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La nuda anarchia dell'anima
Per Andrea, il piacere ha le forme di sua cugina Rebecca. Lei è forte, volitiva e sembra non farsi spaventare da nessuno. Entrambi trovano nell’altro l’incastro perfetto per colmare due solitudini differenti, una segnata dal bullismo, l’altra dall’analfabetismo emotivo. Nella cornice bucolica delle campagne piemontesi, all’ombra di vecchi alberi e segreti di famiglia, la passione dei due ragazzi scivolerà lenta nei meandri nell’anima, andando a scoprire vecchie ferite e nuovi sentimenti per un viaggio ai limiti della percezione, tra la realtà sempre più sottile e il sogno di un’emozione generatrice di vita. -
La bambina misteriosa
“La bambina misteriosa"" è una fiaba che parla di emozioni, di lotta e sopravvivenza. È una fiaba che parla di vita, di morte e di rinascita. Con una potenza descrittiva ricca di significato psicologico ed emotivo, Emma Fenu descrive i vissuti della protagonista e di chi, come lei, cerca di utilizzare con grande virtù creativa il dolore per ricostruire la propria identità. Età di lettura: da 7 anni."" -
Le periferie del sentire. Nuova ediz.
Alice soffre di paralisi del sonno, di ossessioni compulsive e disordini alimentari. Donna dall'umore altalenante e dal passato complesso, è abituata a guardare il mondo tenendo la guardia alta. Persa nel proprio centro, attraverso il percorso di crescita, Alice dovrà imparare ad affrontare gli accadimenti della propria vita e a gestire, non senza fatica, i propri sentimenti. Inizia per lei un viaggio lungo, quello che dalle periferie del suo sentire conduce al cuore ogni emozione. -
L' amore che ci salverà
Una rapina finita male, un tentato omicidio, e la vita di Niall Spencer - ventinovenne dal passato burrascoso e dal presente torbido - subisce una rivoluzione. Dopo essere stato raggiunto da un colpo di pistola, dopo che il suo ex complice lo ha abbandonato, ferito e agonizzante sul greto di un torrente, Niall sa di non avere alcuna speranza di sopravvivere. Ma un attimo prima di perdere i sensi, ecco che una figura bionda si inginocchia accanto a lui. Forse è un angelo del paradiso. Leila Scott non ha idea di cosa le sia preso. È appena tornata in Inghilterra per presenziare al funerale di suo padre, un uomo freddo e riservato che le ha donato lusso e ricchezza ma che non l'ha mai amata davvero, e si è già messa nei guai. L'uomo che ha raccolto dal torrente si chiama Niall, ha l'aria di un criminale di prima categoria e lei non avrebbe mai dovuto incrociare la sua strada. Ma è ferito e ha bisogno di aiuto, e Leila non può tirarsi indietro. E non può fare a meno di accorgersi che oltre le ferite, oltre il sangue e l'espressione tormentata, Niall è bellissimo. Leila e Niall non dovevano incontrarsi, ma il destino ha preso un'altra strada. E ora, davanti a loro, c'è un viaggio inaspettato che cambierà le loro vite, che li metterà di fronte a una consapevolezza nuova: per quanto possiamo essere forti e lottare da soli, a volte solo l'amore può salvarci. -
Il destino della porta accanto
Trovare un uomo che sia l'opposto del suo tipo ideale e andarci a letto, scaricandolo il mattino seguente senza alcun rimpianto. È questo l'obiettivo di Elena. Lei non è quel tipo di ragazza, ma ha il cuore spezzato e sta cercando di guarire, e l'affascinante sconosciuto che incontra quella sera in un bar sembra fare proprio al caso suo: Diego è libero, attraente in modo non convenzionale, è a Valencia solo per un weekend e sembra molto interessato a trascorrere la serata con lei. Le cose però non vanno come dovrebbero, e quella che doveva essere solo una piacevole avventura diventa una nottata da cancellare. Due mesi dopo, Elena ha quasi dimenticato quell'incontro imbarazzante, ma a volte il destino si mette di traverso e gioca sporco: Diego si è appena trasferito a Valencia, e tra i tanti posti in cui poteva capitare, è capitato proprio nell'appartamento accanto a quello di Elena. E non ha nessuna intenzione di dimenticare il disastro che la ragazza ha combinato quella notte di due mesi prima. Ed Elena non vuole dargli alcuna spiegazione. Tra fughe e malintesi, battibecchi e litigi, i due sono pronti a farsi la guerra. E in guerra tutto è concesso. Anche rischiare di innamorarsi. -
