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Rosmini. L'uomo e il santo. Vol. 1: Testimonianze di religiosi.
Questo è un libro-incontro, un libro rivelativo dell'uomo, del sacerdote, del religioso, del filosofo che Papa Benedetto XVI decretò di beatificare. Con professionalità critica e scientifica troviamo le testimonianze lasciate dai contemporanei di Rosmini su di lui, raccolte intorno al 1882. Questo è il primo dei tre volumi con cui si pubblicano oltre 300 testimonianze: le testimonianze dei religiosi. Seguiranno quelle dei trentini come lui, quindi quelle degli altri ecclesiastici e laici. -
Contro la post-religione. Per un nuovo umanesimo cristiano
In opposizione alla dilagante campagna mediatica di orientamento antiumanistico e antireligioso, il volume denuncia gli errori e le assurdità del nuovo conformismo culturale dell'epoca post-moderna, che ripropone oggi quel vecchio arsenale di propaganda che fu già utilizzato nell'impero romano per giustificare la persecuzione contro i primi cristiani. La differenza è che oggi lo scientismo e il relativismo etico vorrebbero sostituire al cristianesimo non tanto il politeismo classico, ma la credenza in una nuova e più bizzarra ""post-religione"""", un'ideologia cupa e irrazionale, che presume di dimostrare l'irrazionalità delle fedi religiose per sostituirsi ad esse. Al nuovo integralismo si oppone la tradizione di libertà che nasce da una concezione del mondo basata sull'umanesimo, con le sue radici classiche, ebraiche e cristiane, che da secoli diffondono in tutto il mondo un atteggiamento di serena fiducia nella ragione, nei valori morali, nella libertà e nella dignità della persona umana. Si riconosce in tal modo la giusta importanza alla scienza, ma anche alla filosofia, alla letteratura, alle arti e alla religione, così che alla fine le diverse opzioni di credere o non credere in Dio, di essere cristiani, e anche cattolici, appaiono non solo come diritti fondamentali della persona umana, ma anche come esigenze di un serio dibattito culturale."" -
Memoria e progresso
Il progresso non rappresenta la fondazione della civiltà sopra le rovine dell'esistente, ma è il risultato della selezione e del perfezionamento delle nozioni trasmesse dalle generazioni passate. Per dimostrarlo, lo storico della filosofia Piero Vassallo ripercorre il deragliamento gnostico e antirealistico della ""ragione"""" moderna, mostrando l'essenza tenebrosa e dissolutoria delle """"pseudofilosofie"""" di Cartesio, Kant, Hegel, Nietzsche, Heidegger, Simone Weil, Bataille, Kojève, Guénon, Evola e della Scuola di Francoforte. A questi autentici """"mostri della ragione"""" Vassallo oppone le luminose rivisitazioni del pensiero tomista, vichiano, rosminiano e kierkegaardiano operate nel Novecento da veri e propri geni metafisici quali - per nominare solo i più rappresentativi - Michele Federico Sciacca, Cornelio Fabro ed Étienne Gilson. Il preconcetto secolarista, si è oggi trasformato in strumento di perdizione, cioè di quel totalitarismo della dissoluzione (Del Noce) che ultimamente sussurra perfino dai pulpiti, consacrati alla teologia conformistica. Unico rimedio a una tale situazione di crisi è non tanto uno sterile e mummificato """"tradizionalismo"""", ma una riscoperta attiva e dinamica della """"tradizione viva"""" e perenne"""" della filosofia occidentale. Infatti, come scriveva Francisco Elias de Tejada, """"La posizione che suole contrapporre la tradizione al progresso è assurda, giacché non esiste progresso senza tradizione né tradizione senza progresso""""."" -
Liturgia fonte di vita. Prospettive teologiche
Scritto in base ad una solida competenza scientifica, ma con stile accessibile anche al grande pubblico, questo libro ha il pregio di proporre una visione della liturgia che, senza omettere numerosi dati biblici, patristici e storici, viene operata principalmente in prospettiva teologica. L'esperienza odierna insegna che sacerdoti, religiosi, seminaristi e laici sono alla ricerca ansiosa di una solida comprensione teologica della liturgia, quale l'autore offre in queste pagine, che rappresenti il fondamento su cui sviluppare una prassi celebrativa più consona ai sacri misteri, nonché un antidoto al tanto mal praticato ""adattamento pastorale"""" della liturgia, che si è ampiamente diffuso negli ultimi decenni. Tutto ciò viene qui sviluppato secondo quella """"ermeneutica della continuità"""" che Papa Benedetto XVI sta additando ai teologi quale loro compito urgente in questa nostra epoca."" -
