abbinando, all'analisi storica del processo, un consistente apparato di testimonianze e documenti. Un filo rosso si dipana nel volume, legando assieme le opinioni ostinatamente critiche dei primi anni '50 con l'afflato europeista della stagione berlingueriana; infatti, a dispetto della marginalità che le tematiche comunitarie rivestirono negli orizzonti politici internazionali del partito sino agli anni '70, trovarono dimora nel partito posizioni innovative."" -
Lineamenti di storia della finanza pubblica in Italia (1861-2011)
Opera conclusiva di uno studioso che ha posto la storia finanziaria tra i suoi principali interessi di ricerca, il volume esamina l'andamento della finanza pubblica in Italia nell'arco cronologico che va dal 1861 al 2011, mettendo in rilievo come, sulle scelte di politica economica e finanza pubblica dei governi, e sullo sviluppo economico stesso della nazione, abbiano inciso, fin dal momento dell'Unità, i due nodi, a tutt'oggi non risolti, della precaria situazione finanziaria e della forte diversità tra le realtà regionali, con la strozzatura rappresentata dalle aree del Mezzogiorno rispetto alle prospettive di sviluppo del resto del paese. Si tratta di un contributo di fondamentale importanza, unico sotto diversi aspetti: per il punto di vista assunto nella narrazione; per l'amplissima documentazione raccolta e utilizzata; per il metodo espositivo impiegato. Dalla trattazione si evince - come osserva l'autore - che «la storia non si ripete mai identica a sé stessa, ma vi è un senso di continuità, che proietta nel presente l'irripetibilità del susseguirsi delle situazioni passate, e che può aiutare a meglio comprenderle». -
Breviario di resistenza alimentare. 64 regole per mangiare bene
Cosa ci fa bene e cosa ci fa male, quando siamo seduti a tavola? Decenni di nutrizionismo, dibattiti, diete e consigli degli esperti non sembrano aver risolto la questione. Anzi, mentre i nostri scaffali si riempiono di cibi pratici, economici, studiati apposta per rispondere alle più avanzate esigenze salutistiche, la nostra salute risente sempre più di problemi legati all'alimentazione. Michael Pollan racchiude in sessantaquattro regole d'oro alcune perle di saggezza, detti popolari e trucchi per mangiare bene, dettati da secoli di esperienza e dal buon senso e che la scienza ha poi confermato. -
Dolci di cuore. Bake off Italia, dolci in forno
"Se ripenso alla mia avventura a 'Bake Off Italia', mi sembra di aver vissuto una favola. Solo vorrei che, invece di un lieto fine, si trattasse di un lieto inizio... Intanto, in queste pagine trovate tutte le mie ricette preferite, e qualche piccolo trucchetto 'casalingo' per far riuscire al meglio le vostre preparazioni. Spero che vi divertiate come me a sperimentarle, cambiarle, reinventarle.""""" -
La vendetta di Bourne
In quel maledetto taxi, lanciato come un proiettile per le strade di Città del Messico, Jason Bourne non ha perso solo una cara amica. Stretta fra le sue braccia c'è il corpo senza vita di Rebeka, l'unica donna che abbia mai amato. Non importa a che prezzo, non importa con quali rischi o conseguenze: Rebeka avrà la vendetta che merita. Il suo assassino non può farla franca. Ma Bourne non è l'unico a essere assetato di sangue. Anche la sensuale ed esotica Maricruz Encarnaciòn pretende la testa di chi ha ucciso suo padre, il torbido Maceo, l'eminenza grigia che gestiva dall'alto i più pericolosi e feroci cartelli della droga messicani. Nel frattempo, dall'altra parte del mondo, il ministro cinese Ouyang Jidan, marito di Maricruz, sta combattendo una guerra senza esclusioni di colpi per aggiudicarsi il favore del Politburo e dettare le nuove linee guida per il governo della Cina. ""La vendetta di Bourne"""" è una partita cieca con il destino, una corsa furiosa e disperata verso il lato più oscuro del potere dove nessuno è disposto ad arrivare secondo. Perché perdere vuol dire morire."" -
Il vizio di scrivere
"Se leggere è un vizio, non che scrivere sia una gran virtù. Un romanzo o un volumetto di versi sono merci non richieste. Allora, perché tanto scrivere invano? Si diceva in tempo di grandi ottimismi che scrivere è un'impellenza, che chi scrive è obbligato a scrivere da un prepotente moto interiore. Può darsi; quantunque sulla ambigua prepotenza dei moti interiori ci sarebbe molto da discutere"""". In ogni caso Vittorio Sermonti da più di sessant'anni è anagraficamente uno scrittore: cioè """"uno degli happy few che debbono la propria miseria all'ostinato esercizio della scrittura"""". Qui raccoglie, ordina, disordina il frutto multiforme del suo vizio, che non si limita a riflettere sui meccanismi segreti della poesia, ma si avventura a intervistare Marco Aurelio e Giulio Cesare, a redigere un paio di libretti d'opera, a tradurre in versi due classici di teatro, a scrivere racconti, epigrammi, aforismi e una tragica cronistoria del terremoto dell'Irpinia. La voce è sempre la sua, l'acume è inconfondibile, l'intelligenza è quella colta e libera di chi sta al mondo da ottantasei anni. Un percorso sorprendente a ogni pagina, condotto """"con la perseveranza, con l'abnegazione, con l'inconfessabile voluttà"""" con cui si coltivano i vizi più radicali." -
