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Mai più e ancora
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La danza tradizionale in Francia
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Il volo di Ikaro
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La vendetta di una madre. Testo francese a fronte
La vicenda, commedia nera in un atto, si svolge a Budapest in piena era comunista. È la storia di Ferenc, un quarantenne gay e zoppo che ha un forte rapporto di amore-odio con sua madre, una ricca vedova che un po' fuori di testa. Quando Ferenc si imbatte in un ragazzo dalla faccia completamente sfigurata da un incendio, accarezza l'idea di un matricidio pur di ottenere i soldi per una chirurgia plastica. -
Il notariato in area umbro-marchigiana. Esperienze professionali ...
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Quei prati chiamati Valmare
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La luna e la polvere
Sempre lui, Federico Gritti. Antiquario, amante del bello, dandy per vocazione e flaneur di professione, impegnato a dar corpo alle nuvole e ai sogni. Il personaggio può non risultare simpatico a tutti e neppure ha desiderio di esserlo o di apparire tale. Aveva lasciato il quarto libro delle sue avventure in balia del Fato, lontano dai rumori del mondo, ormai lanciato - sembrava - nel viaggio celeste. Qui ritorna invece senza aver voglia di apparire, tanto che il testo che lo riguarda è rimasto solitario in un cassetto per quattro anni. All'origine di tutto una scommessa lanciata in un salotto veneziano: può essere che al giorno d'oggi non esista un mistero, un segreto, una armonia perduta da trovare? Perché, in fondo, è tornata alla luce solo la tomba degli uomini della famiglia Cutu? Interrogativi dall'esito incerto tra pericoli cercati con sana incoscienza. -
Rapsodie per Vittoria Aganoor Pompilj
Romanzo storico biografico sulla figura della poetessa Vittoria Aganoor Pompilj. -
L'arcobaleno
Memorie di un uomo di Castelcovati, di un allenatore di squadre di provincia che ha fatto nascere stelle del pallone, di uno che al tramonto della vita ancora vuol indicare a tutti dove sta l'arcobaleno... -
Sulle ali della parola. Raccolta di poesie (1982/2012)
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Istanti selezionabili. Cinquantuno pensieri quasi logici
«A volte il mio cervello produce pensieri a tradimento. Ovvero genera un pensiero e il suo contrario. Cioè pensieri quasi logici che non s'incontrano. Ed io rimango appesa, come se i miei stessi pensieri non fossero presenti a me stessa. A quale parte di me dare fiducia? La vita io credo sia fatta di istanti selezionabili. Esistono, al mondo, persone che si ricordano di tutto, io no, io ricordo solo emozioni e intensità. Quindi, non mi chiedete le date, non mi chiedete precisamente neanche i luoghi. Ho quel tipo di memoria che fa acqua da tutte le parti. Chiedetemi di volti, sguardi, parole e sentimenti e saprò cosa dirvi. Chiedetemi di possibilità e aperture e sicuramente avrò storie da raccontarvi. Ma, visto che le storie di cui posso narrare sono comunque archiviate da una memoria fragile, soggetta al soggetto, cioè io, piuttosto suggestionabile nel quotidiano dall'emozione del momento, direi che dichiaro di mentire, o meglio di fingere, o meglio di inventarmi le storie a partire da vissuti rielaborati, da ricordi fraintesi e frammentari. Speriamo a questo punto di essere almeno divertenti, nel senso originario, di portare altrove». -
Campello sul Clitunno. Vagabondaggio sentimentale tra memoria e g...
Questo non è un libro di ricette: è una passeggiata tra ricordi infantili e giovanili legati a un luogo felice che richiama immagini e personaggi, in buona parte scomparsi. È un puzzle di piccole memorie condite da qualche ricetta e dalla nostalgia per persone e cose. È un atto d'amore dedicato a Campello, al passato. È un timido augurio di speranza per il futuro. Prefazione di Enrico Grifone Negri Arnoldi. -
I linguaggi artistici. Con CD-ROM
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Sui sentieri dell'io
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Una corona di perle
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Il suono che parla. Percorso di scrittura creativa ed espressione...
Un'analisi socio-educativa realizzata all'interno del carcere minorile di Airola, svolta dall'autrice, che lavora istituzionalmente con i ragazzi devianti da venti anni. Attraverso l'osservazione e gli interventi educativi, contemplati nel suo mandato istituzionale, ha sperimentato uno strumento culturalmente e socialmente accettato e apprezzato, gradito ai ragazzi: la musica rap. La forte valenza espressiva di questa cultura e le relazioni positive che si creano attorno ad essa, costituiscono uno strumento ""terapeutico"" che aiuta a sciogliere i ""nodi dolorosi"" di chi è portatore di disagio sociale ed esistenziale. L'uso di questo linguaggio musicale, in una situazione di restrizione della libertà personale, rappresenta una strategia pedagogica efficace, per creare un canale di comunicazione tra il ""mondo interno"" e quello ""esterno"" degli adolescenti: trasmette messaggi sociali, convoglia energia e umori giovanili. Può essere, quindi, definito un ""bene culturale esperienziale"". -
Falso-illusione
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Per non dirti di no
La lirica malinconica di Vella Arena esprime altalenanti pulsioni sospese tra la vita e la morte in una sorta di danza atavica che caratterizza da sempre il tormentato cammino dell'uomo. La sua poetica - mai banale - è fatta di lacrime e di gioia, di sacro e di profano, di odio e di amore, descrivendo così con rapidi tocchi la complessità della condizione umana in tutte le sue preziose sfumature. ""Per non dirti no"" tocca le corde più profonde dell'animo umano. L'autrice non ama dire molto di sé, preferisce che siano i suoi versi a parlare. Di Vella Arena, il suo intenso alter ego, la poetessa scrive: ""Molto spesso la guardo allo specchio. Ha la sua età e, adesso, un bagaglio di emozioni... belle o brutte che siano non importa. Sa che non mai è cambiata, ma solo cresciuta. Lei, io, Vella Arena"". -
I miei gufi. Mille ex-libris di una collezione privata
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L' esploratore innamorato. Alberto Ferrero della Marmora e la sua...