Gesù, Islam, scienza
L'11 settembre 2001 ha reso evidente il fatto che il terzo millennio assisterà a uno scontro fra civiltà, nella misura in cui le civiltà sono delle culture, e le culture sono ispirate dai culti, a loro volta determinati da credenze religiose. Questa può essere una lezione dura da accettare per un mondo occidentale sempre più secolarizzato, ma che non può ignorare come le Torri Gemelle siano state trasformate in altrettanti tremendi punti esclamativi da una manciata di fondamentalisti islamici. È auspicabile che questi criminali rispecchino il modo di sentire soltanto di quella parte dei musulmani che cova un forte risentimento nei confronti dell'Occidente. Avendo barattato la moralità cristiana con l'immoralità secolarista, l'Occidente è incapace di comprendere quanto grande sia questo risentimento. E l'Occidente, che si cura sempre di meno dei dogmi cristiani, non può comprendere appieno il significato dell'opposizione, da parte musulmana, alla fede nella divinità di Gesù. Quest'ultima è una pietra d'inciampo tanto per l'Occidente come per l'Islam, in un'epoca caratterizzata dalla scienza. Perso nella sua ossessione per la scienza, l'Occidente è deplorevolmente inconsapevole del fatto che è proprio la fede nella divinità di Gesù ad aver reso possibile il sorgere della scienza nel mondo occidentale. -
Il fascino della liturgia tradizionale
La liturgia tradizionale, riportata alla piena cittadinanza da Papa Benedetto XVI col motu prorpio Summorum Pontificum, è veicolo ed espressione di un patrimonio teologico, liturgico e spirituale d'inestimabile valore e di perenne attualità. E' l'attualità non dell'effimero alla moda, ma di quella vera contemporaneità ad ogni uomo e ad ogni popolo che attraversa i secoli perché raggiunge il cuore. In essa, infatti, si realizza in sommo grado la capacità della fede cattolica di essere generatrice di bellezza, quella bellezza che ha costruito ed è ancora capace di costruire una civiltà. Questo breve ma denso saggio sul fascino religioso e culturale del rito antico ce lo fa sentire come misteriosamente appartenente ad ogni uomo e patrimonio irrinunciabile per l'umanità intera. -
Uomini di allevamento. Con DVD
Il saggio ""Eugenetica e altri mali"""" di Gilbert Keith Chesterton del 1922 mantiene ancora oggi una freschezza sorprendente ed una lungimiranza sbalorditiva. Per comprendere maggiormente la portata straordinaria di questo incredibile capolavoro, si è ricostruita storicamente la letteratura scientifica ed il clima culturale di quell'epoca, anche attraverso l'analisi di altre opere significative dello scrittore londinese. Per rimarcare l'attualità di quella corrosiva e ironica denuncia si è immaginato un confronto teatrale liberamente tratto dal saggio del 1922. Col rischio eugenetico che anche la nostra epoca sta attraversando, la lettura di questo libro può essere uno strumento utile per avvertire del pericolo e immoralità di certa scienza, soprattutto in merito all'incessante e preoccupante sviluppo delle biotecnologie e della genetica. Il monito di Chesterton, nel suo impareggiabile stile sempre lucido e pungente, va raccolto e dibattuto all'esterno e assimilato all'interno della propria coscienza; ne va della nostra vita, della nostra qualità della vita."" -
Alla scuola di Benedetto XVI. Vol. 2: La sapienza della Tradizione
#Il continuo insegnamento di Papa Benedetto XVI, straordinario e mai ripetitivo, è qui ripresentato e attualizzato nei temi fondamentali che toccano la situazione della Chiesa e del mondo nel nostro tempo. Le dottissime e puntuali spiegazioni di Mons. Oliosi sui temi esposti dal Papa teologo ci offrono un Magistero abbordabile che rivitalizza la Sacra Tradizione in quest'epoca di sbandamento dottrinale e di ignoranza religiosa endemica a tutti i livelli. Uno strumento per tornare alla fede di sempre dopo la sbornia postconciliare. -
Motu proprio «Summorum Pontificum» di SS. Benedetto XVI. Una ricchezza spirituale per tutta la Chiesa. Atti del Convegno (Roma, ottobre 2009)