Il suonatore matto
Toscana, primi di marzo 1945. Lo scozzese David Kirkpatrick, piper del 2° High Light Infantry, si annoia a pelar patate dietro le linee. Carattere bizzarro e burrascoso, non si contano le volte in cui è stato punito per insulti ai superiori, insubordinazione e sbornie. Da oltre la Linea Gotica le truppe scelte di Sua Maestà chiedono l'invio di un suonatore di cornamusa per una missione segreta contro un importantissimo obiettivo nemico. Kirkpatrick si offre volontario e si paracaduta sull'Appennino reggiano indossando il suo kilt. Da allora, per tutti, sarà “the mad piper”, il suonatore matto. Come per magia, la musica della sua cornamusa contribuisce a evitare la terribile rappresaglia nazista contro i civili di Albinea, un paese alle porte di Reggio Emilia. Ma per sessantacinque lunghi anni, lui non saprà di essere diventato un eroe e soffrirà tremendamente per gli incubi provocati da quella notte. Fino a che, in un giorno d'estate del 2010, una lettera dall'Italia trasforma gli ultimi anni della sua vita in una bellissima favola. Una favola di pace, musica e amicizia nata nel buio della guerra. Questa è la sua storia. -
Progressisti
Le riflessioni di fondo di questo lavoro sono maturate nel corso dei mesi che vanno dal marzo 2018 a settembre 2020. Alcune riflessioni hanno origine in anni precedenti, lo scenario politico, sociale ed economico è cambiato nel corso del tempo, l'emergenza Covid-19 ha aggravato il quadro, ma i nodi di fondo che caratterizzano le difficoltà del nostro Paese sono ancora tutti da sciogliere. L'evoluzione dei partiti, quel che ha rappresentato il movimento delle ""sardine"""" spingono in un'unica direzione: formare un campo progressista in cui il Movimento 5 Stelle può riconoscersi, creando così uno schema di gioco per il futuro in cui progressisti da una parte, destra e sovranisti dall'altra si confrontano. Per chi scrive la necessità di un dialogo tra sinistra e Movimento 5 Stelle era evidente già dopo il 4 marzo 2018, pur nella consapevolezza dei tanti problemi. La situazione internazionale vede affermarsi nelle giovani generazioni la convinzione che la politica può contare e, a partire dall'emergenza ambientale, dev'essere incalzata: noi progressisti dobbiamo disporci favorevolmente a questo vento. La situazione è ricca di potenzialità per provare a far dialogare un mondo frammentato che però, nonostante tutto, è molto vicino al 50% dell'elettorato. Dialogare per riconoscere i valori e i principi comuni dai quali sviluppare proposte programmatiche utili all'Italia. Costruire un Paese più unito, solidale e uguale, più vicino ai cittadini, più efficace nel dare opportunità a tutti non lasciando indietro nessuno lungo la strada del progresso e dello sviluppo sociale ed economico eco-compatibile. Questo debbono fare i progressisti in Italia, in Europa nel Mondo."" -
Ricerche storiche. Vol. 130
Rivista semestrale dell'Istituto per la storia della Resistenza e della Società contemporanea in provincia di Reggio Emilia. -
Battiti
Bisogna rievocare nomi molto alti della nostra letteratura, da Svevo a Pavese, da Ungaretti a Montale, per imbattersi in protagonisti vecchi davvero: vecchi d'esperienza, di nichilismo e dei suoi contrari, leggerezza convinzione empatia memoria volontaria o involontaria. Ildo Cigarini, in quest'ultima sua opera di poesia, accetta la sfida e colloca il vecchio che la apre al centro di una vertiginosa catena metamorfica, tesa a porre fin dall'incipit l'umano in contatto dinamico con il botanico, l'ornitologico e il minerale, entro un campo immaginativo che coniuga il molto lontano al presente di una scrittura a