Come nei film
Marijke, ottima atleta, carina e popolare, è sicura di sé quasi in tutto. L'unico problema in questa vita perfetta è Tommy, il suo ragazzo, che non la ama come vorrebbe lei. Lily, invece, è brillante e impegnata: si dedica al volontariato e alle attività extrascolastiche; pensa al suo futuro. È segretamente innamorata di Joe, ma un ragazzo non lo ha mai avuto. Quando Marijke e Lily s'incontrano casualmente in un cinema, nasce tra di loro un'amicizia che pareva impossibile. Il ballo della scuola si sta avvicinando, sono entrambe all'ultimo anno di scuola superiore, e Lily ha un'idea: perché non prendere spunto dai film? Perché non ispirarsi alle commedie romantiche per ottenere l'amore incondizionato di Tommy e Joe? Ma quando le ragazze mettono a punto il piano perfetto, proprio come nei film la situazione si complica. Età di lettura: da 12 anni. -
La rossa
Attraverso un protagonista che è un omaggio a un’epoca e a un modo di fare giornalismo, questornromanzo di Daniele Manca getta uno sguardo partecipe e senza concessioni alla nostalgia su una cittàrnseduttrice, che ti sorride con audacia e ti allontana con eleganza.rnrn""Il motore della Rossa faceva le fusa lungo i viali tutti identici. La città era come sempre. Sembrava bruttissima, ma quasi romantica.""""rnrnÈ una primavera che non promette affatto bene, quella del ’63. Le elezioni hanno appena rimescolato lerncarte della politica, promettendo nuove tensioni. E una pioggia in- cessante pare voler infierire su unarnMilano ombrosa e amara. Ecco per- ché Carlo Passi, finito il suo turno al giornale, si rifugia in un vecchiorntram per bere un bicchiere o due, o magari qualcuno in più. Da una settimana Enrica – capelli color rame erncarattere tenace da reporter di razza – gli ha dato il benservito, e lui si sente reduce da una tempesta. Sirnconsola con la sua amata Rossa, non un’altra donna ma una Giulietta primo modello, scintillante di fascino.rnA notte fonda Carlo si mette al volante e guida fino all’unico posto dove non dovrebbe andare: quellarnche era anche casa sua e adesso è solo di Enrica. Ma per far cosa, poi? Per strisciare ancora una volta? Perrnfarle una scenata? Lei tuttavia non c’è: al suo posto un’enigmatica “amica”, piena di una graziarnimpertinente, che sembra nascondere un segreto e ha le armi migliori per difenderlo. Tanto basta a rnrisvegliare il fiuto di Carlo e suggerirgli che sì, è proprio vero, quella primavera del ’63 non promette affattornbene."" -
La ragazza del mare
La storia della donna che ha conquistato la Manica a nuoto e ispirato il mondo intero.rn«La storia, meravigliosamente raccontata, di una donna dimenticata, che ha cambiato lo sguardo del mondo sullo sport femminile.» - Kirkus Reviewsrn""Trudy era arrivata. Erano le 21:40 del 6 agosto 1926 e lei era la prima donna ad aver attraversato la manica. Quattordici ore e trentuno minuti dopo essere entrata in acqua in Francia, se ne uscì in Inghilterra: oltre due ore in meno di chiunque altro l'avesse preceduta.""""rnrnAttraversare a nuoto il Canale della Manica è come scalare l'Everest. In quei trenta chilometri infuria incessante la battaglia tra il Mare del Nord e l'Atlantico, e il nuotatore che voglia rischiare l'impresa deve fare i conti con maree imprevedibili, correnti impetuose, acque gelide e condizioni atmosferiche mutevoli e infide. Trudy Ederle è stata la prima donna a compiere la traversata, nell'agosto del 1926, quando solo cinque uomini erano riusciti a vincere quel tratto di oceano. Lo ha fatto anticipando di oltre due ore il primato maschile e portando definitivamente alla ribalta il crawl americano, oggi lo stile libero conosciuto da tutti; lo ha fatto a poco più di vent'anni dal naufragio del General Slocum, la nave in cui centinaia di donne morirono a pochi metri dalla costa di New York, perché nessuna di loro sapeva nuotare; lo ha fatto a dispetto della sordità che l'accompagnava fin da bambina, e che ha sempre ostacolato il rapporto con gli altri. Lo ha fatto, infine, nonostante le sconfitte e le avversità, dimenticando l'insuccesso alle Olimpiadi di Parigi e il tentativo di avvelenamento subito durante la prima traversata. Trudy Ederle è stata una campionessa, una pioniera, un simbolo, un modello: ha demolito record e pregiudizi, sfidando le onde dell'oceano e i più grandi atleti della sua epoca, superando lo scetticismo di chi pensava che lo sport fosse affare da uomini e regalando alle ragazze di tutto il mondo la consapevolezza che tutto era possibile."" -
101 buoni motivi per essere una ragazza
In questo libro si cerca di spiegare perché è bello essere una ragazza. rnrnQuando arriva un bambino nuovo c’è chi dice “Che bello, è un maschio!” E c’è chi dice: “Che bello, è una femmina!” Questo per chiarire subito che essere femmine o essere maschi è bello uguale. Però è anche diverso. In questo libro si cerca di spiegare perché è bello essere una ragazza. È un libro per le ragazze. Ma è anche un libro per i ragazzi, che così magari potranno capire qualcosa di più sulle ragazze, qualcosa di utile per stare meglio insieme.