Tra i 16 e il 18 settembre 2008 si fece a Roma, a cento passi dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, un oscuro e sconosciuto convegno organizzato dal gruppo ""Giovani e Tradizione"""" guidato dal domenicano P. Vincenzo Nuara nella ricorrenza annuale del Motu Proprio Summorum Pontificum che liberalizza la Messa Tradizionale. In poche ore la notizia rimbalzava su tutti i canali mediatici nazionali e internazionali divenendo un evento di portata mondiale. Questo volume riporta gli interventi dei relatori a quel Convegno che vede nell'ottobre 2009 la seconda edizione."" -
L'ultimo giorno della storia. Il ritorno di Cristo e le cose che accadranno
Ciò di cui la Chiesa ha bisogno nel tempo attuale è il risveglio di una nuova e autentica predicazione escatologica circa il ritorno di Gesù Cristo, quale alimento della speranza degli uomini nel futuro della storia e annunzio adatto per la conversione del mondo. Quest'ultimo, sempre più secolarizzato e scristianizzato, si prepara alla venuta di Gesù per il giudizio non come la sposa che lo attende, ma come il fico sterile, senza frutto, pronto solo a essere tagliato e gettato a bruciare nel fuoco. L'annunzio escatologico della Parola di Dio, attraverso la Sacra Scrittura, è rivolto principalmente a preparare l'umanità al ritorno di Cristo e alle cose che avverranno in quel giorno, che sarà anche l'ultimo della storia. Questi temi, poco noti e poco predicati, riguardano ""l'escatologia storica finale"""" in cui la fine di questo mondo coincide con la venuta definitiva e gloriosa del Regno di Dio e il passaggio dal tempo all'eternità per l'umanità intera. Il libro di P. Colonna rappresenta un aiuto al rinnovamento dell'escatologia storica finale, presentando in modo vivo e kerigmatico le verità relative al ritorno di Cristo e alle cose che avverranno nell'ultimo giorno della storia."" -
Intrigo al Concilio Vaticano II
Paolo VI si fece leggere la lettera più volte, lacrime di dolore e di sconcerto gli rigarono il volto: ""Mi hanno tradito! Mi hanno tradito! Oh mio Dio, aiutami! Il fumo di Satana si è infiltrato nella Tua Chiesa!""""...Da quella che è passata alla storia come la """"notte oscura di Paolo VI"""", nasce e si sviluppa l'ultimo romanzo di Rosa Alberoni: un avvincente thriller ambientato all'interno delle mura vaticane, nel bel mezzo del Concilio Vaticano II. Tra eresie mal celate, incontri segreti, progetti minacciosi, sofismi, trucchi e continui colpi di scena, Rosa Alberoni racconta in maniera mirabile il complotto di una minoranza organizzata che aveva l'obiettivo di scardinare il primato di Pietro, di respingere la Madonna come Madre di Cristo, di negare l'esistenza dei Santi e, ancor peggio, l'esistenza del diavolo, e di condurre la Chiesa Cattolica alla deriva protestante. Ma proprio quando la battaglia sembra ormai perduta, in modo misterioso e Provvidenziale, la congiura viene scoperta. Ha detto un anziano funzionario della Curia: """"C'è più verità in questo romanzo che in mille opere scritte sul Concilio Vaticano II""""."" -
L' Anticristo che deve ritornare. Trattato sull'Anticristo
Dopo circa trent'anni di studio ed approfondimenti vari sulle tematiche apocalittiche, cominciati in concomitanza della sua conversione a Cristo, mentre leggeva la passione di Gesù descritta nel Vangelo secondo Matteo, l'autore è approdato a dei risultati che sono stati compendiati in questo trattato sull'Anticristo. La presentazione sinottica degli eventi storico-teologici della salvezza, attraverso il discernimento critico del complesso apocalittico ad esso inerente, è riportata con metodologia globale, ritenuta autorevolmente rigorosa e scientifica. Tale lavoro ha la finalità di delineare una sistematizzazione dottrinale, cattolica, sul tema dell'Anticristo offrendo a tutti delle risposte adeguate alle domande poste sul destino ultimo della storia. -
Riprendiamo in mano il santo rosario
Un libretto semplice nato per rispondere all'invito del Venerabile Papa Giovanni Paolo II, il quale chiedeva alla Chiesa tutta di riscoprire quest'antica preghiera mariana tanto cara alla pietà popolare: il Rosario. Semplici meditazioni accompagnano e scandiscono questa supplica alla Madonna, che avvicina e abbraccia. -
Alla scuola di Benedetto XVI. Vol. 3: Nel solco della tradizione.