volta a volta fenomenica, evocativa, descrittiva e sentimentale. La scelta prima ancora iconica che tematica di un simile motore di metamorfosi (che coinvolge età, luoghi, stati d'animo e di psiche) assicura a questi Battiti una compattezza, una maturità compositiva e una necessità oggi non facili da incontrare in un libro di poesia. Certo, i battiti coincidono prima di tutto con un prezioso (e coscientemente linguistico) metronomo del cuore di chi parla e dell'ampia gamma delle sue percezioni ""umane troppo umane"""", col risultato invero emozionante di un'interconnessione mai interrotta di spazi e cronologie, eventi esistenziali e sogni, utopie e ricordi. E i Battiti di Cigarini, per parte loro, non esitano a trasmettersi dall'umanità delle extrasistoli e dei respiri ritmati in quiete allo scandirsi dei contesti naturali, fra Luce e Tempo. Ciò si accorda con un'istanza ora visiva ora visionaria che da un'esattezza sensoriale nitida come poche si amplia con scioltezza prosodica a una dimensione senz'altro metafisica: «E guardavano con occhi d'aquila/ il movimento dei corpi spossati,/ curvati dentro il faticoso/ giorno, le bocche piene di furore». La pronuncia poetica di Ildo Cigarini si consolida insomma, entro questo libro, nell'intreccio assai produttivo (e stilisticamente calibratissimo) di epifanie liriche e di una ferma coscienza etica, nella certezza che l'insieme armonico di «un ricamo di parole nell'aria» e di una parola espressa «con voce di fuoco» possono trovare solo nella lingua della poesia il punto più incandescente di congiunzione e di dialogo. (Alberto Bertoni)"" -
Achille Vittorio Pini. Il figlio della terra
Due giovani reggiani, poverissimi, si rifugiano in Francia per sfuggire alla giustizia italiana. Siamo nella seconda metà dell'Ottocento, in piena Belle Epoque. Spinti da ideali rivoluzionari e dal desiderio d'accelerare la realizzazione della rivoluzione sociale, si danno all'esproprio proletario. Dichiarano d'essere anarchici individualisti e predicano la liceità del furto a favore del popolo. Si chiamano Achille Vittorio Pini e Luigi Parmeggiani e avranno destini molto diversi. Mentre Pini, il più convinto seguace delle idee teorizzate e praticate da Stirner e Duval, è rimasto sconosciuto ai più, finendo i suoi giorni nella lontana Cayenna, Parmeggiani ha fatto ritorno nella sua città, donandole un'importante galleria d'arte. Questa è la storia complicata, avventurosa, coraggiosa e disperata di Pini, maturata tra furti, spionaggi e tentati omicidi politici contro Camillo Prampolini e Celso Ceretti. -
Rime liceali
Dalle riessioni più profonde al testo di tono polemizzante, dai sogni carichi di aspettative al dato biograco concreto, dagli sprazzi gioiosi al cupo vittimismo: questa raccolta di liriche varia tanto per forma quanto per contenuti, spaziando da un topos all'altro della letteratura e del pensiero. E ne emerge un adolescente angosciato e problematico, eppure al tempo stesso sottile e lucido nel giudicare l'indole umana. -
Bike Design per la mobilità sostenibile. Riflessioni tematiche e percorsi di ricerca. Ediz. italiana e inglese
L'attuale sistema di mobilità car-centred ha ormai ampiamente dimostrato i propri limiti, soprattutto in ambito urbano. Mentre, nuovi concetti e soluzioni di mobilità alternativa orientati alla sostenibilità ambientale, che privilegiano mezzi leggeri e servizi collettivi, offrono una prospettiva promettente per migliorare l'efficienza complessiva dei trasporti e per concorrere alla rigenarazione economica e sociale dei contesti urbanizzati. In questo scenario, il volume evidenzia il contributo disciplinare del design sul tema della mobilità sostenibile attraverso alcuni risultati di ricerca progettuale di bike design per la mobilità urbana e territoriale. -
Design per la mobilità fluiviale e costiera. Riflessioni tematiche e percorsi di ricerca. Ediz. italiana e inglese