L'insegnamento di Papa Benedetto XVI, straordinario e mai ripetitivo, è qui ripresentato e attualizzato nei temi fondamentali che toccano la situazione della Chiesa e del mondo nel nostro tempo. Le spiegazioni di Mons. Oliosi sui temi esposti dal Papa teologo ci offrono un Magistero abbordabile che rivitalizza la Sacra Tradizione in quest'epoca di sbandamento dottrinale e di ignoranza religiosa endemica a tutti i livelli. Uno strumento per tornare alla fede di sempre dopo la sbornia postconciliare. -
L' opposizione al Motu Proprio Summorum Pontificum
Il Motu Proprio Summorum Pontificum ha liberalizzato la liturgia latina antecedente al Concilio Vaticano II solo nel 2007, ma in questi pochi anni ha già cominciato a trasformare la vita della Chiesa, proprio secondo gli intendimenti del suo promulgatore, il romano Pontefice, Benedetto XVI. Il motivo è presto detto: contrariamente a quanto si potrebbe comunemente pensare, si tratta di una liturgia ""straordinaria"""" che esercita una particolare attrattiva proprio sui giovani sacerdoti, che sono il futuro della Chiesa. Infatti, come si evince da queste pagine, l'opposizione al Motu Proprio non viene dal giovane clero, ma da quegli esponenti avanti con gli anni e già con una certa esperienza di ministero. Ciò che forse più colpisce e addolora il cattolico è la virulenza di certe argomentazioni critiche, anche e specialmente contro la figura del Papa, una sorta di """"fuoco amico"""" che sembra quasi ricordare i toni più accesi di certe recenti campagne mediatiche anti-cattoliche, apparentemente motivate dalle tristi vicende dei preti pedofili. Apparentemente, perché a questo punto potrebbe sorgere il sospetto che si voglia colpire il Papa anche per il motu proprio e le sue implicazioni. Se così fosse, la conclusione non può che essere una sola: buon segno, perché vuol dire che la direzione è quella giusta."" -
L'albero secco. Miele e fiele
Quarantasei testi, uno al giorno per un mese e mezzo. Per ridere delle miserie del potere ottuso, che pretende tutto decidere, giudicare e governare; per farsi beffe del darwinismo, che pretende l'uomo ""discendente"""" da """"antenati"""" comuni alle scimmia e non si rende conto che alle scimmie sta tornando. In questo volume si possono trovare spassosi esempi di poesia moderna e delle molte idiosincrasie che rendono ridicola l'umanità; ma non solo, la lettura di quest'opera serve anche a far sorridere e commuovere pensando alla figura di Padre Pio e ai ricordi delle proprie radici."" -
La dottrina sociale di Leone XIII
Papa Leone XIII (1810-1903) nacque a Carpineto Romano (Roma) il 2 marzo 1810. Benedetto XVI, ha dunque raccomandato di celebrare il 2010 come anno di Leone XIII, e il 5 settembre 2010 si è personalmente recato in pellegrinaggio a Carpineto Romano. Leone XIII è un Papa importante nella storia della Chiesa e del pensiero cattolico. È dunque davvero sorprendente come il rilievo dato al bicentenario sia rimasto sostanzialmente modesto e ridotto a qualche iniziativa per specialisti. Un certo progressismo cattolico non ama Leone XIII perché costui è il Papa che ha sottolineato l'eccellenza della civiltà cristiana medievale, la malizia del ""diritto nuovo"""" moderno, l'intransigente opposizione alla massoneria, il carattere di """"micidiale pestilenza"""" del socialismo e del comunismo, il riferimento obbligatorio per i cattolici nella filosofia a san Tommaso d""""Aquino. D'altra parte, alcune scelte diplomatiche di Leone XIII sono oggetto di perplessità anche fra storici che non appartengono al mondo progressista. L'errore principale, contro cui lo stesso Leone XIII aveva messo in guardia, consiste però nel ridurre l'insegnamento di questo papa a una sola enciclica, la Rerum novarum del 1891, e alla sola tematica economica e del lavoro. Non soltanto se ci si limita alla Rerum novarum si perde la ricchezza del corpus di Leone XIII ma, isolandola dal richiamo ai principi generali dell'ordine sociale, si rischia di non capire o d'interpretare in modo sbagliato anche la celebre enciclica del 1891."" -
Allora tutto Israele sarà salvato. Commento alla nuova preghiera pro conversione Iudaeorum per la forma straordinaria del rito
Alcuni circoli ebraici e alcuni organi di stampa fecero gran rumore in occasione della promulgazione del Motu proprio di Benedetto XVI che ripristinava la Messa antica, paventando la reintroduzione della preghiera per gli Ebrei, quella da cui Papa Giovanni XXIII aveva tolto l'aggettivo ""perfidi"""". In questa temperie si colloca il commento dell'autore di questo libro, sacerdote cattolico, alla nuova preghiera pro conversione Iudaeorum per la forma straordinaria del rito romano. Se dinanzi al sangue prezioso del suo Figlio il Padre ha volto lo sguardo alla povera umanità peccatrice e l'ha salvata, non deve questo essere annunziato a tutti, compresi """"i nostri fratelli maggiori"""" affinché volgano con noi lo sguardo al Figlio Salvatore? Questo volgere lo sguardo è l'inizio della conversione, opera della Grazia divina, che quest'opera vuole inaugurare."" -
Omelie natalizie
Questa breve raccolta contiene alcune omelie che l'autore ha tenuto nei periodi di Avvento e di Natale dal 1996 al 2008: essa non ha pretese letterarie, ma esprime solo il desiderio di offrire un contributo ai confratelli e a tutti coloro che, amando la Scrittura, desiderano prepararsi con più cura alle feste dell.Avvento e del Natale. Sono riportate due omelie della terza domenica di Avvento anno A e due della terza domenica di Avvento anno C, sei omelie di Natale, tre del primo gennaio e due dell'Epifania; per il resto una per domenica. Molte di esse furono pronunciate a Roma, alcune in una parrocchia di borgata, zona Casilina, altre in una parrocchia della zona EUR; altre invece ai militari italiani in varie situazioni. -
Futuro antico. La bellezza della sintesi tra antico e nuovo
Avere lo stesso entusiasmo dei cristiani della prima ora e ancor di più, portando nel proprio patrimonio spirituale duemila anni di bellezza e di storia cristiana. Il cristiano postmoderno ogni volta che si guarda indietro riceve una nuova spinta verso il futuro: un sano regresso per un vero progresso. Da questa profonda convinzione nasce questo testo che, mettendo insieme le meraviglie di ieri con quelle dell'oggi, propone una sintesi tra antico e moderno in una prospettiva di fede affinché il futuro sia un'apoteosi di bellezza e di santità. Futuro Antico è vedere la storia e la realtà con un occhio Kerigmatico, capace cioè di mettere insieme le epoche, il pensiero, i luoghi, le bellezze, gli uomini toccati e trasfigurati dal Risorto. Il libro stesso nasce a settecento metri di altezza perché con uno sguardo alto si vede meglio la storia e la meta. Prefazione di Mons. Luciano Pacomio.