In Europa il concetto di mobilità fluviale, intesa come attività di fruizione e conoscenza del territorio e dei corsi d'acqua interni, si è sviluppata già da tempo. Nello scenario attuale, immaginare e promuovere la fruizione dei territori d'acqua per la mobilità urbana e per il turismo a scala territoriale sollecita una visione di sistema che tiene conto di una serie di fattori legati alle esigenze e ai desideri del turista nautico, alla nascita di un'ampia gamma di servizi e prodotti per la mobilità fluviale. Non sempre però la sostenibilità è il fattore chiave di questo settore, con conseguenze spesso disastrose per l'ambiente fluviale e il suo ecosistema. Questo volume affronta il tema della mobilità sostenibile sulle vie d'acqua, con un focus particolare al contributo che il design può offrire per lo sviluppo di una mobilità intermodale fiume-terra. -
Donatella Spaziani. Insieme concertante. Ediz. italiana e inglese
Catalogo della mostra Donatella Spaziani, Insieme Concertante all'Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen nel dicembre 2021. Per un mese le sale dell'Istituto sono state disseminate di figure che hanno galleggiato nello spazio. Lo hanno fatto nel perimetro dell'opera definita, ma uscendone per invadere l'ambiente. Quei corpi esili hanno monopolizzato lo spazio dell'Istituto, dentro e fuori. Come note su uno spartito, hanno dato vita a un concerto sincopato, dove la musica nel suo scorrere viene a volte disturbata, interrotta nel suo ritmo armonico. Figure minute, compatte, sempre scure: un tratto distintivo dell'opera di Donatella Spaziani, che nel segno continuo di una matita costruisce i contorni di un corpo che prende forma nella costante ricerca di relazione con lo spazio. -
Il sistema visuale nei periodici illustrati della prima metà dell'800. La comunicazione dell'architettura
Le prime illustrazioni nei periodici della prima metà dell’Ottocento furono uno strumento comunicativo di grande forza. Gli editori europei dell’epoca fornirono ai lettori argomenti vari e originali col proposito di accrescere la cultura popolare, in ottemperanza alle leggi di mercato. rnLe narrazioni, scritte e illustrate, tenevano insieme redattori e lettori secondo un’antica formula recuperata e riformata per soddisfare il più vasto pubblico. La vicenda prese avvio nel 1832 in Inghilterra e molto presto, tale connubio, si diffuse nelle maggiori città europee innescando un processo che col tempo è notevolmente rncresciuto. Dietro quel fenomeno si celavano aspetti sociali di grande rilievo, quali il riconoscimento della Storia, la formazione della memoria collettiva, la ricerca dell’identità dei popoli, la consapevolezza di più classi sociali in costante movimento e crescita. Il punto focale del presente studio è la comunicazione visiva dell’architettura, nei diversi ambiti considerati dagli editori. Architettura come luogo di vita, come espressione culturale e sociale e, infine, elemento di formazione: dal periodico generico illustrato, in cui si affrontò la storia e l’immagine nei diversi luoghi del mondo, sino alle prime pubblicazioni specialistiche di settore. Il motivo per il quale l’architettura è il perno di questo lavoro risiede nella sua infinita capacità di esercitare il proprio fascino su ogni strato sociale. -
Obiettivo Foppa. Studi e indagini sulle opere della Pinacoteca Tosio Martinengo
Nel 2018, in vista della riapertura della Pinacoteca Tosio Martinengo, sono state sottoposte a restauro tutte le opere di Vincenzo Foppa che sono parte della collezione permanente: i due pannelli del disperso polittico di Chiesanuova con Sant’Apollonia e San Giovanni Battista, la Pala dei Mercanti e lo Stendardo di Orzinuovi. La campagna di interventi è stata accompagnata dall’esecuzione di indagini diagnostiche, volte a rivelare tanto il disegno soggiacente (underdrawing) quanto, attraverso microprelievi, la materia che costituisce questi preziosi dipinti. La pubblicazione degli esiti di tali attività offre l’occasione per un aggiornamento e una puntualizzazione degli studi, attraverso una ricostruzione della fase bresciana della produzione di Foppa, coincidente con la sua tarda maturità. Completano il quadro un excursus sulla storia dei restauri che hanno interessato le quattro opere della Pinacoteca e che videro impegnate figure di primo piano quali i fratelli Steffanoni e Ottemi Della Rotta e, infine, una riflessione su come lo sviluppo della fortuna critica dell’artista abbia influito sulla sua presenza entro le collezioni civiche bresciane. -
Un metro di solitudine
All'improvviso ci siamo trovati rinchiusi in un metro quadrato. Qualcosa di devastante è calato sul nostro mondo. Siamo passivi, senza possibilità di reagire se non rimanendo isolati gli uni dagli altri. Abbiamo vissuto finora senza comprendere cosa avevamo fra le mani, la bellezza della vita, lo scandire del tempo che è lento e dolce per chi sa assaporarlo, ma implacabile per chi lo divora. Ora, costretti nell'isolamento, guardiamo com'era la nostra vita, la analizziamo e la rimodelliamo con uno sguardo al futuro. Questo è un viaggio insieme nella grande solitudine e nell'analisi che ""Un metro di distanza"""" ci impone."" -
Il procuratore e la Casa del pavone
In ""Il procuratore e la Casa del pavone"""" tutto è frutto di fantasia ma nel contempo tutto è vero. Ho voluto infatti descrivere ambienti (il palazzo di giustizia di Asti) e persone (a parte i protagonisti del """"giallo"""") riferendomi quasi sempre alla realtà. La verità più vera che racconto in questo romanzo sono la vita e il lavoro in un ufficio giudiziario, in particolare la procura, nella sua quotidianità, nel meccanismo delle indagini, nei problemi banali ma sempre da risolvere, nei rapporti interpersonali qualche volta complicati. Vengono descritti le procedure decisionali, i dubbi degli inquirenti e le soluzioni agli stessi."" -
Aponìa
Luca Sacchieri con questo romanzo si fa delle domande, le stesse domande che potrebbe porsi il lettore leggendo queste pagine. Si chiede: che cosa potrebbe accadere ad una persona se questa perdesse la sensibilità al dolore? Sacchieri ci conduce tra le strade di una Roma a tratti gioviale a tratti oscura e ostile, ci porta all'interno della vita di un giovane uomo che deve fare i conti con una esistenza mutata improvvisamente, con l'amore, che ha deciso di piombargli addosso, e con tutti i lacci che ancora lo tengono legato al suo passato, ai dolori antichi, alle scene che continuano a passargli nella testa. Cosa c'è nel luogo nascosto che ognuno di noi si porta dentro? Che cosa alberga nel cuore degli uomini? Qual è il confine tra odio e violenza? Fin dove abbiamo il coraggio di spingerci per il bene delle persone che portiamo nel cuore? -
Consagra architettura. Catalogo della mostra (Marsala, 6 luglio-20 ottobre 2019). Ediz. illustrata
«Quando ho pensato a una scultura, la città era presente come umore e come istigazione formale, come classe estetica e come creatura sensibile, come emozione politica e come sentimento». Così scriveva nel 1969 Pietro Consagra, presentando la sua proposta per ""La città frontale"""" e riconoscendo nell'architettura un esito necessario della propria visione artistica. Dai primi progetti in acciaio alle colorate """"Porte del Cremlino"""", dai modelli per le architetture di Gibellina alle """"Facciate"""" degli anni Novanta intitolate al vento del deserto, il """"Ghibli"""", l'architettura di Consagra oppone polemicamente a tanta edilizia che nel secondo Novecento ha asservito le città all'utile e al profitto una diversa concezione dello spazio e del nostro ambiente quotidiano. Rimanendo coerente al principio della frontalità, motivo conduttore di tutta la sua avventura artistica che proprio nei progetti architettonici per la prima volta volta si raddoppia nella presenza bifrontale degli edifici, Consagra ribadisce così l'assunto della sua ricerca poetica: memoria, immaginazione, libertà. Catalogo della mostra, Marsala, 6 luglio-20 ottobre 2019""